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Cosenza, riattivato il geoportale del Comune per i servizi ai cittadini

COSENZA – “Il Geoportale è un importante strumento innovativo che offre significativi benefici agli utenti, soprattutto nel settore dei servizi tecnici e, indubbiamente, rappresenta un altro importante passo in avanti verso la completa e definitiva digitalizzazione dei servizi. Il Geoportale comunale è, infatti, un accesso diretto online alle principali informazioni che riguardano il territorio del Comune, dalle attività di programmazione e governo alle banche dati geografiche”. E’ quanto afferma l’assessore all’urbanistica, Pina Incarnato, annunciando la riattivazione del servizio che era ormai inattivo da diverso tempo.

“Il Geoportale – prosegue l’assessore Incarnato- si inserisce nel progetto di informatizzazione ed innovazione dell’Ente, fortemente voluto e attenzionato dal Sindaco Franz Caruso. Il portale mette a disposizione di cittadini, imprese e liberi professionisti, servizi più rapidi ed efficienti e, con un semplice click offre la possibilità di accedere ad una grande mole di informazioni, prima reperibili solo su fonti diversificate e spesso poco accessibili. L’obiettivo, ispirato al concetto lavorativo di geo-comunità, è l’attivazione di un sistema condiviso che permetta di raggiungere una sempre maggiore integrazione ed efficiente comunicazione tra gli Uffici e la cittadinanza, favorendo tutti i processi di dematerializzazione nella Pubblica Amministrazione.

  
 

“Tutti gli utenti possono accedere al servizio e utilizzare gli strumenti di consultazione per ottenere informazioni di carattere tecnico e amministrativo (destinazione urbanistica, normative, pianificazione territoriale, catastale, vincoli, ecc….). Il Geoportale è online all’indirizzo https://cosenza.geo-portale.it da qualche settimana e risulta molto apprezzato dall’utenza, che per ottenere le informazioni in esso contenuto non si deve recare più presso gli uffici comunali ma può comodamente accedervi da casa propria attraverso internet”.

“Siamo consapevoli dell’importanza dei servizi tecnologicamente avanzati- conclude Pina Incarnato – sui quali, per volontà del Sindaco Franz Caruso, spenderemo le nostre energie con determinazione per migliorare ulteriormente il settore, in un’ottica di semplificazione dei servizi al cittadino”.

Comune di Cosenza, il Ministero approva l’ipotesi di bilancio riequilibrato

COSENZA – Il Ministero dell’Interno ha approvato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato del comune di Cosenza, per gli anni 2020/2022. Lo stesso Ministero ha trasmesso al Comune la copia del decreto. Ora la procedura prevede che il Consiglio torni in aula entro 30 giorni per l’approvazione definitiva. La notizia dell’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato è stata data nella sala consiliare dal Sindaco Mario Occhiuto durante la seduta odierna del Consiglio comunale, riunitosi sotto la Presidenza di Pierluigi Caputo, con all’ordine del giorno diversi adempimenti e discussioni.

In apertura di seduta il Presidente del Consiglio comunale ha chiesto all’aula (la seduta si è tenuta nella duplice modalità, in presenza e in videoconferenza) di osservare un minuto di raccoglimento per ricordare l’avvocato Giuseppe Carratelli, scomparso l’11 aprile scorso e che è stato per due volte Sindaco della città di Cosenza: dal 20 maggio 1989 al 10 agosto del 1990, e dal 14 dicembre del 1991 al 16 giugno del 1992. Subito dopo ha chiesto la parola il consigliere comunale Damiano Covelli che ha depositato alla Presidenza un documento nel quale ha fatto richiesta al Sindaco e al Presidente del Consiglio, in riferimento al testo del Recovery plan all’esame del Parlamento e agli investimenti infrastrutturali previsti per il Sud, con particolare riferimento all’alta velocità da Salerno a Reggio Calabria, la convocazione di una seduta straordinaria aperta del Consiglio comunale con all’ordine del giorno la presentazione dei progetti di interesse del territorio. Covelli ha chiesto di invitare alla seduta di Consiglio i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana e di Ferrovie della Calabria, oltre ai senatori e deputati eletti nella circoscrizione elettorale della provincia di Cosenza, i consiglieri regionali e il presidente dell’Amministrazione provinciale. A reputare interessante la proposta del consigliere Covelli è stato lo stesso Sindaco Mario Occhiuto che sull’argomento ha chiesto di intervenire, preannunciando di aver scritto sul progetto dell’Alta velocità che percorrerà il tragitto da Salerno a Reggio Calabria, una lettera al Ministro per le Infrastrutture e i trasporti Enrico Giovannini e al Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna.

Nel testo della lettera Occhiuto sottolinea la sua soddisfazione ed il suo entusiasmo “nell’apprendere che il governo Draghi ha messo in campo un progetto rivoluzionario, dal costo stimato di circa 20 miliardi (più di sei volte quello del ponte sullo Stretto!) per la realizzazione, in sei lotti, di una nuova linea ferroviaria di Alta Velocità che percorrerà il tragitto da Salerno a Reggio Calabria, seguendo l’autostrada del Mediterraneo. Per l’importantissimo significato del progetto – sottolinea Occhiuto nella lettera ai Ministri Giovannini e Carfagna – che avrà dei riflessi estremamente positivi sulla economia e sulla ricchezza di tutto il territorio della provincia di Cosenza, ritengo che ad esso vada prestata l’attenzione dovuta, così come reputo prioritario annettervi tutto il sostegno che merita, sia da Sindaco che da delegato nazionale ANCI all’urbanistica e ai lavori pubblici, fermamente convinto del fatto che, una volta realizzato, condizionerà favorevolmente il futuro della città di Cosenza e di tutta la zona ionica della nostra provincia. La nuova linea ferroviaria di Alta Velocità (vera alta velocità – 300km/h) a differenza del progetto che voleva solo velocizzare la vecchia linea) collegherà Salerno e Reggio Calabria seguendo l’autostrada del Mediterraneo, deviando da Praia per Tarsia (collegamento con la linea jonica) e passando per Cosenza. Con una trasversale tra Lamezia e Catanzaro. La linea di alta velocità così concepita – prosegue la lettera di Occhiuto – quando passerà da Cosenza, consentirà ai nostri concittadini di raggiungere in treno, in poche ore, la capitale, collegandosi agevolmente all’asse Roma-Milano. Non solo, ma la deviazione del tracciato verso Tarsia ricongiungerà funzionalmente ed economicamente l’area urbana di Cosenza con tutta la zona ionica, ora praticamente ormai quasi scollegata dal territorio. Tutto ciò – scrive Mario Occhiuto a Giovannini e Carfagna – vale molto di più che qualsiasi altra risorsa che poteva esserci assegnata. Questa previsione, importantissima – avverte Occhiuto – non deve restare, però, un sogno! Ecco perché è importante sapere se sono stati previsti tutti i finanziamenti, quali sono i tempi di realizzazione e quando l’opera potrà dirsi completata. E’ di tutte evidenza che, se realizzata, come vivamente auspichiamo, la nuova linea migliorerà inoltre, essendo baricentrica rispetto al territorio attraversato, i collegamenti di rete come Sibari/Crotone, Paola e Catanzaro e metterà in contatto l’alta velocità Milano/Salerno con infrastrutture strategiche come l’aeroporto di Lamezia e il porto di Gioia Tauro. Unico neo – sottolinea, infine il Sindaco Occhiuto – il fatto che il collegamento non possa proseguire per Messina, Catania e Palermo, a causa dell’attuale mancanza del Ponte sullo Stretto, ma anche questa non è una realizzazione impossibile”. Occhiuto nel suo intervento ha ringraziato i ministri Giovannini e Carfagna “per la previsione di un’opera fondamentale per Cosenza. I nostri figli – ha aggiunto il Sindaco – potranno raggiungere in due ore Roma e collegarsi all’asse Roma-Milano in poco più di 5 ore”.

Ai titolari dei due dicasteri alle Infrastrutture e trasporti e al Sud e coesione territoriale Occhiuto ha chiesto, dall’aula consiliare di Palazzo dei Bruzi, di “accelerare nella realizzazione, perché accelerare si può, pensando anche di poter realizzare più lotti contemporaneamente. Occorrerà – ha aggiunto – utilizzare tutte le procedure semplificate oggi possibili ed anche l’eventualità di ricorrere a commissari speciali che possano seguirle direttamente, così come è avvenuto per la realizzazione del ponte di Genova”. Sull’approvazione del bilancio riequilibrato da parte del Ministero dell’Interno Occhiuto ha detto che “è una bellissima notizia. Ci aspettavamo che arrivasse in tempi molto più lunghi. Non pensavamo di dover attendere così poco tempo. Il comune di Cosenza per la prima volta avrà un bilancio riequilibrato. Non tutti i mali vengono per nuocere. Entro trenta giorni dobbiamo riconvocare il consiglio per l’approvazione definitiva. Non mi aspettavo di vedere l’approvazione prima della fine del mandato”. Prima di chiudere il suo intervento il Sindaco si è associato all’iniziativa del Presidente del consiglio comunale Caputo nel ricordare la figura dell’avvocato Giuseppe Carratelli, per due volte Sindaco della città. “Stiamo lavorando – ha detto Occhiuto- perché vogliamo che sia ricordato in un luogo rappresentativo che a breve decideremo di intitolargli. Don Peppino – così il Sindaco lo ha affettuosamente chiamato – ha fatto molto per la nostra città. Una persona generosa, competente, di grande umanità ed alla quale ero anche personalmente molto legato”.

Nella seduta di oggi il Consiglio comunale ha inoltre approvato la relazione sui risultati del controllo successivo di regolarità amministrativa, eseguito dal Servizio di Controllo Interno sugli atti di cui al comma 4 dell’art. 9 del Regolamento approvato dal Consiglio comunale con deliberazione n. 2 del 7 gennaio 2013, adottati nel 1° semestre l’anno 2020. E’ stata inoltre riconosciuta la legittimità delle spese derivanti da lavori di somma urgenza di cui all’art. 163 del DLgs n. 50/2016, ai sensi dell’art. 191 comma 3 e ss.mm. e dell’art. 194 del Dlgs. 267/2000. In particolare, il riconoscimento della legittimità delle spese sostenute per lavori di somma urgenza ha riguardato il complessivo importo di 3.743 euro impegnato in due occasioni: per i lavori che si sono resi necessari per rimuovere la situazione di pericolo venutasi a determinare il 15 gennaio di quest’anno in occasione delle precipitazioni nevose che hanno causato sradicamento di alberi e caduta di rami, con ripercussioni sulla circolazione stradale in via Antonio Siniscalchi, e con imminente pericolo per la pubblica incolumità nel tratto a monte della fontana dei Tredici canali dove si è verificato un movimento franoso. L’altra circostanza a causa della quale è stato necessario per l’Amministrazione comunale ricorrere ai lavori di somma urgenza ha riguardato le raffiche di vento, peraltro anticipate dall’allerta meteo della protezione civile regionale, abbattutesi su Cosenza il 24 gennaio di quest’anno e che hanno compromesso la stabilità di alberi di 40 centimetri di diametro il cui fusto si è riversato sull’intera carreggiata stradale minacciando la sicurezza della circolazione su via Siniscalchi nel tratto compreso tra la fontana dei tredici canali e il Liceo Classico “Telesio”. Via libera dall’assemblea di Palazzo dei Bruzi anche per la ratifica della deliberazione di Giunta n. 28 del 20 aprile 2021 recante “Variazioni di bilancio ai sensi dell’art. 250, comma 2 del D.Lgs. n. 267/2000”. Nella fattispecie, le variazioni di bilancio, iscritte nel bilancio di previsione 2029/2021, annualità 2021, si riferiscono:

-allo stanziamento di risorse necessarie a far fronte alla prosecuzione dei servizi di alloggiamento, ristorazione e lavanderia per il personale dell’Esercito impegnato nel funzionamento dell’Ospedale da campo di Vaglio Lise, finanziato con il contributo della protezione civile nazionale e regionale;

– ad incamerare e utilizzare i contributi per investimenti concessi con deliberazione della giunta regionale della Calabria per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio;

– ad incamerare e utilizzare il contributo, previsto dalla legge n.160 del 2019, stanziato con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per incentivare investimenti in infrastrutture sociali;

– ad incamerare e utilizzare la somma stanziata (tre milioni e 622 mila euro) con decreto della Regione Calabria, per il completamento dei lavori del parco urbano, compresi gli elementi di arredo e la realizzazione della relativa bretella di collegamento per la viabilità alternativa.

Il Consiglio comunale ha inoltre approvato il regolamento per l’istituzione e la disciplina del canone unico di concessione del suolo pubblico e di autorizzazione ed esposizione pubblicitaria, comprensivo delle tariffe. Il regolamento si compone di 59 articoli con relativi allegati, ha efficacia dal 1° gennaio di quest’anno e sostituisce lo schema di regolamento transitorio che era stato adottato con delibera di giunta il 30 dicembre dello scorso anno. Il regolamento è stato approvato con un emendamento proposto dal consigliere comunale e Presidente della commissione bilancio Giuseppe d’Ippolito.

L’assemblea di Palazzo dei Bruzi ha dato il via libera anche al regolamento per l’istituzione e la disciplina del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate, comprensivo delle tariffe. Il regolamento si compone di 15 articoli, ha efficacia dal 1° gennaio di quest’anno e sostituisce lo schema di regolamento transitorio che era stato adottato con delibera di giunta il 30 dicembre dello scorso anno.

Infine, il Consiglio comunale ha confermato per l’anno 2021 le aliquote delle imposte e tasse locali (IMU ed IRPEF), ai sensi dell’articolo 251 del d.lgs.267/2000.

Subito dopo si è aperta la discussione sugli altri punti all’ordine del giorno (la vicenda Covid Asp di Cosenza, il ripristino del senso unico su Piazza Bilotti e la situazione lavorativa degli ex dipendenti ADISS per l’assistenza agli anziani e ai disabili). Su questi argomenti seguirà domani un comunicato a parte che riferirà i singoli interventi. Si è infine concordato che la discussione sulle problematiche del cimitero di Cosenza e sulla viabilità cittadina saranno a breve oggetto di nuova trattazione nelle commissioni consiliari competenti.

Giovani e mondo del lavoro, se ne parla in Commissione a Cosenza

COSENZA – Come provare a costruire una rete, con le parti sociali e il mondo delle istituzioni, che possa prefigurare gli scenari lavorativi del post pandemia ed anche offrire soluzioni e opportunità ai giovani e al mondo delle imprese? E’ su questi temi che la commissione consiliare strategie attive per il lavoro, presieduta dalla consigliera Annalisa Apicella, ha imbastito un proficuo confronto dedicandosi la scorsa settimana all’analisi dei dati scaturiti dall’Osservatorio economico-territoriale delle politiche del lavoro della Regione Calabria ed approfondendo ora le questioni all’ordine del giorno, istituendo uno scambio di idee con altri attori come la responsabile del programma regionale “Garanzia Giovani”, Dottoressa Annarita Lazzarini, il rappresentante regionale dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Dott.Antonello Rispoli e alcuni esponenti del mondo sindacale, come il segretario della Camera del Lavoro di Cosenza, Umberto Calabrone, e il segretario della Cisl di Cosenza, Gerardo Calabria.

Nell’intervento introduttivo la Presidente della commissione, Annalisa Apicella ha ribadito che “come consiglieri comunali abbiamo il compito, in attesa che la situazione vada migliorando, di poter fronteggiare e offrire al mondo del lavoro e delle imprese soluzioni ed opportunità. La condizione è difficile e particolare è il senso di disagio e precariato per le persone e le imprese. Diventa, pertanto, importante in questa fase – ha detto ancora Apicella – provare a immaginare cosa accadrà dopo la pandemia e soprattutto provare a costruire un nuovo modello di società in cui gli strumenti del lavoro si accompagnino agli strumenti di tutela, in modo tale da poter dare certezze e garanzie. Il sistema delle tutele – ha rilevato ancora la Presidente Apicella – si è molto indebolito ed è per questo che occorre individuare tutti quegli strumenti che possano provare a colmare, nei confronti dei giovani, le incertezze che essi nutrono verso il futuro”.

Microcredito, garanzia giovani e tirocini

In commissione un rappresentante dell’Ente per il Microcredito, “nella piena convinzione – ha aggiunto Apicella – che il microcredito, nonostante sia ancora poco utilizzato a Cosenza e in provincia, rappresenti lo strumento che più arriva alle fasce più deboli, rappresentando l’unico tramite di sviluppo economico che in questo momento può dare risposte a quelle persone che versano in condizioni di vulnerabilità estrema”.

“Il microcredito, infatti – ha detto ancora la Presidente Apicella – dà possibilità a tutti quelli che non sono bancabili di avere quelle garanzie che non sono nella condizione di poter offrire per affrontare nuove iniziative imprenditoriali”.

Di “Garanzia Giovani” e delle opportunità offerte ha poi parlato la responsabile regionale dello stesso programma Annarita Lazzarini, ricordando le diverse misure in cui è articolato: dalla semplice informazione alla presa in carico, dalla profilazione all’orientamento di base e specialistico, alla formazione, ai tirocini, all’accompagnamento al lavoro e all’autoimpiego. Lazzarini ha indicato nel tirocinio la misura alla quale più spesso fanno ricorso le aziende. “Attualmente la Regione Calabria – ha precisato Lazzarini – ha una dotazione finanziaria di fondi assegnati dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali pari a 76 milioni di euro, distribuiti tra le varie misure a seconda dell’età degli iscritti al programma e a seconda delle necessità del mercato del lavoro. C’è stato, a causa del covid, un rallentamento delle attività in presenza, come i tirocini, a differenza della formazione che viene fatta a distanza e che ha consentito ai giovani di completare i percorsi previsti”.

La responsabile di “Garanzia Giovani” ha poi parlato di due avvisi, sempre relativi alla formazione e di recentissima pubblicazione, che hanno previsto una dotazione finanziaria di quasi 12 milioni di euro. Formazione quest’ultima rivolta a giovani privi di titolo di studio per consentir loro di conseguire un diploma ed avere una qualifica per potersi inserire nel mondo del lavoro.

“Altra misura formativa – ha concluso Lazzarini – è rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con l’obiettivo di accompagnarli nell’inserimento nel mondo del lavoro”. Con riferimento all’autoimpiego la dottoressa Lazzarini ha aggiunto che “la Calabria è la prima regione in Italia a finanziare attività imprenditoriali anche nei confronti di soggetti titolari di partita Iva poco movimentata (i professionisti). Finora l’autoimpiego – ha aggiunto – è stato rivolto ai disoccupati. Ora, invece, ci rivolgiamo anche a soggetti che sono occupati, ma che hanno un reddito tale da consentire il mantenimento dello status di disoccupato al centro per l’impiego”. Con riferimento al ricorso allo strumento del microcredito, il dottor Antonello Rispoli, referente regionale dell’Ente nazionale per il microcredito ha sottolineato che in provincia di Cosenza non c’è stata la risposta che ci si attendeva. Quindi ha ricordato il progetto “Yes I start-up Calabria” nato da un progetto nazionale frutto di un accordo tra Ente nazionale per il microcredito, Anpal ed Invitalia e finalizzato ad accompagnare giovani fino a 30 anni intenzionati ad intraprendere un’attività di autoimpiego o autoimprenditorialità e che la regione Calabria ha fatto suo. “Non basta, però, – ha sottolineato Rispoli – mettere a disposizione dei ragazzi strumenti finanziari , se non si prevede prima qualcosa che li aiuti a capire se un’idea è nel tempo sostenibile. Abbiamo iniziato questo progetto alla fine del 2018 e ad oggi abbiamo accompagnato 850 giovani calabresi in questi percorsi completamente gratuiti. Il dato raggiunto ci pone di fronte a 426 attività finanziate nella regione. Un dato importante -ha aggiunto Rispoli – soprattutto se raffrontato a quello del resto d’Italia dove sono state finanziate in totale 600 attività. Un dato di cui siamo veramente fieri. In provincia di Cosenza, però, le attività finanziate sono 68 e 12 nel comune di Cosenza. Un dato quest’ultimo che non ci soddisfa e che significa che non siamo riusciti a far conoscere la portata di una misura del genere. Stiamo cercando di correre ai ripari. I target ai quali ci rivolgiamo sono i giovani sotto i trent’anni e i giovani professionisti sotto i 35 anni. Da qui a breve coinvolgeremo nei percorsi donne (anche occupate con un reddito fino a 8 mila euro annuali) e disoccupati senza limiti di età. Tra titolari e personale impiegato abbiamo creato un indotto di circa 720 addetti che lavorano nelle attività che abbiamo finanziato”.

La seduta di commissione ha fatto registrare anche i contributi del segretario della Cisl Cosenza Gerardo Calabria e del segretario generale della Camera del Lavoro di Cosenza Umberto Calabrone. “Gli strumenti di cui si parla oggi – ha detto Calabria – sono fondamentali ed anche unici in questo momento. In passato abbiamo un po’ patito lo strano rapporto che le aziende hanno avuto con il centro per l’impiego. E’ stato difficile portarle a discutere di figure professionali. Oggi più aziende si rivolgono al centro per l’impiego per la ricerca delle figure che loro occorrono. Bisogna intensificare la promozione degli strumenti perché – e a questo proposito Calabria ha riferito il dato 2020 fornito da Confcommercio – le piccole imprese sono in totale 7256 e solo il 10% sono quelle che vengono gestite da giovani. Sarà importante – ha concluso- creare una rete nella quale tutte le parti possano dare maggiore conoscenza dei mezzi che servono per uscire dalla crisi”.

Umberto Calabrone ha, invece, insistito sulla “necessità di contrastare la dilagante povertà che esiste e che colpisce particolarmente la nostra provincia che si trova in un contesto regionale in cui ci sono 91 mila nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza, per un totale di quasi 210 mila persone fisiche. Dobbiamo affrontare questa situazione con i mezzi di cui disponiamo – ha aggiunto- . La formazione, ad esempio va calibrata sulle reali necessità dei territori. Alcune volte si fa troppa formazione e poca informazione. Cosenza risulta, al 20 gennaio 2021, il Comune con il maggior numero di persone che ricadono in nuclei con reddito di cittadinanza: 12 mila 491 persone. L’obiettivo deve essere duplice: contattare queste persone e dare loro un’opportunità, ma anche un vincolo per farli uscire da questo sistema. Nel 2020 nella nostre regione 15.988 unità sono andate via verso altre regioni. E vanno via le persone più scolarizzate. Per Calabrone, “Garanzia Giovani” “è stata quasi un fallimento totale nella nostra regione. Ha privilegiato lo strumento dei tirocini, mentre sono state poche le persone che hanno avuto una trasformazione del rapporto di lavoro. E’ necessario che anche le aziende facciano un salto di qualità”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Concerti Fibra e Lauro, Senese: “Il Comune di Cosenza ci deve ancora 60mila euro”

Cosenza – «Non servono ristori o aiuti. Non ci serve l’elemosina, ci basterebbe essere pagati per il lavoro fatto». E’ un grido, quello del promoter Maurizio Senese della Esse Emme Musica, che sottolinea quanto la drammaticità del momento mondiale debba oggi anche fare i conti con certi oramai consolidati meccanismi da malaffare che portano le amministrazioni, alcune amministrazioni, a non rispettare accordi e contratti, sempre a discapito dei privati.

 

Il caso specifico di cui parla Senese è quello del Comune di Cosenza, sindaco Mario Occhiuto, dirigente della Cultura Giampaolo Calabrese, che deve alla Esse Emme Musica ben 60mila euro per eventi fortemente voluti dalla struttura Cultura e Grandi eventi. E’ l’equivalente ancora da saldare dei concerti di Fabri Fibra e Achille Lauro, organizzati dal promoter su espressa volontà dell’Amministrazione della Città dei Bruzi.

 

«Il Comune di Cosenza – spiega lo stesso Senese – ci deve ancora pagare a distanza di quasi due anni una rimanenza di euro 23mila del Capodanno 2019 per il concerto di Fabri Fibra, e 37mila euro per il concerto di Achille Lauro eseguito nel mese di luglio 2019 nell’ambito del Festival delle Invasioni, per un totale di 60mila euro». «Pur sapendo di non avere economie, il sindaco Occhiuto, insieme al dirigente Calabrese, hanno pensato di aggiungere un ulteriore debito a quelli della già alta montagna del Comune in dissesto, colpendo noi privati – continua Senese -. La coppia della Cultura e Grandi Eventi cosentina ribadiva che gli eventi andavano fatti. Tanto pagava la Esse Emme Musica! A nulla è sembrata servire la terna commissariale chiamata a gestire il dissesto finanziario della Città di Cosenza, visto che a distanza di mesi non si è ancora mossa una foglia. Cioè, qualora non fosse ancora chiaro: non è stato fatto nulla».

 

Tornando a Occhiuto e Calabrese, Senese racconta anche che «ripetevano di dover fare bella figura, perché il primo cittadino con molta probabilità si sarebbe presentato come candidato alla Presidenza della Regione, e per farlo si preparavano le documentazioni necessarie per fare ugualmente un concerto, ma con la casse vuote. E quindi siglando accordi che già si sapeva, non sarebbero mai stati pagati». «In Calabria non finiremo mai di stupire: le malefatte arrivano proprio dai vertici. E la colpa è di noi calabresi che continuiamo a supportare una politica arrogante che lavora a discapito dei suoi stessi cittadini. Presto ci saranno le elezioni, diamo in pasto ai maiali questa politica, questo modo di fare che da anni rovina la nostra splendida terra, fatta per lo più di gente perbene».

Cosenza, bar, ristoranti e pizzerie non vanno in vacanza

COSENZA – L’Assessorato alle attività economiche e produttive guidato da Loredana Pastore comunica, fermi restando i turni di chiusura estiva programmati dagli esercizi commerciali di somministrazione di alimenti e bevande aperti al pubblico, l’elenco dei locali  (bar, ristoranti e pizzerie) che resteranno aperti in città per tutto il mese di agosto, compresa la giornata di Ferragosto.

«I nostri uffici – sottolinea l’Assessore Loredana Pastore – hanno svolto un accurato lavoro di mappatura dei locali pubblici presenti sul territorio cittadino acquisendo la disponibilità di un gruppo consistente di operatori commerciali che garantiranno l’apertura dei loro esercizi per tutto il mese di agosto ed anche nella giornata di Ferragosto nella quale spesso si assiste al fenomeno delle saracinesche abbassate. I cittadini che restano a Cosenza nel periodo estivo, per lavoro o per necessità, insieme ai turisti che arriveranno da noi nel mese di agosto, potranno quindi contare su un gruppo di esercizi commerciali in grado di soddisfarne le necessità».

Di seguito l’elenco dei locali che resteranno aperti in agosto. Si tratta di un elenco che potrebbe essere integrato dalle adesioni di altri esercizi commerciali che intendono tenere aperto per tutto il mese di agosto (Ferragosto compreso) e che possono contattare gli uffici del settore attività economiche e produttive del Comune per essere inseriti.

 

                                                          I BAR

IL CANTAGALLI C/SO MAZZINI 136 0984 22664
AL SETTIMO GELO P.ZZA DEI BRUZI 0984 306602
ENER CAFFE’ VIA LUNGO CRATI 349 1927380
BAR DELIZIE C/SO MAZZINI 3/B 0984 24945
CAFFE’ LUX VIA ALIMENA 53 0984 24012
LE VELE CAFFE’ C/SO MAZZINI 286 0984 1631119
BAR BRONX VIA CALOPRESE 58 0984 31550
CAFFE’ SAN FRANCESCO P.ZZA EUROPA 12 0984 33940
NEW CONTINENTAL VIA R. MISASI 56 0984 22147
THE ICE CAFFE’ VIA ALIMENA 50/52 0984 793866
GELATERIA DEL PARCO V.LE MANCINI 253 0984 825179
BAR TOP FLIGHT VIALE MARCONI 110 0984 394868
CAFFE’ RENZELLI P.ZZA BRUZI/

C/SO TELESIO

0984 27005
BAR ALEX E MATTIA VIA REGGIO CALABRIA 0984 24653
BAR SCARPELLI P.ZZA RIFORMA 0984 24846
BAR CHIAPPETTA R. VIA PANEBIANCO 422 0984 408795
BAR GARRITANO BIVIO DONNICI 58 0984 780258
FOOD & DRINK SRL VIALE G. E F. FALCONE 24 0984 31852
FRATELLI AIELLO VIA PANEBIANCO 600 0984 392243
BAR ANNA VIA PANEBIANCO 12 0984 32876

 

 

                                                    

                                                      I RISTORANTI

AL PUNTO DI PANZA D. VIALE MANCINI 0984 825526
GRANDINETTI VIA S. QUATTROMANI 0984 26578
IL VESCOVO ROSSO VIALE DELLA REPUBBLICA 267 0984 71882
IL GUSTO VIA F. CAPODEROSE 12 328 7479174
LA LOCANDA VIALE DELLA REPUBBLICA 0984 71882
IL CAVALLUCCIO MARINO VIA S. COSMAI 20 0984 1528222
A CUSENTINA P.ZZA KENNEDY 0984 1803010
LE CUCINE DI PALAZZO SALFI VIA PAPARELLE 6 0984 1781862
LA LOCANDA VIA GALLIANO 0984 21685

 

                                                       LE PIZZERIE

IL CALESSE VIALE MANCINI 0984 31379
VESCOVO ROSSO VIALE DELLA REPUBBLICA 267 0984 791743
LA LOCANDA VIALE DELLA REPUBBLICA 0984 71882
PIZZERIA DEL CORSO C/SO PEBLISCITO 32 331 1089498
GRANDINETTI VIA S. QUATTROMANI 0984 26578
LA LOCANDA VIA GALLIANO 0984 21685
TOTO’ PIZZA VIA G. MANCINI 343 0984 481050

 

 

 

 

 

 

 

Palazzo dei Bruzi, in Commissione Trasporti le questioni dell’Amaco

COSENZA –  Le questioni dell’Amaco, che nelle scorse settimane avevano agitato i lavoratori e le sigle sindacali, sono state affrontate nel corso di un confronto costruttivo propiziato dalla Commissione trasporti di Palazzo dei Bruzi, presieduta dal consigliere comunale Gisberto Spadafora ed alla quale ha partecipato anche l’Assessore alla mobilità sostenibile Michelangelo Spataro.

Le problematiche sollevate dalle sigle sindacali, in primis dalla Uil trasporti e dalla Filt CGIL, riguardavano, in particolare, le indennità accessorie che non erano state ancora corrisposte da Amaco, la cessione del quinto dello stipendio ed il transito di dipendenti nella nuova società ASMC (Azienda dei servizi per la mobilità di Cosenza) e il successivo distacco nuovamente in Amaco.

La seduta è stata introdotta dal Presidente Gisberto Spadafora che ha auspicato un confronto costruttivo tra le parti volto a far tornare il sereno in azienda. Spadafora ha registrato “il forte impegno dell’Amministratore Unico Posteraro, considerate le  difficoltà oggettive ed importanti dell’azienda ed ha esortato a trovare un punto d’incontro per il buon andamento dell’Amaco e la salvaguardia dei lavoratori. C’è chi – ha aggiunto il Presidente della Commissione trasporti – non perde occasione per denigrare l’azione dell’Amministrazione comunale, ma il nostro impegno, anche rispetto alle questioni che attengono al trasporto pubblico locale, è massimo e continuerà ad essere tale senza cedimenti alle polemiche pretestuose”.

L’Amministratore Unico Paolo Posteraro ha risposto alle osservazioni dei sindacati sottolineando, rispetto alla cessione dei quinti dello stipendio che l’impegno che aveva preso personalmente, e cioè quello di mettersi in regola, non appena la Regione avesse riconosciuto i rimborsi per i contratti collettivi, per l’annualità 2018, è stato ampiamente rispettato. “La Regione – ha detto Posteraro – ha pagato il 28  giugno il 90% e noi abbiamo pagato il 100% delle cessioni dei quinti”.

Anche sul fronte dei buoni pasto, Posteraro ha rassicurato i sindacati: “abbiamo fatto un bonifico alla società che li eroga e stiamo aspettando che sblocchino la posizione”.

Sulla spesa, l’Amministratore Unico di Amaco è stato circostanziato fornendo i dati relativi al 2018: “spendiamo per il personale circa 6 milioni e 800 mila euro -ha detto, mentre la Regione, per i rimborsi dei contratti collettivi, dovrebbe versarci circa 720 mila euro, più del 10%. Noi abbiamo fatto fronte per tutto il 2018 e per i primi sei mesi del 2019 a tutti gli impegni, nonostante mancasse l’11% di quel che dovevamo percepire. La coperta, naturalmente, se si tira da una parte, è corta dall’altra. Potevamo non versare la tredicesima o saltare, ad esempio, una annualità di stipendio, ma abbiamo preferito garantire le retribuzioni nette ai dipendenti. Nonostante le inadempienze da parte della Regione, siamo, purtroppo, andati in ritardo con le cessioni dei quinti o con i ticket.

Sul transito dei dipendenti da Amaco ad ASMC, Posteraro è stato ancora più chiaro: “avevo assicurato che nessun dipendente sarebbe stato costretto a transitare in AMSC  e così nessun dipendente è stato costretto. Ci sono dei dipendenti, però, che di loro iniziativa hanno chiesto di transitare e sono stati accontentati”.

Su un ultimo punto sollevato dalle sigle sindacali, in un documento che era stato presentato alla commissione trasporti, e cioè la costituzione delle reti di impresa, ha aggiunto:

“l’Amaco ha proceduto alla costituzione di due reti di impresa, una con la partecipata ASMC, volta a razionalizzare l’impiego del personale, e l’altra con il Consorzio Autolinee, al fine di migliorare i servizi prestati all’utenza dell’area urbana”. E i sindacati hanno lamentato che su questo punto non c’era stata una discussione.

“Lo Statuto dell’Amaco- ha aggiunto Posteraro – attribuisce all’Amministratore unico i più ampi poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. Nonostante questo, abbiamo, oltre a chiedere il via libera agli organi di controllo, per entrambe le reti di impresa, chiesto l’autorizzazione del Sindaco di Cosenza in  qualità di socio”.

Paolo Posteraro ha nel corso della commissione allontanato qualsiasi preoccupazione.

“Il contratto di rete – ha spiegato – non modifica lo status della società, né la compagine e i suoi rapporti giuridici, attivi e passivi. E’ un banalissimo contratto di diritto privato, tra Amaco e il Consorzio, e tra Amaco e  ASMC, che l’azienda ha sottoscritto praticamente a costo zero. Con ASMC è stato sottoscritto per migliorare la gestione del personale e delle infrastrutture che possediamo, con il Consorzio l’obiettivo è molto più semplice. Nel momento in cui ci avviamo verso la città unica, potremmo pagare lo scotto di avere due trasporti pubblici differenti. Per superare questo problema, abbiamo intrattenuto una fitta corrispondenza con Ferrovie della Calabria, ma quando ci siamo resi conto che l’integrazione con Ferrovie, che non è impossibile, è rimasta in una situazione di stallo, si è cercata l’unica soluzione alternativa e cioè con l’unico gestore privato che ha linee che combaciano con le nostre e che vanno a Rende, all’Unical e a Castrolibero, e cioè il Consorzio Autolinee. Questo non comporta né costi, né mutazione della situazione societaria, né trasferimento di dipendenti. In prospettiva, dovrebbe, invece, portare ad un piano di esercizio che sia congiunto e che elimini gli sprechi e i raddoppi di linea, andando  a vantaggio dell’utenza e della società stesse. Sarà tutto più razionale senza che Amaco ci rimetta un solo euro”.

Dopo Posteraro hanno preso la parola alcuni dei sindacalisti presenti.

Per Mario Litrenta, segretario di Uil trasporti “la verità non sta nelle parole dell’Amministratore unico, perché l’Amaco per 3 o 4 anni consecutivi ha chiuso il bilancio in negativo, mentre quest’anno Posteraro dice che lo ha chiuso con un attivo di 30 mila euro. Ma 30 mila euro – ha detto ancora Litrenta – non bastano neanche a pagare le quote sindacali che l’azienda si trattiene e non versa da due anni e mezzo a questa parte. L’azienda dovrebbe contattare periodicamente le RSA e dovrebbe avere un atteggiamento più trasparente ed aperto”

Il segretario della Filt Cisl, Mandoliti ha poi esternato alcune preoccupazioni per la salvaguardia dei livelli occupazionali. “Bisogna avere davanti la prospettiva di cercare di salvare il salvabile e varare la piattaforma contrattuale con l’azienda che metteremo alla votazione del personale. Occorre adoperarsi per il rilancio  dell’azienda”.

E’ stata poi la volta dei consiglieri Piercarlo Chiappetta, Luca Gervasi e Giuseppe D’Ippolito.

“Faccio politica secondo la mia coscienza – ha detto Piercarlo Chiappetta – e quando vedo qualcosa che non mi quadra, io non taccio, parlo. Non entro nel merito delle richieste dei sindacati, però devo esternare alcune mie perplessità personali”.

Le perplessità di Chiappetta si appuntano soprattutto sul dialogo avviato con il Consorzio Autolinee “che – ha detto – all’epoca del Bin bus per l’Università ha fatto le barricate. E’ chiaro che oggi – ha aggiunto – mi meraviglio quando vedo che stiamo costruendo un rapporto con il Consorzio autolinee e non con chi avrebbe meglio dialogato con noi. Il pericolo che noi corriamo è che questa società possa utilizzare le sue risorse economiche e patrimoniali per farsi forte sulla nostra azienda”. E Chiappetta si è detto favorevole a riavviare l’interlocuzione con Ferrovie della Calabria, alla luce del fatto che è stato nominato da poco un nuovo management.

Da Luca Gervasi è venuta, all’indirizzo dell’Amministratore Unico Paolo Posteraro solo una domanda: “quanti debiti ha l’Amaco e come possono essere recuperati?” pronta la risposta del numero uno dell’Amaco: “I debiti di Amaco sono indicati nel bilancio che è pubblico e che chiunque può consultare. Una parte dei debiti sono non scaduti e non lo saranno a breve scadenza (come i TFR), altri debiti li abbiamo nei confronti dell’erario, mentre tra i  debiti già scaduti ci sono  quelli verso i fornitori. Il resto sono debiti nei confronti degli enti di previdenza”.E Posteraro ha indicato tre modi per recuperarli: “non generando nuovi debiti e lo abbiamo fatto chiudendo il bilancio in utile, pagare il pregresso con l’avanzo di cassa e incassare i crediti incagliati. In questa direzione abbiamo incassato un milione e mezzo dalla Regione e 800 mila euro dal Comune.

Per il consigliere Giuseppe D’Ippolito “è importante invitare le sigle sindacali a trovare una possibilità di interlocuzione con l’azienda, ai fini del suo rilancio. Spero che il ritorno operativo dell’Assessore Spataro possa ricondurre la discussione nell’alveo politico. Dobbiamo valutare le possibilità di crescita dell’azienda e, ovviamente, la sua sopravvivenza che deve essere per tutti una sorta di stella polare”.

Le conclusioni sono state tratte dall’Assessore Michelangelo Spataro.

“L’Amaco è un’azienda alla quale teniamo molto. Da oggi in poi, l’Amaco, attraverso la sua società, può stringere accordi con l’Amministrazione ed avere in house affidamenti che altrimenti sarebbero dovuti andare a gara. Con molta tranquillità, ho assistito in maniera diretta alle vicende e dinamiche dell’Amaco e mi meraviglio che vengano fatte delle osservazioni sul lavoro dell’Amministratore Unico. Le ristrettezze economiche sono tali per tutti. Non dimentichiamo – ha aggiunto Spataro – i 900 mila euro di tagli lineari dalla Regione. Negli ultimi anni c’è stata un’evoluzione così strana da parte della Regione Calabria. Le Ferrovie della Calabria hanno avuto somme considerevoli.  Ferrovie ha portato a passeggio l’Amaco per un paio di anni. L’Amaco – ha proseguito l’Assessore Spataro – è un’azienda difficile che ha bisogno di tutte le forze in campo e tutti devono assicurare il massimo impegno. Occorre individuare un partner forte per essere competitivi sul mercato e non farsi trovare impreparati quando saranno bandite le gare. Ci vuole un progetto. Mi auguro che il futuro governatore della Calabria sappia affrontare anche questa problematica. Si deve badare a salvaguardare i livelli occupazionali e remunerare i dipendenti mensilmente”.

Chiude domani la rassegna di arte contemporanea “Infiniti Spazi”

COSENZA – Chiude domani, giovedì 4 luglio, al Chiostro di San Domenico, la rassegna d’arte contemporanea “Infiniti spazi”, proposta e curata da Luigi Polillo, giovane divulgatore d’arte cosentino impegnato anche in diverse città italiane dove lo hanno portato negli anni il suo forte desiderio di conoscenza e la sua passione.

«La rassegna d’arte contemporanea ospitata nel Chiostro di San Domenico è  stata patrocinata dal Comune di Cosenza e si inquadra – ha sottolineato l’Assessore  Rosaria Succurro in occasione del vernissage –  nell’attenta  politica di valorizzazione del patrimonio artistico attraverso la promozione costante di eventi e attività socioculturali, al fine di promuovere sempre più lo sviluppo socioeconomico del nostro territorio; l’organizzazione di diversi eventi culturali, dunque, sensibilizza costantemente la comunità».

L’ esposizione ha posto l’accento su alcune opere di artisti tra i più rappresentativi del nostro territorio: Delia Dattilo, che incentra la sua ricerca sulle antiche tradizioni e  su un orientamento storicistico teso a cogliere gli stravolgimenti dell’umanità; Orazio Garofalo, depositario di una poetica digitale grazie alla quale l’opera d’arte viene creata sullo schermo; Salvatore Pepe, con le sue visioni enigmatiche percorse da un minimalismo puro, legato alle vere radici dell’astrazione geometrica; Pino Pingitore, demiurgo di un’astrazione fluida con la quale si stabilisce un contatto diretto con l’anima, tra armonia e dissonanza di colori. Del gruppo di artisti in rassegna fanno parte anche Antonio Saladino, le cui opere scultoree rimandano costantemente alle origini del mondo greco,  Vincenzo Trapasso, che realizza una vera e propria sublimazione della materia e Agostino Tulumello che trasferisce nel nostro tempo la sua pittura segnica. In occasione del vernissage, ha fatto da cornice all’esposizione una  suggestiva performance artistica degli allievi della scuola Dance Project, diretta dal coreografo Paolo Gagliardi.

«Le opere esposte – sottolinea il curatore Luigi Polillo – esplicitano la ricerca linguistica di ogni artista, una narrazione visiva in cui, per un istante, il rumore del mondo viene assopito dal silenzio e il fruitore prende coscienza del proprio essere percorrendo inevitabilmente “Infiniti spazi”».

Situazione Ecologia Oggi al centro del Consiglio Comunale a Cosenza

COSENZA – Con 17 voti a favore e cinque astensioni, il Consiglio comunale ha approvato il riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio, ai sensi dell’art.194 comma 1 lettera a) del decreto legislativo 267 del 2000, derivanti da sentenze esecutive previsto al punto 3 dell’ordine del giorno dell’odierna seduta presieduta dal Presidente dell’assemblea Pierluigi Caputo. Il Consiglio comunale ha, invece, rinviato ad una prossima discussione il secondo punto  all’ordine del giorno (e cioè il riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da pagamenti effettuati dal tesoriere comunale nel corso dell’anno 2018, per azioni esecutive intraprese a seguito di sentenze notificate all’Ente). Una decisione quest’ultima che l’assemblea di Palazzo dei Bruzi ha assunto in assenza del parere del collegio dei revisori dei conti.

La seduta ha potuto contare sulla presenza del Sindaco Mario Occhiuto e di 20 consiglieri. Assenti dai banchi della Sala “Catera” i consiglieri comunali Damiano Covelli, Carlo Guccione, Bianca Rende, Alessandra Mauro, Francesca Cassano, Enrico Morcavallo e Anna Fabiano.

In apertura di seduta, il consigliere Pasquale Sconosciuto ha chiesto di anticipare la discussione sul punto 8 all’ordine del giorno e cioè sullo stato di agitazione dei lavoratori della società “Ecologia Oggi” (presenti in gran numero nel settore riservato al pubblico) con particolare riferimento all’attuazione del capitolato di gara e alla riqualificazione del personale e riorganizzazione dei servizi. Nel frattempo il consigliere comunale Giovanni Cipparrone si è accomodato temporaneamente nell’area riservata al pubblico insieme ai lavoratori di Ecologia Oggi (di cui fa parte): “mi trovo meglio da quella parte” – ha sottolineato.

Ad illustrare la questione è il primo firmatario dell’ordine del giorno Marco Ambrogio. “Avevamo qualche tempo fa promesso alla città e ai dipendenti di Ecologia Oggi che saremmo arrivati alla discussione della loro situazione. Abbiamo contattato la società, con le sigle sindacali, dopo aver incontrato l’Assessore Vizza per chiedere notizie sullo stato dell’arte. Ciò che più ci preme – ha aggiunto Ambrogio – è   assicurare serenità ai padri di famiglia e garantire una città più pulita e decorosa. Dobbiamo lanciare un segnale forte alla proprietà. Il nostro compito è quello di vigilare sull’operato della società. Siamo rimasti amareggiati, perché non abbiamo avuto risposte e, quando le abbiamo avute, si sono presentate due persone che al tavolo non hanno mostrato potere decisionale. Chiediamo di porre fine alle sospensioni dei lavoratori da parte dell’azienda e chiediamo che venga rispettato il capitolato perché sono emerse anomalie non di poco conto. Oggi vogliamo fare chiarezza e soprattutto invochiamo garanzie per i 148 lavoratori.

Ad Ecologia Oggi chiediamo di salvaguardare la serenità mentale dei lavoratori ed anche un’altra cosa:  i dipendenti di Ecologia Oggi non sono persone alle dirette dipendenze del Comune. Ecologia deve garantire gli stipendi. Chi è imprenditore deve esserlo con le proprie forze e non con quelle della Pubblica amministrazione. Vogliamo capire se sussistono le condizioni per la risoluzione del contratto. Chiediamo inoltre la riqualificazione del personale e che venga messa la parola fine alle ferie forzate”.

Subito dopo è intervenuto l’Assessore alla sostenibilità ambientale Carmine Vizza che

ha subito sottolineato come “il nuovo appalto per l’aggiudicazione del servizio, da parte di Ecologia Oggi, è stato specificamente studiato per dare risposte concrete alle criticità riscontrate dall’Amministrazione comunale nel corso del precedente”.

Vizza non ha lesinato critiche all’indirizzo del gestore rilevando che “sin dai primi giorni di operatività del nuovo contratto, sono state elevate verso il gestore, da parte dell’ufficio preposto al rispetto delle disposizioni contrattuali (UEC), contestazioni sui servizi resi, tramutatesi in sanzioni, decurtate sul canone mensile da corrispondere allo stesso gestore. Anche la messa in esercizio dei nuovi mezzi da parte di Ecologia Oggi non è stata rispettata. Nello specifico – ha aggiunto Vizza – per questi ritardi, solo nel periodo Luglio-agosto 2018, le sanzioni sono stati pari ad euro 74.000,00. Inoltre, delle tre isole ecologiche mobili previste ne è stata posta in attività solo una, da febbraio 2019. Non è stato attivato il sistema di videosorveglianza e, nel gennaio del 2019, a causa del mancato raggiungimento, nell’anno precedente, delle previste percentuali di raccolta differenziata, definite dal contratto al 70,5%, Ecologia Oggi ha subito una sanzione di oltre 270.000,00 euro. Il controllo sull’operato del gestore e le continue attività di monitoraggio hanno consentito un progressivo miglioramento delle prestazioni rese; si pensi – ha detto ancora l’Assessore Vizza – che oggi siamo al 65% di raccolta differenziata”. Ciò nonostante Vizza non si ritiene soddisfatto del rapporto con Ecologia Oggi e non ne fa mistero: “Non lo siamo. D’altronde, quanto riferito sulle sanzioni è un chiaro indice di inefficienze rispetto al capitolato”. Vizza lamenta soprattutto “una carenza organizzativa nei quadri alti aziendali che spesso limitano i progressi e che tende a procrastinare soluzioni alle criticità, facendo sedimentare situazioni bisognevoli di interventi rapidi e decisi”. Di contro Vizza, durante il suo intervento, ha elogiato il lavoro quotidiano di tutti gli operai. Un lavoro faticoso e difficile”.

Ancora più energico nei confronti di Ecologia il breve, ma indicativo intervento dell’Assessore ai quartieri Francesco De Cicco che definendo l’operato di  Ecologia Oggi come “sgarbo istituzionale” nei suoi confronti per alcune iniziative intraprese dall’Assessore per il miglioramento del servizio, ha lasciato intendere di azionare laddove necessario le leve della risoluzione del contratto.

Dopo gli assessori Vizza e De Cicco sulla questione è intervenuto anche il Sindaco Mario Occhiuto che, dopo gli auguri all’Assessore Michelangelo Spataro per il ritorno in giunta ha ricordato i diversi passaggi della rimodulazione del contratto con Ecologia Oggi. “Nonostante con la Società il rapporto fosse buono – ha detto il Sindaco – c’è sempre stata una certa conflittualità latente e non siamo mai stati  soddisfatti al cento per cento. Nella seconda gara abbiamo eliminato le  criticità e migliorato la qualità del servizio. Nel concepire il nuovo capitolato abbiamo avuto due fari: la qualità del servizio e la soddisfazione  dei lavoratori che dovevano essere garantiti dalle clausole di salvaguardia inserite nel contratto. Purtroppo, dopo l’ultima gara, abbiamo riscontrato un peggioramento nella qualità del servizio e nei rapporti tra noi e l’azienda. Non vorremmo elevare le sanzioni, ma siamo costretti a farlo. E abbiamo riscontrato anche un peggioramento nel rapporto umano tra azienda a lavoratori. Noi vogliamo che i lavoratori possano svolgere le loro funzioni in modo sereno. Oggi i lavoratori sono fatti oggetto di provvedimenti di sospensione e vengono messi in ferie forzate e non c’è la volontà di riqualificare il personale. Nessuno può mettersi su un piedistallo. L’azienda è in difetto verso il Comune e i lavoratori. Dobbiamo essere rigorosi e trarne le conclusioni. Auspichiamo la pacificazione degli animi, ma dobbiamo attentamente valutare quali sono le situazioni, utilizzando gli strumenti che ci mette a disposizione la legge.

La tutela dei 148 lavoratori è stata rispettata fino in fondo? I dirigenti devono verificare. Se la società aggiudicataria rispetta il contratto, bene, altrimenti – ha concluso il Sindaco Occhiuto –  vanno assunti i provvedimenti del caso. Spero che si addivenga ad un risultato positivo. Quella attuale è una condizione intollerabile, così come intollerabili sono i disservizi”

Al termine della discussione sul punto i consiglieri della piattaforma Ambrogio, Sconosciuto, Francesco Spadafora, Cito e Cipparrone presentano alla Presidenza un documento che viene approvato all’unanimità. Nel documento si dà mandato al Sindaco di verificare, tramite gli uffici comunali competenti, il rispetto, da parte della Società Ecologia Oggi, di tutte le norme previste dal capitolato speciale d’appalto per l’affidamento del servizio integrato di igiene urbana. Chiesta nel documento la verifica anche della sussistenza di gravi inadempienze contrattuali che potrebbero determinare il clima vessatorio in atto sugli operatori ecologici della cui tutela occupazionale il Comune si è fatto garante in fase di aggiudicazione della gara d’appalto.

Si è poi passati alla trattazione degli altri punti all’ordine del giorno, cominciando dalla discussione sul riconoscimento debiti fuori bilancio.

Rinviato il punto due per il fatto che non è pervenuto il parere del collegio dei revisori dei conti, si è poi accorpata la discussione dei punti 3, 4 e 5, rispettivamente   il riconoscimento di legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive, l’approvazione del regolamento per la definizione agevolata delle entrate tributarie e patrimoniali non riscosse a seguito della notifica di ingiunzioni di pagamento e la presa d’atto della delibera n.66 della Corte dei Conti, sezione regionale di controllo.

Sui punti in discussione è intervenuto il Dirigente del settore Bilancio Giuseppe Nardi che, in particolare ha riferito sulla delibera della Corte dei Conti.

“Contrariamente a quanto accade ritualmente – ha detto Nardi – la sezione di controllo della Corte dei Conti ha svolto attività di monitoraggio sul rispetto degli obiettivi intermedi del piano di riequilibrio finanziario al fine di comunicare eventuali reiterati scostamenti all’Ente redigente con la sola deliberazione, giammai intervenendo negli anni con segnalazioni e indirizzi. Pertanto, gli uffici non hanno potuto verficare eventuali scostamenti ed operare le eventuali correzioni”. Nardi ha inoltre affermato nella sua relazione che “se i reiterati scostamenti, come richiamati dalla Corte , fossero stati evidenziati all’Ente già dalla seconda semestralità di piano, sarebbero certamente stati oggetto di attenta verifica da oparte degli uffici e avrebbero dato, inoltre, la possibilità di valutare il ricorso alla rimodulazione del piano prevista dalla finestra normativa 2018. Il Piano di riequilibrio finanziario presentato nel 2013, tra i primi in Italia e in assenza di linee guida, è da considerarsi atipico. A ben vedere, con il Piano approvato dal Comune si quantificava una massa passiva pari a 114 milioni 751 mila euro costituita prevalentemente da oneri stimati, ma che di fatto rappresentavano “futuri fabbisogni finanziari”.

La Corte dei Conti – osserva ancora Nardi – si è soffermata, quindi, su alcuni elementi che non sono definibili quali obiettivi del piano, am che sarebbero gli strumenti su cui far leva per l’assorbimento di un disavanzo individuato come “futuri fabbisogni finanziari” e pertanto non quantificabile nella sua riduzione nel tempo, pur nel mancato raggiungimento di maggiori entrate. Certamente la riscossione – ha proseguito il dirigente del settore Bilancio – non ha raggiunto i livelli previsti, ma non per carenze degli uffici o di una mancata e incisiva azione amministrativa, bensì per una congiuntura economica chiaramente sfavorevole e che ha avuto ripercussioni sul sistema delle autonomie locali nella sua interezza”. Nonostante ciò, abbiamo aumentato la riscossiobne in conto residui del 12% del 2011 al 20% del 2018. Nel rendiconto del 2018 – è sempre Nardi che parla – si registra una capacità di accertamento delle entrate sullo stanziato, pari al 66% e l’83% del riscosso sul totale degli accertamenti dei titoli I e III in conto competenza. Per quanto riguarda le entrate si è espressa, quindi, un’ottima capacità di accertamento addirittura migliorativa in riferimento alle previsioni del piano di riequilibrio dal 2015 al 2018 per circa 22 milioni.  Inoltre, senza tener conto degli anni pregressi, solo nel 2018 sono stati emessi avvisi per tributi anni pregressi e recupero evasione per oltre 20 milioni ed iscritti in bilancio”. Il dirigente Nardi ha poi concluso il suo intervento sottolineando che su sutto saranno inviate le controdeduzioni entro il primo luglio alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti.

Subito dopo è intervenuto il Sindaco Occhiuto che ha ringraziato i consiglieri presenti per il senso di responsabilità dimostrato. Occhiuto ha stigmatizzato l’assenza di chi non ha partecipato alla seduta. “Si verifica spesso quando all’ordine del giorno ci sono temi importanti”. Noi ci siamo assunti tutte le responsabilità del caso. Inviterei i cittadini a valutare questi comportamenti .Bisogna avere il coraggio delle proprie azioni e, se del caso, anche di sbagliare.

E’ importante sottolineare – ha proseguito Occhiuto che già dal 2010 era a rischio dissesto. Erano stati riconosciuti 8 milioni e 200 mila euro  che provenivano dagli anni passati.  Nel 2012 è stato introdotto il predisessto,  una procedura che i comuni in crisi strutturale possono mettere in atto per evitare il dissesto vero e proprio. Una sorta di dissesto guidato, per i cittadini non cambia nulla perché il  livello di tassazione resta inalterato . Abbiamo realizzato il piano di riequilibrio finanziario e siamo stati uno dei primi Comuni d’Italia a farlo. Il piano di riequilibrio approvato dal Consiglio comunale era stato bocciato dalla corte dei conti calabrese e successivamente approvato (nel febbraio 2014) dalle sezioni riunite della Corte dei conti.

Il nostro ente versava in una situazione di grande criticità Gli avanzi di bilancio degli anni precedenti erano determinati grazie all’inserimento di crediti privi di qualsiasi titolo. In sostanza, gli obiettivi principali erano lo stralcio e il successivo assorbimento di circa 100 milioni di euro di crediti e la netta riduzione delle spese per circa 25 milioni. I tempi di pagamento delle imprese superavano i 365 giorni.

Un quadro desolante che ci ha posto dinanzi ad una decisione fondamentale: prendere la scelta politicamente più comoda dichiarando il dissesto che all’epoca avrebbe determinato gravi conseguenze occupazionali soprattutto per le categorie più deboli oppure cercare di mettere a posto i conti attraverso un piano di riequilibrio pluriennale che avrebbe mitigato le conseguenze sulla città.

Stiamo risanando una situazione ereditata. Abbiamo fatto scelte opportune.

Sulla riduzione della spesa, i dati di bilancio evidenziano un risultato che è andato oltre le previsioni. Rispetto ai 23,1 milioni previsti dal piano abbiamo operato una riduzione di 26,4 milioni con un risultato che ha superato le previsioni per 3,1 milioni. Quella nella quale ci troviamo è una condizione nella quale si trovano tutti gli enti. Il 30% dei Comuni è in dissesto o in predissesto. E’ stato presentato, su iniziativa dell’ANCI un Ordine del giorno in Parlamento per elaborare il piano di riuquilibrio in 20 anni. Se la ragioneria generale dello Stato dovesse concederlo a tutti i comuni si aggravererebbe la situazione nazionale”. Nel 2013 la Corte dei conti bocciò il nostro piano. Nel 2014 avemmo ragione noi. Potrebbe capitare la stessa cosa. I numeri nella loro oggettività dimostrano che la situazione è nettamente migliorata. Sono fiducioso che riusciremo per la terza volta ad evitare l disssesto. Il comune di Cosenza non lo merita. I conti sono quelli del passato. Se questo miglioramento sarà ritenuto idoneo per evitare il dissesto, lo dovrà deciderà la Corte dei conti e poi eventualmente le sezioni unite della stessa Corte.

Attendiamo fiduciosi l’esito, convinti di aver profuso tutti gli sforzi possibili grazie ai quali anche una eventuale dichiarazione di dissesto non avrebbe nessuna conseguenza pratica per i cittadini e soprattutto per le categorie più deboli”.Il Consiglio ha, infine , approvato i restanti punti all’ordine del giorno: il regolamento comunale per la valorizzazione delle botteghe e degli antichi mestieri della città di Cosenza, la discussione sull’opportunità di ripristinare un numero di loculi adeguato a garantire degna sepoltura ai poveri della città, la presa d’atto della relazione sui risultati del controllo successivo di regolarità amministrativa eseguito dal servisio di controllo interno sugli atti di cui al comma 4 dell’art.9 del regolamento approvato dal consiglio con delibera n.2 del 7 gennaio 2013, adottati nell’anno 2018 2° semestre. Rinviata la trattazione della questione relativa alla richiesta di canoni di locazione pregressi a famiglie abitanti in alloggi di proprietà comunale, nonché la verifica di accertamento notificate nelle case dei cosentini (IMU, TARSU, Acqua), per l’assenza del primo firmatario, e la discussione sulla trasformazione in proprietà delle aree concesse in diritto di superficie per approfondimenti nelle commissioni consiliari competenti.

Immagine di repertorio

 

Palazzo dei Bruzi-Cosenza Calcio, c’è l’accordo sul San Vito Marulla

COSENZA – L’accordo è stato siglato per il Comune dal dirigente del Settore Infrastrutture di Palazzo dei Bruzi, ing.Francesco Converso e, per il Cosenza Calcio, dall’avv.Roberta Anania, alla presenza dell’Assessore allo sport Carmine Vizza, del responsabile della sicurezza del Cosenza Calcio, ing.Luca Giordano e del direttore amministrativo, dott. Daniel Inderst.

Con la firma della convenzione, il Comune concede alla Società calcistica l’utilizzo dello Stadio San Vito- Gigi Marulla impegnandosi, a fronte della corresponsione del canone stabilito nella convenzione, per la manutenzione sia ordinaria che straordinaria.

Nella stessa riunione la Società ha chiesto che vengano eseguiti gli adeguamenti necessari all’ottenimento della agibilità definitiva dell’impianto, l’ampliamento della dotazione dei seggiolini attualmente esistenti e la disponibilità di campi da gioco da utilizzare per l’attività del settore giovanile.

LegittimaMente punta il dito su Occhiuto e «Il fantasma dei debiti passati»

COSENZA – Riceviamo e pubblichiamo nota stampa dell’Associazone LegittimaMente circa la situazione relativa ai presunti debiti del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

Di seguito il testo integrale del comunicato stampa

«La recente sentenza della Corte d’appello di Catanzaro ha riacceso i riflettori sulla situazione dei debiti personali del sindaco di Cosenza.

Situazione che è stata, invece, accuratamente dissimulata dagli uffici competenti del Comune che hanno tirato fuori una versione dei fatti alquanto machiavellica e bizzarra, nel tentativo di far passare in secondo piano i motivi per cui non si sono attenuti alle leggi e alle direttive in materia.

Non a caso il giudice ha ritenuto opportuno rigettare in pieno tutte le istanze mosse dall’ufficio legale del Comune, dichiarando pignorabile tutta l’indennità di carica al netto delle ritenute fiscali, condannando, inoltre, l’Ente al pagamento delle spese di lite (oltre al danno, la beffa!).

E proprio in merito al diritto del Comune di impugnare l’atto di pignoramento, nella sentenza si legge:

“La specificazione se, per un verso, non incide sul decisum, poiché l’ampliamento dell’oggetto proprio del giudizio di accertamento dell’obbligo del terzo non è in contestazione, per altro verso, rende palese il difetto di legittimazione processuale… Con ciò s’intende dire che l’unico soggetto legittimato a dolersi della decisione in parte qua era il debitore esecutato, il quale, invece, è rimasto contumace anche in appello con conseguente passaggio in giudicato della statuizione emessa nei suoi confronti. “

Mentre, sulla presunta impignorabilità dell’indennità di carica, il giudice si è espresso molto chiaramente:

“… vi è da rilevare che il creditore ha dimostrato l’entità dell’indennità di carica estraendola dal Modello Unico 2013 relativo ai redditi del 2012 pubblicato sul sito web ufficiale del Comune di Cosenza (quadro RC) e che il Comune, pur avendone l’onere anche per effetto del principio della vicinanza della prova, non ha minimamente contestato il dato documentale mediante la specificazione del minor importo eventualmente versato al sindaco nel 2012 o negli anni successivi.”

Tuttavia, la vicenda diventa ancora più oscura e paradossale nel momento in cui, prendendo spunto dalla sentenza, si va ad esaminare la situazione economica del sindaco.

Il Comune di Cosenza assolve agli obblighi sulla normativa sulla trasparenza mediante l’apposito portale, dove al seguente link: https://cosenza.etrasparenza.it/pagina702_sindaco.html, è possibile visionare e scaricare le dichiarazioni dei redditi del sindaco, a partire dal 2014. Orbene, spulciando le cifre in esse contenute, si scopre che il reddito complessivo dichiarato, è ben più alto della cifra prevista dalla indennità di sindaco, pari a circa 78mila euro lordi all’anno. Scendendo più nel dettaglio, abbiamo:

Reddito complessivo Persone Fisiche 2015 € 136.469

Reddito complessivo Persone Fisiche 2016 € 163.422

Reddito complessivo Persone Fisiche 2017 € 175.022

Reddito complessivo Persone Fisiche 2018 € 207.900 (annata fantastica!).

Leggendo questi importi, fa un po’ sorridere la dichiarazione dell’avvocato Carratelli, all’epoca legale del sindaco che, in occasione della sentenza di primo grado sulla vicenda, dichiarò testualmente ad una nota testata online locale: “Comunque sia, ritengo ingiusto il pignoramento dell’intera indennità. Di cosa dovrebbe vivere un sindaco che ha solo quell’entrata?”

Ma, battute a parte, come è facilmente intuibile, tali cifre aprono le porte ad una miriade di domande che meriterebbero risposte chiare ed esaustive da parte del sindaco e dell’ufficio legale.

Ad esempio:

1) Se è vero, così come dichiarato dall’ufficio legale che il Comune ha “ritualmente” provveduto ad effettuare le ritenute sull’indennità del sindaco, perché nelle dichiarazioni dei redditi sopra esaminate, le indennità spettanti, pari a € 78.713 all’anno, risultano versate per intero al sindaco, in quanto dichiarate come somme percepite?

2) Sempre se è vero che tali ritenute sono state effettuate, perché non si comunica l’ammontare totale della cifra, il periodo di riferimento e, soprattutto, in quale voce del bilancio dell’ente è possibile verificare l’avvenuto accantonamento?

3) Infine, forse la più importante di tutte, perché l’ufficio legale ha deciso di opporsi così caparbiamente all’atto di pignoramento, al punto di richiedere per ben due volte rispettivamente ai giudici di primo e di secondo grado di pronunciarsi in merito ad una procedura che, altri comuni amministrati da ben altri sindaci, hanno recepito senza battere ciglio? E se al posto del sindaco ci fosse stato un qualsiasi altro dipendente comunale, l’ufficio legale avrebbe agito sempre nel medesimo modo, oppure avrebbe immediatamente dato via libera al pignoramento?

Alla luce di tutto questo siamo lieti che la minoranza si sia risvegliata opposizione, producendo un esposto alla Procura ed alla Corte dei Conti che andavano sollecitate formalmente da chi è titolato».