Regione/Calabria: messa in sicurezza degli edifici scolastici, sessantatré gli interventi finanziati.

L’assessore ai lavori pubblici Pino Gentile – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale – ha espresso soddisfazione per l’approvazione del piano degli interventi con il quale vengono concessi finanziamenti per la messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici.

Con le limitate risorse assegnate con il “Decreto del fare” alla Regione (pari a 13 milioni di euro) sono stati finanziati 63 interventi distribuiti sul territorio regionale: 10 nella provincia di Catanzaro, 25 in quella di Cosenza, 7 in quella di Crotone, 13 in provincia di Reggio Calabria e 8 a Vibo Valentia.

Nonostante i tempi ristretti dettati dal decreto ed il cospicuo numero di istanze pervenute, gli uffici del settore competente del dipartimento lavori pubblici coordinati dirigente generale Domenico Pallaria e dal dirigente di settore Iiritano, hanno concluso in tempo utile il lavoro istruttorio trasmettendo al MIUR, entro la scadenza prevista,  la graduatoria degli interventi ammessi comprensiva anche di quelli ritenuti ammissibili seppur non finanziati per l’esiguità delle risorse disponibili.

L’azione che l’assessorato ai lavori pubblici sta attuando d’intesa con il Presidente della Regione Scopelliti, volta a mettere in sicurezza il territorio regionale, mira in particolare a rendere confortevoli e sicuri gli edifici scolastici.

“La Regione Calabria  – ha sottolineato l’assessore Gentile – si attesta tra quelle più virtuose nella programmazione degli interventi in questo settore”.

Scuola a Cinema: domani dibattito sulla legalità con Scimeca e Sferlazza

Il regista Pasquale Scimeca e il procuratore capo della Dda di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza assieme al giornalista Arcangelo Badolati protagonisti di una giornata dedicata all’educazione alla legalità, promossa da “La Scuola a Cinema”. Rassegna ideata dalla Società Kostner e dall’associazione Anec-Calabria, in collaborazione con l’assessorato alla scuola del Comune di Cosenza e l’Agis Scuola Nazionale.

Domani, nella Sala 1 del Cinema Citrigno sarà proiettato il film “Convitto Falcone” ultima fatica di Pasquale Scimeca.  A seguire, alle ore 10.30, l’incontro con gli studenti degli istituti cosentini che aderiscono alla manifestazione.

Sul palco per un dibattito sull’importanza di un’educazione alla legalità e della giustizia: il regista Pasquale Scimeca; il procuratore capo della Dda di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza e il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati.

 

L’esordio della XV edizione de “La Scuola a Cinema” è affidato al film di Pasquale Scimeca “Convitto Falcone”. Una pellicola dedicata alle giovani generazioni “per insegnare loro i valori dell’onestà” così come spiega lo stesso Scimeca.

Ispirato al libro del giornalista Giuseppe Candili, “Convitto Falcone” è stato presentato fra gli “eventi speciali” dell’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia ed ora diventa uno strumento di educazione alla legalità. “Il film è dedicato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per i vent’anni della loro morte, ma anche pensando ai trent’anni di Pio La Torre, di Carlo Alberto Dalla Chiesa, tanti, tanti altri – scrive nelle sue note il regista Scimeca – Un racconto che vede protagonisti dei ragazzi che si trovano a confrontarsi con il senso della giustizia, anche attraverso gesti piccoli e quotidiani”.

 

Una pellicola ambientata a Palermo, all’interno del Convitto nazionale dedicato a Giovanni Falcone. Il film di Scimeca nasce come sostegno al progetto dell’Engim e dai Padri Giuseppini del Murialdo in Ecuador, un aiuto concreto ai bambini di strada di Santo Domingo de los Tsachilas.

 

Continua, dunque, “La Scuola a Cinema” in questa XV edizione, in programma pellicole di successo legate al mondo dei giovani di ultima uscita, selezionate dalla commissione dell’Agis Scuola Nazionale in collaborazione con alcuni docenti dell’Università La Sapienza di Roma. Cinque film con cadenza mensile,  pellicole nell’ultima stagione hanno saputo avvicinarsi al mondo giovanile trattando argomenti interessanti e d’attualità.

Inoltre, il progetto intende educare i giovani alla visione del film in sala combattendo così il fenomeno della pirateria audiovisiva. Il cinema può essere un utile strumento  per instaurare un dialogo con i ragazzi e fornire loro strumenti utili per la loro formazione, questo l’obiettivo della rassegna.

 

“Convitto Falcone” Antonio ha appena undici anni, quando, grazie a una borsa di studio, lascia la sua casa in un piccolo paese delle Madonie per andare a studiare al Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo. Ma Antonio soffre molto lontano da casa e per questo assume un atteggiamento svogliato e scostante. Invano, il professore Carella cerca di coinvolgerlo nelle attività del giornalino che prepara per la commemorazione dell’anniversario della strage di Capaci. Durante l’anno scolastico viene organizzato un torneo di calcio e Antonio decide di truccare la partita decisiva, ricattando il suo amico Salvatore, che di quella partita sarà l’arbitro. Ma i dubbi e i rimorsi lo tormentano: è “uno dei ragazzi della scuola di Falcone”, come gli ricorda sempre il professore Carella. Come può commettere un’azione illegale proprio lì dove il giudice assassinato dalla mafia ha frequentato le scuole elementari?

 

OO.SS. Unical: “è inaccettabile che Latorre decida in merito all’organico”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato che le organizzazioni sindacali Unical inviano al Rettore:

AL RETTORE

DELL’UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA

AL PRORETTORE

DELL’UNIVERSITA’ DELLA CALABRIA

SEDE

In riferimento alla convocazione  del Consiglio di Amministrazione per il giorno 28 ottobre p.v., con all’ordine del giorno: “D.M. 9 agosto 2013, n° 713 – Punti organico 2013 e Programmazione 2013-2015”, le sottoscritte Organizzazioni Sindacali, FLC CGIL, CISL e UIL RUA fanno presente quanto segue.

E’ inaccettabile che, a tre a tre giorni dalla scadenza del suo mandato, il Rettore Latorre convochi una seduta del Consiglio di Amministrazione per determinare la programmazione triennale 2013-2015 del fabbisogno di personale e decidere su come distribuire i pochi Punti Organico in dotazione.

E’grave che si porti nella suddetta seduta anche l’approvazione del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Ateneo.

Le sottoscritte Organizzazioni Sindacali in più occasioni e, cioè, con note del 02, 16 e 22 ottobre u.s., hanno chiesto all’Amministrazione un incontro per conoscere i programmi e per esprimere le proprie considerazioni in ordine all’utilizzo dei Punti Organico.

L’Amministrazione ha risposto con la convocazione di un Ufficio di Presidenza della Contrattazione Decentrata, luogo non deputato a discutere di questi argomenti, prevista per il 6 novembre, e quindi dopo le eventuali decisioni del Consiglio di Amministrazione.

La FLC CGIL, la CISL e l’UIL RUA ritengono, inoltre, inopportuno sottrarre alla responsabilità del prossimo Rettore importanti decisioni che per la loro natura investono tutta la comunità accademica e di cui dovrà rispondere nei prossimi anni.

Le sottoscritte Organizzazioni Sindacali invitano il Rettore uscente a ritirare i punti evidenziati e annunciano che, in caso contrario,  una loro delegazione presiederà l’Amministrazione Centrale durante lo svolgimento della seduta.

Firmata convenzione per la realizzazione della Casa della salute di Siderno

È stata sottoscritta, oggi, tra la Regione e l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, la convenzione per la realizzazione della Casa della Salute di Siderno.

Il protocollo è stato firmato dal responsabile del progetto “Rete regionale Case della salute” Salvatore Lopresti e dalla dirigente generale dell’Asp di Reggio Calabria Rosanna Squillacioti nel corso di un incontro, che si è svolto all’hotel Presidente di Siderno, duranteilquale è stato presentatoilprogetto che è stato definito “ilnuovo pilastro della sanità pubblica”.

La nuova “Casa” sorgerà dalla riconversione funzionale dell’ex ospedale di Siderno. Per la realizzazione è stato previsto un investimento di 9.760.000,00 euro. L’area territoriale di riferimento, oltre a Siderno, comprende nove Comuni: Agnana Calabra, Canolo, Gioisa Jonica, Grotteria, Mammola, Marina di Gioiosa Jonica, Martone, Roccella Jonica e S. Giovanni di Gerace, per un’estensione territoriale di circa 3.003 kmq. Garantirà la continuità assistenziale e terapeutica nell’arco delle 24 ore, sette giorni su sette.

All’incontro è intervenuto ancheilconsigliere regionale e responsabile del coordinamento delle Case della salute Mario Magno.

Dopoilsaluto del commissario straordinario del comune di Siderno Eugenio Pitaro, hanno preso la parolailcoordinatore locale dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria Vincenzo Mollica,ilresponsabile del progetto dell’Asp Roberto Mittiga eildirettore amministrativo eildirettore sanitario Vincenzo Scali e Franco Sorica, la responsabile del distretto sanitario Jonica Silvia Falvo. Presenti all’iniziativa anche i consiglieri regionali Salvatore Pacenza, in qualità di presidente della commissione sanità, Candeloro Imbalzano e Pietro Crinò, i quali hanno, a più voci, messo in evidenza “i notevoli sforzi che si stanno compiendo, dietroilforte impulso del  presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, per dare risposte moderne per una sanità di qualità, partendo proprio dalla realizzazione delle Case della Salute”.

Ha introdotto i lavori la dirigente Squillaciotiinformando del rammarico del presidente Scopelliti di non poter partecipare alla sottoscrizione dell’atto “per sopraggiunti e improcrastinabili impegni romani”.

“L’azienda –  ha evidenziato Rosanna Squillacioti – dal 2010 ad oggi, su delega piena del presidente della Regione, ha messo in atto azioni che, nonostanteilpiano di rientro, ci hanno consentito di costruire una buona sanità. Abbiamo consideratoilpiano di rientro come un fatto positivo e ora, con la stipula di questo protocollo, stiamo mettendo un primo tassello per attuare quello che altre regioni hanno già fatto. La Locride – ha messo in evidenza la dirigente –  è un distretto vasto e complesso ed ha necessita di avere un occhio di riguardo in più. Questa attenzione finalmente si sta concretizzando con la riconversione dell’ospedale di Siderno in Casa della salute: un progetto avviato sin dal 2007 ma che noi abbiamo portato a termine, perché ci siamo sempre posti l’obiettivo di avvicinare la sanità alla cittadinanza”.

“Infatti – ha rimarcato Lopresti – nel 2012, per volontà del presidente Scopelliti, che ha creduto fortemente nel progetto,  in un solo anno, in collaborazione conilFormez che ha effettuato gli studi di fattibilità, abbiamo recuperatoilritardo di cinque anni. Insieme a Magno, con la collaborazione dei dirigenti del Dipartimento e delle Asp, siamo arrivati oggi alla firma delle convenzioni. Questo, però, è un punto di partenza e non di arrivo. È l’avvio della seconda fase per la riqualificazione dell’assistenza sanitaria che ha l’obbligo di offrire servizi sanitari di qualità ai cittadini. Noi puntiamo tutto su questo modello di sanità perché, tra le altre cose, costa un decimo rispetto al ricovero ospedaliero”.

Il progetto, in una sala gremita di sindaci dei Comuni della Locride,  medici e operatori della sanità, alla presenza di Michele Vumbaca, socio fondatore dell’associazione nazionale “Etica e salute”, è statoillustrato dall’architetto Mittiga,ilquale ha parlato di “Casa della salute di tipo C: una grande struttura, cioè, che comprende una popolazione di circa 48 mila abitanti. La superficie complessiva – ha spiegato – sulla quale si andrà ad operare è pari a 8.750 mq.  Si distribuisce su quattro elevazioni oltre ad un piano parzialmente interrato. L’ultimazione dell’opera – ha dichiarato infineilresponsabile del progetto dell’Asp reggina – è prevista entro la fine del 2015”.

Nel concludere i lavori,ilconsigliere Magno ha messo in evidenza che “ilprotagonista principale di quello che oggi si sta concretizzando èilpresidente Scopelliti che  si è sobbarcato l’onere di combattere una cultura basata sul mantenimento di ospedali inefficienti per una cultura che guardasse al territorio. Perciò – ha precisato – oggi siamo qui per dareilvia alla seconda fase della riorganizzazione del servizio sanitario regionale. Quando si fa rete – ha sottolineato ancora Magno –  i risultati si raggiungono. Oggi, con la firma di questa seconda convenzione, ieri abbiamo sottoscritto anche l’atto per la Casa della salute di Chiaravalle Centrale, prende corpo un cambiamento sostanziale della sanità calabrese che vuole dare valore a tutti gli operatori sanitari qualificati che in Calabria sono tantissimi. La prossima settimana – ha annunciatoilresponsabile del coordinamento Case della salute – firmeremo la convenzione per la struttura di S. Marco Argentano. Poi sarà la volta delle altre cinque previste, su un totale di diciotto Case della salute”.

In Calabria sono stati individuati tre modelli di Case della salute, oltre a Siderno anche a Chiaravalle Centrale e San Marco Argentano. In totale i fondi per le Case della Salute, previsti nel programma ordinario convergenza (poc), ammontano a   67.460.401,00 di euro. Già sottoscritta la convenzione per la struttura di Chiaravalle Centrale finanziata con 8.100.000,00. Per San Marco Argentano è stato predisposto un finanziamento di 8.149.648,89 euro e la firma della convenzione è prevista per la prossima settimana.

I nuovi presidi saranno strutture all’avanguardia anche rispetto all’innovazione tecnologica, con servizi avanzati di telemedicina (teleradiologia, teleconsulto, ecc.) e di controllo a distanza delle attività di assistenza domiciliare integrata. Perciò sono stati stabiliti anche investimenti in tecnologia: 1.362.000,00 euro per Siderno, 1.573.605,00 per Chiaravalle e 1.256.100,00 per S. Marco Argentano.

L’obiettivo delle Case della Salute è di incrementare l’assistenza sul territorio partendo dall’integrazione, puntando su una riorganizzazione collegiale delle cure primarie e promuovendoilcoordinamento tra medici di medicina generale, altri professionisti sanitari della sanità pubblica, della salute mentale e con i servizi sociali e con gli specialisti ospedalieri. Sono pensate per essere luoghi di riferimento per la cittadinanza: strutture sanitarie e socio-sanitarie, nuclei di cure primarie, pensate per essere luoghi di riferimento per i cittadini, luogo di accesso unico, diffuso in modo omogeneo in tutta la regione, dove si sviluppi un maggiore coordinamento tra gli operatori sanitari e una più efficace integrazione dei servizi.

La Casa della salute assume la funzione di Hub delle cure primarie e aderisce ad un modello di erogazione e di fruizione dei servizi altamente qualificato e definito, in grado di filtrare l’accesso alle strutture per acuti e di coordinare ed integrare tutti i servizi assistenziali già oggi presenti sul territorio. In particolare è importante sottolineare che si pone come “punto unico di accesso” del cittadino ai servizi sanitari e che, pertanto, sviluppa la gestione di una banca dati sanitaria unica per ogni cittadino. Un importante obiettivo di questo programma è infatti l’attivazione del sistema di “presa in carico” del paziente supportato da una banca dati che raccolga tutti gli interventi, le cure e le necessità di controlli ed esami per ogni utente, accessibile e visionabile dal “case manager” incaricato del coordinamento delle azioni di cura con attenzione particolare alle condizioni di vita del singolo, evitando inutili e costose ripetizioni, spostamenti e ricoveri. Il “punto unico di accesso” eil“case manager” sono quindi i punti qualificanti dell’offerta di servizio che si svolge nelle case della salute. p.g.

Nasce l’enoteca regionale della Provincia di Cosenza

Sono state migliaia  le persone che hanno partecipato nel pomeriggio all’evento  di inaugurazione dell’Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza, nello storico  Palazzo di Piazza XV marzo.

Il taglio del nastro del presidente Mario Oliverio, seguito dalla benedizione da parte dell’Arcivescovo di Cosenza Salvatore Nunnari, ha riguardato contestualmente anche una moderna sala convegni, nella quale si è svolto un breve incontro,  pensata a supporto alle numerose attività dell’Enoteca che ha già in programma tra il mese di novembre e quello di marzo 2014 incontri culturali, focus sull’enogastronomia di qualità, giornata tematiche sulle eccellenze dell’agroalimentare, formazione.

L’Enoteca Regionale della Provincia di Cosenza si estende su di una superficie di poco superiore ai 400 mq,  pavimentata con materiali naturali di provenienza locale, cotto e pietra di San Lucido,  ed ha un’altezza media di 7,50 m.

Gli ambienti, di particolare bellezza,  sono il  risultato  di un attento restauro, avviato dall’Amministrazione nel 2011 e durato più di due anni, che ha rivitalizzato e destinato all’innovativo uso la settecentesca ex Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e Sante Rosa da Lima e Rosa da Viterbo, eretta per volere dell’arcivescovo di Cosenza Andrea Brancaccio,  parte di un monastero femminile.

Più di 1600 le bottiglie negli scaffali integrati negli eleganti arredi in cui primeggia il legno,  che esaltano al meglio le etichette della produzione cosentina e di quella dell’intera regione. Vini  presentati per territori d’origine, all’interno di tre sale che propongono  un percorso orientativo: Terre di Cosenza, Cirò, Lametino e Reggio Calabria.

Il top, insomma,  di una  produzione, in  cui le tradizioni si integrano con le soluzioni tecnologiche, che si affaccia sul mercato nazionale ed internazionale forte di una qualità che negli anni è andata crescendo. Una qualità che l’Enoteca esalta, rafforzandone, attraverso la funzione che si  data, la  promozione e la valorizzazione,  intrecciandola con le eccellenze agroalimentari.

 

A salutare con entusiasmo e forte condivisione la nascita dell’Enoteca, il sottosegretario alla Politiche Agricole Giuseppe Castiglione che ha partecipato all’inaugurazione.

Da parte di Andrea Pecchioni, direttore di Winejob,  un plauso entusiasta all’ iniziativa; da Silvio Greco, responsabile nazionale Ambiente di Slow Food un importante annuncio: la Fondazione Slow Food  invierà all’Enoteca della Provincia tutti i vini dei presìdi del mondo. Rimarcata la bellezza del paesaggio disegnato dalle coltivazioni vitivinicole calabresi dal fotografo  Stéphane Aït Ouarab.

Tra le presenze dell’evento inaugurale, da sottolineare quelle dei produttori vitivinicoli calabresi.

A guidare il pubblico nell’Enoteca, Gennaro Convertini, presidente dell’Associazione Italiana Sommelier Calabria, che ha concorso attivamente al percorso organizzativo della struttura.

 

“ Nasce oggi, nel Palazzo della Provincia di Cosenza- ha affermato il presidente Mario Oliverio-  la prima enoteca regionale da noi pensata come il tassello di una rete che ci auguriamo possa vedere protagonisti anche altri territori della Calabria. Grazie al lavoro appassionato di tanti imprenditori, la nostra regione in questi anni ha realizzato importanti traguardi nel settore enologico, proponendo vini di altissima qualità che hanno saputo affermarsi a pieno titolo tra le eccellenze della enologia italiana.”

“L’Enoteca- ha proseguito- è uno strumento che ha l’obiettivo di promuovere i nostri vini e i nostri prodotti agroalimentari sui mercati nazionali ed internazionali,  a partire  da quello della Calabria. Aiutare i produttori vitivinicoli e tutto il sistema delle imprese impegnato nelle produzioni di qualità costituisce la funzione centrale della nostra enoteca che sarà aperta ai produttori singoli o associati che vorranno promuovere i loro prodotti attraverso eventi concordati. Abbiamo già definito un primo programma di iniziative che  a partire  dal prossimo mese di novembre caratterizzeranno l’attività dell’enoteca. Sarà data attenzione anche alla ricerca  attraverso collaborazioni con le Università. A tal proposito abbiamo già messo in cantiere la costituzione di una biblioteca nella quale raccogliere la preziosa produzione di scritti, testi, sulla vitivinicoltura, l’enogastronomia e le produzioni agroalimentari della nostra terra.”

“ L’Enoteca- ha spiegato ancora il presidente della Provincia di Cosenza- sarà gestita con il concorso attivo ed il protagonismo dei produttori e per questo non saranno costituite strutture burocratiche. Pensiamo  di affidare la gestione di questo importante strumento alla fondazione costituita dalla Provincia alcuni anni fa e che vede la partecipazione di numerosi comuni, della Fondazione Carical, di tante associazioni e che sarà aperta all’adesione dei produttori che lo vorranno  e degli istituti di credito che operano sul nostro territorio. “

“ Oggi- ha concluso Oliverio- parte un progetto per contribuire alla crescita della nostra regione. Naturalmente in corso d’opera verificheremo, con apertura ai suggerimenti,  le proposte che saranno avanzate, ma soprattutto gli adeguamenti che si renderanno necessari sulla base della concreta esperienza che sarà fatta. La scommessa di questa iniziativa sarà vinta e produrrà risultati concreti per il nostro mondo produttivo se ci sarà, come noi auspichiamo, l’apporto e la cooperazione di tutti.”

 

 

 

 

 

Il percorso nell’Enoteca, tra i nostri vini
L’Enoteca intende avere una funzione di divulgazione ed informazione sulla viticoltura calabrese attraverso i vini.

Ha per questo organizzato gli spazi, tre grandi sale,  in sequenza, suddivise per territori.

La prima sala è dedicata ai vini delle “Terre di Cosenza”, la seconda  al Cirò,   la terza  ai vini del comprensorio lametino e della provincia di Reggio Calabria.

All’interno degli ambienti,  invece, il criterio seguito ha a base  i vitigni.

LA PRIMA SALA

E’ qui  il Magliocco Dolce in purezza, vitigno che sebbene presente da sempre in provincia di Cosenza, rappresenta una innovazione, poiché  in passato sempre vinificato in uvaggio con altri vitigni. I vini da Magliocco in purezza si stima  rappresentino la punta di diamante della nostra enologia per i prossimi anni.

A seguire, gli uvaggi della tradizione, del Magliocco Dolce con il Greco nero, che rappresentano l’origine, la storia di sempre. I vigneti di Donnici, Verbicaro, Pollino e Savuto, le DOC storiche sono ancora oggi impiantati con questa mescolanza.

Un  settore è poi dedicato agli uvaggi più moderni, di Magliocco Dolce insieme ai vitigni internazionali, principalmente Cabernet, Merlot e Sirah, di origine francese e diffusi in tutto il mondo.

Vibonese, ecco Julian Pollina

Era un obiettivo di mercato fin dalla scorsa estate e ora, anche se con qualche mese di ritardo, Julian Pollina è un calciatore della Vibonese.

Attaccante nato a Pescara il 25 febbraio del 1994, Pollina ha mosso i primi passi in Belgio nel Settore giovanile dello Standard Liegi, del Charleroi, del Liegi e dell’Hamoir. Quindi eccolo in Italia nel Settore giovanile del Lecce. Nel 2011/12 con la Primavera dei giallorossi 21 presenze e 4 reti, mentre nella passata stagione ha giocato in Serie D con il Ribera, totalizzato 31 presenze e mettendo a segno 4 gol. Quest’anno ha iniziato con il Cosenza in Seconda divisione e adesso eccolo a Vibo.

Queste le rime parole di Pollina da giocatore rossoblu: “Arrivo qui deciso e convinto di far bene. Sono a completa disposizione del tecnico – spiega Julian Pollina – e conto di fare tanti gol e di aiutare i miei nuovi compagni a risalire la china”.

Quindi ha aggiunto: “A Vibo sarei dovuto venire la scorsa estate. Poi ho fatto altre scelte, ma adesso sono ben felice di essere giunto in una società seria e sana”. Il nuovo attaccante della Vibonese, utilizzabile sia da punta centrale, sia da esterno d’attacco, dice altresì di essere pronto fin da domenica prossima: “Mi manca solo il ritmo partita, ma mi sono sempre allenato con regolarità e puntualità con il Cosenza. Se il mister ha bisogno di me, sono pronto a giocare”.

“L’arrivo di Pollina – afferma invece il presidente Pippo Caffo – dimostra ancora una volta che la società mantiene le promesse. E non finisce qua, perché già domani vi potrebbe essere qualche altra novità. Per il resto andiamo avanti fiduciosi nel lavoro del tecnico e nelle capacità dei ragazzi. Speriamo che la ruota possa girare a nostro vantaggio e che si possa iniziare al più presto a risalire la china”.

Soddisfatto per l’arrivo di Julian Pollina anche il direttore generale Danilo Beccaria: “E’ uno dei migliori ’94 che ci sono in circolazione e non a caso volevo portarlo a Vibo la scorsa estate. Adesso che si sono create le condizioni per un suo arrivo in rossoblù ho fatto in modo che si potesse finalmente concretizzare l’accordo. Sono convinto che farà bene e che ci darà una grossa mano di aiuto”.

Il Tribunale di Milano dà ragione a Cosenza su fatture Unicredit – Calabra Maceri

Il Tribunale di Milano, accogliendo i motivi dedotti dal Comune di Cosenza, ha revocato l’immediata esecutorietà dell’ingiunzione di pagamento di € 2.684.677, 38, oltre interessi moratori e spese, precedentemente emessa dallo stesso Tribunale ad istanza della Società Unicredit spa, che aveva acquistato fatture emesse a carico del Comune di Cosenza dalla Calabra Maceri e Servizi spa per non meglio specificati servizi di igiene ambientale prestati in favore del Comune di Cosenza senza la sottoscrizione del necessario contratto.

La decisione è del 23 ottobre scorso ed è stata  comunicata al Sindaco dal Dirigente avv. Lucio Sconza e dall’avv. Agostino Rosselli, dell’Avvocatura comunale.

La tesi del Comune, sostenuta dall’avv. Rosselli, ha mirato a dimostrare la nullità dei rapporti tra le parti in assenza di contratto e, quindi, di valide obbligazioni a carico del Comune.

Nella fattispecie, le fatture erano state emesse dalla Calabra Maceri Servizi spa in assenza di un contratto di appalto e, pertanto, risultavano del tutto incontrollabili, mentre per eventuali rapporti di fatto la legge prevede solo il pagamento delle spese vive sostenute dai prestatori del servizio.

L’Avvocatura comunale ha anche evidenziato la nullità degli atti di cessione dei crediti redatti dai notai che hanno rogato l’atto di cessione senza acquisire il necessario contratto.

“Il Comune di Cosenza – aggiunge oggi l’Avvocato Rosselli a commento dell’ordinanza del Tribunale di Milano – si opporrà ad ogni richiesta di pagamento inoltrata in violazione delle norme che impongono la legalità e la trasparenza degli atti della Pubblica Amministrazione, con particolare attenzione agli atti di cessione di crediti, che potrebbero essere inesigibili,  in favore di società finanziarie con sede nel Nord Italia. Eventuali debiti per prestazioni non pagate devono passare necessariamente sotto la lente d’ingrandimento del Consiglio comunale, unico organo competente a riconoscere la legittimità di eventuali debiti fuori bilancio.”

Regione Calabria, approvato piano servizi trasporto pubblico locale e ferroviario regionale

La Giunta regionale si è riunita -informa una nota dell’Ufficio stampa – sotto la presidenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Gentile, con l’assistenza del Dirigente. Generale Francesco Zoccali. Su proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini,sono state approvate una serie di variazioni al Bilancio per l’esercizio finanziario 2013.

Su proposta dell’Assessore al Personale Domenico Tallini, è stato nominato Dirigente generale reggente del Dipartimento “Tutela della salute”ildirigente regionale Bruno Zito.

Su proposta dell’Assessore ai Trasporti Luigi Fedele, é stato approvatoilPiano di riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico locale e di trasporto ferroviario regionale.

Su proposta dell’Assessore alle Politiche sociali Nazzareno Salerno, è stato approvato lo schema di Accordo di programma tra le aziende sanitarie ed i Comuni, nell’ambito del Piano di azione e di coesione della Regione. o.m.

Giornata mondiale della Psoriasi 2013

La Psoriasi è una dermatosi cronica recidivante e costituisce il 5-7% di tutte le affezioni dermatologiche.

A darne comunicazione è il Presidente delle Terme Sibarite di Cassano Ionio Mimmo Lione :

In occasione della giornata mondiale della psoriasi  del 29 ottobre 2013 le Terme Sibarite organizzeranno degli open days con iniziative dedicate a tutte le persone che nel nostro territorio soffrono di psoriasi le quali il 29, 30 e 31 ottobre presso lo stabilimento termale potranno beneficiare di una consulenza medica gratuita da parte dello staff medico delle terme, potranno effettuare gratis una cura balneoterapica ed avere uno sconto del 30% sul ciclo da 12 sedute di balneoterapia.

Sarà previsto anche un dibattito pubblico fra specialisti e di medici di base con consigli e suggerimenti per curare la psoriasi e l’artrite psoriasica.

Vari studi hanno evidenziato che la terapia termale, sottoforma di balneoterapia sembra agire su varie componenti della patologia psoriasica come la proliferazione cellulare e l’infiammazione. In tal modo tenderebbe a correggere le alterazioni della cute come l’aumentato spessore dell’epidermide, la produzione di strato corneo anomalo, l’aumentata desquamazione cellulare sulla superficie cutanea.

Il trattamento termale può rivestire un importante ruolo nell’ambito della strategia terapeutica della psoriasi cutanea per la possibilità sia di ampliare l’approccio terapeutico sia di integrarsi con i presidi farmacologici e fisici con riduzione della posologia farmacologica e di eventuali effetti collaterali indesiderati.

Il TUTTO a vantaggio del miglioramento della qualità di vita sociale e di relazione degli individui psoriasici.

Cosenza: rimossa la frase alla base del monumento a Sergio Cosmai

Una squadra di operai ha proceduto questa mattina alla rimozione della striscia in ferro, riportante una frase di Sergio Cosmai e collocata alla base della scultura dedicata alla memoria del direttore del carcere tragicamente scomparso, lungo il bordo della rotatoria dell’omonimo viale.

L’opera sarà momentaneamente depositata in magazzino e successivamente riposizionata nello stesso luogo, ma in maniera da superare gli elementi di potenziale criticità segnalati dalla Polizia stradale.

Il lavoro eseguito oggi era stato programmato già da tempo. Il Sindaco lo aveva disposto all’indomani della comunicazione della Polizia stradale, a sua volta intervenuta a seguito della denuncia di un cittadino.

Il ritardo è stato causato dal tragico incidente dei giorni scorsi, come precisa il Dirigente del Dipartimento Tecnico ingegnere Carlo Pecoraro.

Abbiamo dovuto ritardare lo spostamento della scritta per permettere tutti i rilievi di rito, che peraltro hanno accertato che la striscia in metallo non ha alcuna relazione con la dinamica dell’incidente. Studieremo ora, in accordo con l’autore dell’opera e con la Polizia stradale, come metterla in sicurezza e  ricollocarla. Voglio aggiungere che è sempre primaria per noi l’esigenza di salvaguardare con ogni mezzo la sicurezza dei cittadini, pur consapevoli che le insidie della strada sono purtroppo ovunque. L’auspicio è che si possa lavorare in spirito di costruttiva collaborazione con chiunque abbia lo stesso interesse, evitando sterili strumentalizzazioni.”