Guardavalle – Acri, i rossoneri: “Puntato coltello a Rabihou”

In seguito ai fatti di Guardavalle riceviamo e pubblichiamo il  seguente comunicato stampa della società F.C. Calcio Acri:

<<I fatti…solo i fatti.

Siamo arrivati al ristorante “Agriturismo Fassi” ( invito stranamente comunicatoci con fax inviato dal Comune di Guardavalle il 22 dicembre 2014…sic!!) alle ore 11:00/11:30. Mentre la squadra sedeva al tavolo per il pranzo sono “comparsi” cinque  “signori” i quali intimavano ai presenti (dirigenti e calciatori) di perdere la partita altrimenti gli avrebbero “spaccato le gambe” e addirittura un calciatore, Rabihou Amadou, veniva afferrato da un orecchio e gli veniva puntato un coltello da tavola alla gola.

Dopo questa “incursione” durata circa 30/45 minuti di continue minacce ed allusioni che si sarebbero verificate in campo ai calciatori, questi “signori” lasciavano il locale.

A questo punto il Dirigente accompagnatore, di concerto con la Società e con la Questura di Cosenza (che ringraziamo per il sostegno e la professionalità dimostrata) decideva di recarsi allo stadio non in tempi regolamentari ma nell’immediatezza dell’orario  di inizio dell’incontro, anche per aspettare l’arrivo della forza pubblica (avvisata intanto dalla Questura di Catanzaro) presso il ristorante suddetto, arrivo che è avvenuto intorno alle 14:15/14:20.

Scortati  da una pattuglia dei carabinieri di Guardavalle siamo arrivati allo stadio circa alle 14:40.

All’arrivo negli spogliatoi, mentre stavamo entrando nei locali riservati agli ospiti, un nostro tesserato (Siciliano Giuseppe , classe 1996) veniva colpito da calci e pugni tra schiena e collo da un soggetto da noi non identificato e davanti agli occhi del Commissario di Campo.

A quel punto la società dell’Acri non ritenendo che ci fossero più le condizioni psicologiche ed ambientali per iniziare una partita di calcio (perche quello eravamo andati a fare) ha deciso di non disputare l’incontro. Questi sono i fatti.

Questa partita l’avevamo attenzionata da più tempo, vi alleghiamo le richieste fatte alla questura di Cosenza ed alla Lega calabra.

Avevamo verbalmente più volte sollecitato la stessa, nella persona del Presidente Mirarchi, di segnalarla alla Procura Federale perché varie erano state le minacce ricevute nei mesi scorsi .

Ci auguriamo che le istituzioni federali presenti facciano per intero il proprio dovere e soprattutto si assumano il coraggio di dire la verità, solo la verità.

Da parte nostra nessuna offesa alla comunità di Guardavalle, che certamente non può essere rappresentata da questi “soggetti” .

Anzi il Signor Sindaco dovrebbe preoccuparsi più di quello che succede a casa sua che a guardare in casa degli altri (Signor Sindaco nella sua intervista a Stadioradio Lei  ha dichiarato di aver incrociato il pullman della squadra dell’Acri che andava via, poi però ha anche dichiarato che era al campo e che non è successo nulla , ha forse il dono dell’ubiquità ?)

Se i valori sportivi sono l’essenza di una società civile, forse è il caso che chi li rappresenta e dovrebbe difenderli si assuma le dovute responsabilità, altrimenti ognuno sarebbe legittimato a fare la stessa cosa , altro che crescita sportiva, sociale e culturale. Dobbiamo aspettare forse un altro caso Licursi?

Chiediamo di essere ascoltati dal Giudice Sportivo in contraddittorio con il Commissario di Campo prima di ogni decisione, precisando che se non ci dovesse essere giustizia assumeremo ogni determinazione anche in maniera eclatante“.

F.C. Calcio Acri S.C.S.D

Paganese – Cosenza, le pagelle dei Lupi

Ravaglia voto 6,5: quasi mai impegnato, si fa trovare pronto sulla conclusione ravvicinata di Girardi e su quella dalla distanza di Calamai, inchiodando il risultato sullo 0 – 0.

Serpieri voto 6: partita tutto sommato sufficiente per l’ex capitano della Lazio Primavera, reduce da un grave infortunio al ginocchio ed al suo esordio da titolare con la maglia rossoblu’: difficile contenere le sfuriate di Calamai, meno quelle di Longo.

Tedeschi voto 6,5: tornato ai livelli ai quali ci aveva abituato riesce, in coppia con Carrieri, a rendere sterile l’offensiva campana, spegnendo sul nascere ogni possibilità di attacco avverso.

Carrieri voto 6: se Tedeschi è di classe, Gaetano è di prepotenza, fisica e calcistica: nel primo quarto d’oro recapita tre/quattro palloni a domicilio a Samantha Cristoforetti, che ringrazierà sicuramente.

Ciancio voto 6,5: davvero molto positiva la prova del terzino, costretto agli straordinari vista l’emergenza difensiva: tappa numerose falle e costringe Russini a girare spesso a largo.

Criaco voto 6: impreciso in fase di appoggio, è comunque molto bravo a far ripartire la squadra in almeno un paio di occasioni con dei break fermati solo da interventi fallosi. [Dal 12′ st Tortolano, voto 5: non si può sbagliare un gol così in trasferta]

Caccetta voto 6,5: riesce a smarcare Statella mandandolo il porta, occasione non facile ma da apprezzare l’idea dell’ex Trapani, tornato su buoni livelli dopo il periodo di inattività tra critiche dei tifosi e noie muscolari.

Arrigoni voto 6,5: l’ex Pavia dimostra davvero di valere il contratto che gli è stato fatto, con dei lanci al millimetro che imbeccano Cesca nel 70% delle occasioni ed una calma che trasmette a tutta la squadra: la coppia con Caccetta è ormai rodata.

Statella voto 6: se fosse più preciso e cinico sarebbe di altra categoria, invece fallisce l’occasione del vantaggio nel primo tempo e se la vede respingere nella ripresa. Però ha un altro passo, ad averne di uomini così.

De Angelis voto 5,5: non la migliore partita del capitano rossoblu’, che si vede poco in quanto ben marcato dai centrali di casa: questo però lascia davvero tanto spazio a Cesca, libero di fare meno a sportellate e giocare più il pallone. [Dal 21′ st Calderini, voto 5: irritante]

Cesca voto 6,5: va vicinissimo al suo primo centro stagionale con un tiro che colpisce il legno e disputa una partita d’intelligenza tattica importante. Esce per un problema al ginocchio.[Dal 42′ st Fornito, s.v.]

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

Cosenza, un punto che sa di spreco

Il Cosenza spreca due occasioni ghiotte e non riesce ad espugnare il Marcello Torre di Pagani, perdendo l’opportunità di guadagnare tre punti essenziali prima di ricevere l’altalenante Matera al San Vito. Ottima la prova dei giocatori di Roselli, che torna a raccogliere punti in trasferta come non accadeva dal 7 Dicembre 2014 [Martina Franca 1 – 1 Cosenza, Marcatori Calderini su rigore ed Arcidiacono, ndr] contro una diretta concorrente per la corsa ai playout.

L’uomo di Gubbio è ancora in emergenza difensiva, e deve inventare la difesa a quattro con Carrieri e Tedeschi centrali, Ciancio sulla sinistra ed il giovane Serpieri nell’inedito ruolo di terzino destro; tra i pali si schiera ovviamente Ravaglia, mentre al centro del campo agiscono Arrigoni e Caccetta supportati da Criaco a destra e da Statella a manca; in avanti la coppia d’attacco – obbligata – è composta da De Angelis e Cesca.

Dopo 15′ minuti in cui le uniche occasioni da segnalare sono un tiro di Baccolo di molto a lato ed una rasoiata di Statella dallo stesso esito, la prima palla – gol capita sulla testa del numero 11 silano, che però sciupa mancando clamorosamente lo stacco completamente solo in mezzo all’area; dall’altra parte Binci mette in mezzo per Girardi ma il numero nove non riesce ad inquadrare la porta, laddove risulta indubbiamente più pericoloso Malaccari, che procede in assolo e spara un viscido rasoterra terminato di poco a lato della porta difesa da Ravaglia. È però dei silani l’occasione più ghiotta dei primi 45′, con Cesca che si libera su un lancio di Arrigoni, stoppa, controlla e calcia in porta trovando la fiera opposizione del legno mancino, anche se dall’altro lato Girardi prova a girare in porta un cross di Tartaglia trovando l’opposizione del pipelet rossoblu’; al 44′ è Russini ad essere colto impreparato da un liscio di Giraldi e a non riuscire a calciare in porta da ottima posizione.

La ripresa inizia con un’occasione a testa: prima Giraldi perde il tempo utile per la conclusione, poi Statella, ben imbeccato da Caccetta, spara centralmente da posizione estremamente defilata all’interno dell’area di rigore impegnando Marruocco. Per aspettare un’altra occasione degna di questo nome bisogna aspettare il minuto 26, quando Vinci viene imbeccato da un errato contrasto di Arrigoni ma spara alto appena entrato in area, mentre poco dopo è Calamai a far girare debolmente il pallone bloccato da Ravaglia; ancora una volta è però il Cosenza ad avere la migliore occasione con Tortolano, che innesca un contropiede micidiale, chiede lo scambio a Calderini ma, da posizione invidiabile, manda il pallone a lato. Si tratta dell’ultima occasione della partita che vede dunque i silani portare a casa un punto che sembra più un’occasione persa: le occasioni di Cesca e Tortolano sono l’immagine di una squadra che ha sprecato un’occasione importante per scavalcare i campani in classifica e portarsi a quota 31; si può guardare, però, anche il bicchiere mezzo pieno, e sperare che sabato, contro il Matera, i rossoblu’ riescano a portare a casa quei tre punti che darebbero un’ulteriore svolta al loro campionato prima di un poker di partite – Castellamare, Lecce (in casa), Lamezia e Messina – che sa di ciclo mortifero.

Francesco La Luna

Ph: Maria Celeste Cupo

PAGANESE 0 – 0 COSENZA

PAGANESE (4 – 3 – 3) Marruocco; Vinci, Tartaglia, Moracci, Donida; Malaccari, Baccolo (42′ st Bergamini); Calamai, Aurelio (18’st Longo), Russini; Girardi. A disp: Casadei, Perna, Bolzan, Franco, Bussi. All: Sottil.

COSENZA (4 – 4 – 2) Ravaglia; Serpieri, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Criaco (12′ st Tortolano), Arrigoni, Caccetta, Statella; De Angelis (21′ st Calderini), Cesca (41′ st Fornito). A disp: Saracco, Novello, Chidichimo, Falbo. All: Roselli.

AMMONITI: Longo (P), Serpieri, Ravaglia (C)

CALCI D’ANGOLO 4 – 1

RECUPERO 0′ pt; 4′ st.

La Camera di Commercio di Cosenza presenta il progetto Co.net

COSENZA – Martedi 3 Marzo 2015, alle ore 10.30, presso la sala Petraglia della Camera di Commercio di Cosenza, si terrà la conferenza stampa di presentazione dei risultati del Progetto Co.net. (Cosenza network), diretto a favorire la nascita di contratti di rete sul territorio della provincia di Cosenza.

Il progetto, sostenuto da Unioncamere Nazionale e dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha consentito la sottoscrizione del contratto di rete Cosenza network, primo nella provincia di Cosenza e tra i primi in tutta Italia ad essere stato sottoscritto con la nuova modalità telematica.

Klaus Algieri

Cosenza network è un contratto di rete composto da 18 imprese della filiera agroalimentare che hanno deciso di unirsi per creare massa critica e per affrontare insieme la sfida dei mercati esteri. Il contratto di rete prevede, sin dalla sua sottoscrizione, un programma di attività da realizzare, un fondo patrimoniale e un soggetto esecutore che renderà realtà il programma prestabilito.

Il progetto, realizzato dall’Ente camerale di Cosenza, verrà illustrato dal Presidente della Camera di Commercio, Klaus Algieri, e sarà accompagnato dalle testimonianze delle imprese che hanno sottoscritto il contratto.

“È un esempio positivo della sinergia pubblico-privato – sottolinea il Presidente Algieri – ma anche la dimostrazione che anche nel Sud si può fare rete. Le resistenze che in passato hanno portato ad uno scarso utilizzo di forme di aggregazione si sono notevolmente ridotte, anche grazie alla nascita di uno strumento giuridico nuovo, flessibile e più vicino alle esigenze delle imprese”.

Incidente stradale, muore Pm

CASTROVILLARI (CS) – Un magistrato della Procura di Napoli, Federico Bisceglia, di 45 anni, è morto in un incidente avvenuto nella notte sull’autostrada A3, nei pressi di Castrovillari,  mentre viaggiava  a bordo di una Lancia K che, per cause ancora in corso di accertamento, è finita fuori strada.

Nell’incidente stradale è rimasta ferita anche una seconda persona in auto con la vittima. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia stradale, i vigili del fuoco ed il personale del servizio 118.

Fibrosi cistica e adolescenza: i risultati del progetto LINFA, storie e speranze a Lamezia Terme

Da sx Giuseppe Tuccio e Maria Furriolo

LAMEZIA TERME (CZ) – La mattina si alza alle 4.30 per fare la terapia (aerosol e fisioterapia respiratoria). Alle 7 prende l’autobus e va a scuola. Al rientro, compiti, TV, musica, conversazioni con gli amici. Un’altra mezz’ora di terapia. Tappa in palestra (necessario, anche lo sport, per la salute). Cena, Tv, a dormire. È una delle storie raccolte dalla ricerca sul rapporto tra fibrosi cistica e adolescenti, LI.N.FA. (Laboratorio Interattivo sulla Fibrosi Cistica nell’Adolescenza). Il progetto è stato realizzato da Doxapharma, con il supporto di Abbott e il patrocinio di LIFC (Lega Nazionale Fibrosi Cistica) e SIFC (Società Italiana per lo studio della Fibrosi Cistica). Ieri, presso l’aula ‘Ferrante’ dell’ospedale di Lamezia Terme, sono stati presentati i risultati. Anche i pazienti calabresi, infatti, sono stati coinvolti nell’indagine. Il centro regionale fibrosi cistica, ubicato nello stesso ospedale, all’incontro ha invitato non solo adolescenti e famiglie, ma anche i genitori dei bambini più piccoli, nell’ottica di dialogare, ascoltare e coinvolgere quanto più possibile i pazienti e le loro famiglie. L’incontro si è trasformato in uno scambio di emozioni e vissuti, speranze e testimonianze di come normalità e fibrosi cistica convivano. Maria Furriolo, psicologa del centro, ha illustrato i risultati della ricerca nazionale. Giuseppe Tuccio, a quasi un anno dall’apertura del centro di Lamezia Terme, ha fatto un bilancio.

Il direttore del centro, nonostante le difficoltà connaturate all’avvio di una nuova struttura, si è detto contento dei risultati raggiunti. Il problema principale resta quello del personale. Gli infermieri sono 5, ma sono costretti a fare turni in più e straordinari: dovrebbe esserci almeno un altro infermiere, situazione ideale se fossero due in più. Le tre dottoresse fruiscono di una borsa di studio sempre appesa a un filo, ma non sono ancora stabilizzate. Il fisioterapista da mesi non viene pagato, perciò dal 1° marzo non può più lavorare. Se si vuole fare un investimento sul centro, quindi, è necessario stabilizzare questo personale per garantire la continuità delle cure, fatte anche di un rapporto affettivo medico-paziente, imprescindibile nelle malattie croniche come la fibrosi cistica. Il 10 marzo il centro riceverà la visita dell’ente certificatore Boureaux Veritas per l’accreditamento di qualità ISO EN 9001/15, a giugno quella dell’accreditamento tra pari delle LIFC. «Vogliamo essere certificati per la qualità erogata a livello dei migliori centri italiani», ha detto Giuseppe Tuccio.

La sala dell’incontro è gremita. Ci sono numerose persone arrivate da tutta la Calabria, da Reggio Calabria fino a Cosenza e Cassano. Ci sono le dottoresse, Elisa Madarena, Barbara Vonella e Rosa Fasano, che frequenteranno prestigiosi master a vantaggio di tutto il centro. C’è Pietro Ragno, il fisioterapista, figura fondamentale per i pazienti, che ha vinto un importante master (il migliore in Italia). C’è la caposala, ci sono gli infermieri e le infermiere, nonostante non siano di turno: anche loro ci mettono la passione e l’amore e anche a loro i pazienti sono grati per la vicinanza, le parole e i momenti di gioia che sanno donargli oltre alla professionalità.

La ricerca nazionale: fare le cure ogni giorno pesa – L’indagine sul rapporto tra adolescenza e fibrosi cistica è stata fatta a livello nazionale, ma i centri regionali hanno ricevuto l’incarico di presentare i risultati. A Lamezia Terme è toccato a Maria Furriolo. La psicologa ha precisato che il centro è contento di aver partecipato e di essersi messo in gioco. Ha, inoltre, rimarcato l’importanza di capire che, fin da piccoli, i pazienti di fibrosi cistica devono imparare a prendersi cura di sé: il loro benessere ne gioverà. «Il progetto LINFA – ha detto – ci ha insegnato che non dobbiamo perdere di vista gli adolescenti perché in questo periodo l’aderenza alla terapia cala».

Il progetto L.IN.FA ha coinvolto ragazzi e ragazze di età compresa tra i 13 e i 18 anni che, nel periodo dell’indagine, erano ricoverati o facevano i controlli nei loro centri di riferimento. Due le modalità in cui è stato articolato: la compilazione di un diario digitale in forma anonima mediante l’uso di un nickname e un questionario anonimo a domande chiuse. Valutare i fattori psicologici, clinici e relazionali che influenzano la qualità di vita di pazienti e famiglie, l’obiettivo dello studio.

Otto ragazze e tre ragazzi, tra i 14 e i 18 anni, hanno redatto il loro diario. Nel complesso, sono emerse vite normali di ragazzi che vogliono essere trattati come tutti gli altri, senza commiserazione e che desiderano sentirsi anche come «una mano che solleva gli altri». Lo sport è un’attività centrale che fa parte della cura, avvicina ai coetanei e aiuta a livello psicologico. Punti di riferimento e sostegno sono i genitori e le famiglie, anche se la loro preoccupazione si trasferisce ai figli che, in alcuni casi, la avvertono come un «peso». Fondamentale il rapporto con i medici ai quali gli adolescenti sono grati, affezionati e rispondono con la collaborazione reciproca. I medici non solo trovano le soluzioni, ma parlano con i

Maria Furriolo

ragazzi e rappresentano sostegno, aiuto e difesa. Da loro i ragazzi si aspettano affetto, verità e chiarezza nelle spiegazioni e flessibilità rispetto alle loro esigenze.

Il questionario ha coinvolto 17 centri italiani per la cura della fibrosi cistica ed è stato somministrato a 168 ragazzi e ragazze di età compresa tra i 13 e i 18 anni e a 225 genitori (in alcuni casi entrambi i genitori, in altri un solo genitore). Pesante fare ogni giorno le terapie, come aerosol e fisioterapia respiratoria, che assorbono molto tempo e incidono sulle altre attività. Il 51 % si imbarazza o si vergogna a fare le terapie in pubblico. Il 33% ha difficoltà a trovare il tempo per seguire la terapia, il 25% si dimentica di seguire la terapia. Il 16 % è troppo stanco per sottoporsi alla terapia e il 25% vi preferisce gli amici.

Il 35% degli intervistati ha dichiarato di essersi sentito, nell’ultimo mese, mai o quasi mai pieno di energia, solo il 14% di essersi sentito spesso o molto spesso triste e depresso. In media praticano attività fisica tre giorni a settimana. Per 1 ragazzo su 4 il problema più grave è la scuola. Nel complesso, i ragazzi sentono di poter contare sui genitori e sugli amici. Ben l’81 % ha affermato di ricevere l’aiuto o il sostegno di cui ha bisogno dalla famiglia. Il 77% ha al suo fianco una persona speciale (“di conforto per me”), il 71 % ha degli amici con cui condividere gioie e dispiaceri.

Quanto ai genitori, sono per lo più loro ad occuparsi in modo esclusivo dei figli. In generale assistere i figli non pesa sulle attività quotidiane, ma ha delle conseguenze a livello lavorativo. Il 38% ha dovuto cambiare turno, il 15% ha subito delle penalizzazioni nella carriera, il 10% ha dovuto cambiare lavoro e in alcuni casi, solo il  4%, ha dovuto licenziarsi . In media i genitori hanno lavorato per 31 ore nel corso  della settimana: l’80% delle assenze fatte sono imputabili alla salute del figlio

 

Le storie calabresiDopo la presentazione dei risultati, alcuni pazienti e alcuni genitori hanno condiviso esperienze e sensazioni nella generale commozione dei presenti. I pazienti ringraziano il personale e le famiglie. Ci tengono a lanciare un messaggio: per stare meglio è necessario fare le terapie ogni giorno e i genitori devono stare vicino ai figli ma senza opprimerli e impedirgli di vivere una vita piena e normale. Tutti sperano nella ricerca che deve essere assolutamente sostenuta perché ha migliorato condizioni e aspettative di vita e offre la possibilità di cercare una cura definitiva.

Ilaria conduce una vita normale tra cinema, discoteca e amici. Per l’incontro ha inviato un messaggio: la fibrosi cistica deve essere curata con attenzione, assiduità e pazienza. Il suo pensiero va alla sua mamma. «State vicino ai figli», esorta tutti i genitori.

Michela ha 32 anni e lavora per una grande banca (si occupa di attività finanziaria). La sua è stata un’adolescenza serena nonostante le difficoltà – ospedalizzazioni, cure, terapie. «La costanza è quella che premia, la nostra prima arma è di concentrarci su terapia e fisioterapia – ci spiega –  in maniera molto serena con la mia famiglia abbiamo percorso sempre questa strada e abbiamo abbracciato questa malattia». Per Michela è normale alzarsi e fare la fisioterapia, rifarla all’ora di pranzo e la sera. Pratica molto sport e fa molti viaggi – nella valigia mette quello che serve per la fisioterapia e via.

Anche Francesca, 21 anni, ci tiene a precisare che la sua è una vita normale dove trova spazio anche il lavoro e il volontariato (da qualche mese fa parte di Assipromos). La mattina si alza alle 7 per fare la terapia ed essere al lavoro alle 8.30: si tratta solo di «ritagliare qualche spazio in più per le terapie e le cure». Non racconta a tutti della fibrosi cistica perché le dà fastidio essere trattata con commiserazione ed essere apostrofata con un «poverina!». Ma riserva la sua storia alle persone care, al fidanzato e alla sua famiglia. A 13 anni si sentiva demoralizzata, si spaventava per quello che leggeva su internet, ma poi ha capito che la malattia è soggettiva.

Giuseppe, cinquantenne, ha scoperto di avere la fibrosi cistica a 40 anni. In questo modo, fortuna nella sfortuna secondo lui, ha potuto adottare un figlio e fare un lavoro che, altrimenti, gli sarebbero stati preclusi. Da quando ha saputo della fibrosi, la sua vita è cambiata radicalmente. La moglie e il figlio sono il suo universo e la sua forza, cerca sempre di non farli preoccupare troppo. Ai ragazzi dice: «Diventeremo tutti vecchi. E’ importante abituarsi a fare le terapie, non bisogna commettere l’errore di non farle».

Tra i tanti interventi dei genitori, ha preso la parola anche Filippo, papà di Stefania che ora ha 21 anni. Insieme alla moglie ha sempre fatto fare tutte le cure alla bambina attraverso il gioco. Fin da piccola Stefania ha fatto le terapie in modo autonomo perché si abituasse a prendersi cura di sé. Per capire che «quello che fai, lo fai tu perché ti devi volere bene». I genitori la esortano a non vergognarsi, a prendere in pubblico le sue compresse. Ma arrivati all’adolescenza, anche se non tutti, ragazzi e ragazze tendono a mollare. Così Stefania arriva a voler mollare tutto, il nuoto gli amici. «Stefania si stava allontanando – racconta il papà – ci siamo messi a inseguirla e a farla tornare sui suoi passi». Stefania viene raggiunta. Riprende il nuoto. Decide di praticarlo a livello agonistico. Comincia con i 50 metri stile libero. Poi con i 100, i 200, i 400. Ma non si ferma: arrivano gli 800 e infine i 1500 – 72 vasche. Per un totale di 64 medaglie, la vittoria del titolo di campionessa regionale, le Olimpiadi sfiorate. Un esempio e una speranza per tutti.

 

Rita Paonessa

Reggina, così non va

REGGINA  –  MATERA  2 -3

Marcatori: 27’ Carretta (M), 44’ Madonia (M), 56′ Carretta (M), 71′ Viola (R), 91′ Ungaro (R).

REGGINA (4-3-3): Belardi, Di Lorenzo, Cirillo, Camilleri (dal 1’ st Ungaro), Benedetti, Gallozzi, Armellino, Maimone (dal 10’ st Salandria), Masini, Di Michele, Balistreri (dal 20’ st Viola). A disposizione: Kovasick, Insigne, Lauzada, Velardi. Allenatore: Alberti.

MATERA (3-4-3): Russo, Mucciante (dal 1’ st Ferretti), Flores, D’Aiello, Mazzarani, Coletti, Iannini, Di Noia, Madonia (dal 24’ st Diop), Letizia (dal 33’ st Bernardi), Carretta. A disposizione: Pena, Albadoro, Pagliarini, Ashong. Allenatore: Auteri.

ARBITRO: Melidoni (Frattamaggiore).

“La Reggina incassa l’ennessima sconfitta casalinga per mano del Matera. La squadra di Auteri ipoteca la vittoria nel primo tempo, andando sul doppio vantaggio. Nella ripresa, i lucani sottovalutano gli amaranto che rischiano di pareggiare nel recupero”

– di Pasquale Barreca– Parte meglio la squadra di Mister Alberti, che vuole dimenticare il derby di domenica scorsa, al 20′ Maimone trova in piena area Masini, l’esterno prova la botta ma Russo para. Al 21′ Benedetti prova la conclusione: anche qui il portiere se la cava. Al Matera basta un lancio di quaranta metri per mandare in tilt il pacchetto arretrato amaranto ed è così che al 27′ Carretta riceve da Mucciante, si invola verso la porta  e con un potente diagonale mette sotto la traversa, dove Belardi non può arrivare. I Lucani, alla prima vera occasione, trovano il vantaggio. Ferita nell’orgoglio, la Reggina tenta di rispondere con una conclusione di Di Michele che viene rimpallata, tutto facile per Russo. Al 35′ bella azione di Madonia, che tenta l’assist per Carretta, ma il tutto gli viene negato dalla mano di Camilleri. Per l’arbitro non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Letizia, ma la punta napoletana si lascia ipnotizzare da Belardi che devia la sfera. Nel finale del primo tempo, il Matera, trova la seconda rete. Assist con un bel pallonetto di Iannini, velo di Carretta per Madonia che con un bel diagonale trafigge Belardi. Si va al riposo sotto di due reti. Nella ripresa mister Alberti prova a cambiare inserendo Ungaro e Salandria al posto di Camilleri e Maimone, ma al 56′ gli ospiti trovano subito il tris con Carretta che scatta in sospetta posizione di fuorigioco. Al 71′ palla per Masini che prova una conclusione senza esito, che si trasforma in assist per il neo entrato Viola che non sbaglia. Sembrerebbe la rete della bandiera, invece, la Reggina, con il passare dei minuti acquisisce fiducia. Al 89′, è sempre Viola che cerca di anticipare Russo in uscita, ma la sfera termina a lato. Al 91′, sugli sviluppi di una mischia in area, Salandria mette al centro, dove Ungaro tutto solo deposita in rete. Sembrerebbe finita ma al terzo minuto di recupero, Di Michele, con un diagonale va vicinissimo ad un clamoroso pareggio. Sospiro di sollievo per il Matera, rimpianti per la Reggina. Adesso i lucani vedono più vicino il sogno playoff, mentre gli amaranto restano penultimi e con lo spettro di una nuova penalizzazione.

SERIE C/ C5F: Royal team Lamezia schianta Borgia

6/a giornata – ROYAL TEAM LAMEZIA-BORGIA  15-1 (1° tempo  7-1)

Valentina Vezio

(Gol: 4 Scicchitano, 4 Pota, 4 Vezio, 2 Sirianni 1 Leone – Per le ospiti: Narda)

 La Royal Team Lamezia archivia la pratica-Borgia già a metà tempo (7-1), per poi completare l’opera nel secondo col 15-1finale. Vittoria senza storia per le ragazze di mister Tulino, mai in difficoltà  contro le borgesi, con cui il divario tecnico è stato alquanto evidente.

 3-0 già dopo dodici minuti: aprono la lunga serie di marcature Stefania Sirianni e Valentina Vezio. Quindi l’ospite Narda accorcia le distanze, ma già a fine primo tempo la Royal chiude la pratica segnando altre quattro reti, realizzate dalla Pota e dalla Scicchitano (tripletta). Particolarmente apprezzato il 7° gol di quest’ultima, che raccoglie al volo un out laterale di Vezio.

 Non cambia il clichè nel secondo tempo: segnano di sèguito a tamburo battente Vezio, Sirianni, Scicchitano, Leone e Pota (3 gol, e calcia alto anche un rigore) e conclude Vezio.

Domenica Scicchitano

 Royal Lamezia che ha dovuto rinunciare ad entrambi i portieri: già noto l’infortunio della Gonzalez, anche la vice De Biase ha dato forfait per l’influenza. Oltre alla laterale Marrazzo, anche lei febbricitante. Ma le sostitute hanno fatto in pieno la propria parte.

 Ed ora, appuntamento a martedì (PalaSparti, ore 19)  con la prestigiosa amichevole contro lo Sporting Locri, formazione di Serie A. Per poi concentrarsi per la trasferta di campionato, sabato 7 marzo a Rosarno.

A2: Callipo contro il fanalino di coda Alessano alla ricerca di punti pesanti


QUI TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA Dopo il ko di Sora, arrivato al tie-break, la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia vuole ritornare a timbrare il cartellino della vittoria. La compagine di coach Luca Monti è a caccia dei punti decisivi per la griglia play-off; il quarto posto – l’ultimo utile per disputare Gara 1 e l’eventuale Gara 3 dei quarti di finale in casa – dista solo un punto e nella lotta al raggiungimento della quarta piazza, i giallorossi devono fare i conti con la Caffè Aiello Corigliano (4° posto a quota 32 punti) e con la Cassa Rurale Cantù (6° posto con gli stessi punti dei giallorossi, 31). Domani pomeriggio al Pala Valentia arriva un avversario abbordabile, ma solo sulla carta. Quell’Aurispa Alessano che, nonostante occupi l’ultimo posto in classifica, è riuscita a mettere in serie risultati importanti nell’ultimo periodo tanto da farla avvicinare all’ultimo treno utile dei play-off. E senza dimenticare, peraltro, la gara dell’andata: a Tricase lo scorso 7 dicembre, l’allora compagine di De Giorgi sudò le proverbiali sette camicie prima di riuscire a prevalere al tie-break. E senza dimenticare, ancora, la gara del precampionato nella quale i salentini riuscirono ad imporsi 1-3 al Pala Valentia a pochi giorni dall’inizio del campionato. Era un’altra Tonno Callipo, ma Alessano è certamente una squadra da non sottovalutare. Ne è ben consapevole coach Luca Monti che in settimana ha messo in guardia i suoi dalle insidie che questo tipo di partite può comportare. Il tecnico pavese dovrebbe di nuovo fare affidamento su capitan Forni: il centrale modenese è pronto a trascinare i suoi dopo gli acciacchi della settimana scorsa che lo hanno costretto a stare fermo ai box. Oggi pomeriggio i giallorossi sosterranno l’ultima seduta di allenamento settimanale che precede la classica rifinitura della domenica mattina.

SPAZIO ALLA SOLIDARIETA’: SuperLega e Serie A2 UnipolSai scenderanno in campo sostenendo per il secondo week end consecutivo la campagna di raccolta fondi “Se non ci fosse… io non ci sarei” attivata dalla Comunità di San Patrignano che cercherà di reperire risorse tramite il numero solidale 45508 per ristrutturare un edificio abitativo da cui saranno ricavati nuovi spazi comodi e funzionali. Annunci fonici e visibilità sui rotori pubblicitari posti a bordo campo daranno voce a questa iniziativa. Inoltre, in occasione dell’edizione 2015 della Giornata delle Malattie Rare dal tema “Vivere con una malattia rara giorno per giorno, mano nella mano”, oltre a sensibilizzare il pubblico tramite un annuncio fonico prima del fischio di inizio, tutti i palasport di Serie A metteranno a disposizione opuscoli informativi e gadget dedicati alla manifestazione, per aiutare ad aumentare la consapevolezza sulle malattie rare e su quale è il loro impatto nella vita di chi ne è colpito.

PORTE APERTE AL PALA VALENTIA La società Volley Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia apre ancora una volta le porte al mondo delle scuole. In occasione del match in programma domani pomeriggio, e anche dell’ultima partita di Regular Season casalinga – il 22 marzo il derby contro la Caffè Aiello Corigliano -, saranno ospiti della società giallorossa tutti gli studenti dell’Istituto Superiore “Morelli-Colao” (Liceo Classico e Liceo Artistico)

giallorosso Marcello Forni pronto ad attaccare
un primo tempo durante l’ultimo match casalingo contro Reggio Emilia
(foto Scalamandrè)

C5/A: Fabrizio eliminato nei quarti di Coppa Italia. A2: Il Belvedere vince e allunga, sconfitta per il Catanzaro

Turno di riposo in serie A per la disputa delle Final Eight di Coppa Italia al Pala Giovanni Paolo II di Pescara dove il Fabrizio Corigliano, nonostante una buona prova, è stato sconfitto nei quarti di finale per 4-2 dalla Luparense che accede alle semifinali dove incontrerà il Pescara.

SERIE A2 GIRONE B

L’Atletico Belvedere non si ferma più e dopo la vittoria sul campo della Golden Eagle Partenope, allunga in vetta guadagnando altri due punti sulla coppia al secondo posto Carlisport Cogianco e Futsal Isola.

Nel primo tempo i campani lottano e siglano due reti con Iazzetta su rigore e Arillo inframezzate da quella realizzata da Quinellato, ma nel finale i calabresi ribaltano il risultato con Batata Alves e ancora con Quinellato che mandano la propria squadra in vantaggio all’intervallo. Nella ripresa al 5’ ancora Iazzetta sigla il pareggio per i padroni di casa ma al 10’ arriva la rete decisiva di Do Prado che fa aumentare ancora di più i sogni di gloria dei ragazzi del presidente Donato.

Niente da fare per il Catanzaro Calcio a 5 sul campo del forte Fusal Isola che con questa vittoria si porta al secondo posto agganciando la Carlisport Cogianco. I giallorossi calabresi lottano nel primo tempo andando sotto solo nel finale di prima frazione per le reti di Moreira e Marcelinho.

In apertura di secondo tempo Zoppo porta a tre le reti per i padroni di casa, con gli ospiti che accusano il colpo e rischiano sugli attacchi avversari sventati alla grande dal portiere Rotella in giornata di grazia che congela un 3-0 finale che poco cambia per la lotta salvezza vista la sconfitta della Golden Eagle Partenope e la sosta osservata da Odissea 2000 e Libertas Eraclea.

21^ GIORNATA SERIE A2 GIRONE B

Risultati:

Golden Eagle Partenope – Atletico Belvedere 3-4

Futsal Isola – Catanzaro C5 3-0

Carlisport Cogianco – Augusta 4-4

Acireale C5 – Libertas Eraclea rinv.

Catania C5 – Roma Torrino Futsal 6-3

 Avis Borussia Policoro – Salinis 4-3

Riposa: Odissea 2000

 Classifica: Atletico Belvedere 47 pt., Carlisport Cogianco, Futsal Isola 41 pt., Augusta 37 pt., Salinis 35 pt., Catania C5 29 pt., Acireale C5 28 pt., Odissea 2000 23 pt., Catanzaro C5 22 pt., Libertas Eraclea 20 pt., Golden Eagle Partenope 16 pt., Avis Borussia Policoro 15 pt., Roma Torrino Futsal 1 pt.

 

SERIE B GIRONE F. 18^ GIORNATA

Risultati

Futsal Melito Cataforio 1-1

Takler Matera – Fata Morgana 10-4

Sant’Isidoro – Kroton C5 3-5

Nissa Futsal – Futsal Cisternino 1-10

Ares Mola – Sammichele 0-6

Meta – San Rocco Ruvo 5-1

Classifica: Futsal Cisternino 45 pt., Sammichele 43 pt., Takler Matera 40 pt., Ares Mola, Meta 35 pt., Cataforio 26 pt., Sant’Isidoro 23 pt, Fata Morgana, Kroton C5, San Rocco Ruvo 16 pt., Nissa Futsal 11 pt., Futsal Melito 9 pt.

Michele Marullo