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Stabilizzazioni e circa 300 nuove assunzioni in Regione: “ci doteremo di nuove professionalità”

CATANZARO – “Ridurre il precariato e rafforzare la capacità amministrativa sono i principali obiettivi del Piano del fabbisogno approvato dalla Giunta della Regione Calabria”.

Lo ha detto l’assessore all’organizzazione e alle risorse umane, Filippo Pietropaolo, dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale del Programma del fabbisogno del personale per il triennio 2023-2025.

“Il concetto di fabbisogno – ha specificato – è riferito al contingente di personale necessario per la realizzazione degli obiettivi di questa amministrazione regionale, finalizzati anche ad assicurare servizi efficienti alla collettività. Pertanto, attraverso le nuove assunzioni ci doteremo di competenze professionali meglio rispondenti alle esigenze dell’ente regionale, in un’ottica di una migliore organizzazione del lavoro indirizzata agli obiettivi da realizzare, anche in riferimento all’attuazione dei progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’investimento del Piano ammonta a 7 milioni e 300 mila euro, ai quali si aggiungono altri 5 milioni del cosiddetto decreto a prima firma Cannizzaro. L’impegno che assumiamo, insieme al presidente occhiuto e alla Giunta, è di rigenerare la macchina amministrativa regionale e ciò – sottolinea l’assessore Pietropaolo – può avvenire solo attraverso la valorizzazione delle professionalità e del merito acquisito”.

Nel dettaglio, per il 2023 il piano stabilisce 250 progressioni verticali: da A a B, da B a C, da C a D. Previsti concorsi per 88 nuove assunzioni con i seguenti profili: auditor, informatici, analisti programmatori, statistici, esperiti in comunicazione, esperti in programmazione, gestione e rendicontazione di fondi comunitari, agronomi forestali; altre 198 figure di istruttori e funzionari amministrativi e tecnici saranno assunte attraverso l’utilizzo delle graduatorie di concorsi già espletati. Il programma prevede anche 60 stabilizzazioni e 6 nuove assunzioni per istruttori, ai sensi della Legge 68/99, in riferimento alla direttiva 1 del 2019 “Vittime di mafia e criminalità organizzata”. Assunzioni, inoltre, per 5 nuovi dirigenti.

Per quanto riguarda il 2024 il programma del fabbisogno definisce la mobilità per 25 persone e ulteriori assegnazioni ai sensi della Legge 68/99.

 

Ferrovie della Calabria: presentato piano di intervento straordinario per la Soveria Mannelli – Catanzaro

Lo scorso giovedì si è tenuto, presso l’Officina della Cultura di Soveria Mannelli (CZ), l’incontro tra Ferrovie della Calabria ed i Sindaci dei Comuni attraversati dalla linea ferroviaria Soveria Mannelli – Catanzaro.

All’incontro erano presenti per Ferrovie della Calabria, l’Amministratore Unico, ing. Ernesto Ferraro, il Direttore Trasporto Ferroviario, ing. Santo Marazzita, il Direttore Autoservizi, dott. Sergio Aiello, e poi i Sindaci dei Comuni di Soveria Mannelli, Decollatura, Cicala, Carlopoli, S. Pietro Apostolo, Panettieri, Serrastretta, Colosimi, Scigliano e Bianchi.

L’incontro è stato utile per presentare il piano di intervento straordinario voluto dalla Regione Calabria, che interesserà la linea Soveria Mannelli – Catanzaro per ammodernare l’infrastruttura della tratta ferroviaria mediante modifiche di tracciato ed incremento della sicurezza, a favore quindi della qualità e regolarità del servizio erogato da FdC.

In particolare, gli interventi saranno realizzati attraverso i Fondi complementari PNRR per un importo 210 milioni per potenziamento ed ammodernamento linea; fondi Cipe per un importo di 53 milioni, utilizzati per manutenzione ponti e gallerie, rinnovo armamento, eliminazione passaggi a livello; 75 milioni Attrezzaggio tecnologico linea e materiale rotabile.
Apprezzamento è stato espresso da parte dei Sindaci per la portata degli interventi di riqualificazione e per le ricadute positive sul territorio. Gli stessi Sindaci sono stati anche d’accordo sull’opportunità di procedere alla sospensione temporanea dell’intero servizio al fine di consentire una riduzione dei tempi di realizzazione degli interventi ed evitare così di protrarre nel tempo gli inevitabili disagi determinati dalla presenza di più cantieri sulla linea interessata dai lavori. Anche per questo motivo si è provveduto a formulare una prima ipotesi che riguarderà una sospensione completa del servizio, programmando nel contempo un articolato servizio automobilistico sostitutivo che sarà attivato contestualmente alla sospensione del servizio ferroviario.
Per ridurre ulteriormente i disagi si farà coincidere la data di inizio sospensione del servizio ferroviario con quella prossima di fine del periodo scolastico in corso, così da verificare
l’efficacia di detto servizio in modo da poter apportare in tempo utile, ovvero entro l’inizio del nuovo anno scolastico, le eventuali opportune implementazioni o modifiche.

Nel corso dell’incontro oltre a stabilire i migliori criteri per ridurre i disagi ai pendolari è stato predisposto un gruppo di lavoro permanente composto dai rappresentanti delle istituzioni coinvolte (Ferrovie della Calabria ed amministratori dei Comuni interessati), per analizzare e risolvere eventuali problematiche che potrebbero sorgere durante tutto il periodo di esecuzione delle opere, considerando che la fase di maggior impegno coincide con il secondo semestre 2023 (periodo di sospensione del servizio della tratta Soveria M. – Catanzaro) e che fino al 31/12/2026, data ultima per completare tutti gli interventi, i restanti lavori interesseranno fondamentalmente varianti di tracciato ed interventi da effettuare in notturna.

Regione, nuovo piano di assunzioni per costituire equipe dedicate alle scuole per alunni con Dsa

CATANZARO – Oltre 6 milioni di euro e 74 nuove assunzioni: è questo l’impegno assunto e messo in atto dalla Regione Calabria per la realizzazione del progetto pilota “Interventi per l’individuazione precoce e la presa in carico degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) negli istituti scolastici della Regione Calabria”.

A comunicarlo è il vicepresidente con delega all’Istruzione Giusi Princi, attraverso una nota indirizzata a tutti gli istituti scolastici della Calabria. Compiaciuta, Princi fa presente che da parte delle ASP è in atto un imponente piano di assunzioni di personale sanitario, che permetterà di rispondere in modo adeguato ai bisogni formativi degli alunni con DSA.

“A seguito del fabbisogno calcolato da ciascun distretto sulla base dei propri organici – afferma la Vice di Roberto Occhiuto – sono in corso le operazioni per individuare, su scala regionale, 74 nuove professionalità a tempo determinato, di cui: 15 neuropsichiatri infantili, 28 psicologi, 28 logopedisti, 3 assistenti sociali. Per i profili di psicologi, di logopedisti e di assistenti sociali, si sta operando con lo scorrimento di graduatorie aperte presso le ASP e specificatamente: AO Pugliese e ASP CS per la categoria degli psicologi, ASP CS per la categoria dei logopedisti, ASP di VV per la categoria degli assistenti sociali. In merito alle unità di neuropsichiatra infantile, essendo state esaurite le graduatorie, si sta procedendo a reclutarle tramite nuovo avviso pubblico gestito dall’ASP di CZ. L’avvio del progetto – spiega ancora Giusi Princi – è previsto per il mese di settembre, in coincidenza con l’avvio del nuovo anno scolastico”.

I disturbi specifici di apprendimento scolastico (dislessia, disgrafia, discalculia) sono molto frequenti. L’incidenza dei disturbi nel suo complesso è stimata intorno al 5% del totale degli alunni, con un’elevata variabilità regionale.

“Attraverso un approccio multi professionale – si legge nella nota a firma del vicepresidente – agli studenti con DSA sarà garantito un percorso diagnostico e di presa in carico rapido con percorsi di accesso facilitati ai servizi. In ogni distretto Sanitario delle singole ASP Provinciali (Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia), infatti, saranno attivate una o più equipe dedicate, formate da psicologo, logopedista e neuropsichiatra infantile che, su richiesta dei singoli istituti (previo consenso informato delle famiglie), interverranno nelle scuole (a scelta delle famiglie in orario pomeridiano anche presso la struttura pubblica). In caso di conferma diagnostica si provvederà al rilascio della relativa certificazione garantendo, ove richiesto, il necessario supporto alla scuola anche per la predisposizione del Piano Didattico Personalizzato (art.5 legge 170/2010). Parallelamente, d’intesa con l’USR-Calabria, saranno organizzati incontri formativi/informativi destinati al personale docente interessato”.

“Fortemente sostenuto dal Presidente Occhiuto, questo è un traguardo importantissimo per la nostra Regione – conclude Giusi Princi – perché finalmente le famiglie per la diagnosi e per la certificazione degli studenti con DSA potranno contare sul servizio pubblico sanitario, anziché ricorrere al servizio privato. Una collaborazione metodica tra Scuola, Famiglia e Sistema socio-sanitario che permetterà di identificare precocemente il disturbo, al fine di scongiurare la dispersione scolastica (cioè l’abbandono precoce degli studi), promuovere il successo formativo e l’inclusione degli studenti, attenuando il disturbo e quindi favorendo il corretto raggiungimento degli obiettivi di apprendimento previsti. Vorrei sottolineare il prezioso lavoro che sta ponendo in essere il Dipartimento Salute della Regione Calabria, d’intesa con i Commissari delle ASP e tutto il rispettivo personale”.

Regione, Occhiuto: “Staine e Calabrese nuovi assessori in Giunta”

CATANZARO – “Sulla base delle proposte avanzate dai partiti della coalizione di centrodestra, che sostiene il mio governo regionale, ho deciso i nomi dei due nuovi assessori che faranno parte della Giunta. Entrano nella squadra Emma Staine per la Lega e Giovanni Calabrese per Fratelli d’Italia.
Ringrazio gli assessori Tilde Minasi e Fausto Orsomarso per il prezioso lavoro svolto in questo anno”.  Così afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, che oggi, nel corso di un punto stampa alla Cittadella, renderà note le nuove deleghe.

Formazione, la Regione stanzia 2 milioni per gli ITS calabresi

CATANZARO – Un impulso da 2 milioni di euro è quello che la Regione ha destinato alle Fondazioni ITS del territorio calabrese per rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche, incentivando al contempo formazione e possibilità occupazionali per i giovani. Una fucina di futuri lavoratori altamente specializzati.

Sono 8 le Fondazioni degli Istituti Tecnici Superiori della Calabria che rappresentano quel segmento di formazione terziaria non-universitaria i cui presidenti sono stati quest’oggi invitati e ricevuti dal Vicepresidente della Giunta, Giusi Princi, ad una riunione tecnico-operativa a cui hanno preso parte anche il Direttore generale ed il Dirigente del settore Istruzione.

L’incontro è stato arricchito dal prezioso contributo del Vicepresidente nazionale della Rete Fondazioni – ITS, Alessandro Mele, con cui sono state gettate le basi per potenziare maggiormente le aree tecnologiche e produttive applicate agli ambiti professionali calabresi: dalla mobilità al turismo, dall’energia alla comunicazione, sino al made in Calabria in tutte le sue forme (meccanica, elettronica, agricoltura, servizi alle imprese, nuove tecnologie). L’obiettivo prioritario che il tavolo in Cittadella si è dato è far conoscere meglio queste realtà alle famiglie e, soprattutto, agli studenti quale opportunità strategica di connessione tra le politiche di istruzione, formazione e lavoro, con quelle industriali.

 

Si è discusso sulla costituzione di un’unica rete regionale degli ITS con la prospettiva di divulgare l’offerta formativa dell’ITS in tutte le scuole di secondo grado della regione, di realizzare nuove sedi con campus, di promuovere partnership internazionali e stage per studenti, incentivati con borse di studio regionali, di sottoscrivere convenzioni con le università calabresi per il riconoscimento dei crediti formativi al fine di realizzare sistemi di passerella per il conseguimento di lauree triennali. Gli ambiziosi traguardi che il meeting si è prefisso potranno essere realizzati grazie ad un importante investimento regionale: 2 milioni di euro per l’annualità 2022, a cui si uniranno i 27 milioni di Fondi comunitari per il periodo 2023-2030 e le ulteriori risorse nazionali previste dal PNRR.

“È una fase importante per gli ITS, di doppio investimento da parte del Governo e della Regione, per creare opportunità per i giovani e per le imprese – ha sottolineato Alessandro Mele – senza dimenticare che c’è una legge in merito, che è in corso di riforma e che sta per essere emanata. Ma sono felice che finalmente la Calabria giochi un po’ d’anticipo, dimostrando lungimiranza e voglia concreta di riscattarsi“. “È solo il preludio per promuovere l’occupazione giovanile rafforzando le condizioni per lo sviluppo del settore economico-produttivo che diventa sempre più competitivo, innovativo, in coerenza con i parametri europei – afferma il Vicepresidente Giusi Princi – Una strategia politica che ha visto il Presidente Roberto Occhiuto primo sostenitore, già da parlamentare, degli ITS e del valore della formazione duale”.

Regione, al via i lavori del nuovo Consiglio

REGGIO CALABRIA – Con l’avvio della prima seduta del Consiglio regionale eletto lo scorso 4 ottobre, si apre ufficialmente la XII Legislatura regionale con il presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto.

All’ordine del giorno dei lavori l’elezione dei componenti dell’Ufficio di Presidenza.

Al banco della Presidenza siede “il consigliere regionale più anziano di età tra i presenti”, Francesco Afflitto, eletto con il Movimento 5 Stelle.
Presidente dell’assemblea dovrebbe essere eletto, salvo sorprese, Filippo Mancuso, in quota Lega – Salvini Premier. Inoltre l’Aula dovrà eleggere, come indicato al secondo punto dell’ordine dei lavori, i due vice presidenti, uno in quota alla maggioranza, l’altro all’opposizione. Analoga ripartizione riguarderà l’elezione dei due segretari-questori, punto conclusivo della seduta.
Secondo quanto stabilito dal nuovo regolamento interno del Consiglio regionale, le votazioni, separate per ciascuna carica, si svolgono a scrutinio segreto. Per l’elezione del presidente, è necessaria la maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio. Se dopo due scrutini nessun candidato ottiene la maggioranza richiesta, nel terzo, da tenersi nel giorno successivo, è sufficiente la maggioranza dei voti dei Consiglieri regionali. Nel caso in cui anche dalla terza votazione non dovesse scaturire la maggioranza, si procede al ballottaggio fra i due candidati che nel precedente scrutinio hanno ottenuto il maggior numero dei voti e viene proclamato eletto quello che consegue la maggioranza dei voti. A parità di voti è eletto il più anziano d’età.
Per le successive elezioni, sempre con votazioni separate ed a scrutinio segreto, si procede all’elezione, dei due Segretari-Questori. Sono eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti, ed a parità di preferenze viene eletto il più anziano d’età.
    

“Comunità in partecipazione diretta” sostiene Occhiuto. Rinaldo: «Svolta possibile»

RENDE – «“Oltre la politica c’è altro!”, “Diversamente politico!”. Con questi slogan e la loro spiegazione dichiariamo la nostra scelta a favore di Roberto Occhiuto per il governo di cambiamento della regione Calabria con la tanto auspicata e mai intrapresa valorizzazione delle nostre enormi risorse naturali ed umane».  

A ribadirlo in una nota è la “Comunità in partecipazione diretta – comitato di cittadini” che con il suo portavoce Carlo Rinaldo, ha fatto sapere di sostenere la candidatura di Occhiuto. «La nostra conoscenza personale, della persona, del politico, amministratore, professionista, imprenditore, dell’impegno, preparazione,  approfondimento e tenacia che mette nel suo lavoro, ci fanno propendere per lui e il suo schieramento. Il giusto mix di approfondita conoscenza del settore pubblico e del privato condito da una grandissima propensione al duro lavoro (come ha dimostrato anche Mario a Cosenza), merce rara per molti politici. Altri delle sue liste hanno un profilo simile, su tutti Gianluca Gallo, valido amministratore, Assessore regionale, avvocato affermato, già sindaco di Cassano e consigliere regionale. Ma anche Valeria Pizzuti, Pierluigi Caputo ed altri che non posso citare per brevità. Con a latere la vicinanza, da senatrice, di Fulvia Caligiuri anche lei imprenditrice e profonda conoscitrice del mondo del lavoro». 

La nota di Carlo Rinaldo ribadisce oltre al sostegno anche la convinzione che: «Con loro e con noi, “Svoltare si può!».

Condipodero (Coni Calabria): «Sport vincente amato da tutti ma dimenticato dalla Regione Calabria»

CATANZARO – Il presidente del Comitato regionale del Coni, Maurizio Condipodero, “non la tocca piano” di certo sulla ripartizione dei fondi regionali allo sport. Di seguito la sua dichiarazione sulla gestione dei fondi della Regione Calabria:

Il mondo dello sport calabrese esprime enorme soddisfazione per i risultati ottenuti dall’Italia ai Giochi di Tokyo, dove la spedizione azzurra, guidata dal presidente Giovanni Malagò e dal capo delegazione Carlo Mornati, ha scritto la storia conquistando il maggior numero di medaglie nelle Olimpiadi moderne.
Un successo che dimostra come il CONI, che ha portato in Giappone atleti provenienti da tutte e 21 le Regioni e Province autonome italiane, sia un’eccellenza assoluta in termini di preparazione olimpica e management sportivo.

In questo contesto, lo sport calabrese è orgoglioso di essere parte di una realtà straordinaria e prestigiosa di cui è riconosciuto il merito ai massimi livelli istituzionali.
Lo sport è un attore della vita sociale a pieno titolo e, in questi anni durissimi per il Paese, ha dimostrato di essere il motore della rinascita e della ripartenza dell’Italia.

Ma in Calabria tutto questo è colpevolmente ignorato da chi ha responsabilità di governo. E per questo il mondo dello sport regionale, che ha condiviso una comune posizione in occasione dell’ultima riunione del Consiglio regionale del Coni, esprime forti perplessità sull’operato della Regione Calabria in materia di ripartizione delle risorse per il sostegno alle attività sportive e, in particolare, di quelle destinate ai titolari e gestori di alcune strutture.

Pur apprezzando l’attenzione rivolta a specifici segmenti del panorama sportivo, duramente provati dalle conseguenze di oltre un anno e mezzo di pandemia, si stigmatizzano le modalità totalmente discrezionali con cui si è ritenuto di individuare le priorità operative e di soddisfare alcune aspettative invece che altre.

Sia chiaro che lo sport calabrese è unito e continua a fare della coesione un tratto caratterizzante della propria azione. In particolare, sotto la presidenza regionale dell’Avvocato Maurizio Condipodero, il motto è stato e continua a essere “tutti per uno, uno per tutti”. Per questo, non è accettabile che la Regione Calabria segua percorsi e logiche che nulla hanno a che vedere con la tutela e promozione dell’intero movimento sportivo regionale, ancor meno ammissibili con l’approssimarsi dell’appuntamento democratico per il rinnovo del Consiglio regionale, dopo la prematura scomparsa della presidente Jole Santelli.

Il messaggio che intendiamo mandare è chiaro: nessuno pensi di strumentalizzare lo sport e di emanare atti dal contenuto e dallo spirito clientelari, volti ad accontentare, a turno, chi giustamente protesta per manifestare la preoccupazione e la paura di non sopravvivere a questa drammatica fase.

Il discutibile modus operandi della Regione Calabria nell’erogazione dei fondi è solo la punta dell’iceberg di una serie di comportamenti amministrativamente scorretti, che non è più possibile ascrivere soltanto alla mancanza della più essenziale pedagogia istituzionale e dell’educazione al bon ton della cosa pubblica.

La Regione Calabria – e desta rossore doverlo ricordare a chi è chiamato a rappresentare i cittadini al massimo livello istituzionale – ha il dovere di confrontarsi con chi rappresenta le federazioni, gli enti di promozione sportiva e le discipline associate: ovvero il vertice del Coni regionale e la giunta eletta dal Consiglio calabrese del Comitato olimpico, il “parlamento” dello sport che – si ricorda sommessamente a chi dovesse averlo dimenticato – è un ente pubblico. L’unico ente pubblico preposto a parlare in nome e per conto di chi esercita attività sportiva.

Ci domandiamo con chi si sia confrontata la Giunta regionale presieduta da Antonino Spirlì prima di decidere come destinare risorse che avrebbero potuto soddisfare un’amplia platea di beneficiari, di federazioni e di società in difficoltà. E ci chiediamo anche sulla base di quali criteri si sia proceduto alla nomina di organismi regionali deputati a confrontarsi con le istituzioni sportive, scelti attraverso procedure assai discutibili che, ne siamo convinti, potranno essere di interesse delle autorità deputate ad accertare la regolarità dell’azione amministrativa.

Sullo sfondo si staglia una sconcertante incapacità di confronto e di relazione con gli attori istituzionali del mondo sportivo, in discontinuità con l’alto spirito di collaborazione che ha contraddistinto le giunte Oliverio e Santelli; incapacità che si associa, forse, alla convinzione di non dover rendere conto né alla legge, né alle istituzioni sportive, né soprattutto alla generalità dei cittadini.

Prima di assumere questa ferma e decisa presa di posizione pubblica, abbiamo invano tentato di intraprendere con la Regione un percorso trasparente, di reciproca legittimazione e di dialogo nell’interesse collettivo.

Adesso, però, non è possibile continuare a tacere. Lo sport non è terra di conquista e la libertà di chi si impegna nello sport non è saccheggiabile politicamente da nessuno.

In vista delle prossime elezioni regionali, chiederemo a tutti coloro i quali intendono cimentarsi nella gestione della “res publica” un impegno chiaro e circostanziato per il bene dello sport, che è bene comune e non bene di alcuni.

Avere a cuore il nostro mondo non significa pubblicare sui social qualche post per saltare sul carro del vincitore che, in questo 2021, più volte è stato bardato d’azzurro e del nostro Tricolore, grazie ad anni di sacrifici e di impegno di atleti, tecnici e dirigenti. Noi a quei sacrifici e a quell’impegno continueremo a dare voce, con rispetto per tutti ma senza timore reverenziale verso nessuno.

Scuole, in arrivo ordinanza di chiusura per 2 settimane

CATANZARO – Il presidente della Regione, Nino Spirlì, nel corso della riunione dell’Unità di crisi per il Covid-19, avvenuta questa mattina, ha sottolineato la necessità di sospendere la didattica scolastica in presenza in tutte le scuole di ordine e grado e nelle università della Calabria.
La disposizione verrà ratificata da una specifica ordinanza, che sarà in vigore da lunedì 8 marzo 2021 fino alle due settimane successive. La didattica in presenza sarà consentita solo nei casi di handicap gravi degli studenti e per un numero limitato di ore.
Nel corso della riunione – alla quale ha preso parte anche il commissario della Sanità, Guido Longo – il presidente Spirlì ha sollecitato un intervento deciso per arginare le varianti del virus. «Non si può attendere ancora per cercare di contrastarle. La nostra sanità – ha detto – non può reggere l’urto di un forte aumento di casi di contagi».
L’Unità di crisi ha perciò ritenuto opportuno attivare con rapidità il sequenziamento per lo screening delle varianti del virus già note, in parallelo all’incremento della campagna vaccinale.
È stato inoltre preso atto che l’Azienda ospedaliera “Mater Domini” di Catanzaro, in convenzione con il centro di genomica dell’Università “Magna Graecia”, ha già avviato una indagine specifica con tamponi provenienti da tutte le cinque province della Calabria.

I PUNTI DI VACCINAZIONE

L’Unità di crisi ha anche stabilito effettuare l’analisi dei volumi delle attività dei punti di vaccinazione, al fine di verificare l’andamento reale della campagna. È stato anche deciso di istituire 32 centri vaccinali presso i Comuni capofila dei distretti socio-assistenziali.
Evidenziata, inoltre, una carenza nel funzionamento dei 78 punti di somministrazione presenti sul territorio regionale.
La questione è stata al centro di un’altra riunione, avvenuta questo pomeriggio, alla quale hanno partecipato – oltre al presidente Spirlì e al commissario Longo – tutti i direttori generali e i commissari delle Aziende sanitarie provinciali e ospedaliere della regione. Durante il vertice, è stato analizzato l’attuale andamento della campagna vaccinale e – su sollecitazione di Spirlì e Longo – sono state individuate soluzioni utili a incrementare la somministrazione delle dosi in tutto il territorio regionale.

SPIRLÌ: «DECISIONI INDISPENSABILI»

«La necessità di arginare l’avanzata del Covid e delle sue varianti – afferma Spirlì – ci porta a prendere decisioni indispensabili. Tutti sappiamo che il popolo più aggredito dalla variante inglese è quello dei più giovani. Non possiamo permetterci di far arrivare questa onda d’urto sulla sanità e dobbiamo necessariamente prendere i provvedimenti del caso. Uno dei primi è questo: le scuole si fermano per due settimane. Durante questo periodo inizieremo la vaccinazione del personale scolastico che si renderà disponibile. Nessuno entrerà a scuola, salvo i casi di comprovata disabilità. Il resto dei giovani studierà da casa con il collegamento a distanza».
Quanto alla campagna vaccinale, «prosegue con i dovuti aggiustamenti. Oggi abbiamo fatto il punto sulle persone già vaccinate e messo in atto un piano suppletivo, che si aggiunge a quello già presente. Saranno aperti altri 32 punti vaccinali, oltre agli attuali 78. Ho chiesto con vigore che alle categorie già autorizzate si aggiungessero i disabili, i patologici, tra cui anche quelli pregressi, assieme agli accompagnatori e ai conviventi, utilizzando anche i medici di Medicina generale. Seguirò tutto personalmente, facendo anche visita ai centri vaccinali per verificare i modi in cui il servizio viene prestato». 

 

Sport, 103mila euro per società dilettantistiche calabresi

CATANZARO – Il dipartimento Presidenza della Regione Calabria, Settore Sport, su input del presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, che ha la delega in materia, nel giro di pochi giorni completerà una serie di liquidazioni a favore di 95 società dilettantistiche calabresi, per un totale di 103mila euro. Sono già stati liquidati, con due distinti decreti (del 13 e 16 novembre), circa 78mila euro per un totale di 33 associazioni sportive.

Sono inoltre previsti ulteriori interventi a favore delle asd calabresi, la cui attività risulta completamente bloccata a causa dell’emergenza covid.

È in via di predisposizione un decreto per la liquidazione di quasi 25mila euro a favore di altre 15 associazioni. Restano da erogare, per l’anno 2019, fondi per ulteriori 47 asd, per le quali il dipartimento è in attesa di integrazioni.

«Si tratta – spiega la Presidenza della Regione – di un intervento economico importante che ha il fine di sostenere lo sport dilettantistico in un periodo di profonda crisi come quello attuale».