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Gianni Testa coach ad Area Sanremo 2017

ROMA – Gianni Testa sarà uno dei coach ad Area Sanremo 2017. Il noto vocal coach/producer calabrese sarà impegnato infatti durante i giorni della kermesse sanremese dal 27 ottobre, dove si terranno i corsi di formazione per gli artisti in gara. A nominarlo sono stati direttamente il presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica Maurizio Caridi ed il direttore artistico di Area Sanremo Stefano Senardi.

«Sono felicissimo di questo traguardo raggiunto nella mia carriera . Area Sanremo rappresenta una delle poche se non l’unica  realtà concreta per i giovani che vogliono intraprendere una carriera fatta di contenuti. Sono entrato in punta di piedi a fare da coach ad Area Sanremo Toscana, in giuria con Giovanni Germanelli e Valentina Farci, grazie ad Elisabetta Agonigi e Giulia Bernini, con i quali ho instaurato un rapporto bellissimo immediatamente. Lì ho conosciuto Nazzareno Nazziconi, Direttore Artistico e Presidente di Anteros Produzioni, con il quale si è aperto subito un magnifico dialogo e una stima reciproca incredibile. La grande professionalità  del presidente dell’orchestra sinfonica Maurizio Caridi sicuramente sarà il grande motore di questa edizione 2017. I giovani artisti italiani hanno bisogno di potersi confrontare con un grande palcoscenico ed Area Sanremo è l’ideale».

Gianni Testa è stato corista dei programmi di Rai Uno “I migliori anni” ,”L’anno che verrà”, ecc . e performer teatrale tra in molti musical, tra i quali con Massimo Ranieri “Hollywood” ed “Il grande campione”.

Numeri da record per Area Sanremo 2017

104 tappe di Area Sanremo Tour tra Selezioni, Finali Regionali e Festival associati svoltesi in tutta Italia, contro le 40 inizialmente previste; 2.890 iscritti, dei quali 1.720 decretati idonei; quasi 800 i giovani che arriveranno a Sanremo nelle prossime due settimane per le selezioni delle fasi semifinali e gli stage in programma al “Palafiori”. Un deciso incremento rispetto alla scorsa edizione: si è infatti passati dai già eccezionali 400 semifinalisti del 2016 ai circa 800 di quest’anno, senza precedenti.

«Si apre l’edizione dei record, in quanto a presenze e partecipazione – ha dichiarato Massimo Cotto, presidente della Commissione di Valutazione –. Da sempre siamo abituati a privilegiare la qualità e la sostanza, ma non possiamo non essere entusiasti della risposta dei ragazzi, che ci hanno accolti in ogni città con grande calore».

La settimana di inizio di Area Sanremo porta l’Organizzazione – la Fondazione Orchestra Sinfonica in collaborazione con Anteros – a tirare dunque le prime somme. «Con orgoglio voglio sottolineare che il progetto relativo al Tour Area Sanremo, presentato durante lo scorso Festival della Canzone, è andato ben oltre le più rosee aspettative, – afferma il Presidente della Fondazione, Maurizio Caridi – stabilendo di fatto il record storico di partecipazione dei ragazzi e dei Media che ne hanno seguito i lavori dal Sud al Nord del Paese. Un serio e gran lavoro di squadra che ha palesato il successo del progetto stesso e la conseguente enorme visibilità che ci da’, di fatto, ragione nel voler proseguire in questa direzione».

Il “Tour” porterà sicuramente a Sanremo molti nuovi artisti di alto livello, avendo superato almeno due severe selezioni. Talenti che hanno potuto fruire di stage professionali e molto apprezzati tenuti dalla Commissione Ufficiale composta da Stefano Senardi, Massimo Cotto, Antonio Vandoni e Maurizio Caridi. «Le buone notizie fatte di numeri sono però anche confortate dalla sostanziale alta qualità del Tour stesso e della partecipazione dei ragazzi, fatta di entusiasmo e voglia di crescere, testimoniata dai numerosi feedback sui social, ma prima ancora vis-à-vis durante le tappe – aggiunge ancora Caridi –. Tutto ciò ci rende orgogliosi e ci fornisce un riconoscimento tutt’altro che scontato perché, come diciamo sempre, noi puntiamo sui ragazzi».

Programma

Si partirà, quindi, giovedì 19 ottobre e fino a domenica 22, per poi riprendere da giovedì 26 a domenica 29 ottobre. Le Fasi Finali si disputeranno, poi, dal 24 al 26 novembre, con le audizioni davanti alla Commissione di Valutazione con l’esecuzione del brano inedito. Da queste fasi scaturiranno i nomi di coloro che avranno la possibilità di esibirsi davanti alla Commissione Rai per accedere all’edizione 2018 del Festival della Canzone Italiana nella categoria “Giovani”.

Partners di Area Sanremo sono: Radio Italia, la radio ufficiale di Area Sanremo; la SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori; Anteros Produzioni, azienda leader nel settore del management; Michele Affidato, Maestro Orafo fornitore ufficiale dei premi di Area Sanremo; il Casinò di Sanremo ed il Club Tenco.

Guida Vita 2018 premia il vino Telesio 2014

Importanti traguardi per i vini calabresi.

Il vino Telesio 2014, Terre di Cosenza DOP Donnici, prodotto dalla storica cantina Spadafora1915, ha ottenuto il massimo punteggio da Guida Vitae 2018 presentata a Milano, la prestigiosa Associazione Italiana Sommelier, diretta da Antonello Maietta, che promuove numerose ed importanti attività di enogastronomia che vengono organizzate per i soci: degustazioni guidate, seminari a tema, cene, gite presso aziende vinicole in Italia e nel mondo. In tutto, sono state sei le etichette di altrettante cantine calabresi, tra cui appunto il Telesio 2014, unico della provincia di Cosenza. Ad annunciare l’importante  risultato raggiunto dalla storica  cantina Spadafora1915, è stata la presidente dell’AIS Calabria, Maria Rosaria Romano. Grande soddisfazione, per Ippolito Spadafora titolare, della Cantina cosentina che ha dichiarato anche che “il risultato raggiunto è il frutto di un grande lavoro di squadra, dalla vigna fino in cantina e che nulla viene lasciato al caso”.

Rubinetti a secco, Guccione, «Questa è la nuova soap opera di Occhiuto»

COSENZA – «Rubinetti a secco. Ecco il titolo della nuova soap opera di Mario Occhiuto. Se non fosse per le pene dell’inferno a cui sono sottoposti i cosentini. L’amministrazione comunale e il primo cittadino non possono essere spettatori in una congiuntura così difficile, con un calo della portata d’acqua direttamente dalle sorgenti. Il calo è fisiologico, ma nessuna misura eccezionale è stata messa in atto per garantire l’erogazione di un servizio essenziale». E’ quanto afferma Carlo Guccione, consigliere comunale e coordinatore della coalizione La Grande Cosenza. «Giocare allo scaricabarile, chiamando in causa – sostiene Carlo Guccione – le amministrazioni comunali precedenti e la Sorical, è uno sport praticato troppo spesso dal sindaco architetto.  In sette anni non ha fatto nulla per ridurre le perdite.  La competenza sulle rete idrica cittadina è tutta di Occhiuto e non della Sorical. Il sindaco deve smetterla di raccontare falsità. Piuttosto che impiegare una cifra importante per le luminarie, pensi a come arginare il problema della dispersione idrica. Il problema deve essere affrontato con misure eccezionali utilizzando la protezione civile per garantire in città la distribuzione dell’acqua. In alcuni quartieri arriva soltanto per un’ora. La diminuzione della portata delle sorgenti non si risolverà in tempi brevi. Per questo è necessario garantire tutte le misure necessarie affinché si diano risposte concrete in un momento eccezionale di difficoltà. L’amministrazione comunale non può essere spettatrice e non può cercare di ingaggiare un corpo a corpo con Sorical per tentare di scaricare le proprie responsabilità e la mancanza di iniziative che segnalano una inerzia amministrativa su questo terreno da parte dalla giunta comunale». «La rete idrica – continua Carlo Guccione – è un colabrodo. Lo sappiamo bene. Occhiuto se ne infischia. Ha soltanto l’abilità di mostrare un impegno nei fatti inesistente. Non pensa di attivare procedure minime, essenziali come la presenza della protezione civile in quei quartieri dove l’acqua è un miraggio che dura al massimo due ore al giorno con il rischio concreto per la salute di molti cittadini. Tra le luci e l’acqua Occhiuto preferisce le prime senza ombra di dubbio. Le luminarie sono un tema da mettere in cima alla sua agenda amministrativa. E l’acqua? L’acqua viene dopo il marketing territoriale, le luminarie, la Cosenza Marittima. Ormai è in pieno delirio. Non mi meraviglierei se Occhiuto pensasse di risolvere il problema idrico desalinizzando l’acqua di Paola e utilizzando lo stesso procedimento in atto negli Emirati Arabi. Siamo in presenza di una amministrazione senza concretezza, che ha trasformato la nostra città in un luogo senza servizi essenziali e poco appetibile per chi decide di viverci. Non basta una gita lungo il Mab o nei tesori, peraltro anche abbandonati, del centro storico. Serve altro per trasformare Cosenza in una città europea, vivibile, sostenibile. Serve l’acqua, in primis».

 

Disfatta del Catanzaro alla prima di Dionigi

Catanzaro – Matera 0-2

CATANZARO (3-4-3): Nordi; Riggio, Sirri, Gambaretti (29′ st Nicoletti); Zanini, Onescu, Benedetti (29′ Marin), Spighi (14′ st Imperiale); Puntoriere (13′ st Infantino), Letizia, Falcone (29′ st Kanis). In panchina Marcantognini, Marchetti, Di Nunzio, Pellegrino, Lukanovic, Anastasi. All: Dionigi

MATERA (4-4-2): Golubovic; Scognamiglio, Mattera, De Franco, Sernicola; Angelo, De Falco, Urso, Giovinco (28′ st Battista); Strambelli (35′ st Maciucca), Casoli (44′ st Buschiazzo). In panchina Mittica, Stendardo, Salandria, Hysaj, Colucci, Tonti, Cornacchia. All: Auteri

ARBITRO: Mei di Pesaro

MARCATORI: 30′ pt Casoli, 49′ st Battista

NOTE: Angoli: 3 per il Matera, 4 per il Catanzaro. Ammoniti Riggio ( C ), Sirri ( C ), Benedetti ( C ), Battista (M). Espulso Scognamiglio (M). Recupero 1′ pt, 5′ st.

CATANZARO – Finisce tra i fischi del Ceravolo l’esordio di Dionigi sulla panchina giallorossa. Contestazione per la verità indirizzata più ai calciatori che al nuovo tecnico, che dovrà lavorare innanzitutto per risollevare il morale delle sue truppe.

Primo tempo dai due volti per i giallorossi. Il Matera, ha meccanismi rodati, al contrario del nuovo Catanzaro di Dionigi. Motivo per cui i giallorossi non riescono ad avere una costruzione pulita dell’azione dal basso. I padroni di casa hanno però altre armi per provare a colpire: adottano una serie di marcature a uomo aggressive a tutto campo, in modo da creare duelli individuali che disturbino anche la fase iniziale del possesso Lucano, in cui, come da volontà di Auteri, sono coinvolti anche portiere e difensori. Le marcature preventive funzionano, e il Catanzaro riesce a creare alcune occasioni proprio dal recupero palla nella metà campo avversaria, come al 25′, quando Onescu ruba palla a De Falco, prova la conclusione ma spedisce alto sopra la traversa. Il Matera dal canto suo adotta uno schieramento fluido: 3-4-3 in fase offensiva pronto a diventare 4-4-2 quando la palla è tra i piedi degli avversari. A determinare il cambio di modulo è lo scivolamento di Scognamiglio da centrale di destra della difesa a 3 a terzino della difesa a 4, con Sernicola che sul lato opposto scala da esterno sinistro del 3-4-3 a terzino. E’ proprio il materano classe ’97 alla mezz’ora, nel momento migliore del Catanzaro, a creare i presupposti per il vantaggio: riceve palla largo in isolamento contro Spighi e lo punta: il terzino giallorosso nulla può contro la velocità dell’ala di proprietà della Ternana che crossa in mezzo e trova De Falco. Nordi respinge la conclusione dell’ex Bari ma si fa cogliere impreparato sulla ribattuta di Casoli. 

Nella seconda frazione i giallorossi cercano di controllare maggiormente il pallone per trovare il pareggio. Ma i nuovi movimenti offensivi sono ancora da collaudare e il Matera riesce ad assorbire piuttosto bene i tentativi avversari. I lucani sfiorano il raddoppio all’8′, quando su una punizione apparentemente innocua la difesa si fa cogliere impreparata: Casoli prende posizione sul proprio marcatore ma, a due passi dalla porta, calcia addosso a Nordi. La situazione però sembra poter svoltare per le aquile: al 12′ Scognamiglio, piuttosto ingenuo, viene espulso per doppia ammonizione. A questo punto Dionigi ci crede e inserisce anche Infantino per Puntoriere, mentre Auteri è costretto a virare sul 4-4-1 in fase difensiva, con Angelo che si abbassa in posizione di terzino e Strambelli che si allarga sulla fascia destra a centrocampo. I padroni di casa cercano strenuamente il pareggio, costruendo soprattutto sul lato sinistro. Proprio da quel lato al 22′ nasce un cross su cui si avventa Falcone, nomen omen, per la rete del pareggio; l’arbitro però strozza l’urlo della curva ovest, annullando il gol per una trattenuta in area di Infantino. La partita si trascina così verso la sua conclusione quando accade l’imponderabile: al 4′ di recupero, sugli sviluppi di una rimessa laterale nella propria trequarti, c’è un’incomprensione tra Nordi e il neo entrato Nicoletti. Urso recupera palla e appoggia a Battista che a porta vuota non può sbagliare: gol del definitivo 2-0 che scatena l’ira del Ceravolo.

Al di là del risultato, è bene rimarcare alcuni aspetti positivi per i giallorossi: nel primo tempo le marcature a specchio sul 3-4-3 avversario hanno funzionato alla perfezione e c’è voluto un grande spunto di Sernicola per creare il vantaggio materano. Bisognerà invece migliorare in fase offensiva, specie nelle combinazioni in fascia che hanno caratterizzato il secondo tempo del Catanzaro. Si spera per Dionigi che le tre settimane di adattamento, da lui pronosticate in conferenza stampa, siano sufficienti.

 

Emanuele Mongiardo

Stefano Caccavari e La “Mulinum” di San Floro al G7 sull’Agricoltura

CATANZARO – La startup Mulinum di San Floro è stata invitata al primo convegno sulle filiere agroalimentari che si é tenuto oggi a Bergamo, nella sede dell’Università della città lombarda, sede del G7 agricolo. Alla platea Stefano Caccavari ha presentato l’iniziativa imprenditoriale realizzata in Calabria con la nascita della filiera dei grani antichi biologici, soffermandosi anche sui futuri sviluppi in Toscana e altre regioni d’Italia. Mulinum rappresenta il primo caso in Italia di promozione di una filiera dal basso, grazie all’ uso dei social network e al supporto di centinaia di investitori. «Rappresentare il sud al G7 agricolo di Bergamo – ha detto Caccavari – è motivo di orgoglio proprio quando tutti pensano che al Sud non si possa creare valore e sviluppo. Noi di Mulinum esportiamo in altre regioni senza nessuna difficoltà, perché il modello è replicabile e scalabile senza difficoltà per chiunque voglia fare sana impresa».

Stella Cometa, domani si inaugura “La Casa di Silvana”

COSENZA – Domani, sabato 14 ottobre l’associazione Stella Cometa di Cosenza intitolerà la propria sede amministrativa (accoglienza e uffici) di via Popilia a Silvana Grandinetti. Silvana era una socia e volontaria dell’associazione, scomparsa improvvisamente lo scorso 11 settembre. «Ciao cara Silvana – scrivono i volontari dell’associazione – la tua assenza si avvertirà tutti i giorni, ma il tuo ricordo sarà sempre con noi». Per ricordare Silvana, Stella Cometa ha organizzato una messa alle 17.30, seguirà la cerimonia di intitolazione della sede, un aperitivo e musica dal vivo.

Moglie e madre di tre figli, ha avuto una vita segnata dalla malattia, ma ha accolto sempre con un sorriso e un caffè tutti coloro che si recavano a Stella Cometa. Volontaria da sette anni, si prendeva cura della “casa” dell’associazione. «Silvana è stata la nostra volontaria più tenace e costante. In occasione del suo 63° compleanno – dichiara il presidente Marco Soliberto – abbiamo pensato di dedicare a lei la nostra sede, lei che amava stare a Stella Cometa più che a casa sua». L’ingresso è aperto a tutti. È previsto anche un saluto ai volontari di servizio civile che hanno terminato l’esperienza nell’associazione.

Francesco Farina

“La scatola della Positività”, la Roccisano presenta il progetto per le scuole

L’Assessore regionale alla Pubblica Itsruzione Federica Roccisano ha presentato stamane nella Sala Oro della Cittadella regionale a Catanzaro la “Scatola della Positività”, un’inziativa legata al mondo delle scuole primarie e secondarie in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale. Con l’Assessore Roccisano erano presenti anche il direttore regionale dell’Ufficio Scolastico Regionale Diego Bouchè e il giornalista Carlo Macrì che da qualche settimana cura un inserto del Corriere della Sera “Buone Notizie” diretto da Elisabetta Soglio.
Il progetto, illustrato durante la conferenza stampa, è molto semplice: nelle scuole che decideranno di aderire verrà posizionata una Scatola della Positività, che raccoglierà ogni settimana le cosiddette buone notizie. 10 gli ambiti su cui gli studenti sono invitati a scovare buone pratiche: Creatività, Positività, Legalità, Socialità, Parità di genere, Sostenibilità, Equità, Inclusività, Glocalità, Felicità. Le notizie più belle confluiranno su un sito dedicato e le migliori consentiranno di ricevere degli alberi in dono per la propria scuola. «Partendo dalle scuole – ha detto l’Assessore Roccisano – vogliamo stimolare i ragazzi alla ricerca delle buone notizie, delle migliori pratiche, delle tante cose belle che accadono nella nostra regione. In una terra sovraesposta da un immagine spesso negativa, pensiamo sia giusto fare emergere anche tutto ciò che è bello e che funziona, magari anche meglio che in altri luoghi. I bambini saranno i registi di questo progetto. Attraverso i loro occhi forse scopriremo una realtà un po’ migliore di quella raccontata in Tv e sui giornali». Carlo Macrì, giornalista del Corriere della Sera, ha raccontato l’esperienza di “Buone Notizie”, il nuovo inserto del Corriere della Sera, che sta ottenendo ottimi risultati. «Finalmente – ha detto – nasce un modello diverso di fare giornalismo. Purtroppo le buone notizie hanno sempre avuto un valore secondario nelle scelte editoriali, ora però qualcosa sta cambiando. Si avverte quasi la necessità di pubblicizzare buone pratiche, esperienze positive, fatti belli. C’è bisogno di meno odio, ed è importante che questa cultura, come nel caso del progetto presentato oggi, nasca proprio nelle scuole».

Al Rendano “Cosenza Cultura”, il progetto promosso da Palazzo dei Bruzi

COSENZA –  L’Amministrazione comunale chiama a raccolta quanti animano la vita culturale sul territorio urbano, con proposte che parlano il linguaggio dell’arte, nelle sue diverse espressioni e sfaccettature. Il progetto – che si chiama ‘Cosenza Cultura’ – è quello di raggruppare tutti sotto un unico brand, che diventi elemento distintivo della produzione culturale della nostra città, segno di riconoscibilità per l’utente fruitore. Ci ha pensato l’Assessore alla cultura Jole Santelli che, con il suo staff, sta realizzando un lavoro di ricognizione, che può definirsi in progress. Una ‘opera aperta’ che nel tempo potrà arricchirsi di nuovi protagonisti, figli della dinamicità culturale del nostro tessuto urbano.

Lunedì 16 ottobre, alle ore 11, il palcoscenico per eccellenza della città, quello del Teatro “A. Rendano”, accoglierà gli attori di ‘Cosenza Cultura’: l’Amministrazione comunale presenti, il Sindaco Mario Occhiuto ed il vicesindaco Jole Santelli, e i rappresentanti delle varie realtà artistico-culturali , protagonisti del progetto – per un incontro con la stampa e i cittadini che vorranno partecipare al battesimo dell’iniziativa. Si presenterà anche la strategia comunicativa che l’Amministrazione intende realizzare per quello che possiamo definire il primo ‘cartellone unico’ della cultura in città.

 

Oggi riduzione idrica a Cozzo Badessa e Serra Sottana

COSENZA – Una riduzione della fornitura idropotabile si verificherà nella giornata odierna a Cozzo Badessa e a Serra Sottana, a seguito dell’interruzione dell’energia elettrica che  determinerà il fermo temporaneo dell’elettropompa Pozzo Lucida, in località Destro Tornaturo. Lo ha comunicato al Comune di Cosenza la Sorical precisando di aver ricevuto un preavviso in tal senso da parte di Enel Distribuzione.
Sorical fa contestualmente sapere che le normali erogazioni idropotabili a Cozzo Badessa e Serra Sottana saranno ripristinate non appena l’Enel provvederà a sua volta a ripristinare la fornitura dell’energia elettrica.

“Leggere&Scrivere”, Ferroni, «Inafferrabile la bellezza pirandelliana»

VIBO VALENTIA – A 150 anni dalla nascita di Luigi Pirandello il Festival Leggere&Scrivere 2017, contenitore culturale promosso dal Sistema Bibliotecario Vibonese, ha celebrato, tra i tanti appuntamenti in programma oggi, il grande scrittore con una lectio magistralis di Giulio Ferroni dal titolo “Pirandello siciliano, italiano, europeo”. Ferroni, critico letterario e scrittore, ha dedicato il suo racconto tenuto nell’auditorium dello Spirito Santo di Vibo Valentia alla genialità del drammaturgo siciliano. Ad ascoltarlo una platea molto giovane, composta non solo da studenti degli istituti scolastici cittadini ma anche di appassionati di letteratura italiana. Introdotto da Raffaele Suppa, dirigente dell’IIS Morelli-Colao, Ferroni ha espresso soddisfazione per «la grande vitalità culturale espressa dalla kermesse Leggere&Scrivere. Iniziative non ‘calate dall’alto’ che registrano una forte partecipazione della cittadinanza e delle scuole. Questo è di buon auspicio per il futuro». Romanzi, novelle, opere teatrali e cinema: nella elevata produzione letteraria di Pirandello vive un’ossessione che lo costringe a scrivere. «Io, dunque, sono figlio del caos», dice lo scrittore siciliano di sé. Partendo dall’opera di Antonio La Gamba, che il festival ha dedicato proprio alla genialità dell’autore di Uno Nessuno Centomila, Ferroni ha spiegato che le maschere greche sono fondamentali nelle sue opere, combinano la comicità con qualcosa di segreto e tracciano il forte legame della Sicilia con l’Antica Grecia. L’esposizione del critico si è soffermata poi sulla travagliata vita di Pirandello. Nato a Grigenti, ora Agrigento, dopo la scuola si sposta in Germania per continuare gli studi e da quel momento gira il mondo per presentare i suoi successi. «Un’enigmatica inquietudine – dice Ferroni – Quando si parla di letteratura e di un personaggio come lui si intrecciano storia e geografia. Contraddittorietà e fascino, bellezza inafferrabile. Tanti elementi sono centrali nella letteratura pirandelliana, l’importanza tra le relazioni umane, i rapporti fragili, lo sfottere tipico dei siciliani. Ancora i valori della famiglia, l’intimità».  Tocca motivi che domineranno la cultura europea, con grande attenzione allo sdoppiamento della personalità. Pirandello è attento al tema della follia, condizionato dalla malattia psichica della moglie. Si appropria, secondo il critico Ferroni, di elementi del teatro greco che, però, nel ‘900 risultano angosciosi. La letteratura, da Pirandello in poi, si porrà il problema di rappresentare il tempo e la sua contraddittorietà. Ferroni si sofferma poi sulle opere di Pirandello che hanno raggiungo un successo mondiale. Il Fu Mattia Pascal, Liolà, Così è se vi pare, Sei personaggi in cerca d’autore: Pirandello è riuscito a rompere il modello classico teatrale in maniera formidabile. Appassionato anche del cinema, il suo Si gira (poi Quaderni di Serafino) è anche il primo romanzo europeo e mondiale dedicato alle macchine da presa.

La programmazione del festival anche oggi è fittissima. La stella della terza giornata del Festival Leggere&Scrivere è senza dubbio Morgan. Il popolare cantante si racconta al pubblico di Vibo Valentia con l’incontro dal titolo “Fuori dal tempo. La storia e le canzoni di un protagonista del pop italiano”: appuntamento a palazzo Gagliardi, sala A, ore 21.

Da segnalare il dibattito “Ius soli: un tema che divide”. Se ne parlerà con il giudice Giuseppe Cricenti, Alfio Mastropaolo dell’università di Torino e la giornalista Flavia Perina (ore 17, sala A, palazzo Gagliardi).

Alle 17, in sala B, Marina Valensise presenta La cultura è come la marmellata. Promuovere il patrimonio italiano con le imprese (Marsilio, 2017), conversano con l’autrice Gilberto Floriani e Florindo Rubbettino. Alle 17, sala C, Filippo Maria Battaglia presenta Ho molti amici gay. La crociata omofoba della politica italiana (Bollati Boringhieri, 2017).

Dal Festival di Sanremo al Festival Leggere&Scrivere: il direttore d’orchestra Beppe Vessicchio è ospite in qualità di scrittore, con il libro La musica fa crescere i pomodori. Il suono le piante e Mozart: la mia vita in ascolto dell’armonia naturale (Rizzoli, 2017): appuntamento in sala A, alle ore 18.30.

Da ricordare ancora, gli incontri con Cataldo Perri che presenta Malura (Rubbettino, 2017) (ore 18, sala B); Antonio Fanelli conContro canto. Le culture della protesta dal canto sociale al rap (Donzelli, 2017) (ore 18, sala C); con Davide Mosca e il suo Le notti nere di Praga (Mondadori, 2017) (ore 19, sala B).