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“Il potere segreto delle mafie”, il pm Di Matteo ospite dell’incontro del Circolo “Sessa”

COSENZA – «Sogno che in Calabria nasca una vera e propria ribellione alle mafie. Non siate indifferenti. Essere consapevoli su ciò che accade nella propria terra e nel proprio Paese è una questione di democrazia, libertà, aspettativa di un futuro migliore».

Così Antonino Di Matteo, pm del processo sulla Trattativa Stato-Mafia e magistrato della Direzione Nazionale Antimafia, si è rivolto ai giovani degli istituti scolastici bruzi, accorsi oggi 15 marzo, in gran numero, negli spazi del teatro Rendano di Cosenza. Nel corso de “Il Potere segreto delle mafie”, l’incontro organizzato dal Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” e dall’Osservatorio Nazionale “Falcone-Borsellino”, Di Matteo ha pure affermato: «L’infiltrazione mafiosa ha condizionato pesantemente il nostro sistema e minato la nostra democrazia. Non so se un giorno la mafia sarà sconfitta, lo spero certamente, ma abbiamo bisogno di due cose: un cambiamento della politica, che deve recidere qualunque rapporto tra mafia e istituzioni, e un cambiamento di mentalità. Dobbiamo sovvertire l’idea che il mondo funzioni solo con lo scambio di favori». E ha poi aggiunto, rivolgendosi ancora agli studenti: «Documentatevi, studiate, non permettete agli altri di additarvi come mafiosi soltanto perché provenite dalla Calabria. Non siate gregge, ma cittadini consapevoli».

All’evento, oltre agli alunni del liceo classico “Gioacchino da Fiore” e del “Pitagora” di Rende, dello “Scorza” di Cosenza e dell’Istituto d’Istruzione Superiore di Castrolibero, hanno preso parte anche il magistrato della Procura Nazionale Antimafia Sandro Dolce e i giornalisti Arcangelo Badolati, coordinatore dell’Osservatorio Falcone-Borsellino, e Franco Rosito, presidente del Circolo della Stampa cosentino.

In occasione dell’evento è stato presentato il libro di Antonino Di Matteo, scritto col giornalista Saverio Lodato, dal titolo “Il Patto Sporco” (Chiarelettere) sul processo più emblematico della storia d’Italia – dopo il maxiprocesso (1986-1992) e quello ad Andreotti (1993-2004)- raccontato dal suo principale protagonista. «Siamo qui – ha concluso il presidente Rosito – per esaltare i valori della legalità e gli uomini che si battono per affermarla. Proprio in nome della legalità e dei diritti, il Circolo della Stampa proseguirà, lungo il corso dell’anno, con le iniziative volte a sensibilizzare, soprattutto i più giovani, su tematiche spinose e di stringente attualità. Oggi non solo abbiamo seminato ma anche raccolto importanti insegnamenti».

“Il Potere segreto delle mafie”, incontro del Circolo della Stampa “Sessa”

COSENZA – “Il potere segreto delle mafie” è il titolo dell’incontro-dibattito organizzato dal Circolo della Stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza e dall’Osservatorio Nazionale Mafie “Falcone-Borsellino” che si terrà venerdì 15 marzo alle ore 10 al Teatro “A. Rendano” di Cosenza.

Saranno presenti il magistrato della Direzione Nazionale Antimafia Antonino Di Matteo, autore con Saverio Lodato del volume “Il patto sporco. Il processo Stato-mafia nel racconto di un suo protagonista”.

Sostituto procuratore della Repubblica a Caltanissetta e a Palermo poi, Nino Di Matteo si è occupato a più riprese dei rapporti fra mafia e istituzioni. Ha indagato sulle stragi dei magistrati Chinnici, Falcone e Borsellino e dal 1993 vive sotto scorta.

Con lui dialogheranno il magistrato Sandro Dolce e il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati.  Introdurrà i relatori il presidente del Circolo della Stampa di Cosenza Franco Rosito. 

“Mamma Mia”, arriva al Rendano il musical degli Abba

COSENZA – Mercoledì 6 marzo e giovedì 7 marzo, alle ore 20.30, sul palco del Teatro Rendano di Cosenza, per la “Rassegna L’AltroTeatro” l’amatissimo musical degli Abba e riproposto in Italia dal Teatro Sistina “Mamma mia” con Luca Ward, Paolo Conticini, Sergio Muniz e Sabrina Marciano.

Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull’avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale- vede, inoltre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 19 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

Mamma mia!” Un manipolo di protagonisti di successo, capitanato da Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz, assieme a Sabrina Marciano, Elisabetta Tulli, Laura Di Mauro, Jacopo Sarno, Eleonora Facchini, racconta la storia, romantica e ricca di divertenti colpi di scena, che si svolge in una magnifica isola della Grecia. Sofia sta preparando le nozze e vorrebbe farsi accompagnare all’altare dal padre, ma non si sa chi possa essere tra i tre ex fidanzati di mamma Donna, che aveva vissuto spensieratamente gli anni della giovinezza. Forse la più celebre commedia musicale degli anni 2000 che ha strappato applausi in tutto il mondo e ha fatto scatenare il pubblico con le mitiche canzoni degli Abba: a quasi 10 anni dal film con Meryl Streep, arriva in Italia una nuovissima versione che per la prima volta sarà realizzata da una grande produzione tutta italiana, con protagonisti tre attori amatissimi dal grande pubblico. Nel ruolo protagonista femminile la rivelazione del musical italiano Sabrina Marciano (reduce da una clamorosa affermazione nel ruolo della maestra di danza nell’acclamato Billy Elliot) circondata da un cast di oltre 30 artisti.Un grande allestimento che unisce le nuove tecnologie alla magia meccanica del teatro, una storia leggera ma non banale, ironica e delicata, che racconta l’amore maturo accanto a quello giovanile, indagando grandi sentimenti come il rapporto tra madre e figlia, l’amicizia e il coraggio, ma soprattutto una commedia che, attraverso due donne straordinarie, celebra la ricerca della felicità anche a costo di sfidare le convenzioni.

“Giangurgolo. Principe di Danimarca” di Mazzotta arriva al Rendano

COSENZA – In occasione del Carnevale, sul palco del Teatro Rendano, torna per la “Rassegna L’AltroTeatro” la compagnia Libero Teatro.

In scena, con la commedia scritta e diretta da Max Mazzotta “Giangurgolo. Principe di Danimarca”.

Domenica 3 marzo, alle ore 18, la compagnia calabrese Libero Teatro porterà, sul palco del Teatro Rendano, la maschera calabrese. In scena: Francesca Gariano (Giangurgolo); Marco Tiesi (zio Pantalone); Francesco Aiello (Bruzio e Dottor Pollone); Paolo Mauro (Taliano e Spettro); Graziella Spadafora (Ofella e Pancrazio). Aiuto regia e organizzazione, Iris Balzano; responsabile tecnico Gennaro Dolce.

“GIANGARGIULO”

In assenza di canovacci e trame classiche sul personaggio di Giangurgolo, si potrebbe immaginarlo immerso in un contesto a lui completamente estraneo. E cosa può essere più estraneo alla personalità di Giangurgolo, alla sua cialtroneria e intrinseca non-nobiltà, se non la più nobile delle espressioni teatrali, la tragedia? Può Giangurgolo vestire i panni del più tragico e nobile degli eroi shakespeariani, Amleto? La lettura non può che essere in chiave comico-parodistica ed introduce lo spettatore ai temi della tragedia shakespeariana sfruttando le corde del grottesco e del riso liberatorio; meccanismo reso ancora più efficace dalla caratterizzazione dei personaggi per mezzo dei diversi dialetti, che annullano la distanza fra pubblico e palcoscenico, rendendo gli eventi che accadono sulla scena riconoscibili e godibili anche ai giovanissimi. L’elaborazione del testo, infatti, trasposto linguisticamente e geograficamente in una Calabria immaginaria ma non troppo, offre occasioni di gioco e sperimentazione che possono risultare sorprendenti. La riproposizione in chiave comica del racconto dell’Amleto, introduce lo spettatore ai temi della tragedia shakespeariana sfruttando le corde del grottesco e del riso liberatorio. Il valore aggiunto di “Giangurgolo, principe di Danimarca” è nella straordinaria ricchezza del linguaggio teatrale, che si serve contemporaneamente della forza espressiva delle maschere, della pantomima, del canto e della musica dal vivo.

Max Mazzotta torna al Rendano con “Giangurgolo”

COSENZA – In occasione del carnevale, sul palco del Teatro Rendano, torna per la “Rassegna L’AltroTeatro” la compagnia Libero Teatro. In scena, con la commedia scritta e diretta Max Mazzotta “Giangurgolo. Principe di Danimarca”. Domenica 3 marzo, alle ore 18, la compagnia calabrese Libero Teatro porterà, sul palco del Teatro Rendano, la maschera calabrese.

Finanziato dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull’avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale- vede, inoltre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 19 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

Giangurgolo ” In assenza di canovacci e trame classiche sul personaggio di Giangurgolo, si potrebbe immaginarlo immerso in un contesto a lui completamente estraneo. E cosa può essere più estraneo alla personalità di Giangurgolo, alla sua cialtroneria e intrinseca non-nobiltà, se non la più nobile delle espressioni teatrali, la tragedia? Può Giangurgolo vestire i panni del più tragico e nobile degli eroi shakespeariani, Amleto? La lettura non può che essere in chiave comico-parodistica ed introduce lo spettatore ai temi della tragedia shakespeariana sfruttando le corde del grottesco e del riso liberatorio; meccanismo reso ancora più efficace dalla caratterizzazione dei personaggi per mezzo dei diversi dialetti, che annullano la distanza fra pubblico e palcoscenico, rendendo gli eventi che accadono sulla scena riconoscibili e godibili anche ai giovanissimi. L’elaborazione del testo, infatti, trasposto linguisticamente e geograficamente in una Calabria immaginaria ma non troppo, offre occasioni di gioco e sperimentazione che possono risultare sorprendenti. La riproposizione in chiave comica del racconto dell’Amleto, introduce lo spettatore ai temi della tragedia shakespeariana sfruttando le corde del grottesco e del riso liberatorio. Il valore aggiunto di “Giangurgolo, principe di Danimarca” è nella straordinaria ricchezza del linguaggio teatrale, che si serve contemporaneamente della forza espressiva delle maschere, della pantomima, del canto e della musica dal vivo.

Qualche estate fa, applausi al Rendano per la Gerini che omaggia Califano

COSENZA – Lunghi applausi, sul palco del Teatro Rendano, sabato scorso, per il concerto- racconto “Qualche estate fa”, protagonista l’affascinante Claudia Gerini. Un altro grande successo targato “Rassegna L’AltroTeatro”. Accompagnata dal Solis String Quartet, l’attrice romana ha ripercorso la storia artistica e umana di Franco Califano. “Qualche estate fa” prova a riportare in equilibrio le due dimensioni, facendo di alcune canzoni molto amate il punto di partenza per raccontare la vita del Califfo. “Tutto il resto è noia”, “Minuetto”, “La musica è finita” e “Un’estate fa” sono tra i brani più celebri, riarrangiati dal Solis String Quartet e intepretati dalla Gerini.

“La Rassegna L’AltroTeatro” è finanziata dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull’avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell’offerta culturale- vede, inoltre, il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Organizzato dalla società “L’AltroTeatro” guidata dal gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 19 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical, questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

“Qualche estate fa” nove quadri, nove donne diverse che hanno conosciuto l’uomo e l’artista Califano. Ogni quadro culmina con una canzone che riassume una tappa della sua vita e della sua carriera. La giovinezza; gli inizi della carriera; Sanremo; il successo e gli eccessi; fino agli ultimi giorni del Califfo. Il testo, scritto da Stefano Valanzuolo, è un piacevole escamotage per raccontare Califano attraverso gli occhi di chi l’ha amato con passione fino ad odiarlo. Volto e anima di questi personaggi è Claudia Gerini, unica voce recitante e cantante. Appassionata inteprete, accompagnata dal Solis String Quartet ripercorre le tappe della vita di uno degli artisti più discussi della musica italiana. Se va riconosciuto un merito allo spettacolo è quello di aver reso omaggio al talento e all’artista di brani indimenticabili.“Qualche estate fa” resituisce al pubblico un autore troppo spesso offuscato dalla sua “chiacchierata” vita privata. La regia dello spettacolo, prodotto da Imarts, è affidata a Massimiliano Vado, il soggetto e la sceneggiatura portano la firma di Stefano Valanzuolo. “Un labirinto di canzoni, vita vissuta, monologhi, scrittura, amicizie e aneddoti infiniti” racconta il regista. Claudia Gerini si destreggia bene tra canto e racconto. Una prova d’attore coraggiosa e di artista a tutto tondo. La Gerini si misura con “mostri sacri” come le interpreti dei suoi brani più amati. Da Mia Martini alla Vanoni passando per la Gabriella Ferri. Claudia è soprattutto efficace soprattutto nell’interpretare gli stornelli romani e le donne di “borgata” che il Califfo ha amato. Artista da “marciapiede”, Franco Califano, del suo essere la voce del popolo ne ha fatto sempre un manifesto. Tripoli, Milano e Amalfi, e soprattutto Roma, i fotoromanzi e il carcere, reality show e la poesia.
 Senza buonismi di maniera “Qualche state fa”, prova a restituire, in musica e parole, l’immagine di un artista che ha vissuto sempre rifiutando le convenzioni borghesi e la noia.

Solarino e Scarpati portano “Il misantropo” al Rendano

COSENZA – Sabato 2 febbraio, ore 20.30, per la “Rassegna l’AltroTeatro”, sul palco del Teatro Rendano, un altro classico della drammaturgia “Il Misantropo” di Molière con Giulio Scarpati e Valeria Solarino diretti da Nora Venturini. Il Misantropo è la storia di un uomo che vuole avere un incontro decisivo con la donna che ama e che alla fine di un’intera giornata non ci è ancora riuscito.”.

LA STORIA

Moderna è la coppia al centro della scena, un uomo e una donna opposti in tutto e che, malgrado questo, si desiderano. Alceste è un “indignato” eticamente inflessibile e un innamorato infelice. Célimène è una dama di società attratta dal suo contrario. Una coppia impossibile, al centro di un capolavoro che è insieme dramma e commedia. “Il Misantropo è la storia di un uomo che vuole avere un incontro decisivo con la donna che ama e che alla fine di un’intera giornata non ci è ancora riuscito” (Louis Jouvet).“Il commento del grande uomo di teatro francese – scrive la regista Venturini – coglie un elemento spesso messo in ombra, a favore del tema politico dell’uomo onesto e sincero in lotta contro la corruzione e l’ipocrisia della società. L’aspetto privato è altrettanto importante di quello sociale, perché ne evidenzia il fattore umano; e dalla corte del Re Sole lo porta dritto a noi”. Allora se Alceste è “nostro contemporaneo” nella sua indignazione impotente e donchisciottesca contro la falsità e la corruzione, sono “nostri contemporanei”, tragici e comici insieme, anche Alceste e Célimène come coppia sentimentalmentimpossibile.
Sono un uomo e una donna di oggi, con torti e ragioni equamente distribuiti, protervi nel non cedere alle richieste dell’altro, non disposti a rinunciare alle proprie scelte di vita, in perenne conflitto tra loro. Nei loro difetti possiamo a turno ritrovarci e riconoscerci; e ne ridiamo, guardandoci allo specchio.

Imperdibile “Dirty Dancing”, domani al Rendano e il 24 al Cilea di Reggio

COSENZA – Preceduto da ben due autoarticolati di scenografie, arriva domani sera in prima assoluta in Calabria al Teatro Rendano di Cosenza e giovedì in replica al Teatro Cilea di Reggio il Musical originale “Dirty Dancing, The Classic Story on Stage” di Eleanor Bergstein, con la regia di Federico Bellone, primo appuntamento con lo spettacolo musicale dal vivo di “Fatti di Musica 2019”, il Festival del Live d’Autore ideato e organizzato in Calabria da Ruggero Pegna per Show Net srl, giunto al prestigioso traguardo della 33esima edizione.

Questa firmata da Bellone è la versione ufficiale ed internazionale dello spettacolo, adottata per i debutti in Inghilterra, Germania, Spagna, Austria, Monte Carlo, Messico, Belgio, Lussemburgo e presto in Francia.

Tra le firme del Musical dei Record, anche quelle di Morris Faccin, regista associato, Gillian Bruce, coreografie, Roberto Comotti, scene,Valerio Tiberi, disegno luci, Armando Vertullo, audio, Matteo Luchinovich e Virginio Levrio, video e proiezioni, Marco Biesta eMarica D’Angelo, costumi.

Nel ricco cast di diciotto elementi tra attori e ballerini, Gianluca Briganti nel ruolo di Johnny Castle, Vanessa Innocenti, in quello di Baby, Sara Cipollitti (Penny), Simone Pieroni (Dr. Jake Houseman), Mimmo Chianese (Max Kellerman), Serena De Giorgi (Lisa Houseman),Tiziana Lambo (Marjorie Houseman), Edoardo Piacente (Neil Kellerman), Lorenzo Belviso (Billy Kostecki), Renato Cortesi (Mr. Schumacher),  Russell Spellman (Tito Suarez). Completano il cast Davide Venier, Matteo Sala, Lynn Jamieson (capo balletto), Giulia Sola, Anna Foria, Chiara Allegro

La colonna sonora comprende, oltre all’iconico brano vincitore di un Premio Oscar e di un Golden Globe, “I’ve Had – The Time Of My Life”, hit indimenticabili come “Hungry Eyes”, “Do You Love Me?”, “Hey! Baby” e “In the Still of the Night”, per un totale di ben 28 brani nel primo atto e altri 21 nel secondo!

Dirty Dancing è il titolo dei record: un successo planetario al cinema, un Golden Globe e un Oscar per il brano “(I’ve Had) The Time of My Life”, oltre 40 milioni di copie della colonna sonora vendute e, solo negli Stati Uniti, oltre 11 milioni di dvd e Blu-ray. In Paesi di consolidata tradizione di spettacoli musicali, come Inghilterra e Germania, ha ottenuto i più alti incassi nella storia del teatro europeo. In Italia, lo spettacolo ha debuttato nel 2014 al Teatro Nazionale di Milano, registrando il record d’incassi con oltre 115.000 presenze nei primi 3 mesi di rappresentazione. Ben 8.000 persone hanno assistito alla speciale rappresentazione all’Arena di Verona nell’agosto del 2015. Per il pubblico, la versione teatrale è oramai, come succede per il film, un classico da vedere e rivedere per vivere ogni volta tutte le emozioni e la magia di una storia senza tempo.

“Dirty Dancing, the Classic Story on Stage” ha la capacità di conquistare e coinvolgere non solo gli habitué del genere, ma di avvicinare al teatro tutta una nuova ed eterogenea parte di pubblico. Anche “dal vivo”, la storia d’amore tra Johnny e Baby è raccontata da musiche e coreografie indimenticabili, fedelmente riprese dalla versione cinematografica.

«E’ la prima volta – afferma Ruggero Pegnache la produzione originale di questo musical arriva in Calabria, con il suo grande allestimento. Per chi ama il Musical ed ha amato il film, questo è uno spettacolo imperdibile e credo, qui, irripetibile»

I biglietti per assistere a Dirty Dancing sono ancora disponibili nei punti Ticketone, online al sito www.ticketone.it e dalle ore 18 dei gironi di spettacolo presso il botteghino dei Teatri. Per informazioni, in particolare sullo sconto gruppi del 15% per comitive di almeno venti persone, contattare lo 0968441888 o visitare il sito www.ruggeropegna.it.

Il festival Fatti di Musica di Ruggero Pegna è realizzato con la collaborazione della Regione Calabria, nel quadro dei grandi Festival Internazionali Storicizzati e, per gli eventi a Reggio Calabria, in sinergia con il Festival Alziamo il Sipario dell’Assessorato comunale alla Cultura.

Movimento NOI: «Jole Santelli dovrebbe dimettersi»

COSENZA – Sta sollevando polemiche, soprattutto in contesti politici, il mancato avvio della stagione lirica del Rendano. A tal proposito riceviamo e pubblichiamo nota stampa del Movimento NOI – RETE UMANA Movimento di Opinione Sociale, Culturale e Politico: 

«Apprendiamo dagli organi della stampa che il Teatro di tradizione Alfonso Rendano di Cosenza per la prima volta, dopo anni, non avrà la sua stagione lirica. A Dicembre, doveva esordire con “la Traviata”. A questo punto, non possiamo fare altro che rivolgerci all’assessore alla cultura e gli eventi, onorevole Jole Santelli, non tanto per richiamarla alla sua responsabilità, quanto invece, per chiederle conto di tutto ciò che non ha fatto, e metterla di fronte alla sua totale inadeguatezza, inettitudine e immobilismo. La sua attività, si fa per dire, anche in questo campo (è anche assessore del decaduto centro storico) si è caratterizzata di fronte ai cittadini solo per spot elettorali e scadenti proclami. Dopo aver assistito a “Cosenza Cultura” che non ha prodotto nulla o forse solo qualche incarico esterno, oggi, assistiamo a continui annunci che alla fine non hanno prodotto nulla. Se la stagione lirica del Rendano non verrà fatta, il danno all’immagine che subirà Cosenza sarà gravissimo e questo, sarà responsabilità dell’inettitudine di un assessore e di una Giunta che appaiono ai cittadini più attenti a luci, addobbi e concerti di fine anno, come se tutto ciò, fosse cultura che rappresenta la Città di Telesio e dell’Accademia CosentinaIl Teatro Alfonso Rendano di Cosenza – desidera ricordare il Movimento NOI al Sindaco Mario Occhiuto – è un Teatro di Tradizione e in quanto tale, deve riperpetuare proprio la grande tradizione del Teatro che risiede nella Lirica, onore e lustro dell’Italia nel mondo. È opportuno sottolineare che, se un politico della sua levatura, non riesce a dare nulla alla propria Città se non cattive figure, sarebbe il caso che si dimettesse. Il Teatro e la Città Storica, fiore all’occhiello del mondo della Cultura e dell’Arte, non meritano tanto disonore e mortificazione. Speriamo che le notizie della stampa locale siano prive di fondamento e che, in uno scatto di orgoglio, l’assessore Santelli riesca a smentirci, aprendo già da domani il Teatro Rendano alla stagione lirica 2019». 

Cosenza, M5S «Dove è finita la stagione lirica del Rendano?»

COSENZA – I parlamentari del M5S Alessandro Melicchio, Bianca Laura Granato e Nicola Morra, i primi due membri della Commissione Cultura di Camera e Senato, si interrogano sulla scomparsa dell’annunciata stagione lirica a Cosenza.
«A luglio di quest’anno l’Assessore alla cultura nonché vicesindaco del Comune di Cosenza Iole Santelli annunciava il rientro, dopo diversi anni di assenza, del Teatro comunale ‘A. Rendano’ nel Fus (Fondo Unico dello Spettacolo) per l’allestimento della stagione lirica. – spiegano i pentastellati – Ad ottobre poi era lo stesso Sindaco Mario Occhiuto, affiancato dal dirigente alla cultura di palazzo dei Bruzi Giampaolo Calabrese e dalla delegata alla cultura del primo cittadino, Eva Catizone, ad assumere pubblicamente, nei confronti della cittadinanza, l’impegno del lancio della stagione lirica 2018/2019. Occhiuto, nella medesima conferenza stampa, faceva riferimento ad una grossa trasformazione dello spettacolo fornendo come esempio proprio l’imminente stagione lirica che, a parer suo, avrebbe avuto ‘scenografie create da tecnologie multimediali’. Siamo a fine anno e nulla si sa più delle mirabolanti idee innovative dell’amministrazione bruzia come delle stesse opere che avrebbero dovute essere rappresentate, degli annunciati partenariati internazionali e dell’utilizzo dei fondi stanziati dal Mibac”. Melicchio, Granato e Morra, ricordando che il Teatro Rendano è riconosciuto teatro di tradizione per la qualificata attività culturale e artistica svolta e per il particolare impulso alle locali tradizioni artistiche e musicali fin dal 1976, evidenziano come l’appuntamento con l’opera lirica sia quello maggiormente qualificante per il teatro di tradizione cosentino».
«Ci risulta, invero, la partenza della macchina organizzativa. Sono stati convocati i cantanti, i professori d’orchestra e tutti coloro che avrebbero dovuto prendere parte alle due opere liriche preventivate ossia il Rigoletto, a novembre, e la Traviata, a dicembre. La cittadinanza, però, non è mai venuta a conoscenza del cartellone. Ebbene – concludono i parlamentari a 5 stelle – ad oggi, inspiegabilmente, non vi è stato l’allestimento di alcuna opera lirica e, cosa forse ancor più grave, nessuno ha sentito l’esigenza e soprattutto il dovere di dare delle spiegazioni alla cittadinanza che, ragionevolmente, confida nell’avvio della stagione».