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Da Dalì a Botero, arazzi contemporanei in mostra al Maca di Acri

ACRI (CS) – A partire da sabato 6 luglio 2019, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospiterà un’importante mostra dedicata all’arte dell’arazzo e alle sue numerose declinazioni tecniche, attraverso una collezione di quaranta opere di alcuni tra gli artisti più importanti della seconda metà del secolo scorso, tra i quali Fernando BoteroSalvador Dalì,Riccardo Licata ed Emilio Vedova.

La collezione di opere esposte nelle ampie sale del Piano Nobile del settecentesco Palazzo Sanseverino-Falcone – sede del museo alle pendici della Sila Greca – offre un’efficace panoramica su di un periodo storico in cui personalità artistiche così differenti tra loro hanno operato generando un’effervescenza di idee innovative che ha radicalmente cambiato la maniera di concepire la creatività e il modo di fare arte.

Un’attenzione particolare viene dedicata all’artista Riccardo Licata, di cui ricorre il novantesimo anniversario dalla nascita, le cui opere (arazzi, acquerelli preparatori e sculture), esposte nella Sala Estemporanea all’ingresso del museo, apriranno il percorso espositivo.
Ogni arazzo esposto è accompagnato dal suo bozzetto originale o da una riproduzione dello stesso, in modo da restituire al pubblico il fondamentale confronto tra l’idea dell’artista e l’esecuzione dell’arazziere, e di come questa relazione viva di un perfetto connubio tra la spontaneità del gesto e la meticolosa realizzazione tecnica.

In mostra, accanto alle opere, una serie di pannelli didattici traccia l’evoluzione storica e tecnica dell’arazzo, a partire dalle testimonianze dei classici Aubusson e Gobelins, per giungere alla contemporaneità e all’utilizzo di tecniche sia tradizionali, come il Qilim o il ricamo, che innovative e specifiche, come il Piquage inventato e brevettato da Alain Dupuis, passando anche per le nostre eccellenze delle manifatture di San Giovanni in Fiore.

Sono inoltre presenti una serie di opere scultoree e incisorie che hanno preso vita dai medesimi bozzetti preparatori degli arazzi, realizzando, in questo modo, un percorso completo e immediatamente intellegibile.
 
 Artisti presenti in mostra:

Egidio Bonfante, Fernando Botero, Sandro Cherchi, Antoni Clavé, Pietro Consagra, Corneille, Antonio Corpora, Salvador Dalì, Alain Dupuis, Agenore Fabbri, Pericle Fazzini, Lucien Fleury, Albino Galvano, Riccardo Licata, Pompilio Mandelli, Verdiano Marzi, Umberto Mastroianni, Jean Messagier, Enrico Paulucci, Edouard Pignon, Armando Pizzinato, Maurizio Roasio, Piero Ruggeri, Bruno Saetti, Giuseppe Santomaso, Gustave Singier, Silvano Spessot, Vittorio Tavernari, Rosario Tornatore, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Silvio Vigliaturo.

Al Maca una Notte al Museo tra arte, musica, danza e letteratura

ACRI (CS) – Sabato 18 maggio 2019, in occasione della Notte Europea dei Musei, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita una serie di eventi tra arte, musica, danza e letteratura, prolungando il consueto orario di apertura fino alla mezzanotte. 

Il maestoso cortile interno e la Sala Estemporanea del settecentesco Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del museo alle pendici della Sila Greca, faranno da scenario alla performance dell’ASD World Ballet, di Claudia Perrone e Cristina Coschignano, sulle musiche di Francesco Algieri (clarinetto) e Marco Spezzano (pianoforte).

La performance verrà intervallata da una serie di letture a cura degli studenti dell’I.T.C.G.T. liceo di scienze umane G.B. Falcone di Acri.
Sarà inoltre possibile effettuare delle visite guidate alla collezione permanente di oltre 200 opere (tra dipinti, disegni e sculture) dell’artista e maestro del vetro Silvio Vigliaturo, e alla mostra temporanea Tra Dadaismo e Nouveau Réalisme, personale dell’artista Mario Sposato.

Per info: www.museomaca.itinfo@museomaca.it; tel. 0984.953309

È gradita la prenotazione per i gruppi: referente: dott. Massimo Garofalo – tel. 3396935464 – didattica@museomaca.it
L’ingresso è gratuito.

Al Maca di Acri la mostra collettiva “Segni di Fede in Calabria”

ACRI (CS) -L’Associazione Diogene Fotoamatori Acri (CS) in collaborazione con i circoli: Associazione Art Photo Luzzi (CS), Associazione Fotografica Florense S Giovanni in Fiore (CS), Leonardo da Vinci on line (RC) e Fata Morgana D.L.F. (RC), presenta la mostra fotografica collettiva itinerante “SEGNI DI FEDE IN CALABRIA”.

Oggetto delle opere esposte è la rappresentazione delle manifestazioni religiose pubbliche o private nelle loro multiformi e variegate espressioni. La mostra segni di fede vuole essere una testimonianza per immagini dei segni e dei simboli della fede presenti nella nostra regione. Tale iniziativa regionale raccoglie 68 opere di 34 fotoamatori calabresi iscritti UIF e avrà come ospite Giovanni Sarrocco, sia nella qualità di miglior fotoamatore UIF 2018 sia come rappresentante del Club Maiapeligna di Sulmona.

Tale invito è finalizzato ad esportare la mostra collettiva “Segni di fede in Calabria” oltre ai confini regionali. Il prossimo anno, infatti, l’evento si terrà in Abruzzo come concordato con l’associazione Maiapeligna, che ospiterà la mostra calabrese. Al fine di coinvolgere nell’iniziativa tutte le regioni italiane, ogni anno la mostra si arricchirà con una nuova regione, con l’intento di creare una rete tra i vari circoli UIF nazionali.

Tale iniziativa, oltre ad essere uno scambio e un arricchimento culturale, mira a consolidare i rapporti tra i circoli UIF al fine di trovare nuove forme di collaborazione e di confronto. Infine, un ulteriore stimolo e motivo d’orgoglio è dato dal fatto che tale progetto nasce da un’idea del segretario provinciale di Cosenza, Avv. Francesco Cariati, e mira a portare la Calabria nella sua interezza ad essere sempre più protagonista nell’universo della fotografia nazionale.

OPENING della mostra 13 aprile 2019 ore 17.00

Orari apertura

da martedì a sabato

09:00 – 13:00 — 15:00 – 19:00

domenica

10:00 – 13:00 — 16:00 – 19:00

Giorno della Memoria, al MACA le opere di Umberto Mastroianni

ACRI (CS) -In occasione della Giornata della Memoria di domenica 27 gennaio 2019, Il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita un evento multidisciplinare inteso a celebrare il coraggio di chi, in anni di terrore e repressione, ha lottato strenuamente per la propria libertà e per il concetto stesso di Libertà, intesa come valore guida imprescindibile dell’agire umano e, di conseguenza, del processo creativo e artistico.

Fulcro dell’evento, a cura di Anselmo Villata, è un gruppo di sette opere di Umberto Mastroianni (1910 – 1998), riconosciuto come uno dei più importati scultori del Novecento.
L’esperienza attiva nelle formazioni del canavese della Resistenza, durante la Seconda Guerra Mondiale, carica i lavori dell’artista delle istanze partorite da quella concreta lotta in nome della libertà, per arrivare alla formulazione della sua “poetica della Resistenza”, a lui riconosciuta dal critico Giulio Carlo Argan.
Attraverso la libertà espressiva, Mastroianni poteva raggiungere il suo scopo: dare forma a opere d’arte. La vera arte, dunque, era da lui intesa quale “discendente diretta” della libertà. La Libertà è stato il grande amore dell’artista originario Fontana Liri, nonché il filo conduttore di tutta la sua produzione; continuamente ricercata e trovata nelle sue “esplosioni” bronzee, nei suoi tratti decisi, nei cromatismi intensi, nelle geometrie spaziali che prendono forma dai più svariati materiali: dal bronzo al marmo, alla pietra, al legno, e di cui le opere esposte al MACA danno testimonianza.

A completamento di questa riflessione sulla Memoria e sulla Libertà, nella Sala Video del museo verrà proiettato il film Defiance – I giorni del coraggio (2008), di Edward Zwick, che racconta la storia vera di tre fratelli ebrei polacchi, i Bielski, che, nel 1941, nel pieno delle repressioni naziste nei confronti delle comunità ebraiche europee, si nascosero nel mezzo della foresta bielorussa dove, insieme ai partigiani sovietici, organizzarono la Resistenza contro gli oppressori tedeschi.

Al MACA, “Abitare l’illimite” dell’artista Maria Credidio

ACRI (CS) – A partire da sabato 12 maggio 2018, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita la mostra Abitare l’illimite, personale dell’artista Maria Credidio (Terranova di Sibari, 1957, vive e lavora a San Demetrio Corone).

MARIA CREDIDIO, ARTISTA POLIEDRICA

Artista poliedrica e di ricerca, Maria Credidio conduce, sin dai primi anni Ottanta, un’intensa e apprezzata attività di sperimentazione artistica, partecipando a rassegne espositive sia a livello nazionale che Europeo. Espone in gallerie private e istituzioni pubbliche con mostre personali e collettive.  La sua opera, sia grafica che pittorica, segue negli anni un percorso coerente in sintonia con le espressioni dell’arte del Novecento. Alcune sue opere si trovano esposte in permanenza presso importanti collezioni pubbliche e private, quali: “SpazioThetis” Arsenale di Venezia; Museo MAON di Rende; Museo Civico di Praia a Mare; Museo Civico Parisi – Valle di Maccagno; Museo dell’Erotismo Bari; MUSEO LIMEN d’Arte di Vibo Valentia; World Museum di Cesano Maderno (Mi).
La rassegna ospitata nelle ampie sale del Piano Nobile di Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del MACA, ripercorre gli ultimi dieci anni di carriera dell’artista, con particolare attenzione alle sperimentazioni più recenti, tracciando un percorso segnato da uno spirito libero ed eclettico, che testimonia dell’importanza di immergersi nel passato, nella storia dell’arte e nella diversità di approcci che l’hanno attraversata, traducendoli con una voce personale e riconoscibile, amandoli, metabolizzandoli, per poi restituirli trasformati dalla propria traccia creativa e dal proprio pensiero critico. Un “metodo eclettico” che, come scrive Boris Brollo, curatore della mostra, « si basa sul pluralismo dei modelli di ricerca e sulla dialettica aperta e integrata dei diversi punti di vista che si possono assumere nel fare ricerca in campo artistico ».

IL PROGETTO BANCARTIS

La mostra, realizzata in collaborazione con BCC Mediocrati, rientra nell’ambito del Progetto Bancartis, attraverso il quale, con scadenza annuale, l’istituto bancario con sede a Rende acquisisce un’opera di un artista di origine calabrese, che entra a far parte di una collezione sempre più ricca e importante, a cui il MACA, successivamente, dedica un’importante mostra per celebrarne il percorso artistico e di ricerca. Il fine comune che muove le due istituzioni è quello di valorizzare la scena artistica storica e contemporanea di una regione estremamente fertile a livello culturale e creativo, che ha dato i natali ad artisti di sicuro valore e dal linguaggio unico, come testimoniato dalle opere di Maria Credidio.

Acri, al Maca si festeggia l’Ultimo Giorno di Carnevale

ACRI (CS) – All’ultimo piano del Museo di Arte Contemporanea di Acri si trova una maschera un po’ triste… è Arlecchino nell’ “Ultimo Giorno di Carnevale”. Questo è il titolo che Vigliaturo ha dato al dipinto che fa parte della Collezione Permanente del Maca.
Lo staff del Maca, tra guide ed educatori, ha pensato di camminare insieme a tanti bimbi, tra forme e colori, fino a raggiungere “Arlecchino” e giocare con lui. I bambini potranno trasformarsi in artisti partecipando ai laboratori didattici mirati che da sempre costituiscono una delle attività di primaria importanza del museo situato alle pendici della Sila Greca.

Ci saranno anche tanti bigliettini, ognuno con il nome di un bimbo e prima di tornare a casa faremo un gioco: li mescoleremo tutti, ne sceglieremo uno e doneremo il disegno che Vigliaturo ha creato per questo carnevale.

 

Vietato non toccare, al Maca nuova mostra d’arte interattiva

ACRI (CS) – Sta riscontrando molto successo, tra i giovani e non solo, la mostra di arte interattiva al MACA, Museo d’Arte Contemporanea di Acri, che rappresenta un connubio tra arte, scienza e tecnologia. La mostra ripercorre 50 anni di arte interattiva, a partire dal secondo dopoguerra e racchiude una collezione di oltre 50 opere, di oltre 20 artisti, tra cui Victor Vasarely e Brian Eno. L’obiettivo della mostra è evidenziare il rapporto tra l’opera e lo spettatore. Scatole, luminose, oggetti sonori, creazioni di mini ambienti che fanno in modo che l’osservatore possa sentirsi “co-autore” dell’opera stessa, per ricordarci che l’arte può essere vissuta da ciascuno di noi. «L’arte interattiva nasce – commenta la curatrice della mostra Monica Bonollo – per spiegare se stessa e per fare in modo che lo spettatore possa contemplare con il filtro dell’artista». In questa mostra lo spettatore è l’opera, non a caso il motto che caratterizza l’arte interattiva è “Vietato non toccare”!

Angela Arcuri

Al MACA di Acri la mostra di Arte Interattiva curata da Monica Bonollo

ACRI (CS) – A partire da sabato 1 luglio 2017, Il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospita un’importante esposizione dedicata al mondo dell’Arte Interattiva, che trova il suo principio nei pionieri degli anni Sessanta, per arrivare agli artisti più recenti che indagano la relazione fra l’opera d’arte e lo spettatore, spesso usando le tecnologie più innovative del loro tempo. La mostra, a cura di Monica Bonollo, ospitata nelle ampie sale del Piano Nobile del settecentesco Palazzo Sanseverino-Falcone, sede del museo, è composta da una collezione di oltre 50 opere di importanti artisti italiani ed europei: da Victor Vasarely a Brian Eno, passando per Julio Le Parc, Davide Boriani, Gruppo MID, Peter Vogel e Ale Guzzetti, tra gli altri; tutti artisti la cui attività di ricerca si è sviluppata in piena sintonia con le coeve scoperte scientifiche, intrattenendo uno stimolante e fruttuoso dialogo continuo fra arte, scienza e tecnologia.

 

 

 

Alternanza scuola-lavoro, il MACA a sostegno di Amatrice. Una mostra per la ricostruzione

ACRI (CS) –  Quelli del MACA” – Gruppo Alternanza Scuola-Lavoro  MACA / Liceo Classico e Scientifico “V. Julia” Acri   CS – , annunciano che il 18 Marzo 2017 alle ore 20:00 presso i locali del Museo Civico “MACA”, ubicato nel Palazzo Sanseverino-Falcone , s’inaugurerà la mostra dal titolo “Ar(l)terniamoci per ricostruire…attraverso l’arte da Fattori a…”. L’evento è stato organizzato interamente dai ragazzi dell’Alternanza Scuola-Lavoro, coordinati dal Dott. Massimo Garofalo – Direttore del dipartimento didattico del Museo – Tutor esterno e dai Proff. Francesco Ranaldi  docente  di Disegno e Storia dell’Arte   e Giorgio Esposito  docente di Sostegno, entrambi Tutors interni. Si tratta di una mostra a favore della ricostruzione del Museo di Preta (frazione di Amatrice), titolare delle opere esposte. L’obiettivo dell’evento è quello di sensibilizzare il nostro territorio alla solidarietà verso le popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma. La mostra si protrarrà fino al 25 Aprile 2017. L’ingresso al Museo Maca è gratuito, chiunque verrà potrà donare un contributo volontario al comitato “Arte al servizio della ricostruzione” che provvederà a devolverlo all’Associazione “Preta Vive”. L’avvenimento ha  un duplice scopo,  avvicinare al fascino dell’arte ed aiutare i nostri connazionali, con i quali è stata instaurata una relazione solidale. La mostra è visitabile secondo gli orari ed i giorni di apertura del MACA.

Acri, il Maca ospiterà la mostra dedicata a Mimmo Rotella

ACRI (CS) – A partire daL 25 giugno 2016, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) ospiterà una grande mostra dedicata alla figura di Mimmo Rotella (Catanzaro, 1918 – Milano, 2006), protagonista di primo piano del fermento che, tra Milano e Parigi, rivoluzionò la scena dell’arte degli anni Sessanta del Novecento.

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A una collezione di circa trenta opere di Rotella, che ripercorrono l’intera carriera dell’artista e fungono da cuore dell’intera mostra, si affiancheranno testimonianze artistiche di rilievo di alcuni dei suoi compagni di viaggio in seno al Nouveau Réalisme (Niki De Saint Phalle, Arman, Daniel Spoerri, Jean Tinguely, César, Raymond Hains e Christo, tra gli altri), che, oltre a contestualizzare efficacemente l’operato dell’inventore della tecnica del décollage, forniranno uno sguardo d’insieme su uno dei movimenti avanguardistici più rappresentativi e significativi della seconda metà del secolo scorso, la cui influenza è tutt’oggi attuale e tangibile.

La mostra cadrà nel decimo anniversario dalla nascita del museo, otre a essere una celebrazione di Mimmo Rotella, il più importante artista contemporaneo di origine calabrese, a dieci anni dalla sua morte.