Doppio evento per la città di Bisignano

Bisignano (CS) – Bisignano vivrà domani un doppio evento di risalto nazionale tra la riapertura della Scuola di Liuteria e l’avvio del 4° Festival della Chitarra e della Liuteria. Due iniziative che rimetteranno la cittadina della valle del Crati al centro dell’attenzione mediatica e degli amanti dell’arte della liuteria e della musica eseguita con strumenti di grandissimo pregio, prodotta dalle sapienti mani degli appartenenti alla storia artistica e artigianale di Bisignano. All’inaugurazione della Scuola di alta formazione prenderanno parte le autorità civili, militari e religiose della provincia e alcuni dei maestri liutai che formeranno i futuri giovani allievi. Dopo i saluti di rito del Sindaco Umile Bisignano, dell’assessore provinciale alla formazione e al lavoro, Giuseppe Giudiceandrea, del presidente della CNA di Cosenza, Francesco Rosa, del Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, alla presenza del Questore di Cosenza, Alfredo Anzalone, del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Giuseppe Brancati, del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Giosuè Colella, l’Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Cosenza-Bisignano, Salvatore Nunnari, benedirà i locali che ospiteranno le classi dei giovani apprendisti artigiani. La Scuola è stabilita nei locali del Centro Provinciale di Formazione Professionale, situati nell’antico Episcopio arcivescovile, adiacente alla Concattedrale della città di Sant’Umile. Dopo il taglio del nastro, seguirà lo spettacolo degli sbandieratori del gruppo Palio del Principe di Bisignano. Alle ore 19.00, sempre nella sede dell’Episcopio, seguirà il concerto del Duo Scarlatti del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Il Duo Scarlatti è stato descritto dalla rivista inglese Classical Guitar come “young talented, with such a verve and precision”. Attivo soprattutto nel campo della musica contemporanea, il Duo Scarlatti, composto da Nicola Pignatiello e Daniele Sardone, ha tenuto recentemente molte prime esecuzioni di musiche di alcuni dei più importanti compositori per chitarra sulla scena internazionale. Un evento musicale di grande rilievo, atteso non solo dagli amanti del suono melodico dello strumento a sei corde ma da moltissimi maestri di musica del meridione, che vedono nel duo un vero riferimento nel mondo della composizione per chitarra.

Lamezia: approvata la proposta di realizzare 28 alloggi per le famiglie Rom

LAMEZIA (CZ)La giunta comunale di Lamezia Terme ha approvato la proposta di deliberazione sul progetto Pon Sicurezza “Le tre chiavi di Ciaiò”, che prevede la realizzazione di 28 alloggi per i nuclei familiari Rom in moduli abitativi prefabbricati organizzati in micro-aree su terreni dell’Amministrazione comunale. Al Consiglio verrà presentata l’individuazione delle aree nelle quali collocare i moduli e la eventuale conseguente variante del Prg. Gli Uffici comunali hanno realizzato un censimento analitico delle potenziali aree di proprietà dell’Amministrazione comunale nelle quali collocare gli alloggi temporanei. Le aree e le strutture individuate sono dislocate in tutto il territorio comunale: località Ospedale; Palazzo della Cultura; via delle Ginestre; Case sparse Talarico; Pian del Duca, località Pilli, via dei Sanniti; Fornagi; La Brace area sedime fabbricato demolito; Lenza-Viscardi.
In ognuna di queste aree dovrebbero trovare alloggio da un minimo di una famiglia a un massimo di tre.
Il progetto del Comune, finanziato dal ministero degli Interni, per un importo complessivo di € 2.933.459,71, rappresenta il proseguimento del Piano d’azione dell’Amministrazione comunale che, dal 16 marzo 2011, data del sequestro preventivo d’urgenza del campo Rom di località Scordovillo da parte della Procura, ha condotto un intervento importante, utilizzando fino ad ora solo risorse del bilancio comunale, per il trasferimento dei cittadini Rom dal campo di Scordovillo. Un intervento al fine di risolvere le problematiche di degrado sociale, ambientale e di illegalità diffusa nell’area, e garantire condizioni di vita dignitose per gli abitanti del posto. I residenti in località Scordovillo, nel mese di marzo 2011, erano 528, per un totale di 136 nuclei familiari. Alla data del 25 ottobre 2013, erano presenti 388 cittadini in 101 nuclei familiari, con una riduzione di 140 cittadini e di 35 nuclei familiari. Il Piano è ancora in corso di esecuzione e prevede inoltre la realizzazione in località Carrà Marchese, su un terreno confiscato alla criminalità organizzata, di 20 alloggi, (Programma regionale di edilizia residenziale pubblica) e di 5 alloggi in moduli prefabbricati a valere sui fondi Fas. Nei nuovi 28 alloggi temporanei in case prefabbricate verranno trasferiti altrettanti nuclei familiari, per un totale stimato di altri 104 cittadini.La realizzazione del progetto “Le Tre Chiavi di Ciaiò” porterebbe il numero dei residenti nel campo di località Scordovillo ad un numero stimato di 184 cittadini e 50 nuclei familiari. “La giunta ha deciso per quanto le competeva, ora la parola passa al Consiglio comunale che dovrà approvare la delibera. Mi auguro possa farlo in tempi tali da non mettere a rischio il finanziamento ottenuto dall’Amministrazione”. È quanto ha dichiarato il sindaco Gianni Speranza.

Giuseppe Borrelli lascia la procura di Catanzaro

CATANZARO – Il Procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, lascia l’ufficio. Borrelli ora si insiederà a Napoli come procuratore aggiunto. Borrelli, entrato in magistratura nel 1986 e giunto a Catanzaro nel 2009, ha coordinato le principali inchieste contro la ‘ndrangheta ed i reati nella pubblica amministrazione. Durante il suo saluto ha affermato che “quella di Catanzaro è stata una esperienza bellissima. Tutti insieme abbiamo fatto un lavoro eccezionale”.

Rapina ad un pensionato: arrestato 24enne

CORIGLIANO CALABRO (CS) – I carabinieri di Corigliano, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Castrovillari, hanno arrestato per rapina aggravata Giuseppe De Patto, 24 anni.

Il giovane è accusato, insieme ad un’altra persona in corso di identificazione, di avere minacciato un pensionato di 87 anni, costringendolo a consegnare del denaro.

I due erano poi fuggiti a bordo di un ciclomotore.

Ultimi preparativi e intellettuali di rilievo per la II Fiera Sociale del Libro

Nuova Ensemble Synapsis

CASTROVILLARI (CS) – A pochi giorni dall’inizio della II edizione della Fiera sociale del Libro di Castrovillari (Protoconvento francescano, 21 e 22 febbraio), diretta da Marco Gatto, si completano i preparativi per accogliere degnamente le numerose case editrici che aderiscono all’evento e gli ospiti di assoluto rilievo chiamati a dar voce e forma – assieme ai docenti e agli studenti delle Scuole superiori locali – ai vari incontri e confronti in programma.

Tema conduttore è “ricostruire la comunità” attraverso il contributo del pensiero critico, nel nome di quella coscienza civile che è conditio sine qua non di cambiamento e di progresso, della partecipazione attiva, di una crescente voglia di socializzazione e di essere attore principale ed artefice dei processi sociali.

Ed ecco che, lungo questo solco di impegno e di partecipazione consapevole, si affacceranno a Castrovillari, coinvolti in confronti e presentazioni librarie, alcune delle voci più significative della cultura italiana. Saranno presenti infatti Goffredo Fofi – saggista, critico cinematografico, teatrale e letterario nativo di Gubbio, autore di opere fondamentali quali L’immigrazione meridionale a Torino, Il cinema italiano: servi e padroni e Zone grigie. Conformismo e viltà

Goffredo Fofi

nell’Italia d’oggi – e Eraldo Affinati – letterato finissimo e ricco di humour ed impegnato docente di frontiera – ancora Stas’ Gawronski – eccellente giornalista e divulgatore protagonista di vari programmi televisivi di rilievo.

Interverranno inoltre l’antropologo paolano Mauro Francesco Minervino, la scrittrice Francesca Branca con il suo laboratorio sperimentale di lettura a cui sono ammessi “solo lettori accompagnati da un loro brano preferito” e Fulvio Mazza, operatore culturale nel campo dell’editoria (con “Bottega editoriale srl”), nonchè esperto di comunicazione, economia e storia moderna e contemporanea, che presenterà proprio a Castrovillari, assieme al professor Fausto Cozzetto, docente associato di Storia moderna all’Unical, il volume edito da Rubbettino Editore “La Calabria Albanese. Storia Cultura Economia”, di cui è stato attento curatore.

Un elenco di intellettuali che si allunga con la partecipazione del giornalista Nicola Villa, redattore della rivista di educazione e intervento sociale Gli asini, ufficio stampa delle Edizioni dell’Asino e collaboratore dei mensili Lo straniero e L’indice, e del massmediologo Antonio Tursi, studioso di teoria della comunicazione, autore di Non solo Cyber. Frammenti di un discorso mediologico (Mimesis).

La due giorni libraria castrovillarese si arricchirà degli spazi appositamente predisposti per i bambini dai 4 ai 6 anni (si chiamano Primi passi verso la lettura) e, a conclusione di incontri, dibattiti e presentazioni, delle brillanti performance musicali del “Duo Synapsis” – ovvero la clarinettista Mariagaia Di Tommaso e il pianista Andrea Bosa – impegnato venerdì 21 nella esecuzione di musiche di Schumann, Castelnuovo Tedesco e Rota, e dell’Ensemble “Nuova Synapsis” che sabato 22 batterà invece Le vie della musica contemporanea eseguendo musiche di Biscione, Capogrosso, Cara, Coggiola, Corsi, Cusatelli e Testoni. In scena, diretta da Marco Gatto, una formazione che annovera il soprano Giorgia Teodoro e i musicisti Valentina Marchese (flauto), Mariagaia Di Tommaso (clarinetto in sib), Stefano Cinnirella (clarinetto basso), Domenico Scicchitano (violino), Francesca Manoccio (viola), Alessandra Ciniglia (violoncello), Rosaria Belmonte (arpa), Andrea Bosa (piano), Tommaso Greco (live electronics), Alessandro Papaianni (percussioni) e Vincenzo Brogno (percussioni). Prevista la partecipazione straordinaria di Federico Biscione e Alberto Cara.

Solidarietà ai giornalisti de L’Ora della Calabria

COSENZA – Vicenda dai toni inquietanti quella subita ieri dal quotidiano L’Ora della Calabria. Pressioni sono state fatte per impedire la pubblicazione dell’edizione in uscita. La “censura” – secondo il comitato di redazione – è arrivata per bloccare la notizia dell’inchiesta sull’Asp che vede indagato il figlio del senatore Tonino Gentile, Andrea, al quale la Procura di Cosenza contesta i reati di abuso d’ufficio, falso ideologico e associazione a delinquere.

Durissime le critiche comparse su tutti i quotidiani locali e nazionali. Aperta solidarietà invece è stata espressa da più parti nei confronti dei giornalisti e del direttore Regolo, che intendono andare avanti e chiarire questo increscioso episodio.

I parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle, Molinari e Barbanti, tra gli altri, dichiarano: “C’è di che rimanere allibiti di fronte all’arroganza di chi è abituato a rimanere impunito nel nostro paese – in genere – e nella Calabria, in particolare, facendo un deserto della società civile : non possiamo non appoggiare la protesta dei giornalisti e di tutta la redazione della testata. Attendiamo fiduciosi l’evolversi della vicenda giudiziaria, ma non rimarremo in silenzio davanti a tali gesti vessatori, degni della più subdola criminalità organizzata: è inaccettabile l’intromissione politica nella libertà di informazione ed è intangibile la libertà dei cittadini di essere informati”.

Alti rischi per i vigili del fuoco impegnati con sostanze tossiche

GIOIA TAURO (RC) – Le prime miniere di carbone non avevano sistemi di ventilazione. I minatori portavano nei nuovi antri delle miniere un canarino dentro una gabbietta. I canarini, infatti, sono particolarmente sensibili al metano e al monossido di carbone, il che li rendeva perfetti per rivelare la presenza di gas pericolosi. Fino a che sentivano il canto del canarino, i minatori potevano esser certi che l’aria fosse sicura. La morte del canarino segnalava invece il pericolo e l’immediata evacuazione.

Questo – secondo l’Unione Sindacale di Base – è quello che il Ministero dell’Interno sta predisponendo per ricevere la nave dei veleni nel porto di Gioia Tauro, mandando il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco in avanscoperta senza DPI (dispositivi di protezione individuali) adeguati, senza attrezzature.

A parte le facili ironie, i VV.FF sono l’ente dello Stato utilizzato in scenari sia d’intervento tradizionali che non convenzionali, per le emergenze attraverso le proprie specializzazioni, nel settore N.B.C.R. (Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico) e garantiscono l’incolumità e il soccorso. Il problema sta nel fatto che, dopo la grande enfasi degli attacchi terroristici nei confronti del nostro Paese, si sono spesi milioni di euro per la formazione e per l’acquisto di materiali in caso di attacchi batteriologico e chimici, ma poi tutto è stato buttato in capannoni a deteriorarsi.

Sono anni che il personale non viene più formato in materia NBCR e per i mezzi acquistati per questo scopo mancano i fondi per la manutenzione: i materiali come i filtri e le tute sono scaduti e non idonei nemmeno per una esercitazione.

Oggi l’Amministrazione chiede ai vigili del fuoco di impegnarsi e di fare bella figura nei confronti dell’opinione pubblica, nelle operazioni di trasbordo sulla nave americana Cape Ray, che dovrà imbarcare gli agenti chimici siriani nel porto di Gioia Tauro. Il tributo che viene richiesto è quello di fare i conti con sostanze pericolose come: il Sarin, Ipride, il Vx; questi, sono gas micidiali che danno la morte in 3 o 4 minuti al massimo.

Prima di morire come i canarini, i Vigili del Fuoco chiedono la riapertura dei portali scanner denominati RTM910T (45 miliardi di lire spesi, per monitorare le sostanze in transito); il personale rivendica i diritti di specializzazione alla pari di altre figure ed il riconoscimento della categoria particolarmente usurante, alla pari o meglio di altri lavoratori in quanto esposti a rischi di contaminazione. I lavoratori chiedono, inoltre il diritto ad una formazione costante e l’utilizzo di risorse in uomini, mezzi e materiali, che servono a far sì che tutto quello che fino ad oggi si è creato non svanisca nel nulla.

Preoccupazioni sulle decisioni del Governo in merito alla Zes di Gioia Tauro

CATANZARO – La vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi interviene in merito all’istituzione della Zona Economica Speciale, ripercorrendone l’iter. Già il 7/9/2012 la Giunta regionale aveva deliberato l’attivazione delle procedure di riconoscimento di Zona Economica Speciale dell’Area di Gioia Tauro, mentre a maggio 2013 aveva disposto la trasmissione del disegno di legge al Consiglio regionale per attivare la presentazione di una proposta di legge alle Camere. Il Progetto ha ottenuto l’unanimità in Consiglio e la proposta di legge di iniziativa regionale è stata, quindi, presentata a giugno 2013 al Senato ed è attualmente in corso di esame.

“Oggi – dice Stasi – leggiamo che la legge è in discussione e le dichiarazioni di Maroni ci inorgogliscono, ma anche ci preoccupano. Il rischio concreto è che per portare avanti il progetto speciale calabrese occorra accompagnare la nascita di altre zone speciali in Italia. Questo sarebbe un grave errore perché il porto di Gioia Tauro è unico per specificità ed il Governo Italiano non può paragonarlo ad altre realtà. A quasi vent’anni dalla realizzazione del porto, l’evoluzione della situazione competitiva nel mondo della portualità e di fronte alla costante pressione dei clienti per un ridimensionamento delle tariffe, la competitività del porto di Gioia Tauro (e, più in generale, di tutti i porti europei dedicati al transhipment) rischia di essere definitivamente compromessa, fino al punto da rendere del tutto obsoleta la sua offerta. Ecco perché – sottolinea la vicepresidente della Giunta – abbiamo richiesto un intervento radicale che si estenda oltre i confini dell’area portuale con la realizzazione di una Zes estesa magari a qualche altro porto in Europa che abbia come finalità proprio quella di ripristinare (sebbene solo parzialmente) le condizioni di concorrenza tra i porti europei (in particolar modo quelli del mediterraneo) e quelli del Nord Africa, che offrono condizioni oggettivamente più favorevoli per gli armatori. La Zona Economica Speciale potrebbe essere finanziata con la nuova programmazione di fondi comunitari 2014-2020 e consentire di alleviare i costi relativi alle attività di handling portuale (manodopera, tassazione, carburanti) creando le condizioni ideali per incentivare l’insediamento di imprese industriale e logistiche nell’area retro-portuale, superando le resistenze registrate in questi anni. Quello che chiediamo oggi – rimarca infine Stasi – è che il Governo Italiano avvii un procedimento per l’ottenimento della deroga al divieto di aiuto di stato sancito dalla normativa comunitaria in modo che lo stesso possa procedere in parallelo al cammino parlamentare del disegno di legge e tenendo, inoltre, conto della opportunità che, in sede europea, detto percorso potrà essere sostenuto con la massima autorevolezza nel prossimo semestre di presidenza italiana del Consiglio Europeo”.

 

Denunciato per ricettazione

COSENZA – Il Corpo Forestale dello Stato ha denunciato un uomo per ricettazione.

Durante un servizio di controllo sugli autotrasporti lungo la Strada Statale 106 jonica il personale del Comando Stazione di Trebisacce ha fermato e controllato, nei pressi dello svincolo per Trebisacce Centro, un autocarro carico di legna da ardere il cui conducente si apprestava ad effettuare le consegne del carico. Si è constatato che la documentazione non era idonea a garantire la tracciabilità del legname e che le notizie fornite sull’effettiva provenienza del materiale non hanno trovato conferma dalle verifiche documentali e tecniche effettuate.

Esclusa la legittima provenienza della legna, l’autocarro e il suo carico sono stati posti sotto sequestro.

L’intervista a Francesco Ceniti: “in troppi dimenticano il dovere di un buon giornalista”

COSENZA – Francesco Ceniti è un ragazzo garbato e audace che scrive per la Gazzetta dello Sport. Studioso e appassionato di ciclismo, quando non si aggira per Via Solferino e per le scrivanie della Gazzetta Rosa, scende in Meridione per raccontarne la bellezza e le illusioni. I suoi primi testi erano delle esposizioni chiarificatrici sui legami fra lo sport e le criminalità organizzatissime. In seguito, attratto dai casi narrati con superficialità, ha voluto aiutare la signora Tonina Pantani, la magistratura e l’opinione pubblica (quella italiana è spesso bigotta e finta moralista) a ripulire l’uomo Marco Pantani dall’ infamia che lo ha doppiamente ucciso.

Francesco Ceniti, conosciuto personalmente all’epoca della presentazione de “In nome di Marco” (scritto assieme a Mamma Tonina), non ha rinunciato a rispondere ad una serie di domande.

1) Con il lavoro suo, di mamma Tonina e del legale della famiglia Pantani (difensore anche di Conte e Ravanelli), più persone hanno capito che Pantani è stato infamato e tradito ? “Spiegare i fatti è sempre il modo migliore per informare le persone: abbiamo toccato con mano, andando in giro per l’Italia, come siano tanti quelli che non conoscono bene i fatti legati a Pantani”.

2) Risolvere il dramma Pantani è fondamentale. E’ in gioco la rispettabilità della stampa, la credibilità della magistratura e la dignità di un grande sportivo. Si rende conto della sua responsabilità? Fa parte del gioco e del ruolo che dovrebbe avere un giornalista e in generale chi lavora nel campo della informazione. Anche qui in troppi dimenticano qual è il dovere di un buon giornalista”.

3) Negli ultimi anni il giornalismo è una porta blindata per i giovani. La colpa è di un sistema che non premia i più meritevoli o forse gli aspiranti giornalisti sono meno preparati ? “I giovani sono fin troppo preparati. Il guaio è un altro: troppi vogliono fare questo mestiere e pochi sono i posti disponibili. Ma siccome un ragazzo pur d’inseguire la propria passione è disposto a sacrifici e lunghe gavette, ecco che gli editori (o finti editori) ne approfittano. E’ una legge del mercato e vale anche per il giornalismo. Il mio consiglio è di non arrendersi alle prime difficoltà”.

4) Lo sport può tornare ad essere un valore sociale e un godimento collettivo solo attraverso l’istruzione ? “Lo sport deve essere un valore sociale, se perde questa funzione siamo messi davvero male”.

5) I suoi ispiratori giornalistici ? E i suoi colleghi poco bravi e tanto fortunati ? “Beh, molte letture fin da ragazzo. I miti erano Montanelli e Oriana Fallaci. Io mi ritengo fortunato di aver varcato via Solferino 28: lavorare in un tempio simile è una gioia quotidiana”.

6) E’ una bestemmia dire che molti cronisti sportivi sono pessimi narratori ? “Vale in tutte le categoria, il cronista sportiva dovrebbe essere un abile narratore perché non c’è nulla di meglio che raccontare una impresa sportiva. Purtroppo la tv e le immagini hanno generato un giornalismo diverso che ha annacquato il valore della parola”.

7) Le tre qualità che un buon giornalista dovrebbe possedere sono. . ? “Curiosità, curiosità e curiosità”.

8) La cultura sazia ? “Sazia, ma non basta”

9) Tornare in Meridione da più emozione o delusione ? “Entrambi i sentimenti. E’ come un dolce-amaro: a volte prevale il dolce, altre l’amaro”.

Francesco Cerminara