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Elisa Brown presenta YRROS, questa sera al Castello Svevo

COSENZA – «Abbiamo preso in mano i sogni e li abbiamo scritti perché si manifestassero. Li abbiamo resi rossi perché la passione li alimentasse e ci rendesse forti della motivazione a realizzarli. Abbiamo…io e tutte le donne che in me crescono. La bambina, la donna,la leonessa, la professionista,la goffa,quella insicura e la seducente. Abbiamo cercato un compromesso per convivere insieme affinché ognuna avesse il suo spazio. Ed eccoci insieme malinconicamente felici». E’ con questo intenso pensiero che Elisa Brown racconta il lavoro sul suo primo album ufficiale “YRROS”.

I brani, tutti inediti, sono scritti a quattromani con Alessio Iorio, eccetto la cover “Do Right Woman , Do Right man”, un brano originariamente interpretato da Aretha Franklin, alla quale la Brown è molto legata. L’esordio del disco ha visto l’uscita, nei primi giorni del 2018, del brano “Oh God (OM)”, che su YOU TUBE ha registrato un numero di 8000 visualizzazioni. Il singolo “Oh God” è una canzone che sembra una preghiera, o forse un mantra, o ancora un momento di meditazione. Sono tanti i suoni e gli strumenti musicali presenti nel brano, ed è proprio la miscela di questi suoni differenti tra loro a rendere magica la dimensione di ascolto.

Questo primo tassello di YRROS , realizzato con grandi musicisti, rappresenta l’apripista al messaggio di positività che la Brown vuole dare con il suo lavoro. La musica, quale messaggio di condivisione, può curare, guarire, darci forza e unirci. Il canto a Dio, unito all’OM e al canto armonico di “Oh God”, raccontano che non ci sono religioni che possano dividerci. Il resto del disco si evolve con sonorità che vanno dal funk, al jazz, al rock, alla musica soul più contemporanea , e racconta da diversi punti di vista che tutto può essere risolto se ci si ama in modo sano e un pò di più. Yrros in realtà vuol proprio dire “Sorry” al contrario (scusa in inglese), per tutte quelle volte che non si chiede scusa e forse si dovrebbe, ma anche per quelle volte in cui scusa dovremmo chiederlo a noi stessi per esserci sottovalutati nella vita e per non aver creduto nei nostri sogni.

Con questo album, Elisa Brown, festeggia anche la recente borsa di studi ricevuta proprio per la realizzazione di “Yrros”, donatale dall’ associazione ACEP (Autori Compositori Editori Produttori), rappresentata in Calabria da Roberto Musolino, in collaborazione con la Picanto Records di Sergio Gimigliano , il Peperoncino Jazz Festival e il Calabria Jazz Meeting, oltre che con il comune di Cetraro.

 

ELISA BROWN

Elisa Brown (Palermo all’anagrafe) è una artista poliedrica :

  • performer ed interprete di musica soul , con una particolare predisposizione al Gospel e al Blues
  • direttrice artistica di due cori gospel , uno a Cosenza (Soul Sighs Gospel Choir) e uno a Roma (Soul & Joy),
  • Operatore olistico della voce e del suono, che lavora da un anno al suo metodo Soul Singing (il canto dell’anima), unendo il potere energetico della voce alla storia della musica afro-americana, un metodo che porta in giro in Italia (il prossimo appuntamento è il 28 e 29 Settembre 2018 a Cagliari)
  • Vocal Coach in diverse scuole di musica nella provincia di Cosenza e privatamente a Roma
  • Attrice teatrale e regista che unisce il suo lavoro sempre a performance musicali.
  • Organizzatrice di seminari gospel con numerosi ospiti internazionali.
  • Autrice iscritta alla SIAE di brani di musica soul.

Ha iniziato a cantare all’età di 8 anni e per un lungo periodo è stata autodidatta.

Ha partecipato a numerosi concorsi canori posizionandosi sempre ai primi posti, tra i più importanti si ricorda la semifinale del “Premio Mia Martini” nel 2006 ed il “Tour Music Fest” nel 2008, in occasione del quale, esibendosi al Piper di Roma, è stata premiata da una giuria presieduta da Mogol come migliore interprete su oltre 3000 partecipanti in tutta Italia, e dove Luca Pitteri la ha scelta per una borsa di studi. Si è esibita su diverse tv locali e, nel 2011, nel programma “Mezzogiorno in Famiglia” in onda su Rai 2, ha cantato con l’orchestra del Maestro Mazza. E’ salita sul palco con numerosi artisti gospel di fama mondiale, in particolare con il Grammy Award Vaughan Phoenix , e con artisti come Leon Lacey (arrangiatore per Wycleaf Jean, Janet Jackson, Tamela Mann, Donald Lawrence),Elgin Johnson, Ron e Rod Hubbard, Trini Lopez Massie e molti altri. L’amore per la musica le ha permesso di salire sul palco con artisti come Cicci Santucci, Giorgio Rosciglione, Gegè Munari, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Antonella Mazza, Giulio Tampalini, Stjepko Gut, Davide Santorsola, Verdiana Zangaro, Fabio Curto, Amy Coleman. Scelta tra diversi solisti gospel in Italia, l’ 8 Dicembre del 2013, accompagna Edward Taylor (corista nel coro gospel di Witney Houston) come corista / solista in occasione del seminario DALLA PAROLA AL CANTO 2013 a Bologna, e a Giugno del 2015 tiene il seminario gospel “The Power Of Music”, presso l’ICF ROME di Roma con Chris Riccardi e la vocal coach americana Jessica Smith.

Nel 2014 sale sul palco del Blue Note di Milano per accompagnare l’amica Verdiana Zangaro (Amici 2012) nella presentazione del suo album “ Al Centro del Caos”, sullo stesso palco ha la possibilità di esibirsi con il suo brano “Come Back To Love Me”, lo stesso brano è presente nell’album di “Yrros”, nel quale la stessa Verdiana canta come ospite.

Dal 2013 con il suo progetto “Elisa Brown Blues Project” è protagonista di diversi festival musicali importanti ( Peperoncino Jazz FestivalDivino JazzLe colline del JazzFestival delle Serre e tanti altri) .

Il 2016 inizia il suo viaggio come operatore olistico della voce e del suono, con grandi maestri che dedicano la loro vita alla ricerca dei suoni ancestrali e del benessere spirituale attraverso il mezzo della voce e del suono (canto armonico, body percussion, circle song); ed inizia un percorso di studi con Albert Hera,  Greta Panettieri, Igor Erzendam (Anna Oxa ha collaborato con lui), Claudia Bombardella, Rosa Medina. Da Settembre 2016 è Vocal Coach con approccio olistico presso diverse scuole d’arte e tiene laboratori collettivi sul Canto dell’Anima in tutta Italia, oltre che incontri individuali per ritrovare la propria voce e attraverso essa ottenere uno stato di benessere e serenità. Nel  2017 riceve diversi riconoscimenti per la sua attitudine artistica, in particolare nel Giugno del 2017 le assegnano un premio come “Miglior perfomance Musicale” presso il Teatro Franz di Cosenza per il suo progetto “Sing it Away”(un tributo paino e voce ad Aretha Franklin,e a Settembre, in occasione del Calabria Jazz Meeting, riceve il prestigioso premio Personaggio dell’Anno “Marco Tamburini”. Lo stesso anno, il 28 Dicembre, l’ACEP le consegna una borsa di studi per la realizzazione del suo album “Yrros”. Il 2018 esce con un video su You Tube il primo singolo del suo album, la canzone “Oh God, (OM) ha oltre 8000 visualizzazioni, e fa da apripista al progetto “Yrros” che Elisa Brown presenterà il 30 Luglio al suo pubblico. Il lavoro, che uscirà con l’etichetta della Picanto Records, verrà presentato al pubblico il 30 Luglio presso il Castello Svevo di Cosenza, un luogo suggestivo che ha ospitato negli ultimi anni personaggi del calibro di Diane Shuur, Manhattan Transfer, Ron Carter, Stefano Bollani, Rita Marcotulli e tanti altri.

Saliranno sul palco insieme alla Brown, una big band di 15 elementi:

BAND:
Alessio Iorio – basso
Lorenzo Iorio – chitarra
Paolo Chiaia – piano, organo, armonica
Francesco Borrelli – batteria
Marco Sangermano – percussioni
Roberto Risorto – piano, synth

SEZIONE FIATI:
Davide Paternostro – sax tenore
Andrea Paternostro – sax alto
Fabio Rossin – sax baritono
Gianluca Bennardo – trombone
Flaminio Marino – tromba

SEZIONE CORI:
Carmen Acerra – soprano
Daniela Butera –  mezzosoprano
Aquila Abbate – contralto

SPECIAL GUEST
Massimo Garritano – chitarra

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Il concerto è organizzato dall’associazione Blowing On Soul, in collaborazione con il PEPERONCINO JAZZ FESTIVAL, il Castello Svevo Cosenza e la Città di Cosenza, con la partnership dell’ ACEP vista la borsa di studio assegnata ad Elisa Brown per la realizzazione dell’album.

Svelate in line-up le band che parteciperanno al Color Fest 2017

LAMEZIA TERME (CZ) – Dopo aver annunciato i primissimi nomi in line-up per questa nuova edizione, è tempo di svelare altre band che faranno parte del cartellone del Color Fest, kermesse punto di riferimento importante per i Festival nel Meridione d’Italia, che il prossimo 4 e 5 agosto nei ruderi dell’Abbazia Benedettina di Lamezia Terme, in Calabria, taglierà il traguardo della V edizione. Alla line-up del festival va ad aggiungersi la potenza sonora dei Fast Animals and Slow Kids, freschi di nuova pubblicazione per Woodworm con “Forse non è la felicità”, album compattissimo, dai testi che spiccano per ricerca di contenuto e voglia di racconto generazionale. Accanto a loro la cantautrice Levante, che presenterà nell’unica tappa calabrese del suo tour, il nuovo lavoro discografico “Nel caos di stanze stupefacenti”. Ad arricchire la proposta ci saranno poi i One Dimensional Man, band culto dell’underground italiano, capitanata da Pierpaolo Capovilla, che porterà sul palco brani significativi del proprio repertorio e anticipazioni di quello che sarà il prossimo lavoro, e i toscani Riva, giovane gruppo all’esordio titolare di un sound freschissimo fra power pop e influenze world. Gli artisti si vanno ad aggiungere ai già annunciati Nada + A Toys Orchestra,Gazebo Penguins, Canova e Gomma. Un cartellone sempre più ricco e in divenire che fa del Color Fest un Festival in crescita esponenziale, capace di miscelare sapientemente concerti (fra le band sul palco nelle passate edizioni Brunori Sas, Verdena, Marlene Kuntz, Marta sui tubi, Iosonouncane, Afterhours, Ministri, The Soft Moon) a mostre, presentazioni di libri, incontri e talk, il tutto all’insegna di una forte indipendenza, che stupisce ogni anno per ricchezza e qualità proposta. Il progetto grafico è a cura delle giovani artiste calabresi Annarita Costanzo e Marianna Cortese.

SoundCheck!

saxNote sconosciute, artisti, musicisti che afferrano una chitarra, un basso o delle bacchette di legno, alzano il volume degli amplificatori e raccontano la loro anima al mondo, scoprendo la loro intimità all’orecchio di un passante, dell’amico fidato, del pubblico del pub affollato in fondo alla strada, in un tardo sabato sera.

Il Mainstream ha monopolizzato gusti e casse stereo, oscurandoci il piacere di ascoltare band che vivono di musica e non di soldi facili.
Siamo il pubblico pagante e non dobbiamo accontentarci di acquistare prodotti preconfezionati, ma “cibo” sano per le nostre orecchie.
Siamo gli attori senza grande pubblico a cui basta un palcoscenico per sentirci vivi.

Se vuoi assaporare chi ha da raccontarti uno scorcio di musica nuova, sei nel posto giusto. Raccogliamo storie e sogni di band e musicisti che hanno voglia di parlare con i loro dischi.

 

Miriam Caruso