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“Vite private” nelle parole dei protagonisti

COSENZA – Una tournèe durata 54 repliche. E’ quella di “Vite private” la commedia di Noel Coward, maestro del teatro salottiero di marca british, portata in scena da Corrado Tedeschi e Benedicta Boccoli, riadattata e diretta da Giovanni De Feudis, che domani, al “Rendano”, chiuderà la stagione di prosa del teatro di tradizione cosentino, ma anche il suo giro attraverso i teatri d’Italia. Due le recite al “Rendano”, domani venerdì 24 maggio (ore 20,30) e sabato 25 maggio (ore 20,30).

Il successo che ha accompagnato lo spettacolo probabilmente ne suggerirà la ripresa autunnale, che è ancora in fase di definizione. Molto dipenderà dagli impegni dei due interpreti, Corrado Tedeschi e Benedicta Boccoli, che si stanno preparando a raggiungere Cosenza.

Coward scrisse “Vite private” nel 1930, ma il regista Giovanni De Feudis ne ha spostato l’azione in avanti, negli anni ’50, rendendo tutto meno paludato e più frizzante.

“E’ il genere di commedia che prediligo – ci ha anticipato al telefono Corrado Tedeschi – che amo molto fare e che ricorda i personaggi che interpretava Cary Grant al cinema, una fonte alla quale mi sono continuamente ispirato.”

“Vite private” racconta le tribolazioni di una coppia, Elyot (Tedeschi) e Amanda (Boccoli), divorziati da cinque anni ed entrambi recentemente risposati. Durante la loro nuova luna di miele scoprono con orrore non solo di aver casualmente prenotato lo stesso albergo in Costa Azzurra, ma di alloggiare addirittura in camere adiacenti, con il terrazzo in comune. Il loro disappunto iniziale si trasforma inaspettatamente in gioia quando, dopo una lunga serie di comici eventi ed esilaranti colpi di scena, scoprono di essere ancora perdutamente innamorati e decidono così di fuggire insieme a Parigi. Dopo l’entusiasmo per lo straordinario ritorno di fiamma, sia Amanda che Elyot si rendono conto che nessuno dei due è realmente cambiato. Ed ecco riaffiorare i vecchi litigi e le incomprensioni di sempre.

Sulla scena Corrado Tedeschi e Benedicta Boccoli hanno raggiunto un eccellente livello di affiatamento. “Abbiamo lavorato insieme già nel musical “Can Can” – dice ancora Tedeschi – e tra di noi è esplosa una fortissima sintonia e sulla scena si vede. Il pubblico ride, si diverte e noi con loro.”

Lo conferma anche Benedicta Boccoli. “Ogni sera – dice l’attrice – ci ritagliamo cinque o dieci minuti di pura improvvisazione. Una sorta di gioco che ci coinvolge e che il pubblico mostra di apprezzare. Farlo per 54 serate è stato un po’ come salire sul trapezio senza rete, ma il risultato finale è stato più che lusinghiero e ci ha riempito di soddisfazione.”

Anche la Boccoli, che attualmente si divide tra teatro, radio (dove conduce un programma, scritto da lei, “Figure, figurine e figuracce”, un condensato di aneddoti del mondo dello spettacolo) e televisione (dove due volte a settimana appare su Alice tv con il programma “50 sfumature di cioccolato”) ama, come Tedeschi, le commedie brillanti, “quelle in bianco e nero che mi capitava di vedere in tv da ragazza, quando la febbre mi costringeva a restare a casa”. “Vite private” – aggiunge la Boccoli – ha meccanismi perfetti. Ti alzi in piedi quando fai le prove e ti torna tutto.”

Condivide anche Tedeschi. “Lo spostamento temporale rispetto alla commedia originaria, dove c’era troppa Inghilterra, ha reso tutto più ritmato e più moderno. Abbiamo in qualche modo svecchiato l’impianto. Il mix tra il corrosivo humour inglese e la pochade francese, alla Feydeau, è uno dei punti di forza dello spettacolo. E il pubblico gradisce”. Ormai il teatro resta il suo impegno esclusivo. Di televisione non vuole più sentir parlare. “Quella attuale – dice Tedeschi – non si può quasi più vedere”. Meglio la scena teatrale. A parte la probabile ripresa di “Vite Private” (di Coward aveva già portato in scena “Spirito allegro”) nella prossima stagione sarà impegnato in un lavoro nuovo di zecca: “Trappola mortale”, rifacimento per il palcoscenico del celebre film omonimo, diretto da Sidney Lumet e interpretato da Michael Caine. “Un giallo d’azione – dice Tedeschi – per la regia dello specialista Ennio Coltorti.”

Accanto a Corrado Tedeschi e Benedicta Boccoli, in “Vite private” recitano Elisabetta Mandalari (Sibyl, la nuova moglie di Elyot) e Andrea Garinei (Victor, il nuovo coniuge di Amanda), quest’ultimo figlio di Enzo Garinei, grande specialista in commedie teatrali.

Le scene dello spettacolo sono di Andrea Bianchi, i costumi di Sabrina Chiocchio, le musiche, molto attualizzate, di Alessandro Mancuso.

Biglietti ancora in vendita al botteghino del “Rendano” e all’agenzia “InPrimafila” di Viale degli Alimena. Allo spettacolo di domani potranno assistere gli abbonati del turno B, alla recita di sabato quelli del turno A.

 

Bellocchio, il cinema che si offre all’imprevisto

RENDE (CS) –   Maggio è per antonomasia il mese delle spose ma l’Università della Calabria ha scelto proprio il mese della zagara per festeggiare una nascita, quella del nuovo Dipartimento di Studi Umanistici ospitando uno dei protagonisti più importanti del panorama cinematografico italiano, il regista e sceneggiatore Marco Bellocchio.

Ieri pomeriggio l’University Club si è popolato di numerosi studenti e docenti i quali con entusiasmo hanno preso parte all’incontro-dialogo “Il cinema oltre se stesso”.

Ad aprire l’incontro è stato il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Raffaele Perrelli motivando la presenza di Bellocchio non solo in quanto straordinario cineasta ma come punto di partenza per dare vita a un dialogo intrecciato tra le diverse discipline che costituiscono il dipartimento quali il cinema, la filosofia e la psicoanalisi.

Sono le parole del direttore della Scuola Dottorale Internazionale di Studi Umanistici Roberto De Gaetano a condurre verso la discussione vera e propria partendo proprio dal tema che dà il titolo all’incontro, il cinema che fuoriesce da se stesso, andando oltre e che in questo movimento rientra in modo ancora più prepotente in sé, il destino della soggettività moderna che Bellocchio riesce a raccontare come pochi, i poteri di disciplina che formano e deformano il soggetto e che è solo dopo un percorso di assoggettamento dal quale deve necessariamente emanciparsi.

Bellocchio ascolta attento e si complimenta per le acute intuizioni dei professori e confessando di non essere un gran parlatore prega perché gli vengano poste delle domande. Il dibattito si accende con le curiosità-riflessioni di Felice Cimatti, Bruno Roberti, Daniele Dottorini e alcuni dei suoi capolavori vengono analiticamente decodificati, “Buongiorno, notte”, dice il regista, è stato un film commissionato ma sapeva fin dall’inizio che non sarebbe riuscito a raccontare fedelmente la storia di Aldo Moro, la tragica storia della sconfitta o della vittoria di un’insana follia ed ecco la scelta di un finale inaspettato, bellissimo che è diventato il presupposto necessario per portare se stesso nel film.

Cosa analoga succede con “Bella addormentata” in cui il caso di Eluana Englaro c’è ma resta quasi sullo sfondo e al centro ci sono i molti personaggi che sono totalmente immaginari.

La discussione poi si sposta sul momento della scrittura, quando la storia comincia ad avere linee più definite e il regista spiega che quando si scende in campo sul set, tutto quello che si è scritto viene messo nuovamente in discussione perché nell’incontro-scontro con il caso, con i particolari non previsti si capisce che non era abbastanza e allora c’è sempre qualcosa in più che va ad arricchire la storia, che la rende finalmente completa.

L’incontro con il fortuito diventa, secondo Bellocchio, quel qualcosa che potrebbe capovolgere gli equilibri stabiliti, attorno al quale potrebbe costruirsi di nuovo tutto, il reale che si incontra per caso, sguardi, respiri, gesti, da qui la necessità di rimanere ben saldi dentro la storia aspettando quell’unico imprevisto che potrebbe mettere in moto tutta una vita.

Sul finale Marco Bellocchio dice di essersi rifugiato dietro la macchina da presa dopo una breve esperienza da attore durata circa un anno ma fallita per via della sua voce e alla domanda di una studentessa sul consiglio da dare ai giovani che vogliono diventare dei registi risponde, “io lo sconsiglio sempre, è un lavoro complicato e ingrato ma metto alla prova la loro resistenza e alla decima volta che me lo chiedono allora rispondo”.

Gaia Santolla

Parte a Mirto Crosia il primo concorso musicale nazionale “insieme tra le note”

Il primo concorso musicale nazionale “insieme tra le note” è al via nel paese di Mirto Crosia, in provincia di Cosenza. L’inziativa, considerata di grande valenza dal punto di vista socio – culturale, è riservata agli allievi dei corsi a indirizzo musicale regolarmente iscritti per l’anno scolastico 2012/2013 in una qualsiasi scuola secondaria di primo grado a indirizzo musicale, nonché agli ex allievi che hanno concluso il suddetto corso da non più di due anni. Il Concorso, fortemente voluto dalla dirigente scolastica Pina De Martino, e dai docenti di Strumento musicale  Giuseppe Campana, Giuseppe Donnici, Giuseppe De Palma , Piero Ostuni, Andrea Iazzolino e, Aldo Servidio, è stato articolato in 13 sezioni, ognuna delle quali (ad eccezione di qualcuna) è stata suddivisa in tre categorie: Sezione  A: Solisti di pianoforte; Sezione B: Solisti di chitarra; Sezione C: Fiati solisti; Sezione D: Archi solisti, Sezione E:  Solisti ex allievi (tutti gli strumenti); Sezione  F:  Pianoforte a quattro mani; Sezione  G:  Duo (qualsiasi formazione); Sezione H: Dal Trio al Quintetto (qualsiasi formazione); Sezione I: Gruppi strumentali da 6 a 12 elementi (qualsiasi formazione). Sezione  L:  Orchestre (dai 13 strumenti in su); Sezione M: Cori soli (anche provenienti da scuole primarie o da scuole non a indirizzo musicale); Sezione N: Solisti di strumento  non contemplato nelle sezioni precedenti. Sezione O: Alunni della scuola secondaria di primo grado “V. Padula” Crosia – Mirto.

La partecipazione è stata molto nutrita, con 400 partecipanti al via che hanno avuto una platea che ha invaso il pala-teatro comunale di Piazza Jannelli e l’auditorium della scuola primaria di via Dell’Arte. Hanno partecipato ben cinque orchestre, alcune delle quali formate da 45 musici, un coro con 65 elementi, solisti e gruppi, provenienti da tutta la provincia di Cosenza e da vari comuni della provincia di Catanzaro. In platea erano presenti anche personalità politiche comunali come gli assessori Natalino Loria e Giuseppe Godino.

Grande soddisfazione espressa dalla dirigente scolastica, che ha mostrato come quest’iniziativa ha dato lustro a la scuola e all’intera comunità sociale di Crosia.

“Acoustic T.E.A.” all’AcquarioBistrot

COSENZA- Venerdì 24 maggio alle 21.00, al Teatro dell’Acquario si esibiranno gli “Acoustic T.E.A.” Con Tony Perri chitarra e voce, Emanuele Gallo basso e voce Alessandra Chiarello voce. Un repertorio che spazia dal soul al rock’n roll accompagnato da Menu Mediterraneo: bruschette, bucatini e bicchiere di vino. Ingresso € 10 inclusa la cena proposta dal Bistrot o altra consumazione.Info: tel. 0984 73545/328 8923473                                           

 

 

Incontri al Museo Marca “Combustioni plastiche: Burri e Nunzio”

CATANZARO – Giovedì 23 maggio alle ore 21.15 presso il Museo Marca Catanzaro (Ingresso libero) “Combustioni plastiche: Burri e Nunzio”, Incontro con Nunzio e proiezione dei filmati:

– Nunzio. Senza titolo di Raffaele Simongini, regia di Christian Angeli. (Rai Educational, 2011, 30 minuti)

– Alberto Burri: l’avventura della ricerca di Franco Simongini (Rai, 1986, selezione d’immagini, 10 minuti)

Nunzio, Alessandro Mendini, Gilberto Zorio e Ettore Spalletti. Sono i protagonisti del ciclo d’incontri previsto al MARCA, dal 23 maggio al 4 luglio, in occasione dell’evento organizzato dal museo di Catanzaro in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e Rai Educational.

“A pochi giorni dall’inaugurazione di Bookhouse. La Forma del Libro che sta riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, il MARCA coinvolge quattro grandi artisti e sposta l’attenzione su un altro tema particolarmente attuale come la documentazione filmica e il ruolo della televisione nell’ambito della ricerca estetica contemporanea”, afferma Wanda Ferro Presidente della Provincia di Catanzaro. “Si tratta di un’iniziativa di carattere sinergico che si caratterizza per il forte impatto educativo dove il museo collabora con l’Accademia di Catanzaro, il luogo dove si formano i giovani artisti.”

Il progetto, a cura di Alberto Fiz e Raffaele Simongini, s’intitola Divergenze parallele: Tracce d’arte in TV e ha lo scopo di percorrere un itinerario inusuale nell’ambito dell’arte contemporanea attraverso documentari e tracciati filmici che sviluppano dialoghi inediti e trasversali. Così, artisti apparentemente distanti per formazione, rivelano le loro affinità elettive o, meglio ancora, le loro divergenze parallele e questo accade mettendo a confronto le sculture di Nunzio con le combustioni di Alberto Burri, così come i processi alchemici di Marcel Duchamp con quelli che caratterizzano le installazioni di Gilberto Zorio. Ma la mappa degli incroci prosegue contaminando il linguaggio postmoderno di Alessandro Mendini con la magia ornamentale di Giacomo Balla o coniugando le attitudini pittoriche e spaziali di Ettore Spalletti con il paesaggio italiano degli artisti rinascimentali descritto in uno storico documentario da Federico Zeri. “La costellazione dell’arte prende strade impreviste che, attraverso lo sguardo della cinepresa, induce a affrontare il linguaggio estetico al di fuori di schemi precostituiti o di formule ritualistiche che appaiono spesso obsolete”, affermano Alberto Fiz e Raffaele Simongini. “Lo scopo dell’iniziativa è quello di liberare lo sguardo dello spettatore attraverso immagini che propongono dialoghi rinnovati tra linguaggi in apparenza distanti tra loro.”

Tutto ciò avviene con la complicità degli artisti che durante le serate previste nel cortile interno del MARCA (inizio alle ore 21,15) racconteranno la loro ricerca e spiegheranno gli accostamenti che hanno scelto. Il programma inizia il 23maggio e ha Nunzio come protagonista. Si prosegue il 6 giugno con Alessandro Mendini e Paola Orlandini, produttore e capo progetto di Rai Education, per poi approdare il 20 giugno all’incontro con Zorio. Gli interventi si concludono il 4 luglio con la presenza di Spalletti.

In un dibattito aperto al pubblico gli artisti descriveranno i segreti della loro arte suggerendo una possibile ricognizione sulle pratiche estetiche degli ultimi decenni. All’interno di una possibile dialettica tra idea e realizzazione, intelletto e tecnica, la materia si impone di fronte alle telecamere come oggetto di contemplazione e di analisi in continua metamorfosi.

Le serate, infatti, entrano nel vivo di un dibattito che coinvolge la televisione e i nuovi media come strumenti di una rinnovata indagine critica di fronte ad un sistema dove immagini e parole dovranno necessariamente trovare una nuova sintesi.

 

Programma incontri successivi

Giovedì 6 Giugno

Mendini e l’era del postmoderno

Incontro con Alessandro Mendini e Paola Orlandini. Proiezione dei fimati:

Alessandro Mendini: il teatro degli oggetti di Raffaele Simongini, regia di Christian Angeli (Rai Educational, 2012, 30 minuti )

 

Ritratto d’autore: Balla, un programma di Franco Simongini (Rai uno, 1971 selezione d’immagini, 10 minuti)

 

Giovedì 20 giugno

Alchimie del pensiero e della materia: Duchamp e Zorio

Incontro con Gilberto Zorio e proiezione dei filmati:

Gilberto Zorio: il viaggio di una canoa di Raffaele Simongini, regia di Christian Angeli (Rai Educational, 2011, 30 minuti)

Marcel Duchamp di Jean Antoine (1966, selezione d’immagini, 10 minuti)

 

Giovedì 4 luglio

Lo spazio che accoglie lo sguardo tra percezione e astrazione: Spalletti e il paesaggio

Incontro con Ettore Spalletti e proiezioni dei filmati:

Ettore Spalletti: lo spazio che accoglie lo sguardo di Raffaele Simongini, regia di Christian Angeli (Rai Educational, 2012, 30 minuti )

Federico Zeri e la percezione visiva dell’Italia e degli italiani, di Franco Simongini (Rai Uno,1990, selezione d’immagini, 10 minuti)

Ingresso libero per tutti gli incontri che si terrànno sempre al Marca alle ore 21.15.

Anche Cosenza ha la sua Effe

Cosenza – F come filosofia, favole, fiabe, f come fantasy, fumetti, fantascienza, f come Feltrinelli; la grande Effe rossa racchiude in sè mille volti, mille storie impresse a caratteri neri su fogli bianco latte, mille speranze da leggere e assaporare; pagine e pagine da sfogliare, consumare, “stuprare”, contenuti e concetti da fare propri per essere realmente padroni di se stessi e non schiavi di un sistema putrido e corrotto. Si dice che la cultura non fa mangiare ma sicuramente incrementa la ricchezza interiore, dà degli strumenti che aumentano e migliorano quel senso critico che non ti fa seguire la massa ma ti porta contro corrente.

“Cambiare il mondo con i libri, combattere le ingiustizie con i libri” era questo il motto di Giangiacomo Feltrinelli fondatore della casa editrice; un pensiero che racchiude in sè “la missione”

Il Sindaco Mario Occhiuto all'inaugurazione della Feltrinelli

dell’intero gruppo editoriale che, negli anni, si è esteso a macchia d’olio per tutta l’Italia. Finalmente dopo 30 anni anche la città dei Bruzi ha nuovamente la sua libreria Feltrinelli e, ieri pomeriggio, è stata finalmente inaugurata e aperta al pubblico.

Alle ore 18,00 in punto le porte della Effe sono state aperte da Inge Feltrinelli e Carlo Feltrinelli che hanno accolto con gioia la moltitudine di gente presente nella piazza antistante; un viaggio tra libri, cd, gigantografie di Roberto Saviano e Vinicio Capossela, una full immersion tra frasi di Pablo Neruda, Emy Winehouse e Giangiacomo Feltrinelli, una passeggiata tra la cultura viva con sotto il naso l’odore di cambiamento, di nuovo, di libri appena stampati.

Una libreria di 400 metri quadri posta nel centralissimo Corso Mazzini, una libreria che si snoda su due piani per contenere 20.000 libri di genere differente, 3.000 titoli tra cd e dv e un assortito reparto di cartoleria. Le librerie Feltrinelli non sono solo punti di vendita ma anche, e soprattutto, luoghi di ritrovo e di confronto tra diverse generazioni; nella nuova sede, infatti, è stata adibita l’area Kidz, un reparto dedicato interamente ai giovani lettori, uno spazio in cui stimolare la loro immaginazione e soddisfare e appagare la loro curiosità.

Una ventata di novità per la città dei Bruzi e per il suo Sindaco Mario Occhiuto che, ieri pomeriggio, si è aggirato soddisfatto e interessato per gli scaffali della libreria accompagnato dall’assessore alla comunicazione e alle strategie attive per il lavoro del Comune di Cosenza Rosaria Succurro.

Cibiamoci e sfamiamoci di cultura dunque perché il sapere rende potenti, ingestibili, indomabili; chi ha cultura difficilmente abbasserà la testa, chi ama il sapere difficilmente accetterà compromessi, chi non vuole diventare appetibile schiavo del sistema impara, studia, insegna, legge.

Annabella Muraca

Anniversario Riconoscimento “Patrimonio Testimone di una Cultura di Pace UNESCO”

COSENZA – Il 28 maggio 2013 il Club Unesco Cosenza, 犀利士
la Diocesi di Cosenza-Bisignano e il Comune di Cosenza, invitano la cittadinanza per il Primo Anniversario del Riconoscimento attribuito alla Cattedrale all’interno dei Patrimoni Testimoni di una Cultura di Pace Unesco:

Il programma prevede un Convegno dal titolo “L’attualità del messaggio di pace di Gioacchino da Fiore” alle ore 17.00 presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile, aperto dal parroco Rettore della stessa Cattedrale, con gli indirizzi di saluto del Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e del Presidente del Club Unesco Cosenza “B.Telesio”, Enrico Marchianò. I lavori vedranno gli interventi di Luca Parisoli, Docente Filosofia Medievale Uni.Cal., e Maria Rosaria Salerno, Ricercatrice Storia Medievale Uni.Cal. Il convegno sarà concluso da S. Ecc. Mons. Salvatore Nunnari.

Progetto “Shakespeare 2016- Lo spettacolo del mondo”

COSENZA – Riprendono domani, giovedì 23 maggio, al Cinema Italia-Tieri, gli appuntamenti di “Shakespeare 2016: lo spettacolo del mondo”, il progetto pluriennale promosso in partenariato tra l’Università della Calabria, il Comune di Cosenza ed il Teatro “Rendano”, in vista del quarto centenario della morte di William Shakespaere che si celebrerà nel 2016.

L’iniziativa, alla quale ha dato impulso la Scuola Dottorale di Studi Umanistici dell’Unical, presieduta dal prof.Roberto De Gaetano, ha carattere esplicitamente multidisciplinare e prevede, in collaborazione con l’Associazione Culturale “Fata Morgana”, seminari, lezioni magistrali, laboratori, la produzione di spettacoli teatrali e un ampio ciclo di proiezioni cinematografiche, con l’obiettivo di attivare una serie di studi, ricerche ed eventi con il coinvolgimento di studiosi, artisti, dottorandi e studenti, attorno ad una delle più imponenti figure della cultura occidentale.

Il programma di domani, giovedì 23 maggio, prevede, alle ore 21,00, al Cinema Italia-Tieri, per la sezione  cinematografica, curata da Bruno Roberti, la proiezione del film “Titus”, del 1999, di Julie Taymor, versione post-moderna della tragedia shakespeariana “Tito Andronico”, interpretata da Anthony Hopkins e Jessica Lange.

Venerdì 24 maggio, invece, sarà proiettato, alle 20,30, (sempre al Cinema Italia-Tieri) il classico del 1963 “Cleopatra” di Joseph L.Mankiewicz, con Liz Taylor e Richard Burton. L’ingresso alle proiezioni è libero.

E sempre sulla figura di Cleopatra domani, giovedì 23 maggio, alle ore 17,00, l’Aula Dioniso dell’Università della Calabria (cubo 17 B, II piano) ospiterà il seminario dal tema Cleopatra e la “infinita varietà”, a cura di Gilberto Sacerdoti, docente di Letteratura inglese all’Università Roma Tre. Studioso del Cinque-Seicento, Sacerdoti è, tra l’altro, autore del volume, edito da “Il Mulino”, Nuovo cielo, nuova terra. La rivelazione copernicana di Antonio e Cleopatra.

Ad introdurre il seminario sarà il docente di Drammaturgia ed Estetica del teatro dell’Università della Calabria Carlo Fanelli.

ModaMovie Nature’s Glamour a Roma Presenta le Novità 2013

ROMA – Si è tenuta ieri, a Roma presso la sede di Confartigianato, la conferenza stampa di presentazione di moda movie 2013. Il festival dei talenti emergenti della moda e del cinema, che si terrà a Cosenza come di consueto, ormai ha raggiunto una fama internazionale.

Il profumo di internazionalità è stato proprio uno dei vari temi toccati  dai relatori che hanno preso parte durante la conferenza, spiegando il ricco programma di eventi.

Paola Orrico, project manager di Moda Movie, intervenuta in collegamento on line ha chiarito la “mission” della manifestazione ossia la promozione dei giovani talenti nazionali ed una valorizzazione del territorio calabrese attraverso l’incrocio di forme d’arte diverse.

Ad intervenire di seguito è stato il direttore artistico dell’evento, Sante Orrico il quale ha ricordato (dopo aver ribadito i temi precedentemente espressi)  come ”Moda Movie non sia solo una semplice sfilata bensì un lungo quanto gratificante processo di formazione per i giovani talenti che decidono di intraprendere questa strada”. La conferenza stampa, condotta dal presentatore Nino Graziano Luca, entra nel vivo quando ci si concentra sul programma degli eventi.  Infatti, in nome della contaminazione fra le arti e della valorizzazione del territorio calabrese, questa edizione si chiamerà “Nature’s Glamour” .

Le influenze artistiche della natura sulla moda non si fermeranno solo al titolo della manifestazione  in quanto una sezione corposa degli eventi si terrà nelle splendide location offerte dal Parco Nazionale della Sila. “Incursioni d’arte nel parco”, è questo il nome della nuova iniziativa di Moda Movie che vedrà una serie di attività di live painting, musica, fotografia e dress painting ossia la colorazione di due abiti confezionati da due artisti calabresi allievi al Brera di Milano, direttamente indossati da modelle.

Al tavolo della conferenza troviamo anche Roberta Corbò, di Confartigianato Moda, la quale ha riconfermato l’importanza di dare delle possibilità tangibili ai giovani interessati alla moda ed alla sartoria, possibilità come quella di Moda Movie; Cristiana Marrocchi di Confartigianato Imprese ; la giornalista Marzia Ponzi, che ha sottolineato come premi come questi possano valorizzare i giovani talenti in Italia e dare loro possibilità concrete; Adriana Suarez ex modella, vincitrice del premio “La Valentina”, ora fotografa di talento. Tema centrale di tutti gli interventi è stata la grande professionalità e la passione con cui lavora  lo staff di Moda Movie .

La parola passa a Loredana Ciliberto, responsabile cinema di Moda Movie che ci ricorda l’appuntamento del 9 giungo con la consegna del premio cinema. Evento principale della serata  sarà la sonorizzazione del documentario “Apocalisse nel deserto” di Werner Herzog, ad opera del musicista Gabriele Panico.

Il programma del festival culminerà con la serata del 10 giungo dove  per il primo classificato ci sarà la consegna del  Premio Moda Movie, realizzato dall’orafo G.B. Spadafora. La Serata Evento Moda sarà l’occasione per consegnare altri prestigiosi riconoscimenti come il Press Award, lo Special Award, la Valentina, il Premio Cultura e Imprenditoria a personaggi che si sono distinti per le loro attività professionali nei settori di interesse.
Il programma presentato è tanto vasto quanto interessante e siamo sicuri che anche quest’anno nessuno rimarrà deluso dall’organizzazione di un evento come Moda Movie, diventato ormai un “Must”.

Oscar Mari

Al Rendano chiusura in bellezza con prosa e lirica

COSENZA– Alle battute conclusive la stagione di prosa del Teatro “Rendano” di Cosenza. Ultimo appuntamento in cartellone, venerdì 24 maggio ore 20,30 e domenica 25 maggio ore 20,30 la commedia di Noel Coward “Vite Private”, per la regia e l’adattamento di Giovanni De Feudis, che vedrà nei ruoli dei protagonisti gli attori Corrado Tedeschi e Benedicta Boccoli. In “Vite Private”, avamposto della sophisticated comedy di derivazione anglosassone, macon accenti da pochade francese, va in scena lo humour inglese, la nevrosi di una società fra le due guerre e il gusto del paradosso. D’altro canto Noel Coward è un autentico maestro di quel teatro salottiero nel quale personaggi all’apparenza così per bene non riescono a nascondere la loro natura perfida e spregiudicata. Termina nel segno di Verdi la 53ma stagione lirica del Teatro “Rendano” di Cosenza. Sarà, infatti, la Traviata, del compositore di Busseto, l’ultimo titolo del cartellone lirico del teatro di tradizione cosentino, degna conclusione delle celebrazioni verdiane del “Rendano” il cui primo atto era stato, a marzo, l’omaggio che ha visto esibirsi a Cosenza, in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, il soprano Fiorenza Cedolins.