NeveCosmetics: more color more art!

La casa cosmetica cruelty free in questi giorni sta spopolando con una nuovissima linea di penneli da viso: Glossy art. Otto nuovissimi pennelli professionali, coloratissimi e allo stesso tempo ecologici, dal momento che le loro setole sono interamente vegane e cruelty free, nel rispetto della natura e degli animali.

Passiamoli in rassegna:

Violet Eyebrow: Pennello a scalpello dalla speciale sezione ellittica.La consistenza compatta delle setole ed il loro particolare taglio lo rendono perfetto per modellare il disegno delle sopracciglia. Manico in legno laccato color viola intenso dal finish lucido, impugnatura in metallo smaltato nero lucido, setole in fibra sintetica cruelty-free.

Crimson Diffuser :Pennello duofibre dalle setole sintetiche per fondotinta liquido. Ideale anche per diffondere delicatamente i prodotti in polvere, dalle ciprie ai blush più pigmentati.Manico in legno laccato color cremisi intenso dal finish lucido, impugnatura in metallo smaltato nero lucido, setole bicolori in fibra sintetica cruelty-free.

Pink Definer: Pennello occhi e labbra piatto, piccolo e morbido.Perfetto per piccole campiture e sfumature, per delineare occhi e labbra con un tratto morbido e mirato. Manico in legno laccato color rosa ciclamino dal finish lucido, impugnatura in metallo smaltato nero lucido, setole bicolori in fibra sintetica cruelty-free.

Honey Smudge: Pennello occhi a penna dalle setole particolarmente fitte, ideale per piccole sfumature, punti luce e correzione delle imperfezioni.Manico in legno laccato color giallo miele dal finish lucido, impugnatura in metallo smaltato nero lucido, setole in fibra sintetica cruelty-free.

Mint Tapered: Pennello viso morbidissimo dalla particolare forma conica. Ideale per l’applicazione della cipria e per sfumare e modellare chiaroscuri con blush, illuminanti e terre.Manico in legno laccato color verde menta dal finish lucido, impugnatura in metallo smaltato nero lucido, setole bicolori in fibra sintetica cruelty-free.

Emerald Shader: Pennello denso e compatto per il contouring degli occhi.La forma piatta della punta e la densità delle setole offrono grande controllo, rendendolo perfetto per delineare e definire i margini delle campiture. Manico in legno laccato color verde smeraldo dal finish lucido, impugnatura in metallo smaltato nero lucido, setole bicolori in fibra sintetica cruelty-free.

Azure Shadow: Pennello piatto a lingua di gatto dalle setole morbide e porose, ideale per il trucco occhi.Manico in legno laccato color blu cobalto dal finish lucido, impugnatura in metallo smaltato nero lucido, setole bicolori in fibra sintetica cruelty-free.

Sky Corrector: Pennello da sfumatura viso e occhi. La caratteristica forma a bocciolo lo rende ideale per sfumare correttori ed ombretti, sia in polvere che in crema, per applicazioni impeccabili anche negli incavi naturali del viso.Manico in legno laccato color azzurro ceruleo dal finish lucido, impugnatura in metallo smaltato nero lucido, setole bicolori in fibra sintetica cruelty-free.

In occasione della nuova uscita la casa cosmetica ha organizzato un Brush party con sconti e spedizione gratuita per ordini che superano i 49 euro.

 

 

 

 

 

 

 

Lavoro e prodotti ‘ndrangheta free: si può fare!

SINOPOLI (RC) – È un mantra ininterrotto quello dei giovani che devono partire per trovare altrove lavoro e realizzazione di sé. Ma c’è anche qualcuno che sceglie di restare e costruire qualcosa di produttivo. Un esempio sono i soci della cooperativa sociale Giovani in vita, che hanno deciso di inseguire un sogno: creare occasioni di lavoro per i giovani a rischio di divenire facile preda e manovalanza per la criminalità organizzata.

In un ambiente socio – economico difficile e spesso ostile come quello della provincia di Reggio Calabria, la cooperativa è riuscita a mettere in piedi diverse attività nell’ambito della produzione agricola. Olive, patate d’Aspromonte e agrumi sono i prodotti di punta, coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica, trasformati con elevati standard di qualità, commercializzati in circuiti distanti dalle usuraie logiche industriali.

La sfida più grande è certamente quella di dimostrare che in Calabria si può fare impresa, c’è margine di sviluppo e di crescita, si possono realizzare prodotti di qualità. Ma la loro vittoria non è solo la creazione di lavoro. Il valore aggiunto dei loro prodotti è la libertà. Giovani in vita opera infatti su terreni confiscati alla criminalità organizzata e combatte ogni giorno una battaglia dura e impari contro gli uomini e le logiche mafiose.

La Cooperativa, nata nel 2003, conta oggi 32 ettari di terreni agricoli concessi in gestione dai Comuni di Sinopoli, Varapodio, Oppido Mamertina e Limbadi. Inoltre opera anche su terreni di privati che subiscono intimidazioni mafiose e non riescono a reperire nel territorio maestranze e mezzi agricoli disposti a lavorare.

Un risultato costruito nel tempo, cresciuto sulle fondamenta di sacrifici e grandi rischi. Il riconoscimento del loro lavoro passa attraverso le pericolose attenzioni di chi non gradisce la loro presenza e il loro successo. Incendi nelle terre, distruzione del raccolto, messaggi intimidatori sono una infelice costante da mettere in conto, accanto a piani di produzione, acquisti di forniture o altre normali procedure commerciali. In un perverso giochi degli specchi il lavoro onesto e pulito sembra fare paura, sembra condurre ad una vita di solitudine e di tensione.

Ma Giovani in vita continua sulla sua strada, aggiunge un tassello dietro l’altro al proprio sogno di riscatto e di speranza. Un progetto che parte dai campi del reggino per contagiare un po’ alla volta, con il proprio marchio ‘NDRANGHETA FREE, tutta l’Italia e anche oltre. Perché conoscere le dinamiche mafiose che avvelenano l’economia, la politica, la società e lo sviluppo del nostro Paese contribuisce a sminuirne importanza e potere. Perché sostenere realtà imprenditoriali oneste restituisce concretezza ad un impegno che l’intera comunità deve assumere. Perché le mafie non possono sconfitte da eroi, ma da un cambiamento tangibile e virtuoso.

Tra chi non ha (o fa finta di non avere) consapevolezza del potere opprimente della ‘ndrangheta sull’economia locale e chi si è rassegnato all’idea che non c’è possibilità di redenzione per la nostra terra, c’è chi ha deciso di rimboccarsi le maniche e cominciare a costruire il cambiamento.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

VIBONESE, I convocati di Ammirata per l’Hinterreggio

Il ritrovato tecnico della Vibonese, Alfonso Ammirata, dopo aver diretto i primi allenamenti della squadra rossoblù ha diramato questo pomeriggio la lista dei convocati per il derby di domani contro l’Hinterreggio:

PORTIERI: Roberto Rana, Riccardo Mengoni, Gabriele Loccisano.

DIFENSORI: Fabio Barreca, Gianfilippo CaterisanoChiarelloPatrick Kalambay Joel Dibi KoffiAndrea PettaGennaro PorporaDaniel SakoFrancesco Urbano

CENTROCAMPISTI: Francesco UrbanoCosimo CosenzaVincenzo CurcioPaolo De CristofaroGioacchino GiardinaGiovanni Lavrendi Giorgio Pistininzi Domenico SodaStefano Spadari

ATTACCANTI:  Francesco CosentinoGennaro Marasco,  Julian PollinaDomenico Spanò 

 

Nuova Gioiese – Torre Cuso: scontro tra quarte

Sfida ad alta quota, a Gioia Tauro, nell’incontro valevole per la undicesima giornata di campionato di serie D tra Nuova Gioiese e Torre Cuso. Le due squadre si trovano entrambe in quarta posizione in classifica con 18 punti e, una volta raggiunti meritatamente i piani alti della graduatoria, non vogliono più lasciarli. La Gioiese, dopo la brillante vittoria per 4 a 1 contro la rivale storica Messina della scorsa giornata, si presenta con l’organico al completo e vuole far valere in pieno il fattore casalingo. Il mister dei viola Dal Torrione rientrerà in panchina dopo la squalifica e si dovrebbe affidare al solito 4-2-3-1 e vorrebbe regalare una vittoria ai suoi tifosi che, allo “Stanganelli”, manca dalla quarta giornata, non contando il successo a tavolino conquistato contro il Licata. La matricola campana Torre Cuso viene da tre risultati utili consecutivi e vuole allungare la sua striscia positiva. Il calcio d’inizio è fissato per le 14.30.

Domenico Barone

Crotone corsaro in trasferta, battuto 2 a 1 il Carpi

CARPI – CROTONE: 1-2 (10′ Bernardeschi, 23′ Bernardeschi, 33′ Abbruzzese autogol)

CARPI:  Kovacsik, Gagliolo (86′ Inglese), Poli, Pesoli,Letizia, Di Gaudio(72′ Cani),Memushaj, Porcari,Concas, Sgrigna (56′ Kirilov),  Mbakogu. Panchina: Nocchi, Romagnoli, Lollo,De Vitis, Bertoni, Della Rocca. Allenatore: Alenadro Di Paolo

CROTONE:Gomis, Del Prete, Ligi, Abbruzzese, Mazzotta, Matute, Cataldi, Dezi, Berdardeschi (74′ Torromino), Pettinari (80′ Ishak), Bidaoui (60′ De Giorgio). Panchina: Secco, Cremonesi, Prestia, Pasqualini. Boniperti, Mastriani. Allenatore: Massimo Drago

Allo stadio Sandro Cabassi, scende in campo la sfida tra Carpi e Crotone. Il Carpi, dopo la vittoria di Trapani, si trova ad affrontare un Crotone che sogna i play-off e che non vuole perdere il treno dopo il pareggio della scorsa giornata, in 10 contro il Novara. Dieci minuti dall’inizio della partita e Crotone in vantaggio: perla di Berdardeschi che controlla il pallone, lo sposta e calcia di sinistro da venti metri, palla che si infila sotto il sette alla destra di  Kovacsik. Al 15′ tiro cross di Bernardeschi ma la palla esce di pochissimo. Al 23′ è ancora Bernardeschi a siglare il gol del 2 a 0, questa volta è una perla su punizione: punizione a giro dalla linea del limite dell’area e batte l’incolpevole estremo difensore del Carpi. Tre minuti dopo brivido per il Crotone : Gomis compie il miracolo , cross di Gaudio, deviazione di Abbruzzese, Sgrigna colpisce di testa ma Gomis è superlativo. Al 30′ Coca batte a rete, al centro dell’area di rigore, ma il guarda linea alza la bandierina e il gol viene annullato per off side. Al 33′ il Carpi accorcia le distanze: dopo un bel traversone di Memushaj, Sgrigna colpisce di testa e il pallone rimbalza sul palo e finisce in rete dopo un tocco involontario di Abruzzese. Al 47′ l’arbitro fischia la fine del primo tempo. Primo temo agguerritissimo con due compagini che hanno divertito gli spettatori. Siccano le prestazioni di Bernardeschi che firma due splendidi gol, e Gomis che salva il risultato in un’occasione . Subito Carpi in avanti Matute perde palla Mbakogu serve Sgrigna, tiro di sinistro ma Gomis ci mette i pugni. Il Crotone gioca senza ansie e amministra ogni pallone con passaggi brevi  rasoterra. Al 70′ Gomis compie l’ennesimo miracolo: Mbakogu tira a botta sicura ad un passo dalla linea di porta. Spaventosa parata del numero 22! Nei minuti di recupero, altra occasione per il Carpi: bellissimo assist di Mbakogu per Inglese che sciupa da pochi metri! Palla sull’esterno della rete. Al 93′ altro pericolo per il Crotone : Del Prete serve erroneamente Kirilov il quale prova un pallonetto di testa ma Gomis Blocca sicuro. E’ stata una sfida al cardiopalmo. Due compagini agguerrite e dotate di ottime giocate. Il Crotone si conferma squadra da trasferta espugnando anche Carpi e si conferma la squadra, insieme al Lanciano, rivelazione del campionato cadetto. Il Crotone giocherà la prossima partita nella insidiosissima trasferta con il Varese. Pitagorici quinti in classifica a quota 23 punti. Il sogno continua.

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Asp Catanzaro: incontro sul progetto di assistenza domiciliare e consegna dei primi 50 attestati agli assistenti familiari

CATANZARO– Approfondire le caratteristiche tecniche, professionali e operative della figura di assistenti familiari. Questo l’obiettivo dell’importante incontro che si terrà di martedì 12 novembre, con inizio alle ore 9, nella sala conferenza della Fondazione Betania a Santa Maria. A conclusione del seminario sulle nuove professioni nelle cure domiciliari, verranno consegnati gli attestati agli oltre 50 giovani diventati assistenti familiari a seguito di un corso promosso e gestito nei mesi scorsi dal Distretto socio-sanitario di Catanzaro Lido.
L’evento è stato infatti organizzato dal Distretto e dal Comune di Catanzaro, in qualità di enti direttamente impegnati nella gestione del progetto sperimentale di assistenza domiciliare, cofinanziato dall’Inps-ex Inpdap e denominato “Home Care Premium”. Il seminario, partendo dal ruolo dell’assistente familiare nei processi di cura a domicilio, mira a sviluppare un confronto  con testimonianze provenienti dal livello nazionale e regionale. Sono infatti previsti gli interventi dei vertici nazionali dell’Inps impegnati sul versante del welfare, Maurizio Manente della Direzione centrale dell’Inps, Alessandro Ciglieri responsabile nazionale del progetto HCP, Antonello Scialdone Dirigente ISFOL, Guido Giarelli docente di sociologia all’università Magna Grecia di Catanzaro. Le esperienze in atto sui territori degli ambiti socio-sanitari di Catanzaro nord e sud o locale saranno presentate dal sociologo Franco Caccia per il Distretto socio-sanitario di Catanzaro Lido e dal dottor Leonardo Melito per il Comune di Catanzaro.
I lavori proseguiranno con un’articolata tavola rotonda centrata sul tema “I sistemi di cura tra tradizione e innovazione”, a cui parteciperanno fra gli altri, il presidente della fondazione Betania don Biagio Amato, l’assessore alle politiche sociali del comune di Catanzaro Caterina Salerno, il dirigente regionale al settore politiche sociali Alessandra Celi e il sindaco di Borgia Francesco Fusto. I lavori si apriranno con l’intervento del direttore del Distretto di Catanzaro Lido dottor Maurizio Rocca e con i saluti del sindaco di  Catanzaro Sergio Abramo, del commissario dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro Wanda Ferro e del direttore generale dell’Asp dottor Gerardo Mancuso.
Al seminario è prevista anche la presenza dell’assessore regionale al Lavoro e alle politiche sociali dott. Nazzareno Salerno.
Le conclusioni saranno tratte dal dirigente generale della sede Inps Calabria dottor Elio Rivezzi.

L’Assessore Caligiuri alla presentazione del libro “I compagni del Monte”

TROPEA – L’Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – ha partecipato alla presentazione in anteprima del libro “i compagni del Monte” di Tommaso Strambi, avvenuta nel corso del Festival Tropea Leggere e Scrivere, promosso dalla Regione Calabria.
Il libro, edito da Cantagalli, é  dedicato alle vicende del Monte dei Paschi di Siena e impreziosito da vignette originali di Emilio Giannelli. Nel libro, presentato da  Sergio La Grotteria e alla presenza dell’autore, rappresenta una storia tipicamente italiana, in cui quanto è ancora nascosto stenta ad affiorare. I legami fra la città e l’ultracentenario istituto bancario sono così fitti che lo scossone subito in seguito all’acquisizione dell’Antonveneta, i cui dettagli sono stati così contraddittori da destare l’interesse della magistratura, con delle conseguenze ancora difficili da superare per tutti i soggetti coinvolti e l’ancora più ampio bacino di ricadute. Con passione ed acume, Strambi ha tratteggiato ed approfondito le figure di sedici personaggi cardine, con ruoli, responsabilità, leggerezze ed omissioni riconducibili al cosiddetto “Babbo Monte”, attraverso le loro dichiarazioni ed una frequentazione diretta, essendo il giornalista non senese di nascita, ma capo della locale redazione de “La Nazione”. Una lettura travolgente che squarcia i veli che avvolgono una città per sua natura complessa e diffidente. «Qualcuno si domanderà – ha ribadito Strambi – perché questi personaggi e non altri. Perché per me sono i veri protagonisti dell’ultimo ventennio di storia senese. Gli altri sono comparse e, come tali, restano sullo sfondo della scena».

Sequestrato dalla Guardia Costiera un palangaro

GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Un attrezzo da pesca ”palangaro” di superficie, lungo circa 3 chilometri e armato da circa 500 ami, utilizzato per la cattura del pesce spada novello è stato sequestrato dalla Guardia costiera di Gioia Tauro. I militari, in un altro servizio mirato a scongiurare la pesca abusiva, hanno denunciato due diportisti trovati illegalmente in possesso di un attrezzo da pesca del tipo ”rete da posta”.

A.dolf H.itler, il cancro con la mosca sotto il naso

A.H., foto di Angelo Maggio

COSENZA – Un’altra settimana, un altro venerdì alternativo in compagnia del More; secondo atto, quarto spettacolo e platea piena in attesa di assistere ad “A.H.” lo spettacolo del visionario Antonio Latella portato in scena da Francesco Manetti.

A.H sta per Adolf Hitler, il cancro degli ebrei, della Germania che ha seguito i suoi sadici principi, dell’Europa tutta; un cancro con il baffo sotto il naso che è riuscito ad incutere terrore, a macchiare le sue mani, anzi no, forse è meglio dire a riempire le sue vene di sangue fuoriuscito da corpi altrui, corpi martoriati, mutilati, alienati, privati di quell’identità che ti rende uomo. Numeri, pigiami a righe, uomini ormai cadaveri che si trascinano nei campi di concentramento, corpi diventati cose su cui sperimentare e riversare la propria smania di potere, dominio, controllo.

A.H. si è reso protagonista assoluto di crimini efferati e con la sua loquacità è riuscito ad aprirsi un varco profondo nei cuori di milioni di persone, individui che hanno ceduto alla persuasione e hanno deciso di indossare la “mosca sotto il naso” per compiacere il proprio führer, uomini immondi che si sono messi al servizio del male rendendosi complici di un genocidio studiato a tavolino per soddisfare la brama di potere di cui molti diventano schiavi.

Lo spettacolo ha assestato un duro colpo agli spettatori, momenti di tragicità e forte impatto emotivo hanno sbattuto in faccia la cruda realtà che, da sempre, ci siamo limitati a conoscere sfogliando i libri di storia in cui, però, si raccontano solo fatti senza riuscire a rendere tangibili il dolore, l’orrore, la morte.

Per mettere in scena A.H. non servono copioni, non servono battute da ricordare a memoria, basta il corpo, le sue spasmodiche contrazioni, il suo movimento per “disegnare” la relazione dell’uomo con il male e le sue infinitesimali declinazioni.

Antonio Latella e Francesco Manetti hanno dimostrato quanto la parola, a volte, sia sopravvalutata e superflua e quanto, invece, il linguaggio del corpo e il movimento scenico possano toccare corde intime senza dispendersi come un soffio d’aria. Il corpo diventa dunque l’unico mezzo sincero per portare in scena la tragedia di un popolo oltraggiato, denudato, calpestato.

La parola non serve per narrare il vero, la parola è menzogna perché va ad intaccare ciò che di reale si è detto o fatto, il verbo è menzogna così come lo sono state tutte le parole di Hitler, fandonie ripetute così frequentemente che alla fine sono state considerate unica e sola verità possibile. La parola con Hitler si è trasformata in un’arma di distruzione di massa, con il semplice utilizzo del verbo è riuscito a circuire l’intera Germania rendendola complice di uno sterminio disdicevole.

Il corpo racconta, la parola mente e attraverso lo spettacolo Antonio Latella e Francesco Manetti ce lo insegnano.

 

Annabella Muraca

Gerardo Sacco a Londra per festeggiare i quarant’anni dello chef calabrese Francesco Mazzei

Francesco Mazzei e Gerardo Sacco

CROTONE – Una serata speciale, per molti aspetti indimenticabile, quella trascorsa da Gerardo Sacco a Londra ospite, insieme ad altri famosi personaggi, dello chef calabrese Francesco Mazzei che nella metropoli britannica è venerato per la sua abilità culinaria.

Mazzei ha voluto che ci fosse anche Gerardo Sacco alla festa per i suoi quarant’anni,  festa alla quale hanno partecipato ben 258 invitati provenienti da ogni parte del mondo che hanno gustato le prelibate pietanze preparate dal vulcanico chef  di Cerchiara Calabra.

Ricette raffinate e gustosissime capaci, anche in questa particolare occasione, di esaltare le qualità dei prodotti tipici calabresi come “’nduja in testa”, prodotto del quale Mazzei, la scorsa estate, è stato nominato dal comune di Spilinga “Ambasciatore nel mondo”.

“E’ stato un onore per me essere invitato da Francesco e sedermi al tavolo con lui”- afferma Sacco  – “ma l’aspetto che più di ogni altro mi ha colpito è la considerazione che questo nostro conterraneo gode tra i londinesi e tra le mille e mille personalità del mondo economico, della politica e della cultura internazionali che prediligono la sua cucina”.

Insieme a Gerardo Sacco, tra i 258 invitati alla festa di Londra, c’erano anche Pierre Koffmann, un altro big della cucina mondiale e tra gli amici più cari dello chef di Cerchiara Calabra, i giornalisti Claudio Gallo de “La Stampa” e Matthew Fort della Bbc, nonchè numerosi imprenditori e finanzieri americani e europei, arrivati nella capitale britannica per l’occasione.

E’ stata, come prevedibile, una splendida serata all’insegna della “calabresità” (anche la band musicale che ha suonato e magistralmente coinvolto gli ospiti era di Rogliano) e dei valori che essa esprime ai quali Francesco Mazzei si è sempre ispirato ed è fortemente legato.