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Coronavirus, Santelli: «Chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici»

CATANZARO – La governatrice della Calabria, Jole Santelli, ha appena firmato un’ordinanza che prevede la chiusura di negozi di barbiere, parrucchiere e centri estetici fino al 3 aprile. «Una misura già assunta da altre regioni – dichiara la Presidente di Regione -, considerata la particolarità di queste professioni, che impone una distanza molto ravvicinata con i clienti.Stiamo affrontando una situazione in continua evoluzione. È necessario fare di tutto per limitare la diffusione del contagio: non possiamo permetterci di trascurare nessun aspetto della vita quotidiana dei calabresi». 

Ordinanza Santelli: controlli e quarantena obbligatoria per chi ritorna

CATANZARO – Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa in merito all’ordinanza appena firmata dal presidente della regione Calabria, Jole Santelli:

«Ho appena firmato l’ordinanza che introduce misure straordinarie a seguito dell’evoluzione che ha avuto l’emergenza Coronavirus nelle regioni settentrionali. Un’evoluzione che ha spinto tante persone residenti al Nord a far ritorno in Calabria.

Come già annunciato il documento prevede, per chiunque chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici, giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, la misura della quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva.

È necessario comunicare questa misura al proprio medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta oppure telefonando al numero verde regionale 800-767676 o al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale territorialmente competente, che adotterà le misure necessarie.

I Dipartimenti di Prevenzione dovranno fornire giornalmente al Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie e al Prefetto territorialmente competente, le informazioni relative ai soggetti posti in quarantena o isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, secondo il format appositamente definito.

Le società di autolinee e Trenitalia sono tenute a comunicare l’elenco dei passeggeri provenienti dalle zone indicate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ai Dipartimenti di Prevenzione territorialmente competenti, anche tramite i sindaci.

I Prefetti delle Province regionali, invece, dispongono verifiche presso le stazioni ferroviarie, aeroportuali, le stazioni delle autolinee interregionali.

I sindaci, in qualità di autorità locale di protezione civile, dovranno valutare l’apertura del Centro Operativo Comunale con l’attivazione di attività di “Assistenza alla popolazione” e “Volontariato”, dedicate alle categorie fragili e ai cittadini sottoposti a quarantena o isolamento domiciliare.

Sul sito istituzionale della Regione Calabria sarà a breve una scheda censimento per il monitoraggio dei rischi da Covid-19. Dovrà essere compilata da chiunque arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici, giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico».

 

Occhiuto: «Raccoglieremo nominativi di chi arriva dalle nuove zone rosse per fargli osservare quarantena a casa»

COSENZA – Sull’emergenza coronavirus e l’esodo di massa verso la Calabria e Cosenza di tanti residenti al Nord, leggiamo e pubblichiamo le parole del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto:

«Ieri notte i nostri agenti della Polizia Municipale hanno svolto un’attività di persuasione alle buone pratiche nei confronti dei ragazzi, per evitare assembramenti.

Oggi saranno all’Autostazione per raccogliere nominativi di chi arriva dalle nuove zone rosse e per chiedere loro di osservare un periodo di quarantena a casa.

L’irresponsabile e superficiale diffusione della bozza del nuovo DPCM con indicazione delle nuove zone rosse, prima ancora di essere emanato, sta portando ad un vero esodo verso il sud e verso la Calabria. E qui non abbiamo un sistema sanitario preparato a fronteggiare una situazione che si prospetta con un eventuale aumento esponenziale di ammalati.

Ho già chiesto alle autorità sanitarie regionali di attivarsi immediatamente per dotare la struttura ospedaliera dell’Annunziata di nuovi posti letto in terapia intensiva con ambienti a pressione negativa, da cui l’aria non può uscire. Bisogna farlo subito spostando altri ammalati più gestibili in strutture semivuote e liberando ambienti che possono essere facilmente allestiti con medicali e stanze con pressione negativa.

Intanto chiedo ufficialmente ai dirigenti dell’Azienda Ospedaliera di valutare lo spostamento immediato del reparto di ematologia dell’Annunziata in altra sede, inglobando gli ambienti al confinante reparto di malattie infettive. Così facendo le stanze a pressione negativa passerebbero subito da cinque a dieci.

È necessario inoltre distaccare subito ulteriore personale medico e paramedico al reparto di malattie infettive in modo che possa formarsi per l’assistenza a queste tipologie di ammalati.

Chiedo l’immediata valutazione ed esecuzione delle mie richieste. Non c’è tempo da perdere».

Coronavirus, tre nuovi casi da confermare a Cosenza. Due anche a Vibo Valentia?

COSENZA – Il contagio da Coronavirus starebbe avanzando anche in Calabria. Dopo i quattro casi fin qui accertati, «il laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale Civile dell’Annunziata di Cosenza ci ha comunicato – dichiarano Jole Santelli, presidente della Regione Calabria – l’esito positivo di tre tamponi effettuati su altrettanti pazienti. Si tratta di due persone ricoverate nel reparto di Malattie infettive del nosocomio cosentino mentre il terzo tampone è stato effettuato su un paziente residente nella provincia di Cosenza».

«Come previsto dal protocollo, i campioni per i test di conferma sono stati inviati all’Istituto Superiore di Sanità siamo in attesa degli esiti».

Secondo quanto si apprende i due pazienti ricoverati all’Annunziata sono una coppia di rappresentanti farmaceutici originari di Mirto Crosia. Il terzo tampone si riferirebbe ad un anziano di Corigliano Rossano.

Infine nella tarda serata si è sparsa la voce di due casi di pazienti risultati positivi al Covid 19 alle analisi effettuate al laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Si tratterebbe di due coniugi vibonesi che avrebbero trascorso un periodo di permanenza in un comune vicino a quello di Codogno. La coppia si troverebbe in isolamento domiciliare poiché asintomatica.

Coronavirus, paziente positivo a Reggio Calabria. L’ospedale: «Condizioni buone» (Aggiornamenti)

REGGIO CALABRIA – E’ la stessa Direzione Aziendale del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli” di Reggio Calabria a comunicare  che questo pomeriggio è stato confermato, attraverso doppio controllo virologico, infezione da Coronavirus SARS-COV2 in un paziente ricoverato nel pomeriggio di ieri. Lo stesso aveva fatto ricorso al Pronto Soccorso attraverso il percorso dedicato alla sindrome influenzale predisposto dal G.O.M. riferendo un collegamento epidemiologico con un caso confermato di COVID-19.

«Le condizioni cliniche del paziente – riferisce l’ospedale – sono buone e gli accertamenti eseguiti non destano, in atto, preoccupazione.

La Direzione Aziendale ricorda all’utenza che le autorità sanitarie competenti provvederanno all’individuazione epidemiologica dei soggetti venuti a contatto con il paziente in questione disponendo la quarantena domiciliare per le persone asintomatiche ed il controllo specifico con tampone per quelle sintomatiche».

AGGIORNAMENTI, 6 Marzo 

La Direzione Aziendale del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria ha fatto sapere che le condizioni cliniche del paziente risultato ieri positivo al SARS-CoV-2 sono buone. Il decorso del ricovero presso il reparto di Malattie Infettive in isolamento respiratorio è regolare e, in assenza di cambiamenti rilevanti, è prevista a breve la dimissione con prosecuzione domiciliare del periodo di quarantena. 

Allo stato l’ospedale non ha registrato nuovi casi di positività al virus.

AGGIORNAMENTI, 7 MARZO

La Direzione del GOM ha fatto sapere che il paziente, ricoverato per 5 giorni, questa stamattina è stato dimesso, in buone condizioni, con prescrizione di isolamento sociale. Infine l’ospedale ha fornito il numero dei soggetti sottoposti a tampone ad oggi: 39 di cui uno positivo. 

 

Coronavirus, positivo 67enne di Catanzaro

CATANZARO – «Un uomo di 67 residente a Catanzaro è risultato positivo al test Coronavirus effettuato oggi presso l’Ospedale Pugliese di Catanzaro dove si trova ricoverato nel reparto di Malattie infettive dalla sera del 2 marzo. Il paziente era stato, negli ultimi 10 giorni, in una località turistica del Nord, prossima  alla cosiddetta “zona rossa”. Come previsto dal protocollo, il campione per il test di conferma è stato inviato all’Istituto Superiore di Sanità e si è ora in attesa della conferma».

E’ quanto si legge nella dichiarazione di Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, diffusa dall’ufficio stampa della Giunta regionale.

SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI

Coronavirus, attenzione alta all’Università di Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – «In merito alla repentina disposizione connessa al rischio di contagio da Covid-19, condivisa con tutti gli Organi di Governo dell’Ateneo e con i Rappresentanti degli Studenti, il Rettore dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria chiarisce che, solo dopo le ore 15 del 3 marzo 2020, ha appreso, a seguito di una dichiarazione resa dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania, che tre docenti di detto Ateneo, che hanno partecipato al convegno organizzato il 17 e 18 febbraio 2020 presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, sarebbero positivi, secondo indagini ancora da validare, al test relativo al Covid-19». È quanto si legge nel comunicato stampa dell’Università reggina in merito all’emergenza Coronavirus dopo che si è sparsa la voce che tre docenti, probabilmente infetti, avrebbero nelle scorse settimane frequentato l’Ateneo.

In particolare «Il Rettore comunica di aver successivamente appreso che un docente dell’Ateneo di Reggio Calabria, che pure ha partecipato al richiamato convegno, sarebbe anch’egli positivo al test Covid-19, secondo indagini ancora da validare. Il docente, che non frequenta l’Ateneo dal pomeriggio dallo scorso 19 febbraio, è attualmente degente presso una struttura ospedaliera in Catania».
«L’attenzione dell’Ateneo – si legge ancora -, in tutte le sue componenti, è alta e costante. L’opera di disinfezione dei locali dell’Ateneo è già in atto a mero scopo precauzionale da diversi giorni e, a seguito delle notizie oggi apprese, è stata tempestivamente intensificata mediante il reperimento d’urgenza e persino l’autoproduzione nei laboratori d’Ateneo di una congrua scorta di adeguati prodotti igienico-sanitari, in questo frangente notoriamente di ardua reperibilità».

«Il Rettore comunica, infine, che sono in corso di valutazione ulteriori eventuali necessari e/o opportuni provvedimenti da adottare nell’immediatezza, tenendo conto del grado di evoluzione del rischio epidemiologico alla luce delle norme vigenti».

Picchia e abusa dell’ex convivente, arrestato 34enne

COSENZA – I carabinieri di Cosenza hanno notificato la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa ad un 34enne di nazionalità romena.

L’uomo è accusato di avere maltrattato e vessato l’ex convivente arrivando anche a picchiarla con pugni in bocca e ad abusare di lei.

A seguito di una denuncia presentata dalla donna, che si è presentata in caserma con il volto tumefatto e il labbro sanguinante, i militari hanno avviato le indagini che hanno portato all’emissione del provvedimento da parte del Gip su richiesta della Procura.
La vittima ha raccontato che l’ex compagno si è sempre mostrato aggressivo e violento, spesso ubriaco e che l’avrebbe aggredita più volte costringendola a subire vessazioni di ogni genere. La donna, a causa delle minacce subite e della gelosia, è stata anche costretta a trovare rifugio in una struttura di accoglienza. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori.

Coronavirus, a Corigliano Rossano scuole pubbliche e private chiuse per sanificazione

CORIGLIANO ROSSANO (CS) – Misure cautelari e preventive volte alla prevenzione ed al contenimento del rischio di contagio da COVID-19, da martedì 2 a giovedì 5 tutte le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, resteranno chiuse per interventi di disinfezione e sanificazione.  È quanto contenuto nell’ordinanza emessa oggi, lunedì 2 marzo, a firma del Sindaco Flavio Stasi, nella quale si precisa che la misura adottata è una tutela anticipata del bene primario della salute pubblica, vale a dire prima e a prescindere dalla circostanza che il rischio possa sfociare in un concreto pericolo.

Saranno interessati da disinfezione anche i mezzi adibiti al trasporto scolastico.

Le scuole private dovranno provvedere autonomamente alle operazioni di disinfezione e sanificazione comunicando avvenuto intervento alla Protezione Civile. A quest’ultima ci si può rivolgere per avere indicazioni rispetto alle attività disposte dall’ordinanza contattando il numero 3401279882. 

Muore investito bimbo di 6 anni

SAN GIORGIO ALBANESE (CS) – Un bambino di 6 anni è stato investito da un’auto ed è morto, dopo essere stato soccorso dalla donna alla guida della vettura. È successo oggi pomeriggio intorno alle 14 lungo la strada che da Corigliano-Rossano attraversa la contrada Colucci del Comune San Giorgio Albanese e conduce nel Comune di Vaccarizzo Albanese.

L’auto che ha investito il bimbo è un fuoristrada Suzuki, guidata da una 30enne del luogo.

 La piccola vittima, prontamente soccorsa dopo il sinistro dalla stessa investitrice e da altre persone immediatamente accorse, è purtroppo deceduta durante il suo trasporto in ospedale nel disperato tentativo di strapparlo alla morte.

Fonte: altrepagine.it