Calcio. Il Catanzaro acquista Michele Rigione

La società Us Catanzaro comunica di avere acquistato a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore Michele Rigione. Il difensore napoletano, classe 1991, cresciuto nelle giovanili dell’Inter con numerose presenze nelle nazionali giovanili fino alla Under 20, ha vestito nella scorsa stagione la maglia del Grosseto in serie B (10 presenze), mentre nelle due stagioni precedenti ha militato in Prima divisione nella Cremonese (18 presenze e 1 gol) e, l’anno precedente, nel Foggia (24 presenze e 1 gol). Il calciatore, già in ritiro a Spoleto a disposizione di mister Brevi, si lega al Catanzaro con un contratto triennale.

Guinness world record in Calabria per passeggiata di palombari

CROTONE – E’ un evento di risonanza internazionale quello che è avvenuto a Crotone. Si tratta del Guinness World Record di immersione realizzato da 5 palombari proveniente da Bologna, Ravenna e Palermo.

Ecco i nomi: Vincenzo De Gennaro, Alberto Gasparin, Giampiero Luzzi, Andrea Ferrari e Gianluca Minguzzi.
I subacquei, contemporaneamente, si sono dotati di attrezzature d’epoca funzionanti e si sono calati nell’area del porto per una passeggiata sul fondale. Il record è stato monitorato e certificato dal notaio Riccardo Proto.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla Lega navale di Crotone.

Scontro mortale tra un camion e un autobus sulla statale 106: Il bilancio è di 2 vittime e 12 feriti

VILLAPIANA (COSENZA) – Una  donna di 57 anni ed un bambino di 12 anni, sono morte ed altre 12 sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto sulla strada statale 106, nei pressi di Villapiana in provincia di Cosenza. Un camion e un autobus, sul quale viaggiavano alcuni emigranti provenienti dalla Svizzera con l’intento di raggiungere il catanzarese dove passare alcuni giorni di vacanza, si sono scontrati per cause ancora non ben definite. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia stradale.

I Ladri di Luce fanno rivivere la magia dell’analogico

RENDE (CS) – Una mostra di fotografie analogiche in bianco e nero, sviluppate e stampate in camera oscura non è sempre un manifesto di protesta di un gruppo di ostinati tecnofobi  e non è nemmeno il desiderio di cedere a quell’irresistibile sentimento nostalgico nei confronti di un passato superato ma è molto di più, è la riscoperta del fascino originario della trasmissione della luce, è la voglia di emozionarsi davanti alla lenta meraviglia della bellezza che nasce sotto gli occhi.

Questo è Darkroom Lab 1.0 laboratorio creativo di Camera Oscura, 40 opere fotografiche realizzate durante il corso di Camera Oscura a cura del professore Sandro Gori, organizzato dall’ Associazione Culturale Fotografica Ladri di luce, un progetto che parte dallo sviluppo dei rullini per arrivare alla stampa degli scatti esposti alla vecchia maniera in camera oscura. Un progetto che non vuole essere frutto di un semplice corso ma che vuole diventare un laboratorio permanente di idee e concetti fotografici che si costruisce su più livelli.
Dalle opere degli allievi e protagonisti della mostra ciò che sicuramente emerge più di ogni cosa è uno specifico segno tutto personalizzato che ogni artista ha intriso in ognuna delle foto realizzate, soggetti diversi che diventano lo specchio delle loro diverse personalità.

Sguardi che documentano il mondo rurale fatto di piccoli gesti, di natura incontaminata, di misteriosa dignità che sembra resistere al tempo, che raccontano di viaggi lungo vecchi e nuovi binari, di luoghi dove si co-costruisce la conoscenza che diventano brillanti quando oltre che dal pensiero vengono illuminati dalla luna, di particolari avulsi dal contesto che trovano la loro forza nell’insieme dicotomico che riescono a creare.

Gli artisti che hanno partecipato alla mostra sono Federico Treggiari, Giulia Guzzardi, Piero Borrelli, Clelia Covelli, Mara Bruno, Luigi Tiano, Santino Caruso, Francesco De Francesco e Paolo Muto, bravissimi nel restituire l’autenticità della lentezza, la sola capace di trasformare ogni singolo scatto in un’immagine che va oltre l’istante facendo riflettere sul prima e sul dopo, sul passato e sul futuro.

Gaia Santolla

 

Italia ed Egitto: collaborazione su cultura e istruzione

GERACE(RC) – Nell’ambito dell’attività istituzionale che l’assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri sta svolgendo da Gerace in questo periodo, Palazzo “Grimaldi-Serra” ha ospitato la riunione operativa del Progetto di Istruzione Tecnica che coinvolgerà Egitto e Italia attraverso la frequentazione di istituti scolastici superiori della Calabria da parte di giovani studenti egiziani durante il prossimo anno scolastico, consolidando la collaborazione avviata già negli anni scorsi.

La delegazione egiziana era composta da Alaa Adris, presidente della Fondazione “Egitto per il bene”, e da Abdel Razik, Addetto Culturale dell’Ambasciata Egiziana in Italia. A porgere il benvenuto agli ospiti, il sindaco Giuseppe Varacalli.

«Questo è un evento di grande rilievo – ha esordito l’assessore Caligiuri – sia per l’Egitto che per l’Italia e la Calabria, perché promuoviamo un progetto di cooperazione unico nel Mediterraneo. Essere a Gerace è molto significativo perché siamo nella città che rappresenta la cultura calabrese nel mondo ed il messaggio che da qui intendiamo lanciare è che attraverso la scuola e la cultura sarà possibile crescere insieme: nei secoli passati il Mediterraneo era il mare di tutti, e tornerà ad esserlo attraverso la scuola e la cultura». «La Calabria, con le sue scuole e le sue università – ha quindi concluso Caligiuri – vuole diventare un polo formativo d’eccellenza dell’area mediterranea e lo sta facendo dalla profonda collaborazione con l’Egitto, polo culturale del mondo arabo».

Francesco Mercurio, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, ha sottolineato come le scuole e i comuni stiano lavorando insieme per perseguire un obiettivo molto importante: costruire insieme un nuovo modello di istruzione e formazione, capace di permettere agli studenti egiziani coinvolti di affrontare le sfide del mondo del lavoro.

Abdel Razek, dell’Ambasciata Egiziana in Italia, si è detto fiducioso dei risultati dell’iniziativa, seguita con interesse anche dal Ministero egiziano dell’Università, saprà raggiungere. Dal canto suo Alaa Adris, dopo aver evidenziato che l’evoluzione è possibile solo con l’incontro tra civiltà e culture diverse, ha rilevato come gli studenti egiziani coinvolti nel progetto siano tornati in patria cambiati e arricchiti dal periodo trascorso nel nostro Paese, fiduciosi di poter realizzare i propri sogni più grandi.

L’incontro è proseguito con la parte più tecnica e organizzativa, moderata dal Dirigente Generale reggente dell’Assessorato Regionale alla Cultura Sonia Tallarico.

Ypsigbike: in bici dalla Calabria sino in Sicilia. Armando Canzonieri racconta la sua “impresa epica”

Cosenza – Una bici, un libro, un diario di bordo e una macchina fotografica per immortalare tutto ciò che si manifesta ai sensi durante un’avventura; 50 km al giorno, dieci lunghi ed assolati giorni di viaggio dalla Calabria sino a Castelbuono, in Sicilia, per narrare l’Ypsigrock 2013 e poter dire di essere stati attori protagonisti e non mere comparse. Sudore, fatica, divertimento, spensieratezza, meraviglia; tutto questo è Ypsigbike l’impresa epica e singolare messa in piedi da Armando Canzonieri in collaborazione con Fabio Nirta e con l’associazione Il Filo di Sophia.

Un viaggio su due ruote con i raggi che compiono sempre la stessa monotona e ridondante rotazione, un viaggio per andare incontro alla brezza leggera che accarezza il viso e scompiglia i capelli, un’impresa bizzarra che lascerà il segno, un lungo percorso per riscoprire la musica da una nuova prospettiva. Cinquanta chilometri al giorno di sana allegria, una macchina fotografica, un diario di bordo, un libro, una bici e… una buona pedalata ad Armando.

Sei un ricercatore di filosofia all’Unical oltre che teatrante e giocoliere; qual è, secondo te, il filo invisibile che collega questi due “stili” di vita che, apparentemente, sembrano agli antipodi?
Bella domanda. Iniziamo dalle cose semplici: non sono ricercatore. Vado fiero di considerarmi un appassionato disoccupato.
Più che di un filo, forse è meglio parlare di una “linea segmentata”. Aumentando all’infinito i lati di un poligono si arriva ad un cerchio e aumentando

all’infinito il diametro di un cerchio si ottiene una retta il che significa che questo filo è più un fascio di scommesse che faccio con me stesso, scommesse

che poi in un modo o in un altro ritornano utili, in modi imprevedibili, bisogna solo avere la pazienza di vedere in che modo si connetteranno per

Armando Canzonieri

formare un cerchio o una linea retta. Se non fosse stato per la giocoleria non avrei mai scoperto di voler fare l’insegnante, se non fosse stato per la passione verso l’insegnamento non sarebbero successe altre cose in altri luoghi, la filosofia mi ha fatto inciampare nel teatro e così via. 

Come nasce l’idea dell’Ypsigbike, il viaggio che farà “restare folgorati dalla scemenza di un’impresa epica”?
L’idea nasce dalla condizione favorevole ed entusiasmante in cui mi trovo da qualche anno. Per mia fortuna sono circondato da persone alle quali piace parlare. Sembra un’assurdità ma avere al proprio fianco delle persone con le quali condividere stupide immaginazioni o progetti di vita non è per nulla semplice visto che la vita che facciamo, per inerzia, in modo meccanico, ci porta sempre ad essere “ossessionati” solo dai fattacci nostri. Una sera, una cena come tante, io e Giuseppe Bornino (amico nonché presidente dell’associazione “Il Filo di Sophia” di cui faccio parte) fantasticavamo un improponibile viaggio in India in bicicletta (chissà, magari tra un paio di anni…) e messi dinanzi alle insormontabili difficoltà organizzative, fisiche e psicologiche, abbiamo deciso di abbassare l’asta delle pretese e cominciare da qualcosa di più alla nostra portata. La tappa dell’Ypsigrock è oramai la “nostra vacanza”, ci si incontra in quel di Castelbuono per ascoltare buona musica, per ballare all’aria aperta durante il djset di Fabio Nirta, si confonde la colazione con il pranzo, il pranzo con la doccia, il dentifricio con il bagnoschiuma, i jeans con le calze a rete, insomma un posto dove finalmente è possibile valorizzare la stupidità e l’entusiasmo.

Abbiamo quindi brindato al nostro genio dicendo che saremmo andati a Castelbuono in bicicletta. Non se ne è parlato per un poco, Giuseppe ha deciso di accompagnarmi solo fino a Tropea, ma l’idea oramai era nata e, silenziosamente ma inesorabilmente, faceva il suo corso. Circa due mesi fa, l’idea mia di creare un evento facebook e l’idea di un caro amico di mandare il tutto a un giornalista (in pratica mi ha incastrato), Letizia (che con amore e disperazioni mescolati nelle giuste dosi) ha creato il blog e il gioco è fatto. Inizia la preparazione atletica per le vie di Cosenza, iniziano i giri di mail tra amici e amici di amici per le ospitalità, le fugaci visite al google maps per i percorsi, le amichevoli chiacchierate e i pacifici scambi di vedute con i miei genitori. Poi la cosa diventa seria e affascinante. I pezzi si iniziano a incastrare, spunta fuori un compagno di viaggio da Paola a Castelbuono e altri due compagni di viaggio da Lamezia a Tropea, sbucano fuori improbabili tappe di ospitalità in Calabria e in Sicilia e adesso siamo scoperti solo in due tappe siciliane, ma non perdiamo l’entusiasmo.

Un lungo viaggio in bici, un lungo percorso su due ruote dalla Calabria fino a Castelbuono, in Sicilia, per raccontare l’Ypsigrock 2013. Come si snoda il percorso e quali sono le tappe principali da raggiungere?
Siamo flessibili ma non troppo. Sappiamo di dover passare da tutte quelle città dove abbiamo trovato ospitalità (in Sicilia, se tutto va bene, abbiamo trovato ospitalità a Messina e a Capo d’Orlando) e abbiamo un calendario di massima. Si parte da Paola il 28 mattina e si arriva a Lamezia. Qui faremo la prima tappa. Poi il 29 direzione Pizzo (in mattinata) e Briatico (la sera). Dopo sarà la volta di Tropea (e qui faremo una sosta all’insegna del riposo, della malinconia e del vino visto che gli altri viaggiatori poi ritorneranno indietro). Io e il mio compagno di viaggio proseguiremo fino a Bagnara e contiamo di arrivare a Messina tra l’1 e il 2 Agosto. Il che significa avere 5 giorni di tempo per fare 190 km. Si può fare! Mentre sulla Calabria abbiamo più sicurezza sia per l’ospitalità che per quanto riguarda la conoscenza delle strade, le tappe sicule sono, a dire il vero, ancora avvolte da un lieve nebbia.

Il 28 luglio salirai in sella alla tua bici, a cosa non puoi assolutamente rinunciare per affrontare il viaggio? (Oltre l’acqua)
Ecco, con questa risposta scoprirò le carte organizzative del viaggio. Proprio qualche giorno fa mi ponevo la stessa domanda e nel farlo mi sono ricordato che da ormai più di 10 anni ogni mio viaggio è accompagnato sempre dallo stesso libro. È uno di quei libri della collana “100 pagine 1000 lire” e raccoglie alcune brevi storie attribuite al Buddha. Lo lessi un’eternità fa, credo nel 2000 e appena ci ho ripensato ho anche constatato di non avere la più pallida idea di dove fosse. Poi durante un aperitivo di laurea, proprio l’altro giorno, mi sono imbattuto in una copia del testo e ho colto la palla al balzo, ho parlato un poco con il proprietario del Caffè Librerie e alla fine me lo ha regalato. Se credessi nei segni potrei dire “un segno”, ma non credo nei segni. Quindi: questo libro, i tarocchi (si, proprio quelli che servono a “scrutare il futuro delle persone”. È una passione che mi ha rapito negli ultimi due anni, ma questa è un’altra storia, la riserviamo per quando lanceremo il festival dei tarocchi…), la macchina fotografica, un quaderno, il diablo…

Vuoi dispensare qualche consiglio che potrà rivelarsi utile ai tuoi compagni di viaggio?
Non so… spero di essere in grado di dargliene qualcuno di volta in volta, quando serviranno.

Cosa ti aspetti da questa magnifica singolare e curiosa iniziativa?
Mi aspetto una vacanza all’insegna delle risate, della fatica e della curiosità. La fatica è importante, ridimensiona le tue priorità.

Sei un amante e uno studioso di Heidegger, potresti immaginare cosa direbbe in merito alla tua impresa?
Non so che dire. Se dobbiamo chiudere in serietà allora dovrei stare qui a fare speculazioni in merito alla mia convinzione di essere stato segnato profondamente dallo studio di Heidegger, ma alla fine chi può dirlo. Anni fa ho incontrato un ragazzo a Falerna, ci ho parlato 5 minuti e in quei 5 minuti mi ha insegnato a fare un origami. Sono stati 5 minuti indimenticabili. Non posso dire di aver avuto la stessa, lucida, consapevolezza che qualcosa di importante mi stesse capitando, tutte le volte che ho letto Heidegger. Bello no?

Annabella Muraca

Kitesurf. Squalificati alcuni atleti: Si ribalta la classifica

Giudici verificano le tavole

GIZZERIA – Squalifica per i romani Lorenzo Giovannelli e Andrea Beverino, prprio quando erano rispettivamente terzo e quinto; stessa sorte per la russa Elena Kalinina, che è costretta a lasciare la leadership faticosamente conquistata. È stata la giuria internazionale la protagonista della prima giornata di finali dell’European Course Racing Championship di Kitesurf che si è svolta oggi a Gizzeria (Calabria, Italy), e caratterizzata da un vento è stato medio leggero che, nell’ultima prova delle femminile, è aumentato oltre i 16 nodi con una media superiore ai 12 nodi. Non era ancora mai capitato prima in una gara di così alto valore internazionale. Gli stazzatori (coloro che misurano tutte le attrezzature) hanno presentato alla giuria una formale protesta per le misure di alcune tavole e la squalifica è stata immediata e inesorabile ed ha colpito 15 concorrenti, oltre ai già citati Giovannelli, Beverino e Kalinina. «Questi atleti –  dice Claudio Alessandrello, International race officer (il giudice internazionale di regata) – hanno utilizzato delle tavole che non erano regolari perché non rientravano nella misure standard previste dalla classe per partecipare alle regate, in termini tecnici si direbbe “fuori stazza”. In questo caso, a rimetterci è il concorrente, in quanto unico responsabile dell’attrezzatura». Oggi il migliore in gara è stato Oliver Bridge, il quindicenne inglese, figlio della campionessa europea in carica, Steph, che si è aggiudicato le tre regate di oggi. A lottare contro il giovane inglese per le prime posizioni, il russo Ivan Dorinin ed il francese Maxime Nocher. Nella categoria donne, mamma Bridge, dopo la squalifica di Kalinina, balza al primo posto della classifica provvisoria, seguita dall’olandese Roose Katia. Domani andrà in scena l’ultima giornata delle qualificazioni per la “medal race”, in programma domenica. Intanto, oggi, il parco sportivo balneare “Hang Loose Beach”, che ospita l’evento, è stato visitato dal vicepresidente nazionale della Fiv, Federazione italiana vela, Francesco Ettorre. Il dirigente è venuto per valutare la struttura e capire se esistono i presupposti per fare un centro di preparazione olimpica (nel 2016, il Kitesurf parteciperà alle Olimpiadi come disciplina dimostrativa). «Si tratta – ha detto Ettorre dopo un giro perlustrativo – di una struttura di primo livello ed ha tutti i numeri per diventare polo d’attrazione di prim’ordine per i rider di tutta Italia. Ci sono, quindi, buone possibilità che la Federazione scelga Gizzeria e l’ Hang Loose Beach per gli allenamenti dei nostri atleti».

Reggio Calabria: domani conferenza stampa del Presidente Scopelliti e dell’Assessore Arena

Domani, sabato ventisette luglio, alle ore undici, nella sede di pal. “Campanella” – sala “G. Levato”, a Reggio, il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’Assessore alle Attività Produttive Demetrio Arena terranno una Conferenza stampa. Saranno illustrati i risultati del Bando sull’Energia, relativamente alla provincia di Reggio.

Wayne Shorter Quartet in concerto

Lunedì 29 luglio ore 22,00 PARCO SCOLACIUM, le armonie d’arte attraverso le contaminazioni jazz.
WAYNE SHORTER QUARTET
Wayne Shorter – sassofoni
Danilo Perez – piano
John Patitucci – contrabbasso
Brian Blade – batteria
ESCLUSIVA PER IL SUD
Shorter rappresenta una sorta di leggenda del jazz e il Wayne Shorter
Quartet è una delle formazioni che segnano la storia del jazz contemporaneo
e ascoltarlo è una delle più intense esperienze che si possano sperimentare
oggi dal vivo.“Il più importante compositore vivente del jazz.”(The
NewYork Times)
Quartetto composto da musicisti di eccezionale caratura,
ognuno dei quali è leader in proprio: ecco la presenza di interprete maturo e
affermato come il pianista Danilo Pérez, nonché quella di uno fra i grandi
virtuosi del contrabbasso contemporaneo, fra l’altro di fiere origini calabresi
come John Patitucci, e quella di un batterista straordinario quanto originalissimo
come Brian Blade. Il gruppo fornisce un sostegno di eccezionale
finezza e profondità a Shorter, artista nel pieno di una straordinaria maturità,
strumentista eccelso, fra i più grandi compositori nella storia della musica
improvvisata. La chimica travolgente del suo Quartetto è documentata dalle
uscite discografiche più recenti, tra cui l’ultimo “Live without net” che
segna fra l’altro il suo ritorno per la prestigiosissima etichetta Blue Note
andrà a rappresentare la base di questo concerto atteso in tutto il meridione.

65 arresti a Lamezia Terme

Lamezia Terme (Cz) – 65 gli arresti effettuati questa mattina dalla Polizia a Lamezia Terme. L’inchiesta antimafia, denominata “Perseo” e  seguita dalla Dda di Catanzaro, ha colpito la cosca Giampà, che aveva allestito un sistema di truffe assicurative per la gestione dei mercati di armi e droga, oltre che per fare cassa. Indagato un Senatore del pdl; arrestato, invece, l’ex consigliere provinciale del pdl Gianpaolo Bevilacqua.