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Mario De Rosa nell’olimpo della poesia contemporanea

mario de rosaEnnesima soddisfazione per il poeta Mario De Rosa: la casa editrice Helicon, di Arezzo, ha inserito i suoi scritti in una preziosa antologia. Si tratta di un compendio di Letteratura Italiana Contemporanea che abbraccia un ampio arco temporale, 1945/2015, e ripercorre in versi le stagioni difficili del dopoguerra per arrivare in maniera snella ai giorni nostri. La presenza di personaggi di chiara fama, noti nell’universo delle arti espressive, ha impreziosito oltremisura la già ricca pubblicazione. L’uso della miscellanea è riservato agli Istituti superiori di II grado e alle Università.

Oltre a Mario De Rosa, tra i maggiori nomi annoverati nel volume, solo per citarne alcuni: Silvio Ramat, docente di Letteratura italiana all’Università di Padova; Neuro Bonifazi, professore di Letteratura presso l’Ateneo di Urbino e redattore della rivista “Il caffè”; Marino Biondi, docente di Lettere e Filosofia all’Università di Firenze; Giancarlo Quiriconi, ordinario di Letteratura Italiana Contemporanea all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Nel gruppo anche gli scrittori: Andrea Pellegrini, Corrado Pestelli, Cristiana Vettori, Michele Rossi. Tutti accomunati dalla formidabile capacità di tratteggiare con pennellate gentili le realtà composite che talvolta turbano altre rasserenano l’ondivago animo umano. In particolare per Mario De Rosa l’estro creativo risulta affatto penalizzato da una certa generalizzata tendenza al pessimismo, che pur estendendo i suoi acuminati tentacoli sui cantori dello spirito non ne ha rallentato l’attività. Gli influssi della fatica quotidiana, del rincorrersi delle stagioni, dei drammi che appesantiscono l’essere e del gaudio che per converso scatenano le emozioni, i sentimenti, l’amore, divengono proficue fonti d’ispirazione. Del resto non sarebbero altrimenti giustificabili i premi di cui De Rosa continua a fare incetta. Per ben due volte, oltre agli innumerevoli riconoscimenti ottenuti ovunque, è risultato tra i vincitori del glorioso premio “Casentino”. Negli ultimi anni ha saputo promuovere con straordinaria passione la poesia contemporanea nelle forme più variegate: dal vernacolo moranese ai versi in lingua, non disdegnando sortite nel mondo del racconto breve. Questo nonostante la civiltà delle immagine e le contingenze della gravissima crisi economica abbiano purtroppo ricondotto al silenzio molti autori. I versi dolci e penetranti che nascono dalla penna fluida e coraggiosa di Mario De Rosa, all’opposto, punteggiati dal profumo fresco e intenso della libertà, amata, cercata e vissuta, affrancati dalla pericolosa e talvolta forzata decadenza, ingentiliti da una straordinaria musicalità, proseguono i loro sconfinamenti in dimensioni preternaturali d’ineffabile bellezza e sopravvivono onorevolmente al dilagante crollo delle lettere moderne, dovuto sì alle attuali contingenze negative, ma vittima incolpevole del rapido mutamento dei tempi.

Di prossima uscita il suo quinto volume dal titolo “Il senso del moto”. E dietro l’angolo la terza edizione del premio letterario: “Morano Calabro Città D’Arte”.

Michele Fischietti a Cosenza. L’SLS come opportunità per i cantanti calabresi e non solo

COSENZA – Sviluppata dal famoso maestro di canto americano Seth Riggs, la Speech Level Singing è la tecnica di canto utilizzata dai più grandi artisti del mondo. Da Madonna a Celine Dion, da Tina Turner a Barbara Streisand, fino a Stevie Wonder e Michael Jackson: moltissime star del firmamento musicale mondiale hanno studiato SLS. Nato come moderna evoluzione del Belcanto italiano, il metodo SLS è utilizzato e adattabile in qualsiasi stile di canto: rock, pop, R&B, soul, gospel, sia che cantiate Opera, lo Speech level è la tecnica ideale per la formazione iniziale e costante dei giovani cantanti per esprimersi in modo sano e rilassato lungo tutta l’estensione, rimanendo in perfetto equilibrio tra i registri vocali, allontanando il rischio di danneggiare nel tempo le corde vocali.

In Italia a reintrodurre questo valido e autorevole metodo è stato il compositore, musicista e noto vocal coach Michele Fischietti. Formatosi negli Usa (partì da Boston), decisivo per lui fu proprio l’incontro  con il maestro Seth Riggs, con il quale ha studiato canto e perfezionato le tecniche del jazz.

Poliedrico e versatile, Michele Fischietti gira in lungo e in largo a predicare questa nuova tecnica italiana per DNA, a stelle e strisce per adozione, di cui è l’unico maestro di 5° livello certificato in Italia. Di ritorno dalla Sardegna, domenica 15 sarà quindi a Cosenza per lezioni individuali e personalizzate. Raggiunto in aereoposto via Skype (in questo è un vero mostro), ci spiega in che cosa consiste questa tecnica, a cosa è finalizzata e chi può trarne massimo beneficio.

D. Che cos’è l’SLS  e come funziona? Michele-Fischietti1

R. Lo scopo di quello che insegno è portare la voce in maniera naturale, piena e senza sforzo, per tutto il range possibile, dal registro basso a quello alto, fare in modo che questo succeda per ogni tipo di voce.

Banalmente è come accordare una chitarra scordata: dopo averla accordata, con essa si può suonare qualsiasi stile. Il secondo step del mio lavoro consiste poi nell’aiutare gli allievi nell’applicare la tecnica alle canzoni, quindi a vocalizzare bene le vocali. Infine imparare ad interpretare una canzone per metterci dentro testi ed emozioni. Il mio compito è insegnare ai miei allievi a tirare fuori il 100 per 100 delle proprie possibilità, ad usare al meglio il mezzo vocale.

D. A chi è rivolto l’SLS? Tutti possono apprenderlo?

R. Parlando meramente di tecnica è chiaramente rivolto ai cantanti, agli attori, agli speaker radiofonici.

D. Sono diversi anni ormai che porti l’SLS in Calabria. Che risposta hai avuto dagli allievi calabresi? Come può essergli utile?

R. Modulare la voce attraverso l’SLS aiuta anche ad eliminare gli accenti e le inflessioni dialettali. L’accento calabrese, in particolare quello cosentino, a volte svantaggia il cantante nel cantare il registro alto, perché ha vocali molto aperte e pesanti che sono difficili da gestire. Quello che insegno aiuta quindi il cantante ad approcciare quelle note in maniera più semplice, mantenendo la voce piena ma senza gridare, in modo che possa cantare più facilmente anche nel registro più alto.  Molto spesso, anche qui in Calabria, ho incontrato ragazzi con ottime doti vocali, limitati purtroppo nelle espressioni soul e rock dal loro accento marcato.

D. Domenica sarai a Cosenza per i corsi individuali. Ma una sola lezione può bastare per correggere eventuali accenti marcati ed errori di pronuncia?

8062008111335R. No, però può indicare la strada giusta per gestire le vocali e quindi la voce, risolvere problemi e memorizzare le soluzioni. Io accordo la chitarra, cosi chi vuole può continuare ad esercitarsi. Poi per ulteriori approfondimenti, ai miei studenti offro anche lezioni via skype, sicuramente pratiche e ugualmente efficaci.

D. Infine al Michele Fischietti storico vocal coach di XFactor e già direttore artistico di “Una voce per Sanremo”, non possiamo esimerci dal chiedere un giudizio sui talent show come principale strumento per lanciare oggi nuovi talenti.

R. Io credo che i talent siano ottimi per l’esposizione iniziale dei vincitori, ma una volta lanciati bisogna sapersi gestire ed essere gestiti bene: in questo Il Volo insegna. Poi la cosa importante a parte l’artista, è la canzone.

Cantando canzoni e accordando chitarre, Michele Fischietti è dunque pronto anche stavolta ad un nuovo ciclo di lezioni di Speech Level Singing in Calabria, precisamente a Cosenza. Se interessati a sfruttare meglio e al meglio la proprio voce si può contattare Nadia Merli all’indirizzo email nadiamerli02@gmail.com.

 

Andreina Morrone

Noi e la ‘ndrangheta. Perché la speranza non è una terra straniera

copj170.aspCos’è la speranza per una terra vessata su più fronti dall’opprimente mano della ‘ndrangheta? Come si può ancora sperare, se anche i più piccoli lumi vengono spinti verso l’oscurità? Quesiti semplici, ai quali però spesso risulta complicato riuscire a dare una risposta.
Grondante di problemi che bramano da decenni una soluzione, la Calabria si è ormai accasciata nella morsa di belve feroci che, se da un lato limitano la libertà dei singoli, dall’altro ramificano potere e tentacoli anche nei luoghi della Pubblica amministrazione, ormai presidi di una legalità instabile.
In questo scenario dove davvero la speranza appare come una debole fiammella lontana, il cui cammino per raggiungerla è arduo, s’inserisce l’ultimo lavoro di Francesca Viscone, che viene da anni di studi e indagini sui risvolti sociali della capillare presenza della ‘ndragheta in Calabria. “La speranza non è una terra straniera. Storie di sindaci e amministratori minacciati dalla ‘ndrangheta“, edito da Città del Sole, con la prefazione firmata da Renate Siebert, si presenta al pubblico alla stregua di un campanello d’allarme, con la volontà di insinuarsi nel tessuto sociale trasformandosi in consapevolezza di un fenomeno tristemente diffuso. Un fenomeno complesso e complessivo, composto da casi singoli che pretendono però di essere analizzati nel loro insieme.
La questione diventerà oggetto di confronto e dibattito il prossimo 11042978_10152897857486997_582871337843483778_nsabato 14 marzo a Carlopoli, in provincia di Catanzaro, occasione in cui l’autrice ne discuterà insieme a Simona Dalla Chiesa, figlia del Generale Dalla Chiesa, a Mario Talarico, sindaco della cittadina del Reventino, e a Giuseppe Aleta, ex sindaco di Cetraro e attualmente consigliere regionale. L’evento, organizzato da Avviso pubblico di concerto con il Sistema Bibliotecario Lametino, sarà monitorato dalla coordinatrice regionale di Avviso Pubblico, nonché assessore del comune di Carlopoli, Maria Antonietta Sacco.
La speranza è – o non è – una terra straniera? Ovvero, la speranza diventa un lusso incalcolabile quando la terra che ci appariva familiare assume via via le sembianze di un continente estraneo, irriconoscibile? Una terra di bellezza struggente, deturpata da una volgarità criminale distruttiva e grossolana. Eppure, i mafiosi rappresentano una minoranza. È l’area opaca del consenso col malfattore che consente loro di spadroneggiare”, con queste parole la sociologa Renate Siebert ci introduce alla lettura di un saggio che è molto più di un libro: è riflessione, presa di coscienza… Finestra aperta su una realtà possibile.

 

 

 

Daniela Lucia

“Talking ” 14^ puntata: questa settimana fari puntati sul caso Bergamini

ROSSANO (CS)logo i&c – Questa settimana Talking affronta un caso di cronaca nera che a più di 25 anni dall’accaduto desta ancora tanta attenzione. Stiamo parlando del caso della morte di Donato Bergamini, calciatore del Cosenza Calcio (allora in serie B) morto in circostanze ancora poco chiare. La Procura di Castrovillari, dopo aver chiuso il caso nel ’92 come suicidio, ha riaperto, su richiesta della famiglia, le indagini nel 2011, indagando l’ex fidanzata del calciatore, Isabella Internò, per concorso in omicidio volontario. La pubblica accusa ha chiesto l’archiviazione, immediata l’opposizione dei legali della famiglia.  Si è in attesa della pronunzia dell’ufficio Gip.  Le ragioni della  famiglia Bergamini si avvalgono di perizie e indizi che potrebbero affermare un’altra, clamorosa verità. In studio, con il conduttore Matteo Lauria, ne parlano il giornalista Serafino Caruso (componente, tra l’altro, dell’Associazione “Verità per Denis”) e il direttore de “La Provincia di Cosenza” Gabriele Carchidi, tra i giornalisti che non hanno mai creduto al suicidio di Bergamini.

Questi gli orari e i giorni di messa in onda della 14^ puntata su Esperia Tv: mercoledì ore 21, giovedì ore 17, sabato ore 12, domenica ore 9.45 e 19.30.

“Rendano in prosa”: arriva il one man show di Massimo Lopez “Sing and Swing”

COSENZA – Continua la stagione “Rendano in prosa”, dopo i sold out dei primi appuntamenti ancora tanta comicità e spazio alla musica. Sabato 14 marzo, alle ore 20.30, sul palco del Teatro Rendano il one man show di Massimo Lopez “Sing and Swing”.lopez

Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza. Sul palco del Teatro A. Rendano 13 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone ideato da“Musica& Musica”, l’Associazione culturale “Le Pleiadi”, “GF Management” e la FRL Eventi.

In “Sing and Swing” Massimo Lopez rinnova il proprio repertorio di classici dello swing in cui rilegge le pietre miliari di autori quali Cole Porter, George Gershwin, Jimmy Van Heusen, Richard Rodgers e molti altri. Una carrellata di successi che vanno dagli anni 30 agli anni 50, resi celebri da interpreti di grande livello come Frank Sinatra, Tony Bennet, Sammy Davis jr, arricchiti dall’insuperabile verve di Massimo Lopez. Un amore coltivato per lunghi anni e sbocciato poi grazie alla collaborazione con una delle più prestigiose formazioni jazz e swing italiane, la Jazz Company guidata da Gabriele Comeglio, che segue l’attore nel corso delle sue tournèe teatrali da diverse stagioni. E tra una canzone e l’altra, Massimo Lopez intratterrà il pubblico con divertenti gag, monologhi e le sue irresistibili imitazioni, quelle stesse che negli anni lo hanno portato al grande successo popolare.

 

Questi i costi per i singoli spettacoli: platea e palco platea 28 euro; palchi di I ordine centrale 25 euro; palchi di II ordine centrale: 21 euro;  palchi di I ordine e II ordine laterali: 17 euro; galleria: 12 euro.

Presentazione del volume “Il Gran Capitàn e il mistero della Madonna Nera” sabato 14 marzo al Sistema Bibliotecario Vibonese

il gran capitanVIBO VALENTIA – Nell’ambito della manifestazione culturale Festival Leggere&Scrivere Off, il Sistema Bibliotecario Vibonese propone la presentazione del volume “Il Gran Capitàn e il mistero della Madonna Nera” di Santo Gioffrè edito da Rubbettino, sabato 14 marzo alle ore 17.30 presso il Polo Culturale Santa Chiara.

Insieme all’autore saranno presenti: Eleonora Cannatelli docente, Domenico Romano Carratelli Presidente dell’Accademia dei Bibliofili di Vibo Valentia, Michele Mirabello Consigliere Regionale. Introduce e coordiana Gilberto Floriani direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese.

Il Gran Capitàn e il mistero della Madonna Nera

Santo Gioffè, già autore del fortunato romanzo “Artemisia Sanchez”, dal quale è stata tratta una fiction RAI di successo torna in libreria con un altro romanzo storico ambientato in Calabria: “Il gran Capitán e il mistero della Madonna nera”. L’autore, ci trascina in una Calabria rinascimentale resa ancora più misteriosa per l’intreccio sapiente di miti e leggende che l’autore mescola agli eventi storici realmente accaduti. Un passato che emerge da un passato ancora più remoto. Il protagonista, eroe antico e moderno insieme, è Gonzalo Fernàndez de Còrdoba, generale spagnolo alla corte di Isabella di Castiglia inviato in Italia dal re Ferdinando il Cattolico per combattere i francesi e difendere il Regno di Napoli. Per i suoi meriti organizzativi, per il coraggio e la ferocia in battaglia, il Gran Capitano riportò numerose vittorie sul campo; vittorie e conquiste che ne accrebbero la fama e ora fanno da sfondo, non silente ma sanguigno e vivido, ad un romanzo dal gusto antico. Risalta prepotentemente la natura calabrese, inquieta e forte, fatta di montagne, declivi collinari, fiumare e terre argillose bagnate dal sangue dei soldati, dal sudore, dalla paura. Ci sono le tradizioni antiche e le superstizioni indelebili, storie di monaci e di nobili, di re e popolani, strategie militari e concubine consigliere, il tutto reso realistico da un linguaggio crudo e tagliente, ma sempre evocativo di un passato che ha subito, e goduto, delle influenze nobiliari delle dinastie europee. La Calabria che si presta ad essere punto di incontro di culture diverse, controversa nel suo attaccamento alle origini, è il contesto ideale, per Gioffrè, in cui collocare le contraddittorietà dell’animo umano. Il passaggio continuo dal particolare al generale, dall’odio all’amore, dal sesso al potere, il dinamismo dei combattimenti e la brutalità dei rapporti carnali contrapposti al timore religioso non lasciano spazio a sensazioni blande. Tutto è spinto al limite in un tourbillon di suggestioni in cui l’ambizione, l’orgoglio, il coraggio hanno un contraltare pesante come quello religioso. Così i santuari, le chiese e i conventi sono protagonisti tanto quanto le battaglie; i sacrifici, le punizioni corporali, le immolazioni e i banchetti, diventano moneta di scambio in una società in fermento. Turchi, spagnoli, francesi e saraceni hanno versato il loro sangue sulle terre calabresi, ed è un sangue che ne ha caratterizzato la storia, arricchendola di influenze esotiche e ortodosse, confermate dalle numerose icone orientali presenti in Calabria e in generale in tutto il sud Italia, come le Madonne nere. La Madonna nera di Seminara diventa, nel romanzo, il centro di numerosi misteri, il parafulmine per purificarsi da peccati terreni, ma soprattutto il simbolo di un potere, quello del “Capitan”, che non conosceva limite alla sua stessa ambizione.

Santo Gioffrè

Medico e scrittore, è anche autore di numerosi studi sulla storia, la cultura e le tradizioni popolari calabresi. Tra le sue pubblicazioni: “Gli Spinelli e le nobili famiglie di Seminara” , “Artemisia Sanchez” (Mondadori) dal quale la Rai ha tratto una fiction televisiva; Leonzio Pilato” (Rubbettino), biografia romanzata del primo traduttore, dal greco in latino, dell’Iliade e dell’Odissea e “La terra rossa” (Rubbettino), tragica storia di un figlio “mulo” agli inizi del ‘900 in una Calabria ancora medievale.

Creazione orafa a firma Gerardo Sacco per i 50 anni dell’Assoziazione Italiana Sommelier

LAMEarte orafaZIA TERME (CZ) – Saranno 22 i delegati regionali, o meglio i tedofori, che la condurranno di regione in regione per giungere a Milano nel giorno della presentazione ufficiale di Expo 2015, previsto domenica 7 luglio.

Ma di cosa si tratta?

L’AIS, Associazione Italiana Sommelier, compie 50 anni, un traguardo che non avrebbe potuto non festeggiare con tutti i suoi figli, decidendo quindi di far loro visita e abbracciarli tutti simbolicamente attraverso questa speciale staffetta di tedofori.

La Teda non può che essere rappresentata dal “Tastevin”, simbolo dei sommelier e strumento dell’arte della degustazione.

L’opera in argento 925/000 cesellata e sbalzata interamente a mano è un’opera unica dell’artigiano orafo calabrese Gerardo Sacco.

Essa riproduce un Tastevin di 800gr di metallo lunare e un diametro di 30 cm, con 22 bolle e perle, incavi propri del famoso strumento dei sommelier, che rappresentano i delegati italiani con al centro la riproduzione di Dioniso.

L’opera è stata presentata da Gerardo Sacco al “Calabria Wine Charme“, evento enogastronomico dedicato al connubio tra donne e vino, che si è tenuto domenica 8 marzo a Lamezia Terme a Palazzo Nicotera.

L’evento è stato promosso dai sommelier dell’ Associazione Italiana Sommelier Calabria in collaborazione con l’Associazione Le Donne del Vino e l’amministrazione del Comune Di Lamezia Terme.

Imparare la musica

foto2 (1)LAMEZIA TERME – È protagonista la musica live nella scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Perri – Pitagora” di Lamezia Terme diretta dalla dott.ssa Teresa Bevilacqua con una serie di lezioni concerto eseguite da musicisti professionisti.

L’iniziativa, proposta dall’associazione artistica e scuola di musica  Lamezia, diretta dal maestro Orlando Vescio, si propone di avvicinare i bambini alla musica attraverso l’ascolto e la possibilità di potere interagire con i musicisti, ponendo loro ogni tipo di curiosità inerente alla musica. Le esibizioni degli artisti previsti in calendario andranno ad evidenziare molteplici stili musicali, dal classico al pop, fino alla musica popolare.

Il primo concerto ha visto protagonisti, nell’accogliente auditorium della scuola media Pitagora, il maestro Antonio Bifulco alla tromba, accompagnato al pianoforte dal maestro Ferruccio Messinese. Nel corso del concerto sono state proposte musiche di varie estrazioni stilistiche. Particolarmente apprezzate, fra l’altro, le musiche da film della “Leggenda del pianista sull’oceano” di Ennio Morricone e le musiche intramontabili di Walt Disney. Attenti e curiosi le centinaia di alunni che hanno assistito al concerto.

L’iniziativa è inserita in un quadro ancora più ampio di valorizzazione della musica nella scuola primaria, con progetti didattici del tutto innovativi che l’associazione sta effettuando in collaborazione con l’Istituto e che si concretizzerà con una serie di concerti che saranno tenuti dai bambini delle varie classi per la fine dell’anno scolastico.

Protagonista del Mercoledì d’Autore “Il Referente” di Giuseppe Benvenuto

11060958_831873353552344_6425771522853972602_nCOSENZA – Il “Mercoledì d’autore”, tradizionale appuntamento letterario con i migliori scrittori della casa editrice Falco, prosegue con la presentazione di un thriller mozzafiato, “Il Referente”, di Giuseppe Benvenuto.

L’evento avrà luogo come di consueto nella suggestiva Tea Room della “Torteria di Polly Dì” a Rende, e sarà presentato dal giornalista Carlo Minervini, con le raffinate letture a cura di Marilena Dattis.

Il romanzo filtra lentamente nell’animo del lettore con gli intrighi di potere che si creano per la guida di una prestigiosa università.

TRAMA

Luca Belmonte, a cinquant’anni, si ritrova disoccupato. La sua vita di giovane di belle speranze gli sembra ormai lontana e le tante esperienze professionali portate avanti nel tempo gli hanno lasciato il rammarico di non essere riuscito a consolidare nessuna di esse. L’opportunità inaspettata di un nuovo qualificante lavoro lo catapulterà ben presto nel mondo universitario, facendolo diventare il referente per la Puglia della importante università telematica “Doriano Ranieri”.

Prima a Bitonto, poi a Milano, Luca entra a far parte di una realtà che svelerà una spietata lotta alla successione del rettorato e all’accaparramento di consistenti beni immobiliari, appetiti anche dall’università brasiliana “Vasco de Gama” che proprio in quel momento sta chiudendo un accordo milionario.

Debolezze umane, ambiguità, enigmi e colpi di scena: Luca si ritroverà ago della bilancia conteso dalle “vipere della Ranieri” tra morti misterose e un presunto erede. Accompagnato dall’affascinante ispettrice Barbara Fioravanti, il suo ruolo diventerà sempre più centrale fino ad un imprevedibile ed emozionante finale, giocato fra Londra, San Paolo e Milano.

Per celebrare la Donna, il successo dell’Istituto Musicale “P. Mascagni”

mongianaMONGIANA (Vv) – Entusiasmante concerto in omaggio alla Donna da parte degli allievi del “Mascagni”. Organizzato e voluto dall’Associazione culturale “Momò” di Mongiana, l’evento si è tenuto sabato 7 marzo all’interno del Museo delle Reali Ferriere di Mongiana alla presenza del Sindaco Bruno Iorfida e di numerose famiglie del comprensorio delle Serre.

La rassegna ha visto protagonisti dapprima i docenti delle classi di Pianoforte e di Violino, nello specifico il giovane Filippo Garruba straordinario pianista che tra le altre cose sarà di scena come solista al teatro “Grandinetti” di Lamezia Terme domenica 15 marzo accompagnato dall’orchestra Filarmonica della Calabria e la giovane violinista Francesca Garritano anche lei talento emergente e  come Garruba allieva del Conservatorio di Musica Tchaikovsky di Nocera Terinese (Cz) e componente stabile dell’Orchestra Filarmonica della Calabria.

A seguire è stata la volta dei docenti di chitarra Federica Le Piane e Donato Parente e  di alcuni allievi delle classi di Pianoforte, Fisarmonica, Percussioni e Chitarra,  che si sono alternanti sul palco nell’esecuzione di musica da camera, musica leggera e brani solistici che hanno letteralmente entusiasmato la sala gremita di pubblico di tutte le età.

Soddisfazione espressa dal presidente dell’Associazione Momò l’Architetto Pasquale Demasi, che si è detto affascinato dal fermento culturale/musicale che stà muovendo l’Istituto Mascagni nell’intero comprensorio delle Serre, lo stesso Demasi ha garantito ogni tipo di appoggio logistico e strutturale a fin che il Mascagni sia presente stabilmente anche a Mongiana con i suoi corsi e le sue attività concertistiche.

Applauditissimo l’intervento del Sindaco di Mongiana il Dott. Bruno Iorfida, che si è soffermato sulla tematica della “Donna” come bene da apprezzare e valorizzare quotidianamente al di là di ricorrenze ed eventi.  Riguardo al concerto il giovane Sindaco ha manifestato il suo forte apprezzamento per le capacità esecutive dimostrate dai piccoli artisti e si è detto colpito dalla passione che gli stessi sono riusciti a trasmettere con la loro esibizione.

In fine il ringraziamento del Direttore del Mascagni il M° Luca Amato che si è fatto anche portavoce del saluto del Direttore del Conservatorio il M° Filippo Arlia, i due in stretta collaborazione stanno portando l’eccellenza della musica in questa meravigliosa zona della Calabria che molto spesso passa alla cronache per altri motivi. Amato fattivamente impegnato non solo nella divulgazione ma anche nella produzione di spettacoli musicali ha annunciato che Mongiana come anche altri centri delle Serre saranno Teatro di importanti manifestazioni concertistiche dove protagonisti saranno ancora i giovani talenti sia del Mascagni sia del Tchaikovsky.

La serata si è conclusa nelle sede dell’Associazione “Momò”, dove gli associati assieme a tutto il direttivo hanno deliziato i palati degli intervenuti con un aperitivo sociale a base di prodotti tipici Calabresi.