“Giovani Voci 2015”, 32 iscritti e 4 categorie

Con il primo raduno dei concorrenti ha preso ufficialmente il via l’undicesima edizione del Concorso Canoro “Giovani Voci”, evento foto_raduno_gv_2 musicale riservato a bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni. Nel corso dell’incontro d’esordio, svoltosi il 16 maggio presso i locali dell’Oratorio “Don Bosco” di Gallico, sono stati resi noti tutti i particolati tecnico-organizzativi della manifestazione e sono stati assegnati i brani scelti dai concorrenti in fase di iscrizione.
I 32 iscritti, molti dei quali provenienti da più parti della provincia di Reggio Calabria e dalla vicina Sicilia, sono tutti ammessi alle serate finali del 18 e 19 luglio e si esibiranno suddivisi in quattro distinte categorie: Categoria Junior (7 concorrenti nati nel 2008, 2007, 2006 e 2005), Categoria Bambini (8 concorrenti nati nel 2004 e 2003), Categoria Ragazzi (10 concorrenti nati nel 2002, 2001 e 2000) e Categoria Giovani (7 concorrenti nati nel 1999foto_raduno_gv_1, 1998 e 1997).
Ed ora via alla musica! I mesi di giugno e luglio saranno destinati alle prove musicali, occasione in cui i concorrenti avranno la possibilità di conoscersi e di stringere nuove amicizie condividendo la “tensione” in vista della gara che, come ogni anno, andrà in scena nella splendida cornice del “Teatro Greco” del Parco della Mondialità di Gallico, Reggio Calabria.
«Dopo la storica decima edizione dello scorso anno – fanno sapere i componenti dello staff di “Giovani Voci” – per il nostro concorso si apre un nuovo ciclo. Tra le novità che proponiamo, la suddivisione delle categorie che da tre tornano ad essere quattro. Restano invariati, invece, gli obiettivi dell’evento, tesi a creare occasioni di incontro e di confronto per i ragazzi attraverso il linguaggio universale della musica e all’insegna di un sano protagonismo giovanile, specie quest’anno in cui ricorre il Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco. Nel 2005 non avremmo mai immaginato di poter riproporre il nostro progetto per così tante edizioni. Oggi siamo ancora qui con lo stesso entusiasmo di undici anni fa».
Al primo raduno dei concorrenti, assieme agli organizzatori del concorso, è intervenuto il presidente dell’A.S.D. Polisportiva Giovanile Salesiana “Aurora Gallico” Francesco Penna.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito ufficiale del concorso www.giovanivoci.it

Addio Capelli Crespi: I Consigli dell’Hair Designer Roberto Vitaro

capelli lisci2Capelli ricci e ribelli, lisci o romanticamente mossi, la capigliatura femminile offre tante sfumature di bellezza che contribuiscono alla sensuale eleganza di ogni donna. Tutte, però, concorderanno nel detestare l’effetto crespo che può sopraggiungere nella fretta di tutti i giorni, tra calore del phon, utilizzo di prodotti sbagliati e aggressivi e il frequente lavaggio.

L’hair lift può essere una soluzione vincente per chi vorrebbe passare le proprie dita fra i capelli e scoprirli  setosi e morbidi, idratati e sani!

Il nostro hair designer Roberto Vitaro ci racconterà tutti i benefici di una tecnica d’avanguardia che vi farà scordare i capelli elettrizzati e il look poco curato dei capelli crespi.

Trasformare è Meraviglioso!

“Hair Lift è una tecnica innovativa per capelli lisci perfetti senza piastra, che sfrutta le proprietà 100% naturali presenti capelli-crespinei frutti esotici e nelle piante d’oltreoceano. L’hair lift compatta le molecole del capello, rendendolo più forte e resistente all’attacco degli agenti esterni. Essendo privo di formaldeide, sostanza che appesantisce e danneggia il capello, la sua azione si concentra nel ristrutturare l’interno fino ad arrivare alle punte, al contrario di altri trattamenti liscianti che hanno come effetto l’impermeabilizzazione della capigliatura.

Durante la posa del prodotto specifico, il parrucchiere può dare la forma richiesta dalla cliente, che sia un liscio affascinante o un mosso romantico. In un’unica seduta i capelli sono rivitalizzati, reidratati e ristrutturati. La mancanza di sostanze chimiche garantisce la totale assenza di effetti indesiderati e i capelli saranno bellissimi per periodi che variano dai 3 ai 6 mesi!”

Miriam Caruso

“Lamezia Comics & Co…”: la fiera Lametina in Promozione da Martirano a Catania

VII edizione lamezia comicsLAMEZIA TERME (CZ) – Continuano gli impegni organizzativi e promozionali in vista della VII edizione del “Lamezia Comics & Co…”, fiera internazionale del fumetto. I ragazzi dell’associazione culturale AttivaMente, infatti, saranno presenti su tutto il territorio regionale, e non solo, per lanciare la volata della manifestazione che aprirà i battenti l’11 Settembre. Prima tappa Martirano Lombardo dove, in occasione del XXIII anniversario della strage di Capaci, l’Associazione “Non Mimosa Ma Girasole” ha organizzato la terza edizione di “Per non dimenticare”. Venerdì 22 maggio, dopo la deposizione della corona di Alloro all’albero Falcone, presso la Sala Polifunzionale vi sarà l’inaugurazione della mostra “La Legalità nel Fumetto” organizzata proprio da Attivamente con le tavole del talentuoso Lelio Bonaccorso.

Il giorno dopo, sabato 23 maggio, i ragazzi lametini saranno protagonisti con il loro stand a Falerna alla VI edizione della “Festa della Giostra”, evento organizzato dall’associazione “La Giostra”. Il mese di Maggio, infine, si chiude con il botto. Il Lamezia Comics sarà una delle realtà presenti ed ospiti alla V edizione dell’Etna Comics, fiera internazionale del fumetto che si tiene dal 30 al 2 giugno in quel di Catania. Il tour promozionale è un’occasione per i ragazzi dell’associazione di far conoscere il loro impegno ed attraverso video, volantini, disegni, illustrare il mondo del Lamezia Comics & Co veicolo si di sano divertimento ma anche di cultura e di messaggi sociali.

19 kg di cocaina purissima sequestrati a Reggio

Un ingente carico di cocaina purissima è stato posto sotto sequestro 3c00a8d0e8c61a027ac6edb1bb4f4c29_Ldagli agenti del Comando provinciale di Reggio Calabria, unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane – Ufficio Antifrode di Gioia Tauro.

Ammontabile a 19 chili, la partita di stupefacente era stata nascosta nel vano motore di un container che trasportava banane, proveniente dall’Ecuador e giunto nello scalo portuale di Gioia Tauro. L’operazione è stata eseguita attraverso una serie di incroci documentali e successivi controlli anche a mezzo di sofisticate apparecchiature scanner.

nella vendita al dettaglio, il profitto della cocaina sequestrata avrebbe superato i quattro milioni di euro.

L’operazione delle Fiamma gialle, di concerto con l’Agenzia delle Dogane, è stata condotta in seno alla più generale intensificazione delle attività di controllo volte al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti nel porto di Gioia Tauro.

Appello Oliverio. Presto una nuova famiglia per la piccola profuga

La bambina di dodicii anni che ha perso i genitori nel corso di uno sbarco disperato sulle coste della nostra regione avrà una nuova famiglia? il finale di questa soria potrebbe essere lieto per la piccola, in quanto molte sono state le risposte all’appello lanciato Insediamento presidente Regione Mario Oliverionei giorni scorsi dal presidente Mario Oliverio, per l’adozione di una bambina di 12 anni.Al momento le famiglie che hanno avanzato il desiderio di adottare la bambina sono state contattate dalla Procura dei Minori di Reggio Calabria che a sua volta esaminerà i rispettivi requisiti e provvederà alla scelta della famiglia affidatoria.E’ stato lo stesso Oliverio a dare la notizia sottolineando di non avere alcun dubbio in merito alla “sulla sensibilità dei calabresi che, ancora una volta, hanno dimostrato di avere un cuore enorme ed una grande generosità. Sono sicuro che questa ragazzina troverà l’affetto, le cure e il calore umano necessari per affrontare e superare il dramma vissuto.
Certo, nessuno potrà restituirle i genitori, il fratello e la sorella periti tragicamente nel nubifragio al largo delle coste libiche, ma sicuramente le sarà offerta l’opportunità di pensare con serenità al proprio futuro.
Per quanto ci riguarda ci informeremo costantemente sulle condizioni della ragazzina e sul suo inserimento nel nuovo nucleo familiare.
A tal proposito voglio rivolgere un ringraziamento alla coppia che sarà prescelta dal Tribunale dei Minori di Reggio Calabria e invitare i calabresi che desiderano adottare bambini senza famiglia e in condizione di grande bisogno, a vincere tutte le remore e ad affrontare con fiducia e tenacia l’iter previsto per una pratica delicata e particolare come quella che riguarda l’adozione di un bimbo o di una bimba che vive in condizioni di abbandono e difficoltà”.

Cento anni di inconscio all’Unical

recalcatiRende(Cs) – «Quando  Sigmund Freud pose il proprio nome accanto a quello di Copernico e Darwin fu per mostrare chiaramente la portata della sua invenzione. Così come i due avevano inflitto un duro colpo al narcisismo umano- il primo mostrando la centralità del sole e il movimento della terra intorno ad esso, il secondo mostrando che l’uomo deriva dalle scimmie-, Freud infligge la terza umiliazione: non trovandosi più al centro nel cosmo e non potendo vantare una origine divina, l’uomo non può più dirsi «padrone in casa propria». L’inconscio freudiano- animatore che parla, ci interroga, suggerisce soluzioni- è colto, lucido e a volte oppressivo, sottrae all’uomo ogni padronanza fino a farlo sentire ospite in casa propria. Dire «l’inconscio è freudiano», non significa attribuire a Freud una scoperta già esistente ma dargli merito di aver inventato qualcosa che prima non esisteva. Corpi isterici, lapsus, rituali ossessivi, sogni, motti di spirito sono i personaggi cinematografici che entrano in scena perché Freud li sottrae all’insensato per restituire loro un senso», scrive Massimo Recalcati in “Introduzione alla psicoanalisi contemporanea”. A cento anni dalla pubblicazione del saggio freudiano “L’inconscio”, il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria – su iniziativa del Centro Studi filosofia e psicoanalisi dell’ateneo- ha dato il via a tre giorni di convegno intitolato “L’inconscio ha cento anni”. Nato dall’idea di Felice Cimatti e Fabrizio Palombi, entrambi docenti dell’Università della Calabria, il convegno- sapientemente gestito dallo staff  composto da Giusy Gallo, Ivan Rotella, Deborah De Rosa, Anna Adamo e Pietro Garofalo –  ha ospitato noti psicoanalisti e studiosi provenienti da tutta Italia. Articolato in  quattro sessioni sull’inconscio e la sua influenza in campo filosofico, cinematografico e  letterario, il convegno si è aperto venerdì 15 maggio alle ore 15.00 presso l’Aula Magna “Beniamino Andreatta”. Dopo i saluti del rettore Gino Mirocle Crisci e del direttore del dipartimento di Studi Umanistici Raffaele Perrelli, Fabrizio Palombi ha presieduto la prima sessione dedicata all’inconscio in generale. Il primo relatore è stato Massimo Recalcati che ha incantato il vasto pubblico con una relazione intitolata “ Inconscio e responsabilità” . Massimo Recalcati  dopo aver descritto l’inconscio oracolare di Freud (la tragedia “Edipo re” di Sofocle ne è un esempio), si sofferma sulla necessità dell’Altro( i nostri genitori) che in qualche modo respinge il nostro destino. L’Altro di Lacan è il campo del linguaggio e , l’essere umano, vi si trova iscritto ancor prima della sua nascita. L’Altro agisce quindi sul bambino a causa delle leggi dell’Altro che anticipano la sua nascita. Lo sviluppo del bambino avviene quindi all’interno della struttura, da cui questo dipende. Ed essendo dipendente, il bambino all’Altro che vengano soddisfatti i suoi bisogni e che venga risposto alla sua unica domanda: è una domanda d’amore, di desiderio dell’Altro, perché è il desiderio dell’Altro che dà un senso al bambino Quindi il bambino domanda all’Altro che gli doni il suo desiderio: desidera il desiderio di lui che sta nell’Altro. Ma perché il soggetto desidera proprio il desiderio dell’Altro? Per il semplice fatto che potrebbe non essere desiderato. Sotto questa luce, il desiderio risulta essere una mancanza di qualcosa, ciò che Lacan definisce «mancanza ad essere». È poi la volta di Manuela Fraire con “L’inconscio ha cento anni ed è in buona salute”, Ida Dominijanni ( in collegamento Skype dalla Cornell University)con “Soggetto dell’inconscio, inconscio della politica”) ed infine Felice Cimatti autore di una relazione poliedrica dal titolo “ L’inconscio cento anni dopo”. Felice Cimatti si sofferma su un anno, il 1915 anno paradigmatico che fa da spartiacque tra un corpo “pre-freudiano” ed un corpo “post-freudiano” diviso in due dall’inconscio e da questo comandato. L’inconscio, costituito da moti di desiderio, è atemporale, soggetto al principio di piacere, esente da contraddizione. È un inconscio che spaventa, proprio come gli immigrati, ma è una forma di vita che si costituisce in seguito a quella rottura, è una forma che si aggiunge dall’esterno, è una forma di vita che vive. La prima sessione del 16 maggio inizia alle 9.30 all’University Club ed è dedicata al rapporto tra inconscio e letteratura. Presieduta da Raffaele Perrelli si apre con l’intervento di Romano Luperini  “Freud, Weiss e gli scrittori triestini. Il caso di Saba” che descrive Trieste come l’epicentro di diffusione  della psicoanalisi e città natale di Umberto Saba paziente di Weiss, la cui poesia e prosa si inseriscono in una dimensione psicoanalitica anche grazie all’influenza freudiana. A seguire Alessandra Ginzburg con “Inconscio simmetrico, metafora e analogia nella Ricerca del tempo perduto”, Renzo Bragantini con “Vincitori e vinti. Tasso tra seduzione del diverso e costruzione epica”; Fabio Stok e “Freud, l’esplorazione dell’antichità”; e Alberto Lucchetti che descrive la situazione antropologica fondamentale. La sessione pomeridiana, dedicata al cinema, è presieduta da Roberto de Gaetano. La prima relazione è quella di Claudia Mangiarotti che illustra il “ Giovane favoloso” di Mario Martone in chiave psicoanalitica; Daniela Angelucci con “Tra la mano e il metallo. Freud, Benjamin e l’inconscio ottico”; Rosamaria Salvatore con “L’inconscio e lo sguardo nell’epoca della trasparenza”; Lucilla Albano con “Un’inquietante intensità: il fermo fotogramma  di L’Année dernière à Marienbad di Alain Resnais” e infine Bruno Roberti  che ha analizzato il film “Sogno di un prigioniero”.di ciaccia L’ultima sessione, sull’inconscio filosofico, si è tenuta questa mattina alle ore 9.30. La sessione presieduta da Pio Colonnello si è aperta con la lectio magistralis di Antonio Di Ciaccia allievo diretto di Jacques Lacan. Sulla scia del motto lacaniano «Non si parla allo stesso modo stesi, in piedi o seduti”, Antonio Di Ciaccia ha tenuto la sua relazione “Il parlessere” in piedi. Nel Seminario “Ancora”, Jacques Lacan torna alla questione del corpo e allude al vivente come la condizione primaria del godimento e al corpo come suo supporto. Questo godimento è il reale che costituisce il «mistero del corpo parlante». Di conseguenza, il soggetto, lascia posto al parlessere, l’individuo parlante nel suo particolare essere di godimento, soggetto del corpo godente. A seguire: Bruno Moroncini , Michele Borrelli, Francesco Saverio Trincia e Pietro Bria. Infine un vivace dibattito perché l’inconscio ha tanto da dire e il convegno ne è stata la prova.

Rita Pellicori

Reggio Calabria: Convegno sull’uomo e le nuove frontiere tecnologiche

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Il programma del Convegno

Sì terrà il prossimo 21 maggio, presso la sala convegni della Provincia di Reggio Calabria, alle 16,30, il primo convegno: “l’Uomo nell’era tecnologica. Come si starà domani dobbiamo deciderlo oggi…”. Promosso da Domus Pharm Italia con il partenariato di Airpec (centro studio di eccellenza per le malattie vertebrali). Ai presenti si rilascerà un attestato di partecipazione. Tanti i relatori presenti della medicina ordinaria, della tecnologia, della politica tra cui il sindaco della Città. 

Lucia De Cicco

PROMOZIONE BASKET/ L’Arberia affonda la Murialdina Rossano e va in finale play-off

20150517_181329SANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – Ennesima dimostrazione di forza della Polisportiva Arberia, che questa sera, davanti ad un pubblico delle grandi occasioni, ha annichilito in gara 3 la Murialdina Rossano per 79-42, raggiungendo Cus Rende nella finalissima play-off di domenica prossima. Gara disputata a ritmi intensi, perlomeno nella prima fase del match, con continui ribaltoni di gioco, ma non di punteggio. Infatti l’Arberia ha da subito messo in chiaro le cose chiudendo i primi due parziali in vantaggio, rispettivamente con un +7 e +13. Nel terzo quarto la Murialdina Rossano è costretta a far uscire Caputo, l’uomo in più della squadra rossanese, per infortunio,20150517_192617 lasciando così a De Marco, Serravalle(MVP del match), Acri e Braico spazio libero per prendere il largo e chiudere con il risultato di 79-42.

Il match tanto atteso dall’inizio della stagione è dunque arrivato, domenica 24 maggio l’Arberia affronterà il Cus Rende con il vantaggio di giocarsi il tutto per tutto davanti ai propri tifosi. E proprio i tifosi dovranno spingere la squadra del Presidente Salimbeni alla serie D.

 

Alfonso Fucile

 

Semifinale andata, pareggio ad occhiali per la Vibonese

ECCELLENZA, SEMIFINALE NAZIONALE PLAYOFF

viboneseUs. Vibonese – U.s. Sessana  A. 0-0

Nel primo del doppio confronto con la Sessana Aurunci, la Vibonese non va oltre lo 0-0 casalingo. Occasione sprecata dunque per andare in trasferta, nella gara di ritorno, con qualche tesoretto. Gara condizionata nel ripresa dalla doppia espulsione in casa rossoblu: mister Di Maria ha dovuto fare a meno di Ousmane Senè dal 60′ e da Giovann Ruscio dal 70′.

Fra sette giorni si replica, per la decisiva gara, in terra casertana.

Incidente moto-auto, muore 23enne

ambulanza-2-5MELICUCCO (RC) – Giuliano Buzzai, giovane di 23 anni, è morto a Melicucco nello scontro frontale tra la sua moto e un fuoristrada. Lo scontro, sulle cui cause sono in corso accertamenti, è avvenuto sulla provinciale per Anoia. Il conducente del fuoristrada è rimasto ferito in modo lieve. Buzzai, che era conosciuto in zona come ex calciatore dilettante, è stato portato in elisoccorso nell’ospedale di Polistena dove è deceduto per la gravità delle ferite. Indagano i carabinieri.