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Arriva a Cosenza “la più amata dagli italiani”. Lorella Cuccarini si racconta ai giovani che non smettono di sognare

CEfouP6WgAAoelfLei è l’esempio di quanto, nella vita, i sogni possano diventare realtà“. Inizia così il quarto incontro di NexTv, l’appuntamento più atteso dai giovani calabresi, giunto ormai al suo quarto ospite eccezionale. Un momento, quello che Lucio Presta, l’associazione AmoCosenza e il Teatro dell’Acquario hanno voluto creare per i giovani cittadini di una terra “difficile”, che passo dopo passo, sembra davvero accendere in loro la speranza di poter diventare qualcuno. Un momento, che forse proprio per il mancato clamore che gli ruota attorno, si rivela, incontro dopo incontro, sempre più imperdibile. Soprattutto se a far da padrona, in un pomeriggio di quasi estate, è una “diva” come Lorella Cuccarini.

Del resto, stiamo parlando della più amata dagli italiani. Di colei che per anni ha rappresentato il successo di una della cucine più vendute nel territorio nazionale e non solo. Di una donna che da tempo immemore, tra un party di Capodanno e una festa anni ’80/’90, riesce a mettere tutti d’accordo al ritmo de “La notte Vola”. Di una delle  più affascinanti ed eleganti figure dello spettacolo che qualsiasi televisione sia mai riuscita a mostrare. Non c’è trucco nelle sue parole, né alcuna impostazione. Lorella è genuina, carismatica, piena di charme. Il tempo che passa ne ha accresciuto il savoir faire ma non le rughe. Eclettica, solare, professionale ed amichevole, appartiene a quella schiera di persone che con un sorriso sembrano essere in grado di poter dire qualunque cosa. Non vuole sentire parlare di pressapochismo, di compromessi, di speculazioni del dolore né di qualsivoglia forma di lassismo. Lucio Presta la definisce una “macchina da guerra”, una di quelle donne che sanno lavorare senza dimenticare di divertirsi. E nessuno fatica a credere che sia così.

CEfouOpWgAABdMELorella Cuccarini è il talento. Quello che si accompagna ai colpi di fortuna, che non rinnega di aver avuto, ma anche quello che lotta sodo e combatte per fare al meglio ciò che le compete. Si racconta, senza filtri, nella sua solarità ricordando all’ entusiasta pubblico che sforna domande una dietro l’altra, il suo amore per il teatro, la sua grande passione per il musical, il suo impegno in campo sociale. E non smette mai di ricordare quanto  è importante sognare. “Non sono sicura che oggi i giovani abbiano il posto che abbiamo avuto noi nel mondo dello spettacolo. Ma vi posso dire di non smettere mai di sognare. Guardate ciò che avete costruito e non pensate a ciò che avreste potuto fare o avreste potuto avere. Ognuno di noi può fare della propria vita un capolavoro, anche uno piccolissimo. L’importante è che sia il suo. Che si nutra di piccoli istanti di felicità. Di passioni e di sogni. E se decidete di lasciare la vostra terra, per inseguire quei sogni, non dimenticate mai da dove provenite. Ma soprattutto chi siete. Forse, partendo, vi sembrerà di dover scappare. Solo il tempo vi svelerà che quella non è una fuga. Ma un modo per tornare a dare al posto che avete lasciato, il meglio di voi stessi”.

Lia Giannini

 

 

 

 

 

NexTv: Il fascino della sobrietà di Eleonora Daniele

CBMvxBqWUAA_NQrEra il 20 settembre 2001 quando una giovane biondina dall’aria un po’ snob e la bellezza “algida” varcava la porta del Grande Fratello, una delle trasmissioni ad oggi riconosciute tra le più trash di quella che i benpensanti chiamerebbero “tv spazzatura”. Lei, Eleonora Daniele, entrava nella casa più spiata d’Italia, per ottenere quello che aveva sempre desiderato. Soldi e un po’ di notorietà. Notevole per le sue caratteristiche fisiche, sembrava essere destinata ad un futuro nell’oblio come tanti suo “colleghi”, invece Eleonora, è rimasta tra le poche che sono riuscite a coronarlo davvero quel sogno. E nel più pulito dei modi. Da papabile “promotore finanziario” a conduttrice di Storie. Storie vere, raccontate con la giusta sobrietà di chi il dolore lo ha toccato con mano, nella propria vita, e di esso non vuole fare spettacolo. Semmai un racconto. Di quelli che aiutano a sopravvivere, che sono portatori di salvezza e che magari contribuiscono alla corretta conoscenza delle cose, troppo spesse vittime del moralismo della tv più che di quello della verità.

Lei, che la televisione la guardava sempre con distacco, pensando a quanto fosse un po’ sciocca la gente che di essa ne faceva un’ossessione e una malattia fino a non saperne più distinguere i confini della realtà. Lei che nel tempo ne ha fatte tante di cose di cui andare fieri, mantenendo sempre quella punta di “freddezza” che nasconde, invece, un grande rispetto per la realtà “difficile” che rappresenta. E’ pacata, anche un po’ timida: “Intervisto sempre gli altri ma se lo fanno con me viene fuori quel lato un po’ impacciato”. Di sicuro è coinvolgente mentre continua, anche fuori dal suo palco, a raccontare le storie che, grazie a quel programma ha potuto scoprire. E’ una stacanovista, una che rifiuta i copioni perché non è disposta a raccontare quello che “altri” hanno scritto per lei. La passione che impiega nel suo mestiere e quel barlume di malinconia  che accompagna i suoi discorsi sulle tematiche più sensibili, si evince anche senza osservarne l’immensa bellezza. CBLdMoqW8AAIfgs

E’ Eleonora Daniele, erede di quel Gf che Lucio Presta sembrava aver tanto disprezzato, il terzo incontro del progetto “NexTv”. “Ma di lei e della sua bravura ho voluto parlare a dimostrazione che, a chi ha talento, può bastare anche un semplice reality per metterlo in mostra. Non sono contro i reality. Sono contro chi produce disoccupati illudendoli di farli diventare famosi. Chi ha talento, lo ha anche senza reality. Chi non ne ha, non ne avrà neanche una volta fuori.“, spiega Presta alla punzecchiatura di uno dei giovani presenti. Ed Eleonora Daniele di talento sembra averne da vendere. “Niente, di più alto livello, può essere raggiunto senza fatica. E chi fa fatica, senza mollare, prima o poi, qualcosa riesce a farla”. CBMvxDUWsAEfEzt

A fine incontro Eleonora dispensa foto e abbracci per tutti. E’ una padovana dal cuore terrone, come la definisce Presta. Una di quelle “grandi” conduttrici che sanno distinguere il rumore del successo popolare dal suono quasi soffocato del talento vero.

Lia Giannini

Gerry Scotti a Cosenza: ” Siate gli idoli di voi stessi”

G. ScottiNon sbaglia un colpo Lucio Presta nel nuovo progetto Nextv, dedicato ai giovani talenti (si spera) del domani, tutti calabresi, aventi un’età compresa tra i 17 e i 30 anni. Dopo il primo incontro con Paolo Bonolis, non scevro dalle polemiche di chi avrebbe voluto esserci e non c’era, ieri, 6 marzo, un nuovo appuntamento ha visto protagonista Virginio Scotti, in arte zio Gerry che, nella storia della televisione, ha, come si suol dire, “bruciato ogni tappa”. Sitcom, quiz show, talent, fiction, showbiz e chi più ne ha più ne metta. Un colosso con il volto simile ad un “emoticon” a forma di smile, dalla simpatia contagiosa, i modi familiari, le movenze genuine. E’ un fuoriclasse, Gerry Scotti. Un fuoriclasse della normalità. Quella che tanto ama e che lo tiene ben saldo, mani e piedi, ad un’azienda per la quale lavora da anni, rinunciando, forse, a ruoli anche più rischiosi e avvincenti. Una normalità che trasuda giovialità sin dalle prime movenze nel teatro, quando arriva, festoso ed entusiasta più di un ragazzino, per condividere con tanti giovani meridionali, le sue emozioni, i suoi consigli, le sue esperienze.

Un colpo di fortuna lo avvicina alla carriera di conduttore e lo trasforma da copywriter di successo in un mattatore televisivo senza target, che sa parlare ugualmente bene, al bimbo di dieci anni quanto all’anziana signora. Un bizzarro sliding door che lo conduce da disk jockey ad erede dei più grandi conduttori televisivi. Il suo volto è “Canale Cinque” come gli disse “qualcuno”, più o meno noto, qualche anno fa e tradisce ogni aspettativa. Gerry Scotti è il padre che ciascuno vorrebbe avere, l’amico di una vita, il vicino di casa simpatico, il collega molto divertente. E’ una persona pulita, “uno che ha fatto della semplicità una cifra”. Sa parlare al cuore, arriva dove altri, con molti più giri di parole non arriverebbero mai. Si diverte e fa divertire, forse anche più che in uno dei suoi mille successi televisivi. E’ umile e, anche se dichiara di non avere quasi rimorsi, ha la faccia malinconica e gli occhi lucidi quando parla dei genitori e del figlio. “Se c’è una cosa che vi invito a non fare è quella di non deludere mai i vostri genitori. Non sacrificate i vostri sogni, ma neanche quelli di coloro che hanno fatto tanti sforzi per farveli realizzare”. Di suo figlio e dell’eredità paterna, parla quasi a mezza voce. Non vuole pensare che a lui spetti ricalcare le orme del padre. Probabilmente sa che chiunque, che di cognome faccia Scotti, difficilmente potrebbe arrivare dove è arrivato lui: in cima ad una montagna, dove il più grosso rimpianto è non aver concluso quegli studi. In Giurisprudenza. Non particolarmente amati, ma di sicuro importanti.gsc

Della radio, di come tornerebbe a fare la Sit-Com, dei suo progetti “per la terza età”, parla a ruota libera, arricchendo ogni domanda con una battuta, una smorfia, un’ imitazione, un racconto di sé. “Posso rimanere qui ancora per altre sei ore”, risponde ad un lesto Lucio Presta poco prima che l’incontro giunga al termine. E’ felice come un bambino a cui hanno donato un giocattolo, allegro come un genitore alla laurea del proprio figlio, simpatico come un umile conduttore che non si è mai montato la testa. Saranno le sue umili origini ad averlo salvato dal calderone dello show biz che si atteggia a grande artista? O solo l’intelligenza di qualcuno che, consapevole di avere del talento, quello più grande della normalità, ha capito che non conta tentare di assomigliare a qualcun’altro, idolatrando falsi miti che si interrompono dopo poco tempo.

Gerry Scotti“Tutte le cose possono iniziare per caso, ma non devono mai finire per caso. Sono stati gli altri a decidere come dovessi iniziare, voglio decidere io come e quando finire. A tutti i ragazzi che hanno dei facili idoli, io dico sempre: innamorati di una tua caratteristica, e fai di te stesso il tuo vero idolo. “

 

 

Lia Giannini

Ph: Andreina Morrone