Modificavano armi in un laboratorio clandestino

CROTONE – Arrestati padre e due figli, rispettivamente Sergio (51 anni), Luciano (27) e Gaetano Santoro (21) dalla Polizia di Crotone, accusati di aver modificato armi con lo scopo di potenziarle, attraverso un vero e proprio laboratorio clandestino, allestito nello scantinato di un’abitazione. Due degli arrestati sono stati colti in flagrante all’interno del locale, intenti a modificare al tornio parte delle armi. La polizia sta indagando per accertare se gli imputati siano in collegamento con associazioni criminali.

Attentato all’azienda di Canolo, il sostegno della Coldiretti

CATANZARO – “Le affermazioni convinte e determinate dei titolari dell’azienda Agricola ‘Sapori antichi d’Aspromonte’ Laura e Antonio Stilo, colpiti da un vile attentato  sono già  un inno a non arrendersi,  fare impresa e continuare a lavorare in un territorio difficile e noi  – afferma Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – le condividiamo fino in fondo e siamo al loro fianco”.

Una azienda, premiata anche con l’Oscar Green della Coldiretti continuerà a farsi strada nonostante  persone barbare e malvagie che evidentemente non vogliono il bene e il progresso di un territorio. L’Azienda è situata in Aspromonte, più precisamente nel piccolo comune di Canolo, una delle zone della provincia di Reggio Calabria tra le più caratteristiche per il suo paesaggio di montagna  è nata  da uno spiccato spirito imprenditoriale e da questo prenderà nuovo slancio peche ha nel DNA volontà, competenze tecnico/ professionali  ed esperienza nel settore della trasformazione delle carni, nel rispetto delle più antiche tradizioni calabresi. Una azienda multifunzionale, che ha come fiore all’occhiello, il prosciutto crudo San Canolo nonché una  tradizionale stagionatura del culatello, del capocollo e delle soppressate, appesi al chiuso in stanze con tetto in tegole d’argilla. L’Azienda “Sapori Antichi di Aspromonte” fa parte anche della rete di Campagna Amica.

Mario Nunziante presenta le audizioni di “Junior Talent Lab”

CROTONE – L’artista crotonese Mario Nunziante, rappresentante dell’associazione “Voce senza voce” presiederà il prossimo 8 marzo le audizioni per il nuovo programma televisivo “Junior Talent Lab”, evento che si rivolge ai giovani di età compresa tra i 5 e 16 anni, con la vocazione per il canto, la moda, danza, recitazione, la musica in generale e arti varie. L’iniziativa è sostenuta dall’assessorato comunale allo Spettacolo. Per ulteriori informazioni ci si può recare presso la sede dell’associazione “Voce senza voce” in Via Antonio De Curtis. Le audizioni sono gratuite.

Il Museo delle Arti e Mestieri inaugura la mostra “Poesie figurative”

COSENZA – Il Museo delle Arti e Mestieri  ospiterà da domenica 1° marzo fino a sabato 10 marzo, la mostra “Poesie figurative”, ideata dal poeta cosentino Michele Montoro, autore della trilogia “Pensieri Pensati”, tre volumi dati alle stampe in periodi temporali diversi, che sintetizzano la sua produzione poetica e che compongono una sorta di piccolo trattato filosofico sull’origine e sul senso della vita, percorso com’è da dubbi esistenziali che hanno inevitabilmente  attraversato la mente  di ognuno di noi, almeno una volta (Chi siamo?, Da dove veniamo?, Dove andiamo?).

Mosso dall’intento di dare sensibilità all’arte, quella più vicina alla spiritualità, Michele Montoro segue, nei suoi versi, una sorta di filo teologico. Così rispettoso del pensiero e del giudizio altrui, al punto di non dare titoli alle sue poesie, facendo sì che con la libera interpretazione siano gli stessi lettori a farlo, si è ora deciso a demandarne la descrizione ad un gruppo di artisti cosentini che animeranno con le loro illustrazioni la mostra del Mam, la cui inaugurazione è prevista per domenica 1° marzo, alle ore 10,30.

L’iniziativa è stata illustrata da Michele Montoro alla Commissione cultura di Palazzo dei Bruzi durante un incontro tenutosi al Chiostro di San Domenico, presenti il Presidente dell’organismo consiliare Claudio Nigro e, tra gli altri, i consiglieri comunali Michelangelo Spataro e Francesco Caruso.

Originario di San Fili, primogenito di una famiglia numerosa, con altri 9 fratelli, Michele Montoro si allontanò dalla Calabria all’età di 14 anni per emigrare al Nord. Tornato a casa appena in tempo per svolgere il servizio militare  a Trapani, fu, subito dopo, arruolato in Polizia, dove rimase per quindici anni, trasferendosi a Milano a partire dal 1981.

È proprio a Milano, al Teatro Smeraldo, che venne presentato il primo volume di “Pensieri pensati”, pubblicato dalla casa editrice “Virgilio”. Qualche anno più tardi è il Teatro “Rendano” ad ospitare la presentazione del secondo volume, “Pensieri pensati 2”, pubblicato dalle edizioni “Brenner” di Cosenza. Ora, a completare la trilogia, con il titolo inalterato, il nuovo capitolo, che è in realtà una riproposizione degli scritti precedenti, riveduti e corretti, integrati e innovati, pubblicata nel 2014 per i tipi della “Falco editore” di Cosenza.

Bello l’effetto della quarta di copertina che diventa, a parti rovesciate, la copertina della versione in inglese (la traduzione della versione italiana è curata dalle docenti Maria Giofrrè e Manuela Mainieri).

Nel corso dell’incontro con i componenti della Commissione cultura Montoro, che oggi lavora all’Ufficio Scolastico provinciale, ha spiegato come sarà strutturata la mostra “Poesie figurative”, sottolineando la significativa interazione tra le sue poesie e le illustrazioni degli artisti coinvolti.

Una sorta di commistione tra parola ed arte che non mancherà di suscitare interesse.

Ovviamente l’incontro al Chiostro di San Domenico è stato anche l’occasione per tornare a parlare dell’ultima raccolta di liriche di Michele Montoro, “Pensieri pensati”. Un album di ricordi che riaffiorano, a cominciare dalla figura della madre

o quando, da bambino, guardava alla luna e restava incantato dal passaggio della banda del paese.

Ma i ricordi diventano, nelle sue liriche, anche il pretesto per sviluppare dinamiche esistenziali complesse, venate qui e là di sofferenza, da cui scaturiscono riflessioni di ampio respiro e di una intensità quasi cosmica. Montoro svela il suo animo di credente, forte di una vena poetica innata e che ha cominciato ad assecondare sin dalla più tenera età. C’è nei suoi versi un pessimismo di fondo,

consapevole del “sangue amaro” che scorre nelle sue vene, al pari di quello che scorre nelle vene del guerriero protagonista di una delle sue brevi liriche. Così come non resta indifferente alla natura che ci circonda, amando cogliere il canto del vento e fermarsi ad ascoltare i silenzi, a volte più eloquenti delle parole.

Il suo girovagare è fatto di partenze e di ritorni al paese di cui si sente un “vero figlio” e proprio per questo sa ritornarvi. L’ineluttabilità del tempo e della morte, sono mitigati dalla certezza del dopo in un’altra vita.

Restando alla dimensione terrena si chiede, alla maniera di Pedro Calderòn de la Barca, se la vita sia forse un sogno e si dà una risposta, concludendo che sì, anche la vita è un pensiero pensato.

“Gli uomini non devono credere che il Pensiero sia personale – ama ripetere Michele  Montoro – è la Mente che lo rende tale nella capacità di intendere e di volere”. Al Pensiero, Montoro riconosce onnipotenza, smisurata perfezione, universalità e anche multietnicità. E sull’uomo non ha dubbi: “è un Pensiero Pensato Pensante”.

Anche il TGR Calabria presenta il Pollino enogastronomico

Continua il racconto del Pollino enogastronomico realizzato il 20 e 21 febbraio nella parte calabrese del Parco Nazionale più grande d’Italia. L’Ente Parco, presieduto da Domenico Pappaterra, ed il Gal Pollino Sviluppo, diretto da Francesco Arcidiacono, hanno ospitato per una due giorni una ventina di giornalisti nazionali ed internazionali del settore. Un viaggio alla scoperta dei luoghi, delle storie, delle aziende che animano la filiera enogastronomica di qualità aderente alla rete Pollino People Experience.

Un’esperienza di promozione che la Tgr Calabria con Gennaro Cosentino ha seguito passo passo e che domani racconterà ne “Il Settimanale” in onda alle ore 12.25 su Rai 3. Il patrimonio naturale di bellezza ineguagliabile, i punti di forza della filiera enogastronomica con i migliori chef di caratura internazionale e le diverse culture dei vari paesi che si contraddistinguono l’uno dagli altri per i valori e le usanze saranno narrati nello speciale che la troupe Rai ha realizzato per l’occasione.

L’Educational ribattezzato dalla Rai “Il Pollino dal vivo” ha permesso di far conoscere ed apprezzare il Parco del Pollino ad un parterre di specialisti del settore che con entusiasmo hanno sottolineato i valori aggiunti che questo territorio può offrire.

«Ora – ha dichiarato Domenico Pappaterra – abbiamo una marcia in più per rilanciare la nostra filiera di qualità alla più grande vetrina mondiale, Expo2015». In questo senso continua il lavoro ininterrotto con tutti gli addetti ai lavori, «per non arrivare impreparati a questo appuntamento. La natura, l’enogastronomia, il turismo e la cultura, un mix di risorse da tutelare e valorizzare. Sono convinto che questa deve essere la strada maestra per dare slancio alla nostra economia territoriale» ha concluso il presidente del Parco del Pollino.

Controlli da parte della Capitaneria di Porto: sequestrati reti per novellame

GIOIA TAURO (Rc) – La Capitaneria di Porto, durante dei controlli, ha sequestrato presso Palmi, in zona sud del torrente Petrace, due reti “sciabiche” volte a catturare novellame di sarda. L’operazione ha visto l’impiego di due imbarcazione con la collaborazione di altre pattuglie via terra.

Funerale del gazebo Meetup Cosenza

COSENZA – Dal 10 febbraio ad oggi il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto non ha ancora risposto alla lettera che il Meetup Cosenza ha regolarmente protocollato. Con la missiva si chiedevano spiegazioni sul perché viene proibito il collocamento dei gazebo informativi di tutte le altre forze politiche in piazza XI settembre e su tutto Corso Mazzini. A sostegno di tale diniego, venivano addotte, dai dirigenti comunali, delle motivazioni di “gusto estetico” che vengono reputate del tutto arbitrarie dai “Grilli Cosentini” e che verrebbero riportate in una ordinanza sindacale che però ad oggi non è stata portata a conoscenza dei cittadini.
Il Meetup Cosenza allora sceglie la fantasia e organizza un flash mob che abbia lo spirito della denuncia e nello stesso tempo della rappresentazione scenica per coinvolgere i cittadini.
Sarà organizzata una finta processione funebre con un corteo di persone a piedi ognuna con un simbolo di lutto e a capo del corteo ci sarà un attivista camuffato a mo di celebrante.
Si partirà da piazza Kennedy e si arriverà in processione fino alla fine dell’isola pedonale per poi far ritorno a Piazza XI settembre dove verrà predisposta una lapide ai piedi della quale verrà deposto il gazebo del Meetup CS con tanto di bandiera del Movimento Cinque Stelle adagiata sul feretro, lumini e corona di fiori.
Un modo eclatante per portare a conoscenza della cittadinanza l’arbitraria scelta del Sindaco Occhiuto. E non dimentichiamo di portare un fiore per commemorare la libertà di espressione.

“Mbruagliu porta mbruagliu”: sold out al Teatro Grandinetti

LAMEZIA TERME – Tutto esaurito al Teatro Grandinetti per la brillante commedia “Mbruagliu porta mbruagliu” della compagnia “Giovanni Vercillo” di Lamezia, nell’ambito della quarta edizione della rassegna teatrale “Vacantiandu – Città di Lamezia Terme”,  diretta da Nicola Morelli e Walter Vasta e promossa dall’associazione “I Vacantusi”.

Risate e divertimento per un pubblico che ha molto apprezzato una rappresentazione scenica che ha riproposto un classico quadro familiare calabrese e in particolare della vecchia Lamezia di almeno mezzo secolo fa. Bravissimi gli attori che hanno giocato “in casa” e che hanno divertito il pubblico con le loro gag esilaranti, dimostrando tutta la loro bravura: Raffaele Paonessa, che oltre che protagonista anche regista della commedia, Lidia Macri, Marta Serra, Pino Persico, Gianluca Muraca, Biagio Colacino, Luisa Vaccaro, Giovanni Paolo D’Ippolito e Gennaro Palmieri. La commedia ha fatto emergere la cruda realtà quotidiana, fatta di paure, angosce, timori, miseria, ma anche bisogni, attese, speranze e illusioni: la meta è il paradiso terrestre, il bene materiale che apparentemente dona dignità e rispetto ad un uomo che invece vive miseramente il suo io, mettendo al secondo posto tutti coloro che lo circondano.  Filo conduttore di “Mbruagliu porta mbruagliu”, commedia comica e farsesca in due atti, costruita come commedia del surreale o del sogno, poiché raggiunge i limiti della follia, dal momento che è basata sulla credulità, sull’ignoranza e sulle credenze popolari, è appunto la superstizione che in passato governava un po’ le vite di molti: antiche credenze popolari fatte di maledizioni e perfino preghiere ai defunti al fine di far avverare i propri propositi contro le persone considerate nemiche della propria casa. Il  benessere materiale diventa la meta tanto ambita da don Ferdinando, gestore di una lotteria, il quale nutre un profondo astio verso il suo impiegato Mario Bertolini, fortunato al gioco del lotto e innamorato di  sua figlia Stella. La vicenda si complica quando Bertolini realizza una quaterna vincendo 4.000.000 con i numeri datigli in sogno dal padre del  suo datore di lavoro che però sostiene che la vincita spetta a lui perché è stato suo padre a dare in sogno i numeri vincenti (5,6,7,8) al suo dipendente. Si entra nel contenzioso ma alla fine il biglietto vincente viene assegnato a Bertolini al quale don Ferdinando manda delle maledizioni, che, purtroppo si concretizzano spaventando a morte il povero malcapitato che, pur di non morire e vivere tranquillamente, rinuncia al biglietto vincente. Don Ferdinando preleva la vincita e la dà in dote alla figlia che finalmente può sposare il suo amato  Bertolini.

A conclusione della serata i direttori artistici Nicola Morelli e Walter Vasta hanno consegnato la maschera, simbolo della rassegna teatrale lametina, alla compagnia “ Giovanni Vercillo”.

Intimidazioni al Sindaco di Stefanaconi, auto in fiamme

STEFANACONI (Vv) – Incendiata l’auto del Sindaco Salvatore Di Sì da parte di ignoti. Da varie dichiarazioni risulta che nei giorni scorsi il Comune, si è schierato come parte civile nel corso del processo di stampo mafioso, che vede come protagonisti il clan di ‘ndrangheta dei Platania, di cui alcuni membri saranno presenti oggi davanti al Gip di Catanzaro per eseguire l’udienza preliminare. Con accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, tra i sospettati vi sono anche un parroco e un ex maresciallo dell’Arma dei Carabinieri.

Airc Calabria e Fondazione Carical celebrano i primi vent’anni di attività contro il “male”

MENDICINO (Cs) – Da 50 anni, l’Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro, si adopera nella raccolta fondi per finanziare gli studi e i lavori di ricercatori impegnati a lottare contro ogni tipo di neoplasia. Il 4 marzo di vent’anni fa anche la Calabria schierava il Comitato Airc e le sue forze in questa guerra contro il “male”.

«Anche la Fondazione Carical – come afferma il Presidente, Mario Bozzo – da moltissimi anni tra i settori di intervento privilegia il sostegno alla ricerca scientifica, come dimostrano, tra l’altro, le numerose borse di studio elargite sulla base di bandi pubblici a giovani ricercatori che hanno approfondito i loro lavori in Italia e all’estero. Lo ha fatto spesso in sintonia operativa con l’Airc».

Per festeggiare il loro pluriennale impegno, l’Airc Comitato Calabria e la Fondazione Carical hanno organizzato, mercoledì 4 marzo prossimo alle ore 17,00, al Parco degli Enotri (Contrada Rosario di Mendicino – CS), un convegno sul tema “Insieme, per il nostro territorio. Tra ricerca, impegno e coraggio”. All’incontro, che sarà moderato dal giornalista del “Corriere della Sera”, Gian Antonio Stella, interverranno: Maria Ines Colnaghi, Direttore scientifico Airc, Gino Mirocle Crisci, Rettore dell’Università della Calabria, Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria, Aldo Quattrone, Rettore dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Pier Giuseppe Torrani, Presidente Airc.

«L’energia profusa in ogni iniziativa – dice il Presidente di Airc Comitato Calabria, Rosella Pellegrini Serra – è andata ben oltre la raccolta di fondi a sostegno del lavoro dei ricercatori, intervenendo, di fatto, in un contesto sociale unico e complesso, per diffondervi la cultura della conoscenza, della prevenzione e dell’impegno civile. Un lavoro costante reso possibile da realtà sensibili, come la Fondazione Carical che, negli anni, ha contribuito a sostenere le attività del Comitato calabrese facendo crescere, così, tutto il nostro territorio, investendo sui giovani e regalando a tutti la prospettiva di un futuro migliore».