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“Festa Medievale”: oggi “Nova Aetas” fa il bis a Corso Telesio

Cosenza – Un nutrito pubblico composto da ragazzi e adulti incuriositi e divertiti si è raccolto attorno alla “Festa Medievale” che si è tenuta ieri a Piazza XI Settembre, nel pieno centro di Cosenza.

Ad organizzare l’originale manifestazione che ha catturato l’attenzione dei cosentini che amano trascorre il sabato pomeriggio passeggiando sul corso principale, l’associazione di studi medievali “Nova Aetas” di Latina, da tempo impegnata nella promozione dello studio della cultura medievale.

La tappa cosentina fa parte di una serie di esibizioni itineranti per l’Italia: delle vere e proprie rievocazioni storiche con duelli, musica, teatro e intrattenimento filologico, cui si accompagna puntualmente l’aspetto didattico collegato all’estrema cura e minuzia con cui le stesse attività vengono descritte e collocate nella loro struttura e funzione.


Guidata dal presidente dell’associazione, Raniero Marotti, la compagnia in abiti medievali e munita di strumenti musicale e armi storiche si è allora esibita in diverse attività, spaziando dal teatro, al canto, alla danza per raggiungere il culmine nell’esibizione del duello.

Dapprima il momento musicale: intervallato da recitazione di composizioni medievali, mimo e teatro è stato accompagnato dallo spettacolo di giullaria con danze e acrobazie.

E’ seguita poi la dimostrazione di scherma: via ai colpi di ‘spada bastara’ e ‘daga’, inizialmente con l’ esibizione della tecnica e la spiegazione didattica riguardo la ‘scrima’ e l’arte marziale italiana medievale. Successivamente il passaggio all’aspetto pratico con il combattimento vero e proprio. Dotati di armi vere, riproduzioni di quanto in uso in epoca medievale, i duellanti si sono esibiti sotto lo sguardo divertito, seppur a tratti apprensivo del pubblico presente. E’ stata persino offerta la possibilità ai “coraggiosi” del pubblico di prendere parte al duello e apprendere qualche nozione sulle tecniche di combattimento e difesa.

La “Festa Medievale”, protrattasi fino a tardo pomeriggio, si ripeterà oggi per le vie del centro storico, nel caratteristico contesto di Corso Telesio alle 17,00.

 

Giovanna M. Russo


   

Oggi a Cosenza la “Festa Medievale”

Cosenza – Organizzata dall’associazione  che si occupa di studi medievali, si terrà oggi sabato 15 settembre alle ore 18,00 su Corso Mazzini, la “Festa Medievale”, una rievocazione storica che si avvale del contributo di professionisti di ogni settore, da docenti di latino medievale a maestri di teatro, da storici del Medioevo a studiosi di musica medievale e Maestri di scherma. Canti, balli, musiche, dimostrazioni di scuola d’armi e duelli, per una interessante manifestazioen che si ripeterà anche domani alle 17,00 su Corso Telesio.

L’evento fa parte di una serie di manifestazioni itineranti che fanno rivivere uno spaccato della società medievale in giro per le piazze d’Italia.

 

Cosenza, rinviato concerto de il Parto delle Nuvole Pesanti causa maltempo

Una nota sul sito ufficiale del gruppo il Parto delle Nuvole Pesanti comunica che a causa del maltempo il concerto previsto per questa sera – 14/09/2012 –  nell’ambito della rassegna “Settembre Rendese” è stato spostato al prossimo giovedì 20 settembre.

Il Parto chiude la sua serie estiva di concerti in Calabria giovedì 20 settembre alle ore 21.30 sul palcoscenico del Parco Giorcelli a Quattromiglia di Rende, nel quadro degli eventi del prestigioso “Settembre Rendese 2012” in cui saranno presenti anche Sergio Cammariere e Samuele Bersani.

Cosenza: il regista Tony D’Angelo – figlio del cantante – domani chiude “mm d’autore”

Ultimo atto domani, sabato 15 settembre, della rassegna di cinema indipendente “Mm
d’autore”, promossa dal Comune di Cosenza, in collaborazione con Indicinema
(l’associazione di artisti, cineasti e intellettuali che, unitamente ad altre associazioni
del settore, si batte per le sorti del cinema indipendente) e la casa di produzione
romana “Ars Millennia production”.
A completare il trittico di film proposti nel corso della rassegna sarà, alle ore 21,00
in Piazzetta Toscano (la proiezione sarà spostata in caso di pioggia al cinema Italia-
Tieri) “Una notte”, lungometraggio di esordio del giovane e talentuoso regista
napoletano Toni D’Angelo, figlio del cantante e attore Nino D’Angelo.
Il giovane cineasta sarà presente alla proiezione ed alla presentazione che precederà
la visione del film.
Nato a Napoli nel 1979, Toni D’Angelo ha sviluppato la passione per il cinema
durante la frequentazione del D.A.M.S. a Bologna. “Visionavo tre film al giorno –
racconta lo stesso regista – e covavo il desiderio di diventare critico cinematografico.
Ma la teoria mi annoiava e allora ho deciso di andare a sbirciare su qualche set per
vedere come realmente si realizzava un film Ho scoperto che stare sul set mi faceva
sentire vivo, mi appagava, così dopo tanto lavoro da assistente ho deciso di provarci
anche io.”
Toni D’Angelo è stato, dal 2002 al 2004, assistente del regista Abel Ferrara, autore
che aveva attentamente scandagliato nella sua tesi universitaria dal titolo “Il mondo
poetico di Abel Ferrara”. Con Ferrara ha diretto inoltre il video-clip “Move with me”.
Con “Una notte”, il film in programma a Cosenza per la rassegna “Mm d’autore”,
ha vinto diversi riconoscimenti ottenendo anche la candidatura come miglior regista
esordiente nella cinquina per i David di Donatello.
Il film racconta la notte “brava” di quattro quarantenni a Napoli, la città nella quale
si ritrovano dopo molto tempo per l’improvvisa morte di Antonio, un loro amico.
Passando da un locale all’altro, si imbattono nelle loro crisi personali arrivando fino
ad un’alba amara, non solo perché si celebra il funerale dell’amico, ma perché sarà
l’inizio, o la fine, di qualcosa nella loro vita. Ad accompagnarli in questo amaro
viaggio notturno è il saggio tassista, Raffaele, interpretato da Nino D’Angelo.

Sabato e domenica a Cosenza è “Festa Medievale”

Confidando nella clemenza meteorologica, il week end a Cosenza si preannuncia
particolarmente suggestivo e d’atmosfera. A crearla la “Festa medievale”, organizzata
dalla Nova Aetas, associazione che dello studio del Medioevo, della sua vita sociale
e culturale, ha fatto la sua attività, traducendola in manifestazioni itineranti che fanno
rivivere nelle piazze di tutta Italia uno spaccato della società medievale.
Una rievocazione storica che si avvale del contributo di professionisti di ogni settore,
da docenti di latino medievale a maestri di teatro, da storici del Medioevo a studiosi
di musica medievale e Maestri di scherma.
La “Festa Medievale” – che a Cosenza si terrà sabato 15 settembre su corso
Mazzini (dalle ore 18.00) e domenica 16 su corso Telesio (dalle ore 17.00) – è un
evento coinvolgente che intrattiene con canti, balli, musiche, dimostrazioni di scuola
d’armi e duelli.

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Il cartellone settembrino, allestito dall’Amministrazione comunale, propone
domenica sera, 16 settembre, alle ore 21.00, in piazzetta Toscano (al cinema Italia,
in caso di pioggia) la proiezione del documentario, prodotto da Mad Company-
Visualia, “Gli Occhi nell’Acqua” di Antonello Occhiuto, che ne ha curato le riprese,
il montaggio e la regia, affidando i testi a Mauro Nigro.

Diario di un viaggio in Africa di chi, estraneo al mondo della Chiesa, decide di
seguire un missionario nella sua quotidianità in cui l’emergenza diventa la normalità.
Ne scaturiscono riflessioni sulla diversità fra la società occidentale e quella africana,
a partire dall’elemento acqua, che diventa il filo conduttore. L’acqua difficile da
reperire in una parte del mondo, l’acqua che si spreca in un’altra parte del mondo.

“In un momento in cui la società cosiddetta civilizzata cerca di decidere se cambiare
atteggiamento nei confronti del terzo mondo – è la riflessione di Antonello Occhiuto
– e, contemporaneamente, si deve decidere se considerare l’acqua, a livello mondiale,
come una merce, una visione dal basso del divario che ancora c’è fra le varie zone del
pianeta può farci riflettere su scelte controproducenti.”

Cosenza, “mm d’autore”: il regista Aurelio Grimaldi presenterà “L’ultimo re”

Sarà il regista Aurelio Grimaldi l’ospite di domani, venerdì 14 settembre,  seconda giornata della rassegna di cinema indipendente “Mm d’autore”, promossa dal Comune di Cosenza, in collaborazione con Indicinema  e la casa di produzione romana “Ars Millennia production”. Il regista siciliano presenterà, alle ore 21,00, in Piazzetta Toscano (in caso di pioggia al Cinema Italia-Tieri) il suo film “L’ultimo Re” prodotto e distribuito da “Ars Millennia” e interpretato, tra gli altri, da Isabel Russinova, Moni Ovadia, Edoardo Siravo, Maria Monti e dall’attore cosentino Francesco Reda.

“L’ultimo Re” è un libero adattamento da “Le troiane” di Seneca, sceneggiato dallo stesso Aurelio Grimaldi, da Maria Isabella Cociani e Rodolfo Martinelli, e racconta una storia senza tempo degli ultimi decisivi momenti che accompagnano la tragedia di una madre alla quale la ragion di Stato strappa la vita del figlio. Lo scenario è quello apocalittico di un Paese in guerra, con le azioni, i sentimenti, le crudeltà e le assurdità che accompagnano da sempre l’uomo.

La proiezione del film sarà preceduta da una presentazione alla quale interverrà il regista Aurelio Grimaldi, tra i più sensibili autori del cinema italiano, accostatosi alla settima arte subito dopo il successo del film di Marco Risi “Mery per sempre”, tratto proprio da un suo racconto (Grimaldi collaborò anche alla sceneggiatura del film).

Grande estimatore di  Pier Paolo Pasolini, il cineasta siciliano dedicò al grande regista e poeta ben tre film: “Nerolio”, “Rosa Funzeca” e “Un mondo d’amore”.

Il suo debutto nella regia risale al 1992 con “La discesa di Aclà a Floristella”, presentato al Festival del Cinema di Venezia.

“L’ultimo Re”, girato tra i ruderi di Cirella, ha avuto una serie di riconoscimenti, tra i quali il Premio “Mario Gallo” 2011 e i premi del “Magna Grecia Film Festival” e dello “Spry Film Festival”.

Nel film Isabel Russinova è Andromaca, Moni Ovadia Agamennone, Edoardo Siravo

Ulisse, Maria Monti Ecuba. Nel ruolo di Ettore, invece, il cosentino Francesco Reda.

 

La retrospettiva dedicata a Richter “arricchita” dai vincitori di “Young at Art”

ACRI (CC)  – Continua al MACA  (Museo Arte Contemporanea Acri) la grande retrospettiva dedicata la maestro Dada Hans Richter, la cui eredità è ancora presente e viva nell’arte del XXI secolo, come dimostra l’iniziativa Young at Art lanciata a inizio 2012, dal MACA e dall’associazione Oesum Led Icima, sotto forma di concorso indirizzato ai soli artisti Under 35 residenti e operanti nel territorio calabrese.

Infatti, a partire da domani, sabato 15 settembre 2012, il campionario di opere in mostra curata da Massimo Garofalo e Andrea Rodi, sarà arricchito da altre sei opere realizzate da giovani artisti vincitori del concorso. I lavori, che coprono l’intero spettro dei linguaggi espressivi dell’arte contemporanea – dalla pittura alla performance, dalla video-arte alla body-art sino all’arte digitale e alla fotografia anamorfica –, sono stati ideati traendo ispirazione dalle opere di Richter, tutte caratterizzate dalla stessa esigenza di sperimentazione e di ricerca di un nuovo linguaggio creativo che fosse in grado di superare i limiti statici di quello tradizionale.

A seguito di una prima mostra tenutasi tra i mesi di aprile e maggio all’interno delle sale del museo di Acri, le opere dei sette artisti vincitori – Walter Carnì (scultura, installazione, performance), Giuseppe Lo Schiavo (fotografia), Armando Sdao (pittura), Valentina Trifoglio (body-art, performance), Giuseppe Vecchio Barbieri (digital-art) e il duo {movimentomilc}, formato da Michele Tarzia e Vincenzo Vecchio (video-arte) – hanno poi preso parte alla rassegna Aspettando la Biennale, presso il Collegio Sant’Adriano di San Demetrio Corone (Cs). Questo terzo appuntamento espositivo è anche l’ultimo che vede coinvolti gli artisti nella loro regione d’origine. Nel mese di novembre, infatti, le cinque opere con cui ciascuno di loro ha partecipato al concorso, insieme a quella realizzata appositamente per dialogare con i lavori di Hans Richter, verranno esposte a Torino, in due differenti spazi espositivi, in concomitanza con l’importante fiera d’arte contemporanea Artissima.

Gli artisti del Young at Art, si esibiranno con performance e interventi dal vivo nella giornata di sabato 6 ottobre 2012, in occasione dell’ottava edizione della Giornata del Contemporaneo indettadall’ associazione AMACI; l’evento corrisponderà al finissage della mostra di Richter.

 g.m.r.

Movimentomilc VideoErmetica 0 Still 2012 (2)

Giuseppe Vecchio Barbieri Variation sur le theme Richter 2012 grafica vettoriale 40x60

 

I temerari fan di Bersani ci sono…Nonostante la pioggia

Rende (CS) – Un’antipatica pioggia ha tenuto fino all’ultimo i fan di Samuele Bersani con il fiato sospeso, la paura impazza sul web e comincia a salire sempre di più a poche ore dall’inizio del concerto ma l’evento chiave del settembre rendese c’è stato.
Solo 10 minuti di ritardo per il cantautore romagnolo, sofisticato e poetico come sempre ma anche molto spiritoso quando racconta se stesso attraverso aneddoti e storie ai coraggiosi, all’incirca un migliaio, che incuranti hanno sfidato le avversità del tempo pur di essere presenti.
Un concerto che è un viaggio lungo 20 anni attraverso un repertorio perfettamente selezionato e restaurato che si muove nel mezzo del pungente, dell’ironico, del visionario ma soprattutto dell’introspettivo, da “Spaccacuore” a “Giudizi universali” per arrivare alla recentissima “Un pallone” con cui l’artista ha partecipato all’ultimo Festival di Sanremo aggiudicandosi il premio della critica Mia Martini.
Musiche e parole che raccontano sempre i travagli di un’anima circoscritta nella sua realtà, un linguaggio il suo, attuale e coinvolgente che lo rende unico in quel connubio di poesia e sarcasmo a cui riesce a dare vita solo lui.
Non sono mancati i momenti in cui Samuele Bersani ha ricordato Lucio Dalla, il primo che ha creduto fin dal pricipio nel suo talento, diversi gli episodi attraverso i quali lo ha riportato in vita ed è “Canzone” il suo omaggio personale all’artista bolognese scomparso nel marzo scorso.
Moltissimi gli applausi e i cori così entusiasmanti tanto da diventare la sua seconda voce, Samuele ha ringraziato continuamente la sua platea invitandola a fare quello che riteneva più giusto perché “Chiedere un applauso è di una tristezza infinita”.
Dopo quasi 2 ore di concerto quell’antipatica della pioggia ritorna a cadere su Piazza Marthin Luther King ma ora non fa più paura a nessuno e Samuele saluta tutti ripetendo ancora una volta quanto eccezionale sia il pubblico cosentino.

Gaia Santolla

L’Opera di Pechino sul palco del Rendano

COSENZA – Si concentra in poche date, tra Germania ed Italia, la tournée europea della compagnia teatrale “Opera di Pechino”, un ensemble di talenti artistici, impareggiabile nella messa in scena delle opere cinesi.

L’Amministrazione comunale riesce ad accaparrarsi ben due date, le sole in Calabria e anche le uniche dopo Catania, della prestigiosa compagnia, artefice di una forma d’arte davvero unica che mette in risalto le caratteristiche tipiche del genere, come l’imitazione, l’esagerazione ed il simbolismo, gesti pantomimici messi in risalto dal canto e dalle acrobazie.

Tre gli spettacoli al Teatro Rendano. Due serali, domenica 23 e martedì 25 settembre (ore 20.45) con due diversi titoli: “L’Orfano della famiglia Zhao” e “La leggenda del serpente bianco”. In mezzo, lunedì 24 settembre, una scolastica alle ore 11.00.

I biglietti – da 5 a 15 euro – sono in vendita da domani 14 settembre al Botteghino del Rendano (orari: dalle 10 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00).

Fra le 300 tipologie differenti di opera, la maggior parte delle quali locali, l’opera Jingju (opera di Pechino) è tra le sei opere nazionali ed anche la più conosciuta. Si tratta di una particolare espressione artistica che combina in una sola performance recitazione, canto, musica e arti marziali. Il repertorio dell’opera Jiungju comprende oltre 1.000 opere, delle quali circa 400 sono rappresentate abitualmente. Il canto risonante, il dialogo – alle volte umoristico – e le spettacolari acrobazie rendono lo spettacolo travolgente e affascinante. “Jingju” , nel 2010, è stata inclusa nella lista dei Capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità dell’UNESCO.