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Il 10 luglio sarà riesumata la salma di Denis Bergamini

CASTROVILLARI (CS) – Anche Donata Bergamini era presente all’udienza nella quale il Gip del Tribunale di Castrovillari, Teresa Reggio, ha accolto la richiesta di incidente probatorio presentata dal procuratore Eugenio Facciolla, disponendo la riesumazione del corpo di Denis Bergamini per il 10 luglio prossimo. Nominati inoltre cinque periti per l’esecuzione degli esami da effettuarsi sulla salma del calciatore del Cosenza morto a Roseto Capo Spulico il 18 novembre 1989 in circostanze ancora da chiarire. Due periti sono stati nominati da Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini, e dall’avvocato Angelo Pugliese, difensore di Isabella Internò, indagata per omicidio volontario insieme a Raffaele Pisano, autista del tir che avrebbe travolto l’indimenticato atleta rossoblù. Gli esami clinici saranno effettuati nell’ospedale Cona di Ferrara, attrezzata da una Tac di ultima generazione.

Su Bergamini Facciolla chiede l’incidente probatorio

CASTROVILLARI – Il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla ha chiesto al gip l’incidente probatorio sul corpo di Denis Bergamini per accelerare la riesumazione del corpo. Se il giudice per le indagini preliminari accoglierà la richiesta si potrà procedere, in presenza dei periti, a tutti quegli esami non ripetibili che avranno valore di prova nel caso si dovesse riaprire il processo per accertare le responsabilità nella morte del giocatore.

Morte Bergamini, slitta l’affidamento per la perizia e la riesumazione

CASTROVILLARI (CS) – E’ stata rinviato il conferimento dell’incarico per la riesumazione della salma del calciatore Donato “Denis” Bergamini in programma da parte del procuratore della Repubblica Eugenio Facciolla dopo la riapertura dell’inchiesta sulla morte del giocatore. Il legale di uno degli indagati, infatti, ha presentato riserva di incidente probatorio, determinando così il rinvio del conferimento peritale. Slitta, dunque, anche la riesumazione del corpo, sepolto in un cimitero del ferrarese, dove risiede la famiglia. Denis Bergamini fu travolto da un camion a Roseto Capo Spulico il 18 novembre del 1989. L’inchiesta dell’epoca si concluse con la tesi del suicidio. Una seconda inchiesta è stata aperta dalla Procura della Repubblica di Castrovillari con l’ipotesi di omicidio, ma l’inchiesta si è conclusa nel dicembre 2015 con l’archiviazione da parte del gip, su richiesta del pm, delle posizioni dell’allora fidanzata di Bergamini Isabella Internò e del camionista Raffaele Pisano indagati, rispettivamente, per concorso in omicidio e favoreggiamento. Entrambi sono indagati adesso anche nella nuova inchiesta aperta nei giorni scorsi.

«La riesumazione della salma di Bergamini sarà la regina delle prove anche se siamo stati costretti a prendere atto che qualcuno ha inteso ancora perdere tempo». Lo afferma l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia di Donato Denis Bergamini dopo che la difesa di uno degli indagati nella nuova inchiesta sulla morte del calciatore ha chiesto l’incidente probatorio facendo slittare l’affidamento delle perizie e la riesumazione della salma. «Oggi – ha detto Anselmo – non è successo niente di fatto se non che gli accertamenti che voleva fare la Procura, cioè la riesumazione della salma di Denis Bergamini, saranno effettuati, come da riserva depositata dalla difesa di uno dei due indagati, quella di Isabella Internò, di richiesta di incidente probatorio, dal Gip».

Caso Bergamini, la sorella: «Mi auguro sia la volta buona»

COSENZA – È ancora frastornata Donata Bergamini. La notizia della richiesta del procuratore di Castrovillari Facciolla di riapertura del caso che vede coinvolto suo fratello Denis l’ha raggiunta solo nel tardo pomeriggio. «È un’emozione forte – commenta commossa per Ottoetrenta la sorella del calciatore del Cosenza morto in circostanze misteriose il 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico -. Mi auguro che questa sia la volta buona, mi auguro che si arrivi finalmente alla verità, quella verità che è già scritta da 28 anni».

Come si sa l’istanza del procuratore è basata sulla valutazione di elementi precedentemente non considerati, ma anche su una serie di attività e di indagini pregresse che avrebbero consentito di riscontrare l’eventualità che il decesso del giovane calciatore non sia riconducibile ad un suicidio ma ad altre cause. La speranza, che non si è mai per la verità spenta, torna prepotente nel cuore di Donata e di chi in quasi tre decenni ha lottato accanto a lei. «Ho piena fiducia nel procuratore Facciolla. Ringrazio il mio avvocato, Fabio Anselmo che ha sempre visto giusto, sostenendo da tempo che bisogna lavorare sul corpo. Sta tutta lì la verità».

La vicenda Denis Bergamini è quindi tutta da scrivere. Dopo 28 anni la famiglia continua a chiedere quella giustizia e quella verità che le sono dovute. Una breccia è stata aperta: ora l’auspicio è che, in caso di nuove perizie e dell’eventuale riesumazione del corpo, si usino risorse umane qualificate e apparecchiature sofisticate come quelle che hanno permesso, per esempio, di fare importanti passi avanti nei casi Cucchi e Regeni, necessarie per l’avanzato stato di decomposizione del cadavere di Bergamini. La famiglia attende e confida nella giustizia. In questo non è sola. In molti hanno già scritto molti messaggi di solidarietà e vicinanza per Donata e papà Bergamini.

Denis Bergamini non è mai stato – è mai sarà – dimenticato. Il 15 febbraio la sua storia arriverà anche a Sanremo dove, nel corso del Festival della legalità e delle idee, si affronteranno temi e storie di sport e di campioni per sempre. image

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Caso Bergamini, Facciolla vuole riaprire il caso

CASTROVILLARI – La Procura di Castrovillari ha avanzato richiesta di riapertura del caso Bergamini. Ad annunciarlo è il procuratore Eugenio Facciolla. «L’istanza – ha affermato il magistrato – è basata sulla valutazione di elementi precedentemente non considerati, ma anche su una serie di attività e di indagini pregresse condotte con nostri consulenti di fiducia. Tali accertamenti ci hanno consentito di riscontrare l’eventualità che il decesso del giovane calciatore non sia riconducibile ad un suicidio ma ad altre cause. Oltretutto – ha aggiunto Facciolla –  le nuove tecnologie, applicabili anche a livello medico legale, dovrebbero consentirci di fornire elementi nuovi utili a dirimere il dubbio che si trascina da troppo tempo, sulle cause della morte di Denis». Come si ricorderà l’ex calciatore del Cosenza morì la notte del 18 novembre 1989 a Roseto Capo Spulico.

Tutto pronto per la seconda edizione del Torneo Nazionale “Denis Bergamini”

COSENZA – E’ giunto alla sua seconda edizione il Torneo Nazionale “Denis Bergamini” che si terrà dal 24 al 26 giugno prossimi allo “Stadio San Vito Marulla”. Sabato 25 giugnoappuntamento con il triangolare di beneficenza tra “Gli Angeli di Denis”, le “Vecchie Glorie del Cosenza” e “La Terra di Piero”. “Scendiamo in campo per non dimenticare la tua gioia di vivere. I tuoi valori sono la nostra via illuminata dal tuo sorriso”. E’ con questi intenti che l’ASD Football Team Denis Bergamini ha organizzato l’evento. Tra le vecchie glorie del Cosenza calcio scenderanno in campo tra gli altri Altomare, Mosciaro, Celano, De Rose. Al San Vito anche Leonardo Colucci, Giordano Bruno, Francesco Rocca, Marco Del Vecchio e Salvatore Garritano.

 

Raffaella Aquino

Fondi a ospedale in ricordo Bergamini

 

Cosenza – Due iniziative in onore di Denis Bergamini si svolgeranno a San Giovanni in Fiore e Aiello Calabro il 27 e 28 luglio. Le manifestazioni, promosse dall’Associazione ‘Verita’ per Denis’ e patrocinate dalla Provincia di Cosenza, serviranno per raccogliere fondi da destinare al reparto di pediatria dell’ospedale ci Cosenza.

Donata Bergamini, sorella di Denis, ha affermato che ”sono orgogliosa ogni qualvolta c’é una iniziativa che porta il nome di mio fratello Denis”.

(ANSA)