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Coronavirus in Calabria, il Presidente Spirlì firma una nuova ordinanza

Alla luce del decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 24 ottobre 2020, il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid-19, ha disposto ieri una nuova ordinanza (la n. 80) a modifica e sostituzione delle misure già fissate nella n. 79, emanata il 23 ottobre 2020.

Il Dpcm di Conte prevede la didattica a distanza (Dad) per le scuole superiori di secondo grado al 75%.

l’ordinanza firmata dal presidente f.f. Spirlì «riconferma la sospensione integrale delle lezioni in presenza fino al prossimo 13 novembre. Nei successivi dieci giorni ci si allineerà alla Dad al 75%».

LA DAD

«Successivamente, dal 14 al 24 novembre 2020, a seguito dell’analisi dei dati epidemiologici, si valuterà la possibilità di consentire la didattica digitale integrata nella misura non inferiore al 75% delle attività».L’ordinanza, inoltre, «dispone – anche a seguito dell’avvenuta interlocuzione con il Comitato regionale universitario di coordinamento della Calabria (Coruc), di cui all’art. 1 comma 9, lett. U) del Dpcm 24 ottobre 2020 – dal 26 ottobre al 24 novembre 2020 la sospensione delle attività didattiche in presenza presso le università, le quali assicurano lo svolgimento di tali attività in modalità a distanza».«Restano ferme, nel rispetto della normativa e dei protocolli di sicurezza vigenti, le attuali modalità di erogazione “mista” o “blended” delle attività didattiche per gli studenti iscritti al primo anno dei corsi di studio e per gli studenti dei corsi di dottorato e di specializzazione in campo sanitario, delle prove d’esame, nonché le attività da svolgere necessariamente in presenza in loco riguardanti le esercitazioni in laboratorio e il tirocinio».

I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

Tra le altre misure contenute nel nuovo provvedimento, «l’obbligo sull’intero territorio regionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie da indossare anche nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto, a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi e, comunque, con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché delle linee guida per il consumo di cibi e bevande».«Sono esentati i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva; i bambini di età inferiore ai sei anni; i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità; i clienti degli esercizi pubblici nel momento in cui consumino cibi e bevande; gli alunni delle scuole quando sono posizionati al loro banco nel rispetto del distanziamento previsto».

LE REGOLE NEI CIMITERI

Si stabilisce che «i sindaci dei Comuni dispongano, dal 28 ottobre al 4 novembre 2020, misure per l’accesso dei visitatori presso i cimiteri, che tengano conto di quanto segue: a) accesso consentito previa misurazione della temperatura corporea; b) utilizzo delle protezioni delle vie aeree; c) rispetto di tutte le altre misure di prevenzione; d) regolamentazione degli accessi per evitare aree di assembramento sia all’interno che nelle aree esterne; e) apposizione di cartelli informativi per i visitatori».«Si raccomanda a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. La misura vale per l’intero territorio regionale».L’ordinanza «conferma il disposto, a carico delle Aziende ospedaliere, affinché provvedano ad incrementare la dotazione di posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da Covid-19 nella misura del 20% di quanto previsto nel Dca n. 91/2020, entro il 3 novembre 2020».

GLI ACCOMPAGNATORI DEI PAZIENTI

Si ribadisce che «è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti, di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso, salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto e che l’accesso di parenti e visitatori a strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate e lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione».«È confermato il divieto assoluto di assembramento, il rispetto delle misure di distanziamento fisico interpersonale e delle misure igieniche di prevenzione ed è fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi».

GLI SPOSTAMENTI

«Non sono consentiti spostamenti delle persone fisiche, dalle ore 24 alle ore 5 del giorno successivo. Sono consentiti soltanto gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, situazioni di urgenza o motivi di salute».Per giustificare gli spostamenti sarà necessario esibire una autodichiarazione, utilizzando il modello allegato al presente atto.Resta consentito, in ogni caso, «fare rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza ed il rientro al proprio domicilio, dimora o residenza degli avventori degli esercizi pubblici attivi per asporto e consegna a domicilio fino alle ore 24».Le disposizioni della presente ordinanza si applicano in sostituzione di quelle già fissate con l’ordinanza n. 79/2020 e producono efficacia dal 26 ottobre 2020.L’ordinanza è in vigore fino al 24 novembre 2020 in coerenza con il Dpcm.In allegato l’ordinanza integrale e il modello per l’autodichiarazione.

Lamezia Terme, scontro tra mezzi sulla statale 280: tra i feriti due bambini

La strada statale 280 in località Bellafemmina a Lamezia Terme è stata chiusa al traffico a causa di un incidente stradale.

Nello scontro sono rimasti coinvolti tre mezzi, una Volkswagen Golf, una Peugeot 208 ed un autofurgone Fiat Ducato. Sei persone, tra le quali due bambini, sono rimasti feriti

Per soccorrere uno dei feriti è intervenuta l’eliambulanza che è atterrata sulla carreggiata. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, per mettere in sicurezza i veicoli e la zona interessata dal sinistro, oltre a carabinieri, polizia stradale, e squadre dell’Anas per risistemare la sede stradale.

Cultura e spettacolo in crisi, l’appello dei lavoratori calabresi: “La Regione ci aiuti”

Di seguito la nota stampa del movimento Approdi per gli operatori della cultura e dello spettacolo in Calabria:

“In questo “tempo assurdo” dove l’emergenza sanitaria rende ulteriormente problematiche le relazioni e le modalità di ascolto tra le persone, e nel quale intere categorie di lavoratori subiscono una sorta di “esproprio” del loro stesso futuro, la notizia della scomparsa della Presidente Santelli produce sgomento, tristezza, sincero cordoglio, che noi di Approdi abbiamo già tempestivamente espresso, attraverso un comunicato sui social, precisando che qualsiasi “differenziazione di visione politica o di orientamento culturale” non possono che passare in secondo piano di fronte alla tragedia della scomparsa di una “Figlia di Calabria”; come molti, con sincero empito poetico, hanno voluto definire Jole Santelli”.

Le conseguenze di questo evento inatteso e drammatico, non colpiscono, però,  solo la persona e la famiglia, non producono solo lo sgomento della Comunità dei Calabresi, raggiungono immediatamente i vertici della massima espressione politica e amministrativa del territorio e, in piena emergenza Covid19, addensano nubi minacciose sulle prospettive di un Governo regionale che, dovendo assumere per legge un profilo di Ordinaria Amministrazione fino alla nuova chiamata alle urne, si trova ad affrontare le sfide del protrarsi della pandemia, con i ridotti strumenti amministrativi e decisionali della Gestione Ordinaria. 

Approdi, movimento di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura, già da maggio 2020, ha ininterrottamente sollecitato l’Ente allo scopo di ricevere dalla Giunta regionale il dovuto ascolto in merito alle tremende criticità che la pandemia ha generato nel nostro comparto, a tutti i livelli, sia nella declinazione delle attività relative alla formazione, all’organizzazione e alla produzione, sia riguardo a quelle attività in filiera che si riferiscono allo spettacolo dal vivo. 

Il nuovo DPCM nazionale produce ulteriori limitazioni operative al nostro settore: primo a fermarsi e mai realmente ripartito. Questo richiede, improrogabilmente, così come sul livello nazionale, anche in ambito regionale, una urgente necessità di adottare misure a favore di un settore che vede in attuale pericolo la propria stessa sopravvivenza. E come più volte sottolineato, Approdi non opera e lotta solo in quanto categoria o comparto, ovvero nella chiave di una rivendicazione di tipo settoriale o peggio ancora corporativo, al contrario guarda ed opera nella dimensione politica e civile della massima salvaguardia del tema Costituzionale del Diritto delle Comunità di vedersi garantito l’accesso alla libera fruizione dell’Arte e della Cultura. Proprio nelle ore che hanno preceduto il tragico evento della scomparsa della Presidente Santelli, il Movimento Approdi era in attesa di ricevere notizie sulla data di una nuova convocazione in Regione, convocazione richiesta, in collaborazione unitaria con la SLC CGL, con la prospettiva di aprire un Tavolo Paritetico tra Regione, Parti sociali e Rappresentanze sindacali del Settore Spettacolo e Cultura, avente come fine primario di istruire strumenti di immediato sostegno alle sofferenze che il comparto sopporta da marzo 2020 in conseguenza dell’emergenza sanitaria. 

Considerata la nostra condizione di Lavoratori Spettacolo, nel contesto pandemico, la nostra preoccupazione è tangibile e produce inevitabilmente questa primaria urgenza: aprire un immediato confronto con la Regione Calabria che sia in primo luogo, un atto di riconoscimento della nostra presenza su un territorio che tanto potrebbe investire in questo campo, essendo ricco di storia, arte e cultura, attraverso un’azione di valorizzazione di quelle professionalità altamente qualificate che vi risiedono e che non trovano spesso altra alternativa che non sia l’emigrazione.  Nel contesto attuale è necessaria quindi una presa d’atto dell’assoluta urgenza di fornire strumenti di sostegno e tutela. Siamo consapevoli che il “tempo” che l’Ente Regione sta attraversando sia ora inedito e complesso, ma sappiamo anche che questo è per i Lavoratori Spettacolo e Cultura un “tempo” che mette a rischio la loro stessa sopravvivenza. Vedere morire di stenti questo settore equivarrebbe a raddoppiare il dolore, e sarebbe un dolore sociale. E sarebbe una sconfitta della Funzione Pubblica. E sarebbe ciò che tutti noi “Figli di Calabria” non potremmo tollerare”. 

Falcomatà bis: il sindaco di Reggio Calabria presenta la nuova Giunta

Incomincia una nuova avventura (bis) per il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che ha inaugurato la sua nuova giunta nello spazio antistante l’opera di Tresoldi sul lungomare di Reggio Calabria.

Giuseppe Falcomatà, esprime tutta la sua soddisfazione per una riconferma che non era affatto scontata. Il malcontento regna ormai da tempo in città, tra cumuli di spazzatura maleodoranti riversi per le strade, l’incuria di diversi quartieri e rubinetti senza una goccia d’acqua. 

Ma Falcomatà non demorde: “Ho cercato di interpretare il sentimento di cambiamento nella discontinuità e la giunta è rinnovata per il 70%”, ha esordito.

Rimane un nodo sulla questione del vicesindaco che sarà esterno e presentato nei prossimi giorni.

«Ringrazio chi ha fatto parte del primo tempo, continueremo in quel solco cambiando le cose e correggendo le cose che abbiamo sbagliato». “Tutti abbiamo il dovere di scendere in campo – ha sottolineato – e nessuno potrà pensare di partecipare alla rivoluzione dal divano di casa sua”.

Ecco la nuova giunta comunale: Irene Calabrò alle finanze e attività produttive; Mariangela Cama Pianificazione urbana e sostenibile mobilità trasporti società partecipate; Rosanna Scopelliti cultura, turismo, scuola, legalità; Giuseppina Palmenta vanno sport, politiche di genere e giovanili, Europe direct; Rocco Albanese sarà assessore alle manutenzioni,  politiche abitative e protezione civile; a Paolo Brunetti andranno ambiente e ciclo rifiuti verde pubblico e polizia municipale; Demetrio Delfino sarà assessore welfare e politiche della famiglia; Giovanni Muraca ai lavori pubblici, grandi opere e risorse comunitarie.

Coronavirus in Calabria, precisazioni su ordinanza e autocertificazione

Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, e il delegato del soggetto attuatore, Antonio Belcastro, in relazione al punto 7 dell’ordinanza n. 79 («Non sono consentiti spostamenti su tutto il territorio regionale, dalle ore 24 alle ore 5 del giorno successivo») precisano che le disposizioni previste “producono efficacia dalle ore 24 del 24 ottobre 2020”.

Di seguito l’autocertificazione per gli spostamenti ritenuti essenziali

Coronavirus, coprifuoco in Calabria dalle 24 e dad: Spirlì firma l’ordinanza

CATANZARO – Sospensione delle attività scolastiche secondarie di secondo grado dal 26 ottobre 2020; sospensione, in presenza e con possibilità di attivare la didattica digitale integrata, le attività didattiche presso gli atenei universitari, fatte salve le lezioni e le attività che devono essere necessariamente svolte in presenza fisica; stop agli spostamenti su tutto il territorio regionale, dalle ore 24 alle ore 5 del giorno successivo; divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei Pronto soccorso; accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione. Sono queste le principali misure contenute nell’ordinanza n. 79, firmata dal presidente facente funzioni Nino Spirlì, che dovranno essere osservate fino 13 novembre 2020, per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Le disposizioni previste «producono efficacia dalle ore 24 del 24 ottobre 2020.

«L’ordinanza di oggi è uno strumento necessario per tutelare la salute di tutti noi calabresi. Non sarà un’ordinanza punitiva. Ci dovrete aiutare a farlo diventare uno strumento di tutela per le persone più deboli, per i nostri anziani, per i nostri giovani, per i padri e le madri di famiglia che, in questo momento, così come tutto il resto degli italiani e degli altri cittadini nel mondo, sono comunque a rischio». È quanto afferma il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, nell’annunciare la nuova ordinanza per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.

«Il periodo di azione di questa ordinanza – spiega ancora – sarà di sole due settimane ed è necessario seguirla alla lettera. L’abbiamo emanata ora proprio per evitare di dover intervenire in maniera più corposa durante le festività natalizie. Ci auguriamo un buon risultato, ovvero che il numero dei contagi possa sensibilmente diminuire».

LE SCUOLE

«Per quanto riguarda le scuole – aggiunge il presidente f.f. -, è prevista la didattica a distanza per le superiori. Per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado, la didattica continuerà a essere esercitata in presenza. È altresì prevista la tutela dei pazienti ricoverati in ospedale con lo stop alle visite parentali, che vale anche per le rsa e per tutti quei luoghi di ricovero dove ci sono categorie svantaggiate».

LE MISURE NOTTURNE

«Per quanto riguarda le ore notturne – aggiunge Spirlì -, abbiamo deciso di fermarci dalla mezzanotte alle 5 del mattino. Dobbiamo evitare gli assembramenti soprattutto nelle piazze, nei luoghi pubblici o davanti ai locali, che hanno comunque dato motivo di preoccupazione in tutte le regioni d’Italia e non solo».

Il presidente f.f. della Giunta lancia il suo appello ai calabresi:«Non sarà una misura molto restrittiva, però vi prego di rispettarla. Siamo, fondamentalmente, nelle nostre mani. Abbiamo bravissimi medici e ottime strutture ospedaliere che si stanno organizzando. Come abbiamo potuto apprezzare nei momenti difficili della primavera, loro hanno saputo arginare l’emergenza con un lavoro estenuante, con una applicazione umana e umanitaria incredibile. Ognuno di noi ha bisogno di tutti gli altri. Garantiamoci a vicenda la tutela della salute, in particolare ai più giovani raccomando quella dei più anziani; ai genitori raccomando la tutela e il controllo della salute propria e dei propri figli; e a tutti quanti auguro una capacità di amore nei confronti dell’altro, una capacità di fratellanza che abbiamo sempre saputo dimostrare».

«Se supereremo ancora una volta questo momento critico, come abbiamo già saputo fare – Spirlì è sicuro -, troveremo una via d’uscita come altri e, mi auguro, prima di tanti altri. Sarete informati costantemente, non ci saranno silenzi. Non avvertirete distanza e assenza, non mancherà la nostra presenza, compresa, ovviamente, la mia, che non mancherà mai. Vi ringrazio per l’amore e l’affetto dimostrato nei confronti del presidente Santelli. Jole lo ha meritato e merita anche il piccolo grande sacrificio delle prossime due settimane».

«CITTADINI PARTECIPANO A DECISIONI»

Il presidente f.f. commenta anche le indiscrezioni sull’ordinanza circolate dalla serata di ieri. «Più che una fuga di notizie – conferma -, è stata l’azione innocente di uno dei soggetti interessati al giro di consultazioni che ho voluto intraprendere a proposito dell’ordinanza restrittiva. Peraltro, è stata una cassa di risonanza, non allarmata e non allarmistica, per un atto amministrativo che avrebbe potuto, di suo, creare motivo di turbamento nella popolazione». «I calabresi – conclude Spirlì – hanno potuto conoscere, dalla viva voce del loro presidente facente funzioni, il metodo che questa amministrazione ha messo in atto fin dal primo giorno di insediamento: contatto, confronto, ascolto e condivisione. Le porte del palazzo sono state sfondate, i cittadini partecipano alle decisioni. Anche a quelle più difficili».

Coronavirus, sindaco di Castrovillari impone coprifuoco nel weekend

In piena emergenza pandemica, per prevenire ulteriori contagi, il sindaco di Castrovillari ha deciso di chiudere alcune strade della movida cittadina.

Così Mimmo Lo Polito ha ordinato stamattina la “chiusura”, dal 23 ottobre al 13 novembre, di alcune strade alle 21 del venerdì alle 5 del sabato e dalle 21 del sabato alle 5 della domenica. Naturalmente è fatta salva – riporta l’Ordinanza sindacale – la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali aperti e alle abitazioni private ubicate sulle predette strade.

“Una scelta – ha sostenuto il sindaco – dettata dall’importanza di preservare le persone dal rischio di contagio, contemplata da quelle misure sanitarie urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid che ci hanno messo in movimento, sin dall’inizio della pandemia, cercando di accompagnare nel migliore dei modi comportamenti e scelte dei cittadini anche con quei mezzi, messi a disposizione dalle norme, per tutelare al massimo il diritto alla salute di ciascuno. Una sfida, importante che richiede comportamenti e rispetto responsabili diffusi e partecipati, fondamentali per vincere le prove, in questo momento storico, che detta la realtà. Per questo occorre buon senso e rispetto delle regole nei diversi ambiti. La delicata situazione attuale, affrontata con attenzione, – ha concluso Lo Polito – sarà completamente disinnescata, bandendo, così, preoccupazioni e paura”.

A Cosenza nasce MEC, il mercato delle eccellenze calabresi a km 0

MEC, Nasce  nell’area urbana di Cosenza, precisamente nella struttura dell’Agroalimentare ubicata sul territorio del comune di  Zumpano, il bel manufatto che dalla sua nascita ha avuto un ruolo sociale, culturale ed economico, sede di un importante iniziativa economica tesa alla valorizzazione delle eccellenze calabresi, prodotti di nicchia realizzati da veri appassionati che trovano difficoltà ad approcciare i mercati nazionali ed esteri.

All’interno della struttura da tempo  svolgono attività alcune Associazioni senza finalità lucrative, l’Accademia del Peperoncino, L’Organizzazione nazionale Assaggiatori di Salumi, la Federazione Italiana cuochi, l’Accademia delle tradizioni enogastronomiche di Calabria, ed altri soggetti, in realtà l’attività svolta è stata di carattere culturale e formativo, nulla a che vedere con la promozione delle produzioni locali a Km 0 e  con il mercatino dei contadini, che pure erano nella finalità del centro agroalimentare dalla sua nascita.

Nella stessa struttura da un paio di anni opera la rete di imprese ITFOOD. Italian Typical Food  con un paniere agroalimentare di aziende del territorio, con la finalità della commercializzazione delle loro produzioni sui mercati esteri. Solo ora però sulla base di un fine progetto imprenditoriale e una programmazione a medio lungo termine sembra prendere vita in questa struttura un’iniziativa di grande valenza, che avrà senz’altro una positiva ricaduta sul territorio sia in termini economici che occupazionali.

MEC, il mercato delle eccellenze regionali, pensato e coordinato da Giovanni Guido, vedrà all’interno della ben organizzata struttura-piattaforma numerose aziende dell’agroalimentare regionale. L’intuizione è stata quella di iniziare a selezionare le migliori aziende del territorio a condizioni di grande favore con costi d’ingresso davvero accessibili, mettendo così in condizione le aziende che vorranno aderire di fare una start-up in nuovi mercati, senza affanni.

Perché afferma Guido: “Una regione che ha 280 prodotti tipici riconosciuti dal Ministero delle politiche agricole e forestali ha necessità di uno slancio, perché proprio nei momenti più difficili si possono aprire prospettive positive ed opportunità che le singole aziende non riescono da sole a cogliere, la forza dell’iniziativa è proprio nello stare insieme ottimizzando i costi della logistica e della comunicazione e nello stesso tempo fare sinergia, assumendo un potere contrattuale differente, più incisivo nei confronti dei centri di acquisto nazionali ed esteri”.

L’altra intuizione del promotore è stata quella di mantenere, anzi di rafforzare la presenza  di quel mondo associativo che opera nell’ambito della cultura agroalimentare, della valorizzazione del territorio e dell’enogastronomia, infatti sono approdate al centro agroalimentare di eccellenza MEC, l’Associazione scientifica Biologi senza frontiere, l’Accademia Italina del peperoncino, l’Unione regionale cuochi Calabria, l’International Sommelier Foundation, l’Associazione Maitre italiani ristoranti ed alberghi, la Federazione italiana cuochi, l’Accademia delle tradizioni enogastronomiche di Calabria, messa in questi termini  l’iniziativa nasce con i migliori auspici.

Calabria e Marocco in cucina insieme: show gastronomico a Sellia Marina

“La cucina è cultura e scambio”.Con questo slogan, domani venerdì 23 ottobre a partire dalle ore 10,30, nella Fattoria didattica “Il Bruco d’Oro” di Sellia Marina, le agrichef di Campagna Amica si esibiranno individualmente, nella preparazione di ricette della tradizione calabrese, mentre le donne della comunità magrebina prepareranno pietanze tipiche, come “cous cous” e “tajine”, utilizzando prodotti del mercato di Campagna Amica.

La cucina quindi si apre e diventa un luogo di interscambio di pratiche gastronomiche e culturali, andando a rafforzare l’identità alimentare e a dare forme più definite nel momento in cui un prodotto o una ricetta si confrontano con culture e regimi diversi, condividendo così “gusti” apparentemente lontani e creando elasticità comunicativa e ricchezza nel percorso identitario della vita di ogni individuo.

Nel corso dell’iniziativa, Donne Impresa Coldiretti Calabria con la Responsabile Regionale, Maria Antonietta Mascaro e la Cooperativa Sociale Donne Oltre l’Occidente, rappresentata dal suo Presidente Latifa Azri, sigleranno un protocollo d’intesa per intraprendere un percorso condiviso di integrazione e interscambio culturale, che mira alla buona accoglienza soprattutto in un momento difficile come quello attuale, guardando anche oltre la necessità di assicurare il soddisfacimento dei bisogni primari per riscoprire, nella ricerca delle condizioni una equilibrata inclusione sociale, attraverso la bellezza e la generosità del mondo rurale . Nel corso dell’iniziativa, sarà garantito il rispetto delle norme in vigore anticontagio.

“Mancano vigili del fuoco in Calabria”: Usb scrive al Ministro del Lavoro

Questa mattina, alle prime luci dell’alba, l’organizzazione sindacale USB Calabria del comparto dei Vigili del Fuoco ha inviato una missiva tempestiva, interpellando il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo.

Nella stessa nota fatta recapitare al Ministro Catalfo, USB Vigili del Fuoco Calabria ha sottolineato ancora una volta l’elevatissima carenza di organico nella regione Calabria e soprattutto a livello nazionale (lo Standard Europeo del Soccorso Tecnico Urgente sancisce e prevede 1 Vigile del Fuoco ogni 1.000 abitanti, in Italia il rapporto è di 1 Vigile del Fuoco ogni 16.000 abitanti), specificando appunto che il personale in servizio si ritrova quotidianamente ad espletare un grandissimo surplus di lavoro, con l’addizionamento che lo stesso personale già in servizio spesso svolge ventiquattro ore di lavoro continuative – oltre alle emergenze che, purtroppo si verificano quotidianamente, servizi di emergenza ancora in atto e se tutto questo non bastasse ci chiudono anche i distaccamenti e le sedi operative.

“Fatta un’attenta analisi dello status attuale nel quale ci ritroviamo nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – scrive USB – abbiamo soprattutto rimarcato allo stesso Ministro, il tema dei precari VV.F. che in queste emergenze di ogni tipo, in attesa della loro assunzione definitiva, vengono letteralmente tenuti a casa, ed è per questi ovvi motivi che noi dell’USB al Ministro sopra citato ,abbiamo fatto una proposta, visto che gli stessi Precari VV.F. percepiscono il Reddito di Cittadinanza o altri tipi di sussidi che lo stesso Governo ha promulgato e sancito – in riferimento a quanto promulgato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e con Decreto Legge del Ministero del Lavoro, in materia sull’iter lavorativo dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza «[…] i beneficiari possono rivestire ruoli all’interno dell’ente locale o pubblica amministrazione interessata […]» , all’uopo facciamo presente che; moltissimi precari VV.F. del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in attesa della loro assunzione definitiva, in graduatorie, potrebbero nelle more essere immediatamente utilizzati nel corpo nazionale per fronteggiare le emergenze, a salvaguardia della popolazione”.

In chiusura USB VV.F. Calabria ha concluso chiedendo proprio al Ministro Catalfo di prendere atto di quanto sopra espresso, ed “utilizzare” gli interventi del Governo o sussidi “momentaneamente erogati” come inizio di attività lavorative nella pubblica amministrazione a partire proprio dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed Impiegare, taluni idonei, ai compiti per cui è stato formato, addestrato e soprattutto per i quali sono stati immessi nelle graduatorie di stabilizzazione ed attivare procedure speciale per tutti gli idonei al fine di inserire il restante personale con procedure accelerate.

“In questo paese la cittadinanza quotidianamente ha sempre bisogno degli operatori del soccorso dei Vigili del Fuoco – concludono – ma nello stesso tempo in questo paese bisogna che gli organi competenti riportino il soccorso tecnico urgente dei Vigili del Fuoco all’elevata efficienza, poiché può darsi che tutte le istituzioni di maggioranza e di opposizione non siano responsabili per la situazione in cui tutti ci troviamo nel Copro Nazionale dei Vigili del Fuoco, ma lo diventeranno se non faranno nulla per cambiarla”.