Altomonte (Cs): Il Patronato Epas il primo nella Provincia

th (3)Il Patronato Epas della Federazione Nazionale Agricoltura è saldamente il primo patronato in provincia di Cosenza, come confermano i dati Inps anche per il 1° quadrimestre del 2015. E non si ferma, ma allarga la propria rete organizzativa per dare un servizio ed estendere le tutele individuali e collettive a tutto il territorio provinciale. Proprio in questa direzione Giovedì 21 Maggio alla ore 18 si inaugura la sede della Fna e zonale Epas a Villapiana Scalo (Zona Torre Cerchiara) in Via Nazionale SS.106 N.161 (tel.0981.505044). La nuova sede della Federazione e del Patronato, che si occuperà di assistenza e previdenza, di infortuni sul lavoro, indennità e rendite, delle tutele per i lavoratori pubblici ex-Inpdap, dell’assistenza fiscale, delle vertenze e dell’assistenza contrattuale, degli immigrati, dell’assistenza al personale della scuola, si unisce ai punti di riferimento già esistenti, sia della Federazione che del Patronato, sul territorio dell’Alto Jonio cosentino e contribuisce a creare quel sistema a rete che ha permesso una crescita importante dell’Organizzazione. Presenzieranno all’inaugurazione il Sindaco Avv. Paolo Montalti, che porterà i saluti della città, il Vice Segretario Nazionale della Fna Mario Smurra, la Responsabile zonale del Patronato Epas di Villapiana Scalo Rossella Nicoletti, il Responsabile della Fna Territoriale “Gruppo Acquario” di Altomonte Francesco Pignataro e il Direttore provinciale del Patronato Epas Pierpaolo Stellato. Porterà alla nuova Sede la Benedizione il Parroco di Villapiana. Sarà, inoltre, inaugurata contestualmente, nella stessa sede di Villapiana e in quella territoriale di Altomonte, la Mostra permanente di pittura del Maestro Guido Vacca.

 

 

Cosenza: Revisione della Tari per alcuni esercizi

I Consiglieri comunali Falbo e Bartolomeo chiedono all’Assessore al bilancio una revisione della TARI per alcune categorie di esercizi Una revisione della TARI attualmente in vigore è stata chiesta all’Assessore al bilancio Luciano Vigna dai consiglieri comunali del gruppo misto Andrea Falbo e Roberto Bartolomeo per alcune tipologie di attività commerciali. Screenshot_2015-05-12-21-07-58-1“La nuova gestione interna dei tributi comunali – scrivono Falbo e Bartolomeo – ha prodotto effetti più che positivi sia in termini di ottimizzazione delle risorse che di soddisfazione dell’utenza; nello specifico,in relazione alla TARI, riteniamo doveroso e opportuno affrontare la posizione degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, all’interno di altri istituti ed enti pubblici e privati, aperti al pubblico per un periodo limitato durante il corso della giornata (come ad esempio i bar nelle scuole che erogano il servizio nelle sole ore mattutine). A tal proposito – proseguono Falbo e Bartolomeo –  chiediamo all’Assessore al bilancio Luciano Vigna di voler procedere ad una equa revisione delle tariffe attualmente in vigore nel regolamento vigente, adottando le giuste riduzioni per tali tipologie di attività, anche in ragione delle ore effettive in cui gli esercizi erogano i propri servizi. Siamo convinti di ricevere la giusta attenzione, al fine di dare risposte concrete agli esercenti”.

Morano Calabro (Cs): Federico Rosito, Sindaco dei Ragazzi

20150518_112932Federico Rosito, della lista “I Mitici della II A”, è stato proclamato Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi. La cerimonia si è tenuta lunedì 18 maggio, presso l’auditorium di Morano Calabro, alla presenza del primo cittadino Nicolò De Bartolo, dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Sonia Forte, il dirigente scolastico, Walter Bellizzi, la prof. Angela Renda. Ma in sala, a far da cornice ai nove eletti, tutti gli studenti della Primaria e della Secondaria della locale agenzia formativa, i docenti e molti emozionatissimi genitori. Sì, perché l’introduzione dell’assessore Forte ha subito fatto vibrare le corde del sentimento, sottolineando l’eccezionale valenza didattica legata all’iniziativa. «Sostenuta – ha detto – sin dagli albori dal nostro Esecutivo». L’idea, mutuata da precedenti esperienze positive, purtroppo interrotte con il passar del tempo, oggi «opportunamente rilanciata», era stata «inserita nel programma amministrativo di Insieme per Morano, ed oggi – ha ricordato la Forte – trova la sua piena realizzazione». Parole di elogio sono state spese dal membro del governo moranese per il Sindaco De Bartolo, «per la fiducia e la stima accordata», per la «referente del progetto, la prof. Angela Renda, per il preside Walter Bellizzi, per i genitori che hanno validamente collaborato, per Rocco Ingianna, componente del C.I., che ha seguito il percorso in tutti gli stadi, fianco a fianco con gli amministratori, per gli alunni, che – ha osservato l’assessore alla P.I. – hanno accolto con entusiasmo l’idea, approcciando il voto con grande responsabilità, prova ne è l’assenza di schede invalidate». Breve ma intenso l’intervento del capo d’Istituto. E’ fondamentale – è la sintesi del ragionamento del prof. Bellizzi – educare alla rappresentanza democratica; più si innalza il livello della coscienza politica di un popolo più si potrà animare il concetto di autonomia. La prof. Angela Renda, nel ripercorrere succintamente la storia del CCR e nel rimarcarne il «grande esercizio di partecipazione che in esso si cela e compiutamente si svela nel momento in cui i baby consiglieri cominceranno a riunirsi», si è intrattenuta sui «presupposti educativi che hanno innervato il progetto in tutte le sue fasi». Sia la Renda, sia il dirigente Bellizzi, hanno apprezzato e più volte ringraziato l’Amministrazione comunale per il «proficuo cammino svolto in perfetta sinergia». Guadagnato il proscenio e chiamati i neoconsiglieri ad occupare gli scranni per l’insediamento ufficiale, è toccato al sindaco De Bartolo, soffermarsi su taluni aspetti del “Pianeta giovani” e, nella fattispecie, studentesco. Fattori che attengono strettamente al processo di crescita e all’acquisizione di «conoscenze che devono però tradursi in atti quotidiani. Mai slegati dal processo di apprendimento. Saperi che anzi – ha affermato il Sindaco – concorrano alla crescita di una reale coscienza critica». «Conscio delle difficoltà insite nella figura del Padre nella società odierna», il Sindaco ha chiesto ai docenti «reciproca comprensione» e ai ragazzi di «non imporre mai con prepotenza il proprio pensiero; evitando di ledere la libertà dell’altro con atteggiamenti di prevaricazione; prestando invece attenzione al bisogno dei fratelli, aiutandosi vicendevolmente». Ha con decisione raccomandato di «non sporcare i muri e le aree cittadine, perché poi – ha chiosato – qualcuno dovrà ripulire a spese di tutti; di non cedere mai a lusinghe pericolose». Accorato l’appello affinché «discipline come l’Educazione Civica, tornino ad avere un ruolo centrale nella Scuola. Anche da parte del primo cittadino moranese la gratitudine all’istituzione scolastica, al Preside Bellizzi, alla Referente di progetto Renda, e all’assessore Forte per l’ottimo lavoro svolto». Passiamo ai componenti il CCR. Sindaco: Federico Rosito (nella foto l’apposizione della fusciacca tricolore). I Consiglieri: Giuseppe Laitano (già indicato Vicesindaco), Sara Lo Giudice, Francesco Rosito, Doriana Rosito (nominata Segretaria), Francesco Piluso, Ferdinando Pio Agresti, Chiara Di Lorenzo, Sara De Franco. Ognuno di essi ha presentato il programma da portare a compimento nel mandato, il cui termine è fissato per il mese di ottobre 2016. Dimostrando di avere chiaro in mente il tragitto da seguire. Il buon funzionamento della palestra, il sostegno alle “matricole”, l’impegno a tutelare l’ambiente ecc. sono solo alcuni dei propostiti espressi. «Nella convinzione – le parole di congedo di De Bartolo – che esca forte da questa platea, in un giorno bello e significativo per la nostra comunità, un messaggio di speranza e fiducia. Perché insieme possiamo farcela».

Rogliano (Cs): La Chiesa non può stare zitta

Locanddina RomeroSarà presentato giovedì 28 maggio alle 19,30 a Rogliano Cs, parrocchia S. Cuore di Gesù Madonna di Loreto il libro “La Chiesa non può stare zitta”, scritti inediti dal 1977 al 1980 di Oscar A. Romero a cura di Jésus  Delgado. La cittadinanza è invita ad intervenire. presentazione che è curata da Vincenzo Altomare e don Michele Fortino

Lucia De Cicco

Senato della Repubblica: presentato disegno di legge sui furti in appartamento

th (2)“Stamani depositerò in  Senato un disegno di legge sui furti in appartamento. Il discorso della sicurezza dei cittadini è complesso e non può mancare ovviamente un più razionale e completo intervento punitivo”. Ad affermarlo è il senatore di Area Popolare Nico D’Ascola, intervenuto ieri al convegno promosso dal centro di ricerca  sulle misure di prevenzione e sull’economia della criminalità, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.”Esistono dei reati che urtano direttamente il senso di sicurezza, di serenità del vivere quotidiano. Tali furti – ha proseguito D’Ascola – sono caratterizzati spesso da conseguenze molto più gravi, rispetto a quelle implicate dalla mera sottrazione o impossessamento della cosa mobile altrui, e frequentemente, si trasformano in gravi delitti contro la persona o in alcuni casi in omicidi. Abbiamo ritenuto, pertanto, che l’intervento delle misure di prevenzione fosse uno strumento necessario che non andasse disperso. Questo consente di percepire il ruolo fondamentale che le misure di prevenzione dovrebbe avere in un futuro sistema penalistico, non esclusivamente sbilanciato sul reato, ossia sulla realizzazione dell’evento rispetto al quale non rimane altro che l’intervento punitivo. Un diritto penale ben organizzato, dovrebbe essere ricco di strumenti dissuasivi, quelli che si ritiene di utilizzare attraverso le misure di prevenzione.”

 

Commissione Cultura Cosenza: Premia la scrittrice ed artista Roberta Lorusso

Chi sceglie i libri per amici difficilmente non ne resta folgorato e il rischio che si corre, se di rischio è lecito parlare in questi casi, è che ci si leghi alla lettura per tutta la vita e che questa condizione ne generi inevitabilmente un’altra, alla prima direttamente collegata: che si arrivi a scrivere per sempre. Quanto accaduto è a Roberta Lorusso, che sui libri ha riversato una delle sue tante passioni, quelle che nel tempo ne hanno tratteggiato la sua personalità di donna impegnata non solo nelle lettere, ma anche nella pittura e nella scultura. Nella ricognizione che va compiendo ormai da tempo la Commissione Cultura del Comune di Cosenza alla ricerca dei talenti che risiedono ed operano nella città, del tutto naturale è stato incrociare il talento di Roberta Lorusso che cosentina lo è diventata d’adozione, essendosi stabilita nella città dei Bruzi ormai da moltissimi anni, anche se le sue origini sono pugliesi, di Bari per l’esattezza. E così la Commissione Cultura presieduta da Claudio Nigro ha dedicato alla Lorusso uno dei suoi incontri della rassegna “Cosenza e i suoi talenti” svoltosi nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”. A presentare la scrittrice-poetessa che è anche pittrice e scultrice, è stato il consigliere comunale Mimmo Frammartino che ha contribuito a ricostruirne il profilo, con particolare riferimento alla sua molteplice e multiforme attività. La produzione artistica di Roberta Lorusso è d’impatto, rifugge i toni della leggerezza, essendo ad essa  affidato il compito di veicolare messaggi profondi che a volte pesano come un macigno, ma la cui necessità si avverte come ineludibile. I temi che ama approfondire e che sa mettere a fuoco vanno dalla tolleranza all’accoglienza, alle ripetute aggressioni perpetrate dall’uomo nei confronti della natura e del pianeta eroberta lorusso nell’anno dell’EXPO dedicato al cibo e il cui tema è  “Nutrire la conoscenza per nutrire il pianeta”, è sempre bene ricordarlo. Una delle sue mostre di maggior successo è stata senz’altro “Terra madre”, del 2009, ospitata dalla Casa delle Culture, dedicata interamente all’Africa che diviene nelle sue tele, di rara suggestione, l’emblema della terra aggredita dalla stoltezza umana e nella quale campeggiano splendidi ritratti di donne di colore. E di continente africano è imbevuta anche la prima raccolta di poesie di Roberta Lorusso, dal titolo “I ricordi sono finestre”, la cui prefazione è firmata da Flavia Weisghizzi, critica letteraria e conduttrice della fortunata trasmissione radiofonica “La luna e i falò”, in onda su “Nuova Spazio Radio” e dalla quale sono passati molti autori esordienti, ma anche grandi nomi della cultura italiana. A proposito del libro di Roberta Lorusso la Weisghizzi dice : “E’ un racconto che sa di terra e fieno, che odora di Africa e tamburi che battono al ritmo del cuore…”. Ed è il ritmo del cuore che scandisce ogni forma di creatività della Lorusso. Così come accade anche nella sua ultima fatica letteraria, “Lungo la strada”, un libro di racconti nel quale raggiunge livelli di autentica maturità e che ha meritatamente ricevuto più di una menzione d’onore ed anche una medaglia al premio letterario “Un libro amico per l’inverno”. Ma accade anche per la mostra “Materia(l)mente”, ospitata qualche anno fa alla Biblioteca Nazionale e nella quale a farla da padrona, oltre al cuore, è la forza del pensiero che si insinua nella materia, come l’argilla per la scultura, la pagina per la poesia, la tela per la pittura. Ciò che incuriosisce delle sue creazioni sono i musicisti jazz dipinti sui suoi vasi, anche quelli che ritraggono frammenti di città con i suoi monumenti più rappresentativi come il Teatro “Rendano”, con un violinista e un sassofonista sulla scalinata, o la fontana dei Tredici canali. Per definire Roberta Lorusso arriva in soccorso la definizione che di lei ha dato, durante l’incontro del “Rendano”, il consigliere Mimmo Frammartino : “è un’artista a 360 gradi. Autrice dalla personalità forte e decisa nell’operare le scelte della vita. Talentuosa ed indisciplinata, particolarmente affascinata dal clima che si respirava e si respira ancora in alcune officine sperimentali nelle quali del tutto normale era allontanarsi dalle regole”.
Quella forma di trasgressione che a scuola, durante gli studi classici, gli faceva trascurare Leopardi (salvo riappropriarsene più tardi) per il poeta turco Nazim Hikmet ricordato dai più soprattutto  per il suo capolavoro, la raccolta “Poesie d’amore”. Scrivere per Roberta Lorusso è un po’ come respirare. Lo fa con estrema naturalezza dall’età di dodici anni, da quando decise di affidare ad un quaderno l’esternazione del dolore di una bambina per la perdita della madre. E ancora oggi continua a coltivare la dimensione del sogno. Avverte l’odore dei sogni come nella sua raccolta di poesie “Forme d’acqua” e se come diceva Marcel Proust, in una citazione molto cara a Roberta Lorusso, “se un po’ di sogno è pericoloso, ciò che ne guarisce non è sognare meno, ma sognare di più, sognare tutto il sogno”, la scrittrice di origine pugliesi, ma divenuta cosentina a tutti gli effetti, il suo sogno lo ha coronato da un pezzo, affidando alla sua irrefrenabile creatività le continue emozioni da cui è quotidianamente percorsa, compresa quella di sentirsi calabrese a metà, se è vero come è vero che il mare di Scilla le procura la stessa emozione di quello di Rodi Garganico. E la Commissione cultura, con la sua iniziativa, l’ha voluta riconoscere a tutti gli effetti figlia illustre della città di Cosenza.

Celebrazione per i diseredati: Dedica a Papa Francesco

roma coro It. s. fr.Il coro “Italia senza frontiere” ha cantato nella Basilica di San Pietro durante la ‘Missa pro Terrae Humilibus’. La nuova realtà musicale nasce dall’unione del Coro dell’Istituto musicale “Donizetti” di Mirto e del Coro polifonico “Madonna del Rosario” di Acri. Un’interessante esperienza, che resterà nei cuori di ogni singolo partecipante, è stata vissuta con entusiasmo dal Coro “Italia  senza frontiere”. Il qualificato gruppo di cantori calabresi, nei giorni scorsi, ha animato nella Basilica di San Pietro, presso la Città del Vaticano, la “Missa pro Terrae Humilibus”, celebrata da Sua Eminenza Cardinale Angelo Comastri. La celebrazione religiosa, per i diseredati della terra, è stata dedicata a Sua Santità Papa Francesco. Nel suo discorso del 5 giugno 2013 il Santo Padre ha parlato del sottosuolo dell’esistenza, in condizione “al limite”, e a chi ha chiesto cosa si debba fare ha rispo­sto: quello che dice Gesù: pregare, pregare per loro. I diseredati della terra sono oltre un miliardo e trecento milioni, in gran parte in Africa, ma anche nel resto del mondo. Dall’alba della Creazione le donne hanno intonato inni sacri, cantato per le stagioni della vita e sono state responsabili della trasmissione della vita e della cultura alle successive generazioni. Oggi, come sottolinea Papa Francesco, la creatività e l’energia delle musiciste devono essere utilizzate più spesso per sollecitare riflessioni interiori e spirituali. Per questi motivi la Fondazione Adkins Chiti: Donne in Musica ha accolto l’invito del Papa e ha commissionato a dieci compositrici (cinque argentine e cinque italiane) e dedicato allo stesso Pontefice la Missa Pro Terrae Humilibus. ROMA Coro IsfCiò che rende particolare questo progetto è che mai prima nella storia della musica un gruppo di compositrici ha dato il suo contributo creativo nello scrivere le musiche per una messa dedicata al messaggio di un Pontefice vivente. Il Coro “Italia senza frontiere”, nato dall’unione del Coro Polifonico Madonna del Rosario della Città di Acri e del Coro dell’Istituto mu­sicale “Donizetti” di Mirto Crosia, diretto dalla maestra Antonella Barbarossa ha avuto l’arduo compito di eseguire gli importanti componimenti durante la ‘Missa’ celebrata da Sua eminenza Angelo Comastri. Per giungere all’Altare Maggiore della Basilica di San Pietro, il gruppo di cantori deve essere caratterizzato da ampia professionalità. Solo il merito e l’originalità della produzione consente di raggiungere risultati cosi elevati come quelli che la musicista Barbarossa (compositrice ed esecutrice) sta ottenendo in ambito nazionale ed europeo. Quella realizzata nella Basilica di San Pietro è stata una prima mondiale con un parterre di compositrici tutto al femminile. Alla celebrazione hanno preso parte circa due mila persone. Una messa scritta in latino. La direttrice Barbarossa è fortemente legata alla lingua latina: <<l’unica>>, ha commentato, <<che supera ogni confine>>. La Barbarossa è un direttore che guarda al futuro e che considera il presente già passato. Cerca di portare la Calabria in Europa. Una musicista che cerca di scuotere i giovani Per fare questo è necessario offrire qualità. Il Coro “Italia senza frontiere”, è una nuova e interessante realtà musicale calabrese che aspira a praticare l’insegnamento morale di Cristo per un’umanità solidale e il recupero di una vita fatta di bene e onestà nell’armonia della musica. Il Direttore del Coro, come anzidetto, è Antonella Barbarossa, didatta del pianoforte, organista, direttrice d’orchestra, compositrice, filosofa e missionaria in Calabria per scelta. Maestro Sostituto del Coro Giuseppe Fusaro, direttore del Coro Polifonico Madonna del Rosario di Acri, del Coro San Carlo Borromeo di Rende e del Coro dell’Istituto Musicale Donizetti di Mirto Crosia. Organista Gianluca Libertucci, già Organista del Vicariato per la Città del Vaticano nella Basilica di San Pietro, della Guardia Svizzera Pontificia, delle Udienze Generali del Santo Padre e della Chiesa di Santa Maria dell’Orto in Trastevere, Roma. Fra i coristi anche il direttore e il vicedirettore dell’Istituto musicale “Donizetti” di Mirto Crosia, rispettivamente, Giuseppe Greco e Salvatore Mazzei.

 

 

Calabria ed Europa: Due mondi ancora distanti

 

libro guzzardiPresentazione a Cosenza,del nuovo saggio di Ernesto Funaro “La politica di coesione, programmazione comunitaria verso il 2020. Un incontro davvero interessante la presentazione del nuovo saggio europeista di Ernesto Funaro, su «La politica di coesione. Programmazione comunitaria verso il 2020», da qualche giorno pubblicato dalla casa editrice cosentina Progetto 2000. Il volume sarà presentato lunedì 25 maggio 2015, con inizio alle ore 17.30 a Cosenza nel salone delle conferenze di Confindustria, ad introdurre e moderare i lavori il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca e il direttore, Rosario Branda. L’autore, Ernesto Funaro, relazionerà sugli aspetti più innovativi della politica di coesione e su come la Calabria deve preparasi per programmare i suoi interventi in ambito europeo in vista del 2020. Sono stati chiamati a dare il loro contributo, a partire dalle analisi del libro: il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci e i presidenti degli ordini professionali degli architetti, degli ingegneri e dei commercialisti, rispettivamente: Silvano Corno, Menotti Imbrogno e Andrea Manna. Il programma della manifestazione prevede anche un dibattito e le conclusioni sono affidate al presidente della Giunta regionale calabrese Mario Oliverio.

Sull’autore: 

Ernesto Funaro è nato nel 1940 a Campana (Cs); si è laureato in ingegneria all’Università di Bologna. Abita a Cosenza con la sua famiglia; ha insegnato all’Itis «A. Monaco» ed è stato docente a contratto di Politiche comunitarie all’Università degli studi della Calabria. Svolge attività di libero professionista. Ha ricoperto importanti ruoli politici ed istituzionali: sindaco di Campana, presidente della Comunità montana «Sila Greca», consigliere regionale della Calabria dal 1985 al 1995, è stato anche assessore al Bilancio, programmazione e affari Cee. Presidente della Commissione intermediterranea della Conferénce des regions périphériques maritimes d’Europe, di cui è consigliere permanente. Da sempre attento alle problematiche della Programmazione comunitaria, ha pubblicato una serie di volumi che costituiscono una preziosa collana per conoscere il contesto istituzionale, programmatico ed attuativo della politica di coesione dell’unione Europea.

                                                                                                                                                                                    Lucia De Cicco 

 

Da Castrovillari verso l’unione dei diritti

Una necessità inderogabile per trovare forme sempre più stabili per l’unità, bisognose di percorsi reciproci che riconoscano, l’un l’altro, Stampacapacità e risorse per una integrazione vera, sostanziale, irrinunciabile e fondamentale.
“Dalla Comunità economica europea all’unione dei diritti” è l’interessante tema dell’incontro dibattito che si terrà, mercoledì, 20 maggio a Castrovillari, a partire dalle ore 18, nella sala riunione della Gelateria Capani con il patrocinio del Comune.
La delicata questione dell’integrazione culturale, politica ed economica dell’Europa, non nuova nelle preoccupazioni delle nazioni e dei governanti nonché parte delle nuove sfide che attendono questo Continente preoccupato pure di ritrovare radici ed identità comuni nonostante le sue storiche divisioni politiche, verrà affrontata dai docenti universitari dell’UNICAL Massimo Fragola, professore di Diritto dell’Unione Europea, e Giampaolo Gerbasi, professore di Diritto Pubblico Europeo e Comparato, oltre che dal presidente dell’associazione “Città Solidale”, Giovanni Donato.
Il saluto agli intervenuti verrà dato dal Commissario Straordinario, Massimo Mariani, mentre l’introduzione è affidata a Pasquale Pandolfi, responsabile delle attività culturali dell’associazione Kontatto Production curatrice dell’evento.
La manifestazione sarà caratterizzata da intermezzi musicali della violinista Beatrice Limonti.

8 avvisi di garanzia per frana a Maierato

VIBO VALENTIA – La frana che il 14 febbraio 2010 si verificò a 3b33c2b76652ba68e07399ee1b24e4d0Maierato, in Calabria, venne provocata dalla mancata gestione del depuratore a servizio della zona industriale e dall’illecito smaltimento di reflui inquinanti.
Sono le conclusioni di un’indagine dei carabinieri, coordinata dalla Procura di Vibo Valentia, che ha portato all’emissione di otto avvisi di garanzia nei confronti di funzionari comunali e provinciali e di imprenditori. Ipotizzati i reati di disastro colposo e ambientale.