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Inaugurato anche in Calabria il nuovo anno giudiziario

CATANZARO – Inaugurato oggi a Catanzaro, così come a Reggio Calabria il nuovo anno giudiziario. Domenico Introcaso, presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, nel suo discorso inaugurale ha parlato di come “il folclore della ‘coppola’, le processioni, alle quali pure si assoggettano affiliati vecchi e nuovi, zone grigie di fiancheggiatori anche a fini di consenso elettorale, cedono alla finanza ed alle acquisizioni azionarie nelle piazze borsistiche primarie”. In tal contesto, ha proseguito Introcaso che la ‘ndrangheta si rivela sempre più come una “emergenza nazionale” alla quale bisogna far immediatamente fronte in ogni modo, anche ricorrendo a rimedi per i quali “non andrebbero lesinate risorse economiche”.

Allo stesso modo, a Reggio Fiorenza Freni, presidente facente funzioni, poichè Luciano Gerardis è statao nominato dal Consiglio Superiore della Magistratura solo pochi giorni fa, ha voluto ricordare i provvedimenti di allontanamento da casa de figli minori degli ‘ndranghetisti. Ciò perchè sono aumentate del 19,4% le iscrizioni a carico di minori per fatti di mafia, pertanto, con tale provvedimento “non si vuole recidere il legame affettivo, ma dare un’opportunità ai figli che i genitori non hanno avuto”.

‘Ndrangheta: emergenza nazionale

CATANZARO – La ‘ndrangheta è ormai un’emergenza nazionale. E’ quanto è stato sottolineato a Catanzaro e Reggio nel corso delle cerimonie di apertura dell’anno giudiziario. “L’organizzazione criminale calabrese – ha detto il presidente della Corte d’appello del capoluogo, Domenico Introcaso – ha assunto le dimensioni di un fenomeno nazionale ed internazionale”. Viene confermato, inoltre, è stato aggiunto, il ruolo delle cosche come collettori di consenso elettorale.

L’Assessore Caligiuri ha assistito all’inaugurazione dell’anno giudiziario

CATANZARO  – L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri  -informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha assistito, in rappresentanza del Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, all’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello di Catanzaro. “La relazione del Presidente Bruno Arcuri – ha commentato Caligiuri – contiene alcune osservazioni importanti sulle quali la società calabrese è chiamata a riflettere. Oltre ai dati preoccupanti della carenza degli organici degli edifici giudiziari, dell’informazione e del sovraffolamento carcerario, quasi del 100 per cento, mi sembra opportuno evidenziare almeno altri quattro aspetti. Il primo riguarda la giustizia penale ed è relativa, secondo quanto riferito dai collaboratori di giustizia, alla costituzione in Calabria di una Provincia criminale autonoma da quella di Reggio. Questo significa che gli scenari criminali si stanno rapidamente trasformando e pericolosamente innovando, nonostante non trascorra giorno in cui le forze dell’ordine e la magistratura non procedano ad arresti eccellenti e sequestri milionari di beni. La seconda considerazione attiene invece alla giustizia civile, tanto che Arcuri ha reclamato una radicale e global” riforma legislativa, per uniformarci agli altri Stati europei. E questo anche per evitare i risarcimenti per la lunghezza dei processi, che comportano insostenibili esborsi finanziari per le casse pubbliche, così come i patrocini legali a spese dello Stato. Il terzo aspetto riguarda il fallimento delle riforme sulla giustizia per l’abolizione delle preture e istituito gli uffici dei giudici di pace che presentano una modesta produttività peraltro in  bacini di utenza ridotti. La quarta analisi è legata all’ambiente, poiché nella relazione vengono citati i danni legati ai dismessi stabilimenti industriali di Crotone e alla fabbrica Marlane di Praia a Mare, nel cui processo sono coinvolte 243 parti civili e 1.139 testimoni. Queste citazioni, sebbene datate nel tempo, indirettamente sembrano richiamare una tendenza ancora presente e ieri ulteriormente evidenziata: l’aumento delle truffe legate ai finanziamenti statali e comunitari”.