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A Cosenza si svela la scultura in memoria di Giacomo Mancini

COSENZA – Con apposita Delibera di Giunta, l’amministrazione comunale di Cosenza ha accettato la consegna in comodato d’uso ed ha autorizzato la posa in opera sull’isola pedonale di Corso Mazzini, nei pressi della caserma dei Carabinieri, della scultura in memoria di Giacomo Mancini per celebrare il ventesimo anniversario della scomparsa dello statista cosentino.
“Abbiamo accolto – ha affermato il sindaco Franz Caruso – la proposta della Fondazione Giacomo Mancini, di celebrare con l’installazione dell’opera di Domenico Sepe, il ventennale della scomparsa di Giacomo Mancini, figura rappresentativa nella storia del socialismo italiano. Tanto ha fatto per il Paese e per Cosenza a cui ha dedicato gli ultimi anni della sua vita ricoprendo la carica di Sindaco”.
“Con la Fondazione che porta il suo nome e insieme ai cosentini – ha concluso il sindaco Caruso –  ricorderemo, dunque, Giacomo Mancini a vent’anni dalla  scomparsa, lunedì 25 aprile alle ore 11.30 con la svelatura della statua commemorativa  che lo ritrae ad altezza naturalee che sarà posizionata all’inizio di Corso Mazzini”.

 
 
 
 
 
 
 

Cosenza, 96 anni fa nasceva Giacomo Mancini: per lui una statua davanti il Comune

COSENZA – “Oggi, nel 1916, nasceva a Largo delle Vergini, nel cuore del centro storico di Cosenza, Giacomo Mancini. 

 

Proprio nel giorno del suo compleanno siamo lieti di invitare tutti coloro che avranno piacere ad essere insieme a noi all’inaugurazione della statua in bronzo che lo raffigura a grandezza naturale opera del maestro d’arte Domenico Sepe – è scritto in una nota diffusa dalla Fondazione Giacomo Mancini.

 

La statua, realizzata grazie ai contributi volontari di compagne e compagni,

amiche e amici, estimatrici e estimatori, sarà svelata dall’autore lunedì prossimo 25 aprile alle 11,30 all’inizio di Corso G. Mazzini proprio davanti piazza dei Bruzi.

 

Dal giorno della festa della Liberazione Giacomo Mancini tornerà tra la sua gente. 

 

Vi aspettiamo”

Giacomo Mancini ed i ricordi di Angelo Lo Gullo raccontati da Francesco Kostner

Giacomo Mancini e la sua figura di potente uomo politico, ministro della Sanità, dei Lavori pubblici e del Mezzogiorno, dirigente del Partito socialista, deputato della Calabria, è sempre apparsa austera ai più. Per i suoi amici, conoscenti, per i suoi collaboratori era anche un uomo che portava dentro il meridione e capace di grandi slanci di generosità.

Compagno maggiordomo in casa Mancini, edito dalla Luigi Pellegrini, fa emergere un’altra caratteristica del leader socialista, quella di un uomo concreto, sensibile e rispettoso dell’altrui persona. Ce lo racconta Angelo Lo Gullo, attraverso i suoi ricordi vissuti come giovane maggiordomo nella casa romana di Mancini, tra il 63 ed il 64, attraverso la penna di Francesco Kostner.

Il giornalista riesce a riordinare i ricordi di Lo Gullo che raccontano un pezzetto di storia di quel tempo, in maniera a tratti ironica ma sempre pregnante di quel bagaglio culturale sociale ed umano che caratterizzò una fase importante della vita del leader socialista. Non è esclusa da questa narrazione donna Vittoria, sempre accanto al suo compagno che mostra una personalità forte ed esplosiva.

Dal quartiere della Massa di Cosenza arriva un disorientato diciassettenne; è alla sua prima esperienza lavorativa e non ha idea da dove iniziare. Il compito di maggiordomo che gli è stato affidato, fa entrare il giovane in punta di piedi nella casa romana di Giacomo dove allora si potevano incontrare Francesco Rosi, Nino Manfredi, Sofia Loren.

Uno spaccato di vita familiare nel volumetto di Kostner, fresco di stampa, che ci consente di conoscere più da vicino anche il forte legame tra Giacomo e Vittoria.

Divertente e raffinato è il racconto di Kostner, da leggere tutto d’un fiato o a piccoli passi, rispettando il susseguirsi avvincente dei capitoli. Da regalare e regalarsi.

«Ridare linfa ai borghi calabresi», il PD ha fatto tappa a Cerisano

CERISANO (CS) – Il tour dei candidati del Partito Democratico di Camera e Senato ha fatto tappa ieri pomeriggio a Cerisano in una affollata Sala Consiliare, nell’ambito di un incontro promosso dal segretario del PD di Cerisano Anna Crocco e dal vicesindaco Francesco Santelli. Si è parlato della Valorizzazione dei Borghi Calabresi con Enza Bruno Bossio, Sonia Ferrari e Giacomo Mancini.  All’appuntamento ha partecipato anche Luigi Guglielmelli, segretario provinciale del Partito Democratico.

 

 

«Valorizzare i borghi della nostra regione» Le prerogative dei candidati del PD

L’importanza di ridare linfa ai borghi, attraverso la promozione di eventi turistico culturali che vadano ad incidere sulle attività economiche e di sviluppo di un comprensorio – di cui Cerisano fa parte- rappresenta – come è stato ampiamente sottolineato dai candidati alla prossima tornata elettorale del 4 marzo – uno dei punti cardini del programma di lavoro. »Cerisano, così come i paesi delle Serre Cosentine sono un fiore all’occhiello della nostra regione, per tale motivo,  è di primaria importanza proporre e attuare contenuti che vadano nella direzione della promozione e della giusta valorizzazione dei luoghi». E in tale prospettiva si inserisce anche una delle manifestazioni più acclamate a livello regionale, il Festival delle Serre, che nel 2018 taglierà il nastro d’argento. «Siamo pienamente convinti – ha detto il vicesindaco del comune di Cerisano  Francesco Santelli- che, oggi più che mai – è necessario indirizzare le energie verso programmi lungimiranti volti alla crescita del territorio e mirati a  favorire progetti ed eventi di qualità che siano motivo di crescita, sviluppo e arricchimento- economico e culturale-  per l’intero territorio». Una proposta ampiamente accolta da Sonia Ferrari, da sempre impegnata nella promozione turistico – culturale dei territori unitamente al coinvolgimento degli attori locali. La Ferrari è Commissario del Parco Nazionale della Sila e il lavoro da lei svolto negli ultimi anni, ha portato la nostra regione alla ribalta nazionale, attraverso tutta una serie di attività volte all’esaltazione delle bellezze naturali della Calabria, e legate ad iniziative che hanno significativamente contribuito al potenziamento dell’intera area del Parco, divenuta oggi una delle mete turistiche più apprezzate e affollate del Sud.

Via Giacomo Mancini, Roma Capitale omaggia il “leone socialista”

ROMA- Via Giacomo Mancini Politico (1916-2002). «Grazie a Roma Capitale per questa intestazione. E ringrazio a nome di tutti i cosentini e di tutti i calabresi che oggi sono certo saranno tutti almeno un pizzico felici e orgogliosi». Sono queste le parole che Giacomo Mancini Jr ha espresso a termine della cerimonia di intitolazione di una strada di Roma al nonno Giacomo.

«A Roma Giacomo Mancini- prosegue il nipote-  guidò la resistenza partigiana dopo che nel 44 Giuliano Vassalli fu imprigionato dai nazisti. Per Roma si impegnò da Ministro contro la devastazione del parco dell’Appia Antica. Da Roma da parlamentare, da dirigente politico, da uomo di governo profuse il suo impegno e indirizzò quello del Partito Socialista verso un percorso di riforme che ha reso migliore il nostro Paese. Per questo ringrazio la città di Roma e i suoi rappresentanti per il tributo. Con l’augurio, anche da padre, che i bambini che vivranno in via Giacomo Mancini potranno crescere sapendo che c’è stata e ci può essere anche la buona politica e che la persona alla quale è intitolata la loro strada è stato, tra vittorie e sconfitte, tra intuizioni e errori, un buon politico».

A Roma una strada dedicata all’indimenticato Giacomo Mancini

ROMA – Porterà il nome di Giacomo Mancini (1916-2002) una nuova strada di Roma, individuata nel quinto municipio, nel quartiere Collatino, con limiti da Via Prenestina e Via Vittorio Colombo. L’amministrazione comunale guidata da Virgina Raggi, ha così deciso di dedicare, con delibera di giunta dello scorso 16 dicembre, una importante arteria capitolina all’indimenticato “leone socialista”. La cerimonia di intitolazione dovrebbe avvenire il prossimo 10 gennaio, alla presenza, tra gli altri, del figlio Pietro Mancini.

 

Mario Occhiuto ricorda la visita di Carlo Azeglio Ciampi a Cosenza

mancini-accoglie-carlo-azeglio-ciampi-a-cosenzaCOSENZA – Il sindaco Mario Occhiuto, nell’esprimere cordoglio per la morte di Carlo Azeglio Ciampi, tiene a ricordare  la visita istituzionale che il Presidente della Repubblica fece nella città di Cosenza il 7 febbraio 2001. «Dell’uomo che spese la sua vita per creare negli italiani una chiara identità nazionale ed europea – afferma Occhiuto – mi piace evidenziare oggi il segno lasciato nella nostra città in occasione della sua visita, quando l’allora sindaco Giacomo Mancini incaricò l’assessore Eva Catizone di accoglierlo in sua vece presso la sede della Prefettura in piazza XV Marzo, prima di riceverlo personalmente nella casa comunale. Mi viene raccontato questo episodio, e lo riporto proprio perché emerga l’aspetto dell’attenzione e della sensibilità che il Presidente Ciampi, principalmente un cittadino esemplare, manifestò nei riguardi del sindaco Mancini, a quel tempo impossibilitato a recarsi nella vecchia sede della Prefettura che presentava  barriere architettoniche».

 

Denis Verdini a Cosenza per due appuntamenti elettorali

COSENZA – Denis Verdini domani sarà a Cosenza per due appuntamenti previsti il primo alle 16.30 all’Italiana Hotel (ex Holiday inn) per la conferenza stampa di presentazione della lista  “Per Cosenza Oltre i colori” la lista ispirata da Giacomo Manciniverdini mancini; più tardi alle ore 18.00 si recherà al il Cinema Modernissimo in occasione della presentazione della lista “Prima Cosenza”, ispirata da Ennio Morrone. Ambedue le liste rientrano nell’alleanza civica a sostegno del candidato a sindaco di Cosenza Carlo Guccione. verdini morrone

In esposizione l'”album di famiglia” di Giacomo Mancini

www.viaggiart.com
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COSENZA (CS) – Sarà presentato martedì 26 aprile , alle ore 17,30, alla Biblioteca Nazionale di Cosenza, il catalogo della mostra “Album di famiglia”, ospitata dall’istituzione culturale fino alla fine del mese di aprile. Nata da un’idea di Giosi Mancini, figlia del leader socialista Giacomo Mancini e curata da Massimo Celani e da  Laura Serani, “Album di famiglia”, promossa dall’Associazione “Amici dell’Aria Rossa”, in collaborazione con l’Associazione “L’Impronta – Culture fotografiche”, è stata ospitata nello scorso anno al Chiostro di San Domenico, grazie al patrocinio del Comune di Cosenza e della Provincia e al sostegno della Fondazione Carical. L’esposizione attinge ad una selezione di fotografie originali degli anni compresi tra il 1920 ed il 1970 e si sviluppa attorno ad un piccolo nucleo di scatti inediti realizzati dall’avvocato Ugo Leonetti negli anni ’40, nella dimora storica di Aria Rossa, a Malito, residenza della famiglia Mancini. Accanto a questo primo nucleo di scatti, la mostra, che ha rappresentato una sorta di anteprima delle celebrazioni del centenario della nascita di Giacomo Mancini, include anche fotografie di periodi più recenti. Le une e le altre restituiscono le atmosfere paesaggistiche dei luoghi e illustrano aspetti della vita familiare, privata e pubblica del secolo scorso . Nelle intenzioni di Giosi Mancini c’è anche quella di dare avvio ad un archivio permanente di foto private, documenti preziosi degli stili di vita, delle tradizioni, della storia di mentalità custodite, al fine di sottrarre alla dispersione frammenti significativi di storia locale ed affermare l’identità storica di una comunità.“Abbiamo davvero repertato le foto – sottolinea l’ideatrice di “Album di famiglia” Giosi Mancini – perché alcune erano nascoste, altre dimenticate. E questo ritornare indietro è, in qualche modo, fondamentale per poter andare avanti, per avere sempre chiara l’identità e comprendere chi siamo, da dove veniamo e le nostre radici che non si possono disperdere, né occultare oppure revisionare o rivedere. Negli scatti sono riportate le facce, gli abiti di un’epoca, i sentimenti che richiedono rispetto per il passato e per chi è stato prima di noi, per chi non c’è più, ma vive e continua a vivere. La storia di chi è stato prima di noi va tenuta dentro la storia e quindi ha bisogno di cura e attenzione”. Alla presentazione del catalogo, pubblicato da Pellegrini editore, parteciperanno, martedì 26 aprile , il giornalista Paolo Guzzanti, Mario Occhiuto, Mario Bozzo, Presidente Fondazione Carical, , la Direttrice della Biblioteca Nazionale Elvira Graziani , Marta Petrusewicz, Massimo Celani. Giacomo Marramao, Presidente della Fondazione Lelio Basso , parteciperà inviando un testo redatto per la celebrazione del centenario della nascita di Giacomo Mancini. L’evento sarà moderato dalla giornalista Iole Perito.

La memoria storica tra foto e ritratti, il 26 aprile presentazione del catalogo della mostra “Album di famiglia”

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Cosenza ( Cs) – Sarà presentato martedì 26 aprile, alle ore 17,30, alla Biblioteca Nazionale di Cosenza, il catalogo della mostra “Album di famiglia”, ospitata dall’istituzione culturale fino alla fine del mese di aprile. Nata  da un’idea di Giosi Mancini, figlia del leader socialista Giacomo Mancini (più volte parlamentare e ministro ed ex sindaco di Cosenza) e curata da Massimo Celani e dalla  fotografa Laura Serani, uno dei nomi più significativi della fotografia italiana ed internazionale, “Album di famiglia”, promossa dall’Associazione “Amici dell’Aria Rossa”, in collaborazione con l’Associazione “L’Impronta – Culture fotografiche”, è stata ospitata nello scorso anno al Chiostro di San Domenico, grazie al patrocinio del Comune di Cosenza e della Provincia e al sostegno della Fondazione Carical. L’esposizione  attinge ad una selezione di fotografie originali degli anni compresi tra il 1920 ed il 1970 e si sviluppa attorno ad un piccolo nucleo di scatti inediti realizzati dall’avvocato Ugo Leonetti negli anni ’40, nella dimora storica di Aria Rossa, a Malito, residenza della famiglia Mancini. Accanto a questo primo nucleo di scatti, la mostra, che ha rappresentato una sorta di anteprima delle celebrazioni del centenario della nascita di Giacomo Mancini, include anche fotografie di periodi più recenti. Le une e le altre restituiscono le atmosfere paesaggistiche dei luoghi e illustrano aspetti della vita familiare, privata e pubblica del secolo scorso. Alla presentazione del catalogo, pubblicato da Pellegrini editore, parteciperanno, il 26 aprile, il giornalista Paolo Guzzanti, Mario Occhiuto (già Sindaco di Cosenza e Presidente della Provincia), Giosi Mancini, la Direttrice della Biblioteca Nazionale Elvira Graziani e Massimo Celani. L‘evento sarà moderato dalla giornalista Iole Perito. 

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Tante le preziosità che arricchiscono il percorso della mostra, frutto della collaborazione di privati e fotografi  che hanno messo a disposizione le foto dei loro archivi personali : una  lettera della sorella Ginevra a Giacomo Mancini, scritta nel 2003, l’anno successivo alla sua scomparsa, per il giorno dell’onomastico del fratello, una foto di Sandro Pertini a Cosenza nel 1956, un’altra  foto dell’autunno del 1929, proprio all’Aria Rossa, con un giovanissimo Giacomo Mancini, accanto al padre Pietro e alla madre Giuseppina De Matera, un autoscatto del fotografo Giuseppe Raffaele Rose che, in una sorta di selfie ante litteram, si immortala insieme al celebre attore Nino Manfredi (abituale frequentatore dell’Aria Rossa e di casa Mancini), attorniato da un gruppo di fans, in occasione di una campagna elettorale del 1968. E poi la visita di Pietro Nenni a Cosenza nel 1965, uno scatto del maggio 1968 che ritrae Giacomo Mancini insieme a Riccardo Misasi e Cecchino Principe ed un altro, datato 1974, in cui il leader socialista viene ritratto con la madre Giuseppina De Matera al seggio elettorale dove si votava per il referendum sul divorzio. Anche se ad originare l’esposizione è stata una foto del 1925 che ritrae la nonna di Giosi Mancini, Giuseppina De Matera,  appartenente a una delle più antiche famiglie di Cosenza, accanto ai figli Giacomo, Teresa, Franca e Ginevra, mentre il marito, Pietro Mancini,  professore di filosofia e avvocato e primo deputato socialista della Calabria, era al confino di polizia in Sardegna. A ritrovarla è stato Mario Corigliano. Nelle intenzioni di Giosi Mancini c’è anche quella di dare avvio ad un archivio permanente di foto private, documenti preziosi degli stili di vita, delle tradizioni, della storia di mentalità custodite, al fine di sottrarre alla dispersione frammenti significativi di storia locale ed affermare l’identità storica di una comunità.

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“Abbiamo davvero repertato le foto – sottolinea l’ideatrice di “Album di famiglia”  Giosi Mancini – perché alcune erano nascoste, altre dimenticate. E questo ritornare indietro è, in qualche modo, fondamentale per poter andare avanti, per avere sempre chiara l’identità e comprendere chi siamo, da dove veniamo e le nostre radici che non si possono disperdere, né occultare oppure revisionare o rivedere. Negli scatti sono riportate le facce, gli abiti di un’epoca, i sentimenti che richiedono rispetto per il passato e per chi è stato prima di noi, per chi non c’è più, ma vive e continua a vivere. La storia di chi è stato prima di noi va tenuta dentro la storia e quindi ha bisogno di cura e attenzione”.