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Ai “Riuniti” di Reggio Calabria ingessati col cartone, interviene U.Di.Con.

REGGIO CALABRIA – «C’è un orario per fratturarsi al pronto soccorso di Reggio Calabria, lo sapevate? Più precisamente dalle 8 alle 20 – esordisce in tono polemico il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – oltre quell’orario i medici sono costretti ad utilizzare il cartone e lo scotch per immobilizzare, se così si può dire, l’arto che ha subito una frattura. I Riuniti non sono nuovi, purtroppo, ad episodi singolari, nonostante il nome che il consiglio regionale della Calabria ha dato loro qualche anno fa, Grande ospedale metropolitano, che, appunto, di grande ha forse solo il nome».

L’unità di ortopedia, a causa di insufficienza organica è costretta a operare dalle 8 alle 20, gli infermieri talvolta non sono in grado di immobilizzare le parti fratturate per mancanza di aggiornamento. La farmacia dell’ospedale, inoltre, ha un’asticella che delimita la spesa da non superare ed il Pronto Soccorso si trova quindi a non procedere con l’approvvigionamento di materiali.

«Vogliamo commentare le foto dei pazienti ingessati con il cartone? Io non intendo farlo, perché provo un forte senso di amarezza al pensiero di persone che in Italia valgono meno di altre – prosegue Nesci – porteremo le foto al Commissario Scura, forse un commento è bene che lo faccia lui. Tra l’altro, non dimentichiamo che il reparto di ortopedia dei Riuniti è stato inaugurato con grandi feste meno di due anni fa dall’ormai ex Ministro della Salute Beatrice Lorenzin – conclude Nesci – attenzione però, a fossilizzarci su ortopedia, perché è tutto il nosocomio a manifestare condizioni disastrose. Reparti con personale ridotto ormai sono all’ordine del giorno, intanto abbiamo previsto un gazebo dove proteggere da una sicura insolazione il Presidente Oliverio che, dopo questo episodio, sceglierà i Riuniti per incatenarsi, lo aspettiamo, che sia la volta buona».

Foto in evidenza da: https://www.huffingtonpost.it/2018/07/30/allospedale-di-reggio-calabria-manca-il-gesso-fratture-curate-con-il-cartone_a_23492465/

Amantea, Dalida Nesci chiede la Commissione d’accesso

ROMA – «Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, disponga l’invio della commissione d’accesso agli atti del municipio di Amantea, dati gli arresti per voto di scambio dell’ex sindaco Franco La Rupa e del consigliere comunale Marcello Socievole». E’ quanto si legge in una nota della deputata Dalila Nesci del Movimento Cinquestelle. «Con i colleghi di gruppo Paolo Parentela e Federica Dieni – aggiunge – ho appena presentato una seconda interrogazione in proposito, chiedendo al ministro di attivare i controlli consentiti dalla legge per verificare eventuali condizionamenti nel municipio di Amantea, anche alla luce di quanto la Prefettura di Cosenza aveva già rilevato in ordine a La Rupa, riassunto nella nostra precedente interrogazione. Di persona avevo poi incontrato il ministro, che mi aveva assicurato da subito la vigilanza dell’Interno sull’amministrazione comunale. Adesso la commissione d’accesso è indispensabile, in base agli elementi noti e nuovi, che – sostiene la deputata, insieme alle consigliere comunali pentastellate di Amantea, Francesca Menichino e Francesca Sicoli – fanno ipotizzare un’influenza sugli uffici da parte di La Rupa, ispiratore della lista che ha portato all’elezione del candidato sindaco Mario Pizzino. Completano il quadro sullo stato della democrazia ad Amantea – si conclude la nota – le dimissioni dell’assessore comunale al bilancio, Rocco Giusta, in quanto indagato per presunte irregolarità nell’esercizio della professione di commercialista». Secondo Dalida Nesci poi, è singolare il silenzio sugli ultimi fatti da parte della deputata del Pd Enza Bruno Bossio, membro della Commissione parlamentare Antimafia.

Legge di stabilità e referendum, parlamentari M5s a Cosenza

COSENZA – Insieme a Paola Taverna, Roberta Lombardi e Dalila Nesci, sabato 12 novembre all’incontro del Movimento 5 stelle in programma a a piazza Kennedy.ci saranno anche i parlamentari Barbara Lezzi, Alessio Villarosa e Federica Dieni.
Come cambieranno le nostre pensioni? È questa la domanda a cui dal canto loro proveranno a dare una risposta i politici grillini. Saranno inoltre illustrate tutte le novità della Legge di Stabilità e i cittadini potranno interrogare i portavoce del m5s sulle manovre del Governo per il prossimo anno.
Gli organizzatori invitano pensionati ed associazioni affini a partecipare all’incontro, spiegando che la serata verrà chiusa con un agorà sulle “Ragioni del NO ” al referendum a partire dalle ore 19,00.

Orlandino Greco si dimetta. Lo chiedono i Cinque Stelle

Nicola MorraCOSENZA – A seguito della notizia dell’avviso di garanzia che ha raggiunto il consigliere regionale Orlandino Greco, componente della maggioranza che in Calabria  sostiene il presidente Mario Oliverio, i parlamentari del Movimento Cinque Stelle Nicola Morra, Dalila Nesci e Paolo Parentela hanno diffuso una dichiarazione invitando l’ex sindaco di Castrolibero a dimettersi. “Specie in Calabria – è scritto nella nota diffusa dai pentastellati – il rappresentante politico non può avere un’ombra del genere. Aspettiamo che la magistratura faccia chiarezza. Nel frattempo, Greco si metta da parte. Dopo Rimborsopoli – insistono Morra, Nesci e Parentela – Oliverio ha un’altra grossa macchia in casa. Il controllo etico e politico degli alleati non gli riesce proprio. Speriamo che stavolta il governatore non parli di un altro eroe fermato dai poteri forti nell’opera di pulizia. In attesa della fine delle indagini – concludono i parlamentari grillini – continueremo a controllare l’amministrazione regionale, finora attiva soprattutto per le proprie nomine illegittime. Siamo pronti per le prossime elezioni, che non crediamo lontane, visti i numerosi atti giudiziari diretti al Pd e l’imminente giudizio della Consulta sulla legge elettorale calabrese”. Greco è indagato poiché, nell’ipotesi avanzata dall’accusa, avrebbe ricevuto un appoggio dal clan Bella bella per essere eletto sindaco di Castrolibero nel 2003 e nel 2008.