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Calabria Film Commission, a Venezia presentati legge cinema e nuovi film sostenuti

COSENZA – Illustrata, questo pomeriggio, nell’Italian Pavilion (Hotel Excelsior-Venezia Lido) la nuova legge cinema regionale e annunciati i vincitori della seconda finestra del bando per le produzioni audiovisive 2019. A relazionare Giuseppe Citrigno, Presidente Calabria Film Commission; Salvatore Bullotta, responsabile amministrativo per l’assessorato Cultura Regione Calabria, Mario Oliverio; avv. Pasquale Gallo, legale della Calabria Film Commission e Massimo Galimberti, membri della commissione valutatrice del bando.

Ben 10 milioni di euro da investire nel settore cinema nel triennio 2019/2021.

Una legge, dunque, che punta a sostenere e stimolare, con continuità di azione, il progressivo sviluppo qualitativo e quantitativo della cultura e della filiera cinematografica in Calabria fornendo un importante supporto finanziario, strutturale, promuovendo la produzione di opere cinematografiche, televisive, web, audiovisive e pubblicitarie italiane ed estere in Calabria.

Si tratta di un importante investimento per la Calabria che crede nel settore cinema come volano di sviluppo per la crescita del territorio – spiega Salvatore Bullotta, delegato per il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio – l’obiettivo è quello di creare un circolo virtuoso, nuova occupazione e attrarre interesse dall’esterno verso la Calabria– e aggiunge- dimostrando che si tratta di un territorio ricettivo per progetti artistici di qualità– e conclude-siamo lieti di constatare che sia nata una nuova generazione di giovani professionisti del settore già pronti a essere competitivi su scenari nazionali e internazionali. Il nostro impegno, attraverso la Calabria Film Commission, è quello di sostenerli e di puntare alla loro crescita”.

Tra gli obiettivi della legge: promuovere e sostenere la nascita e lo sviluppo di un distretto dell’industria cinematografica e audiovisiva locale così come ha spiegato tecnicamente l’avvocato Gallo, legale della fondazione.

Puntando allo sviluppo e alla produzione di opere cinematografiche e audiovisive realizzate nel territorio regionale e per agevolare lo sviluppo di professionalità nel settore e di sinergie con altri settori produttivi e professionali. Naturalmente, si rafforza la volontà di attrarre produzioni nazionali e internazionali, al fine di favorire la valorizzazione e la promozione della conoscenza del patrimonio paesaggistico, culturale, ambientale, enogastronomico e sociale del territorio regionale e il cineturismo. La legge non dimentica, questa una delle novità interessanti, gli esercenti. Puntando a  sostenere lo sviluppo di una rete di esercizi cinematografici diffusa, concorrenziale e di qualità, con particolare attenzione per gli esercizi storici e per le sale d’essai. Un plauso, inoltre, proprio su questa voce arriva dal Presidente nazionale della Fice (Federazione Italiana Cinema D’essai), Domenico Di Noia presente all’incontro che sottolinea l’importanza di sostenere le sale per incentivare la visione del cinema autoriale in un territorio come la Calabria.

La legge prevede, inoltre,  il sostegno e la promozione di manifestazioni di preminente interesse per la vita culturale, sociale, economica e turistica, sia attraverso il sostegno a festival, rassegne e premi che a progetti di catalogazione, digitalizzazione e conservazione del patrimonio cinematografico ed audiovisivo regionale. Inoltre, saranno messi in campo progetti diretti alla crescita dei giovani talenti e delle nuove professionalità, anche attraverso azioni mirate alla formazione e qualificazione tecnica degli operatori del sistema cinematografico ed audiovisivo. Nella legge sono quindi dettagliate le funzioni della Film Commission Regione Calabria, prevedendo in particolare il compito di favorire lo sviluppo del comparto audiovisivo locale e delle infrastrutture materiali e immateriali affidandole le funzioni di organismo con compiti di attuazione, sostegno e coordinamento delle attività e politiche cinematografiche e audiovisive, adeguandone la struttura organizzativa in relazione agli ambiti e agli interventi previsti, al fine di garantire competenza, efficienza e semplificazione.

 “Siamo lieti dell’esito della seconda finestra del nostro nuovo bando per le produzioni audiovisive. Un bilancio più che positivo per questo secondo step. Hanno partecipato numerosi progetti di altissima qualità – dichiara il Presidente Citrigno a margine della conferenza stampa durante la 76 edizione del Festival di Venezia – Stiamo avendo ottimi risultati, in particolare, in questa seconda finestra abbiamo puntato sui nostri giovani autori emergenti al loro primo lungometraggio dopo gli ottimi risultati ottenuti con i loro corti. Questa scelta ci sta premiando e ci induce a continuare su questa strada”.

Annunciati, dunque, i progetti ammessi nella seconda finestra del nuovo bando di incentivi pubblici per l’attrazione di produzioni audiovisive e cinematografiche nazionali e internazionali nel territorio della Regione Calabria.

Sei lungometraggi e due cortometraggi. Questo il bilancio del secondo step del bando. Illustrata, dunque, la graduatoria e annunciati i film che saranno sostenuti nel 2019 dalla Calabria Film Commission. I sei lungometraggi che saranno sostenuti sono: “Il buco” di Michelangelo Frammartino prodotto da Doppio Nodo srl; “Regina” di Alessandro Grande prodotto da Bianca srl; “Inossidabile cuore” di Mario Vitale prodotto da Indaco srl; “Ostaggi” di Eleonora Ivone della Wake Up production srl; “Gli anni belli” di Lorenzo D’Amico della Bendico srl; “Weekend” di Riccardo Grandi prodotto da Camaleo srl.

 

Infine, l’incontro è stato occasione per tracciare un bilancio sulla seconda finestra del bando affidato alle parole dei membri della commissione esaminatrice: Massimo Galimberti; Massimo Causo e Pasquale Gallo e per annunciare il click day. L’apertura della terza finestra fissata proprio per il 2 settembre e chiusura prevista per il 1 ottobre 2019. Il bando è on line, sul sito della Fondazione www.calabriafilmcommission.it. Possono presentare domanda di ammissione al contributo, per la prima fase, entro e non oltre il 1 ottobre 2019 le reti di produzione cinematografica e/o audiovisiva aventi sede in Italia (codici ATECO 59.11 o 59.12), in uno dei Paesi dell’Unione Europea (classificazione equivalente NACE Rev. 2 59.11) o in un Paese extraeuropeo a condizioni di reciprocità. Possono inoltre presentare domanda di ammissione al contributo, per le sole categorie “Cortometraggi” e “Documentario”, gli stessi soggetti di cui sopra unitamente alle associazioni culturali senza scopo di lucro, quest’ultime escluse per le categorie precedenti.

 

Radicamenti 2019, gran finale con i Sud Sound System e Morgan

MENDICINO (Cs) – Giunto alla sesta edizione, Radicamenti è il festival calabrese che racconta le tradizioni popolari di Mendicino e della Calabria intera. La tradizione è l’insieme di scritti, di idee, di invenzioni, di abitudini alle quali ci riferiamo ancora oggi e che rappresentano l’eredità del passato.

Radicamenti nasce con l’obiettivo di raccontare il passato per mai dimenticare che quello che facciamo e diciamo diventerà tradizione per chi verrà dopo di noi, e tracciare la strada del futuro perché non basta trasmettere ciò che si è ricevuto, bisogna aggiungere del nuovo.

Un festival fortemente voluto dall’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Palermo, che sin dal suo primo mandato ha inteso valorizzare il territorio promuovendo la divulgazione della cultura attraverso la musica e la tradizione popolare, portando in poco tempo migliaia di visitatori nel centro storico del Borgo della seta fino alla vetta incontaminata di Monte Cocuzzo: luogo simbolo di Mendicino.

Il programma

Giovedì 29 agosto Sud Sound System dalle 21:30 in piazza Duomo;

venerdì 30 dalle 21 Baba Sissoko e a seguire Tonino Carotone;

Sabato 31 agosto dalle 21.30 in piazza Duomo Calabria Orchestra e a seguire Morgan & Megahertz.

Si chiude domenica 1 settembre dalle 13:30 sulla vetta di Monte Cocuzzo con il trio internazionale Violons Barbares. Il gran finale al tramonto è affidato alla meravigliosa voce di Teresa De Sio.

Il Peperoncino Jazz Festival fa tappa a Soveria e a Cosenza

COSENZA – Si avvia verso la conclusione la XVIII edizione del Peperoncino Jazz Festival, rassegna itinerante nelle più belle località della Calabria iniziata lo scorso 17 luglio e in svolgimento fino alla fine disettembre, che con circa 60 concerti di altissimo livello qualitativo in cartellone in programma nell’arco di due mesi in 33 comuni delle 5 province calabresi, tappa dopo tappa si sta confermando anche quest’anno come uno degli eventi turistico-culturali più importanti della nostra regione (come dimostrato anche dal suo inserimento tra i “Grandi Eventi Internazionali” finanziati dalla Regione Calabria).

Annoverato, altresì, dalla stampa nazionale tra gli eventi jazzistici più prestigiosi d’Italia, dopo aver girato in lungo e in largo tutto il territorio regionale in un appassionante coast to coast che ha portato turisti e appassionati alla scoperta dei più bei borghi calabresi – andando dallo Jonio al Tirreno, passando attraverso il Pollino e la Sila – il festival musicale più piccante d’Italia, ieri ha vissuto una delle serate più avvincenti di questa strepitosa edizione in quel di Reggio Calabria.

L’evento, grazie alla fondamentale collaborazione del Parco Ecolandia nelle persone del presidente Tonino Perna, del direttore Pietro Milasi e del coordinatore eventi Marcello Spagnolo e a quella dell’associazione culturale Soledad presieduta da Alessio Laganà e grazie alla rinnovata joint venture con il Face Festival e il Play Music Festival, infatti, ha fatto tappa nello splendido Parco Ludico, Tecnologico e Ambientale posto in posizione panoramica sullo Stretto di Messina in occasione del concerto della portentosa cantante americana Martha High, conosciuta da tutti per la sua ultratrentennale collaborazione con il re del soul e del funky James Brown, nonché per aver affiancato nel corso della sua fortunatissima carriera Maceo Parker e altre icone della storia della musica (da Little Richard a Jerry Lee Lewis, da Aretha Franklin a B.B. King, da Steve Wonder a Prince e, ancora, Michael Jackson, Gorge Clinton, Roy Ayers e The Temptations), guadagnandosi così sul campo lo pseudonimo di “Hardest working lady in show business”.

Nel corso del concerto, patrocinato dal Consolato Generale degli USA e chiuso in esclusiva nazionale, la High, accompagnata dall’affiatatissimo gruppo dei The Soul Cookers – composto oltre che dall’incredibile organista Hammond Leo Corradi e dal il virtuoso batterista Tony Match, dal talentuoso chitarrista calabrese Roy Panebianco – ha proposto un live ad alto impatto ritmico e sonoro nel corso del quale ha ripercorso i migliori successi della sua carriera in uno spettacolo energico e raffinato, che per i numerosissimi spettatori giunti per l’occasione da ogni parte della Calabria e dalla vicina Sicilia si è dimostrata come una vera e propria full immersion nell’essenza dell’epoca d’oro del funky e del soul americano.

Con ancora viva nei cuori l’emozione della serata reggina, il PJF questa sera farà tappa a Soveria Mannelli con il concerto di un’altra portentosa vocalist americana, Joy Garrison, che si esibirà alle ore 21.30 in Largo ai Giovani.

Domani sera, invece, alle ore 22, invece, nel suggestivo scenario del chiostro delConvento di San Domenico, già teatro dei concerti dello scorso anno (che hanno avuto come protagonisti le formazioni capitanate dai sassofonisti americani Seamus Blake e George Garzone), si svolgerà la tappa cosentina della XVIII edizione del Peperoncino Jazz Festival, in occasione della quale sarà possibile visitare l’innovativo, interessantissimo BoCs Art Museum.

Dopo gli indimenticabili concerti ambientati nei suggestivi scenari della Villa Vecchia e del Castello Svevo, che hanno visto sul palco, vere e proprie star del panorama internazionale, quali, tra gli altri, i Manhattan Transfer, Robben Ford, il super trio Perez/Patitucci/Blade, Ron Carter, Kenny Barron, Uri Caine, Bad Plus, Joshua Redman, Bobby Waston ecc., dunque, il PJF farà tappa a San Domenico e qui, in una serata che si preannuncia musicalmente particolarmente “piccante”, sarà protagonista un gruppo già apprezzato alcuni anni fa dal pubblico del PJF: gli “Hobby Horse”(letteralmente “cavallo a dondolo”), trio jazz sperimentale dedito all’improvvisazione con la passione per l’elettronica, che nasce in Italia (ma in realtà è italo-americano) e in pochi anni riesce ad entusiasmare il pubblico di tutto il mondo con il proprio sound assolutamente originale. 

Al pari di poche altre formazioni collocabili nell’ambito jazzistico, infatti, Hobby Horse riesce a infrangere canoni e spiazzare l’ascoltatore, «provocandolo» anche attraverso riferimenti ad altri generi musicali e ad un uso funzionale dell’elettronica. 

Nel corso della serata, a ingresso libero e patrocinata dal Comune Cosenza e dal Consolato degli Stati Uniti d’America, il sassofonista Dan Kinzelman, il contrabbasista Joe Rehmer e il batterista Stefano Tamborrino – che negli anni hanno collezionato la vittoria di numerosi premi nazionali ed internazionali e la partecipazione ai migliori Festival di musica di tutto il mondo – condurranno gli spettatori in un viaggio musicale avvincente ed emozionante, a conclusione del quale, come nella migliore tradizione del festival organizzato dall’associazione culturale Picanto e diretto artisticamente da Sergio Gimigliano, sarà dato spazio all’enogastronomia, con la possibilità di degustare i migliori vini calabresi guidati dai sommelier professionisti della F.I.S. (Fondazione Italiana Sommelier) Calabria presieduta da Gennaro Convertini.

Calato il sipario sulla 34ª edizione l’Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino

CASTROVILLARI (CS) – Diverse culture, una sola anima. Questa è stata l’Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino – 34ª edizione.

Nella serata conclusiva in circa 3000, hanno affollato il “Villaggio Festival” location di quest’anno che, ha riportato la manifestazione dove tutto ebbe inizio. Un evento importante, intriso di tanti elementi: intrattenimento, spettacolo, sociale  ed incontri ; soprattutto tante culture, tradizioni che si sono unite in un unico abbraccio, quello della fratellanza.

Un lungo viaggio, durato 8 giorni, dove gli attori  principali sono stati i gruppi provenienti da: Argentina-Bolivia-Botswana-Brasile-Cecenia-Cina-Perù-Sud Africa e naturalmente Italia con il gruppo ospitante la kermesse “Città di Castrovillari” che, nella serata conclusiva ha emozionato dedicando lo spettacolo a Mirko Ruberto, componente del gruppo, morto prematuramente. Un lungo applauso si è levato dal pubblico quando, sul widiwool è apparsa la sua  foto. Commozione allo stato puro. E il “ viaggio” è stato raccontato anche  dalla coreografia, montata da Tilde Nocera, interpretata dalla ragazze del progetto CEA ( Centro Espressioni Artistiche) e da alcuni componenti dei gruppi partecipanti. A portare i saluti al popolo del festival,  il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, il presidente del Parco del Pollino, Mimmo Pappaterra, il consigliere regionale, Gianluca Gallo. Tutti hanno sottolineato che “Nonostante  siano passati solo sei lustri , il Festival Internazionale del Folclore,   persiste , fiero, nel segno dell’integrazione delle etnie e delle loro culture che lo fanno grande, ribadendo che l’evento è l’occasione per ribadire l’universalità di alcuni valori come la Fratellanza, la Pace, l’Amore verso gli altri. La setata, presentata dal patron Antonio Notaro e da Cinzia De Santis, ha visto la partecipazione tra gli altri, degli amministratori locali, di rappresentanti della FITP e dello IOV Italia. E nelle serate precedenti, la presenza  del presidente Mondiale dell’IGF, Dorel Cosma, accompagnato dalla figlia Doris, che si è complimentato con il patron Notaro, per l’ottima organizzazione e per la scelta dei gruppi partecipanti. La serata è stata seguita in diretta televisiva sul canale 115 di RTT e in mondovisione su www.calabriasat.it, grazie alla disponibilità dell’editore, Franco Calabrese. Il direttore artistico, Notaro, ha ringraziato quanti si sono spesi per la riuscita della manifestazione: dal supporto tecnico del Gruppo Folklorico, Città di Castrovillari, al coordinamento gruppi, affidato a Renato Zicari, a tutti gli accompagnatori e interpreti ( Roberta Russo-Bianca Mainieri-Carmen Scarnera-Alessia Motta-Pasquale Paduano-Jeannie Greco-Antonio Altimari-Azzurra Catucci- Maria Ferrari- Giulia Di Benedetto- Asia Catucci- Serena Marina-Veronica Occhinero), alla segreteria del festival, capeggiata da Paola Napoletano, Ilaria Donato e Giuseppe Mazzotta (per i bambini incontrano il festival),  all’ufficio stampa, curato da Anna Rita Cardamone, alla realizzazione dei video a cura di Carlo Catucci,  Arca Communication, a tutte le TV, Radio, giornali, siti web, che hanno dato voce all’evento, ai fotografi che hanno immortalato ogni istante della manifestazione,  a Paolo La Falce, per la realizzazione grafica dell’evento, alle associazioni che hanno contribuito alla riuscita del festival, attraverso i loro eventi, (Mystica Calabria, Accademia Pollineana, Integrando.Si, Cidis Onlus, Miorita), alle scuole di ballo che hanno impreziosito la manifestazione, ( Dance Only Dance-ASD Bolero-Fly Dance Academy- ASD Danza e Fitness- Sarà danza- Centro Arte e Movimento- Accademia Cuba Danza- Stefania Rota Oriental Dance),  al coreografo Daniele Nocera, ai volontari, alle forse dell’ordine, agli sponsor e al popolo del festival che anche in questa edizione, non ha fatto mancare il proprio sostegno, al service di Ivan Gatti. Ed ancora, alla locale Amministrazione Comunale,  alla  Regione Calabria, alla Provincia di Cosenza, alla Gas Pollino,  alla Pollino Gestione Impianti, alla F.I.T.P. (Federazione Italiana Tradizioni Popolari), allo I.O.V. Italia  ai brand ACT ( Ambiente, Cultura e Turismo) e Castrovillari Città Festival. Trentaquattro anni di festival, iniziato nel 1986, dopo una partecipazione del Gruppo “ Città di Castrovillari” in Francia, al  Festival Internazionale di “ Gannat”. Da quel giorno, tradizioni, valori, usanze e costumi, hanno iniziato ad “invadere” la città del Pollino a metà agosto di ogni anno e da ben trentaquattro, Castrovillari diventa l’ombelico del Mondo di storia, culture, tradizioni, gastronomia. Un bilancio più che positivo di questa 34^ Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino,  otto giorni vissuti appieno  nel cuore di “ Castrovillari… città festival”. (foto Giuseppe Iazzolino)

La cosentina Annalisa Alfieri è Miss Calabria 2019

COSENZA – La cosentina Annalisa Alfieri è Miss Calabria 2019.

Eletta nel corso della finalissima regionale di a Malvito (CS), rappresenterà la Calabria il 6 settembre su Rai 1, entrando a far parte delle ottanta aspiranti reginette che si sfideranno a colpi di bellezza nel corso della finale nazionale condotta da Alessandro Greco.

Annalisa, mora, occhi azzurri, 1.74 di altezza, ha venticinque anni, vive a Cosenza, dove ha conseguito la maturità classica al liceo “Bernardino Telesio”. Da grande sogna di diventare una brava attrice. «Non ci credo, è un onore rappresentare la mia terra a Jesolo e lo farò sicuramente con la semplicità che mi contraddistingue», ha dichiarato la ragazza subito dopo l’incoronazione, avvenuta a conclusione di una serata che ha raccolto i consensi di un numerosissimo pubblico. La finalissima, sostenuta dalla Regione Calabria con la Legge 13 che definisce le iniziative finalizzate alla promozione del turismo e patrocinata dall’amministrazione comunale di Malvito, è stata condotta da Larissa Volpentesta e Andrea De Iacovo e ha, inoltre, avuto come madrina d’eccezione Miss Italia 1997 Claudia Trieste.

Nella giornata di oggi, invece, la CarliFashionAgency di Linda Suriano e Carmelo Ambrogio, esclusivisti da 5 anni consecutivi di Miss Italia Calabria, ha presentato, negli spazi dell’Orchidea Blu di Piane Crati, anche le 10 prefinaliste nazionali che, dal 26 agosto al 5 settembre, a Venezia-Mestre, si giocheranno l’accesso alla finalissima nazionale firmata Patrizia Mirigliani.

Ecco, dunque, le prefinaliste nazionali 2019: Domiziana Cappa, Miss Sport Calabria, ha 21 anni, proviene da Crotone, studia Scienze Internazionali a Milano e, oltre a scrivere poesie e a dipingere, pratica equitazione, pugilato e nuoto; Elisabetta De Gaio, Miss Be Much, ha 25 anni, vive a Castrovillari, è campionessa provinciale di tennis tavolo e sogna un futuro nella moda; Josephine Spatula, Miss Brutia, ha 22 anni, è di Serra San Bruno e studia danza, una delle sue più grandi passioni; Myriam Melluso, Miss Eleganza Calabria, 20 anni, di Reggio Calabria, studia economia ed è appassionata di teatro; Chiara Vivona, Miss Miluna Calabria, ha 18 anni, è di Vibo Valentia, frequenta il liceo delle scienze umane e ama gli sport, dalla danza allo sci; Chiara Tomaino, Miss Sorriso Calabria, 18 anni, di Catanzaro, a settembre frequenterà l’ultimo anno delle superiori e, tra le sue passioni, c’è la poesia; Giulia Francica, Miss Rocchetta Bellezza Calabria, ha 18 anni, viene da Sangineto, in provincia di Cosenza, frequenta il liceo scientifico e vuole diventare un medico; Vanessa Marrara, Miss Cinema Calabria, ha 22 anni, è di Reggio Calabria e studia giurisprudenza all’Università Mediterranea; Zari Mastruzzo, Miss Magna Grecia, ha 19 anni, di Rende, ha origini bulgare e ha appena conseguito la maturità scientifica; Rosita Luglietto, Miss Valle dell’Esaro, ha 21 anni, proviene da Corigliano-Rossano ed è neo laureata in mediazione linguistica.
Grande soddisfazione per gli esclusivisti regionali del concorso, Linda Suriano e Carmelo Ambrogio, che, oltre a sottolineare il ritorno su Rai1 di Miss Italia, hanno dichiarato: «Siamo fieri dei risultati raggiunti con la stagione 2019 di Miss Italia Calabria. Abbiamo promosso la bellezza, compresa quella dei territori che ci hanno sempre accolto a braccia aperte. Nell’anno in cui ricorrono gli 80 anni del concorso, ci auspichiamo che la più bella d’Italia possa essere una calabrese».

Al Festival Euromediterraneo di Altomonte l’unica tappa calabrese dei Tiromancino

ALTOMONTE (CS) – Due “destini che si uniscono” quello dei Tiromancino e degli Ensemble Symphony Orchestra che domani sera si ritroveranno insieme sul palco della trentaduesima edizione del Festival Euromediterraneo di Altomonte per l’unica tappa calabrese del tour “Fino a qui”.

Venerdì 23 agosto, alle ore 21,00 al Teatro Costantino Belluscio, la band romana si appresta a regalare al pubblico di Altomonte un concerto esclusivo nel suo genere insieme alla prestigiosa orchestra diretta dal maestro Giacomo Loprieno.

Dopo gli ottimi riscontri di pubblico nelle tappe invernali nei teatri, continua il sodalizio fra la band di Federico Zampaglione e l’Ensemble che può vantare collaborazioni con artisti del calibro di Sting, Kylie Minogue, Robbie Williams, Sam Smith e Luis Bacalov, giusto per citarne alcuni. I Tiromancino (Federico Zampaglione, voce e chitarra; Antonio Marcucci, chitarra elettrica; Francesco “Ciccio” Stoia, basso; Marco Pisanelli, batteria e percussioni e Fabio Verdini, pianoforte e tastiere), oltre a suonare i brani di “Fino a qui” faranno ascoltare nel live alcuni dei loro più grandi successi come “La descrizione di un attimo” o “Due destini” in una chiave inedita grazie ai musicisti orchestrali. Un tour unico nel suo genere, un’occasione irripetibile per seguire una band capace di rinnovarsi con qualità per più di venti anni in quello che viene considerato uno dei migliori concerti della stagione estiva 2019.

Il concerto di Altomonte come unica tappa calabrese dei Tiromancino ha fatto in modo che, già da due giorni, si registrasse il tutto esaurito “costringendo” l’organizzazione del Festival Euromediterraneo a chiudere le prevendite online.

Tutto questo conferma il prestigio di un cartellone scelto con grande attenzione dal sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola e dalla sua amministrazione insieme al direttore artistico Antonio Blandi.

Il “Fino a qui – tour”, con il riadattamento in chiave orchestrale dei pezzi dei Tiromancino, fa rientrare l’evento nello spirito della “Generazione culturale”, tema scelto per l’edizione 2019 del Festival insieme all’omaggio ad Andrea Camilleri, perché adattare il proprio patrimonio artistico in una nuova interpretazione da tramandare al futuro permette che le generazioni di domani tengano sempre vive le canzoni.

 

 

 

Nel ricordo delle vittime di Civita cala il sipario sul Calàbbria Teatro Festival

CASTROVILLARI (CS) – Cala il sipario sulla IX edizione del Calàbbria Teatro Festival, evento organizzato dall’Associazione Culturale “Khoreia2000” per la direzione artistica di Rosy Parrotta e quella organizzativa di Angela Micieli che quest’anno si è spostato nello splendido scenario di uno dei borghi più belli d’Italia, bandiera arancione: “Civita”, per essere vicini a questa comunità che ha bisogno di rialzarsi dopo la ferita dell’agosto dello scorso anno.

In punta di piedi nel ricordo delle vittime e nel rispetto e cordoglio dei familiari.

Il saluto del Festival alla comunità di Civita, la consegna di un’opera d’arte murale realizzata da Peter Vento sulla facciata esterna in contrada Laxa nei pressi delle Gole del Raganello, con la bellissima frase che NICOLA SACCO, operaio in un calzaturificio, giustiziato sulla sedia elettrica, in America,  con l’accusa infamante costruita a tavolino per colpire, il movimento anarchico che difendeva i diritti degli operai sfruttati nelle fabbriche e lottava contro le condizioni in cui versavano gli immigrati italiani, volle dedicare a suo figlio Dante:

Non dimenticarti giammai, Dante, ogni qualvolta nella vita sarai felice, di non essere egoista: dividi sempre le tue gioie con quelli più infelici, più poveri e più deboli di te e non essere mai sordo verso coloro che domandano soccorso.

L’artista Vento, ricollegandosi alla tematica del Festival “Rapporto genitori-figlio”,  ha impresso sul muro, una famiglia contadina che guarda verso le montagne dove batte un cuore  e sgorga un fiume.

Molte persone, ha sottolineato Vento, attraverso questo murales,  vogliono ritrovare la voglia di ripartire dopo i fatti dell’agosto 2018. Tanta è la solidarietà, di venirsi incontro,  di aiutarsi gli uni con gli altri. C’è speranza e questo non può che farmi piacere”.

Gli ha fatto eco il sindaco di Civita, Alessandro Tocci: “questo murales racchiude il significato del borgo che noi sogniamo e vogliamo che sia in futuro. Chiederò al gruppo Khoreia di far diventare Civita, una tappa fissa del loro festival. In questa settimana si è respirata un’aria nuova, bella culturale in una piccola comunità come la nostra che è pervasa da bellissime cose. La ferita di agosto rimarrà indelebile nei nostri cuori ma,  noi vogliamo ripartire è questo è stato un modo sobrio, corretto. La pagina più bella è stata quella di avere avuto, attraverso il festival, delle giornate meravigliose. Ringraziando tutti, anche voi che attraverso le immagini, avete fatto rivedere la Civita di un tempo”.   Bilancio più che positivo per il direttore artistico Parrotta, soddisfatta per il lavoro svolto in questi mesi di preparazione senza dimenticare ora l’appuntamento di ottobre a Castrovillari (11-12-13) con il Festival dei corti teatrali . Soddisfatta per le serate a Civita,  tanta energia che ci ha dato l’occasione di confrontarci con un pubblico diversificato ogni sera,  tanti gli apprezzamenti e tanta quindi la voglia di crescere  e di andare ancora oltre. Il festival è  nato per la gente e quest’anno soprattutto è stato tra la gente e questo ci inorgoglisce .  L’appuntamento di agosto viene riconfermato questa sfida è vincente”. Gli ha fatto eco il direttore organizzativo, Angela Micieli. “ E’ stata una bellissima esperienza, abbiamo trovato tra la gente di Civita, disponibilità, ospitalità. Colgo l’occasione per ingraziare, tutto lo staff del festival,  l’Amministrazione Comunale, che ci ha supportati che ha creduto in noi nella nostra struttura, la Pro Loco, e soprattutto,  tutta la comunità che  ci ha fatto sentire a casa e quando ti senti a casa, ci lasci il cuore;   e quando ci lasci il cuore, si può pensare ad un ritorno.”

Quest’anno il Festival ha visto il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Civita, della Gas Pollino,  della Pollino Gestione  Impianti, co-evento del Parco Nazionale del Pollino.

Fiorella Mannoia in concerto a Soverato

SOVERATO (CZ) – Prosegue il “PERSONALE TOUR” di FIORELLA MANNOIA che giovedì 22 agosto sarà in concerto alla Summer Arena di Soverato – CZ (via Cristoforo Colombo – inizio concerto ore 21.30) per presentare dal vivo al pubblico i brani tratti dal suo nuovo progetto discografico “PERSONALE” e i suoi più grandi successi. 

Ad accompagnare Fiorella sul palco durante il tour ci sono i musicisti Diego Corradin (batteria), Claudio Storniolo (pianoforte e tastiere), Luca Visigalli (basso), Carlo Di Francesco (percussioni e alla direzione musicale), Max Rosati (chitarre) e Alessandro “Doc” De Crescenzo (chitarre).

 Il tour proseguirà anche in autunno con una seconda parte nei teatri più importanti d’Italia.

Queste le prossime date del “PERSONALE TOUR”, prodotto e organizzato da Friends & Partners:

19 agosto al Teatro Verdura di Palermo

22 agosto alla Summer Arena di Soverato (Catanzaro)

24 agosto al Parco della Colonia Montana di S. Lazzaro di Agerola (Na)

25 agosto al Fossato del Castello di Barletta (Bari)

5 settembre in Piazza dei Signori a Vicenza

3 ottobre al Teatro Degli Arcimboldi di Milano

5 ottobre al Teatro Colosseo di Torino

7 ottobre al Teatro Augusteo di Napoli

10 ottobre al Gran Teatro PalaDianflex di Atena Lucana (Salerno)

12 ottobre al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino

13 ottobre al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino

15 ottobre al Teatro Carlo Felice di Genova

16 ottobre al Teatro Ponchielli di Cremona

18 ottobre al Teatro Verdi di Firenze

19 ottobre al Teatro Verdi di Firenze

22 ottobre al Teatro Creberg di Bergamo

24 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo

26 ottobre al Pala Congresssi di Lugano

27 ottobre all’ Europauditorium di Bologna

29 ottobre al Teatro Openjobmetis di Varese

30 ottobre al Teatro Politeama di Piacenza

31 ottobre all’Auditorium Santa Chiara di Trento

15 dicembre al Teatro Verdi di Montecatini

18 dicembre al Volkshaus di Zurigo

21 dicembre al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia

Info biglietti

I biglietti per le date del tour sono disponibili in prevendita su TicketOne.it e nei punti vendita autorizzati (per info www.friendsandpartners.it).

Prima edizione del Premio Laghi di Sibari, tra i premiati anche Rino Gattuso

CASSANO ALLO IONIO (CS) – C’è anche Rino Gattuso, tra i campioni dei Mondiali di calcio 2006, nel quintetto dei vincitori del “Laghi di Sibari”, il Premio istituito dall’associazione “Laghi di Sibari” – con il sostegno della Camera di Commercio di Cosenza – per esaltare le storie di uomini e donne del Sud che fanno grande l’Italia nel mondo.

sono stati il direttore artistico Andrea Solano ed il presidente di AssoLaghi, Luigi Guaragna, a rendere noti i nominativi dei cinque destinatari del riconoscimento, che il 18 Agosto saranno tutti sul palco del teatro-arena del porto turistico sibarita per ritirare il Premio, tele raffiguranti il vento, il mare ed i tramonti dello Ionio sibarita, dipinte dal Maestro Franco Azzinari.

L’elenco si apre con Gennaro “Ringhio” Gattuso, bandiera del calcio italiano ai quattro angoli del pianeta, «personaggio autentico e verace, modello di simpatia e determinazione, nei campi di calcio e fuori, grande sportivo ed uomo capace di incarnare un Sud umile ma caparbio e vincente», si legge nelle motivazioni.

GLI ALTRI PREMIATI

Con lui Giuseppe Citrigno, esercente cinematografico e presidente della “Calabria Film Commission”, sotto la sua guida trasformata anche in volano economico, senza smettere di raccontare storie e regalare emozioni e sogni. Ancora, spazio alla famiglia Amarelli, esempio di imprenditoria appassionata e competente, capace di combinare sapientemente tradizione ed innovazione, attraverso la produzione e commercializzazione di prodotti di qualità, salvaguardando e valorizzando le peculiarità storiche e culturali di Calabria. A seguire, Eugenio Guarascio, imprenditore nel settore dell’ambiente e dell’editoria, dal 2011 alla testa del Cosenza Calcio, squadra che sotto la sua presidenza è riuscita a tornare nel calcio professionistico. Dulcis in fundo, il riconoscimento tributato a Paolo Caiazzo, comico talentuoso dalle straordinarie capacità, noto al grande pubblico (tra l’altro) per i personaggi portati in scena davanti alle telecamere della famosa trasmissione televisiva Made in Sud, in onda su Rai 2. A chiudere la parentesi delle premiazioni, due menzioni speciali: la prima assegnata a Francesca Stancati, delegata Coni per la provincia di Cosenza, avvocato con la passione per lo sport, tra l’altro calciatrice ed allenatrice; la seconda a Daniela Lucia, giovane ambientalista, simbolo dei tanti cittadini che si rimboccano quotidianamente le maniche per tutelare l’ambiente.
 
La manifestazione, che si svolgerà Domenica prossima al Teatro-Arena dei Laghi con inizio alle 21.30 (ingresso gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili), gode del patrocinio di Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Comune di Cassano allo Ionio e Lega Navale Italiana.
Sul palco, a condurre, Raffaella Salamina, con “Quei Duo” ad intagliare cornici musicali. Previsto, a chiusura della serata, lo spettacolo di Paolo Caiazzo.

Grande attesa per l’Italia alla 34ª Estate Internazionale del Folklore. E ci sarà anche il Botswana

CASTROVILLARI (CS) – Non mancherà, naturalmente, la partecipazione dell’Italia fra i gruppi partecipanti alla 34ª Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino. 

L’Italia è rappresentata dal gruppo ospitante la kermesse, ovvero, il Gruppo Folklorico “Città di Castrovillari”, direzione artistica di Antonio Notaro.

Il folklore a Castrovillari nasce nel 1929 per merito del compianto Dott. Aldo Schettini il quale avvertì già da allora l’esigenza di conservare e tramandare la cultura e le tradizioni della propria terra attraverso canti, balli e rappresentazioni di teatro popolare. 

Nel gennaio del 1984 viene costituita l’Associazione Culturale Gruppo Folklorico “Città di Castrovillari” i cui elementi, succedutesi nel corso degli anni, portano avanti con impegno ed abnegazione il pensiero dell’amatissimo e compianto Direttore Aldo Schettini. 

La bellezza e l’originalità dei costumi, ricchi di colori, ricami, e naturalmente la vivacità e la briosità dei canti e dei balli hanno contribuito col passare del tempo all’affermazione del gruppo in Italia e all’estero partecipando ai più importanti festival internazionali del folklore tra i quali ricordiamo Portugalete (Spagna), Gannat e Biarritz (Francia), Zakopane (Polonia), Vigodna (Slovacchia), Bull-Baden (Germania), Berna (Svizzera), Corfù (Grecia). Nel 1986 il gruppo si è recato in Messico in occasione dei mondiali di calcio, nel 1992 e 1994 a Santa Fe in Argentina; nel 1997 in Giappone a Nagoya alla fiera campionaria dei prodotti tipici calabresi. Nel 2015 ha rappresentato la Calabria all’Expo di Milano e ha partecipato al 51° Festival Internazionale derl Folklore di Chateau-Gombert (Marsiglia). Nel 2016 ha partecipato all’Aulona Folk Festival” in Albania, nel 2017 alla Kiel Woche in Germania e nel 2018 al Festival Internazionale di Bistrita in Romania. Il gruppo si appresta a partecipare ai festeggiamenti del Columbus Day dal 10 al 17 ottobre nel New Jersey (Stati Uniti).

Alla 34ª Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino ci sarà anche il Botswana con il National Folklore Ensemble “Ngwao Letshwao” – Gaborone.

Il Botswana è un paese arido nel cuore dell’africa australe compreso fra il deserto del Kalahari e il delta dell’Okavango , una delle aree umide naturalistiche più affascinanti del mondo. La parola Botswana significa “Terra degli Tswana”.  Il gruppo “Ngwao Letshwao”, fondato  nel 2005 a Gaborone, ha lo scopo di salvaguardare e trasmettere la cultura del Botswana e diffonderne la conoscenza a livello internazionale. Il gruppo è composto da artisti di tutti i dodici gruppi etnici del paese, ove la parte preponderante e quella dell’etnia Tswana. Il nome si compone delle parole “Ngwao” che significa “cultura o tradizione” e “Letshwao” che ha un ampio valore semantico e si può tradurre come simbolo, segno, orma, traccia ecc., quindi il nome del gruppo può tradursi come “Icona culturale”. Il gruppo “Ngwao Letshwao” ci offre uno spettacolo che rappresenta la ricchezza e la diversità culturale del Botswana. La musica tradizionale si esprime principalmente attraverso la voce, gli archi (segabo), una kalimba arcaica (setinkane) ed una serie di flauti differenti : gli uomini ballano mentre suonano, e le donne battono le mani, urlando, a volte accompagnate da tamburi conici.