Archivi categoria: Cronaca

Ruba i-phone a commerciante, denunciato

RENDE (CS) – Ha minacciato e ferito ad una mano, con un oggetto acuminato, il titolare di una fioreria per farsi consegnare l’i-phone dell’uomo. E’ accaduto a Rende dove i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia hanno denunciato in stato di libertà, con l’accusa di rapina, un cittadino senegalese di 32 anni. L’extracomunitario, residente in città, secondo quanto ricostruito dai militari, avrebbe minacciato il commerciante per farsi consegnare il suo smartphone, dandosi successivamente alla fuga a piedi. Il commerciante vittima della rapina ha denunciato il fatto ai carabinieri, che hanno avviato le indagini riuscendo a localizzare, a distanza di poche ore, grazie ad un’applicazione, l’i-phone in una zona della città. A seguito di una perquisizione nell’abitazione del trentaduenne i militari hanno trovato lo smartphone provento della rapina.

Droga, le Fiamme gialle arrestano due corrieri

CATANZARO – Due uomini, appartenenti alla criminalità lametina, sono stati fermati ieri, a bordo di un’auto, dalle Fiamme gialle locali. Una volta intimato “l’alt” di rito al mezzo, i finanzieri sono stati allarmati dal nervosismo del conducente. Perquisita l’auto, anche con il supporto di un’unità cinofila, sono stati quindi trovati, occultati sotto il sedile del passeggero, dieci chili di hashish suddivisi in panetti. I finanzieri hanno così arrestato i due “corrieri” e sequestrato il veicolo e la droga che, una volta spacciata, avrebbe consentito un guadagno di almeno 100.ooo euro (foto di repertorio).

Cirò Marina, tre arresti per tentato omicidio e danneggiamento

manette_carabinieri-1728x800_cCIRÒ MARINA (KR) –  Ha aggredito due fratelli, entrambi con precedenti, per questioni di natura finanziaria e nella rissa che si è scatenata uno dei due congiunti ha estratto una pistola sparando alcuni colpi che non sono andati a segno. È accaduto a Cirò Marina dove tre persone sono state arrestate dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio, lesioni personali e danneggiamento. Nel corso della rissa è stato dapprima danneggiato un veicolo di proprietà di uno dei due fratelli, per risposta l’altro fratello ha danneggiato a sua volta la vettura dell’aggressore. Intanto la tensione è salita al punto che uno dei due fratelli ha estratto una pistola facendo fuoco contro l’aggressore. I colpi esplosi non hanno raggiunto i due uomini che si sono dati alla fuga. I due fratelli sono stati condotti in carcere mentre l’aggressore è stato posto agli arresti domiciliari.

Contraffazione, Gdf sequestra 3,5 milioni di prodotti per festa Halloween

COSENZA – I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, nel corso di una serie di interventi finalizzati a prevenire la commercializzazione di prodotti nocivi o pericolosi per la salute, predisposti proprio in occasione della festività di Halloween, hanno sequestrato 3.500.000 articoli, destinati alla vendita, carenti dei contenuti informativi minimi per il consumatore e contraffatti. L’operazione, denominata “Halloween-Sicura”, sviluppata nell’area urbana cosentina, ha permesso di individuare diverse società, gestite da cinesi, che ponevano in vendita articoli di Halloween pericolosi, importati dai paesi dell’area asiatica.

materiale-halloweenNel corso degli interventi i finanzieri hanno individuato milioni di capi ed accessori d’abbigliamento, da utilizzare prevalentemente per i travestimenti di Halloween, quali maschere, materiale vario di genere horror, oltre ad una serie di gadget, il tutto in un contesto non in linea non le prescrizioni previste dal Codice del Consumo. Oltre a questa tipologia di prodotti i finanzieri hanno individuato i primi modelli annuali di luminarie natalizie, che, essendo realizzati con materiali a basso costo o scadenti, espongono gli acquirenti al rischio di incidenti dovuti al surriscaldamento delle guaine protettive.  Le Fiamme Gialle hanno trovato anche giocattoli e stickers raffiguranti personaggi di fantasia, anch’essi in esposizione per la commercializzazione, che risultavano contraffatti, in quanto recanti illegittimamente marchi registrati. Gli articoli sequestrati, destinati prevalentemente ai consumatori più giovani, sono risultati potenzialmente pericolosi poiché gli acquirenti, indossandoli per i travestimenti, sarebbero stati esposti al rischio di contrarre infezioni cutanee o altre malattie dermatologiche. A conclusione dell’operazione sono stati posti sotto sequestro tre milioni e mezzo di maschere ed altri accessori per i travestimenti di Halloween e sette persone sono state segnalate alle autorità amministrative competenti per l’accertamento delle violazioni. Una persona è stata denunciata per il reato di contraffazione.

Duplice omicidio di San Lorenzo, nei giorni scorsi perquisita abitazione delle vittime

SAN LORENZO DEL VALLO – Nei giorni scorsi, investigatori della squadra mobile di Cosenza erano andati a perquisire l’abitazione di Essa Costabile, la donna uccisa stamani insieme alla figlia nel cimitero di San Lorenzo del Vallo. Secondo quanto si è appreso, la perquisizione della polizia potrebbe essere stata fatta nell’ambito delle indagini sul ritrovamento di un arsenale a Rende avvenuto nell’aprile scorso. Era stato il figlio della donna, Francesco Attanasio, ad indirizzare gli agenti verso un box all’interno del quale erano state poi trovate le armi. Il box era in uso a Damiano Galizia che fu ucciso dallo stesso Attanasio in quegli stessi giorni a causa – confessò Attanasiosan-lorenzo agli investigatori – di un credito vantato da Galizia di 17 mila euro che questi voleva incassare. E’ stata una vera e propria esecuzione quella di Essa Costabile 77 anni, e della figlia Ida Attanasio, di 52, raggiunte da colpi d’arma da fuoco all’interno del cimitero di San Lorenzo del Vallo, nel Cosentino. Non ha dubbi al riguardo il procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla.  Il magistrato ha disposto alcune perquisizioni domiciliari. Le due donne sono state raggiunte da almeno otto colpi d’arma da fuoco, non si sa se esplosi da una o più persone, quando erano le 10,30 circa. «Chi ha visto parli, collabori con le forze dell’ordine anche in forma anonima – insiste Facciolla – «Nel cimitero c’era tanta gente – ha aggiunto Facciolla – Addirittura la donna più giovane è stata inseguita e finita. Quello che è accaduto potrebbe succedere anche a chi era presente, perché ha visto gli assassini. Quindi potrebbe accadere anche a loro e nessuno li può proteggere». Il Prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao ha cartello-san-lorenzo-del-valloconvocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. All’incontro parteciperanno i vertici delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria. Cinque anni fa San Lorenzo del Vallo è stato teatro di un’altra barbara esecuzione. La sera del 16 febbraio 2011 vennero trucidate nella loro abitazione Rosellina Indrieri, 45 anni, e la figlia Barbara di 26. Rimase ferito il figlio e fratello delle vittime Silos De Marco mentre il capofamiglia, Gaetano De Marco, si salvò perché stava dormendo in un’altra stanza ed i killer non si accorsero di lui. L’uomo, comunque, fu ucciso in un agguato il 7 aprile successivo mentre viaggiava in auto. In quel caso, secondo quanto accertato successivamente dall’inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro che portò all’arresto dei due presunti sicari, si trattò di un’azione di morte di ‘ndrangheta ed in particolare di una vendetta trasversale. Gaetano De Marco, infatti, era fratello di Aldo, un commerciante che il 17 gennaio 2011, al termine di una lite per un parcheggio, uccise Domenico Presta, figlio del boss Franco Presta, all’epoca latitante. La famiglia di Aldo De Marco fu trasferita, ma laingresso-cimitero vendetta colpì i suoi congiunti. Perché, è la convinzione degli inquirenti, la strage fu ordinata per vendetta da Franco Presta, ritenuto un killer sanguinario. Presta è stato poi arrestato dalla squadra mobile di Cosenza nell’aprile 2012 dopo cinque anni di latitanza. Nei suoi confronti, comunque, non sono stati adottati provvedimenti giudiziari in quella che fu definita “la strage di San Lorenzo”. A far propendere gli inquirenti per questa ipotesi anche alcuni particolari, a cominciare dalla data scelta per l’irruzione a casa di Gaetano De Marco: il trigesimo della morte di Presta. Ed anche la barbarie con cui fu messa in atto l’irruzione indica la stessa pista. Barbara fu raggiunta da un colpo alla schiena mentre tentava una fuga disperata dal balcone ed il suo corpo rimase penzolante dalla ringhiera.

Malore alla guida, muore l’ex sindaco di Acquaro

VIBO VALENTIA – L’ex sindaco di Acquaro Luigino Colaci ha perso la vita a seguito di un malore che lo ha colto mentre era alla guida della sua auto. Il veicolo è andato a sbattere violentemente contro la saracinesca di una farmacia, sfondandola. Subito soccorso dai medici del 118, Colaci, per la gravità delle condizioni, è stato trasferito in eliambulanza nell’ospedale di Catanzaro dove il suo cuore ha cessato di battere.

Duplice omicidio, mons. Satriano: «Basta con le faide familiari»

CASSANO ALLO JONIO – «Basta con faide familiari e silenzi omertosi. Condanniamo il gesto e denunciamo il nostro dolore per le vittime e i carnefici, di oggi e di ieri». Lo afferma in una nota mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Rossano-Cariati nella cui diocesi ricade il comune di San Lorenzo del Vallo. «E’ con dolore grande – afferma il presule – che apprendo la notizia dell’omicidio avvenuto nel cimitero di San Lorenzo del Vallo. Due donne intente nell’atto più delicato della pietà cristiana, quale la visita ai propri defunti, sono state barbaramente uccise in un luogo sacro, quale il cimitero del paese. Un gesto di simile spregiudicata efferatezza non può e  non deve passare inosservato. Come Chiesa di Rossano-Cariati condanniamo l’atto criminoso e denunciamo il nostro dolore: per le vittime e i carnefici, di oggi e di ieri; per un paese smarrito e in preda alla paura; per una Chiesa ferita nel suo intimo, poiché ancora una volta viene violato il luogo sacro per eccellenza: la persona. Dinanzi ad un’Italia che va in frantumi sotto i colpi di un terremoto che sta lavorando ai fianchi il territorio nazionale, c’è un altro terremoto che assesta colpi inauditi e manda in frantumi la consistenza del vivere sociale, i valori più alti, cari alla nostra cultura, quale il valore e il rispetto della vita di chiunque. Le due donne indifese, trucidate mentre si recavano a porre fiori e ceri ai loro cari – afferma monsignor Satriano – ci fanno gridare dal profondo delle nostre coscienze: Basta con le faide familiari, basta con le non scelte impastate di omertosi silenzi, basta con una cultura deresponsabilizzante che mina la convivenza delle nostre comunità. Ogni cristiano si senta chiamato a dare il suo contributo per arginare questa folle deriva di morte ribadendo il proprio sì a Dio e rigettando ogni forma di male: dal piccolo compromesso all’atto criminoso. Ogni cristiano è chiamato ad una credibilità operosa, capace di saldare la propria vita di fede con scelte civiche di alto profilo. Ogni cristiano si senta coinvolto a dare ragione della misericordia di Dio che nel Figlio suo ha inondato di amore il cuore di ogni uomo. La Chiesa di Rossano-Cariati – conclude il presule – si ritroverà domani alle 18 nella Chiesa matrice di San Lorenzo del Vallo per impetrare misericordia e pregare per la conversione di ciascuno, memori delle parole di Papa Francesco pronunziate a Cassano allo Ionio nella sua ultima visita: Quando non si adora il Signore si diventa adoratori del male».

Omicidio San Lorenzo, Facciolla: «Una vera e propria esecuzione»

SAN LORENZO DEL VALLO – E’ stata una vera e propria esecuzione quella di Edda Costabile 77 anni, e della figlia Ida Attanasio, di 52, raggiunte da colpi d’arma da fuoco all’interno del cimitero di San Lorenzo del Vallo, nel Cosentino. Non ha dubbi al riguardo il procuratore della Repubblica di Castrovillari Eugenio Facciolla.  Il magistrato ha disposto alcune perquisizioni domiciliari. Le due donne sono state raggiunte da almeno otto colpi d’arma da fuoco, non si sa se esplosi da una o più persone, quando erano le 10,30 circa. «Chi ha visto parli, collabori con le forze dell’ordine anche in forma anonima – insiste Facciolla – «Nel cimitero c’era tanta gente – ha aggiunto Facciolla – Addirittura la donna più giovane è stata inseguita e finita. Quello che è accaduto potrebbe succedere anche a chi era presente, perché ha visto gli assassini. Quindi potrebbe accadere anche a loro e nessuno li può proteggere». Cinque anni fa San Lorenzo del Vallo è stato teatro di un’altra barbara esecuzione. La sera del 16 febbraio 2011 vennero trucidate nella loro abitazione Rosellina Indrieri, 45 anni, e la figlia Barbara di 26. Rimase ferito il figlio e fratello delle vittime Silos De Marco mentre il capofamiglia, Gaetano De Marco, si salvò perché stava dormendo in un’altra stanza cartello-san-lorenzo-del-valloed i killer non si accorsero di lui. L’uomo, comunque, fu ucciso in un agguato il 7 aprile successivo mentre viaggiava in auto. In quel caso, secondo quanto accertato successivamente dall’inchiesta coordinata dalla Dda di Catanzaro che portò all’arresto dei due presunti sicari, si trattò di un’azione di morte di ‘ndrangheta ed in particolare di una vendetta trasversale. Gaetano De Marco, infatti, era fratello di Aldo, un commerciante che il 17 gennaio 2011, al termine di una lite per un parcheggio, uccise Domenico Presta, figlio del boss Franco Presta, all’epoca latitante. La famiglia di Aldo De Marco fu trasferita, ma la vendetta colpì i suoi congiunti. Perché, è la convinzione degli inquirenti, la strage fu ordinata per vendetta da Franco Presta, ritenuto un killer sanguinario. Presta è stato poi arrestato dalla squadra mobile di Cosenza nell’aprile 2012 dopo cinque anni di latitanza. Nei suoi confronti, comunque, non sono stati adottati provvedimenti giudiziari in quella che fu definita “la strage di San Lorenzo”. A far propendere gli inquirenti per questa ipotesi anche alcuni particolari, a cominciare dalla data scelta per l’irruzione a casa di Gaetano De Marco: il trigesimo della morte di Presta. Ed anche la barbarie con cui fu messa in atto l’irruzione indica la stessa pista. Barbara fu raggiunta da un colpo alla schiena mentre tentava una fuga disperata dal balcone ed il suo corpo rimase penzolante dalla ringhiera.

Duplice omicidio nel cosentino

SAN LORENZO DEL VALLO (CS) – Duplice omicidio questa mattina a San Lorenzo del Vallo. Due donne sono state assassinate questa mattina mentre si recavano al cimitero. sul posto i carabinieri della compagnia di San marco Argentano. Secondo quanto si è appreso, le vittime, Edda Costabile di 77 anni e Ida Attanasio di 52, sono la mamma e la sorella di Francesco Attanasio, il giovane accusato di avere a sua volte ucciso nello scorso mese di maggio Damiano Galizia, ad Arcavacata di Rende, per un debito di circa 17 mila euro. Le due donne, secondo le prime indicazioni, sarebbe state raggiunte dai proiettili alle spalle. Le indagini sono condotte dai carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano e da quelli del reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza. Sul posto anche personale della squadra mobile cosentina. Francesco Attanasio, figlio e fratello delle due vittime di stamani, era stato arrestato il 2 maggio scorso dalla squadra mobile di Cosenza per l’omicidio di Damiano Galizia, di 31 anni. L’uomo aveva confessato riferendo che all’origine del gesto c’era un debito che Attanasio aveva nei confronti di Galizia e di cui quest’ultimo chiedeva da tempo il saldo. Il delitto di Galizia sarebbe avvenuto al termine di una lite. Al momento, gli investigatori che indagano sul duplice omicidio di stamani non escludono alcuna ipotesi, anche se accertamenti sono in corso per verificare se vi sia un collegamento con quanto avvenuto sei mesi fa. Questa vicenda si intreccia anche con il ritrovamento di un arsenale di armi del valore di circa 100 mila euro, nascoste in un box a Quattromiglia di Rende affittato da Galizia e rintracciato dalle forze dell’ordine forse proprio in seguito alla soffiata dello stesso Attanasio.

Tre feriti in un incidente stradale sulla Cosenza-Paola

PAOLA – Violento scontro tra una Peugeot ed una Smart lungo la statale 107, tra la galleria della Guardiola e l’innesto con la statale 18. I due veicoli, per cause in corso di accertamento, si sono scontrati frontalmente. Notevoli i danni per le vetture mentre per fortuna le persone a bordo, tre in tutto, hanno riportato ferite e contusioni non di grave entità. Soccorsi dalle ambulanze del 118 sono stati trasportati all’ospedale di Paola e sottoposti alle cure dei sanitari. Sul posto anche gli agenti della polizia stradale. Non ancora chiara la dinamica dello scontro. Disagi alla circolazione per consentire i rilievi e la rimozione dei mezzi incidentati.