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Coronavirus, anche Cutro diventa “zona rossa”

CROTONE – La presidente della Regione Calabria ha emanato l’ordinanza che dispone la ‘chiusura’ del Comune di Cutro (KR): è il terzo comune calabrese diventato praticamente “zona rossa” dopo Montebello Jonico e San Lucido.

«Una misura che – si rende noto nella nota – si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati negli ultimi giorni. L’ordinanza, così come già avvenuto per i comuni di Montebello Jonico (RC) e San Lucido (CS), prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».

 

Coronavirus, quarta vittima in Calabria

COSENZA – Questa mattina è deceduto nel reparto di Rianimazione dell’Annunziata di Cosenza un ottantenne, di Paola, risultato positivo al Coronavirus e ricoverato in ospedale da giorni. A confermare la notizia sono fonti ufficiali dell’Azienda ospedaliera di Cosenza.
L’uomo era stato ricoverato nel reparto di Malattie infettive il 12 marzo scorso. Come nella gran parte dei casi di decesso per il Covid 19, il paziente presentava un quadro clinico già compromesso che si è aggravato negli ultimi giorni, tanto da richiedere il trasferimento nel reparto di Anestesia e Rianimazione (Terapia Intensiva) dove alle prime ore di oggi è spirato.

Quattro vittime

Salgono quindi in pochi giorni a quattro i morti in Calabria per l’infezione da coronavirus. Due si sono verificati nella sola giornata di ieri, l’informatore scientifico di Rende e un sessantenne crotonese, e un altro la scorsa settimana nel reggino (a Montebello Jonico).

Coronavirus, seconda vittima in Calabria. Non ce l’ha fatta l’informatore scientifico di Rende

COSENZA – Salgono a due le vittime del coronavirus in Calabria.

Dopo che nei giorni scorsi era morto anche un uomo, di Montebello Jonico (RC), risultato post-mortem positivo al coronavirus, è deceduto questa mattina, nel reparto di rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, il paziente di Rende e originario di Tarsia ricoverato il 7 marzo scorso e risultato positivo al Covid 19. A confermare la notizia è stato il primario del Reparto di Anestesia e Rianimazione (Terapia Intensiva) del nosocomio, Pino Pasqua. Il paziente, P.O. informatore scientifico sessantenne, come nella gran parte dei casi di decesso per il Covid 19, presentava un quadro clinico già compromesso. 

Nel nosocomio cosentino è ricoverata anche la moglie della vittima.

Il cordoglio del sindaco di Rende Marcello Manna

 

Montebello Jonico primo comune calabrese “chiuso” per Coronavirus

CATANZARO . La governatrice della Calabria, Jole Santelli, fa sapere di aver emanato l’ordinanza che dispone la ‘chiusura’ del Comune di Montebello Jonico (RC). 

«Una misura che si è resa necessaria a seguito del numero di casi di positività al Coronavirus registrati fra ieri e oggi. L’ordinanza prevede il divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti, il divieto di accesso nel territorio comunale, la sospensione delle attività degli uffici pubblici. Viene comunque garantita l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. 

Potranno varcare i confini comunali gli operatori sanitari e socio-sanitari, il personale impegnato nelle attività collegate all’emergenza, gli esercenti che hanno attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali ma tutti avranno l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale.

L’ordinanza consente il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». Lo rende noto Jole Santelli, presidente della Regione Calabria.

Coronavirus, in Calabria i casi salgono a 89

CATANZARO – La Regione Calabria ha diramato il bollettino sui dati odierni dei contagi da Covid-19. In Calabria ad oggi sono stati effettuati 819 tamponi.

Le persone risultate positive al Coronavirus sono 89 (+21 rispetto a ieri), quelle negative sono 730.

Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:

Catanzaro: 7 in reparto; 2 in rianimazione; 4 in isolamento domiciliare;

Cosenza: 15 in reparto; 3 in rianimazione; 5 in isolamento domiciliare;

Reggio Calabria: 9 in reparto; 2 in rianimazione; 19 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 1 deceduto;

Vibo Valentia: 4 in isolamento domiciliare;

Crotone: 5 in reparto; 12 in isolamento domiciliare;

I soggetti in quarantena volontaria sono 4583, così distribuiti:

– Cosenza: 1230

– Crotone: 293

– Catanzaro: 371

– Vibo Valentia: 458

– Reggio Calabria: 2231

Le persone giunte in Calabria negli ultimi quattordici giorni che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 7793.

SITUAZIONE NAZIONALE

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 23.073 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 27.980 i casi totali (rispetto a ieri sono 3.233 per una crescita del 13,1%).

Sono 2.749 le persone guarite. I pazienti ricoverati con sintomi sono 11.025; 1.851 quelli in terapia intensiva, mentre 10.197 sono in isolamento domiciliare fiduciario. I deceduti sono 2.158, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

‘ndrangheta, Gdf sequestra 1 milione di euro ad affiliato

COSENZA – I Finanzieri del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Cosenza, nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo, per un importo complessivo di quasi 1 milione di euro, emesso dal GIP del locale Tribunale, a carico di un appartenente ad una cosca di ‘ndrangheta operante nel comune di Corigliano Calabro (CS).
Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Cosenza, hanno interessato C.M. (classe 1976), soggetto coinvolto nell’operazione di polizia “Santa Tecla”, condotta nel 2010 dalla DDA di Catanzaro e successivamente condannato dalla Corte di Appello di Catanzaro – con sentenza divenuta irrevocabile nel 2015 – alla pena della reclusione di anni 5 e mesi 4, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis c.p.).
Dagli accertamenti, eseguiti anche mediante l’ausilio di accertamenti bancari e minuziose ricostruzioni documentali, è risultato che la persona destinataria del provvedimento, nel periodo 2016-2019, aveva omesso di comunicare agli Organi preposti alcune operazioni di cessione di fabbricati e ricavi per pignoramenti presso terzi, per un valore complessivo di oltre 973.000,00 euro.
Tale obbligo di comunicazione, disciplinato dalla vigente normativa antimafia, prevede che i soggetti condannati in via definitiva per associazione a delinquere di stampo mafioso, nonché i destinatari di una misura di prevenzione personale, sono tenuti a comunicare, per dieci anni (a decorrere dalla data del decreto e/o sentenza definitiva di condanna) – ed entro 30 giorni dal fatto – al Nucleo di Polizia economico-finanziaria competente per territorio, tutte le variazioni nell’entità e composizione del patrimonio, concernenti elementi di valore non inferiore ad € 10.329,14.
Al termine degli accertamenti, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i Finanzieri hanno proceduto al sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di 17 terreni e 19 fabbricati (ubicati nel Comune di Corigliano-Rossano), 2 automezzi ed i saldi attivi di 2 conti correnti bancari.

Emergenza Covid-19, fra nuovi posti letti e sperimentazione farmaco anti-artrite non c’è sosta all’Annunziata

COSENZA – A Cosenza prosegue l’attuazione del Piano regionale emergenza per far fronte al COVID-19, in un lavoro di squadra con la governatrice Santelli  e il gruppo di lavoro regionale.

Negli ospedali dell’Azienda sono stati attivati nuovi posti letto da destinare all’emergenza Coronavirus.

L’Unità di crisi aziendale in seduta permanente al Presidio Ospedaliero  dell’Annunziata, dalla scorsa domenica, lavora congiuntamente con ASP al fine di assicurare percorsi condivisi  su scala provinciale.

E mentre prosegue anche a Cosenza, fra i pochi centri in Italia, la somministrazione del  Tocilizumab, il farmaco per l’artrite reumatoide che si potrebbe rivelarsi efficace nella cura della sintomatologia COVID-19, in attesa della prima verifica degli effetti della somministrazione, si lavora a pieno ritmo. Nel laboratorio galenico dell’Annunziata, per far fronte alla richiesta di disinfettanti, a fronte della difficoltà di reperirli sul mercato, nei giorni scorsi sono stati prodotti 100 litri di soluzione disinfettante idroalcolica per mani – uso esterno. E nei prossimi giorni, se dovesse  persistere la difficoltà di approvvigionamento, si provvederà a produrre anche  l’amuchina.

“L’ospedale dell’Annunziata, in queste ore di grande lavoro non solo strettamente sanitario, ma anche organizzativo, per far fronte alla logistica dell’emergenza –  ha dichiarato il Commissario Straordinario, Giuseppina Panizzoli – sta mostrando un alto senso di responsabilità e dedizione. Il mio ringraziamento va ai medici, agli operatori sanitari, ai tecnici e al personale che in queste ore stanno lavorando senza risparmiarsi: un lavoro di squadra che certamente aumenta la capacità dell’Annunziata di  fronteggiare crisi come quella attuale. Il mio ringraziamento va anche ai tanti fra giovani, associazioni, singoli cittadini  che con le loro donazioni sono vicini all’ Ospedale di Cosenza, con segni tangibili che mostrano il senso profondo dell’ appartenenza alla Comunità”.

Effetto collaterale dell’ epidemia è anche la carenza di sangue per far fronte alla  quale l’azienda ha organizzato, da oggi,  una raccolta straordinaria. Tanti cittadini hanno risposto all’appello; 28 nella sola mattinata di oggi ma le donazioni continuano anche nei prossimi giorni. Affinché le donazioni avvengano in totale sicurezza nel rispetto anche delle recenti disposizioni dei decreti di contenimento della diffusione dell’epidemia, è necessario prenotare la donazione al nr  0984681404, attivo h 24.

Sindaco di Catanzaro dispone chiusura cimiteri

CATANZARO – Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, nell’ambito dei provvedimenti relativi al contenimento del contagio da coronavirus, ha disposto la chiusura fino a data da destinarsi dei quattro cimiteri cittadini. Saranno comunque garantiti i servizi essenziali (come tumulazione ed estumulazione delle salme).

La decisione, si legge in una nota, è stata presa in via precauzionale per limitare il più possibile gli assembramenti e tutelare la salute delle persone. Si rinnova l’invito a uscire di casa solo per lo stretto necessario, e cioè per motivi di lavoro, per fare la spesa o andare in farmacia.
   

Emergenza Covid-19, continuano i controlli dei carabinieri: 24 denunce nel cosentino

COSENZA – I carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno ulteriormente rafforzato l’azione di controllo condotta sul territorio di tutta la provincia per far fronte alle esigenze imposte dalla situazione di emergenza legata alla diffusione del Covid-19”. In questo contesto, le pattuglie sul territorio stanno dedicando in modo prioritario le quotidiane attività di servizio alla verifica del rispetto delle misure decise dal Governo in tema di contenimento del virus, a partire dagli accertamenti, mediante autocertificazione, della motivata circolazione di persone e veicoli in strada.

24 denunce per inosservanza delle disposizioni dell’Autorità

In particolare, nella giornata di ieri, sono stati disposti numerosi posti di controllo nella città di Cosenza ed in tutti i comuni della provincia, nel corso dei quali sono stati denunciati 24 cittadini per il reato di inosservanza delle disposizioni dell’Autorità, ai sensi dell’articolo 650 del codice penale. Tra i soggetti segnalati all’Autorità giudiziaria anche 4 ragazzi sorpresi in piazza Europa a Cosenza nella notte, a bordo di un’autovettura, che circolavano senza alcun giustificato motivo, di ritorno da una cena a casa di amici, come dichiarato dagli stessi.

Controlli negli esercizi commerciali

Inoltre, i militari hanno proceduto anche alla verifica del rispetto degli orari di chiusura di esercizi commerciali e della regolamentazione sulla distanza di sicurezza interpersonale tra avventori. A conclusione della giornata sono stati effettuati controlli in 374 esercizi, che hanno consentito di riscontrare delle irregolarità in 4 di essi, per i quali è già stata avanzata proposta di sospensione dell’attività commerciale per il mancato rispetto della normativa vigente. Nella circostanza, oltre al mancato rispetto dell’orario di chiusura, si è avuto modo di constatare all’interno dei locali in argomento la presenza di più avventori che tranquillamente consumavano bevande, anch’egli denunciati per ai sensi dell’art. 650.

Norme non osservate a Cariati e Mirto

A Cariati, invece, sono state individuate due persone che hanno omesso di comunicare all’Autorità sanitaria il recente rientro dalla provincia di Brescia, omettendo di porsi in quarantena. Infine, i carabinieri della Stazione di Mirto Crosia hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Castrovillari il grave comportamento di una donna che, benché sottoposta all’obbligo dell’isolamento domiciliare, è uscita dalla propria abitazione per recarsi presso un istituto bancario del luogo.

 

 

La Regione Calabria attiva il piano di emergenza Coronavirus: 400 posti di terapia intensiva e subintensiva

CATANZARO – Il Presidente della regione Calabria, Jole Santelli, in accordo con il commissario straordinario Saverio Cotticelli e con il supporto del Dipartimento Salute, ha approvato il piano che prevede l’attivazione di 400 posti letto di terapia intensiva e subintensiva per le aree nord, centro e sud della regione.

Nella determinazione dei posti, 90 saranno attivati nelle strutture di Cosenza, Castrovillari, Rossano, Cetraro, Azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, Mater Domini di Catanzaro, Lamezia, Crotone, Reggio Calabria, Polistena e Vibo Valentia.

Ulteriori 310 posti verranno così attivati: 110 nell’area nord nelle strutture di Paola, Rogliano e Rossano, 100 posti per l’area centro nelle strutture di Germaneto e Tropea. Nell’area sud saranno attivati 100 posti, nelle strutture di Gioia Tauro, Locri, Melito Porto Salvo.

Piano quarantene

«Si è scelto – spiega la nota della Regione -, al fine di agevolare l’attivazione immediata, di selezionare strutture attive e di celere adeguamento, individuate con il supporto delle Asp e delle Aziende Ospedaliere.

Per il piano relativo alle quarantene, oltre alle strutture di proprietà regionale, sono stati individuati con l’Agenzia dei Beni Confiscati strutture idonee sull’intero territorio regionale, oltre che strutture dell’Esercito».

Piano straordinario asdunzioni

«È stato avviato il piano straordinario per le assunzioni di personale medico e paramedico a tempo determinato, finalizzato alla gestione dell’emergenza. Già domani sarà pubblico l’avviso per il reclutamento di 300 medici specializzati e specializzandi.

Saranno, inoltre, utilizzate le graduatorie degli idonei a scorrimento per l’assunzione, sempre a tempo determinato di 270 infermieri e 200 Oss. L’accettazione degli incarichi è valutata come titolo di carriera nei concorsi per assunzioni a tempo indeterminato».