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Oriolo, sciopero della fame dei lavoratori Lsu-Lpu. Servizi bloccati

ORIOLO (CS) – Si alza il tono della protesta ad Oriolo per quanto riguarda la situazione dei Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità. Da questa mattina alle 6 nella Sala Consiliare i 47 lavoratori del piccolo comune dell’entroterra jonico sono riuniti in assemblea permanente con il pieno sostegno dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giorgio Bonamassa.

Lo stesso primo cittadino assieme al vicesindaco Vincenzo Diego si sono intrattenuti con i lavoratori che hanno iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato. Con loro, all’interno del Municipio, anche le famiglie e alcuni bambini. Il Comune di Oriolo da stamattina ha tutti i servizi interrotti: dal trasporto scolastico, alla mensa per gli studenti sino alla Raccolta Differenziata. Bloccati anche il servizio idrico, la manutenzione dell’illuminazione pubblica e tutti gli altri. Il paese è paralizzato e la preoccupazione dei lavoratori asserragliati all’interno del Comune è palpabile. Se dalla Commissione Bilancio del Senato non dovessero arrivare novità sulla proroga del loro contratto e relativa stabilizzazione, le 47 unità di Oriolo (come tutti i 4500 ex Lsu/Lpu della Calabria) si ritroveranno senza un lavoro, andando incontro ad una situazione drammatica per loro – tante famiglie sono monoreddito con figli a carico e mutui da pagare – ma anche per il Comune che in questi anni bersagliato dal dissesto idrogeologico ha saputo sempre risollevarsi grazie alla preziosa attività amministrativa che ora rischia seriamente di bloccarsi. Così come la piccola micro economia del paese che dovrà fare a meno di 47 stipendi che sono una vera una boccata di ossigeno per bar, minimarket, piccoli artigiani e attività commerciali in genere.

Mentre il sindaco Bonamassa è tutt’ora con i lavoratori, il vicesindaco Diego non ha potuto abbandonare il suo posto di lavoro, ma da lì – per solidarietà e vicinanza verso i suoi concittadini – anch’egli ha iniziato lo sciopero della fame a tempo indeterminato.  «Diamo voce, così, ai senza volto della Pubblica Amministrazione – dichiara il vicesindaco e assessore alla Cultura, Vincenzo Diego -. Lo Stato ha gestito negli ultimi vent’anni in maniera disastrosa la situazione di questi lavoratori ed oggi non può mandarli a casa con un colpo di spugna, lasciando le loro famiglie e i comuni calabresi nel disagio e nella disperazione. Ad Oriolo – continua Diego – grazie agli Lsu riusciamo, tra le altre cose, a garantire il trasporto scolastico, riuscendo a mantenere in questo modo una scuola superiore, un presidio dello Stato e della legalità». Nel frattempo, le RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) degli Lsu/Lpu di Oriolo e cioè Mario D’Angelo (Cgil), Francesco Silvestri (Cisl) e Mario D’Elia (Uil) hanno messo al corrente la locale caserma dei Carabinieri del loro stato di agitazione che continua in un clima davvero surreale di sfiducia e disperazione

Lsu – Lpu Calabria, l’appello di Ciminelli all’Anci: «Tempo scaduto. O vinciamo assieme o perdiamo assieme»

COSENZA – Quella appena trascorsa è stata la giornata, nei pressi dello svincolo autostradale di Cosenza Nord, della manifestazione sotto la pioggia battente, di centinaia di ex Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità calabresi, bloccando per qualche minuto anche il traffico veicolare. Il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, anche oggi in prima linea al fianco dei lavoratori, tra cui anche i rappresentanti degli ex Lsu-Lpu di Amendolara. Momenti di tensione durante la manifestazione che testimoniano la rabbia e lo sconforto dei lavoratori. Il sindaco Ciminelli si fa portavoce, ancora una volta, da Cosenza, di una situazione al limite della sopportazione, una vera bomba sociale pronta ad esplodere. In Commissione Bilancio al Senato la discussione è stata ancora una volta rinviata con gli emendamenti della Maggioranza sulla questione ancora non pervenuti. «Siamo ormai alla soglia delle festività natalizie – ricorda il sindaco di Amendolara -. E il Senato rischia seriamente di non prendere in considerazione la problematica. Forse il reddito di cittadinanza fa più audience?Ma qui non ci si rende davvero conto che dal 1 gennaio, se non si interviene subito, 4.500 lavoratori calabresi con le relative famiglie andranno ad ingrossare le fila dei nuovi poveri italiani».

Intanto il sindaco Ciminelli incassa il sincero ringraziamento degli ex Lsu-Lpu di Amendolara e di altri comuni dell’Alto Jonio Cosentino e non solo, i quali chiedono di continuare la lotta, sino al raggiungimento dell’agognata stabilizzazione.

Ciminelli si appella in queste ore, ancora una volta, a tutti i sindaci calabresi, chiedendo al presidente dell’ANCI Calabria(Associazione Nazionale Comuni Italiani), Gianluca Callipo di chiamare a raccolta tutti i primi cittadini per un atto dovuto nei confronti di questi lavoratori che garantiscono i servizi nei Comuni – dove ai dipendenti in pensione non si sostituisce nessuno per via dei concorsi statali bloccati – e al contempo alimentano l’economia dei paesi dove lavorano. «Se non ora quando?», l’appello di Ciminelli. «Questo è il momento di stare assieme sotto l’unica bandiera per la difesa della dignità di queste persone, anche andando a Roma a manifestare sotto il Senato della Repubblica». «Il tempo sta per scadere e questa volta o vinciamo tutti insieme o perderemo tutti insieme! Lo tengano bene a mente tutti, nessun calabrese escluso!».

CONVOCATA MANIFESTAZIONE A ROMA

Intanto si apprende che, alla luce della situazione di stallo creatasi sul rinnovo del contratto e conseguente stabilizzazione dei 4500 ex Lsu/Lpu, i sindacati Cgil Cisl e Uil hanno deciso di spostare la mobilitazione a Roma per protestare sotto il Senato della Repubblica. La manifestazione si terrà giovedì 20 dicembre, in concomitanza con i lavori parlamentari, mantenendo, comunque, i presidi nei comuni calabresi. Il sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, facendo seguito all’invito rivolto, oggi pomeriggio, al presidente dell’Anci Calabria, Gianluca Callipo, di chiamare a raccolta tutti i sindaci, invita il presidente stesso a partecipare alla manifestazione romana, convocando tutti i primi cittadini dei comuni calabresi. Nel frattempo, il sindaco di Amendolara ha interessato della situazione anche il vescovo della diocesi di Cassano all’Ionio, monsignor Francesco Savino – che ha mostrato indiscussa vicinanza ai lavoratori – invitandolo a partecipare alla manifestazione nella Capitale.

Oliverio: «Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame»

CATANZARO «Di fronte ad accuse infamanti ho deciso di fare lo sciopero della fame.
La mia vita e il mio impegno politico e istituzionale sono stati sempre improntati al massimo di trasparenza, di concreta lotta alla criminalità, di onestà e rispettosa gestione della cosa pubblica. I polveroni-prosegue il presidente della Regione Mario Oliverio- sono il vero regalo alla mafia. Tra l’altro, l’opera oggetto della indagine non è stata appaltata nel corso della mia responsabilità alla guida della Regione.
Quanto si sta verificando è assurdo. Non posso accettare in nessun modo che si infanghi la mia persona e la mia condotta di pubblico amministratore, sarebbe come accettare di aver tradito la fiducia dei cittadini.Chiedo chiarezza! Lotterò con tutte le mie energie perché si affermi la verità».

Protesta Lsu – Lpu, bloccato svincolo di Cosenza Nord

RENDE (CS) – I precari Lsu- Lpu stanno protestando da stamane nei pressi dell’uscita dello svincolo autostradale di Cosenza Nord che risulta al momento ancora bloccato.

Al centro della vertenza la questione relativa al possibile mancato rinnovo da parte del governo centrale delle risorse, non inserite in bilancio, per garantire la stipula dei contratti dei lavoratori precari per un altro anno. Lo ricordiamo, sono oltre 4500 i precari Lsu-Lpu della Regione Calabria interessati dalla vicenda.

 

Ancora maltempo, oggi allerta arancione su gran parte della Calabria

COSENZA – La Protezione Civile Regionale ha diramato per la giornata di oggi allerta arancione su gran parte della Calabria e del Centro Sud. A causa di una perturbazione atlantica, infatti, sono previsti, in particolare sul basso Tirreno, forti piogge anche a carattere di temporali e venti di burrasca. I fenomeni temporaleschi saranno accompagnati, nel corso della mattinata anche da violente raffiche di vento e mareggiate.

Sui settori orientali, invece, è stata diramata allerta gialla.

 

 

 

 

Multifunzionalità dell’azienda agricola e attività connesse, un workshop a Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ) – Cosa si intende per Azienda Multifunzionale? A chi si rivolge? Sono questi e altri ancora i quesiti fondamentali che verranno sviluppati e trattati nel corso del WORKSHOP “LA MULTIFUNZIONALITA’ DELL’AZIENDA AGRICOLA, LE ATTIVITA’ CONNESSE” organizzato dall’Associazione “La Forma” Martedì 18 Dicembre, dalle ore 15, presso la sede di Coldiretti Calabria di Sant’Eufemia di Lametia Terme (CZ)

Una giornata di studio e approfondimento sull’argomento scelto dall’Associazione – in risposta alla Misura 1 Intervento 01.01.01 – Sostegno alla formazione professionale e azioni finalizzate all’acquisizione delle competenze – PSR Calabria 2014-2010 – e dedicato alle imprese agricole e agli stakeholders dello sviluppo rurale.

La multifunzionalità è oggi il core business dello sviluppo rurale che ha trasformato il modo di intendere l’azienda agricola, non più e non solo riversa su sé stessa ma aperta ai flussi urbani e turistici collegata operativamente e virtualmente ai canali commerciali e in grado di intercettare un nuovo tipo di domanda che proviene dal cittadino.

Per agricoltura multifunzionale s’intende quell’agricoltura che oltre ad assolvere la propria funzione primaria, ovvero la produzione di beni alimentari, è in grado di fornire servizi secondari, utili alla collettività.

Il Workshop si propone di colmare un vuoto informativo e analitico oltre che prefiggersi come uno strumento di supporto per coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta al concetto di multifunzionalità ma anche e soprattutto per gli imprenditori che hanno già maturato l’idea di diversificare la propria attività agricola integrandola con nuovi asset aziendali.

La multifunzionalità non è solo un bene per il cittadino (oltre all’agriturismo pensiamo alle fattorie didattiche, alle energie alternative, alla vendita diretta, alle varie forme di agri-asili/agrinido, all’agricoltura sociale): diversificare le fonti di reddito consente agli agricoltori di ridurre il rischio di reddito potendo contare su fonti alternative di entrate.

Asp di Cosenza, i dipendenti dichiarano lo stato di agitazione

COSENZA- È giunta ieri nelle mani del Prefetto di Cosenza, la dichiarazione dello Stato di Agitazione dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Il documento a firma dei sindacati Cgil Cisl Uil, insieme a Fials e Fsi, denuncia il disinteresse dei vertici dell’Azienda alle richieste provenienti dai sindacati che sollecitavano la convocazione un tavolo di contrattazione per l’applicazione dei provvedimenti atti a valorizzare la professionalità dei dipendenti.

Oggi, le stesse OO.SS. insieme alla RSU, sono state convocate per discutere soltanto uno dei problemi posti all’attenzione di S.E. il Prefetto.

I sindacati sono però determinati a portare avanti le istanze per la valorizzazione e il riconoscimento delle professionalità dei dipendenti anche attraverso l’applicazione della legge Madia e di tutte le altre procedure necessarie a consentire a tanti lavoratori, che si trovano in condizioni di precarietà, di vedersi riconosciuta finalmente la dignità.

Ora il prossimo passo spetta all’Azienda Sanitaria, che celermente potrà attivarsi per aprire il dialogo con le Organizzazioni Sindacali su tutti i temi già ampiamente sollecitati dagli stessi

Ospedale Cosenza, criticità e passi in avanti, Gentile ieri a Palazzo dei Bruzi

COSENZA – I passi in avanti compiuti, ma anche le criticità che continua a manifestare e che si spera possano essere avviate a soluzione. La fotografia dello stato dell’arte dell’Ospedale dell’Annunziata la scatta ancora una volta il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Achille Gentile riferendone in Commissione consiliare sanità. Il numero uno dell’azienda ospedaliera ha accolto di buon grado il nuovo invito rivoltogli dalla Presidente dell’organismo consiliare Maria Teresa De Marco che ha introdotto e coordinato i lavori della seduta, ringraziando il manager per la disponibilità dimostrata anche in questa nuova occasione.

Achille Gentile ha, in apertura di seduta, riferito degli importanti passi avanti compiuti dall’Ospedale dell’Annunziata, anche di recente, quando due interventi eseguiti nel nosocomio cosentino sono stati trasmessi in videoconferenza in cinque continenti, così come due altri interventi eseguiti da due cardiologi interventisti appartenenti all’azienda ospedaliera sono stati trasmessi al Congresso europeo di cardiologia, ad un forum che ha radunato 1500 cardiologi a Milano.

«E’ per noi – ha detto Gentile – motivo di particolare orgoglio che testimonia il livello di professionalità raggiunto da alcuni operatori. Gli obiettivi li stiamo raggiungendo tutti con una tempistica limitata, anche a causa dei lavori in corso nella struttura. Di recente abbiamo inaugurato il Polo Oncologico al Mariano Santo con l’acceleratore lineare di ultima generazione capace di assistere oltre cento pazienti. Nel 2019 sarà aperta la degenza al Mariano Santo.  Tutte le tecnologie presenti nel Polo Oncologico fanno del Mariano Santo un polo all’avanguardia. E’ evidente – ha aggiunto Gentile -che per raggiungere quel comfort di tipo alberghiero o il sistema di accoglienza tipico di altri ospedali fuori regione, ci vorrà un po’ di tempo. A gennaio l’Annunziata avrà un nuovo ed unico ingresso, vigilato con telecamere, anche per garantire maggiori condizioni di sicurezza e tra non molto avrà anche al suo interno un ristorante, un’edicola, l’estetista ed il parrucchiere per i pazienti. Con l’apertura della terza sala angiografica sarà poi messa in sicurezza tutta l’area dell’emergenza».

Il direttore generale dell’azienda ospedaliera  ha anche annunciato l’arrivo di cinque nuovi primari dal prossimo primo gennaio a medicina generale, chirurgia generale, neurochirurgia, dermatologia e oculistica. In tutto saranno 18 i primari assunti dall’inizio della gestione di Achille Gentile. Anche il reparto di chirurgia toracica potrà contare su un nuovo primario, il dottor Le Quaglie, che prenderà servizio nei prossimi giorni. Altri investimenti sono in itinere con il nuovo reparto di Oncologia ginecologica e chirurgia senologica.

Sul tappeto resta, però (e qui si è passati all’esame delle criticità), il problema del Pronto soccorso che per il direttore generale Gentile “non è un pronto soccorso africano, come qualcuno ha scritto sui social, ma un pronto soccorso con le criticità e i problemi tipici di tutti gli ospedali nazionali. Un problema acuito dal fatto che i concorsi che vengono banditi vanno deserti o quasi, anche perché nei pronto soccorso nessuno vuole andare a lavorare, anche per le questioni legate al fattore sicurezza”. Il problema Achille Gentile lo riconosce ed auspica che «con l’ampliamento del DEA e con una superficie aggiuntiva di 400 mq. in più i disagi e le calche possano diminuire. D’altra parte – ammette – un Ospedale nato 70 anni fa per servire una popolazione di 150 mila abitanti, è chiaro che manifesti difficoltà non da poco con un bacino di utenza di circa un milione di persone che ne ha fatto negli anni un polo di attrazione non solo per la città, ma anche per la provincia e la regione da dove arrivano accessi dall’area materno-infantile e dall’interventistica».

Il problema dell’iperaffluenza del Pronto Soccorso restano gli eccessivi codici bianchi, pari attualmente al 65,77%. A questo proposito è intervenuto il consigliere comunale Enrico Morcavallo che ha lanciato la proposta di limitarli attraverso un maggiore coinvolgimento nella loro gestione del  servizio di guardia medica. I passi in avanti compiuti dall’Annunziata sotto la gestione del direttore generale Achille Gentile sono stati evidenziati dal consigliere comunale Damiano Covelli. Per Covelli «oggi l’Ospedale dell’Annunziata esprime professionalità e qualità anche se non bisogna sentirsi appagati”. Restano anche per Covelli le criticità del pronto soccorso, ma il consigliere si è detto fiducioso per l’ampliamento della DEA ed ha lanciato un appello dal sapore politico evocando la realizzazione del nuovo ospedale: “se la politica, anziché avvitarsi su sé stessa riuscisse a fare uno scatto in avanti  per il bene della comunità, sarebbe cosa utile».

Per la Presidente De Marco la congestione del Pronto soccorso dell’Annunziata è determinata anche da una non piena funzionalità degli ospedali della provincia. «Bisognerebbe farli funzionare meglio».

Per il consigliere Piercarlo Chiappetta, invece, la questione del Pronto soccorso è soprattutto di carattere organizzativo. «Bisognerebbe ragionare in modo completamente innovativo. Il problema non si risolve solo modificando la struttura, anche perché il pronto soccorso dell’Annunziata è stato concepito strutturalmente in malo modo sin dall’inizio”. Pur apprezzando il lavoro portato avanti dal direttore Gentile, anche con riferimento al potenziamento dei reparti, Chiappetta ha sottolineato, inoltre, la necessità di operare degli aggiustamenti anche al polo oncologico. Nel dibattito è, inoltre, intervenuta la consigliera Francesca Cassano che ha insistito sulla necessità della realizzazione del nuovo Ospedale posto che, “nonostante l’ottimizzazione dell’esistente, l’Annunziata continua a rivelare le sue criticità. Qual è la logica – si chiede Cassano – che fa calare il silenzio su una nuova struttura che dovrebbe, invece, essere una risorsa regionale?»

Soddisfazione per i passi avanti compiuti ha espresso la consigliera Bianca Rende, che ha parlato, però, anche di ombre, sempre con riferimento al pronto soccorso «dove – ha detto –  esistono non pochi problemi di promiscuità e di privacy. Quando si sale nei reparti – ha affermato Rende – significa salvarsi perché nell’80% dei casi ci si imbatte in una buona professionalità e assistenza. Ma è il primo impatto con il pronto soccorso, biglietto da visita dell’Ospedale, che va cambiato.Bisognerà fare in modo che col tempo tutta la struttura sia come l’acceleratore lineare del Mariano Santo dove si respira aria di futuro e di tecnologie al passo coi tempi».

In chiusura di seduta, l’intervento della consigliera comunale Annalisa Apicella secondo la quale «la sanità appartiene e a tutti e non può avere colore politico”. Apicella ha rivolto un plauso al direttore generale per quel che è stato fatto e si sta realizzando, chiedendo uno sforzo in più “anche perché l’Annunziata, pur non essendo strutturalmente tra gli ospedali migliori, esprime professionisti e tecnici di grande spessore».

 

 

 

Educazione alla cittadinanza nelle scuole, la proposta Anci approda all’Unical

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – L’Università della Calabria mostra attenzione alla proposta di legge di iniziativa popolare, promossa dal Comune di Firenze e fatta propria dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), sull’introduzione dell’educazione alla cittadinanza nei curricula scolastici di ogni ordine e grado come materia autonoma con voto.

Un gruppo di docenti dei settori disciplinari più direttamente interessati – politologico, pedagogico, filosofico-giuridico, psicologico ed economico – è pronto a istituire un seminario permanente allo scopo di offrire sostegno scientifico e tecnico ai promotori dell’iniziativa, che mira a formare giovani cittadini al senso di responsabilità, alla cultura dei diritti e dei doveri civici, promuovendo il valore del rispetto delle istituzioni, del prossimo e della memoria, attraverso lo studio della Costituzione, l’educazione alla legalità, alla sicurezza, al pubblico, all’ambiente, l’educazione digitale e alimentare.

Se ne discuterà in un primo incontro operativo il prossimo martedì 11 dicembre nella sala A del centro congressi “Beniamino Andreatta”, a partire dalla 9,30. A presiedere i lavori sarà Angela Costabile, docente di Psicologia dello sviluppo e dell’educazione. Dopo l’introduzione di Spartaco Pupo, docente di Storia delle dottrine politiche e ideatore dell’iniziativa, interverranno Matilde Spadafora Lanzino, assessore alla Scuola nel Comune di Cosenza, e Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo e presidente dell’Anci Calabria, che illustreranno la proposta di legge. Ne discuteranno Giancarlo Costabile (Storia della pedagogia), Paola Helzel (Filosofia del diritto), Antonella Reitano (Economia e gestione delle imprese) e concluderà Francesco Raniolo (Scienza politica).

Amaco, la FILT-CGIL denuncia «Calpestati i diritti dei lavoratori»

COSENZA – La Federazione FILT – CGL ( Federazione Italiana Lavoratori Trasporti) denuncia attraverso un documento, la situazione «discriminatoria che si sta verificando nell’anzieda di trasporti Amaco». Di seguito quanto riportato nel documento.

«Questa O.S. vuole denunciare la grave situazione discriminatoria, che si perpetra
nell’azienda municipalizzata di Cosenza AMACO S.P.A., nei confronti di alcuni lavoratori, ai quali, a
differenza di altri, sono richieste particolari prestazioni lavorative, anche oltre l’orario di lavoro,
senza riconoscimento retributivo ed in violazione dei tempi di recupero delle energie psicofisiche,
nell’alternanza riposo lavoro nelle 24 ore, sottoponendo gli stessi a rischi, probabilmente anche al
di fuori da coperture assicurative».

«Procediamo con ordine; l’AMACO, azienda partecipata al 100% dal comune di Cosenza,
vanta un organico di circa 170 dipendenti; di questi circa 100, rivestono la qualifica di operatore
d’esercizio (autisti di autobus), fra questi circa cinquanta assunti progressivamente a seguito
dell’ultimo concorso tenutosi una decina di anni fa.
Orbene, il servizio in cui queste anomalie si consumano è denominato “AL VOLO”. Trattasi
di servizio a chiamata, che si differenzia dal trasporto pubblico tradizionale per il quale la regione
Calabria riconosce all’azienda, un indennizzo chilometrico.

Il servizio AL VOLO, invece, dovrebbe autofinanziarsi, ma evidentemente i ricavi non
garantiscono una tale sicurezza gestionale, tanto è vero che sempre maggiori competenze
vengono assegnate ai conducenti, dai quali, come dicevamo, si pretendono prestazioni che vanno
al di là dei loro compiti e del normale orario di lavoro, anche a scapito della sicurezza dei lavoratori
e dei passeggeri. Infatti durante quello che dovrebbe essere il tempo di riposo, il conducente,
fornito di smartphone aziendale, deve gestire le prenotazioni e organizzare gli appuntamenti,
effettuando telefonate ai singoli utenti; terminato il servizio, è poi chiamato ad effettuare il
versamento degli incassi, anche questo spesso fuori dall’orario di lavoro, si aggiunga tutto ciò alle
oltre dieci ore di nastro lavorativo, con inizio e termine delle prestazioni anche durante la notte, e
poi chiediamoci quante ore un lavoratore deve rimanere a disposizione dell’azienda?
Ciò palesa tra l’altro, assoluta improvvisazione nell’organizzazione del lavoro stesso, tanto
che, è lasciato al “libero arbitrio” del conducente stabilire il percorso da seguire per il “recupero”
dei passeggeri che hanno prenotato, in questo modo diventa assai opinabile l’operato del
conducente, in caso di un qualsiasi inconveniente o incidente. Il fatto che si tratti di un lavoro disagiato, lo evidenzia anche la particolare attenzione che manifesta l’azienda agli operatori del settore, allorquando al lavoratore che rientra da una mancata prestazione sul servizio AL VOLO, viene assegnato nuovamente lo stesso servizio a scapito della regolare turnazione. Quasi a “punire” l’assenza del lavoratore, evidenziando
comportamenti che potremmo definire persecutori. Questa particolare “attenzione” non viene
invece riservata per le mancate prestazioni su altri turni assegnati in altri settori.
Si consideri poi, che a differenza degli altri colleghi, chi è assegnato a questi turni, di solito
viene messo a conoscenza del servizio da svolgere con un preavviso anche inferiore alle 24 ore,
precludendo l’organizzazione delle relazioni personali e familiari.
Se a tutto ciò aggiungiamo che solo una piccola parte, del totale degli operatori d’esercizio
(circa un quarto), sono richieste tali prestazioni lavorative, capirete bene che è assolutamente
intollerabile e vessatoria tale condizione lavorativa.
L’allarme di questa O.S., si fa sempre più pressante, in considerazione del fatto che sempre
più frequente è l’utilizzo dei lavoratori verso queste forme di lavoro “stravaganti”, infatti l’AMACO  ha incrementato il servizio, affiancando alle navette da e per l’aeroporto di Lamezia Terme, con
navette per la stazione di Paola, con servizi particolari sempre denominati AL VOLO, riservati ad
utenti che prenotano per effettuare lo shopping in città, piuttosto che programmare le uscite nel
week end.
Con la presente intendiamo sensibilizzare l’opinione pubblica, ma sopratutto spronare un
intervento di chi dovrebbe esercitare una funzione di controllo sull’azienda, ci riferiamo alla
Regione Calabria, alla giunta comunale, ma anche ai consiglieri tutti, così come all’associazione
datoriale ASSTRA, ovviamente riservandoci di tutelare gli interessi dei lavoratori, nelle sedi
opportune».