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Gentile (Ncd): «Avevamo ragione noi» – Tutte le reazioni

«Purtroppo avevamo ragione noi quando, dicendo alcune cose, siamo stati ingiustamente attaccati». Lo ha detto all’Agi Antonio Gentile, sottosegretario allo Sviluppo Economico e leader del Ncd in Calabria, in merito alla rinuncia di Lucio Presta, candidato del Pd alla carica di sindaco di Cosenza, che si è ritirato dalla competizione. Il Nuovo Centrodestra, nei giorni scorsi, aveva ufficializzato l’appoggio a Enzo Paolini nelle amministrative di Cosenza.

GIANFRANCO LEONE (AP-NCD) – «La rinuncia di Presta alla candidatura a sindaco di Cosenza testimonia quanta LEONEragione aveva Area popolare-Ncd a differenziarsi politicamente da quella scelta chiaramente errata e mai condivisa per metodo, selezione e persone che, senza titoli, hanno tentato di isolarci. Ci sono ancora oggi i termini di un
confronto? Noi riteniamo che dagli errori grossolani possa nascere una fase politica nuova che isoli avventurieri senza scrupoli e personaggi discutibili. La buona amministrazione si ottiene solo se ci si dota di capacità istituzionale, correttezza e onestà, oltre che di una visione in grado di discernere il bene dal male. Ci auguriamo che con la nuova fase che si apre oggi i massimi dirigenti del Pd regionale comprendano che ci si può e ci si deve allontanare dal baratro cambiando atteggiamento e comportamento nel pieno e massimo rispetto sia degli avversari politici che degli alleati».

GIACOMO MANCINI (ALA) – Esprimo la mia più profonda vicinanza a Lucio Presta. Da padre so bene quantaGiacomo Mancini sofferenza e quanta apprensione provochino i problemi di salute di un figlio. Anche per questo nel leggere le sue parole ho provato un moto di commozione. In questi anni, e ancora di più negli ultimi mesi, ho conosciuto e apprezzato la determinazione e l’impegno di Lucio nello spendersi per Cosenza. Sarebbe stato un ottimo sindaco. Nelle prossime ore decideremo insieme alle forze della coalizione la maniera migliore per portare avanti il progetto di rilancio per la nostra città. Adesso, però, il pensiero è tutto per Lucio, per suo figlio e per la sua famiglia. Coraggio!.

GABRIELE PETRONE (PD) – Lucio Presta si è ritirato per gravi motivi personali che farebbero tremare le vene aiPetrone polsi a tutti. Ma il progetto politico che aveva messo in campo insieme al Centrosinistra ed ad una vasta alleanza civica contro chi, in questi anni, ha letteralmente occupato il Comune con interessi particolari se non addirittura privati, resta in campo. Noi lo porteremo avanti alla faccia degli sciacalli e degli avvelenatori di pozzi che continuano ad imperversare anche in queste ore.

ENRICO ZANETTI (Scelta Civica) – Se, a differenza di come era inizialmente emerso, i motivi del ritiro sono personali e non politici, viene da sé che, nel permanere delle differenze di vedute sul piano politico, la decisione dell’ex candidato a sindaco di Cosenza, Lucio Presta, va rispettata sul piano personale e tutti i commenti azzerati.

Gustavo-CoscarelliGUSTAVO COSCARELLI (Movimento 5 Stelle) – E’ una notizia che lascia sbalorditi tutti. Lucio Presta ritira la propria candidatura di candidato a sindaco del PD. Ciò che rimangono poco chiare, sono, le dinamiche della vicenda. Il manager dei vip viene candidato dal PD senza passare dalle primarie, quest’ultimo chiede chiarezza sulle liste. Ieri sarebbe dovuto salire a Roma per definire le ultime cose ma la riunione è stata rinviata e si è appreso del suo ritiro. Circola già il nome di Nicola Adamo per la sostituzione di Presta.

 

Elezioni Cosenza, Occhiuto «Vicinanza a Presta, spero rapida risoluzione problemi familiari»

«Tengo ad esprimere la mia più sincera vicinanza a Lucio Presta, spinto da motivi personali a ritirare la sua candidatura a sindaco di Cosenza». Lo dichiara Mario Occhiuto, sindaco uscente e candidato nuovamente alla carica di primo cittadino, apprendendo dell’annuncio dell’avversario politico di non correre più per le Amministrative 2016. «Mi auguro innanzitutto – aggiunge Occhiuto – che Lucio possa vedere presto una risoluzione positiva per i problemi che lo hanno costretto a decidere di abbandonare la campagna elettorale. Per quanto mi riguarda, Presta si è sempre dimostrato un competitor leale e rispettoso e pertanto questa notizia mi rammarica. Spero davvero in maniera sentita che nel prossimo futuro si potranno verificare le circostanze affinché possa dare il suo contributo alla vita amministrativa della città che entrambi amiamo molto».

Elezioni 2016, Il Pd di Roggiano Gravina a sostegno del Sindaco uscente Ignazio Iacone

Roggiano Gravina ( Cs) – “A seguito dell’assemblea degli iscritti a cui ha partecipato anche il Segretario di Federazione Luigi Guglielmelli, il Partito Democratico di Roggiano Gravina sosterrà alle prossime elezioni amministrative di Giugno il Sindaco uscente Ignazio Iacone”. Questo quanto si legge in una nota stampa.  “La decisione del Partito Democratico è stata assunta in nome del buon governo e della buona amministrazione praticata in questi anni e anche per favorire il processo di rinnovamento portato avanti dal Sindaco Iacone. Pertanto sbaglia chi, utilizzando impropriamente il simbolo e la denominazione del PD, fa interventi a mezzo stampa tendenti a confondere e disorientare l’elettorato di Roggiano. Allo stesso modo nei prossimi giorni si procederà a comunicare la titolarità del simbolo anche alle istituzioni democratiche affinché sia assicurato il ripristino della verità politica ed istituzionale a Roggiano Gravina”.

A Tropea domani la Conferenza regionale del Turismo

Tropea ( VV) – Si svolgerà domani, giovedì ventotto aprile, all’hotel “Rocca Nettuno” di Tropea, con inizio alle ore 15,00, la “Conferenza regionale del Turismo” che prevede una Tavola rotonda con gli operatori del settore e le organizzazioni di categoria, alla quale parteciperanno i Dirigenti generali regionali Paolo Praticò – Dipartimento “Programmazione Nazionale e comunitari”; Domenico Pallaria – Dipartimento “Infrastrutture e Lavori Pubblici”; Pasquale Anastasi – Dipartimento “Turismo”. I lavori saranno conclusi con l’intervento del Presidente della Regione Mario Oliverio. o.m.

Sabato Renzi ufficializzerà il Patto per la Calabria, la soddisfazione dell’On. Covello

Roma ( Rm) – “La costruzione del ‘nuovo sud’ procede a ritmi serrati. Sabato mattina Matteo Renzi sarà a Reggio Calabria per l’inaugurazione del Museo dei Bronzi di Riace.Ma l’occasione è anche e soprattutto quella  giusta per firmare il Patto per la Calabria.  Oltre ad un Patto per il rilancio di Reggio Calabria. Pomeriggio il premier sarà in Sicilia per riaprire una delle strade a quattro corsie chiuse dopo i crolli degli scorsi mesi.  Finalmente può ripartire il sud e può ripartire la nostra Regione. Nei giorni scorsi è stato firmato il Patto per la Campania con un’importante dotazione finanziaria. Ora è la volta, per come avevamo già anticipato, del Patto per la Calabria con un’altra importante dotazione finanziaria”. A sostenerlo è l’On. Stefania Covello, la quale puntualizza poi che “un patto di straordinaria importanza che sarà illustrato da Renzi nel dettaglio, con misure finalizzate al rilancio infrastrutturale, alla tutela del territorio, dell’ambiente, delle nostre risorse naturali e paesaggistiche, con particolare attenzione per i giovani e per le imprese produttive. Gli impegni assunti dal governo vengono così rispettate, con l’aggiunta della certezza dei tempi delle opere da realizzare, della trasparenza delle procedure, dei controlli dell’iter amministrativo. Un grande salto di qualità per la Calabria e per tutto il Mezzogiorno”.

Amministrative, Magorno e Bruno Bossio: l’Antimafia passi al setaccio le liste di Cosenza e Crotone

ROMA – Le amministrazioni locali sono il primo varco di penetrazione delle mafie nella politica, ma la Commissione Parlamentare Antimafia non ha gli strumenti per verificare la “potabilità” tanto per prendere in prestito il termine utilizzato da Luigi Incarnato, di tutti i candidati ai consigli comunali. Al massimo potrà essere avviato un percorso di osservazione dei candidati nei comuni che sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose. «La Commissione non dà patenti di candidabilità a nessuno» precisa Rosy Bindi che invita i partiti a darsi delle proprie regole di autoregolamentazione sul piano etico. Le precisazioni sono contenute nella Relazione sulla Trasparenza delle candidature in vista delle comunali del prossimo 5 giugno, approvata all’unanimità dalla Commissione. La scelta adottata è quella di porre sotto osservazione solo i comuni sciolti per mafia, quelli in commissariamento ordinario, dopo aver avuto una commissione d’accesso e i comuni che hanno avuto una commissione d’accesso negli ultimi tre anni, in sostanza 15 comuni in 5 regioni, tra i quali spicca Roma. Anche perché l’Antimafia non vuole «esporre il proprio lavoro – ha detto la Bindi – alle critiche ricevute un anno fa» e dunque, piuttosto che arrivare «in zona Cesarini, le relazioni non verranno pubblicate». E tuttavia due parlamentari calabresi, Ernesto Magorno, segretario del Pd in Calabria ed Enza Bruno Bossio Pd, hanno chiesto alla presidente dell’Antimafia che almeno per quanto riguarda la Calabria si sottopongano ad esame anche le liste che andranno al voto nei comuni capoluogo, Crotone e Cosenza.

Calabria Verde, con Mariggiò si apre nuova fase

CATANZARO – Si è svolto, presso la Cittadella regionale, un importante incontro presieduto dal Presidente della Regione, Mario Oliverio, a cui hanno partecipato, oltre al Vicepresidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi e al nuovo Commissario di “Calabria Verde”, generale Aloisio Mariggiò, anche i rappresentanti dei sindacati calabresi. L’occasione è servita non solo a presentare ufficialmente il nuovo Commissario di “Calabria Verde”, ma soprattutto per avviare un confronto “schietto e sincero” sul nuovo percorso che dovrà intraprendere “Calabria Verde”, la più grande azienda pubblica della Calabria. Il Presidente Oliverio, dopo aver ringraziato, ancora una volta, il generale Mariggiò per aver accettato la proposta di guidare questo Ente, ha indicato le linee principali che dovranno consentire all’azienda di uscire dalle secche in cui è stata costretta in questi anni. «Alcuni fatti accaduti in passato–ha detto il Presidente della Giunta regionale- hanno offuscato l’immagine dell’Ente e, di conseguenza, la stessa immagine della nostra regione. Ora bisogna invertire la rotta ed avviare un percorso nuovo, improntato alla legalità, alla trasparenza, al dialogo e all’operosità, attraverso un’operazione di rilancio e di recupero di una credibilità che, nel tempo, si è appannata. Si apre, dunque, una fase nuova in cui occorrerà dare un segnale tangibile di costruzione di un nuovo ente capace rispondere pienamente alle esigenze del territorio. La funzione dei sindacati, in tal senso, sarà fondamentale. Il nuovo percorso non sarà né facile né agevole e tanti saranno gli ostacoli che si dovranno superare. In molti tenteranno di bloccare il processo che stiamo per avviare, ma noi dovremo avere la forza, la caparbietà e la voglia di andare avanti». “Calabria Verde” -ha aggiunto Oliverio- costituisce un tassello Incontro Calabria Verdeimportante e decisivo per contribuire a determinare il necessario cambiamento nella vita della nostra regione e per affermare legalità e trasparenza nella utilizzazione delle risorse pubbliche. Mariggiò avrà il compito costruire un Ente moderno, capace di valorizzare le risorse umane e di realizzare il progetto di utilizzazione e valorizzazione delle risorse forestali, di sistemazione idrogeologica e di valorizzazione ambientale. La sua nomina costituisce un passo decisivo in direzione del rilancio della funzione di questo ente che dovrà fare ritrovare l’orgoglio dell’appartenenza alle migliaia di lavoratori che, onestamente, svolgono il loro ruolo nei territori della nostra regione. Abbiamo scelto Mariggiò non solo per le sue alte e riconosciute doti di rigore umano e morale nello svolgimento della sua funzione pubblica, ma soprattutto per il grande equilibrio che ha sempre saputo affermare quando ha dovuto affrontare e risolvere grandi e piccoli problemi. Noi dobbiamo saper utilizzare questa grande opportunità nell’interesse dell’azienda e dell’intera regione». Subito dopo il Presidente Oliverio è intervenuto anche il neo Commissario di Calabria Verde, generale Aloisio Meriggiò. «Sono qui -ha detto- non per fare il Generale dei Carabinieri, ma per mettere a disposizione di questa regione la mia lunga esperienza. “Calabria Verde” è una struttura che può dare molto alla Calabria. Lo sforzo che dobbiamo fare, tutti insieme, è quello di riorganizzarla, soprattutto in periferia. La più grande risorsa a mia disposizione sono i lavoratori, le donne e gli uomini che lavorano in questa grande azienda. Voi siete lo strumento attraverso cui io posso parlare con loro ed ottenerne collaborazione. Non vi nascondo che ho già riscontrato qualche atteggiamento di resistenza passiva, ma ho preso l’impegno e lo manterrò fino alla fine, dicendo sempre e a tutti, fino in fondo la verità. Se volessi in questo momento potrei diventare l’uomo più importante della Calabria, accontentando e dicendo di sì a tutti, ma non posso farlo. Non me lo consente la mia coscienza e la responsabilità che mi sono assunta. La prima cosa a cui devo pensare è il rilancio dell’azienda. Lo farò nel rispetto di tutti e attraverso un atteggiamento di ascolto. Nel corso della mia vita –ha concluso Mariggiò- ho imparato che prima di operare bisogna conoscere e ascoltare. Sbagliare è umano e, probabilmente, anche io commetterò qualche errore di cui chiedo preventivamente scusa a tutti.  Sono convinto, però, che nel dialogo e nel confronto continuo sui problemi concreti, nella volontà di remare tutti verso la stessa direzione, ci sia la chiave per uscire dall’impasse ed innescare definitivamente la marcia del rilancio e della valorizzazione dell’ente attraverso l’uso corretto delle risorse e nell’esclusivo interesse delle nostre comunità. Se ognuno farà fino in fondo il proprio dovere andremo sicuramente d’accordo». Al termine dell’incontro tutti i rappresentanti sindacali hanno formulato gli auguri di buon lavoro al nuovo Commissario di “Calabria Verde” ed espresso piena e totale disponibilità alla collaborazione e massimo appoggio ad un percorso incentrato sul pieno rispetto della legalità e delle regole e che dovrà servire a ridare dignità e credibilità ad un ente che è fondamentale per la crescita dell’intera regione.

Lancio del Por 2014-2020, Irto: «Per la Regione inizia una nuova fase»

CATANZARO – «L’evento di lancio del Por 2014-2020 segna l’inizio di una fase nuova per la nostra regione e segna un ulteriore cambio di passo nella corsa verso gli obiettivi che ci siamo prefissati all’inizio della legislatura». Ad affermarlo è il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, presente alla Cittadella di Germaneto all’iniziativa, promossa dalla Giunta, per la presentazione della programmazione comunitaria dei prossimi sette anni. «I 2,3 miliardi del Por, in una Regione che purtroppo si ritrova ad avere un bilancio ordinario sempre più ingessato per un trend negativo ormai cronico – prosegue – rappresentano il principale strumento di realizzazione degli obiettivi politico-amministrativi e istituzionali di questo governo regionale e di questo Consiglio. Il nuovo Por presentato oggi dal presidente Oliverio ha già realizzato una prima rivoluzione in termini di visione e impostazione complessiva, mediante il passaggio dalla logica della spesa alla logica dell’attuazione, anche attraverso una misurazione periodica non solo del raggiungimento dei target di spesa ma anche del livello effettivo di realizzazione dei progetti. Oggi l’obiettivo non dovrà essere più quello di evitare il disimpegno automatico delle somme, su cui peraltro l’Autorità di gestione calabrese ha compiuto nei mesi scorsi una grande performance evitando di perdere le risorse del vecchio Por. Oggi il lavoro della Regione dovrà essere finalizzato soprattutto a realizzare concretamente l’idea di Calabria e l’idea di futuro che noi abbiamo. Questo è il valore aggiunto del nuovo Por – conclude Irto – che, anche su indicazione della Commissione europea, dovrà essere non solo attuato ma anche comunicato in maniera efficace alla nostra comunità regionale, sia riguardo alle opportunità offerte, sia sugli obiettivi prefissati, sia sui risultati raggiunti».

Il futuro è un lavoro quotidiano. Il lancio del Por 2014-2020

CATANZARO – Due miliardi e mezzo di euro, di cui 1,7 del Fesr. E’ la dotazione finanziaria del Por Calabria 2014-2020, il cui senso è racchiuso nello slogan “Il futuro è un lavoro quotidiano”, presentato nella Cittadella regionale, a Catanzaro. Il lancio del documento di programmazione è coinciso con la pubblicazione dei primi bandi attuativi. All’iniziativa, aperta dalla relazione del presidente della Regione Mario Oliverio, hanno partecipato l’Autorità di gestione del Por, Paolo Praticò; Charlina Vitcheva, direttore generale Crescita intelligente e sostenibile per l’Europa meridionale della Commissione Europea; Maria Ludovica AgRò, direttore generale dell’Agenzia per la coesione territoriale, e Vincenzo Donato, capo dipartimento Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «In questi mesi – ha detto Oliverio – abbiamo lavorato senza sosta per recuperare i ritardi accumulati in precedenza e grazie a questo lavoro ci siamo allineati alle altre Regioni. Quanto abbiamo fatto in questo periodo ci ha consentito di portare la Calabria fuori dagli stereotipi negativi e il capitale di fiducia che siamo riusciti ad accumulare sara’ molto utile per il futuro». Oliverio, nella sua relazione, ha indicato le sette sfide «per la costruzione della Calabria del futuro. Al primo punto – ha aggiunto – c’è la rivoluzione digitale. Poi la sicurezza dei territori, in particolare la prevenzione del rischio idrogeologico, la riorganizzazione dei servizi collettivi come rifiuti, servizio idrico e ambiente. E ancora: la valorizzazione dei beni comuni come i patrimoni naturalistici e culturali che sono asset strategici per far ripartire l’economia, i sistemi e i processi di innovazione per Por 2favorire la fuoriuscita dalla crisi e che coinvolgeranno circa duemila imprese, un forte impulso all’ambito che riguarda la scuola e la formazione per il lavoro e, infine, la trasparenza e la semplificazione della pubblica amministrazione. C’è la necessità – ha detto ancora Oliverio – di operare uno snellimento delle procedure, una sburocratizzazione con il coinvolgimento attivo dei soggetti che devono essere i protagonisti della crescita e dello sviluppo. Oggi stesso partiranno i primi bandi attraverso un’impostazione originale che si basa sulla dematerializzazione. Non più cartaceo, non più perdita di tempo e domande che si presentano in una certa data e con il risultato di graduatorie per le quali bisogna poi attendere degli anni. Per quanto riguarda l’attività di controllo – ha sostenuto ancora il governatore – il monitoraggio che opereremo sarà costante e, come ho avuto modo di dire alla Commissione Europea, non faremo le verifiche alla fine dei sette anni ma le attueremo già a partire da marzo/aprile 2017. Ciò per verificare l’andamento della spesa e per attuare eventuali correzioni che si renderanno necessarie. Siamo consapevoli – ha detto ancora Oliverio – che il percorso da compiere sarà arduo e insidioso. La Regione svolgerà il ruolo principale, ma non potrà sostenere tutto. Ciascuno dovrà fare la sua parte e assumersi la propria parte di responsabilità. Un confronto proficuo è stato avviato con il Governo nazionale con il quale in queste ore si sta dialogando per la sottoscrizione del Patto per la Calabria. La collaborazione dovrà riguardare tutti gli ambiti della vita economica, sociale e culturale della Calabria. L’unico obiettivo che intendiamo perseguire è la costruzione della nuova Calabria, un impegno che dovrà riguardare tutti i cittadini della regione, nessuno escluso. Il Por 2014-2020 che oggi parte è un tassello fondamentale del progetto di cambiamento e di progresso della Calabria del futuro».

Amministrative, Ncd con Paolini e Piuma ma solo se liste pulite

COSENZA – «Area Popolare-Ncd ribadisce che non ha propri candidati alla carica di sindaco delle città di Cosenza e di Crotone, ma collabora lealmente alla costituzione di un polo moderato di centro che superi il vecchio e superato schema destra/sinistra». Lo afferma, in un comunicato, Gianfranco Leone, segretario amministrativo e portavoce di Ap-Ncd della Calabria. «L’avvocato Enzo Paolini – aggiunge – è un affermato professionista che per cinque anni, anche a nome del PD, è stato il capo dell’opposizione alla Giunta di centrodestra che ha guidato Cosenza sino a qualche mese fa ed è stato tra i promotori delle primarie del PD nonché uomo di punta della campagna elettorale che ha visto la vittoria di Mario Oliverio alle ultime Regionali. Per Crotone, invece, si è scelto un imprenditore capace e determinato come Antonio Piuma Argentieri, espressione della migliore società civile della città. Area Popolare-Ncd ha quindi offerto a questi due candidati sindaco il proprio sostegno libero, aperto e incondizionato. Siamo stati i primi, lo ribadiamo, a precisare che procederemo senza indugio a ritirare i nostri candidati nell’ipotesi in cui nelle liste di partito o nelle liste civiche si dovessero riscontrare situazioni opache o addirittura riconducibili direttamente a persone pregiudicate o condannate per reati gravi. In tali casi, quindi, oltre a ritirare i nostri candidati, denunceremo fatti e circostanze sia all’opinione pubblica che alle autorità competenti. La politica ha i suoi doveri civici di onestà e trasparenza da adempiere. L’iniziativa assunta da alcuni esponenti politici di altre forze diretta a trasmettere atti e documenti alla Commissione Antimafia – dice ancora Leone – può essere utile. Tuttavia potrebbe rivelarsi in sé insufficiente se non dovesse essere accompagnata dalla consapevolezza che, al di là di ogni attività di controllo formale e istituzionale, la verifica concreta e personale viene fatta dal corpo elettorale e prima ancora dai cittadini che conoscono direttamente ogni candidato. Ap-Ncd, infine, invita tutte le forze politiche ad evitare l’uso di toni aspri o offensivi, visto peraltro il delicato momento in cui vivono le città chiamate al voto e a portare rispetto verso ogni candidato e ogni dirigente politico, per impedire che tali atteggiamenti negativi possano far radicare o consolidare fenomeni di disaffezione civica nei confronti della politica».