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Colpo in difesa per lo Scalea

SCALEA (CS) – Riprende ufficialmente il mercato dello Scalea. Archiviata la vittoria nella semifinale di andata di Coppa con l’Acri, la squadra del presidente Formica saluta l’arrivo del difensore argentino Facundo De Seta, classe 1989, già da due stagioni in Italia dopo aver giocato per tanti anni in Serie C argentina. Nel primo anno ha vinto l’Eccellenza lucana con il Picerno. L’anno scorso invece ha giocato nelle fila di quel Real Metapontino da cui ha attinto a piene mani quest’anno anche l’Acri. De Seta, lo scorso anno anche vittima di un infortunio al ginocchio da cui ha pienamente recuperato, è già da subito a disposizione di mister Vanzetto.

Paride Pinna rinnova con il Cosenza

COSENZA – Il difensore rossoblù, infortunatosi nel match con la Paganese lo scorso 16 ottobre, ha rinnovato il proprio contratto con il sodalizio di Via degli Stadi (foto Farina). Per il calciatore silano firma con prolungamento di un anno (2018).  Il responsabile dell’area tecnica Massimo Cerri ha espresso soddisfazione, come dichiarato sul sito ufficiale, per l’accordo raggiunto che arriva in un momento delicato per il calciatore, reduce dall’intervento dopo l’infortunio di poco più di un mese fa. «Abbiamo voluto dare da subito fiducia e serenità al nostro calciatore – ha detto Cerri – e dargli gli stimoli giusti per un pronto rientro».

Toscano-Ruggiero, lo Scalea si aggiudica la semifinale di andata

Scalea – Acri 2-1

SCALEA: Bellanza (Di’ pt Corno), Trinchi, Ruggiero, Petrillo, Maiello, Bucciarelli (20′ pt Silvestro), Piccirillo (33′ st Scalese), Cersosimo, Di Giacomo, Mandarano, Toscano. In panchina: Garofalo, Yong, Guaglianone, Scoppetta. All.: Vanzetto

ACRI: Palumbo, Meringolo, Ambrosecchia, Sposato, Scarnato, Luzzi, Appella (8′ st Cotello), Dodaro, Pirotto (20′ st Margiotta), Le Piane, Fabbricatore. In panchina: Gradilone, Montalto, Perri, Siciliano, Canonaco. All.: Cirino

ARBITRO: Viapiana di Catanzaro (assistenti: Tornicello e De Chiara di Rossano)

MARCATORI: 32′ pt Toscano (S), 21′ st Margiotta (A) su rig., 32′ st Ruggiero (S)

NOTE: spettatori: 300 circa. Ammoniti: Toscano e Di Giacomo (S), Sposato e Le Piane (A). Recuperi: 1’pt e 2′ st

SCALEA (CS) – Finisce con la vittoria dei padroni di casa l’andata della semifinale di Coppa tutta cosentina fra Scalea e Acri. Al “D. Longobucco” è partita però aperta, nonostante le posizioni di classifica delle due squadre in campionato siano molto diverse. Vanzetto schiera come al solito Di Giacomo come terminale offensivo, supportato lateralmente da Piccirillo e Mandarano. L’Acri, con Margiotta che parte dalla panchina insieme a Cotello, si schiera in avanti con il solo Pirotto, assistito da Le Piane.

La prima parte di gara non è delle più vivaci con le due squadre che giocane soprattutto a centrocampo. Lo Scalea prova poi ad esporsi con le incursioni di un pericoloso Mandarano che al 12′ impegna Palumbo. Al 20′ Vanzetto deve sostituire il portiere titolare Bellanza, vittima di uno scontro in area con Ambrosecchia, con Corno. Ma arriva al 32′ l’episodio chiave del primo tempo: dagli sviluppi di un calcio d’angolo Toscano anticipa tutti e insacca di piatto la palla in rete. Il vantaggio dello Scalea scuote gli avversari che al 35′ hanno una buona occasione per il pareggio: su traversone dalla destra di Meringolo, Le Piane a portiere battuto colpisce la palla di testa ma in extremis respinge un difensore biancostellato. A inizio ripresa lo Scalea intensifica la manovra offensiva alla ricerca del raddoppio che chiuderebbe la partita. Di contro l’Acri risponde con l’ingresso di Cotello a dar maggior profondità in avanti ma solo al 18′ riesce a concretizzare la propria manovra. Fallo di Trinchi su un attaccante rossonero e l’arbitro Viapana di Catanzaro non può fare a meno di fischiare il calcio di rigore. Dalla panchina fa il suo ingresso in campo Margiotta che, entrato appositamente per tirare il calcio di rigore, non fallisce il compito che gli è stato assegnato. Il pareggio dell’Acri dura quindici minuti soltanto perchè al 32′ Ruggiero di testa deposita in rete da calcio di punizione e chiude la partita.

Lo Scalea si aggiudica dunque la semifinale di andata di Coppa Italia regionale ma il gol fuori casa segnato da Margiotta non chiude comunque la porta della qualificazione in finale per l’Acri. L’appuntamento per la semifinale di ritorno è per mercoledi 7 al “P. Castrovillari” di Acri.

 

Cosenza, D’Anna: «A Siracusa per fare risultato»

COSENZA – Nonostante il problema al polpaccio che lo ha tenuto fuori dal campo, allenandosi con un percorso di riabilitazione in un centro di Cesena, il difensore silano Emanuele D’Anna è rientrato a pieno regime con i propri compagni (foto Farina). «Sto iniziando da poco a giocare con continuità. Dispiace parecchio per essere rimasto fuori per tanto tempo. Quando non giochi soffri veramente tanto nel vedere i tuoi compagni che si allenano e tu non puoi dargli una mano. Per fortuna sono ritornato e sto cercando di acquisire la migliore condizione possibile». Il calciatore campano commenta il momento in casa rossoblù dopo la conquista dei tre punti in casa con il Monopoli. «L’ambiente non era dei migliori ma di certo eravamo consapevoli della nostra forza. Domenica siamo stati bravi a portare a casa la vittoria». Il prossimo avversario dei silani sarà il Siracusa. «Noi siamo il Cosenza e andremo ovunque per fare risultato. I siciliani sono un’ottima squadra ma abbiamo il dovere di imporci. Sono veramente felice di giocare qui».

Reggiomediterranea, accettate le dimissioni di Crupi. Squadra affidata ai preparatori

REGGIO CALABRIA – Al termine della consultazioni di ieri, la società della Reggiomediterranea ha accettato le dimissioni presentate dal tecnico Fabio Crupi. «La conclusione del rapporto – si legge nella nota ufficiale – lascia sicuramente un velo di tristezza e di sorpresa tra chi conosce realmente il rapporto esistente tra tutte le componenti della Società e il “nostro” giovane tecnico». Le dimissioni di Crupi, che sono state accolte con un dispiacere da una parte della tifoseria, come la società tiene a precisare, non cancellano comunque quanto di buono ha fatto il giovane tecnico alla guida della squadra di Valanidi. «Nessuno può dimenticare e cancellare quanto Fabio Crupi, in questi indimenticabili quattro anni, ha dato dal lato tecnico e umano a questa Società, più di quanto il suo ruolo richiedeva, prima da collaboratore dello staff tecnico e poi da responsabile della prima squadra. Sono stati quattro anni intensi, pieni di gioie e di qualche amarezza; […] Esci da vincitore e questo rende ulteriore merito alla tua persona, sappiamo che nel tuo cuore da leone i colori gialloblu non saranno mai cancellati.
Grazie Fabio di tutto quello che ci hai dato il tuo nome resterà sempre nella storia di questa Società».
Accettate le dimissioni di Crupi, ora la società deve scegliere prima possibile il sostituto; Casciano e Giovinazzo sono i nomi trapelati ieri che non trovano ancora conferme nell’ambiente. Intanto la squadra è tornata serenamente ieri al lavoro per preparare la delicata trasferta di Acri. A guidare la compagine reggina ci sono momentaneamente i preparatori atletici Brancati, Santisi e Cozzupoli.

 

Acri, si è dimesso il ds Siciliano

ACRI (CS) – Non c’è pace in casa Acri. Se la squadra naviga nelle tempestose acque della bassa classifica (12 punti in 11 partite), non meno agitate sono quelle degli assetti societari. Dopo le dimissioni di alcuni dirigenti delle scorse settimane, vere o presunte tali, oggi sono arrivate quelle del direttore sportivo Angelo Siciliano, sebbene come riferito dallo stesso Siciliano, il suo ruolo in casa Acri da fine agosto a oggi non sia mai stato veramente espletato. «Sono stato coinvolto a inizio stagione a cose già fatte ma ho deciso di rimanere per amore dei colori rossoneri», dichiara a Ottoetrenta Siciliano. I rapporti non proprio idilliaci con l’ex tecnico Franco Giugno, i disguidi societari («Fosse dipeso da e avrei anticipato l’esonero al post trasferta di Locri) e la mancata convergenza sulla scelta della nuova guida tecnica – il nome da lui caldeggiato era un altro -, sono le principali motivazioni delle dimissioni di Siciliano, definite da lui stesso irremovibili e già depositate in società e in Lega. «Ho aspettato fino ad oggi prima di comunicare questa decisione con la speranza che potessero avvicinarsi nuovi soci ma sono settimane che mi tengo distante dagli allenamenti» conclude l’ormai ex ds rossonero rivelando di non essere quindi stato coinvolto per le scelte di mercato da attuare a dicembre e di aver quindi deciso di «non volere essere complice di eventuali disfatte» seppur augurando «le migliori fortune alla squadra».

Gallico Catona, dall’Argentina ecco Manfredi

REGGIO CALABRIA – In casa Gallico Catona riprende a tutta forza il mercato. È di oggi infatti l’ufficializzazione dell’ingaggio del difensore centrale classe ’92 Leonel Maximiliano Manfredi (in foto fra il responsabile marketing Maurizio Biondi e il direttore sportivo Giuseppe Misiti). Il giovane giocatore, di nazionalità argentina con passaporto italiano, proviene dalla terza divisione sud-americana, dove ha indossato la maglia dell’Atlanta. Perfezionato il tesseramento di Manfredi che può dunque essere schierato già domenica contro la capolista Isola Capo Rizzuto.

Reggiomediterranea, Casciano per il dopo Crupi?

REGGIO CALABRIA – Da ieri sera Fabio Crupi non è più l’allenatore della Reggiomediterranea. La decisione di interrompere il rapporto con la società di Croce Valanidi è stata presa dallo stesso tecnico, nonostante il ritorno alla vittoria di domenica contro il Corigliano. Non un esonero dunque, come si pensava potesse accadere da un po’ di tempo, ma le dimissioni dello stesso Crupi, tecnico artefice della promozione in Eccellenza della Reggiomediterranea.

La società sta valutando se accettare o meno le dimissioni e vaglia anche la possibilità di cambiare. In serata sarebbe prevista una riunione societaria per discutere sul da farsi ma intanto le prime indiscrezioni vedrebbero sulla panchina della ReggioMediterranea Pasquale Casciano (attualmente impegnato nel settore giovanile della squadra), oppure l’ex tecnico della Cittanovese Giuseppe Giovinazzo.

La squadra intanto deve necessariamente ributtarsi con la testa già al campionato, per preparare al meglio la delicata trasferta di domenica ad Acri. .

Torna a sorridere il Marulla, Cosenza vittorioso con il Monopoli

COSENZA – MONOPOLI 2-1

COSENZA (4-3-3): Perina 6; D’Anna 6 Tedeschi 6 Blondett 6 Scalise 6; Capece 5,5 Ranieri 7 Mungo 6,5 (14′ st Criaco 6); Statella 6,5 Gambino 6,5 Filippini 6 (15′ st Baclet 6,5). In panchina: Saracco, Abatematteo, Corsi, Cavallaro, Meroni, Appiah, Bilotta, Madrigali. Allenatore: Roselli 6,5

MONOPOLI (4-3-3): Pellegrino 6; Ricucci 5,5 Esposito 6 Ferrara 6 Pinto 6,5; Sounas 6 Nicolini 6 Franco 5,5 (32′ st Balestrero sv); Montini 6,5 Gatto 5,5 (23′ st Gomes 5,5) D’Auria 6,5 (33′ st Mavretic sv). In panchina: Mirarco, Bacchetti, Cassano, Mercadante, Mouzakitis, Viola, Padalino, De Vito, Bei. Allenatore: Zanin 5,5

ARBITRO: Capone di Palermo 6

MARCATORI: 37′ pt Mungo (C), 9′ st Montini (M), 28′ st Baclet (C)

NOTE: spettatori 2500 circa di cui una ventina ospiti. Nessun ammonito. Angoli: 6-7. Recupero: 0′ pt, 3′ st

COSENZA -Dopo quattro giornate di digiuno il Cosenza torna alla Mungo cosenza monopoli ph farinavittoria e lo fa con una prestazione tutta grinta e cuore (foto Francesco Farina). La squadra silana si propone maggiormente nella ripresa con qualche azione personale dei rossoblù. Mister Roselli, senza lo squalificato Caccetta, si affida al centrocampo a 3 composto da Mungo, Ranieri e Capece: in avanti il solito trio con Statella, Gambino e Filippini. Quest’ultimo, nonostante i problemi riscontrati in settimana, parte dall’inizio. I pugliesi si schierano con il 4-3-3 così come i silani: confermata la difesa biancoverde con Ricucci e e Pinto sulle fasce mentre Esposito e Ferrara giostrano al centro.

Mungo e il vantaggio del Cosenza

La prima incursione è di marca ospite con D’Auria: il suo scatto si spegne sul fondo al minuto 8. I silani partono subito alla ricerca della rete spingendo maggiormente sulla fascia destra con D’Anna e Statella. D’Auria calcia dai 30 metri ma la sua conclusione termina alta rispetto alla porta difesa da Perina. Dopo sessanta secondi Montini ci prova dal lato: Cosenza - monopoli ph farina palla fuori. Il Monopoli, nuovamente, si rende pericoloso dalla distanza con D’Auria. Sulla successiva azione Filippini si vede parare un tiro ravvicinato da posizione defilata. Alla mezz’ora Mungo tenta dalla distanza ma la difesa pugliese si oppone. Il centrocampista rossoblù fallisce una clamorosa occasione: sulla respinta sbagliata del portiere, il calciatore silano colpisce in malo modo favorendo l’intervento del portiere Pellegrino.

Filippini manda al lato una conclusione di rovesciata al 33′. Dopo 4 minuti il Cosenza passa in vantaggio: Ranieri serve con un palombella il compagno Mungo che, da due passi, trafigge con una semi rovesciata il portiere avversario. Sul finire Capone di Palermo non assegna nessun minuto di recupero.

Montini spaventa, decisivo Baclet

Il secondo tempo parte senza cambi da parte di entrambe. Gli ospitiCosenza - Monopoli ph farina trovano la via del pareggio al 9′ della ripresa con Montini che supera Perina dopo una corta respinta della difesa rossoblù. Il Cosenza risponde subito e sfiora la rete con Mungo dal lato. Roselli corre ai ripari ed opta per un doppio cambio: entrano Criaco e Baclet ed escono Mungo e Filippini. Nel frattempo confusione in area e Nicolini tocca la palla con la mano: rigore per il Cosenza. Dal dischetto va Baclet ma Pellegrino si oppone negando la gioia della rete al neo entrato. La Allan Baclet ph farinaformazione di Roselli resta ancorata al suo 4-3-3 con il trio composto da Gambino, Baclet e Statella. Quest’ultimo, da posizione invitante, calcia fuori al minuto 19. Dopo quattro giri di orologio primo cambio del Monopoli: esce Gatto ed entra Gomes.

Baclet al 27′ calcia di controbalzo ma la conclusione è da dimenticare. Gambino protegge un pallone in area e serve al centro Baclet che, abilmente, spedisce la palla in fondo al sacco. Dopo il vantaggio dei padroni di casa il tecnico ospite Zanin decide per un doppio cambio: escono Franco e D’Auria ed entrano Balestrero e Mavretic. Le formazioni calano dal punto di vista fisico e il gioco, di conseguenza, latita. L’arbitro decreta 3 minuti di recupero, durante i quali, non succede praticamente nulla di rilevante.

Alessandro Artuso

Il “Gallo” Belotti canta due volte: anche il Torino passa a Crotone

CROTONE – TORINO 0-2

CROTONE (4-3-3): Cordaz; Rosi, Ceccherini, Ferrari, Mesbah; Rohden (80′ Stoian), Capezzi, Barberis (92′ Crisetig); Palladino, Trotta (70′ Simy), Falcinelli. A disposizione: Cojucaru, Festa, Dussenne, Martella, Sampirisi, Salzano, Fazzi. Allenatore: Nicola.

TORINO (4-3-3): Hart; Zappacosta, Rossettini, Castan, Moretti; Benassi (78′ Boye), Valdifiori, Baselli (72′ Obi); Iago Falque (59′ Martinez), Belotti, Ljajic. A disposizione: Padelli, Cucchietti, De Silvestri, Ajeti, Bovo, Acquah, Lukic, Gustafson, Maxi Lopez. Allenatore: Mihajlovic.

ARBITRO: Celi di Bari

MARCATORI: 80′ e 89′ Belotti

NOTE: campo in perfette condizioni. Ammoniti: 47′ Palladino, 70′ Martinez. Recupero: 3′ st.

CROTONE – Altra bruciante sconfitta per il Crotone che allo “Scida”, dopo una partita giocata prettamente in difesa, non riesce a raccogliere neanche un punto contro un discreto Torino. Poche sorprese nelle formazioni ufficiali: Nicola conferma il 4-3-3 delle ultime uscite affidandosi al tridente Palladino, Trotta e Falcinelli; Mihajlovic risolve l’unico ballottaggio, quella sulla fascia sinistra, a favore di Moretti relegando così Barreca alla panchina. Il Crotone deve scrollarsi di dosso l’ultimo posto in classifica mentre il Torino cerca di salire sul treno dell’Europa. Partita iniziata a ritmi lenti con le compagini che cercano di studiarsi sfavorendo lo spettacolo. Il primo tiro verso la porta si registra al 12′ quando Barberis fa fare bella figura ad Hart con un destro scaricato dai trenta metri. Ospiti che fanno girare lentamente la palla e Crotone che riesce a chiudersi perfettamente per poi ripartire in contropiede. Alla mezz’ora la prima vera grande chance: erroraccio di Hart che sul rinvio serve Trotta, l’attaccante rossoblù a tu per tu col portiere della nazionale inglese si fa ipnotizzare sprecando la grande occasione. A fine primo tempo è il Crotone ad aver avuto le palle per il vantaggio nonostante il Toro faccia grande incetta di possesso palla. La ripresa si apre con i granata sempre in possesso ma gli squali si chiudono bene davanti la porta difesa da Cordaz (premiato nel pre-partita come miglior portiere dello scorso anno del campionato di serie B). Dal 70′ in poi il Torino alza i ritmi grazie all’efficacia dei nuovi entrati: Martinez e Obi su tutti. Ed all’80’ passa in vantaggio: Ljajic va in progressione palla al piede, vede il taglio di Belotti e lo premia sulla corsa. Tiro di prima del Gallo che non lascia scampo all’estremo portiere calabrese. E’ 0 a 1. Grande azione del Torino ma la posizione di partenza di Belotti è molto in dubbio. Il Crotone allora alza il baricentro spingendosi verso la porta di Hart. All’83’ grande palla gol per il pareggio: corner per i pitagorici sul quale Castan rischia un incredibile autogol, ma la palla sfiora la traversa. Allora all’89’ il Toro la chiude: grande azione personale di Boye, appoggio su Belotti che con un sinistro potente sorprende Cordaz. E’ 0-2. L’arbitro concede 3 minuti di recupero ma il match ormai non ha più niente da dire. Il Crotone resta ultimo in classifica con soli 5 punti in 13 gare mentre il Torino, a tre lunghezze soltanto dal terzo posto, si gode un Gallo da favola.