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Sant’Anna Hospital, sit-in Usb: “commissariare struttura per tutelare lavoratori”

CATANZARO – Il sindacato Usb Calabria ha promosso da stamattina un sit-in davanti alla sede del Centro di cardiochirurgia Sant’Anna Hospital di Catanzaro. All’ingresso della struttura sanitaria, che rischia di chiudere i battenti per la mancanza dell’accreditamento da parte dell’Azienda sanitaria provincia di Catanzaro, i manifestanti hanno piantato delle tende e fissato degli striscioni per sollecitare una soluzione della vertenza.

“Questo presidio con i lavoratori – hanno spiegato i rappresentanti dell’Usb – andrà avanti ad oltranza fino a quando non ci saranno risposte sul futuro di una realtà cardiochirurgica, arrivata ai primi posti in Italia nel settore, sia dal punto di vista operativo e delle attività che per quanto attiene la tutela dei lavoratori che prestano la loro opera a tutti i livelli. Non è possibile – hanno aggiunto – che si chiuda in questo modo una pagina così importante. Chiediamo per questo che sia garantita la continuità del servizio e che si proceda in tal senso ad un commissariamento della struttura”.

 

Sanità, Longo arriva a Catanzaro: “La legalità prima di tutto”

Il nuovo Commissario ad Acta alla sanità calabrese, Guido Longo, è arrivato nel primo pomeriggio di oggi a Catanzaro. “La legalità é prioritaria”, ha detto, parlando con i giornalisti al suo arrivo. 

Longo ha sorpreso i cronisti, in attesa davanti all’ingresso della Cittadella regionale e, prima di raggiugere il terzo piano del palazzo degli uffici, dove ha sede la struttura del Commissario, si é sottoposto ad una sfilza di domande. 

“La legalità innanzitutto – ha sottolineato più volte Longo. Perché con la legalità ci sono servizi migliori, libertà di scelta e, soprattutto, risparmi.Però c’é anche un’altra esigenza altrettanto importante, che é quella di migliorare qualitativamente gli standard della sanità in Calabria. Bisogna migliorare perché la legalità si fa con gli atti e non con le parole. Si fa con i provvedimenti. Da dove parto? Bisogna vedere con i propri occhi, osservare e capire.Capire e poi si può partire sia sul piano della riorganizzazione che su quello dei debiti accumulati in questi anni. E’ rilevante l’aspetto contabile amministrativo ma lo è altrettanto la territorializzazione delle prestazioni sanitarie. Vedremo ciò che troveremo”. “Dicitur, si dice – ha detto ancora rispondendo ad una domanda sull’entità del debito – è un modo di dire che non mi piace”. 

 

 

Sanità Calabria, Eugenio Gaudio non vuol essere più commissario. «I motivi sono personali e familiari»

COSENZA – Nemmeno 24 ore e siamo di nuovo punto e a capo. Eugenio Gaudio non ha accettato l’incarico di commissario alla sanità calabrese. L’ex rettore della Sapienza era stato indicato come successore di Saverio Cotticelli, dopo la gaffe sua e di colui che gli è subentrato, Giuseppe Zuccatelli. 

«Motivi personali e familiari me lo impediscono», ha dichiarato a Repubblica l’ex rettore della Sapienza.

«Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro – ha aggiunto -. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare». E ancora: «Sarebbe una sfida importante, ma la famiglia per me è un valore primario».

Sanità Calabria, Strada: “In tandem con Gaudio? No, tutto ancora da definire”

“Apprendo dai media che ci sarebbe un tandem Gaudio-Strada a guidare la sanità in Calabria. Questo tandem semplicemente non esiste”. Così Gino Strada in un post lanciato dalla propria pagina Facebook. Nelle ultime ore sembrava confermata la notizia di un incarico conferitogli dal Governo come consulente con una delega speciale all’emergenza Covid in Calabria, a fianco del nuovo Commissario ad acta Eugenio Gaudio. Notizia subito smentita dal Presidente di Emergency.

“Ribadisco di aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini.
Sono abituato a comunicare quando faccio le cose – a volte anche dopo averle fatte – quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire.”

“Ringrazio il Governo per la fiducia – conclude Strada – e rinnovo la disponibilità a discutere di un possibile coinvolgimento mio e di EMERGENCY su progetti concreti per l’emergenza sanitaria che siano di aiuto ai cittadini calabresi”.

 

Sanità Calabria, verso la nomina del nuovo Commissario Eugenio Gaudio

Eugenio Gaudio, ex rettore della Sapienza, dovrebbe essere il nuovo commissario alla sanità in Calabria. La nomina potrebbe essere formalizzata già oggi in
Consiglio dei ministri, a quanto si apprende da fonti di governo. Il fondatore di Emergency, Gino Strada, potrebbe avere un ruolo da consulente, affiancando Gaudio nel suo lavoro.

CHI È EUGENIO GAUDIO

Eugenio Gaudio è stato Rettore della Sapienza dal 1° novembre 2014.

Dal 20 aprile 2020 è Consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca per la formazione nell’area sanitaria e per i rapporti con il Servizio sanitario nazionale.

Da ottobre 2019 a marzo 2020 è stato Presidente di Civis – A European Civic University, la nuova università europea che riunisce quasi 400.000 studenti e 55.000 tra docenti e personale tecnico amministrativo.

È nato a Cosenza il 15 settembre 1956, è sposato e ha due figli. 

Laureato in Medicina e chirurgia alla Sapienza nel 1980 e specializzato in Medicina interna nel 1985, ricercatore di Anatomia umana presso l’Ateneo dal 1983 al 1986, poi professore all’Università dell’Aquila dal 1987, dove dal 1997 al 2000 è stato preside della Facoltà di Medicina e chirurgia. Dal 2000 è docente ordinario di Anatomia umana presso la Sapienza, dal 2001 ha coordinato il Dottorato di ricerca in Epatologia sperimentale e clinica (dal 2013 Epato-gastroenterologia sperimentale e clinica) e dal 2011 il Corso di laurea International Medical School. Dal 2008 al 2010 è stato direttore del Dipartimento di anatomia umana. Dal 2010 ha ricoperto la carica di preside della Facoltà di Farmacia e medicina e di presidente della Conferenza Permanente delle Facoltà e Scuole di Medicina e Chirurgia italiane.

È inoltre diplomato presso il Conservatorio dell’Aquila (1979) in Pianoforte principale. Presso la Sapienza dal 2006 al 2010 è stato presidente della Commissione Musica Sapienza che coordina il progetto delle orchestre e dei cori dell’Ateneo.

Covid, Crotone manifesta contro la crisi sanitaria ed economica

– Crotone – Una manifestazione per spingere ad “un dialogo costruttivo e propositivo che culmini nell’adozione di misure straordinarie per risolvere la crisi sanitaria ed interventi eccezionali per agevolare la ripresa economica del nostro territorio”.

A Crotone è quello che chiedono 34 sigle tra associazioni di categoria, terzo settore, sindacati, comitati cittadini e sodalizi sociali che hanno manifestato in piazza della Resistenza davanti al Municipio, con l’hashtag #Crotonevuoleunfuturo.

La manifestazione si è concretizzata in un flash mob pacifico: dopo le note del Silenzio i manifestanti (due per ogni associazione) hanno osservato quindici minuti di silenzio che ha coinvolto tutta la piazza.

Le 34 sigle hanno sottoscritto un documento, il Patto per il territorio Crotonese, per “promuovere un modello di condivisione di intenti e modalità operative che consentano di raggiungere i basilari obiettivi di una sana società civile moderna, in alternativa ad un sistema destinato a collassare”.

Tra i punti chiavi sanità e lavoro, con un focus sulla situazione della Abramo Customer Care, l’azienda che a Crotone occupa 1.200 persone e che ha chiesto il concordato preventivo al Tribunale di Roma: “La gravità del problema è esplosa, all’improvviso, a Crotone – è detto nel documento – andando a gravare su una situazione economica e sociale già estremamente difficile, una situazione acutizzata dalle note vicende che vedono coinvolta un’importante realtà aziendale del territorio, quale l’Abramo Customer Care. Imprese che chiudono i battenti, lavoratori che perdono il loro posto di lavoro, malati, soprattutto oncologici, costretti ad una costante migrazione sanitaria, è questa la realtà crotonese”.

Per “scongiurare il definitivo declino economico e sociale del territorio” , le 34 sigle ritengono necessario allo scopo di agevolare la ripresa economica del territorio “ideare progetti che sviluppino buona sanità, conferendo risorse che portino finalmente aria nuova in un settore essenziale in termini di incremento occupazionale ed investimenti tecnologici”.

Emergenza Covid in Calabria: bufera Cotticelli dopo intervista Tv, Conte lo rimuove

CATANZARO – Una vera e propria bufera si è scatenata sul commissario per il rientro del debito sanitario della Calabria, il generale dei carabinieri in pensione Saverio Cotticelli, nominato dal Governo 2 anni fa, dopo una sua intervista alla trasmissione di Raitre “Titolo V”. Cotticelli, in sostanza, ha sostenuto di non essere lui l’incaricato di redigere il piano anti Covid salvo poi scoprire da una comunicazione del ministero di essere proprio lui quello che doveva preparare il piano: “Si sono io.

Per la prossima settimana sarà pronto. Cosa vuole che le dica, dottore – ha tentato di smarcarsi – tanto io domani mattina sarò cacciato”.
    Parole profetiche, visto che stamani è intervenuto direttamente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per dire che “il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato – ha aggiunto il premier – voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità”.
    Decisione confermata da fonti del ministero della Salute: “già nelle prossime ore è prevista la nomina del nuovo Commissario per la Calabria”. Le stesse fonti sottolineano che “Cotticelli, sta presentando le sue dimissioni al ministro della Salute, Roberto Speranza, e al ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri”. Dimissioni superate dagli eventi.

Fonte Ansa

Sanità in Calabria, il Commissario Cotticelli annuncia le dimissioni

“Dopo 2 anni di lavoro, non ci sto a diventare il capro espiatorio di situazioni a me non addebitali, adesso basta, siamo arrivati al punto di non ritorno”. Lo ha detto il Commissario per la sanità della Regione Calabria, Saverio Cotticelli, annunciando le sue dimissioni e quelle della sua vice, Maria Crocco.

 

Lunedi, a Roma, Cotticelli incontrerà il Ministro della Salute, Roberto Speranza, per formalizzare la decisione ma anche per dire la sua verità sullo stato del settore in Calabria.

“Gli illustrero’ un quadro gravissimo – ha aggiunto Cotticelli – che definisce gli attacchi nei confronti della struttura commissariale intollerabili e frutto di menti raffinate”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, inducendo Cotticelli alle dimissioni, é stata l’ultima seduta del tavolo interministeriale che vigila sulla situazione economica del comparto. Una riunione, divisa in due giornate, che é diventata, ha riferito il servizio mandato in onda dalla Tgr Calabria, quasi una sorta di interrogatorio in videoconferenza nei confronti di Cotticelli e Crocco.

“Otto ore in cui i tecnici dei ministeri della Salute e dell’Economia – si é aggiunto – hanno sottolineato ritardi e inadempienze, esprimendo un giudizio sostanzialmente negativo. Di cifre ufficiali, al momento, non ce ne sono, ma il disavanzo sarebbe sopra i 200 milioni di euro, coperto solo in parte dall’inasprimento delle addizionali Irap e Irpef”.

(Ansa)

Enza Bruno Bossio: Commissario Scura omissivo ed inadempiente anche su Trebisacce

La deputata Enza Bruno Bossio reputa opportuno intervenire, ancora una volta, sulla gestione attuale della commissariata sanità calabrese. E lo fa all’indomani del consiglio comunale aperto di Trebisacce al quale ieri la deputata ha partecipato.

“La giusta e sacrosanta protesta degli amministratori e dei cittadini dell’alto Ionio cosentino, è una ulteriore dimostrazione di quanto sia necessario il superamento dell’attuale gestione commissariale della sanità calabrese” – dichiara Enza Bruno Bossio, secondo la quale “il commissario Scura è omissivo e inadempiente due volte: la prima verso la sentenza del Consiglio di Stato del 2015, la seconda verso il decreto 30 del 2016 da egli stesso emanato”.

“Entrambi gli atti dispongono la riapertura del presidio ospedaliero di Trebisacce – prosegue la Bruno Bossio – su questa vicenda il Consiglio di Stato ha fatto addirittura ricorso  alla diffida nei confronti del commissario Scura. Infatti attraverso una specifica ordinanza pubblicata il 25 ottobre u.s. ha dovuto prescrivere i termini entro i quali il commissario regionale dovrà provvedere all’attivazione di un efficace procedimento di riapertura dell’ospedale.

Scura è obbligato a procedere – continua la deputata PD – al ripristino dei servizi ospedalieri risalenti allo status quo ante e ad attivare in tempi rapidissimi, un efficiente pronto soccorso

h 24. D’altra parte il Consiglio di Stato evidenzia una clamorosa pratica di malagestione amministrativa che non può passare inosservata e non essere valutata nella sua gravità dalla ministra Beatrice Lorenzin”.

Infine Enza Bruno Bossio conclude il suo intervento rivolgendosi al governo centrale “Non è possibile che, ancor più alla luce dei diversi pronunciamenti del Consiglio di Stato, il Governo continui ad attardarsi dal prendere atto del fallimento della gestione commissariale. Le sentenze dell’organo extragiudiziale, a partire da quelle relative agli ospedali di frontiera di Praia a Mare e Trebisacce, infatti danno corpo alla richiesta avanzata dal tavolo interministeriale al Governo nazionale di attivare la procedura di sostituzione del commissario per non aver realizzato gli atti indicati nel Piano di rientro e nel mandato commissariale e per le difficoltà registratesi in sede di verifica e monitoraggio nell’attuazione del piano stesso

Terapia oncologica, alla Regione 9,5 milioni per ammodernamento tecnologico

CATANZARO – Alla Calabria sono stati destinati 9 milioni e mezzo di euro dal riparto dei fondi per l’ammodernamento tecnologico dei servizi di terapia oncologica nelle regioni del mezzogiorno. La seduta di mercoledì scorso della Commissione salute della Conferenza Stato-Regioni ha espresso definitivo parere sulla ripartizione delle risorse per l’ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica nelle  Regioni  del Sud, norma prevista dal cosiddetto “Decreto Mezzogiorno” convertito nella Legge n.18 del 2017.

«Il riparto approvato – ha affermato Franco Pacenza, che ha partecipato alla seduta della Commissione quale delegato del Presidente Oliverio alle Regioni del Mezzogiorno – consentirà di realizzare servizi di terapia oncologica avvalendosi delle tecnologie di ultima  generazione. Aldilà dei meri parametri numerici – ha aggiunto – ci siamo battuti perché la Calabria vedesse riconosciuto il deficit tecnologico accumulato nel corso degli anni in un settore davvero essenziale; il criterio che ha determinato il finanziamento di 9 milioni e mezzo di euro deliberato dalla Commissione salute, ha tenuto conto dei parametri legati alla popolazione, più vantaggiosi per la nostra regione e non di quelli derivanti dai servizi preesistenti, che ci avrebbe penalizzato. Finalmente – ha concluso Pacenza –  anche la sanità calabrese, malgrado le note difficoltà, avrà la possibilità di offrire a migliaia di nostri concittadini servizi terapie oncologiche d’avanguardia, evitando loro di sottoporsi all’ulteriore sacrificio di costosi ed estenuanti viaggi fuori regione».