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La vergogna del Comune continua ancora…

pPalmi (RC) – Dalle stelle alle stalle. Finisce in un batter d’occhio la felicità in casa Palmese. La vittoria del campionato d’eccellenza e il record nazionale di punti ottenuti (quota 79 con la possibilità di arrivare ad 85) non hanno smosso le coscienze dell’amministrazione comunale e dunque non si sa quando inizieranno i lavori per l’installazione del manto erboso sintetico del Lopresti. Pertanto la Palmese sarà costretta ad iniziare il prossimo campionato di serie D lontana da casa e chissà in quale impianto sportivo. Oltre il danno anche la beffa. Infatti se entro il 31 maggio del 2015 le pratiche per la gara di appalto non saranno espletate, il mutuo automaticamente si annullerà. Parole e dichiarazioni allucinanti quelle fatte durante la conferenza stampa di mercoledì sera dal patron neroverde Carbone che, di fatto, hanno dichiarato guerra all’Amministrazione comunale palmese guidata dal Sindaco, dott. Giovanni Barone.  “Durante la mattinata di oggi (ieri per chi legge, mercoledi 8 aprile), siamo stati informati che i tempi previsti per il “Lopresti” subiranno notevoli ritardi perché il Comune di Palmi per poter eseguire l’iter burocratico dovrà prima attendere l’approvazione del bilancio”. Esordisce in questo modo Carbone. Un’ennesima bastonata che danneggerà notevolmente in termini economici il club della Piana: ciò significherebbe che il prossimo campionato (quello della serie D dopo ben 27 anni) la Palmese sarà costretta a giocarlo lontano da Palmi. Bisognerà chiedere ospitalità ad altre città o paesi. Il Presidente Carbone è andato su tutte le furie. “Non si può continuare a prendere in giro la gente sorridendogli in faccia -continua Carbone-. Ciò che sta accadendo non è concepibile. Se non sono capaci di amministrare allora è meglio che vadano a casa”. Un messaggio chiaro e diretto quello del Presidente Carbone, rivolto all’amministrazione palmese guidata da Barone. Carbone continua dicendo: “Non siamo stupidi e non vogliamo essere trattati tali. Non ci sentiamo più di essere rappresentati da chi ha fatto solo promesse senza poi mantenerle. Noi – continua Carbone – abbiamo fatto in maniera diversa perché siamo abituati a mantenere la parola dimostrandolo con ben due anni di anticipo sui cinque programmati per riportare la Palmese nel calcio che conta, in serie D”. Questi sono fatti ribadisce Carbone. “Dal giorno in cui ci è stato affidato il “Lopresti” -continua Carbone-, tre anni fa, lo abbiamo ereditato in condizioni fatiscenti. Per il “Lopresti” abbiamo speso soldi solo di tasca nostra perché nessun di contributo è stato erogato dal Comune alla Società Palmese. Nessun favore nei nostri confronti. Il merito è stato solo del privato se finalmente la città di Palmi ha potuto riabbracciare la Palmese che nel frattempo era finita a giocare a Rosarno”.

Il Presidente neroverde poi annuncia i prossimi passaggi legati alla gestione della Società e del campo sportivo: “Restituiremo al Comune di Palmi il “Lopresti” ma anche la struttura del “San Giorgio” dove, tra l’altro, abbiamo speso diversi soldi per rimetterlo in uso. Toccherà all’amministrazione palmese, se saranno in grado, garantirne l’utilizzo da parte delle società sportive”. Successivamente il patron illustra i prossimi passaggi societari: “Dal 26 aprile (data in cui termineranno campionato e Supercoppa Calabria) tutti noi dirigenti saremo dimissionari ed apriremo così alla possibilità di chiunque ne abbia voglia di entrare a fare parte della Società con la carica che vorrà ricoprire. Nello stesso tempo lanceremo una campagna di azionariato popolare dove saranno chiamati a partecipare ogni cittadino di Palmi. Prima di farmi da parte -conclude Carbone- , vorrò verificare se chi entrerà in Società potrà garantire un futuro dignitoso alla squadra. Altrimenti, se nessuno si farà avanti, continuerò in prima persona a guidare la Società”.

 

Como – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Saracco voto 7: miracoloso sul tiro di Le Noci al 31′ della prima frazione, conclusione che avrebbe potuto riaprire la partita; incolpevole sul gol, sicuro nelle altre occasioni.

DSC_0341Blondett voto 7: spinge molto, andando anche molto vicino al gol, e difende in maniera superba, evitando l’ 1 – 2 con un monumentale sacrificio su un colpo a botta sicura ad inizio ripresa. [Dal 40′ st Magli, s.v.]

Tedeschi voto 7: con Carrieri giganteggia in mezzo, annullando Ganz e Maritato, gente che col gol ha un certo feeling; neanche Defendi li mette in difficoltà.

Carrieri voto 7: leggasi sopra: le palle alte sono sue, senza possibilità di appello per gli avanti padroni di casa. Superlativo in ogni occasione.

Ciancio voto 7: spinge anche lui come un dannato, nei primi minuti di gara (sia nella prima che nella seconda frazione) dalla sua parte però sbuca Rolando, che l’ex Juve Stabia annulla col passare dei minuti.

DSC_0393Criaco voto 7,5: se non segna gol belli non segna proprio: una magia a giro che sblocca il risultato ed indica la via giusta ai compagni di squadra; recupera anche una miriade di palloni e corre come un matto. [Dal 19′ st Zanini, voto 6,5: svolge il suo compito e si alterna tra i quattro di centrocampo ed i cinque di difesa]

Caccetta voto 7: a centrocampo è il padrone assoluto, muscoli e cervello al servizio della squadra: fa tornare la calma dopo qualche sfuriata dei padroni di casa controllando le azioni, di lusso il numero che sfodera negli ultimi secondi di partita.

DSC_0517Arrigoni voto 7: se Caccetta è il braccio, lui è la mente: non spegne mai la lampadina ed illumina le giocate della squadra, trovando spesso i compagni smarcati: sembra avere su gli occhialini dell’Intrepido, sembra che veda le difese nude.

Statella voto 8: un demonio. Penso possa bastare.

De Angelis voto 7,5: trova il gol di rapina (Who else?) ed un sacco di giocate d’esperienza che mettono in luce la capacità di questo vecchietto terribile di terrorizzare ancora le difese. [Dal 21′ st Calderini, voto 7: alla prima si perdona, alla seconda si condona, alla terza si bastona: Elio la schiaffa dentro e chiude la partita]

DSC_0169Cesca voto 8: tre assist e lavoro mostruoso per la squadra: magari non segna, ma quanto lavora il ragazzo arrivato in punta di piedi e tanto criticato: dalle critiche ai petali di rosa.

Roselli voto 8: salvezza raggiunta, Coppa ipotecata: cos’altro chiedergli?

Francesco la Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Cosenza, Poker di Coppa!

Un Cosenza mai così bello asfalta nella gara d’andata il Como e fa prendere alla Coppa la Salerno – Reggio, uscita DSC_0054Cosenza Sud, direzione Via Degli Stadi: meravigliosa prestazione degli uomini di Roselli che annichiliscono una squadra che lotta per i playoff nel Girone A.

L’uomo di Montone schiera la formazione migliore, spedendo in campo quasi tutti i titolari: fanno eccezione Saracco, portiere di Coppa ormai consolidato, e Blondett, che rileva lo squalificato Corsi; in attacco Cesca affianca De Angelis, con Cori rimasto a casa causa febbre.

La prima occasione è per i padroni di casa: al 4′ Berardocco ci prova da fuori, blocca a terra Saracco, ma è il Cosenza ad andare vicino al vantaggio con una girata di testa di De Angelis all’altezza del dischetto del rigore su cross di Statella: e il vantaggio i rossoblu’ lo raggiungono al minuto 24, quando DSC_0143Criaco viene assistito da Cesca ed infila un bellissimo sinistro a giro da poco fuori l’area di rigore; neanche il tempo di esultare ed i bruzi raddoppiano: corner di Statella, Carrieri stacca e trova l’opposizione di Crispino, sulla ribattuta si avventa come un falco De Angelis che ribatte in rete per il clamoroso 0 – 2. Al 31′ Le Noci prova a riaprire la partita con un velenoso rasoterra da poco fuori l’area, ma Saracco è strepitoso e manda in angolo un tiro che sembrava già nel sacco.

La ripresa inizia con un Como subito arrembante con una discesa di Rolando che mette in mezzo, lisciano un po’ tutti e sul pallone si fionda Fautari che calcia a botta sicura trovando la strenua opposizione di Blondett; qualche minuto dopo è Ganz a provarci di testa su traversone ancora del numero DSC_0559sette, ma la sfera esce di poco con Saracco pronto all’intervento. Nel momento di grande sfuriata del Como, il Cosenza cala il tris: verticalizzazione di De Angelis per Cesca, il centravanti inventa un filtrante per Statella che forse controlla con un braccio e supera Crispino tra le proteste dei lariani, che hanno un sussulto d’orgoglio con una spettacolare punizione di Le Noci solo toccata da Saracco e che si infila quasi sotto il sette, così da segnare “1” alla voce “gol segnati”. I Lupi però non ci stanno e sfiorano il poker con Cesca, che su cross di un indemoniato Statella devia di testa senza inquadrare di poco la porta; neanche i padroni di casa sono arrendevoli e rischiano di trovare il 2 – 3 con una mischia nata dopo un calcio di punizione dalla sinistra deviato in ultimo da Lebran che manda fortuitamente a lato. Così facendo i Lupi trovano DSC_0629spazio e sfiorano nuovamente il quarto gol per tre volte in dieci secondi, prima con Cesca al volo, poi con Statella da fuori ed infine con Calderini sotto porta: in tutti e tre i casi Crispino è superbo, con un anticipo decisivo sull’ultimo tentativo del neoentrato ex Aprilia, ma è solo questione di tempo: Cesca viene lanciato in profondità, mette in mezzo ed è proprio Calderini a calare il poker chiudendo a doppia mandata il discorso Coppa.

Un punteggio perentorio, che non lascia adito a recriminazioni da parte degli sconfitti: i rossoblu’ dovrebbero fare Harakiri per lasciare che il trofeo prenda una strada diversa, ma la dimostrazione di forza odierna non dà particolari speranze ai Comaschi: i Lupi si portano a casa una partita storica, e stanno per scrivere la Storia, quella con la S maiuscola.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

 

MARCATORI: Criaco 24′ pt, De Angelis 27′ pt, 15′ st Statella, 45′ + 2′ st Calderini (CS); 24′ st Le Noci (CO)

COMO: Crispino; Ambrosini, Lebran, Cassetti, Fautario; Rolando, Berardocco, Fietta (13′ pt Cristiani); Le Noci; Maritato (21′ st Defendi), Ganz (17′ st Marconi). A disp: Falcone, Ardito, Marchi, De Sousa. All: Sabatini.

COSENZA: Saracco; Blondett (40′ st Magli), Carrieri, Tedeschi, Ciancio; Criaco (19′ st Zanini), Caccetta, Arrigoni, Statella; De Angelis (21′ st Calderini), Cesca. A disp: Ravaglia, Novello, Magli, Tortolano, Chidichimo. All: Roselli.

CALCI D’ANGOLO: 1 – 5

RECUPERO: 2′ pt; 4′ st.

ESPULSI: Cassetti (CO) per proteste

AMMONITI: Ambrosini (CO) per proteste

Daspo a Filippo Cogliandro, il Bocale ricorre al TAR

Riceviamo e pubblichiamo, dalla società Bocale Calcio, il Comunicato Stampa che annuncia l’imminente ricorso al TAR per la riduzione della squalifica inflitta al dirigente Filippo Cogliandro:

Cogliandro_Filippo“Assolutamente sproporzionata, inadeguata e non commisurata al reale accadimento dei fatti. Questo il giudizio della società ASD Bocale calcio rispetto alla sanzione comminata con il Daspo, ossia il divieto di accedere a tutti i luoghi in cui si svolgeranno manifestazioni sportive, emesso dal questore di Reggio Calabria per la durata di anni 5, nei confronti del suo storico dirigente, Filippo Cogliandro.”

 

PRIMA CATEGORIA/ Impresa Geppino Netti ad Acri: 1-3

lnd-prima-categoria-logoACRI (CS) – L’Olympic Acri non sa più vincere in casa. Dopo la serie di pareggi adesso arriva anche la sconfitta, davanti ai propri tifosi, contro il Geppino Netti, in piena lotta playout. Il risultato è certamente sorprendente, 1 a 3 per i moranesi, che, ora, possono iniziare a credere realmente alla salvezza diretta. L’Olympic, seppur tranquillo di un posto nei playoff, perde l’occasione di raggiungere al secondo posto il Marina di Schiavonea. Il Geppino Netti, invece, con motivazioni diverse, aveva un solo risultato a disposizione:acri la vittoria. E vittoria è stata, con la doppietta di Laurito Francesco ed il gol di Schifino Damiano. Adesso gli scenari per la salvezza diretta si fanno sempre più interessanti. Questa vittoria permette alla squadra di Morano Calabro di raggiungere il Real San Marco a 31 punti, ovvero a 11 punti di vantaggio dalla penultima Krosia (20), e quindi ad oggi questa semifinale playout non si disputerebbe. Da non dimenticare che il Geppino Netti, nonostante il recupero di ieri, ha ancora una partita in meno. Si attende, infatti, il verdetto del Giudice Sportivo Territoriale per la partita contro la Sofiota, che potrebbe aprire scenari del tutto positivi per i moranesi.

 

Alfonso Fucile

 

PRIMA CATEGORIA/ Clamoroso, Sofiota – Geppino Netti non è ancora finita. A Krosia aggredito allenatore Olympic Acri

Giudice-SportivoCATANZARO – Con il comunicato numero 137 del 2 aprile 2015 il Giudice Sportivo Territoriale ha adottato le decisioni che di seguito si riportano:

“Per la gara Sofiota – Geppino Netti , il Giudice Sportivo Territoriale, preso atto del preannuncio di reclamo da parte della Società Geppino Netti, soprassiede ad ogni decisione in merito”. Dunque la partita Sofiota – Geppino Netti (terminata sul campo 5 – 1) non è ancora finita, anzi, tutt’altro, dev’essere ancora giocata. E il finale potrebbe avere dei brutti risvolti per la squadra arbereshe.

In merito alla gara tra Krosia e Olympic Acri (terminata 1-4), invece, il Giudice Sportivo ha multato e diffidato la società Krosia “perché a fine gara entrava, abusivamente, un proprio sostenitore, il quale, avvicinandosi nei pressi degli spogliatoi, colpiva con un pugno al fianco ed un calcio alle gambe l’allenatore della squadra ospite, inveendo e minacciando i giocatori della squadra avversaria”.

Ancora una volta, il calcio viene investito da brutti episodi che ben poco hanno a che vedere con lo sport.

 

Alfonso Fucile

 

Crotone-Spezia 2-0, una doppietta di Padovan lancia gli squali

CROTONE – Bellissimo successo per gli squali all’Ezio Scida dove, dopo Livorno, Trapani e Brescia, cade anche il lanciato Spezia di Bjelica. 2-0 firmato da una doppietta del giovane Padovan, ventun’anni il 16 di questo mese, che non ha fatto rimpiangere l’assenza del titolare Torregrossa. Quarta vittoria nelle ultime quattro partite nello stadio di casa, ormai diventano il fortino della banda di Massimo Drago.

(foto @acspezia)
Le due squadre prima dell’inizio (foto @acspezia)

Partono subito aggressivi i rossoblù, e al quinto minuto Chichizola si deve superare su Padovan. Il Crotone è in palla e trova il vantaggio due minuti dopo: triangolo tra Padovan e Stoian, l’attaccante cresciuto nelle giovanili della Juventus entra in area e con un gran diagonale batte imparabilmente l’estremo difensore spezzino.
Prova a pareggiare subito lo Spezia con una punizione di Brezovec che sorvola la traversa.
Episodio chiave al 18′: Francesco Migliore, ex della partita, penetra in area crotonese e si lascia cadere, inducendo il direttore di gara ad estrarre il cartellino giallo per simulazione; ribaltamento di fronte e il capitano dei liguri, evidentemente nervoso per il rigore pocanzi negatogli, ferma fallosamente Matute beccandosi il secondo giallo nel giro di un minuto e lasciando i suoi in 10 uomini per i restanti 70 minuti abbondanti di partita.
Il nervosismo in campo sale e l’attaccante spezzino Catellani, dopo un contrasto in area, si fa ammonire per proteste ed, in quanto diffidato, dovrà anch’egli saltare la gara della prossima giornata contro la Ternana.
Al 38′ buon gioco di Situm sulla destra, cross al centro per Nenè che però arriva con un attimo di ritardo. Dopo un minuto di recupero, si conclude un primo tempo duro, con gli aquilotti infuriati con l’arbitro Pezzuto e con il Crotone avanti per 1-0.

Stefano Padovan, classe 1994
Stefano Padovan, classe 1994

Al primo minuto della ripresa lo Spezia ci prova con una bella rovesciata del brasiliano Nenè che termina fuori dallo specchio di porta.
Il Crotone ricomincia a macinare gioco e all’11esimo trova il raddoppio: Maiello mette dentro dalla sinistra, ancora Stefano Padovan anticipa tutti e porta sul doppio vantaggio il risultato in favore dei calabresi.
Provano a riaprire la partita i liguri ancora con Nenè, ma la palla va ancora fuori.
Al 60′ il Crotone rischia di chiudere la partita con Stoian, il cui tiro sfiora la porta difesa da Chichizola. Al 26esimo l’autore dei due gol deve uscire dopo uno scontro con il difensore spezzino Bianchetti. Applausi dei supporters crotonesi per Padovan. Nell’ultimo quarto di gara, la difesa crotonese fa buona guardia e la formazione di Bjelica non ci prova più di tanto, in attesa soltanto del fischio finale di Pezzuto.

Lo Spezia interrompe la striscia di 5 risultati utili consecutivi e viene raggiunto a 50 punti da Livorno e Peugia, rimanendo, però, in piena corsa per i playoff.
Il Crotone conquista il quinto risultato utile di fila, il quarto successo nelle ultime quattro all’Ezio Scida e agguanta a 39 punti Modena, Cittadella e Pro Vercelli. Il Catania, occupante il terz’ultimo posto, rimane sempre un punto sotto gli squali.

CROTONE-SPEZIA 2-0
Marcatori: 7’pt Padovan, 11’st Padovan

CROTONE (4-3-3) Cordaz; Balasa (dal 1’st Dezi), Claiton, Ferrari, Martella; Matute, Maiello, Suciu; Ciano, Padovan (dal 26’st Rabusic), Stoian (dal 40’st Galardo). A disp.: Stojanovic; Cremonesi, Gigli, Ricci, Salzano, De Giorgio. All.: M. Drago
SPEZIA (4-2-3-1) Chichizola; Milos, Datkovic, Bianchetti, Migliore; Brezovec, Bakic; De las Cuevas (dal 26’pt De Col e dal 1’st Valentini), Catellani (dal 32’st Cisotti), Situm; Nenè. A disp.: Nocchi; Acampora, Madonna, Piccolo, Gagliardini, Kvrzic. All. N. Bjelica

Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce
Recuperi: 1′ e 4′.
Ammoniti: Claiton, Ciano, Maiello (C) Nenè, Catellani, Brezovec (S)
Espulsi: Migliore (S) al 19’pt

Antonio Pagliuso

Rende, ancora una vittoria e la città sogna

RendeRENDE (CS) – Continua la favola e continuano a sognare i sostenitori biancorossi anche oggi presenti a Marcianise. La mancata presenza del Torrecuso assegna virtualmente il campionato all’Akragas ma i ragazzi di mister Trocini non mollano. La partita odierna ha visto un Rende sempre padrone del campo che nulla ha concesso al Marcianise. Al minuto 73 Zangaro esplode un bolide che colpisce la traversa con il pallone che tocca terra e varca la rete. Goal di Vito e festa in curva dove sono sistemati i 15 supporters rendesi. I biancorossi amministrano facilmente il match e dopo 3 minuti di recupero inizia la festa. Con il settimo risultato utile consecutivo Gigliotti e compagnai mantengono la seconda posizione confermando la miglior difesa del girone e salendo a quota 57 punti. Domenica 12 aprile al “Lorenzon”, il Rende affronterà il Montalto in un derby che già si preannuncia divertente.

Marcianise- Rende 0-1 (73′ Zangaro)

 

Roberto Tarzia

Cosenza – Savoia, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 7: si guadagna anche oggi lo stipendio con la parata su Di Piazza che salva il risultato e mantiene inviolata la sua rete: non subisce gol al San Vito da 421′, l’ultimo a batterlo fu Cissé al 6′ st di Cosenza – Casertana 2 – 2.

DSC_0561Corsi voto 6: agisce come solito sull’out di destra nella linea a 4 e dialoga bene con Fornito, giungendo qualche volta anche al cross e contenendo bene, se si esclude un passaggio a vuoto che rischia di mandare in porta i campani.

Tedeschi voto 6,5: padrone assoluto della retroguardia cosentina, ha alternato tre compagni risultando sempre tra i migliori in campo: anche oggi non ha sbavatura alcuna.

Blondett voto 6,5: di rientro dopo l’infortunio rimediato a Catanzaro, non sfigura minimamente di fianco al suo compagno di reparto ed inanella una serie di scivolate perfette che DSC_0642stroncano le azioni offensive dei bianchi.

Zanini voto 6: partita sufficiente del giovane di proprietà del Pavia, che non gioca sulla fascia di sua competenza e riesce a tenere a bada i diretti avversari.

Fornito voto 6: primo tempo su buoni livelli, va vicino al gol ed inverte numerose volte la posizione con Tortolano; viene sostituito forse per una botta presa. [Dal 4′ st Criaco, voto 6: bravo ad attaccare gli spazi ed a recuperare un numero discreto di palloni]

Caccetta voto 5,5: in alcuni frangenti troppo statico, forse sarebbe il caso di farlo riposare; rimedia anche un giallo. [Dal 33′ st Statella, s.v.]

DSC_0641Arrigoni voto 6: dà l’ordine e le geometrie che servono per condurre tranquillamente la partita, rendendo ordinato il centrocampo; cambia compagno di reparto quando Criaco passa in mezzo dopo l’uscita di Caccetta.

Tortolano voto 5: tanto, troppo fumo e niente arrosto: ha sui piedi almeno tre ghiotte occasioni da gol, ma prima ritarda il passaggio a Blondett completamente solo, poi spedisce in bocca a Gragnianello, infine spedisce a lato da posizione più che invitante.

DSC_0569Calderini voto 6: viene servito poco ma non si comporta male, facendosi vedere pericoloso in più di un’occasione; riesce nell’ardua impresa di essere espulso non appena viene sostituito. [Dal 24′ st De Angelis, voto 6: attacca la profondità e smarca Tortolano per l’occasione clamorosamente sprecata a 2′ dalla fine]

Cori voto 6,5: fa sentire il peso dei suoi centimetri in avanti con sponde importanti che lasciano salire i compagni e, qualche volta, li mandano anche in porta.

Roselli voto 6: la squadra ha imparato a memoria i suoi meccanismi, ed otto risultati utili consecutivi con 16 punti presi su 24 sono un bottino niente male; mezzo voto in meno perché l’avversario era abbordabile.

 

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Lupa poco affamata, Lamezia avanti a piccoli passi

11008514_663937123710317_7579393684734222759_nDopo l’eccessiva contestazione del D’Ippolito, Del Sante e compagni conquistano un altro punto in trasferta.

Diciamolo francamente, non era facile ripartire in seguito alla “particolare” situazione venutasi a creare al termine del Derby casalingo col Cosenza: quel “venduti” gridato a calciatori, staff tecnico e società dopo lo 0 a 1 contro i rossoblù di Guarascio non è ancora andato giù a Maglia e soci, dunque anche questo particolare biglietto da visita deve rendere l’idea dell’importanza del pareggio ottenuto oggi in terra laziale.

Pareggio che è l’ennesimo mattoncino a sostegno di una salvezza ottenuta ormai da tempo, a dispetto di quelle che erano le previsioni di inizio stagione. Ancora una volta, Vigor non spettacolare e non in grado di sciorinare un bel gioco come accaduto solo a tratti nel corso del campionato, sia chiaro anche questo, ma comunque “concreta” e quanto meno abile nel conseguire il risultato soffrendo il giusto. Addirittura si tratta del sesto risultato utile consecutivo ottenuto fuori casa (e nelle ultime sei trasferte la Vigor ha calcato campi come quelli di Foggia, Salerno, Catanzaro,Reggio e Matera), per una classifica che ora vede gli uomini di Erra a 41 punti, a + 12 dalla zona play out.

Il primo tempo, in pratica, non offre spunto alcuno. Il primo sole primaverile sembra rendere abbastanza soporifero il match che si vivacizza lievemente nella ripresa, frazione in cui è la squadra di casa a cercare maggiormente la vittoria mantenendo un leggero predominio territoriale. La Vigor è abile a coprirsi e rischia di essere letale in ripartenza, tant’è che Rossi ha il suo bel da fare per chiudere lo specchio a Del Sante al 51esimo. Bariti, più tardi, coglie un palo su tiro cross, creando qualche piccolo rimpianto in più per gli uomini di Cucciari. Al 79esimo espulso per doppia ammonizione Scarsella, ma neanche in undici contro dieci la Lupa riesce a fare suo il match.

Con la salvezza oramai in tasca, a Lamezia si attende la Paganese nell’ambito della quindicesima di ritorno.

LUPA ROMA VIGOR LAMEZIA 0 A 0

LUPA ROMA (4-4-1-1): Rossi; Fra­bot­ta, Con­son, Ca­sco­ne, Celli; Ba­ri­ti, Cer­rai, Ca­po­da­glio, Raf­fael­lo; Mar­ga­ri­ta; Tulli. (Santi, Mar­to­rel­li, Cur­cio, San­ta­rel­li, Pre­ve­te, Ta­ja­rol, Del Sorbo). All. Cuc­cia­ri.

VIGOR LA­ME­ZIA (4-3-3): Pia­cen­ti; Spi­ri­to, Ko­sta­di­no­vic, Fi­lo­sa, Ma­ler­ba; Puc­cio, Bat­ta­glia, Scar­sel­la; Im­pro­ta, Del Sante, Mon­tel­la. (Forte, Di Bella, Di Marco, Papa, Ma­glia, Ros­si­ni, Held). All. Erra

MORELLI GIACINTO