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Apre al pubblico il Museo multimediale di Piazza Bilotti

COSENZA – Dopo l’inaugurazione di sabato scorso, aprirà ufficialmente al pubblico il prossimo 23 marzo il Museo multimediale “Città di Cosenza” di Piazza Bilotti.
Il Museo resterà aperto tutti i giorni, dalle 9,00 alle 24,00. In questa prima fase e in attesa di definire il programma dettagliato degli eventi (previsti contenuti multimediali di interesse internazionale), sarà proiettato a ciclo continuo, sui 24 schermi della struttura, il film  “Nome in codice Sira – Missione Alarico” del quale, in occasione dell’inaugurazione avvenuta sabato scorso, alla presenza del Sindaco Occhiuto, è stato mostrato il trailer.

Le parole dell’assessore Succurro

«E’ innegabile come il Museo multimediale di Piazza Bilotti– sottolinea l’Assessore alla comunicazione, turismo e marketing territoriale, Rosaria Succurro – rappresenti un nuovo importante attrattore turistico-culturale-didattico in grado di aumentare la destination reputation di Cosenza, proiettata a diventare sempre di più città opera d’arte, così come è stata immaginata ed ora realizzata dal Sindaco Mario Occhiuto, e dove gli attrattori che risiedono nella nostra storia e nella nostra tradizione identitaria convivono sempre di più con le innovazioni tecnologiche di cui il Museo multimediale diventa l’emblema. Con questo nuovo tassello – ha aggiunto Succurro – la riconoscibilità turistica di Cosenza non potrà che migliorare. I turisti, ma anche le scolaresche del territorio, potranno conoscere la storia della città attraverso un nuovo luogo che la racconta con l’ausilio di immagini avveniristiche».

“Nome in codice Sira – Missione Alarico”

Assistere alla proiezione del film “Nome in codice Sira” ha un costo contenuto. Il biglietto è di soli 3 euro. All’interno del Museo è in funzione un apposito ufficio per organizzare i tour con i gruppi scolastici. “Fino al 23 marzo, giorno dell’apertura ufficiale al pubblico – spiega Renato Nuzzolo, coordinatore gestionale della struttura – il Museo è accessibile gratuitamente per assistere al trailer promozionale del film. Per tenersi aggiornati sui programmi della struttura è attiva la pagina facebook del Museo multimediale “Città di Cosenza”.
Il plot racconta un viaggio nel cosmo alla ricerca della Menorah e del tesoro di Alarico. Lo spettatore viene catapultato, in una singolare esperienza immersiva, all’interno di una nave stellare e coinvolto in una straordinaria avventura. Siamo nello spazio, ultima frontiera e la data astrale è quella del 102018. I visitatori vengono accolti da Morpheus, un sistema di intelligenza artificiale che governa la nave Enterprise. Il Comandante della Nave, Sira, ha il compito di indagare sui molti misteri irrisolti e sui luoghi mitici e leggendari. Sira sfoglia con curiosità un antico libro proveniente dal Pianeta Terra e la sua attenzione è calamitata da una illustrazione che ritrae un candelabro a sette bracci che affascina il Comandante. E’ la Menorah, custodita nel tempio di Gerusalemme eretto da Salomone e lì rimasta fino al 70 dopo Cristo, quando l’esercito romano conquistò Gerusalemme. Dopo circa 400 anni, Alarico, re dei Goti, entra in Roma e la saccheggia, impadronendosi dei suoi leggendari tesori. Dopo il sacco di Roma – prosegue il racconto – Alarico e il suo esercito si dirigono a Sud e a Cosenza il re muore, in maniera inaspettata, forse di malaria. Si narra che venne seppellito, insieme al suo tesoro, nel letto del fiume Busento alla confluenza con il Crati. E’ in questo momento che Sira, desiderosa di sapere e di svelare il mistero,  si reca nella sala comando della nave per far rotta sulla terra, destinazione Cosenza e ciò che si staglia per prima nel cielo della città dei Bruzi è l’antenna del Ponte di Calatrava. Sira avverte immediata l’attrazione verso una città che come Roma ha sette colli che la circondano e che merita di essere visitata.
Una volta arrivata alla confluenza dei fiumi e avvicinatasi alla statua di Alarico, un solo pensiero si affaccia nella sua mente: “E’ qui che potrebbe essere…”.
«Tutto il racconto – spiega il regista del film Gianfranco Confessore – è completamente supportato da una cospicua bibliografia e da una serie di interviste con importanti personalità della cultura, tra cui il direttore dell’Istituto di Studi Romani, Massimiliano Ghilardi, e il rabbino maggiore della comunità ebraica di Roma, Jacov Shalom Di Segni».
Estremamente all’avanguardia la tecnica cinematografica adoperata che mutua dal video mapping al green screen fino al chroma key, con elaborazione digitale delle immagini e con la generazione di effetti particellari  al computer.
Nel film sono stati utilizzati giovani attori cosentini, la maggior parte dei quali provenienti dalle Officine Teatrali telesiane (laboratorio del Liceo Classico “Telesio” diretto da Antonello Lombardo) reduci dal recente successo dell’Orestea : Marisa Casciaro, Sara Gedeone, lo stesso Antonello Lombardo, Rosario Cambrea, Matteo Chirillo, Mariangela Spagnuolo, Naomi Rizzo, Lorenzo Patella, Francesco Garenna e Dalila Nefzi.

Un live d’amore, si va verso il tutto esaurito per Gianni Morandi

 
 REGGIO CALABRIA – Una città in fermento quella di Reggio Calabria  per il concerto di Gianni Morandi, unica data nella regione, giovedì 15 marzo al PalaCalafiore, ennesimo evento targato Esse Emme Musica. Un  inizio 2018 strepitoso per la Città Metropolitana che in meno di tre mesi grazie alla Esse Emme Musica di Maurizio Senese è riuscita ad ospitare la doppia data di Biagio Antonacci (il 16 e il 17 gennaio),  registrando  il tutto esaurito in entrambe le date; si è ripetuta poi con un altro strepitoso  inedito evento, lo scorso 4 febbraio con il concerto di Max Pezzali, Francesco Renga e Nek insieme, ed ora si appresta al triplete con quello di Gianni Morandi il prossimo 15 marzo, evento ormai prossimo al tutto esaurito.
Quelli del Gianni Morandi Tour 2018 “d’amore d’autore” sono spettacoli unici in cui l’amore è il leit motiv di uno show imperdibile, con una tracklist di oltre 40 brani per più di due ore di live. Il Gianni Morandi Tour 2018 “d’amore d’autore”  è infatti, uno splendido viaggio nel tempo che parte dal passato con i grandi successi del repertorio di Gianni Morandi, ormai colonna sonora di generazioni di italiani. Fino ad arrivare al presente con i brani di “d’amore d’autore”, l’ultimo album di inediti uscito lo scorso 17 novembre per Sony Music con la produzione esecutiva di F&P Group e Riservarossa.
Un progetto unico, che ha visto il coinvolgimento di grandi autori della musica italiana, Elisa, Ivano Fossati, Levante, Luciano Ligabue, Ermal Meta, Tommaso Paradiso, Giuliano Sangiorgi, Paolo Simoni e che contiene Onda su onda, il brano di Paolo Conte nel quale duetta con Fiorella Mannoia. Sullo sfondo di un design asimmetrico, Gianni Morandi si esibisce con la sua band che è composta da giovani musicisti provenienti dall’area emiliana: Alberto Paderni alla batteria, Mattia Bigi al basso, Lele Leonardi e Elia Garutti alla chitarra, Alessandro Magri alle tastiere, Simone D’Eusanio al violino, Francesco Montisano al sax, Lisa Manara, Augusta Trebeschi e Moris Pradella ai cori.

La parola a Maurizio Senese, patron di Esse Emme Musica

 
«I primi eventi del 2018 li voglio dedicare al presidente della Regione Calabria Oliverio – ha avuto modo di affermare il promoter Maurizio Senese, patron della Esse Emme Musica -. Questa dedica è per dimostrare che è riuscito a non finanziare l’unica impresa della Calabria che organizza grandi eventi, oltre all’unico grande progetto musicale e culturale della Calabria, la Summer Arena, premiato dalle migliori produzioni perché tra le migliori strutture in Italia, oltre che per la programmazione, tale da far parlare della Calabria positiva, attraverso musica e cultura».
«Il presidente Oliverio che ha tenuto per sé la delega alla Cultura – ha proseguito Senese – ha pensato bene di finanziare i suoi amici, Fondazioni e Associazioni che di cultura fanno poco e niente, creati appositamente per ottenere i fondi della Comunità Europea, per non parlare dei tanti Comuni finanziati per le sagre della melanzana, del peperoncino e del peperone, per chissà quali motivi. Presidente, lei amministra una regione che potrebbe essere fabbrica di turismo e cultura, ma che viene utilizzata quasi a fini personali. Vuole un consiglio? Lasci la Regione, prima ancora delle prossime elezioni, non può che farne una bella figura».

Fatti di Musica 2018, Levante aprirà a Rende la 32ª edizione

RENDE (CS) – Tutto pronto per l’apertura della trentaduesima edizione di “Fatti di Musica”, il prestigioso Festival del live d’autore nazionale e internazionale ideato e diretto da Ruggero Pegna, che presenta ogni anno alcuni dei più attesi spettacoli musicali dal vivo, premiandoli con il “Riccio d’Argento” del maestro orafo crotonese Gerardo Sacco.

Levante, nuovo fenomeno della musica d’autore italiana,

Sarà Levante a dare il via agli eventi di questa nuova edizione, con l’unica tappa in Calabria del suo tour “Caos in teatro” il prossimo 24 marzo alle ore 21,00 al Teatro Garden di Rende.

La trentenne cantautrice siciliana, che nel 2017 ha pubblicato  l’album “Nel caos di stanze stupefacenti” e anche il romanzo “Se non ti vedo non esisti”, arriverà con la sua grande band:Alessandro Orefice (tastiere), Alessio Sanfilippo (batteria), Eugenio Odasso (chitarre), Mattia Bonifacino (basso, contrabbasso), Lucia  Sacerdoni (violoncello), Tommaso Belli(violino). Di grande impatto visivo anche la scenografia, con Camilla Ferrari come light designer e Filippo Rossi come visual designer, che non mancherà di stupire. Dall’esordio esplosivo con il singolo Alfonso (2013), che ha scalato le classifiche, non si è più fermata: i suoi primi due album, Manuale Distruzione (2014) e Abbi Cura Di Te (2015), le hanno fatto conquistare i più importanti palchi d’Italia. Unanime il giudizio di pubblico e critica: spettacoli  live strepitosi e pieni di energia, voce straordinaria, grande carisma e presenza di palcoscenico. Levante, secondo molti, è l’unica artista nel panorama italiano attuale in grado di tracciare la nuova strada del pop. Dopo l’esperienza televisiva come giudice di X Factor, ha da poco concluso il tour internazionale, suggellato da una serie di sold out a Barcellona, Madrid, Lisbona, Amsterdam, Londra, Parigi.

“Caos in tour2

“Caos in teatro 2018”, partito lo scorso 24 febbraio da Spoleto, porta in scena nella principali città italiane tutte le canzoni che hanno segnato la sua carriera, con nuovi e inediti arrangiamenti. A cominciare dal singolo “1996 La stagione del rumore”, appena arrivato nelle radio.

Per il concerto di Rende, ancora biglietti disponibili. Prevendite aperte in tutti i punti Ticketone e online su www.ticketone.it, tutti posti numerati. Per informazioni è possibile contattare lo 0968441888 o consultare i siti ruggeropegna.it e otrlive.it.

Da Levante a “Romeo e Giulietta”

“Fatti di Musica Radio Juke Box 2018” è un progetto storicizzato inserito dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria tra i grandi Festival Internazionali anche per il triennio 2017/2019.

«Dopo un’edizione da record, si partirà con Levante, artista straordinaria, cantautrice capace di rinnovare la musica d’autore italiana nel segno della tradizione, ma con uno stile davvero unico e originale», ribadisce Ruggero Pegna. «Gli appuntamenti del mio Festival saranno numerosi anche nel 2018, con live di assoluta qualità, kolossal musicali attesissimi come il Musical Romeo e Giulietta Ama e cambia il mondo, che a giugno arriverà allo Stadio San Vito di Cosenza e grandi sorprese anche internazionali, come il concerto di Noa con la sua band del 6 aprile al Teatro Rendano e la sessione estiva gemellata ad Alziamo il Sipario del Comune di Reggio Calabria. Spero pure che l’Opera Francesco de Paola da me prodotta, presentata lo scorso novembre al Palacalafiore di Reggio, possa approdare nelle principali città italiane, anche grazie alla Regione Calabria, in concomitanza con il 500° anniversario della canonizzazione di San Francesco». 

 

Premio Telesio 2018 al professor Francesco Rubino

COSENZA – Importante iniziativa culturale del Rotary Club Cosenza con la cerimonia di consegna del Premio Telesio 2018 al professore Francesco Rubino, titolare della prima cattedra universitaria al mondo di Chirurgia Bariatrica e Metabolica presso il King’s College London e conosciuto a livello mondiale per avere sviluppato studi e sperimentazioni sulla chirurgia bariatrica per la cura del diabete di tipo due su pazienti considerati “normali”, ossia non obesi.

La cerimonia di consegna

Dopo i saluti del presidente del club, Roberto Barbarossa, lo storico Coriolano Martirano ricorderà la figura del filosofo Bernardino Telesio e della sua influenza sulla ricerca scientifica.Il professore Rubino parlerà delle sue scoperte e di come, da una semplice idea, da un’intuizione si passi, attraverso la ricerca, alla scoperta ed all’applicazione di una vera e propria cura. Le conclusioni saranno affidate all’Assistente del Governatore Distrettuale, Amedeo De Marco. La manifestazione si svolgerà venerdì 9 marzo con inizio alle ore 18.00, nella prestigiosa sede di Palazzo Arnone proprio a volere testimoniare l’importanza culturale della serata.

 

Winter Film Awards, migliore colonna sonora al calabrese Francesco Perri per “The Guardian of the ice”

COSENZA – Un noto scienziato vive isolato in alta montagna con il suo cane e con la sorella, 15 anni più giovane di lui e che manifesta dei gravi squilibri mentali. Un giorno una ragazza, fisicamente identica alla sorella, viene a sciare dalle loro parti, e scompare misteriosamente. Questo l’incipit del film di Salvatore Metastasio “Il Guardiano del Ghiaccio” (The Guardian of the ice) prodotto da Naif Film e Luxarte con il contributo del FUIS (Federazione Unitaria Italiana scrittori), unico tra i film italiani ad essere ufficialmente selezionato al Winter Film Awards (WFA) tra i più importanti film festival in programma dal 22 febbraio al 3 marzo di New York e che porta a casa il Best Original Score (migliore colonna sonora), composta da Francesco Perri.

Il prestigioso premio ritirato da Salvatore Metastasio da Katy Quinn ha un alto significato per il film italiano che presto avrà una distribuzione americana.

La Colonna sonora originale del film in distribuzione su Itunes lavora sull’idea di un ciclo musicale continuo che prende spunto dalle malattie mentali e su ciò che il malato schizofrenico è in grado di sentire, ascoltare, pensare. L’idea musicale data da un carillon poi, ritrasformata da un violoncello ed infine dal violino,  strumenti che lavorano sulle corde così come la funivia che è l’elemento fondante del film, dà il significato principale e musicale al film.

Come sempre nei lavori di Francesco Perri è la contaminazione, il fulcro di questa colonna sonora dove il pensiero orchestrale tradizionale e l’utilizzo della tecnologia digitale, usata non solo come spunto di ambientazione ma come musica vera e propria, rappresentano un futuro artistico non trascurabile.

La gioia di Perri

«Sono molto felice – ha detto il Maestro Perri -. L’Italia ha la possibilità di esprimere molte idee. Basta solo veicolarle nella maniera giusta e sempre con un forte gruppo di lavoro». La musica è parte fondamentale di ogni progetto cinematografico e questa colonna sonora, più di 50 minuti di ascritta ed eseguita per questo film, ha la giusta forza per imporre l’attenzione dello spettatore verso un’idea diversa di musica che è parte integrante del film. «Ora nuovo film e nuovi progetti – conclude il M° Perri – in giro come sempre around the world».

Trailer:

https://youtu.be/NplMWCwPAGY

Locandina:

“Questi fantasmi”, Al Tau ancora Eduardo, firmato Marco Tullio Giordana

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Un grande appuntamento i prossimi 7 e 8 marzo con il teatro d’autore di scena al TAU dell’Unical, in esclusiva regionale in Calabria.  “QUESTI FANTASMI!” di Eduardo De Filippo per la regia di Marco Tullio Giordana, prodotto da “La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo”.
In scena GIANFELICE IMPARATO, CAROLINA ROSI, MASSIMO DE MATTEO, PAOLA FULCINITI, FEDERICA ALTAMURA, ANDREA CIOFFI, NICOLA DI PINTO VIOLA FORESTIERO, GIOVANNI ALLOCCA, GIANNI CANNAVACCIUOLO, CARMEN ANNIBALE
Una grande eredità teatrale intatta nel tempo: dopo l’applaudito Non ti pago, Gianfelice Imparato, insieme a Carolina Rosi e alla Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, affronta uno dei testi cardine di Eduardo, Questi fantasmi!
Marco Tullio Giordana firma la regia di una storia a tratti farsesca, che racconta la necessità di essere ciechi, di credere senza riserve a una realtà inverosimile, per tutelare se stessi e un ideale di famiglia minato al suo interno.

La trama

Pasquale Lojacono si trasferisce con la giovane moglie Maria in un appartamento all’ultimo piano di un palazzo seicentesco (in via Tribunali 176). Maria non sa che il marito ha ottenuto il fitto gratuito per cinque anni di quell’enorme casa (18 camere e 68 balconi) in cambio del compito di sfatare la leggenda sulla presenza di spiriti nella casa. Il portiere Raffaele spiega al nuovo inquilino cosa dovrà fare per ottemperare al suo impegno contrattuale: per dimostrare che non ci sono fantasmi dovrà mostrarsi ogni giorno, due volte al giorno, fuori tutti i 68 balconi, mostrando serenità e allegria. A tal scopo dovrà anche cantare ad alta voce (inizierà con Lucean le stelle, continuerà con Ah l’ammorre che fa fa)! Ascoltando però i racconti del portiere, della sorella di quest’ultimo e del “dirimpettaio” di casa, tal Professor Santanna, il nostro protagonista incomincia a credere all’esistenza degli spiriti; pertanto, quando s’imbatte in Alfredo, l’amante della moglie, lo scambia per un fantasma. La storia di Questi fantasmi!prosegue con Alfredo che fa pervenire sostanziosi aiuti economici alla famiglia Lojacono, aiuti che vengono interpretati da Pasquale come regali degli spiriti che l’avrebbero preso a ben volere! L’equivoco prosegue e il nostro protagonista è l’unico a non avvedersi di quello che sta realmente accadendo; dopo un’esilarante scena nella quale, per Pasquale, si consuma un litigio tra spiriti (in effetti i litiganti sono Alfredo, sua moglie, i suoi bambini e altri parenti), l’amante di Maria decide, apparentemente, di tornare in famiglia privando dei suoi regali il povero Pasquale. La storia di si avvia alla conclusione: con un marchingegno Pasquale riesce a reincontrare Alfredo, chiedendogli un ulteriore e sostanzioso aiuto economico, spiegando allo “spirito” che i soldi gli servono per riconquistare la moglie di cui è perdutamente innamorato. Alfredo, commosso per la triste confessione, gli lascia un pacco di banconote e scompare dalla loro vita.

Cosenza, Lorella Cuccarini incanta il teatro Rendano

COSENZA – Un altro grande successo per la “Rassegna L’AltroTeatro”. Ieri sera, in scena la favola musicale “La regina di ghaccio” diretto da Maurizio Colombi. A conquistare il pubblico la magnetica Lorella Cuccarini nei panni di “Turandot”, la crudele principessa vittima di un incantesimo, nel cui regno gli uomini sono costretti ad indossare una maschera per non incrociare il suo sguardo. Tutto esaurito, dunque, per entrambe le repliche. Sul palco del Teatro A. Rendano 14 appuntamenti all’insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa, dai grandi classici agli autori contemporanei e poi, commedie e musical questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.

“La regina di ghiaccio” si conferma uno spettacolo piacevole

Lunghi applausi per “La regina di ghiaccio” si conferma uno spettacolo piacevole, capace di allietare i grandi ed entrare nel cuore dei bambini. Una novità nel panorama del musical italiano con una produzione totalmente originale. Spesso etichettare uno spettacolo come “adatto a grandi e piccini” può risultare una banalità o una frase di facciata, ma nel caso del musical “La regina di ghiaccio” è asssolutamente vero. Il musical, riesce, infatti a unire elementi in grado di coinvolgere un pubblico di tutte le età. Ispirata alla fiaba persiana di Turandot che il grande pubblico ovviamente conosce grazie all’opera lirica di Giacomo Puccini, una storia d’amore mista a sofferenza, ci sono le principesse tanto amate dalle bambine e l’eroe che piace ai bambini. Ma soprattutto c’è Lorella Cuccarini come protagonista, un nome sempre amato dagli spettatori italiani e capace di non deludere mai una volta sul palco. Lorella veste i panni della gelida principessa “Turandot” decisa a sposare solamente il pretendente che saprà rispondere esattamente ai suoi 3 enigmi. Triste il destino per chi, invece, non riuscirà a farlo: gli verrà tagliata la testa. L’incontro con il principe Calaf, interpretato da Pietro Pignatelli, riuscirà a sciogliere il suo cuore e il maleficio dalle 3 streghe Tormenta, Gelida e Nebbia. 18 brani originali tra cui anche le celebri arie di Puccini, emozionante il Nessun Dorma (a Pignatelli l’onore di eseguirlo, con merito), ovviamente modernizzato e riarrangiato. Questa versione ai confini del pop non rovina affatto quella originale. 

Bravo il cast tecnico e artistico

Tutto il cast funziona, con le tre streghe Valentina Ferari, Federica Buda e Silvia Scartozzoni che offrono le prove più pop del musical. Ottima la recitazione e l’assolo canoro di Paolo Barillari nei panni dell’imperatore Altoum, vivaci i siparietti di Daniela Simula, Sergio Mancinelli, Giancarlo Teodori, Jonathan Guerrero e Adonà Mamo rispettivamente Chang ‘è, Yao e i tre ciambellani Ping, Pong e Pang. A loro il compito di divertire il pubblico in uno spettacolo che con grande semplicità e naturalezza. Maurizio Colombi alla regia, come nel precedente Rapunzel, anche questa volta riesce a rendere godibile la favola musicale. A curare le musiche originali sono invece Davide Magnabosco, Paolo Barillari, Alex Procacci e Alberto Schirò. Lorella Cuccarini e Pietro Pignatelli conquistano a pieno merito gli applausi del Teatro Rendano. La Cuccarini con tutta la sua bellezza torna nei panni di un’energetica e giovane principessa. Come sempre padrona della scena,convince con la sua inconfondibile voce. Pignatelli è un eroe a tratti spavaldo e in altri momenti sopraffatto dal sentimento, la sua versione del “Nessun dorma” riesce a emozionare il pubblico e a rendere onore al maestro Puccini. Ogni favola ha il suo lieto fine e la Regina di ghiaccio si rivela un magnifico family-show capace di far sognare grandi e piccini.

“Storia di una matita. A casa”, Michele D’Ignazio alla Città dei Ragazzi

COSENZA – Dopo l’uscita in libreria di “Storia di una matita. A casa”, terzo capitolo del longseller “Storia di una matita”, Michele D’Ignazio inizia il suo tour per presentare la nuova opera letteraria edita da Rizzoli.
Lo scrittore sarà venerdì 2 marzo, alle 17, alla Ubik di Catanzaro Lido in via del Progresso. Il giorno seguente, sabato 3 marzo alle ore 18, D’Ignazio sarà alla Città dei Ragazzi di Cosenza dove parlerà di “Storia di una matita. A casa” con Raffaella Galizia, accompagnato anche dalle incursioni artistiche di Gianluca Salamone. Doppio appuntamento nel vibonese, invece, mercoledì 7 marzo: alle 9.30 incontro all’Istituto comprensivo statale di Ricadi mentre nel pomeriggio, alle 17, appuntamento al Sistema bibliotecario vibonese di Palazzo Santa Chiara. Venerdì 9 marzo iniziano gli appuntamenti a Milano per “Tempo di libri”. Alle 10.30 reading al buio per lettori non vedenti, in collaborazione con la Fondazione Lia (Digital café), per le scuole e il pubblico; dalle 11.30 sarà presente all’iniziativa “I perché di Dino Buzzati” dove Michele D’Ignazio incontrerà i bambini in un confronto sulla domanda “Perché quando i grandi dicono forse vogliono dire mai?” e, alle 14.30, presentazione di “Storia di una matita. A casa” con successivo momento di firma delle copie allo stand Rizzoli.
Domenica 11 marzo aprirà, con lo spettacolo di narrazione e burattini di “Storia di una matita”, il festival “La vallata dei libri bambini” a Bergamo.
“Storie di una matita. A casa” è il racconto di un ritorno a casa, nel piccolo paese di mare e di campagna che ha fatto da sfondo all’infanzia di Lapo, il protagonista dei tre libri. È un racconto in cui si intrecciano ali e radici e si scopre che gli alberi sono maestri silenziosi, portatori di sogni e di bellezza. E che, proprio come i sogni, non vanno trascurati, ma coltivati, perché sono in grado di dare vita a grandi storie.
 

All’Unical “Giganti”, il nuovo lavoro teatrale di Max Mazzotta al PTU

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Ancora un debutto per Libero Teatro, in scena con uno studio su “I Giganti della Montagna” di Pirandello dal 3 al 6 marzo alle ore 20,30 al Piccolo Teatro Unical. Giganti è infatti il titolo del nuovo lavoro diretto da Max Mazzotta, che vedrà sul palco gli allievi del laboratorio “Il 1900 e il teatro moderno” da lui curato e realizzato in collaborazione con il Cams dell’Università della Calabria. Nelle vesti dei personaggi del testo pirandelliano Rossella Agosto, Sara Capitano, Ilaria Nocito, Simona Cristiano, Camilla Sorrentino, Francesca Pecora e Matteo Spadafora. Musica e luci di Graziella Spadafora e Iris Balzano, responsabile tecnico Gennaro Dolce e stage voce/canto il maestro Alessandro Castriota Scanderbeg. Per la particolare disposizione del pubblico sul palco i posti saranno limitati, per cui il Libero Teatro consiglia a chi vuole assistere a Giganti di prenotare.

«L’esito di un laboratorio teatrale, è sicuramente il succo poetico, la “summa” di ciò che si è studiato, analizzato e creato in circa un anno di lavoro intenso e approfondito sull’opera di Pirandello. Voglio ringraziare e fare i miei complimenti agli allievi-attori che hanno studiato e messo in pratica con serietà, coraggio, equilibrio e maturità sorprendente, la difficile scrittura di Pirandello. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno avuto l’ardire di avvicinarsi a questa ricerca e in particolare Alessandro Castriota Scanderbeg, che ci ha offerto la sua esperienza di maestro musicista e cantante»dichiara lo stesso Mazzotta.

 

La porzione di realtà si confronta e si confonde con quella dell’immaginazione

Nei Giganti, Pirandello, ci porta nel punto limite dove la porzione di realtà si confronta e si confonde con quella dell’immaginazione e ci fa scoprire le metamorfosi di coscienza attraverso le dinamiche (teatrali) a cui sono sottoposti tutti i personaggi dell’opera: gli attori della compagnia della contessa Ilse e i personaggi degli “scalognati”, parte viva dell’immaginazione stessa, capeggiati dal mago Cotrone e che vivono in una strana villa ai piedi di una montagna, lontano da tutto e da tutti. La missione di Ilse (contessa perché sposa un conte che diventerà attore ed impresario della compagnia omonima) è quella di portare in giro per le piazze, nei teatri, la Favola del figlio cambiato, opera che un poeta scrisse per lei e che per lei, si uccise. Anche se in un mondo in cui gli uomini sono sordi alla poesia, Ilse rifiuta l’offerta del mago Cotrone di rappresentare la favola nella villa come un prodigio che s’appaghi da sè, senza bisogno di andare tra gli uomini e di rischiare la vita per l’arte. Ilse deve compiere la sua missione fino in fondo, Ella è un eroe tragico (al femminile) che incarna il teatro col suo “debito sacro” verso la poesia. Quello di Ilse è un percorso verso la purificazione dal peccato attraverso un “eroico martirio”. Ed ecco che la villa degli scalognati diventa un luogo interiore generato dall’alchimia di Cotrone che ha la funzione di purificare Ilse prima di affrontare i Giganti (umanità senza più il senso dell’umano) o anche i Giganti interiori, ombre nascoste tra le pieghe della coscienza. Lo spazio scenico è qui pensato e usato come una specie di “coscienzioscopio”, strumento capace di farci osservare le “maschere” dei centomila “io”, di uno o di nessuno, che strutturano il comportamento umano nelle sue turbolente vicissitudini emotive. Nei Giganti della Montagna, è racchiusa tutta la poetica Pirandelliana, un’opera enorme, piena di significati e di mondi che s’intersecano in un labirinto interiore capace di scuotere dal profondo il senso ultimo e tragico dell’esistenza stessa, per poi perderlo, quasi immediatamente, lasciandoti solo il barlume di una magnifica intuizione e nulla più.

Cosenza si prepara ad un altro evento internazionale. Noa in concerto al Rendano

COSENZA – Dopo lo storico Capodanno Internazionale con gli Skunk Anansie, ancora un evento di caratura mondiale il 6 aprile a Cosenza: il concerto di Noa con il chitarrista Gil Dor e la sua band nella magica cornice del Teatro Rendano (alle ore 21.00). L’evento inaugurerà un nuovo progetto dedicato a figure che si sono distinte sul tema del rispetto dei diritti umani e farà parte della trentaduesima edizione di “Fatti di Musica”, il festival del miglior live d’autore nazionale e internazionale ideato e diretto da Ruggero Pegna.

Alla star israeliana sarà consegnato un riconoscimento realizzato dal maestro orafo crotonese Gerardo Sacco, che diventerà il simbolo del nuovo progetto speciale che unisce grande musica e impegno sociale, condiviso dall’assessore comunale alla Comunicazione Rosaria Succurro.

Le parole dell’Assessore

«Per Cosenza – afferma l’assessore – è una conferma nello scenario dei grandi eventi,  con un progetto che vuole mettere in risalto la capacità della musica e dell’arte di veicolare messaggi di pace, di amore e di rispetto per la dignità di ogni uomo. Noa, oltre ad essere una cantante unica al mondo – ha concluso la Succurro – è una donna eccezionale che ha saputo rendersi messaggera del dialogo di pace tra Israele e i Paesi Arabi e portavoce universale del tema del rispetto dei diritti umani e, in particolare, delle donne».

L’impegno di Noa in ricordo della Shoah e il toru mondiale

Sarà il primo di tre concerti italiani, dopo la sua esibizione dei giorni scorsi al Quirinale invitata dal Presidente Mattarella in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria. In ricordo delle vittime dell’Olocausto, Noa (al secolo Achinoam Nini) ha emozionato tutti eseguendo due tra i suoi brani più noti: “Little Star“, in cui tocca il tema della Shoah e la celebre “La vita è bella”. Attualmente impegnata in un tour mondiale, Noa arriverà a Cosenza da due tappe in Francia (Cannes e Istres). Dopo la parentesi italiana, il tour proseguirà a Taiwan. Sarà accompagnata sul palcoscenico del Teatro Rendano dalla sua band di eccezionali musicisti, Gil Dor alla chitarra, Gadi Seri alle percussioni e Adam Ben Ezra al contrabasso. Tra i suoi successi discografici anche un album dedicato alla grande canzone napoletana, da “Era de maggio” a “Torna a Surriento”, l’hit “Beautiful that way”, sulla colonna sonora de “la vita è bella” di Benigni e l’ultimo  “Love Medicine”, al quale hanno collaborato altre stelle mondiali come Pat Metheny, Joaquin Sabina e Gilberto Gil.

Nel 2009 ha rappresentato Israele all’Eurovision Song Contest in coppia con la cantante palestinese Mira Awad con il brano “There must be another way”.

Ruggero Pegna spiega l’eccezionalità dell’evento

«Il concerto di Noa – ha sottolineato Ruggero Pegna – è uno dei più belli del panorama mondiale, per la sua voce, per l’atmosfera speciale che sa creare e per la bravura dei suoi musicisti. Circa due ore di concerto con una scaletta che spazia nella sua ricca discografia, con brani in varie lingue e suoni stupefacenti, regalando emozioni uniche. L’Ave Maria conclusiva di ogni suo concerto è una perla impareggiabile che lascia il pubblico senza fiato!».

Info e biglietti

I biglietti per assistere all’evento saranno disponibili da sabato in tutti i punti Ticketone e al sito www.ticketone.it.

La trentaduesima edizione di “Fatti di Musica”, che partirà il 24 marzo dal Garden di Rende con l’unico concerto in Calabria di Levante e proseguirà, quindi, con Noa il 6 aprile al Rendano, fa parte della fascia A di grandi Festival Internazionali riconosciuti da Regione Calabria e Comunità Europea, nel quadro dell’ Avviso pubblico per la Valorizzazione del Sistema dei Beni Culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale presente in Calabria.