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Maltempo: la Polizia Provinciale in soccorso di numerosi automobilisti in panne

In questi giorni il gelo è arrivato direttamente dalle steppe siberiane, il glaciale vento “Burian” ha portato anche nel cosentino il vero inverno con neve e temperature polari in Sila, dove si sono registrate punte che hanno sfiorato i -20°. La Polizia Provinciale è stata impegnata attivamente non solo sul piano neve Anas per l’Autostrada A3 ma anche sulle strade interne, percorribili solo con catene montate o pneumatici da neve, sulle quali sono stati effettuati numerosissimi interventi di soccorso.
Proprio durante il fine settimana appena trascorso, i Poliziotti provinciali in servizio presso il Distaccamento di San Giovanni in Fiore hanno eseguito una vasta ricognizione delle principali strade provinciali e statali che attraversano la parte centrale dell’altipiano silano, situate in gran parte nei comuni di San Giovanni in Fiore, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, Serra Pedace, Pedace e Longobucco. Nel corso di questi servizi mirati, gli agenti hanno soccorso numerose autovetture in panne per problemi legati al montaggio/smontaggio delle catene da neve, o per inconvenienti tecnici dovuti a guasti meccanici generati dal troppo freddo, che in alcuni casi hanno causato problemi alla viabilità sulla Ss 107, sulla Ss 108 bis e sulla Sp 211.
Un’autovettura, durante la marcia sulla statale “Silana-Crotonese”, ha subito addirittura lo scoppio di uno pneumatico a causa del blocco di una pinza dell’impianto frenante, congelata dalle temperature siberiane: decisivo, in questo caso, l’intervento della pattuglia della Provinciale che, oltre a regolare il traffico in una zona in curva, ha contestualmente messo in sicurezza gli occupanti del mezzo poi rimosso da un carro attrezzi.
A causa del ghiaccio, un altro mezzo è uscito fuori strada lungo la Sp 208 a circa 1600 metri di quota nella zona di Pettinascura, con temperature di -10° nonostante il sole: anche in questo caso l’azione degli agenti provinciali è stata decisiva per rimettere l’auto in carreggiata e soccorrere gli occupanti. Ancora, Sulla Sp 211 la Polizia Provinciale ha dovuto far spostare alcune auto in sosta che intralciavano il lavoro dei mezzi della Provincia di Cosenza – Settore Viabilità Invernale – impegnati nell’allargamento della sede stradale nella zona di Carlomagno, dove sono caduti nelle ultime ore 30 centimetri di neve. Effettuati anche diversi controlli di Polizia stradale, sulle dotazioni obbligatorie previste dalla legge, lungo tutte le strade statali e provinciali del territorio, oltre che su molte strade dei comuni interni come San Giovanni in Fiore, dove vige attualmente e in tutti i casi l’obbligo di pneumatici invernali o catene da neve a bordo.

Operazioni antibracconaggio, Di Natale: «È nostro dovere tutelare la fauna»

polizia-prov_s-g-fiore_a1SAN GIOVANNI IN FIORE (CS)  – Continua l’attività antibracconaggio della Polizia provinciale di Cosenza contro l’attività venatoria illecita. Questa volta i poliziotti provinciali del distaccamento di San Giovanni in Fiore, in seguito ad alcuni specifici monitoraggi nella Z.P.S.  e I.B.A.   della Sila Grande, hanno individuato un uomo residente nel cosentino che si stava servendo di due congegni elettronici di ultima generazione, tra cui un richiamo digitale simile ad un “telefonino”, che fedelmente stavano riproducendo il canto della specie allodola. Gli agenti sono intervenuti anche per evitare il fraudolento abbattimento di volatili. Il presunto responsabile, sorpreso in fragranza di reato, dopo le formalità di rito è stato deferito alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Cosenza. I richiami elettroacustici, l’arma, le munizioni e la selvaggina sono stati sottoposti a sequestro penale e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente. Anche il Reparto di Cosenza ha individuato un bracconiere in località Ischia sul Crati del Comune di Luzzi, il quale è risultato munito di un richiamo acustico elettromagnetico atto ad attirare l’avifauna di passo per poi abbatterla selezionato sul canto della pispola. Inoltre il richiamo era in grado di riprodurre il canto dell’allodola, della pavoncella e del fringuello. Sequestrati un fucile da caccia semiautomatico cal. 12, venticinque cartucce cal. 12, un richiamo acustico elettromagnetico e cinque allodole abbattute. Dall’apertura dell’attività venatoria a oggi sono già quarantuno i controlli effettuati dalla Polizia provinciale e cinque i verbali elevati. Un’attività intensa, elogiata proprio pochi giorni fa dal CABS – il Nucleo di volontari esperti di antibracconaggio che proprio in Calabria ha una delle sedi più attive – che così si è espresso: «Al Presidente facente funzioni della Provincia di Cosenza, Avv. Graziano Di Natale, il CABS intende esprimere vivi apprezzamenti per la ripresa, dopo un lungo periodo di assenza, delle attività antibracconaggio volte a ristabilire la legalità. Evidentemente egli – sostiene il CABS – ha saputo adeguatamente motivare, anche con significative dichiarazioni rilasciate agli organi di stampa, gli agenti provinciali affinché potessero predisporre, organizzare ed eseguire importanti interventi a difesa dell’inestimabile patrimonio faunistico dello Stato». Il Presidente Di Natale, nel ringraziare il CABS per il riconoscimento dato all’incessante attività della Polizia provinciale di Cosenza, ha dichiarato che «è nostro dovere fare tutto quanto è possibile per la tutela e la conservazione dell’avifauna selvatica. Pertanto il servizio antibracconaggio proseguirà costantemente, senza alcuna sosta, anche oltre la chiusura della stagione venatoria».

Cosenza, controlli Polizia Provinciale per prevenire l’abbandono e il maltrattamento degli animali

COSENZA – Gli agenti della Polizia Provinciale di Cosenza, in servizio al Distaccamento di San Giovanni in Fiore, su disposizioni del Sostituto Commissario Maria Antonietta Pignataro e sotto le direttive del dirigente provinciale Giovanni De Rose, si sono recati nel comune di Cerisano, sulla scorta di alcune segnalazioni giunte presso la centrale operativa del corpo, al fine di verificare presunti atti di maltrattamento ai danni di animali.

Dopo una ricognizione in alcune contrade agricole del comune, gli agenti hanno individuato un cavallo legato ad una corda all’interno di un uliveto. I poliziotti provinciali, supportati da personale del Servizio Veterinario dell’ASP di Cosenza fatto intervenire appositamente, hanno rintracciato il proprietario dell’animale e hanno rilevato che, benché il cavallo fosse tenuto in condizioni buone di salute, non era però in regola con gli obblighi d’identificazione previsti dalla legge.

I controlli finalizzati al benessere e alla prevenzione e repressione dell’insidioso fenomeno dell’abbandono degli animali, proseguiranno nei prossimi giorni sull’intero territorio provinciale, specie in vista dell’esodo estivo, tenuto conto che la Polizia Provinciale, è individuata in via prioritaria tra gli organi di polizia deputati alla prevenzione e al contrasto dei reati a danno degli animali.

Polizia provinciale presente alla VII Fiera del Mercato dell’elettronica del Radioamatore e dell’Informatica

polizia provincialeRENDE (CS) – Due giornate intense e soddisfacenti per la Polizia Provinciale quelle del 9 e 10 aprile scorse, che hanno visto il Nucleo di Polizia Stradale del Corpo partecipare alla VII Fiera del Mercato dell’elettronica del Radioamatore e dell’Informatica che si è svolta presso il Parco Commerciale “Campus”, in Contrada Cutura di Rende. Ha destato grande interesse fra i visitatori della Fiera – soprattutto giovani – lo stand allestito in occasione dell’evento programmato all’interno della Fiera e denominato “Corpo di Polizia Provinciale al servizio e alla sicurezza del cittadino”. A disposizione dei visitatori la strumentazione in dotazione agli agenti per i controlli sulla sicurezza stradale: drug test, etilometro, telelaser. Polizia Provinciale dunque in vetrina, ma non solo: l’uso della tecnologia in dotazione al Corpo è stato dettagliatamente spiegato ai cittadini presenti in Fiera dal personale specializzato al controllo degli abusi di sostanze stupefacenti e di alcool. Eseguite, inoltre, simulazioni di guida con frenate di emergenza per far verificare al conducente le reazioni del veicolo in condizioni di pericolo, indicare le giuste e corrette manovre da compiere e far comprendere il reale funzionamento dei sistemi elettronici ausiliari installati ormai di serie sulle vetture.Più in generale si è trattato di due vere e proprie “giornate della responsabilità”, con il Nucleo di Polizia Stradale del Corpo al servizio dei cittadini, soprattutto giovani, per sensibilizzare sulla guida sicura e affrontare il tema dell’educazione stradale.

Cosenza, serpente crea il panico in pieno centro. Catturato dalla polizia provinciale

COSENZA – Un serpente è stato catturato nel pieno centro di Cosenza dagli agenti della Polizia provinciale. Alcuni cittadini avevano segnalato la presenza del rettile in via XXIV Maggio e gli agenti sono riusciti a bloccarlo. Si tratterebbe di un esemplare appartenente alla specie Biacco (Coluber viridiflavus), un serpente non velenoso, che vive generalmente in ambienti agresti e vicino ai corsi d’acqua. Il rettile è stato poi liberato in una zona di campagna, molto lontana da centri abitati.

Cetraro, sequestrata vasca piena di materiale fangoso

CETRARO (CS) – Nell’ambito della propria azione ai fini della tutela ambientale sul territorio, la Polizia Provinciale di Cosenza ha posto sotto sequestro probatorio una vasca coperta in calcestruzzo ubicata all’interno del perimetro dell’impianto di trattamento delle acque reflue urbane del Comune di Cetraro, in località Sottocastello.

Si tratta di un’operazione che giunge a seguito di una puntuale attività investigativa svolta dal personale del Comando, su delega d’indagine della Procura della Repubblica di Paola, al fine di verificare se la vasca stessa fosse ancora piena del materiale fangoso già accertato in un precedente sopralluogo dell’agosto del 2015.

L’accertamento ha dato esiti positivi, così come documentato dai rilievi fotografici effettuati dagli agenti nel corso della verifica, i quali hanno attestato la presenza di circa 50 metri cubi di materiale fangoso classificato come rifiuto speciale non pericoloso con elevate concentrazioni d’idrocarburi pesanti. La vasca, priva di collegamenti idraulici, faceva parte della vecchia linea di depurazione presumibilmente dismessa nei primi anni ’80, per cui il relativo procedimento aperto dal Procuratore della Repubblica dott. Bruno Giordano è a carico d’ignoti.

Il Decreto di sequestro disposto dal Pubblico Ministero individua altresì quale custode giudiziario a titolo gratuito il Comandante della Polizia Municipale del Comune di Cetraro.

Giuseppe Graziano:”Si può evitare lo smembramento della Polizia provinciale”

GRAZIANO-MEETCCI-271215 (5)COSENZA(CS)-«Non disperdere le competenze e le professionalità acquisite dai Corpi di Polizia provinciale. Per la Calabria, regione che conta su un patrimonio agricolo, boschivo e faunistico di inestimabile valore, il mantenimento di un’entità così specializzata non può che essere una risorsa in più per garantire la tutela e la salvaguardia dei territori. Oggi più che mai, serve un’azione incisiva che possa assicurare un presidio di controllo costante sull’ambiente. Umbria e Toscana si sono già determinate per assicurare alle loro province uno stanziamento ulteriore di risorse per ampliare lo spettro d’azione della polizia territoriale e rendere la sua azione più incisiva. Il Governo Oliverio si adoperi per avviare questo stesso percorso così da evitare il proliferare dei reati all’ecosistema, soprattutto nell’ambito dei settori caccia e pesca».È la proposta reiterata dal consigliere regionale Giuseppe Graziano che sulla questione della Polizia provinciale della Calabria e sulla vigilanza nelle materie non fondamentali, oggetto di riordino da parte del Governo Renzi, ha presentato un’interrogazione per chiedere al Governo regionale quali azioni intenda intraprendere al fine di tutelare questa essenziale forza di prevenzione e tutela ambientale.«In Calabria abbiamo una risorsa importante di professionalità e competenze nell’ambito della tutela del territorio, nella lotta ai crimini ambientali, al fenomeno del maltrattamento degli animali, del bracconaggio ed in genere contro lo sfruttamento criminale dell’ambiente e degli animali, rappresentata dai Corpi di Polizia provinciale. Il loro ridimensionamento, previsto dalla riforma Delrio al seguito dell’annullamento delle Province, rappresenta una mannaia per le politiche a difesa dell’ambiente e dell’ecosistema che, seppur con grandi difficoltà, sono state avviate sul territorio regionale. Si pensi all’assist che si darebbe all’azione dei bracconieri o dei trafficanti di rifiuti o, ancora, alle ecomafie senza la presenza di un organo di repressione. Appare ovvio che ci troviamo difronte all’ennesima decisione bizzarra del Governo centrale che da un lato taglia, ingiustamente, fondi e competenze ma dall’altro, ovviamente, esige massimo controllo dei territori attraverso un’azione di polizia pervasiva. E si capiscono le difficoltà delle Regioni, così come quelle dei Comuni, nel dover far fronte ai servizi avendo poche risorse disponibili. Ecco perché è d’obbligo, soprattutto in questa contingenza, essere lungimiranti e scaltri. Magari trovando le giuste interpretazioni alla legge». «A proposito, l’accordo Stato-Regioni dello scorso 5 novembre fornisce una cornice interpretativa condivisa per la migliore applicazione della normativa introdotta dal decreto legge 78/15 in materia di Polizia Provinciale. Alle regioni, viene data la possibilità di riallocare il personale per le funzioni di vigilanza collegate alle funzioni non fondamentali oggetto di riordino da parte della Regione, con copertura delle relative spese. Diverse regioni, come l’Umbria e la Toscana, hanno già annunciato l’accordo con le Province, che consentirà, di mantenere l’unitarietà dei corpi di polizia provinciale, evitando inutili quanto dannose dispersioni in altri ambiti, di personale specializzato in materie importanti. In tali convenzioni, si stabilisce che la Polizia Provinciale, oltre ad occuparsi della vigilanza sulle materie fondamentali oggi in capo agli Enti di area vasta, si occuperà, per conto delle regioni, anche di controlli sulla caccia, sulla pesca, e su diverse materie, di competenza amministrativa regionale». Potrebbe fare lo stesso anche la Regione Calabria, che in tal modo potrebbe evitare sia la parziale, scompaginata e incongrua mobilità di personale di polizia provinciale verso altre destinazioni e sia la drastica riduzione o annullamento delle attività di presidio del territorio in aree rurali ed extraurbane».

Cinque Denunce nel Cosentino per Caccia con Mezzi Non Consentiti

COSENZA – Durante un’operazione antibracconaggio, condotta dalla polizia provinciale di Cosenza in occasione dell’apertura della stagione venatoria, sono stati denunciati cinque cacciatori.

I cacciatori sono stati sorpresi mentre cacciavano quaglie, con un richiamo acustico del tipo vietato, in località Silo Di Marano Principato.

La polizia ha provveduto a denunciare i cinque, con l’accusa di esercizio venatorio con mezzi non consentiti, e a sequestrare i fucili, le munizioni ed il congegno .

Cacciava con richiamo acustico vietato: denunciato

ROSSANO (CS) – Durante un servizio anti bracconaggio, gli agenti della Polizia provinciale del distaccamento di Corigliano hanno sorpreso, in località Zolfara di Rossano, un cacciatore mentre stava facendo una battuta alle allodole con un richiamo acustico elettromagnetico. L’uomo è stato denunciato alla Procura di Rossano per violazione alle norme che regolano l’attività venatoria. Gli agenti hanno sequestrato il fucile, munizioni, la fauna abbattuta e l’apparato acustico.

Bracconiere di origini bresciane fermato nel cosentino

Cosenza – Un cacciatore di origini bresciane e’ stato denunciato dalla polizia provinciale di Cosenza, a Bisignano, per utilizzo di mezzi di caccia vietati. L’uomo e’ stato sorpreso dagli agenti in servizio nella zona a praticare la caccia alle allodole e ad altre specie protette con l’ausilio di un richiamo acustico elettromagnetico. Al cacciatore e’ stato sequestrato un fucile semiautomatico, la fauna abbattuta ed il richiamo.