Tutti gli articoli di redazione

Cosenza: open day per vaccini antiCovid, antifluenzale, antipneumococco e antizoster

COSENZA – L’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, comunica che Domenica 22 Gennaio prossimo, dalle ore 10.00 alle 0re 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore17.00, presso il “Palazzetto delle Associazioni di Via degli Stadi a Cosenza, si terrà un Open Day dedicato alle vaccinazioni antiCovid, antinfluenzale, antipneumococco, antizoster.

Corruzione, il Gip: “Aieta sapeva di essere intercettato”. Emerge una talpa

COSENZA – Dall’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Paola che ha disposto per Giuseppe Aieta, di Cetraro, il divieto di dimora in Calabria emerge che l’ex consigliere regionale sapeva di essere intercettato e che nella sua auto erano presenti microspie. Aieta è accusato di corruzione elettorale in un’inchiesta coordinata dal procuratore capo di Paola, Pierpaolo Bruni.

Dall’inchiesta sarebbe emersa anche l’esistenza di una talpa, una persona che avrebbe ostacolato le indagini su Aieta in quanto, tra le tante conversazioni captate dagli inquirenti, ad agosto 2019 l’allora consigliere regionale, parlando con il suo autista ed un’altra persona in auto, specifica che non è tempo di essere leggeri ma bisogna ragionare.

Affermazione che sarebbe stata chiarita dall’autista specificando la presenza nella vettura di microspie. Secondo il Gip ci sarebbe stata una fuga di notizie e che gli indagati, compreso Aieta, sarebbero stati informati delle intercettazioni. Il Gip evidenzia “una rete di collegamenti e di collusioni anche istituzionali su cui gli indagati possono contare anche per condizionare la genuinità delle fonti di prova”.

Intelligence al mare, all’Unical l’intervento del Dg di Confitarma Luca Sisto

RENDE (CS) – “Intelligence e mare” è il titolo della conferenza stampa che il direttore generale di Confitarma terrà domani, 20 gennaio 2023, alle ore 11 presso l’Aula Multimediale dell’Università della Calabria (cubo 20/b del Ponte Bucci ). I lavori verranno introdotti dal direttore del Master in Intelligence dell’ateneo calabrese Mario Caligiuri, che ha promosso l’iniziativa, e e coordinati dal dott. Luigi Barberio, membro della Società Italiana di Intelligence. Interverrà Franco Napoli, vice presidente nazionale di Confapi.

La tavola rotonda potrà essere seguita anche da remoto sul link Zoom
https://us02web.zoom.us/j/82681735172?pwd=TityKzFmUC9yWG40NmhoY2xoQUJHZz09

Don Gaetano Mauro riconosciuto Venerabile: le felicitazioni dell’Amministrazione comunale di Cosenza

COSENZA – Il consigliere Francesco Turco, delegato del Sindaco Franz Caruso ai rapporti con le comunità religiose, ha espresso le felicitazioni dell’Amministrazione comunale per la promulgazione del decreto con il quale Papa Francesco ha riconosciuto Venerabile Don Gaetano Mauro, fondatore della Congregazione degli Ardorini. Francesco Turco

“Una notizia – ha sottolineato il consigliere delegato Francesco Turco (foto a lato) – che riempie di gioia e che fa esultare l’intera comunità cosentina. Sebbene fosse nativo di Rogliano ed avesse esercitato il suo ministero sacerdotale prevalentemente a Montalto, Don Gaetano Mauro – afferma ancora il consigliere Turco – studiò in seminario a Cosenza ed a Cosenza ebbe modo di esercitare i suoi insegnamenti grazie ai quali si sono formati numerosi sacerdoti. Una testimonianza significativa del ministero dei sacerdoti ardorini è rinvenibile anche nella nostra città nella quale i continuatori dell’opera di Don Gaetano Mauro hanno guidato la parrocchia di San Giuseppe, a Serra Spiga, per 30 anni, contribuendo alla crescita umana e cristiana di tanti giovani. La considerazione di Don Gaetano Mauro da parte dei cosentini è testimoniata anche dall’intitolazione, in passato, di una strada a suo nome da parte dell’Amministrazione comunale.

Il riconoscimento della venerabilità– afferma ancora Francesco Turco – rappresenta il giusto coronamento di un ministero sacerdotale che ha avuto tra i punti cardine un impegno assoluto a favore dei giovani, con una ispirazione che si richiama agli insegnamenti di Don Bosco,  e quello profuso da Don Gaetano Mauro per migliorare la condizione dei contadini e mettere fine alle ingiustizie sociali. Fondatore della congregazione dei catechisti rurali, gli ardorini, si prodigò con tutte le sue forze per l’insegnamento della dottrina cristiana nelle campagne. Un’opera altamente meritoria che oggi trova il suo più giusto compimento”.

 

 

 

 

 

Benzina, Udicon ai consumatori calabresi: “segnalateci i rincari”

COSENZA – “Un aumento di circa 350€ in media per famiglia. Questo è il risultato relativo ai rincari sul carburante in vigore dal nuovo anno a livello nazionale. Tale quadro contribuirà ad ostacolare lo sviluppo economico della regione in tutti i settori: dalla logistica al sistema agroalimentare, dalla pesca al turismo ma soprattutto, i rincari incideranno pesantemente sulle famiglie. La lettura dello scenario attuale diventa ancor più preoccupante se tradotta in un territorio come il nostro, dove purtroppo, il sistema di trasporto pubblico non è capillarmente distribuito ed efficiente e il mercato del lavoro non è così variegato”, afferma Nico Iamundo – Presidente Regionale di U.Di.Con. Calabria, in relazione agli ultimi aumenti sul caro benzina.

Si sta acuendo una situazione già fortemente critica, anche in virtù dello sciopero nazionale confermato del 25 e 26 gennaio. “Sono preoccupato – dichiara Nico Iamundo – poiché questo sciopero, seppur condivisibile per la tutela dell’immagine di categoria, sortirà un effetto negativo perché continuerà a spingere al rialzo i prezzi dei carburanti. In questo modo, l’inflazione sui beni primari come l’abitazione, i prodotti alimentari e appunto i trasporti sarà più ampia rispetto al 2022.

Bisogna considerare che la nostra regione e conseguentemente i consumatori calabresi, non combattono ad armi pari con il resto d’Italia. Mi riferisco alle politiche green e alla carenza di strutture necessarie a tradurle sul campo – a parte alcuni esempi sporadici continua Nico Iamundo.   Politiche ambiziose è vero ma che necessitano di attuazioni immediate.

“In questo scenario, – conclude Nico Iamundo – l’ U.Di.Con., tramite i responsabili delle sedi sparse in Calabria. accoglierà le segnalazioni sull’andamento dei prezzi del carburante, le quali potranno pervenire al n° 0965/1893526 oppure all’ indirizzo mail regionecalabria@udicon.org

A “Morte Pulcinella” o Pulcinella e Jugale, il tributo a Califano in scena al TAU dell’Unical

RENDE (CS) – A “Morte Pulcinella” o Pulcinella e Jugale è l’ultimo sforzo  teatrale dopo il già fortunato tributo a Franco Califano che l’attore e regista Mariano D’Ermoggine porta in scena e lo fa domenica 22 gennaio alle ore 18.00 al teatro TAU dell’Università della Calabria. E’ una commedia in due atti, scritta da Biagio Casalini, nipote dei fratelli Maggio  e Luciano Capponi noto regista e autore che ha ricoperto il ruolo di direttore artistico del teatro stabile Rendano di Cosenza. La conferenza di presentazione, si tiene alla Concessionaria Volkswagen Chiappetta di Rende venerdì 20 alle ore 10.00. E’  andata in scena per la prima volta sul finire degli anni ’80 a Cosenza con il titolo di “Pulcinella con Jugale” ed è proprio il grande Totonno Chiappetta che interpreta il ruolo di Jugale e Giuditta De Santis nel ruolo di Angelotta. Nella seconda edizione del 1991 il ruolo femminile fu interpretato da Loredana Giordano e nel 2014 Luciano Capponi la riporta in scena con il titolo “Due ore all’alba” con l’ex pugile Patrizio Oliva nel ruolo che fu di Casalini. Domenica, grazie a  Mariano D’Ermoggine accompagnato da Antonio Filippelli, Marianoemi Gervasi, Nicoletta Garropoli e Gigino Chiappetta con le scene e i costumi di Tiziana Bellini, questa bellissima storia di popolo, amore, odio, amicizia e ribellione arriva in teatro con un finale a sorpresa.

“Blu live”, Giorgia torna a esibirsi dal vivo al Palacalafiore

REGGIO CALABRIA – Dopo l’annuncio del suo ritorno discografico con “Blu”, un album vero, in bilico tra emozione e ragione, Giorgia torna sui palchi di tutta Italia con un nuovo tour, “Blu live”, che vivrà di due momenti differenti, tra il calore intimo del teatro lirico e l’apertura dei grandi spazi dei palasport, due occasioni differenti per ascoltare live i brani del suo nuovo album in due vesti inedite.

L’artista ha infatti scelto di partire subito con i suoni più vivi e intensi e il contatto diretto con il pubblico: “Blu live – Teatri lirici” porterà Giorgia nei più prestigiosi teatri d’opera tra maggio e giugno. Un lungo viaggio che prenderà il via il prossimo 2 maggio dal Teatro San Carlo di Napoli e attraverserà tutta la penisola.

“Blu live – Palasport” vivrà invece in autunno delle atmosfere vibranti dei grandi palchi e tra novembre e dicembre sarà nei palasport con partenza dal Mediolanum Forum di Milano il prossimo 7 novembre. A dicembre Giorgia arriverà anche nella nostra regione: il 5 dicembre è infatti programmata la data del suo concerto al PalaCalafiore di Reggio Calabria.

Le prevendite per tutte le date del “Blu live”, compresa la data di Reggio Calabria del 5 dicembre sono aperte attraverso i circuiti TicketOne e Ticket Service Calabria oltre che in tutti i punti vendita autorizzati abituali.

Rende, minaccia la ex e incendia la porta dello studio del suo legale: arrestato 30enne

RENDE (CS) – I Carabinieri di Rende (CS) hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di D.A., 30 anni, di Cosenza, indagato per il reato di atti persecutori.L’uomo era stato già ammonito dal Questore di Cosenza per le reiterate condotte di minaccia e molestia poste in essere nei confronti dell’ex compagna.

I militari dell’Arma, a seguito della denuncia sporta dalla donna, hanno ricostruito la tormentata relazione con l’indagato al quale era stata legata per circa sei anni e con cui aveva avuto un figlio. La vittima riferiva che il compagno era sempre stato aggressivo e violento e che era riuscita a tollerare questi comportamenti sino a qualche anno fa, allorquando decideva di lasciarlo trasferendosi con il bambino dai genitori. Tuttavia, nonostante alcuni tentativi di riappacificazione e di ricostruzione della relazione, l’uomo continuava a mostrare la propria aggressività, comportamenti che inducevano la donna a troncare definitivamente ogni rapporto nell’estate scorsa. Da quel momento, l’uomo, che non aveva accettato la sua decisione, ha iniziato a tormentarla senza sosta, con continue offese e turpiloqui, minacce ed appostamenti. È la paura della sua reazione che spinge la donna a non denunciare in un primo momento. Aveva però informato il suo legale con il quale aveva deciso di presentare una richiesta di ammonimento da parte del Questore, provvedimento emesso e notificato all’inizio dello scorso dicembre.

Ma l’uomo era sempre più aggressivo e molesto, continuava a tempestarla di telefonate e messaggi dal contenuto ingiurioso, minacciandola di morte e intimandole di ritirare le accuse nei suoi confronti. Gli appostamenti avvenivano sotto casa, sul luogo di lavoro in cui intimidiva i presenti e durante le uscite della donna. In un episodio in particolare l’uomo, individuata l’autovettura della vittima, si appostava per attendere il suo ritorno per poi aggredirla fisicamente colpendola a mani nude dopo che la donna aveva chiesto ad un’amica di riaccompagnare il figlio a casa. Le condotte persecutorie hanno portato la donna all’esasperazione, cagionandole un perdurante e grave stato d’ansia tali da non presentarsi più a lavoro né accompagnare il figlio all’asilo per paura di poterlo incontrare.

Le minacce venivano estese a chiunque sosteneva la donna, familiari, amici, persino il suo legale il quale, proprio nella notte di uno degli ultimi episodi di aggressione, ha subìto l’incendio della porta d’ingresso del suo studio.

Le attività investigative intraprese e refertate dai militari della Stazione di Rende, alla Procura della Repubblica di Cosenza, hanno consentito di raccogliere elementi concreti che hanno consentito di richiedere l’emissione dell’odierna misura custodiale, considerata la grave progressione criminosa dell’indagato.

L’uomo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Cosenza, è stato tradotto presso la casa circondariale di Cosenza.

 

Presentato a Cosenza “Giuditta-racconto dell’attesa” dello scrittore Nicodemo Vitetta per Pellegrini

Il racconto di una sofferenza che mette in subbuglio una vita, fino ad annientarla, ma anche gli affetti che la circondano e che al pari della prima ne rimangono travolti.

Ma un racconto che, partendo da un evento doloroso, segna le tappe successive per l’elaborazione del lutto, quasi a indicare la strada di come sia possibile dal dolore di un’assenza che pesa – e come se pesa! –  riaffermare, attraverso le parole giuste, delicate, emotivamente coinvolgenti, vergate sulle pagine di un libro, una presenza che continua a vivere e a far sentire la sua voce in ogni istante dell’esistenza di chi è rimasto ad eternarne il ricordo.

Il libro è “Giuditta – racconto dell’attesa” di Nicodemo Vitetta, autore raffinato, acuto, capace di suscitare in chi legge forti tempeste emotive. Lo ha pubblicato l’editore Luigi Pellegrini di Cosenza che ha voluto che il volume fosse presentato in anteprima al Terrazzo “Pellegrini”, autentico avamposto culturale della città bruzia dal quale passano le novità editoriali di buona parte della  pubblicistica calabrese. L’incontro con l’autore è stato introdotto e moderato, con la sua consueta grazia e professionalità, da Antonietta Cozza. Giuditta era – meglio dire è – la moglie di Nicodemo Vitetta, una maestra elementare piena di amore per i suoi allievi, così come lo era per i figli e tutta la sua famiglia. La sua ancor giovane esistenza (58 anni) è stata stroncata da un male incurabile. Nel libro Vitetta racconta il calvario della sua compagna di vita, ma anche il suo personale e quello della sua famiglia. Una storia drammatica, evidentemente triste che però assegna al libro una duplice missione: da un lato quella di eternare il ricordo e la memoria di Giuditta, dall’altro quella di elaborare il dolore e trovare la spinta per continuare a vivere, tesaurizzando la sofferenza e dando fondo a tutta la resilienza possibile per ridarsi forza e andare avanti. Quella di Nicodemo Vitetta è una scrittura che vive e si autoalimenta di una forte dimensione interiore. L’autore immagina di  entrare nel cuore e nella mente di Giuditta, affidandole la narrazione diretta anche del legame fortissimo con la famiglia e i tre figli, come nel più intimo dei diari. Il volume dell’autore di Gioiosa Jonica ricostruisce, senza cedimenti alla trappola della captatio benevolentiae, le diverse fasi attraverso le quali il calvario di Giuditta è passato. Ma non c’è, nelle pagine, solo la rappresentazione della malattia, sebbene il racconto di Vitetta fotografi anche la lotta impari contro il male, fatta di ricadute e di risalite, mostrando anche l’aspetto della convivenza con l’ospite inatteso, della contrapposizione ad esso e il tentativo di avere la meglio e di non essere sopraffatti.  “Giuditta” è, infatti, un libro che parla di amore, di affetti, di legami indissolubili che neanche la fine del percorso terreno può recidere, né ridimensionare.

Ad accompagnare al Terrazzo Pellegrini il racconto di Giuditta sono state le significative letture, apprezzatissime dal numeroso pubblico intervenuto,  dell’attrice  cosentina, ma a tutti gli effetti romana d’adozione, Diana Iaconetti. Di lei conosciamo a fondo il forte impegno nel teatro civile e nel sociale, così come il suo percorso immersivo nella solidarietà a favore di chi soffre, di chi vive ai margini e dei soggetti particolarmente a rischio di devianza. Per tacere della sua prevalente attività a sostegno delle donne vittime di violenza. E’ di tutta evidenza che un bagaglio del genere non può che condizionare positivamente ogni sua performance. Che è quella di un’attrice dotata di una capacità di immedesimazione fuori dal comune, circostanza niente affatto trascurabile e che, come nel caso delle pagine di “Giuditta”, viene fuori in tutta la sua forza e la sua espressività. Quando si immerge nella lettura di alcuni passi del libro di Nicodemo Vitetta, quelli maggiormente capaci di toccare nel profondo l’animo umano, come la lettera di commiato che Giuditta fa avere ai suoi alunni, la sala piomba in un religioso silenzio, la concentrazione sale e l’immaginazione si libera nel catturare le istantanee che la recitazione della Iaconetti suggerisce a più riprese, ripercorrendo le tappe di un dolore immenso che trasuda pathos, ma che al tempo stesso infonde in chi ascolta anche un sorprendente desiderio di andare avanti, sempre e comunque. Abbiamo sempre auspicato – e prima o poi questo momento arriverà – che l’Istituto del dramma antico possa accorgersi del talento di questa attrice e chiamarla al Teatro Greco di Siracusa. Sarebbe il suo habitat naturale e l’approdo di un percorso lastricato di sacrifici e di impegno che meriterebbe un giusto coronamento, anche perché Diana Iaconetti ha proprio le physique du rôle dell’attrice classica da tragedia greca. C’è nelle letture che danno corpo e anima al libro di Vitetta e a Giuditta un senso della resilienza molto forte, portata in qualche caso alle estreme conseguenze, quasi per aggrapparsi pervicacemente alla vita. Di quest’ultimo aspetto ha parlato, in occasione della presentazione del volume a Cosenza la psicologa e psicoterapeuta Susanna Fieromonte che ha messo in luce anche l’importanza della memoria come modus positivo per riuscire a vivere il dolore. Nel corso della presentazione è intervenuto anche l’editore Walter Pellegrini che non ha fatto mistero del suo legame affettivo con Nicodemo Vitetta dicendosi onorato di aver tenuto a battesimo, con la sua casa editrice, un libro dai contenuti così intimi, personali e sofferenti. Un libro che ha anche un valore aggiunto: il ricavato della vendita servirà, infatti, a finanziare l’Associazione “Angela Serra” per la ricerca sul cancro, con l’obiettivo di contribuire al progetto di rifunzionalizzazione della UOC di oncologia dell’Ospedale spoke di Locri, con la realizzazione di un’area , di circa 1000 metri quadri, dedicata all’accoglienza, alla cura e alla degenza dei pazienti oncologici.