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Notte di incendi in Calabria, numerosi e vasti roghi alimentati dal vento caldo

CATANZARO –  I vigili del fuoco del comando di Catanzaro sede centrale sono stati impegnati fino a tarda notte su alcuni incendi che hanno interessato la vegetazione alimentati anche dal vento caldo. Un vasto incendio si è sviluppato nella serata in località Germaneto e si è propagato velocemente fino a lambire le mura perimetrali del Comando Legione Carabinieri Calabria ed alcune abitazioni situate nelle vicinanze. Sul posto intervenute due squadre con supporto di due autobotti per un totale di sei mezzi e quindici unità. Le operazioni sono state coordinate dall’ispettore antincendio esperto Massimo Conforti.

Contemporaneamente un altro incendio è divampato in loc. Parco dei Principi in prossimità di abitazioni. Per le operazioni di spegnimento è intervenuta la squadra dei vigili del fuoco del distaccamento volontario di Taverna.
Altro incendio in località Roccelletta nel comune di Borgia dove è stata impegnata nell’opera di estinzione la squadra del distaccamento volontario di Girifalco. Non si registrano danni a persone ma tanti disagi per gli abitanti dovuti al fumo denso originatosi dalla combustione.

Roghi nel Reggino

Anche nel Reggino un vasto rogo ha divorato la zona collinare tra via Lia e lo svincolo di Reggio Porto. Le lingue di fuoco, non lontane da alcune abitazioni, sono divampate prepotentemente nel tardo pomeriggio di ieri complice il forte caldo e il vento di maestrale, tenendo col fiato sospeso tutta la notte i residenti. I Vigili del fuoco sono stati impegnati fino alle prime luci dell’alba.

Operazione “Hermano”. Traffico di droga dal Sud America alla Calabria: 19 misure cautelari

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip nei confronti di 19 persone, ritenute responsabili di aver fatto parte di un’ organizzazione che gestiva un fiorente traffico di stupefacente che, acquistato in Sud America e transitato in Spagna, veniva poi rivenduto su tutto il territorio nazionale. L’operazione è scattata questa mattina, alle prime luci dell’alba, nelle province di Reggio Calabria, Milano, Parma, Verona e Vicenza ed è stata chiamata in codice “Hermano”.

L’operazione, denominata “Hermano” (“Fratello” in lingua spagnola) perché così gli arrestati erano soliti chiamarsi fra loro, rappresenta l’ esito di una complessa attività d’indagine condotta dai militari della Compagnia di Taurianova (RC). Le investigazioni sono state avviate dopo l’arresto, avvenuto nel dicembre 2017, di un uomo originario di Polistena (RC), per detenzione illecita di sostanze stupefacenti: durante un controllo di polizia, furono rinvenuti, occultati a bordo dell’autovettura condotta dall’uomo, 4 kg di infiorescenze di cannabis essiccate.La ricostruzione della filiera dello stupefacente avviata dai militari dell’Arma che ha permesso di ricostruire l’esistenza di una consorteria criminale ben organizzata, capace di gestire traffici illecito di marijuana, hashish e cocainai cui componenti, grazie a fonti di approvvigionamento sul territorio nazionale e all’estero, provvedevano a importare in Italia ingenti partite di droga. Il narcotico veniva poi trasportato, anche su veicoli con “scomparti segreti”, nelle principali città italiane, fra cui Milano e Roma, dove veniva poi suddiviso in dosi e smerciato.
Numerosi sono stati i recuperi di sostanza stupefacente avvenuti nel corso dell’attività, tra cui il rinvenimento di una vasta piantagione di canapa indiana, in una impervia zona di montagna del comune di Oppido Mamertina (RC).

Gli arrestati avrebbero goduto di rapporti privilegiati con produttori peruviani di cocaina, grazie ai quali erano in grado di acquistare partite di droga a prezzi concorrenziali. Allo scopo di sviare i controlli delle forze dell’ordine e i servizi di sicurezza in aeroporto, lo stupefacente era trasportato in forma liquida, chimicamente intrisa nelle fibre di valigie o altri contenitori, come riscontrato in occasione di un rinvenimento eseguito a Biella, dove i Carabinieri hanno sequestrato 250 grammi di cocaina trasportata in un trolley adottando questa modalità, unitamente a due bidoni con all’interno del solvente che, con ogni probabilità, sarebbe poi servito al processo inverso di estrazione della sostanza. 

In Calabria 528 contagi, ricoveri giù e zero decessi. Gimbe “performance in miglioramento”

CATANZARO – In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 3.129.380 (+3.679). Le persone risultate positive al Coronavirus sono 390.867 (+528) rispetto a ieri. Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: CASI ATTIVI 3.793 (48 in reparto, 3 in terapia intensiva, 3.742 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 56.993 (56.679 guariti, 314 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 24.120 (51 in reparto, 0 in terapia intensiva, 24.069 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 78.685 (77.577 guariti, 1108 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 1.274 (14 in reparto, 0 in terapia intensiva, 1.260 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 39.647 (39.416 guariti, 231 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 3.218 (42 in reparto, 1 in terapia intensiva, 3.175 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 140.745 (139.966 guariti, 779 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 2.223 (9 in reparto, 0 in terapia intensiva, 2.214 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 37.525 (37.354 guariti, 171 deceduti).

L’ASP di Catanzaro comunica 168 nuovi soggetti positivi di cui 2 fuori regione. L’ASP di Cosenza comunica 171 nuovi soggetti positivi di cui 3 fuori regione.

L’ASP di Crotone comunica 20 nuovi soggetti positivi di cui 1 fuori regione.

L’ASP di Catanzaro comunica 10 nuovi soggetti positivi di cui 1 fuori regione.

Covid:Calabria; Gimbe, migliorano dati positivi e nuovi casi

Nella settimana 25-31 maggio si sono registrate in Calabria una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100 mila abitanti (2.074) ed una diminuzione dei nuovi casi (-20,7%) rispetto alla settimana precedente. Sopra la media nazionale i ricoverati in area medica (17,5%) mentre sono sotto la stessa media quelli in terapia intensiva (2,6%). E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe sull’incidenza del Covid nella regione. La percentuale di persone sopra i 5 anni che non ha ricevuto alcuna dose di vaccino è pari al 10,2% (media Italia 6,9%), a cui aggiungere la popolazione sempre sopra i 5 anni temporaneamente protetta in quanto guarita dal Covid da meno di 180 giorni, pari al 4%; La percentuale di popolazione sopra i 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 12% (media Italia 9,7%) alla quale va aggiunta la popolazione sempre sopra i 5 anni guarita da meno di 120 giorni che non può ricevere la terza dose nell’immediato, pari al 8,4%; Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse) è del 7,3% (media Italia 34,4%) e quello di copertura vaccinale con quarta dose (over 80, ospiti Rsa e fragili fascia 60-79 anni) è del 4,4% (media Italia 16%). La popolazione tra i 5 e gli 11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è il 40,9% (media Italia 34,7%), a cui aggiungere un ulteriore 4,1% (media Italia 3,4%) solo con prima dose. I nuovi casi, suddivisi per provincia, sono 368 a Crotone (-36,3% rispetto alla settimana precedente), 284 a Catanzaro (-13,5), 227 a Reggio Calabria (-12,7), 218 a Cosenza (-21,5%) e 110 a Vibo Valentia (-26,4%).

Occhiuto al “Tavolo Adduce”: “3 ospedali in più, 2.500 assunzioni, riforma del 118”

CATANZARO – “Ieri pomeriggio – insieme al sub commissario alla sanità, Ernesto Esposito, e al direttore generale del Dipartimento Salute della Regione, Iole Fantozzi – sono stato al Ministero dell’Economia e delle finanze per il ‘Tavolo Adduce’.
La Calabria, lo rivendico con orgoglio, ha presentato dopo anni di immobilismo il suo nuovo Programma operativo sanitario regionale, contenente le linee guida di ciò che abbiamo in mente di realizzare, con il supporto concreto del governo, nei prossimi anni.
Adesso i Ministeri dell’Economia e dalla Salute faranno le loro osservazioni, e successivamente il Programma sarà definitivamente approvato, determinando lo sblocco del contributo di solidarietà di 60 milioni di euro contenuto nel decreto Calabria.
Nel Programma operativo abbiamo previsto, così come avevamo promesso, tra le altre cose, l’inserimento nella rete ospedaliera regionale dei presidi di Praia a Mare, Trebisacce e Cariati.
Nella riunione odierna abbiamo illustrato il Piano di investimenti – anche legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza – per rafforzare il sistema di assistenza territoriale, con case della comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali.
Abbiamo evidenziato che in Calabria si possono assumere 2.500 nuovi operatori sanitari, rispettando il tetto di spesa. In questi anni le Asp e le Ao non sono state in grado di bandire i concorsi; per questo motivo abbiamo chiesto di poter procedere alle selezioni e alle successive assunzioni usufruendo della collaborazione del Formez, istituto preposto del Dipartimento della Funzione pubblica.
Nel Programma operativo è prevista anche la riforma del sistema di emergenza/urgenza, con una radicale riorganizzazione del 118 e dei pronto soccorso.
Abbiamo detto, infine, ai tecnici del Mef e della Salute che entro il 31 dicembre, grazie ad un Piano di ricognizione già predisposto, saremo in grado di accertare – anche con l’ausilio degli agenti della Guardia di Finanza (misura prevista da un apposito emendamento approvato al decreto Fiscale) – il debito sanitario della Regione.
Il lavoro di questi mesi della struttura commissariale ha fatto emergere alcune novità: la Calabria non ha un problema di deficit sanitario, le risorse ci sono. Il vero problema è l’enorme difficoltà che le Aziende sanitarie provinciali e le Aziende ospedaliere hanno nello spendere queste risorse, trasformandole in servizi per i cittadini.
Non abbiamo deficit sanitario, ma i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) non sono garantiti: un controsenso che va sanato al più presto.
Conoscevo queste difficoltà del sistema sanitario regionale, e proprio per questo ho voluto con forza l’istituzione di Azienda zero, un centro operativo per programmare capacità di spesa e investimenti, e che possa coordinare il lavoro di Asp e Ao: presto, con la nomina del relativo commissario, questa struttura sarà pronta a operare.
Ci sono tantissime cose da fare, queste sono solo alcune evidenze che abbiamo sottoposto all’attenzione del governo. La Calabria è stata ferma per 12 anni, abbiamo un credito da riscuotere, che rivendichiamo e che vogliamo essere bravi ad utilizzare nel modo giusto, per dare anche ai calabresi la sanità di cui ciascun cittadino dovrebbe disporre.
Intanto, in pochi mesi, questa l’evidenza dell’ultimo esercizio, i conti della nostra sanità stanno migliorando: so che non è un risultato immediatamente tangibile, ma dobbiamo partire anche da qui per migliorare e traghettare la Calabria verso la normalità.
Con i tecnici del ‘Tavolo Adduce’, invece, ci rivedremo a metà maggio per nuovi approfondimenti relativi alla situazione finanziaria della sanità nella nostra Regione. Sono soddisfatto della giornata odierna: dopo quasi cinque ore di riunione posso affermare che abbiamo intrapreso la strada giusta”.

Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Covid, in Calabria quarta dose in farmacia per gli over 80

CATANZARO – Nell’ottica di dare concreta e immediata attuazione a quanto concordato nel protocollo del 16 Aprile 2021, in riferimento alla circolare del Ministero della Salute n. 21209 dell’8 aprile 2022 che segue quella del 20 febbraio 2022 sulla seconda dose booster per persone con compromissione della risposta immunitaria, nonché alla nota congiunta CSS, AIFA e ISS che a sua volta richiama la nota EMA e ECDC del 6 aprile 2022, preso atto del parere CTS del 5 aprile 2022 che raccomanda la seconda dose booster agli over 80, la scrivente comunicacheafardatadal26 aprile p.v., che la Regione Calabria ha autorizzato alle prenotazioni e alla somministrazione della seconda dose “Booster” le farmacie della Regione Calabria che hanno aderito alla campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2.

Poiché per la dose aggiuntiva, il medesimo CTS ha previsto la somministrazione di uno dei due vaccini a mRNA autorizzati in Italia (Pfizer e Moderna), le farmacie, in lineacontaleindicazione,potrannoprocedereallasomministrazionedelvaccinoModerna e Pfizer,messo a disposizione dalle strutture regionali.

La somministrazione della quarta dose in farmacia per gli over 80 sarà possibile dalla prossima settimana prenotandosi nella propria farmacia di fiducia che ha aderito al progetto della Vaccinazione anti-Covid – dichiarano Vincenzo Defilippo, Presidente di Federfarma Calabria e   Alfonso Misasi, Segretario Regionale Federfarma Calabria. Per Defilippo e Misasi. I farmacisti calabresi sono  pronti a contribuire anche a questa nuova fase della campagna vaccinale. “Per i cittadini – affermano ancora – soprattutto quelli più anziani, la farmacia è un presidio di salute su cui fare sempre più affidamento, grazie alla sua capillarità e alla facilità di accesso. Poter ricevere qui la quarta dose di vaccino, scegliendo la farmacia più vicina alla propria abitazione, non solo faciliterà gli over 80 da un punto di vista logistico ma offrirà indubbi vantaggi anche sul piano emotivo, avendo la possibilità di essere accolti dal farmacista di fiducia, con il quale c’è un rapporto ormai consolidato.

Caro energia, pasticcerie e artigiani del dolce subiscono le pressioni dei costi

CATANZARO – Le imprese italiane stanno subendo un pesante contraccolpo dalla crisi energetica, con una accentuata perdita di competitività rispetto ai competitor europei. Come evidenziato da una nostra recente analisi, il 73% dell’aumento dei prezzi, pari a 4,9 punti di inflazione, deriva dai beni energetici, che a marzo, nel confronto internazionale, segnano un aumento del 53,5%, 8,8 punti in più rispetto al +44,7% della media dell’Eurozona e maggiore di 15,9 punti alla Germania e di 24 punti alla Francia. In questo periodo caratterizzato dalle vendite dei dolci pasquali, oltre alla dinamica dei costi energetici, sale la pressione dei prezzi internazionali dei cereali che, valutati in euro, salgono del 43,6%. Sono interessate 2.581 imprese calabresi della pasticceria e del settore dolciario (che include produzione manifatturiera di biscotti, cacao, cioccolato e di gelati) – con una alta vocazione artigianale: le 2.041 imprese artigiane, rappresentano il 79,1% delle imprese totali del settore in esame. Le pasticcerie italiane, calabresi comprese, stanno assorbendo, in modo più accentuato rispetto agli altri paesi europei, la pressione dei prezzi delle materie prime e la maggiore spinta sui costi dell’energia, con ricadute contenute sui prezzi praticati alla clientela. Dall’esame dell’indice dei prezzi degli Altri prodotti di panetteria e pasticceria – la voce che comprende i prodotti di pasticceria freschi – emerge che a febbraio 2022 l’Italia segna un aumento dei prezzi che si ferma al 2,5%, in linea con la dinamica dei prezzi no energy (+2,3%). Nel confronto internazionale, la dinamica dei prezzi di riferimento della pasticceria fresca in Italia è più moderata del +3,5% dell’Eurozona e del +4,0% dell’Ue a 27, risultando meno accentuata rispetto altri 23 paesi dell’Unione europea a 27, e in particolare rispetto al +7,5% della Spagna e del +4,2% della Germania; fa meglio dell’Italia la Francia (+1,2%). Continua la lettura di Caro energia, pasticcerie e artigiani del dolce subiscono le pressioni dei costi

Domani 51 Comuni della Calabria passano al digitale terreste di ultima generazione

CATANZARO – Domani, martedì 12 aprile, in 51 Comuni della Calabria parte la rivoluzione della tv digitale di ultima generazione (dvb-t2).
Per continuare a vedere l’intera offerta tv – nei casi in cui la procedura non avviene automaticamente – si dovrà effettuare la risintonizzazione degli apparecchi televisivi. La programmazione regionale della Calabria sarà comunque sempre visibile sul canale 821. I Comuni che saranno coinvolti domani alle operazioni di ricollocazione delle frequenze sono: •Acri • Albidona • Alessandria del Carretto • Amendolara • Bocchigliero • Calopezzati • Caloveto • Canna • Carfizzi • Cariati • Casabona • Castroregio • Cerchiara di Calabria • Cirò • Cirò Marina • CoriglianoRossano • Cropalati • Crosia • Crotone • Crucoli • Cutro • Francavilla Marittima • Longobucco • Mandatoriccio • Melissa • Montegiordano • Nocara • Paludi • Petronà • Pietrapaola • Plataci • Rocca di Neto • Rocca Imperiale • Roseto Capo Spulico • San Cosmo Albanese • San Demetrio Corone • San Fili • San Giorgio Albanese • San Giovanni in Fiore • San Lorenzo del Vallo • San Nicola dell’Alto • Santa Severina • Santa Sofia d’Epiro • Scala Coeli • Scandale • Spezzano Albanese • Terranova da Sibari • Terravecchia • Trebisacce • Umbriatico • Vaccarizzo Albanese. Per maggiori informazioni: sito web: nuovatvdigitale.mise.gov.it Call center: 06 87 800 262 – WhatsApp: 340 1206348 (attivi dal lunedì al sabato dalle 9 alle 20).

In Calabria Navigator sul piede di guerra “si correggano i bandi di concorso”

CATANZARO – «Esprimiamo apprezzamento e soddisfazione per l’interrogazione effettuata il 15 Marzo scorso dalla consigliera regionale Amalia Bruni – avente ad oggetto il fabbisogno di personale per le politiche attive e i servizi per il lavoro della Regione Calabria e la situazione dei Navigator operanti presso i Centri per l’Impiego calabresi, cui ha fatto seguito la risposta del 6 Aprile a cura del Dipartimento Lavoro e Welfare». A dirlo in una nota è l’Associazione nazionale navigator (Anna) Calabria, che aggiunge: «Nella suddetta risposta, a firma del Dirigente Generale Roberto Cosentino, vengono forniti dati oggettivi sull’importante lavoro svolto dai Navigator e viene finalmente riconosciuto il relativo titolo di servizio in fase di formazione delle graduatorie dei concorsi regionali per il potenziamento dei Centri per l’Impiego. La consigliera regionale Bruni, unica nel panorama politico regionale e in netta controtendenza rispetto all’indifferenza dimostrata da altre forze politiche ancorché esplicitamente sollecitate dall’Associazione Nazionale Navigator, ha colto chiaramente l’importanza strategica di questo settore (anche in vista di Gol, la nuova grande riforma delle politiche attive del lavoro) e ha giustamente sollecitato anche una prospettiva di valorizzazione per gli attuali 138 Navigator in servizio di assistenza tecnica nei Centri per l’Impiego regionali (con il riconoscimento di un punteggio aggiuntivo in fase concorsuale, grazie al servizio e all’esperienza maturati nel settore). Adesso occorre essere sufficientemente espliciti anche dal punto di vista letterale e testuale, procedendo con una correzione dei bandi di concorso e indicando in modo chiaro che il titolo di servizio maturato dai Navigator sarà utilmente considerato nell’assegnazione di un punteggio aggiuntivo in fase di formazione della graduatoria concorsuale: ad oggi, infatti, come da noi ampiamente denunciato nelle scorse settimane, questa chiarezza letterale e testuale non esiste, visto che nei bandi è riportato in modo equivoco ed ambiguo che “per servizio si intende quello maturato in materia di politiche attive e servizi per il lavoro, in forza di qualsiasi tipologia contrattuale da parte dell’ente Regione e/o attraverso enti strumentali”. Chiediamo di correggere i bandi, di riportare un testo più oggettivo e perentorio, al fine di evitare eventuali ricorsi futuri che possano rallentare ulteriormente le procedure concorsuali e ritardare in modo deleterio il potenziamento dei Centri per l’Impiego calabresi. In ogni caso, lo ribadiamo ancora una volta, la soluzione dei concorsi regionali rimane un’opzione individuale per tutti i Navigator che vogliano parteciparvi, ma in alcun modo può rappresentare una soluzione definitiva per la nostra vertenza e la nostra categoria, visto che i concorsi regionali sono stati in gran parte già espletati o banditi. Serve una soluzione su base nazionale, un intervento del Governo che decida finalmente di offrire una prospettiva occupazionale a tecnici qualificati come i Navigator, sui quali vi è stato un importante investimento economico e formativo, per dare più forza e più prospettiva alla grande riforma di Gol – Garanzia Occupabilità dei Lavoratori.

Diffondiamo questo comunicato proprio nel giorno in cui è stata proclamata l’astensione da qualunque servizio di assistenza tecnica e mentre ci prepariamo alle prossime doverose manifestazioni di protesta (il 13 Aprile nei capoluoghi di regione, il 20 a Roma): il contratto di noi Navigator scade il 30 Aprile, il tavolo di concertazione con le forze sindacali – nonostante gli impegni pubblici del Ministro del Lavoro Andrea Orlando – ancora non è stato convocato, vi è il rischio sempre più concreto e paradossale che il 1 Maggio poco più di 1800 professionisti in forza ad un ente strumentale del Ministero del Lavoro si ritrovino senza occupazione e costretti a richiedere un’indennità di disoccupazione».

Sanità in Calabria, Laghi propone la legge per ritornare alle 11 Asl

CATANZARO – E’ stata ufficialmente presentata, in Terza Commissione Sanità della Regione Calabria, la proposta di legge del consigliere regionale Ferdinando Laghi (DMP), in merito al “Riordino dell’assetto territoriale delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale della Calabria e disposizioni ordinamentali concernenti l’attribuzione ai Sindaci delle funzioni di indirizzo, programmazione, verifica e controllo in materia di tutela della salute”.

Una proposta già illustrata a tanti operatori della salute, a sindaci e portata in giro in diverse strutture sanitarie della Calabria, nelle quali il consigliere regionale del polo civico ha raccolto ampio sostegno ma anche evidenziato e ascoltato tante criticità organizzative condite dagli sfoghi dei cittadini e del personale sanitario, sfinito, demotivato e senza le risorse necessarie per un’adeguata gestione del lavoro quotidiano.

L’obiettivo della proposta di legge è quello di ritornare agli ambiti territoriali delle 11 Asl. Laghi, che è anche medico e già primario del reparto di Medicina allo spoke di Castrovillari, conosce bene le dinamiche delle strutture sanitarie che, dopo il Covid, sono andate ulteriormente via via peggiorando. 

“Sono rimasto un po’ sorpreso dalle perplessità sollevate da qualcuno – ha commentato il consigliere Laghi dopo la seduta – sull’eventuale irricevibilità della legge, con riferimento al regime di commissariamento della sanità calabrese. Se così fosse, questa norma avrebbe dovuto essere valida anche per la legge Azienda Zero, licenziata dal Consiglio Regionale solo poche settimane fa. E’ evidente che la regola o vale sempre – per leggi aventi uno analogo oggetto- o non vale mai, ed è per questo motivo che non ho alcuna intenzione di ritirare la mia proposta di legge.”

“Continuo a ritenere che questa legge sia fondamentale per ridare il diritto alla salute ai calabresi – conclude Laghi – e che debba essere considerata e valutata nel merito e non in relazione all’appartenenza di chi la propone, se cioè sia di maggioranza o di minoranza”.

Della proposta di legge si discuterà ancora nella prossima seduta della Commissione Sanità, per valutare eventuali emendamenti e successivamente in Consiglio Regionale per la discussione d’Aula.