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Immigrati, Corbelli e Manoccio annunciano finanziamento di 2 milioni di euro

CROTONE – Il delegato della Regione per la tutela e la promozione dei diritti umani, e leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli e il delegato della Regione per l’immigrazione Giovanni Manoccio comunicano – attraverso una nota dell’ufficio stampa della Giunta – che un decreto per un finanziamento di oltre 2 milioni di euro (ex fondi Pisu), con già una prima anticipazione, sarà consegnato, tra pochi giorni, nella prima settimana di settembre, dalla Regione al comune di Crotone. «Vogliamo dare – dichiarano Corbelli e Manoccio – una soluzione dignitosa al dramma dei poveri migranti (molte decine, tra uomini e donne, tanti anche con problemi di salute) che aspettano da mesi (e in alcuni casi da anni!) il rinnovo dei loro documenti e nell’attesa vivono, sotto un cavalcavia, in condizioni allucinanti e disumane, accartocciati su buste di plastica e cartoni.  Sono i ‘dannati del cavalcavia’, i cosiddetti ‘dublinanti’, come vengono chiamati tutti questi poveri immigrati che hanno ottenuto asilo politico e che, per effetto del regolamento di Dublino, sono poi costretti a ritornare a Crotone, località del loro primo ingresso in Europa, per rinnovare i propri documenti». Il vecchio finanziamento, che era fermo da diversi anni e che rischiava di andare perduto, grazie all’iniziativa di Corbelli, Manoccio e del dirigente generale del Dipartimento politiche sociali Antonio Nicola De Marco è stato recuperato e tra pochi giorni sarà messo a disposizione del comune di Crotone, che si è subito attivato, grazie anche alla collaborazione e all’impegno dell’assessore alle politiche sociali, Alessia Romano. «Il finanziamento – spiegano i delegati regionali – permetterà di dare una soluzione non solo al drammatico problema  dei migranti del cavalcavia ma anche dei poveri di Crotone, perché servirà per ristrutturare un immobile delle Ferrovie della Calabria e un bene confiscato alla mafia». L’iniziativa della Regione era partita nel marzo scorso, con una prima riunione operativa a Crotone (il 17 marzo), a cui ne era seguita, pochi giorni dopo, un’altra alla Cittadella regionale (il 22 marzo). Corbelli e Manoccio, dopo aver incontrato a Crotone l’assessore Romano, il sindaco Pugliese e le associazioni di volontariato locale, Agorà e altre, e aver effettuato lo stesso giorno, nella città Pitagorica, un sopralluogo all’immobile delle Ferrovie della Calabria, da ristrutturare e utilizzare, avevano convocato, cinque giorni dopo, un nuovo incontro alla Regione alla presenza del dirigente De Marco, per definire le procedure, la documentazione e le autorizzazioni necessarie e cercare di superare tutti gli ostacoli burocratici. Oggi si stanno per vedere e ottenere i primi importanti risultati di questo impegno (non semplice) che è andato avanti ininterrottamente in questi mesi. Tanta è la soddisfazione di Corbelli, Manoccio, del Dirigente De Marco e dell’assessore Romano, che è stata personalmente informata da Corbelli nei giorni corsi. Lo stesso Corbelli che, appreso e colpito del dramma dei migranti del cavalcavia, aveva nel marzo scorso sollevato questo problema, mettendo inizialmente a disposizione anche due container della protezione civile (come aveva fatto a Cosenza per togliere i senzatetto dalla strada) per spostare subito quei disperati da sotto il cavalcavia. Dopo aver discusso del problema con l’assessore Romano e preso atto che questa soluzione temporanea per l’Amministrazione comunale crotonese non era possibile, d’accordo e insieme a Manoccio hanno pensato al recupero del vecchio finanziamento (ex Pisu). La stessa operazione Manoccio, Corbelli e De Marco l’hanno fatta anche per Corigliano, recuperando anche in questo caso oltre 2,5 milioni di euro, sempre di vecchi finanziamenti (ex Pisu) che anche in questo caso sarebbero altrimenti andati persi. Anche per Corigliano, Manoccio e Corbelli hanno promosso, nei mesi scorsi, incontri nella città dello Ionio e alla Cittadella, con l’assessore alle politiche sociali, Marisa Chiurco. Anche l’’iter per Corigliano è avviato e presto produrrà importanti risultati. Il finanziamento sarà anche in questo caso utilizzato per la ristrutturazione di vecchi immobili per l’accoglienza ai migranti e ai poveri della città ionica cosentina. «Alla politica dei muri dell’odio e dell’intolleranza contro i migranti – affermano soddisfatti Corbelli e Manoccio – rispondiamo in questo modo, con l’accoglienza e l’integrazione, recuperando, in questo caso, vecchi e dimenticati finanziamenti che erano destinati ad essere persi e che invece adesso saranno utilizzati a Crotone, così come a Corigliano, ma contiamo di farlo anche per altre tre città calabresi (che erano state anch’esse in passato inserite nei finanziamenti ex Pisu) per finanziamenti complessivi di oltre 10 milioni di euro. È questa la Calabria vera, solidale e ospitale, quella che accoglie i migranti che sbarcano nei nostri porti e non li abbandona, ma li aiuta ad integrarsi e a vivere in condizioni dignitose».

L’immigrazione come risorsa per i piccoli comuni calabresi

CASTIGLIONE COSENTINO (CS) – Il fenomeno dell’immigrazione, al quale molte comunità italiane ed europee guardano con preoccupazione, per la Calabria sta diventando una risorsa. In particolare per quei centri afflitti dal fenomeno di spopolamento e che stanno tornando a nuova vita grazie all’insediamento di famiglie di profughi. Da Bruxelles si guarda con interesse alle esperienze di Riace, Badolato, Acquaformosa e di altri luoghi del territorio regionale. La Calabria, una volta tanto, viene considerata un modello da seguire. Se ne è discusso a Castiglione Cosentino nel corso di una iniziativa sul tema: “Integrazione (possibile) e accoglienza (necessaria) per rivitalizzare i centri storici, organizzata dall’associazione Più di Cento, guidata dall’ex consigliere regionale Salvatore Magarò, alla quale sono intervenuti alcuni sindaci e Giovanni Manoccio, delegato all’immigrazione della Regione Calabria. In particolare, a rappresentare le amministrazioni locali erano presenti i primi cittadini di San Pietro in Guarano, Francesco Cozza, e di Mendicino, Antonio Palermo, oltre a Dora Lia, sindaco di Castiglione Cosentino. L’incontro è stato moderato dal giovane consigliere comunale Alessia Primavera. «Noi siamo stati due volte in quest’ultimo mese a Bruxelles – ha spiegato Giovanni Manoccio – Prima abbiamo presentato al Parlamento Europeo la buona accoglienza della Calabria mentre nella settimana successiva, con il Dipartimento della programmazione abbiamo presentato un progetto che mira a creare un sistema calabrese dell’accoglienza partendo dalle buone pratiche di Riace, Acquaformosa e di altri centri che stanno lavorando in questo senso. E’ un sistema che è valutato come il migliore. La Calabria in questo ambito viene indicata come un esempio da seguire». Secondo Salvatore Magarò l’ingresso dei migranti nei nostri comuni «è utile per far rivivere i centri storici ormai spopolati. Il saldo nascite è da tempo negativo e nel giro di pochi anni molti comuni sono destinati a diventare dei luoghi fantasma. Attraverso questa esperienza della immigrazione e della integrazione invece, riaprono scuole, botteghe, laboratori artigianali e tanti immobili che rischiano di divenire fatiscenti, vengono recuperati e riusati».

Oliverio, soddisfazione per la nomina di Manoccio

CATANZARO (CZ) Il Presidente della Regione Mario Oliverio esprime soddisfazione per la nomina di Giovanni Manoccio, suo collaboratore e delegato all’immigrazione della Regione, nella Commissione di valutazione delle domande degli Enti Locali per i progetti SPRAR per il biennio 2016-2017, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome. Il decreto, a firma del Capo – Dipartimento del Ministero degli Interni, Prefetto Morcone, è del 22- febbraio scorso.

Mario Oliverio in Consiglio regionale

Giovanni Manoccio, già Sindaco di Acquaformosa e attuale coordinatore dei progetti Sprar della provincia di Cosenza,  si è distinto nel corso degli anni per la propria conoscenza del mondo dell’ immigrazione, facendo del proprio paese un laboratorio di accoglienza e integrazione al pari di Riace. Da circa 5 mesi si occupa del settore all’interno della Regione Calabria partecipando attivamente sia ai tavoli istituzionali con le Prefetture e gli Enti Locali, sia visitando i centri della Regione e riservando particolare attenzione alle problematiche della zona di Rosarno-San Ferdinando, cercando di sostenere il pensiero e la pratica politica di un presidente di Regione che, più di altri, si sta spendendo in queste pratiche di accoglienza.

Il riconoscimento a livello nazionale della Regione e la nomina di Giovanni Manoccio coincidono con le tante azioni messe in opera in questi mesi: dai bandi dello SPRAR, sia minori che ordinari, attraverso i quali la Regione ha dato assistenza ai tanti Comuni che hanno partecipato con successo ai bandi, alla partecipazione dei bandi FAMI (Fondo Asilo Migrazioni e Integrazioni) in quasi tutte le tipologie, all’impegno a favore dei migranti della piana.