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Parte il Grand Prix of Photography “Città del Codex” a Rossano

ROSSANO (CS) – Al via il primo International Grand Prix of Photography “Città del Codex”. Si svolgeranno a Rossano, a cavallo tra la fine di Luglio ed i primi di Agosto, le fasi finali di una tra le più importanti kermesse, su scala internazionale, dedicata ai cultori dello scatto. Si tratta di un concorso internazionale che interesserà le città di Rossano e Corigliano e al quale hanno partecipato oltre 21mila fotografi da tutto il mondo, iscritti al gruppo fotografico Rainbow, concorrendo con più di 150mila foto do ai contest che quotidianamente avvengono sulla pagina social media facebook. Il vincitore assoluto della competizione si aggiudicherà una splendida opera griffata dall’orafo trentino Domenico Tordo.

Soddisfatti gli ideatori del Grand Prix l’Ing. Nilo Domanico e l’Arch. Luigi Graziano, responsabili del gruppo fotografico Rainbow, nato nel giugno del 2014, nonché co-fondatori dell’associazione fotografica Luce, che facendo leva sulla grande passione per l’obiettivo che negli ultimi decenni sta spopolando nel territorio della Sibaritide hanno voluto creare questo nuovo premio dedicato a Rossano Città del Codex.

«Crediamo fortemente che Rossano – dicono Domanico e Graziano – sede del Codice Purpureo Rossanensis, di recente riconosciuto Patrimonio Unesco e ricca di bellezze artistiche e naturali, che non hanno nulla da invidiare al resto del mondo, abbia bisogno di vetrine internazionali che le diano lustro su scala mondiale e che incrementino il flusso turistico verso la nostra città e la nostra regione. Convinti che bisogna far leva sull’immagine e la popolarità del Codex per rilanciare e promuovere tutte le risorse di questa terra. Siamo partiti con le nostre forze ed il nostro lavoro quotidiano – aggiungono – ed il nostro intento è quello di storicizzare questo evento e renderlo ogni anno più importante con il contributo di amici e sostenitori, ma soprattutto delle Istituzioni, mettendoci in rete con le altre importanti realtà culturali e sociali del nostro territorio».

Dal 29 luglio del 2015 fino al 15 giugno 2016 hanno partecipato alle selezioni dell’International Grand Prix of Photography “Città del Codex” piu’ di 21.000 fotografi che hanno pubblicato oltre di 150.000 foto, delle quali sono state scelte circa 340 Foto-Cover pubblicate quotidianamente sulla pagina facebook di Rainbow. I giudici, dislocati nei 5 continenti, hanno selezionato infine le migliori 24 Fotografie che saranno esposte al Castello di Corigliano nel contesto dell’evento nazionale “Corigliano Calabro Fotografia” il 16 e 17 Luglio 2016. Mentre a, nelle prossime settimane, avverrà la cerimonia di proclamazione del vincitore finale che sarà insignito del Premio Rossano – Città del Codex realizzato dall’artista Domenico Tordo.

Questi i ventiquattro finalisti: Arif Rahiman – India; Atalia Nitzan – Israele; Debora Statuto – Italia; Didier Wuthrich – Francia; Giota Mentzelopoulou – Grecia; Lee Molof – Stati Uniti; Marcus Vianna – Brasile; Roberto Burchi – Italia; Allan Carandang – Filippine; Lina Badeka – Grecia; Gi Na – Romania; Claudio Piccoli – Italia; Toth Zoltan – Ungheria; Joel D. Yonzon – Filippine; Ligia Bento – Portogallo; Eugenia Kanavarou – Grecia; Shmuel Saad – Israele; Maurizio Rossi – Italia; Elle Lin – Cina; Giovanni Cassarà – Italia; Olivier Rocq – Belgio; Debbie Banks – Stati Uniti; Graziana Conte – Italia; Howard Sturman – Stati Uniti.
In appena due anni di attività il gruppo fotografico Rainbow è diventato leader internazionale dello scatto sui social con più di 21.000 iscritti alla pagina facebook e 9 selezionatori: Gianfranco Caliò (Italia), Lina Pattini (Italia), Sara Albiani (Italia), Tali Stein (Israele), Luka Santos (Portogallo), Carlos Antognazzi (Argentina), Alane Younger (Stati Uniti), Joseph Vlad Cuello (Canada), Lea De Meulenaere (Belgio). Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina facebook del gruppo: https://www.facebook.com/groups/rainbow.it

A Rossano fervono i preparativi per i 180 anni de ” I Fuochi di San Marco”

Rossano ( Cs) – E’ giunta alla 180esima edizione, la ricorrenza de “i Fuochi di San Marco”.  Al via i preparativi per l’evento della tradizione popolare rossanese, divenuto negli ultimi anni attrazione turistica di grande rilevanza territoriale e ricaduta socio-economica per la Città del Codex. Nonostante le difficoltà finanziarie che ormai da tempo investono gli Enti locali, non escludendo il Comune di Rossano, il Viceprefetto Aldo Lombardo ha ritenuto necessario confermare l’impegno per la promozione e l’organizzazione della manifestazione, anche per l’edizione 2016 .Nei prossimi giorni sarà emessa una manifestazione di interesse per la sponsorizzazione dell’iniziativa. È quanto fanno sapere il dirigente e il funzionario responsabile del competente Settore Affari Istituzionali – Ufficio Turismo, rispettivamente Domenico Costarella e Benedetta De Vita, che predisporranno ogni iniziativa utile per la realizzazione della manifestazione, soprattutto attraverso il ricorso a forme di finanziamento diverse da quelle direttamente connesse alla gestione del bilancio del Comune. I fuochi di San Marco, di cui quest’anno ricorre la 180esima edizione, ripercorrono il tragico evento rimasto impresso, in modo indelebile, nella memoria del popolo rossanese, del terremoto che, nella notte tra il 24 ed il 25 Aprile del 1836, scosse la Città ed il suo territorio. Attraverso quella che è la più autentica festa popolare della Città del Codex, nata per esorcizzare il ricordo del terribile evento sismico, i rossanesi il 24 aprile di ogni anno, celebrano questo rito laico attraverso la tradizionale accensione, nei diversi rioni del Centro storico, dei falò. Attorno ai quali si consuma la più verace tradizione popolare ed enogastronomica rossanese. L’evento identitario nel corso del tempo è divenuto, altresì, una vera e propria attrazione turistica, oltre che un’importante opportunità per gli operatori economici del Centro storico, rientrando a pieno titolo tra le manifestazioni che attraggono visitatori provenienti non solo dalla Calabria, ma anche dalle regioni limitrofe. Tant’è che nell’ultima edizione del 2015 – secondo i dati forniti dalle Autorità competenti – sono state registrate circa 20mila presenze.

Rossano, venerdì l’inaugurazione della Macchina Armonica

rossanoROSSANO (CS) –  Venerdì 24 luglio 2015 alle ore 20.00, sarà inaugurata la “Macchina Armonica” sulla Statale 106. La cerimonia sarà presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Satriano, Arcivescovo di Rossano-Cariati, dal sindaco Giuseppe Antoniotti, da Walter Pulignano, amministratore unico di Ecoross Srl, azienda sponsor dell’opera, dall’artista Pino Savoia e dalle autorità civili, religiose e militari del territorio e della Città del Codex. La “Macchina Armonica”, nata dall’estro di Pino Savoia e ispirata all’Evangeliario rossanese, candidato al Memory of the World dell’Unesco, è stata realizzata in terracotta Galestro armata su telaio in acciaio che abbraccia un cilindro metallico, collocato al centro della struttura, in alluminio e ferro antico. Per la realizzazione, inoltre, di particolari miniature sono state utilizzate preziosissime foglie d’oro fuse e applicate. Insomma, un’opera unica, del peso di oltre 50 quintali, per il cui concepimento sono serviti più di venti mesi di lavoro, meticoloso e certosino.
Nemmeno il nome dell’opera è stato lasciato al caso. La “Macchina Armonica”, in realtà, così come il Codex, che nella sua essenza continua a raccontare la vita, l’insegnamento e l’esempio di un uomo straordinario come Gesù Cristo, è un monumento vivente che nel genio del suo creatore tende ad amplificare i valori identitari territoriali attraverso l’arte risvegliando un rapporto di empatia tra il patrimonio artistico territoriale e i cittadini che lo vivono inconsapevolmente, ma anche facendo interagire la Città del Codex con le culture e le storie che quotidianamente viaggiano lungo la Statale 106. E l’installazione del monumento sulla strada della morte rappresenta un auspicio affinché l’ammodernamento di questa strada, la più pericolosa d’Europa e causa di numerose tragedie stradali, anche attraverso la consacrazione dell’arte, possa ritornare al centro delle politiche d’investimento nazionali. Ma rappresenta anche una provocazione, uno scatto d’orgoglio per gridare al mondo che le bellezze di questo territorio, per essere promosse e vissute, hanno bisogno di vie di comunicazioni più moderne ed efficienti.

Nel contesto della cerimonia inaugurale della “Macchina Armonica” era stato previsto, in un primo momento anche un workshop, rinviato al prossimo autunno a causa di sopraggiunti impegni di alcuni relatori. La manifestazione, pertanto, si svolgerà nell’unico momento di rivelazione e benedizione del monumento.