Archivi tag: I PROMESSI SPOSI – OPERA MODERNA

Chiusura trionfale per “I Promessi Sposi” a Reggio Calabria

Promessi Sposi premiazioneREGGIO CALABRIA – Ha chiuso trionfalmente ieri sera la tre giorni reggina dell’Opera Musicale Kolossal “I Promessi Sposi” di Michele Guardì, con le musiche di Pippo Flora e l’organizzazione di  Ruggero Pegna. Scroscianti applausi, palpabili emozioni, una lunga standing ovation e numeri record per la Calabria, con  quindicimila spettatori, tra cui diecimila giovani arrivati da tutta la regione e dalla vicina Sicilia.

Un’opera imponente, quella portata in scena da Guardì, capace di emozionare e incantare per il cocktail perfettamente riuscito di musiche, scene, coreografie, luci e d effetti speciali, che hanno trasformato la solenne opera manzoniana in uno spettacolo da mille e una notte. PSRC5La serata finale si è aperta con un minuto di silenzio e tutto il cast sul palcoscenico a cantare il Padre Nostro, dedicati alle vittime di Parigi. Subito dopo, Guardì ha voluto ringraziare tutti, dal suo strepitoso cast, ai tanti tecnici, a Ruggero Pegna che ha organizzato l’evento tra mille difficoltà burocratiche, come ha sottolineato il regista. Le due ore e trenta minuti di spettacolo si sono concluse con il pubblico tutto in piedi per tributare agli straordinari protagonisti la meritata ovazione. Nel cast infatti i nomi più noti dell’Opera Musicale moderna italiana: Graziano Galatone nel ruolo di “Renzo”, Noemi Smorra in quello di “Lucia”, Vittorio Matteucci  nell’ “Innominato”, Rosalia Misseri nei panni della “Monaca di Monza”, Giò Di Tonno  “Don Rodrigo”, Salvatore Salvaggio  “Don Abbondio”, Brunella Platania “Agnese”, Enrico D’Amore “Egidio”, il reggino Lorenzo Praticò il “Griso”. E ancora, con due ruoli ciascuno: Christian Gravina (Fra Cristoforo – Cardinale Borromeo), Chiara Luppi (Perpetua – la madre di Cecilia) e Vincenzo Caldarola (Avvocato Azzecca Garbugli – Conte Attilio). PS RC 1 Infine il merito va anche ad un eccezionale Corpo di ballo che, con le coreografie di Luciano Cannito, ha convinto e strappato applausi per cifra tecnica e bravura.

Al termine dello spettacolo consegnato il “Riccio d’Argento” al maestro orafo crotonese Gerardo Sacco, autore dei gioielli di scena, e il Premio alla “Migliore Produzione Teatrale dell’Anno” della ventinovesima edizione di “Fatti di Musica” (di cui I Promessi Sposi hanno rappresentato la chiusura)allo stesso regista della Rai Michele Guardì che, oltre al riconoscimento, ha ricevuto il calorosissimo abbraccio del pubblico calabrese.

Tante le firme che condividono con lui questi riconoscimenti: Pippo Flora per le musiche e gli arrangiamenti, Luciano Ricceri per le scene, Luciano Cannito per le coreografie, Alessandro Lai per i costumi, il grande maestro orafo crotonese Gerardo Sacco per i gioielli, Marco Macrini per le luci, l’Orchestra Sinfonica “Nova Amadeus” diretta dal maestro Renato Serio, il musicista e cantautore Sergio Cammariere per la consulenza nell’Editing musicale.  PS RC 6

Per il promoter lametino Ruggero Pegna, che in passato ha premiato nella sua prestigiosa rassegna-festival altri due spettacoli del genere, Notre Dame De Paris e la Divina Commedia, una scommessa difficile che, però, ha riscosso un successo, forse, superiore alle attese. E’ stato spettacolo enorme ed impegnativo. Ringrazio – dice soddisfatto Pegna – il grande regista Michele Guardì, che ha realizzato quest’opera maestosa, per aver creduto in questa regione e per aver arricchito di l’evento reggino con la sua presenza a sorpresa. Un altro grazie va a tutti i miei collaboratori e, soprattutto, al grande e caloroso pubblico, ai diecimila ragazzi che hanno reso le repliche mattutine delle feste di musica e cultura. Penso che per loro sia stata un’esperienza indimenticabile. Una nota di merito, tra tante incomprensibili difficoltà e anomalie burocratiche, va alla Provincia di Reggio, che ha acquistato un pacchetto di biglietti per fasce deboli e, innanzitutto, a Comunità Europea e Regione Calabria per l’inserimento tra gli “Eventi Storicizzati”. Un successo eccezionale ma non scontato, che sarà premiato con la conferma a Reggio di un altro attesissimo evento: lo spettacolo che festeggia i 25 anni di Aldo Giovanni e Giacomo, il trio più amato della comicità italiana, al Palacalafiore il prossimo 19 maggio.”.

 Promessi Sposi premio

Dieci buoni motivi per vedere “I Promessi Sposi – Opera moderna”

REGGIO CALABRIA – Grande successo ieri sera per la prima reggina de “I Promessi Sposi – Opera Moderna” di Michele Guardi e Pippo Flora. Fra i tanti, ecco dieci motivi per non perdersi questo spettacolo che vivrà sabato sera il suo grande finale:

promessi sposi 1

  1. La storia la conosciamo tutti, ma non l’abbiamo mai “sentita” così bene! Il libretto scritto da Michele Guardì riprende i temi centrali del romanzo mettendo al centro le figure “epiche” di questa storia: non solo Renzo e Lucia, ma anche la madre di quest’ultima, Agnese, Don Abbondio, i bravi, Gertrude, Egidio, Fra Cristoforo, il cardinale Borromeo acquistano caratterizzazioni e connotati diversi.
  2. Un cast d’eccezione per uno spettacolo magnifico e coinvolgente per raccontare il capolavoro manzoniano anche alle nuove generazioni, una grande Opera musicale che riprende la tradizione del bel canto italiano in chiave moderna, rendendo “leggera” una storia che è entrata nell’immaginario collettivo del nostro paese. L’amore puro e casto dei due protagonisti, ostacolato dalla passione folle di Don Rodrigo, e intrecciato alle umane miserie di Don Abbondio e Fra’ Cristoforo, ai tormenti dell’infanzia negata della monaca di Monza (“una bimba mai stata bambina”), alla conversione dell’Innominato che non era poi così cattivo, in fondo.promessi sposi 2
  3. Le musiche e gli arrangiamenti di Pippo Flora, con la consulenza di Sergio Cammariere, incorniciano la “Storia” dei due innamorati. Di fronte alle avversità Renzo e Lucia cantano “Non può finire così l’amore mio, sei tutte le parole, ma solo questa basta: amore”, avvicinandoci alla semplicità e genuinità dei loro sentimenti, forse siamo un po’ tutti più giovani e innamorati. Le loro voci si fondono nel duetto “Ti ho cercato, ti ho trovato”.
  4. Perché un Don Rodrigo così appassionato non lo avevamo mai visto; Gio Di Tonno ha dato una sferzata di energia al personaggio, mai fino in fondo tratteggiato da Manzoni. Il suo signorotto che canta “era un gioco, scommessa, non so… è diventata passione, non confesso nemmeno a me stesso, è un’assurda ossessione” ci ricorda che cosa vuol dire perdere la testa per una persona, fino a superare ogni limite. “Che cos’è questo fuoco” è certamente l’aria più coinvolgente e ricca di pathos di questa opera moderna.2015-11-13 16.36.07
  5. Noemi Smorra, alias Lucia, canta praticamente dall’inizio alla fine dello spettacolo: duetta con il suo Renzo (il buon tenore dalla voce calda e pulita Graziano Galatone), ma anche con Don Rodrigo, e le sue preghiere redimono l’Innominato. Il miracolo è che sia sopravvissuta a questa maratona, epica, non “spegnendosi” mai.
  6. I cori e le corografie del corpo di ballo, curate da Luciano Cannito si sposano perfettamente con il racconto manzoniano: la disperazione del popolo sotto gli spagnoli. La rivolta del pane e la peste vengono trasposti efficacemente. Fortemente emotiva la scena che ha per protagonista la Madre di Cecilia che straziata dal dolore piange la morte della figlioletta a causa della peste, commuovendo l’intero Palacalafiore, che le tributa grandi applausi. Una menzione meritano anche le maestose e realistiche scenografie di Luciano Ricceri.promessi sposi 3
  7. Perché “I promessi sposi – Opera moderna” sono anche “calabresi”, grazie alla collaborazione di Sergio Cammariere (consulenze musicali) e del maestro orafo crotonese Gerardo Sacco che ha curato i gioielli di scena. Inoltre, tra il cast spicca un reggino doc, Lorenzo Praticò, esperto schermidore, nei panni di Griso, il capo dei Bravi, il sottoposto che si prende il lusso di deridere il suo signore approfittando della sua prossima fine.
  8. Il “Maestro” Vittorio Matteucci. Il cantattore livornese, un vero veterano dei musical moderni italiani, è come sempre impeccabile ed espressivo. Solito ad interpretare personaggi “cattivi”, Matteucci ci restituisce una conversione dell’Innominato che è uno spettacolo nello spettacolo. Il suo duetto con il cardinale Borromeo (Christian Gravina) modifica i destini dei protagonisti. La trasposizione del pentimento di uno dei personaggi più cattivi della storia della letteratura lascia il segno nell’intero sviluppo dell’Opera e nei cuori degli spettatori, a giudicare dai grandi applausi tributati al termine della loro interpretazione.2015-11-13 16.30.50 (1)
  9. Rosalia Misseri è Gertrude, la monaca di Monza. La sua voce potente, che intona “questo saio questo mio vestito io non l’ho voluto, questa croce che mi hai messo addosso, questo peso non è mio…”, descrive perfettamente i patimenti di chi vive una vita non sua. Nel momento in cui canta “Amore che” con il suo amante e innamorato Egidio e con Renzo e Lucia, la sua voce sovrasta le altre, perché il vero personaggio sconfitto, per il quale in questa storia non c’è né perdono né redenzione, è proprio lei.
  10. Perché in fondo non ce lo ricordavamo così bello il romanzo di Manzoni, croce e delizia degli studenti italiani. Speriamo che i tanti giovani e il numeroso pubblico (previsti 15.000 spettatori complessivi) che in questa splendida tre giorni parteciperanno alle repliche dello spettacolo apprezzino il grande lavoro svolto da tutta la compagnia.

Roberta Parisi – Andreina Morrone

I Promessi Sposi – Opera Moderna, uno spettacolo di grandi voci e forti emozioni

IMG_20151113_022049REGGIO CALABRIA – Più rock in confronto al Rigoletto (per prendere in prestito una frase di Gio Di Tonno a fine serata), più teatrale e lirico – ma meno musical –  di “Notre Dame De Paris” e “Tosca Amore – Disperato”, più moderno del romanzo manzoniano che le dà i natali. I Promessi Sposi di Michele Guardì vincono e convincono nella Prima delle cinque rappresentazioni in terra reggina andata in scena ieri sera al PalaCalafiore.

Pubblico rapito dalla prima all’ultima aria. Il cast d’eccezione, riunito per l’occasione da Michele Guardi, è credibile e convincente.IMG_20151113_022006

Graziano Galatone è un Renzo moderno ed credibile (anche se forse un pò meno padrone della scena rispetto ai tempi del Cavaradossi nella “Tosca” di Dalla), Lucia è interpretata da una quasi impeccabile Noemi Smorra, Giò Di Tonno è uno straordinario Don Rodrigo, “passionato” (per citare Leopardi), accattivante e un pò guascone (il vero protagonista dell’Opera), Vittorio Matteucci (fra i più grandi attori del teatro musicale italiano) dà profondità d’animo e spessore alla cattiveria/redenzione dell’ Innominato. Meritano almeno una citazione anche Rosalia Misseri (più tecnica ma forse un pò meno espressiva della Lola Ponce del primo cast), Enrico D’Amore (davvero un bravo Egidio), Chiara Luppi (un’ intensa madre di Lucia, protagonista della scena più struggente), e gli attori dal doppio ruolo come Cristian Gravina (consolatore in Fra’ Cristoforo/ benevolo e autorevole nel Cardinale Borromeo), e il reggino – attore e maestro schermidore – Lorenzo Praticò (il Griso, il capo dei Bravi).  Non manca di essere a suo modo raffigurata la “Divina Provvidenza” (protagonista indiscussa del romanzo di Manzoni), che è “una legge sopra ogni legge” quando la legge non è uguale per tutti. Splendide le scene corali, come il “Padre Nostro” finale. IMG_20151113_022113 Promossi gli allestimenti e le maestose scenografie di Luciano Ricceri, il corpo di ballo di Luciano Cannito. Da rivedere solo l’acustica, come era prevedibile vista la location non proprio da Opera teatrale.

LE INTERVISTE – Al termine delle due ore e mezzo di spettacolo, è standing ovation dal PalaCalafiore. L’organizzatore Ruggero Pegna parla di prova generale ma i mille e cinquecento spettatori (a fronte di 15 mila biglietti totali venduti per tutte le repliche) non sono un dato da sottovalutare: “Dal punto di vista del pubblico è stata un’ottima risposta nel suo insieme“. Pegna si esprime anche sulla possibilità di portare spettacoli del genere a Cosenza o in altre città calabresi: “Purtroppo l’assenza di un palazzetto è determinante“.IMG_20151113_135654

A fine serata Giò Di Tonno, disponibilissimo considerata l’ora, tratteggia per Ottoetrenta.it il “suo” Don Rodrigo un pò meno cattivo dell’originale: “Il mio personaggio nel romanzo non è descritto moltissimo, abbiamo quindi dipinto un Don Rodrigo che tirava di scherma, più guascone, un pò meno fighetto, più moderno…“. Scherzando anche sul fatto che gli vengano affidati ruoli che lo imbruttiscono per esigenze di copione, il cantante – attore pescarese risponde: “Al di là che siano belli o brutti, i personaggi cattivi sono i più interessanti. Sono i ruoli forti che ti danno modo di lavorare su te stesso, di scavare dentro di te.” D’altronde – come suggerisce lo stesso Di Tonno – il teatro è terapeutico, e terapeutico è avere in Calabria spettacoli come questo.

Andreina Morrone

ph: Roberta Parisi

 

 

 

A Reggio I PROMESSI SPOSI, il capolavoro di Manzoni fatto Opera da Michele Guardì

REGGIO CALABRIA – Questo spettacolo s’ha da fare, giovedi, venerdi e sabato! Sale la febbre in città per la Prima assoluta, in terra calabra, del maestoso musical “I Promessi Sposi – Opera Moderna”.i promessi sposi1

Dopo il successo di Milano e Padova, la macchina organizzativa della colossale Opera firmata Michele Guardi’ (regia e testi) e Pippo Flora (musiche e arrangiamenti) è giunta in Città con il suo carico bastimento di dodici autoarticolati per palcoscenico, allestimenti, impianti e scenografie, circa cento persone a lavoro tra tecnici e operai, e – non ultimo –  il suo cast d’eccezione. L’imponente musical sarà di scena al PalaCalafiore di Reggio Calabria Giovedì 12 (spettacolo unico alle 21), venerdi 13 e sabato 14 (due spettacoli: uno alle 10,30 riservato alle scuole, già sold-out, e l’altro alle 21).

Due ore e trentaminuti di grande teatro, dodicimila biglietti già venduti tra le cinque repliche con ben ottomila studenti in arrivo da tutta la Calabria e dalla Sicilia: questi solo alcuni dati della trasposizione musicale e moderna del capolavoro letterario di Manzoni, il romanzo ottocentesco ambientato sul Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno e che racconta della storia d’amore, romantica e comune, fra due ragazzi di paese Renzo e Lucia, ostacolata in tutti i modi dai gioghi di signorotti prepotenti e prevaricatori. i promessi sposi 2Chi ha visto la messa in onda televisiva della Prima dello show (su Raiuno nel 2010,ndr) di certo si sarà commosso con “L’addio ai monti” di Lucia (Noemi Smorra), di certo avrà sognato con suoi i duetti d’amore con Renzo (interpretato dal sempre efficace Graziano Galatone), apprezzato il carisma e la potenza vocale di un tenebroso Don Rodrigo/Giò di Tonno, folle di desiderio per Lucia, e le parole toccanti ed intense dell’ Innominato, che compie il suo viaggio di conversione dall’Ingiustizia alla Fede con la voce e il volto di Vittorio Matteucci, pianto insieme alla madre di Cecilia (Chiara Luppi), che porta via il corpicino esanime della sua bimba morta di peste. Nel cast anche altri cantattori fra i più bravi del teatro musicale italiano: da Rosalia Misseri, che darà anima e voce ad una tormentata Monaca di Monza, al secolo Gertrude, a Christian Gravina, nel doppio volto della morale e dell’etica di Frà Cristoforo e del Cardinale Borromeo, da Brunella Platania (Agnese) a Salvatore Salvalaggio (Don Abbondio), Enrico D’Amore (Egidio) e Vincenzo Caldarola (avvocato Azzeccagarbugli/Conte Attilio).

Dalla pagina facebook dell'Opera le tappe del musical
Dalla pagina facebook dell’Opera le tappe del musical

 Ad impreziosire il tutto le coreografie e il corpo di ballo di Luciano Cannito, le scenografie e i nuovi allestimenti di Luciano Ricceri, i costumi di Alessandro Lai, e due grandi firme calabresi: i gioielli sono del maestro orafo crotonese Gerardo Sacco, mentre l’editing e la consulenza musicale sono del musicista e cantautore Sergio Cammariere.

“I Promessi Sposi” arrivano a Reggio grazie all’organizzazzione del promoter lametino Ruggero Pegna (che in passato ha già portato in città spettacoli come Notre Dame De Paris e la Divina Commedia) e anche per rappresentare la chiusura ideale della 29° edizione di Fatti di Musica Radio Juke Box, la rassegna del miglior live d’autore ideata e organizzata da Pegna con il partenariato dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria e della Comunità Europea.

Bene, “ora sapete come è l’aspettativa: immaginosa, credula, sicura…“, scriveva Manzoni, un’aspettativa che difficilmente verrà delusa.

Andreina Morrone

Grande attesa in Calabria per l’arrivo del Musical “I promessi sposi – Opera moderna”

Promessi Sposi conventoREGGIO CALABRIA – La febbre per la grande Opera Musicale “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni che, con il colossale allestimento messo in piedi dal regista della Rai Michele Guardì, approderà al Palacalafiore di Reggio dal 12 al 14 novembre prossimi, ha contagiato tutta la Calabria. Oltre tremila i biglietti già venduti per i due spettacoli mattutini del 13 e 14 novembre, con inizio alle ore 10.30, riservati esclusivamente alle scuole. Ed oltre duemila quelli venduti per gli spettacoli serali delle ore 21.00.

Comitive arriveranno nel gigantesco palasport reggino da ogni angolo della Regione. Già confermata la presenza di istituti Scolastici di Bagnara, Bova, Campo Calabro, Caccuri, Catanzaro, Cittanova, Cotronei, Crotone, Fabrizia, Gioia Tauro, Gioiosa, Lamezia, Locri, Melicucco, Montebello Ionico, Nicotera, Rocca di Neto, Sant’Eufemia d’Aspromonte, Sersale, Sinopoli, Taurianova, Vibo e, ovviamente, Reggio Calabria. Al momento l’Istituto con la maggiore partecipazione –  come comunicato dall’organizzazione di Ruggero Pegna – è il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria con settecentoquattordici presenze tra studenti e docenti.Promessi Sposi Poster

Il nuovo straordinario allestimento de “I Promessi Sposi”, che nel quadro degli eventi patrocinati anche da Expo 2015 e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è partito proprio da Milano, toccherà esclusivamente Padova, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Palermo e Roma. Per la Calabria, un’unica imperdibile tappa quindi nella più grande e accogliente struttura della Regione. Tre gli spettacoli serali: alle ore 21.00 dei giorni 12, 13 e 14 novembre. Come detto, due gli spettacoli mattutini per le scuole: alle ore 10.30 dei giorni 13 e 14 novembre ad un prezzo agevolato per gli studenti.

L’imponente spettacolo, che durerà complessivamente due ore e trenta minuti compreso l’intervallo, si avvale di un super cast in cui spiccano alcuni dei nomi più noti dell’Opera Musicale moderna italiana: Graziano Galatone nel ruolo di “Renzo”, Noemi Smorra in quello di “Lucia”, Vittorio Matteucci nell’ “Innominato”, Rosalia Misseri (già Esmeralda in Notre Dame de Paris) vestirà i panni della “Monaca di Monza”, l’amatissimo Giò Di Tonno sarà “Don Rodrigo”, Salvatore Salvaggio indosserà la tonaca di  “Don Abbondio”, Brunella Platania sarà “Agnese”, Enrico D’Amore “Egidio”, Lorenzo Praticò sarà il “Griso”. Ed ancora in scena, con due ruoli ciascuno: Christian Gravina (Fra Cristoforo – Cardinale Borromeo),Chiara Luppi (Perpetua – la madre di Cecilia) e Vincenzo Caldarola (Avvocato Azzecca Garbugli – Conte Attilio). Un eccezionale Corpo di ballo completerà il nutritissimo cast. L’allestimento inizierà il 9 novembre per concludersi poco prima del debutto previsto alle ore 21.00 del 12 novembre. Quattro giorni di lavoro e oltre cento tra operai e tecnici impegnati.

promessi piazza“Si tratta di uno spettacolo straordinario che, per le dimensioni del nuovo allestimento  – ha dichiarato Ruggero Pegna – in Calabria può essere organizzato soltanto nel palasport reggino, come accadde per Notre Dame De Paris e la Divina Commedia. Un evento eccezionale ed imperdibile con grandi firme e gli attori-cantanti più amati del genere.”. Tra le prestigiose firme, infatti, oltre a quella del celebre regista della Rai Michele Guardì, che ne ha curato testi e libretto, ci sono: Pippo Flora per le musiche e gli arrangiamenti, Luciano Ricceri per le scene, Luciano Cannito per le coreografie, Alessandro Lai per i costumi, il grande maestro orafo crotonese Gerardo Sacco per i gioielli, Marco Macrini per le luci. La direzione dell’Orchestra Sinfonica “Nova Amadeus” è del maestro Renato Serio. Un’altra stella calabrese, il musicista e cantautore Sergio Cammariere, figura come pianista, oltre ad aver fornito la Consulenza nell’Editing musicale. Uno spettacolo maestoso che, certamente, incanterà il pubblico di tutte le età.

“I Promessi Sposi” a Reggio Calabria chiuderà col botto la ventinovesima edizione di “Fatti di Musica Radio Juke Box”, la rassegna del miglior live d’autore ideata e diretta da Ruggero Pegna, con il partenariato dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, della Comunità Europea e il Patrocinio del Comune di Reggio. Lo spettacolo sarà premiato come “Migliore Produzione dell’Anno”.