Archivi categoria: Cronaca

Rapinata una panetteria nel centro di Rende

RENDE – Una panetteria di Rende sita lungo via Kennedy nella zona di Roges è stata rapinata questa sera poco dopo le 18. Un uomo con il volto travisato da un berretto ed una calzamaglia ed armato di taglierino è entrato nel negozio e minacciando la titolare si è impossessato del denaro presente nel registratore di cassa portando via il cassetto. Il bottino non è stato quantificato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Rende che sono già sulle tracce del malvivente.

Due persone denunciate per smaltimento illecito di carcasse animali

SAN DONATO DI NINEA (CS) – Due persone di S. Donato Ninea sono state deferite dai carabinieri per smaltimento illecito di carcasse di animali. Il rinvenimento delle carcasse, nove capi, è avvenuto in località S. Vardino all’interno del Parco del Pollino. Gli animali dopo la morte erano stati sepolti sotto terra senza le modalità previste dalla normativa ambientale e sanitaria. Le carcasse degli animali saranno portate in un termodistruttore autorizzato.

Trovato in casa con sostanze stupefacenti, un arresto

CROTONE – I carabinieri di Crotone, nel corso di un’operazione antidroga condotta nel quartiere Fondo Gesù, hanno arrestato Massimo Scarriglia, di 40 anni, nella cui abitazione sono stati trovati 700 grammi di sostanza stupefacente. I militari hanno deciso di fare un controllo dopo avere notato un insolito via-vai di ragazzi, soprattutto in orari serali, da una palazzina. Una volta nell’appartamento, Scarriglia ha ammesso di avere alcune dosi per uso personale, ma i carabinieri hanno poi trovato un bilancino di precisione e, nascosti sotto il letto, 500 grammi di marjiuana e 200 grammi di hascisc. All’uomo, dopo l’udienza di convalida, sono stati concessi i domiciliari. I carabinieri stanno anche segnalando ai servizi sociali del Comune di Crotone la situazione inerente la famiglia dell’arresto. Nell’abitazione in cui è stata trovata la droga, infatti, vivono tre bambini piccoli.

Smaltimento illecito di carcasse di animali, due denunce

ROTONDA (CS) – Due persone di S.Donato Ninea sono stati deferiti dai militari della Stazione Carabinieri Parco del luogo per smaltimento illecito di carcasse di animali. Il rinvenimento delle carcasse, nove capi ovicaprini, è avvenuto da parte dei Carabinieri Forestali in località S.Vardino nel territorio comunale di San Donato di Ninena all’interno del Parco del Pollino. Gli animali dopo la morte erano stati sotterrati senza le dovute modalità previste dalla normativa ambientale e sanitaria vigente. Sul posto sono prontamente intervenuti per i rilevi di competenza i veterinari dell’asl competente. Le carcasse degli animali saranno portate in un termodistruttore autorizzato. Su disposizione del Dr Eugenio Facciolla, Procuratore della Procura della Repubblica di Castrovillari è stata effettuata anche una ispezione preventiva da parte del Nucleo Cinofilo Antiveleno attivo presso il CoordinamentoTerritoriale Carabinieri per l’Ambiente del Parco Nazionale del Pollino, per ulteriori accertamenti. Nucleo Antiveleno particolarmente attivo in queste settimane. Nei giorni scorsi è stato infatti impiegato anche a Verbicaro per alcuni cani trovati morti per presunto avvelenamento. La scoperta è avvenuta in località “Maria Loreto” ai confini del Parco Nazionale del Pollino ad opera delle pattuglie  di Grisolia, in collaborazione con la Stazione Carabinieri forestale di Orsomarso. Sul posto anche i Vigili Urbani locali e immediatamente allertati i veterinari dell’ASL competente e il veterinario dell’Ente ParcoNazionale del  Pollino. Le carcasse degli animali sono state recuperate e portate presso un’isola ecologica del   comune   di   Verbicaro   in   attesa   dei   risultati   delle   analisi condotte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Cosenza. E’ seguita l’ispezione preventiva con nucleo cinofilo antiveleno che sembrerebbe aver portato ad esito negativo, riguardo i rischi della presenza di altri bocconi avvelenati.

Incendiata l’auto di un consigliere comunale del Pd

SIDERNO (RC) – L’automobile di un consigliere comunale del Pd di Siderno, Giorgio Ruso, è stata distrutta in un incendio. La vettura, parcheggiata davanti casa di Ruso, è stata prima cosparsa di liquido infiammabile e subito dopo data alle fiamme. Sull’episodio che ha colpito il consigliere comunale, medico di professione, indagano le Forze dell’ordine. Il presidente del consiglio comunale Fragomeni, in accordo con il sindaco Fuda, nell’esprimere solidarietà per l’atto intimidatorio e nel condannare il grave gesto che mira a disprezzare le forze sane cittadine, ha convocato la conferenza dei capigruppo al «fine di fissare un consiglio comunale straordinario per discutere dell’ennesimo passaggio criminale che ha offeso Giorgio Ruso, il consiglio comunale eletto democraticamente e la città di Siderno».

Guida in stato di ebbrezza, una denuncia

ACRI (CS) – La scorsa notte ad Acri (CS), i militari della Stazione Carabinieri deferivano in stato di libertà un 48enne cosentino, per il reato di “Guida in stato di ebbrezza”. I militari operanti  in Acri (CS), nel corso di servizio di controllo del territorio, sottoponevano l’automobilista a test etilometrico riscontrando un tasso alcolemico nel sangue (2,70 g/l) notevolmente superiore ai limiti consentiti dalla Legge. All’automobilista è stata immediatamente ritirata la patente di guida con il conseguente sequestro della vettura.

Tenta una truffa online, arrestato 34enne

LOCRI (RC) – I carabinieri di Locri hanno arrestato Renato Fantò, 32enne originario di Marina di Gioiosa Jonica, poiche’ ritenuto responsabile di truffa e violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale di polizia. L’uomo, secondo quanto accertato dagli inquirenti, avrebbe messo in piedi una falsa vendita di un miniscavatore su un noto sito internet, incassando i soldi della caparra.

Tenta di uccidere l’amante del marito simulando un incidente

PALMI (RC) – Sembrava un incidente stradale, ma in realtà si era trattato di un tentato omicidio. A scoprirlo sono stati i carabinieri di Taurianova che, insieme a quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori e delle Compagnie di Gioia Tauro e Palmi, hanno arrestato Concetta Muzzupapa, 44 anni, di Rizziconi. Altre quattro persone sono indagate in stato di libertà. Le indagini erano iniziate nel giugno 2015 dopo un incidente lungo la strada provinciale uno. Una 47enne di Rizziconi era stata investita dopo essere scesa dalla propria auto, riportando gravi lesioni e versando per diversi giorni in pericolo di vita, per poi riprendersi dopo un lungo ricovero ospedaliero e numerosi e complessi interventi chirurgici. Inizialmente un pregiudicato si era costituito quale autore dell’investimento ma in realtà, ad investire la donna, secondo l’accusa, sarebbe stata Concetta Muzzupapa, già nota alle forze dell’ordine, che avrebbe così punito la rivale che aveva avuto una relazione con il marito.

Agguato in un bar, la vittima è un rom. Sparati sei colpi di pistola

TIRIOLO (CZ) – Un uomo è stato ucciso all’alba di oggi mentre si trovava in un bar alle porte di Catanzaro. L’agguato è avvenuto nell’area di un distributore di carburanti situato nel territorio di Tiriolo, ai confini con il territorio comunale del capoluogo calabrese. Secondo una prima ricostruzione, la vittima era entrata nell’esercizio commerciale quando è stata raggiunta da diversi colpi di arma da fuoco. Si tratta di un uomo di 79 anni, Domenico Viceloque, residente nel quartiere Germaneto del capoluogo ed è un esponente della comunità rom già noto alle forze dell’ordine. I Carabinieri di Catanzaro e la Polizia stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, alla ricerca di elementi utili per l’identificazione dei killer. Secondo le prime indagini, l’agguato è stato compiuto da distanza ravvicinata e sono stati esplosi sei colpi di pistola che non hanno lasciato scampo all’uomo.  Il movente, secondo quanto è emerso dalle prime indagini, sarebbe da collegare a contrasti negli ambienti della criminalità catanzarese, in cui la comunità rom svolge da sempre un ruolo importante.

‘ndrangheta, sequestrati beni per 2,5 milioni a imprenditore

REGGIO CALABRIA – La Guardia di Finanza coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, ha eseguito una misura di prevenzione patrimoniale che dispone il sequestro di una ditta individuale, 6 immobili, 3 auto e numerosi rapporti finanziari riconducibili a Giuseppe Stefano Tito Liuzzo e al suo nucleo familiare. Il valore complessivo stimato dei beni sottoposti a sequestro ammonta a 2,5 milioni di euro. Il provvedimento focalizza l’attenzione su uno dei più noti imprenditori edili a suo tempo attivi nella provincia di Reggio Calabria, attualmente detenuto poiché tratto in arresto per associazione mafiosa nell’operazione “Araba Fenice”, condotta dalla Guardia di Finanza nel 2013. Dalle indagini svolte, in particolare, era emersa, spiegano i finanzieri, «l’appartenenza di Liuzzo alla cosca di ‘ndrangheta Rosmini, per conto della quale, come anche confermato dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, aveva curato gli illeciti interessi economici, soprattutto nel settore dell’edilizia privata». Nell’ambito delle indagini è stata inoltre accertata la riconducibilità di fatto a Liuzzo di diversi beni formalmente intestati a soggetti terzi e, in particolare, alla compagna e al fratello di questa, anche lui destinatario di provvedimento restrittivo della libertà personale nell’operazione “Araba Fenice”. Il provvedimento di sequestro rappresenta l’epilogo delle ulteriori indagini condotte in materia di misure di prevenzione dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria nei confronti dello stesso Liuzzo.