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Nuove professioni, all’Unical il master per conservatori di documenti

RENDE (CS) – La digital revolution dà vita non solo a regole tecniche e a nuovi obblighi, ma anche a nuove opportunità, con la nascita di figure professionali e ruoli prima inesistenti. Le nuove regole tecniche in materia di conservazione dei documenti informatici, comportano per tutte le PA e le Imprese coinvolte nei processi di digitalizzazione documentale la predisposizione di un nuovo assetto organizzativo, in grado di presidiare un sistema di conservazione digitale. La sopravvivenza del proprio patrimonio informativo e documentale è garantita solo a fronte di una corretta e sicura gestione dei processi di conservazione, che può avvenire internamente, attraverso specifiche figure professionali o affidando la conservazione digitale a persone giuridiche, dotate di competenze in grado di governare tali processi.

Equi che si colloca il ‘Conservatore digitale.

Soggetto giuridico obbligatorio a cui affidare la conservazione digitale dei documenti informatici della Pubblica Amministrazione e figura fondamentale per quelle imprese che passano dalla gestione tradizionale dei documenti alla digitalizzazione dei processi.

LUniversità della Calabria è tra le poche in Italia ad attivare un percorso di Master di Secondo livello in Conservatore dei documenti digitali.

Obiettivi 

Obiettivo del Master è appunto la formazione della figura professionale del CONSERVATORE dei documenti digitali, ovvero un manager della catena documentale responsabile dellorganizzazione e gestione di processi sicuri per la tutela e la conservazione a lungo termine di documenti digitali nelle organizzazioni pubbliche e private, capace di garantirne, nel tempo, attraverso procedure efficaci e affidabili, il mantenimento, la possibilità di uso e il valore probatorio.

Lavvio del corso è previsto per l1 febbraio 2019 (con interruzione dall1 al 31 agosto). Le attività del Master si concluderanno entro febbraio 2020.

Il master si avvale della partnership di istituzioni ed aziende nazionali ed estere quali: AgID (Agenzia per lItalia Digitale Presidenza del Consiglio dei Ministri), Ministero dellEconomia e delle Finanze (MEF), SNA (Scuola Nazionale dellAmministrazione – Presidenza del Consiglio dei Ministri), Archivio Centrale dello Stato (Roma), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).

Le domande di ammissione al corso, da effettuarsi esclusivamente tramite procedura on line disponibile allindirizzo https://unical.esse3.cineca.it, devono essere inoltrate entro e non oltre mercoledi 9 gennaio 2019.

Per tutte le informazioni http://www.unical.it/portale/strutture/dipartimenti_240/dlse/

Spolli e Garritano danno un calcio al cancro!

COSENZA – Calcio solidale per battere il cancro e sostenere le cure per i malati. È il senso dell’asta benefica che si terrà domani a Cosenza.

L’Iniziativa è promossa da Fondazione Lilli e Nu Sushi con il sostegno del Cavó.

Una mobilitazione di energie positive che calendarizzano iniziative per raccogliere fondi utili ad acquistare uno speciale frigorifero per il trasporto di medicinali per le cure dei malati di tumore e un riscaldatore Techne DB 3 Dri Block. Quest’ultimo uno strumento necessario per la corretta preparazione dei farmaci chemioterapici.

L’evento benefico è cominciato stasera con un aperitivo solidale al Nu Sushi di via Vittorio Veneto  il cui ricavato sarà utilizzato per l’acquisto dei macchinari utili alle cure dei malati di cancro.

Quindi domani mattina in programma alle ore 11 la visita al reparto di Pediatria dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza per un momento di vicinanza ai bimbi ricoverati. Saranno presenti alcuni dei calciatori che hanno sostenuto attivamente l’iniziativa tra i quali Nicolas Spolli, difensore argentino ex della Roma e ora in forza al Genoa e Luca Garritano. Regali e sorprese per i bambini, da palloni autografati e maglie di calcio. Quindi nel pomeriggio (alle ore 17) presso il Cavò di via Galliano a Cosenza,  il momento clou con l’asta di beneficenza, un momento da non perdere per gli innamorati del calcio. Saranno messe in palio le maglie di alcuni top player, calciatori di serie A, calciatori di squadre internazionali e del Cosenza calcio. Fra esse quella di Buffon, De Rossi, Tevez. Tutti calciatori solidali per dare un calcio al cancro.

 

 

Il calabrese Francesco Mastroianni, maestro gelatiere, approda su Rai 2

LAMEZIA TERME (CZ) – L’anno appena iniziato regala un altro prezioso successo a Francesco Mastroianni. Stavolta non si tratta del solito premio alla bravura del rinomato gelatiere lametino che, non ultimo, proprio all’inizio del 2018 gli aveva consentito di ottenere ben 2 coni dalla rivista “Gelaterie d’Italia”.

Il 2019 darà, invece, l’opportunità a Mastroianni, di entrare nelle case di tutti gli italiani e non solo, grazie ad una storica collaborazione con la Rai, in particolare Rai2 e la sua rubrica di enogastronomia del Tg2 “Eat Parade” che apre i battenti proprio oggi.

Francesco è stato chiamato dall’azienda televisiva di Stato come Maestro Gelatiere di riferimento per tutta la stagione e oggi, alle 13:30, vi invitiamo a sintonizzarvi per gustare, anche se solo visivamente, il superbo gelato al Bergamotto di Calabria, che sarà il tema della prima puntata. Un appuntamento davvero da non mancare che conferisce, finalmente, anche una dimensione mediatica importante ad uno dei principali esponenti del settore enogastronomico calabrese.

Foto LameziaInforma

Capodanno 2019 , in centinaia per il tradizionale tuffo in mare

REGGIO CALABRIA – Si è rinnovato in diverse città costiere, piccole e grandi, della regione il tradizionale tuffo di inizio anno. A Reggio in 102 hanno sfidato le rigide acque dello Stretto per la 48/ma edizione della manifestazione patrocinata dal Comune e dalla città Metropolitana. «E’ un tuffo beneaugurante – ha detto il patron Tonino Massara – perché queste acque diventino simbolo di appartenenza di una comunità che ha bisogno di ritrovare la propria identità».

Rito osservato anche a Catanzaro Lido grazie all’associazione “Calabria: un mare d’amore”. I partecipanti hanno ricordato, con il lancio in mare di tre rose gialle Stefania, Christian e Niccolò, le vittime del maltempo dello scorso ottobre a Lamezia Terme alla presenza del papà e marito Angelo. Tuffo di Capodanno anche a Crotone con presenze provenienti pure da fuori regione e a Locri dove in sette temerari hanno sfidato il mare gelido e le onde forza 3.

Foto e fonte Ansa

Nuovo anno all’insegna del Made in Calabria, agriturismi presi d’assalto

COSENZA – Saranno oltre 4 mila, per Capodanno, gli ospiti a tavola negli agriturismi calabresi. Lo rileva una stima di Coldiretti Calabria sulla base degli agriturismi che aderiscono a Campagna Amica.

Sono in tanti che spinti dalla tendenza a ricercare la buona tavola con pietanze prelibate prediligono il “Made in Calabria” agroalimentare grazie all’impegno e alla ricerca degli agrichef che hanno adeguato la propria offerta anche alle nuove esigenze.
Dopo la notte di Capodanno, c’è poi la voglia di passeggiate rilassanti immersi della natura. Le feste di fine d’anno poi, fanno registrare il massimo di domanda di spumante e in Calabria aumenta e migliora costantemente la produzione di qualità con molte cantine che in modo sempre più qualificato si cimentano con le bollicine “made in Calabria”. «Insomma – dice il presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto – anche lo spumante di capodanno 2019 sarà sempre di più calabrese assieme a tante alte eccellenze agroalimentari di qualità».

Concerto Fabri Fibra, Movimento Noi: «L’assessore Lanzino dimostri dissenso dimettendosi»

COSENZA – «La politica deve sostenere la crescita sana dei giovani e non può predicare bene e razzolare male, come pare essere normale a Cosenza. Ci riferiamo al caso sollevato dalla presenza nella notte di Capodanno del cantante Fabri Fibra, voluto dall’Amministrazione Occhiuto e i cui testi non costituiscono analisi sociale ma, alcuni di essi, veri e propri inni alla violenza che si trasformano in modelli imitati dai giovanissimi. Giustamente, i social pullulano di dissenso per questa scelta inopportuna e chiedono l’annullamento della sua presenza. Pertanto, pur rispettando le scelte di tutti gli artisti, chiediamo all’Assessore Spadafora-Lanzino di conferire autorevolezza a tale dissenso popolare, espressione di libertà, anche in virtù della sua costante lotta contro la violenza esercitata sulle donne, attraverso le sue dimissioni. In quanto vittima- ella stessa – dell’immane sofferenza causata dalla violenza che venne esercitata su sua figlia, dissociandosi con una azione concreta, non solo con comunicati stampa o lettere, darebbe prova che la lotta alla violenza sulle donne non si lascia sporcare da meri interessi economici o d’immagine. Perché vivere in una realtà in cui si denuncia il problema della violenza contro le donne, ma in cui si lascia che essa si rappresenti col solo fine di farne uno spettacolo é tanto scorretto quanto cattivo esempio. In tal senso non devono esserci mezze misure. O è bianco o è nero, soprattutto quando si hanno responsabilità politiche che devono essere d’esempio». La richiesta giunge dai Delegati del Movimento NOI alla Disabilità, Diritto e Giustizia, Sociale, Scuola, Famiglia e Quartieri Storici, rispettivamente Rosita Terranova, Nunzia De Rose, Maria Luisa Celani, Fedele Serpe, Vincenzo Capocasale e Francesca Cardillo.

«Sarebbe corretto – continua la nota – supportare ogni rappresentazione di ciò che comporta usare e subire violenza scegliendo con cura i contesti in cui attuarla ed utilizzando strumenti adeguati – perché no, anche musica e canzoni – con l’obiettivo di educare alla non violenza, di  informare su come essa si possa riconoscere e di prevenirne le varie forme».

 

 

 

 

Mormanno, tornano a casa tredici famiglie terremotate

MORMANNO (CS) – Piccoli segni che sono la testimonianza concreta di quanto la ricostruzione post sisma del 2012 stia fruttando i risultati sperati.

Stamane il Sindaco di Mormanno, Giuseppe Regina, ha firmato cinque ordinanze di rientro per altrettante famiglie che erano state costrette ad abbandonare la propria abitazione a seguito della scossa del 26 ottobre di sei anni fa.

Atti ufficiali che si aggiungono alle altre 8 ordinanze firmate nei giorni precedenti e che in un solo anno dall’inizio dei cantieri rappresentano il tassello fondamentale per il ritorno alla normalità di una comunità che ha sempre deciso di rimanere fedele alla sua identità e fare di tutto per tornare alla normalità il prima possibile. 

«Passo dopo passo – ha raccontato con non poca emozione il primo cittadino del paese del faro – con un grande impegno della nostra amministrazione e degli uffici comunali, la collaborazione dei cittadini e delle istituzioni sovraterritoriali stiamo mantenendo la promessa di tornare alla normalità e stiamo scrivendo insieme la pagina della rinascita per Mormanno, dopo anni da quella tremenda notte. In queste ore, in cui altre parti del Paese, in particolare la Sicilia, sono attenzionate dagli effetti devastanti del terremoto ci stringiamo idealmente in un abbraccio di solidarietà con quanti vivono ciò che noi abbiamo vissuto nel passato. Sappiamo cosa si prova e quanto tremendo e buio appaia oggi il presente ed il futuro, ma diciamo ai nostri cugini siciliani che insieme si può risorgere anche da una tremenda batosta come un terremoto. La nostra comunità nè è l’esempio tangibile e noi siamo orgogliosi di poter contribuire, con l’esecutivo che oggi rappresento, al riscatto della città che amiamo e per la quale abbiamo promesso di impegnarci per riqualificarla e rilanciarla nel panorama regionale e nazionale».

Le ultime ordinanze di rientro riguardano gli stabili posti sul Corso Municipale, in Via Niccolò Perrone e Via Torquato Tasso.

«Un bellissimo auspicio – hanno commentato gli amministratori – per l’anno che verrà. Ci auguriamo di portare presto a casa tutti i concittadini che sono stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni dopo il sisma del 2012. Solo quando tutti avranno ripreso possesso della loro normalità potremo dire di aver compiuto fino in fondo il nostro dovere di amministratori a servizio della collettività».

Presentato il “Bruzio” la moneta coniata dal Comune di Cosenza

COSENZA – Una moneta coniata in argento 800, di 26 millimetri di diametro e 9,5 grammi di peso. Sul fronte sono riportati la numerazione, il logo del Comune e il valore (corrispondente a 20 euro). Sul retro, invece, campeggia l’effigie di Federico II di Svevia e il corso di validità. E’ il Bruzio, il nuovo strumento di pagamento coniato dal Comune di Cosenza a sostegno delle famiglie economicamente svantaggiate e che sostituisce i tradizionali sussidi economici (buoni spesa) con i quali l’Amministrazione comunale, nel corso dell’anno e, in particolare nel periodo delle festività natalizie, va incontro alle esigenze dei non abbienti e bisognosi, residenti in città. La moneta è stata presentata ufficialmente ieri mattina nel salone di rappresentanza del Comune di Cosenza in una conferenza stampa cui hanno partecipato il Sindaco Mario Occhiuto e l’Assessore ai tributi e all’innovazione Lino Di Nardo al quale si deve la proposta di lanciare per primo lo strumento di pagamento nel circuito dell’economia locale, quello alimentato dai 24 operatori commerciali che hanno aderito all’iniziativa, rispondendo ad un avviso pubblico bandito dal Comune.

«E’ un’operazione di welfare distributivo, ma anche di innovazione e di marketing culturale – ha detto il Sindaco Occhiuto in conferenza stampa. Gli operatori commerciali che hanno aderito non sono solo i supermercati, ma ci sono anche attività importanti ed essenziali come farmacie e centri diagnostici. Contiamo – ha proseguito Occhiuto – anche di implementare queste misure di welfare distributivo a sostegno delle persone svantaggiate con l’emissione di altre monete, grazie anche al risparmio che sarà realizzato in sede di rimborso che sicuramente non sarà riferito a tutte le monete emesse. C’è, infatti – ha evidenziato il Sindaco – una grande attenzione da parte di collezionisti e cittadini che intendono conservare queste monete».

Occhiuto ha poi annunciato un importante evento, che sarà organizzato unitamente al Presidente dell’Ente nazionale per il Microcredito, Mario Baccini, che è stato nei giorni scorsi a Cosenza per partecipare ad un incontro a Palazzo dei Bruzi: la realizzazione a Cosenza della settimana europea della microimpresa culturale creativa. «Un’idea di livello internazionale – ha detto Occhiuto – e che prevede la realizzazione, all’interno del complesso monumentale di San Domenico, di incubatori culturali rivolti a soggetti che avviano imprese culturali creative, a dimostrazione del fatto che con la cultura il territorio può crescere e svilupparsi. Questa modalità di welfare creativo – ha aggiunto Occhiuto -può consentire alle persone di riscattarsi da una condizione di emarginazione sociale ed economica e promuovere nuove attività in un contesto dove esiste una strategia urbana di valorizzazione del territorio».

Ad illustrare obiettivi e finalità della nuova moneta,  nonché le sue modalità di utilizzo e di rimborso è stato l’Assessore Lino Di Nardo.

«Abbiamo voluto coniugare diversi aspetti – ha detto Di Nardo durante il suo intervento -: anzitutto il welfare, essendo i Bruzi destinati alle famiglie svantaggiate e ai meno abbienti, la cultura, con il conio sulla moneta dell’effigie di Federico II,  ed anche l’economia, perché con l’emissione di circa 100 mila euro di monete, aumentiamo la massa comunale monetaria di questo importo. A tutto questo – ha proseguito Di Nardo- si aggiunge un po’ di politica e un po’ di filosofia del valore della moneta”. Alle 1211 famiglie beneficiarie,in possesso dei requisiti previsti dall’avviso pubblicato dal Comune e finalizzato alla concessione del sussidio (residenza nel Comune di Cosenza, condizione di grave disagio economico attestata dalla dichiarazione ISEE relativa ai redditi conseguiti nel 2017 fino ad un massimo di 1000 euro) saranno corrisposte (l’erogazione è in corso presso l’economato di Palazzo dei Bruzi) 4 monete a famiglia, per un valore complessivo di 80 euro. “Avremmo voluto fare di più – ha detto ancora l’Assessore Di Nardo – ma, purtroppo, le domande sono state superiori a quelle che ci attendevamo e questo non è un buon segnale per l’economia cittadina». Con il Bruzio potranno essere acquistati, nei negozi ed aziende che aderiscono all’iniziativa e che esporranno un apposito contrassegno,beni di prima necessità e servizi primari.

Le aziende aderenti, una volta incassate le monete, potranno richiedere al Comune la trasformazione in danaro legale, al valore nominale, non prima del 1° luglio 2019 e non oltre il 31 dicembre 2019, data oltre la quale non saranno più rimborsabili.

«Il periodo di sei mesi, prima del quale non potrà essere chiesto il rimborso – ha aggiunto l’Assessore Di Nardo – ci consentirà di avere una massa monetaria in più nell’economia cosentina. Sarà questo un piccolo guadagno per il Comune perché trasliamo di sei mesi l’esborso monetario. Prima, con i buoni spesa, il 2 gennaio gli operatori commerciali si presentavano a chiedere il rimborso. Siamo sicuri che vi sarà un minore esborso da parte del Comune per la tesaurizzazione che ne deriverà».

Di Nardo ha detto, infine, che l’iniziativa sarà programmata anche negli anni futuri con una diversa immagine : “andremo da Telesio, al Ponte di Calatrava ad Alarico”.

Ciascun Bruzio dovrà essere speso entro e non oltre il 30 novembre del 2019 e per l’intero importo, in quanto non è consentito ricevere resto in euro.

Se da un lato la nuova moneta dà vita ad una politica di sostegno alle famiglie economicamente svantaggiate, dall’altro può prefigurare anche uno scenario di sostegno all’economia locale. Al di là della logica del mero profitto (incrementare cioè le loro vendite) le imprese che aderiscono all’iniziativa possono diventare protagoniste di un patto solidale che li impegnerà a incassare o convertire il Certificato di credito Bruzio solo dopo un termine prestabilito. Le imprese che incasseranno il Bruzio potranno utilizzarlo come strumento di scambio con le altre imprese del circuito o per convertirlo alla scadenza stabilita. L’obiettivo dei certificati di credito locali è, infatti, quello di sostenere l’economia del territorio. Più si fa circolare la moneta all’interno della comunità, più la ricchezza rimane sul territorio, anziché prendere la strada di aziende che possono trovarsi anche a centinaia di chilometri di distanza.

Ordine Ingegneri Cosenza contro la Centrale di Progettazione delle opere pubbliche

COSENZA – L’Ordine degli Ingegneri di Cosenza in merito esprime totale dissenso contro la proposta dell’istituzione della “Centrale per la progettazione delle opere pubbliche” inserita dal Governo nel disegno di Legge di Bilancio 2019, su indicazione del Ministero dell’Economia e Finanze, che prevede, in veste di progettista di opere Pubbliche, l’Agenzia del Demanio potrebbe assumere la veste di progettista di opere pubbliche, quale stazione appaltante e soggetto di committenza delegata da parte di altre Amministrazioni. 

L’Ordine degli Ingegneri di Cosenza ritiene pertanto inaccettabile tale proposta per più motivi. Innazitutto rappresenta la soluzione più inadeguata ad una giusta richiesta di semplificazione e velocizzazione delle procedure in tema di appalti pubblici; altera totalmente i principi di trasparenza e concorrenza su cui si fonda il sistema; confonde i ruoli tra i vari soggetti partecipanti alla procedura, tra chi progetta e chi controlla; riduce ad una platea di poche centinaia di professionisti l’onere di occuparsi della progettazione di tutte le opere pubbliche italiane per oltre ottomila stazioni appaltanti e banalizza semplificandolo, il processo progettuale a mera esecuzione ripetitiva di schemi e tipologie da replicare ovunque;

Secondo gli ingegneri di Cosenza, la “Centrale per la progettazione delle opere pubbliche” mortifica l’intervento progettuale, relegato a pura procedura tecnica senza considerare che ogni progetto è principalmente un processo culturale che nasce da specifiche esigenze, per specifici luoghi.

Con un sistema siffatto si affermerebbe, inoltre, il criterio della gratuità della prestazione professionale in violazione del principio dell’equo compenso, obbligatorio per tutte le Pubbliche Amministrazioni ai sensi della Legge 205/2017, art. 19 quaterdecies.

L’Istituzione della Centrale per la progettazione delle opere pubbliche per come previsto dal disegno di legge, svolgerà attività di progettazione di opere pubbliche e di ogni altra prestazione relativa alla progettazione di fattibilità tecnica ed economica, definitiva ed esecutiva di lavori, collaudo, nonché, ove richiesta, anche di direzione dei lavori e incarichi a supporto tecnico-amministrativo alle attività del responsabile del procedimento e del dirigente competente alla programmazione dei lavori pubblici; una gestione delle procedure di appalto in tema di progettazione per conto della stazione appaltante interessata; la predisposizione di modelli di progettazione per opere simili o con elevato grado di uniformità e ripetitività; la valutazione economica e finanziaria del singolo intervento; l’assistenza tecnica alle amministrazioni coinvolte nel partenariato pubblico/privato; una progettazione senza oneri diretti di prestazioni professionali.

Oltre ai rischi menzionati, la nascita di una Centrale per la progettazione delle opere pubbliche così concepita, in una regione come la Calabria dove i redditi medi dei professionisti delle aree tecniche sono tra i più bassi d’Italia e d’Europa, darebbe un colpo definitivo alla già debole economia del mondo professionale.

Pace, accoglienza, amore, gli auguri dell’assessore Matilde Spadafora Lanzino

COSENZA – Con l’approssimarsi del Natale arriva puntuale il messaggio dell’Assessore alla scuola del Comune di Cosenza, Matilde Spadafora Lanzino, che anche quest’anno ha indirizzato agli alunni delle scuole cittadine, alle loro famiglie, ai docenti e al personale un augurio particolare per le festività.

«Con nella mente e nel cuore le dolci parole e gli armonici  suoni che ci hanno regalato  le scolaresche di tutti gli istituti scolastici  comprensivi della città e che ho ascoltato partecipando con sommo piacere al loro invito – scrive l’Assessore Spadafora Lanzino nel suo messaggio- desidero far giungere a tutte le famiglie, ai docenti, al personale , ai bambini e alle bambine, ai preadolescenti, il mio più caro augurio di un sereno trascorrere dei  giorni in un clima di gioiosa festività. Il messaggio di pace, di accoglienza, di inclusione, di amore che la nascita di Gesù rappresenta – sottolinea inoltre l’Assessore alla scuola di Palazzo dei Bruzi – è messaggio universale che può da tutti essere accolto, abbracciato e vissuto. Lo accolgo io per prima e lo trasmetto alla mia città attraverso le parole del mahatma Gandhi:

«Prendi un sorriso e regalalo a chi non l’ha mai avuto. /Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte./ Scopri una sorgente, fai bagnare chi vive nel fango./Prendi una lacrima, posala sul volto di chi non ha pianto./Prendi il coraggio, mettilo nell’animo di chi non sa lottare./Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla./Prendi la speranza e vivi nella sua luce./Prendi la bontà e donala a chi non sa donare./Scopri l’amore e fallo conoscere al mondo».