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Per il cinquantenario dell’Unical “L’avventura di Andreatta in Calabria” nel libro di Franco Bartucci

RENDE (Cs) – Il libro di Franco Bartucci “L’Avventura di Andreatta in Calabria – Un Campus per competere nel mondo”, con prefazione di Enrico Letta, pubblicato dalla Pellegrini Editore, sarà presentato mercoledì 17 marzo 2021 nell’ambito del ciclo di lezioni dell’insegnamento di “Pedagogia della comunicazione tenuto dal prof. Mario Caligiuri, del Corso di laurea magistrale “Scienze Pedagogiche” dell’Università della Calabria.

Il tema annuale è “La pedagogia nella disinformazione. Saperi e testimonianze multidisciplinari per ricostruire l’educazione attraverso un pensiero meridiano”.

Le lezioni si terranno in modalità on line nei giorni di lunedì, martedì e mercoledì.  Il corso è organizzato su seminari e presentazioni di libri che integreranno le lezioni del docente.

La prima lezione si è svolta lo scorso 9 marzo, seguita da una seconda svoltasi ieri, lunedì 15, con Sara Mele, in cui si è fatta una riflessione sul tema: “Organizzazioni educative a confronto”.

La terza lezione si svolgerà appunto domani, mercoledì 17 marzo, dalle ore 14,00 alle 17,00, con la presentazione del libro di Franco Bartucci, dedicato alla figura del primo Rettore dell’Università della Calabria dal mese di aprile del 1971 al mese di giugno 1975.

L’incontro sarà aperto dall’introduzione del prof. Mario Caligiuri, seguita da un intervento di presentazione del libro da parte del prof. Vito Teti, un docente e una figura storica appartenente alla Facoltà di Lettere e Filosofia e conseguente dipartimento dell’Università della Calabria.

Per Franco Bartucci sarà un’opportunità per ricordare la figura di Andreatta e tutti gli eventi che hanno caratterizzato la nascita, la crescita  e lo sviluppo dell’Università della Calabria aprendo per certi aspetti le manifestazioni che saranno organizzate da qui in avanti per celebrare di questo Ateneo il  cinquantenario anniversario della nascita che cade proprio in quest’anno con la scelta dell’insediamento dell’Università calabrese nell’area del cosentino, su decisione assunta dal Governo Colombo nel mese di febbraio 1971 e successivamente la nomina del Comitato Tecnico Amministrativo, dei Comitati Ordinatori delle quattro Facoltà, fatte nel mese di aprile del 1971 dal Ministro della Pubblica Istruzione, on. Riccardo Misasi, che hanno portato nel successivo mese di maggio alla elezione del prof. Beniamino Andreatta a Rettore dell’Università della Calabria.

Il libro di Franco Bartucci presentato a San Vincenzo La Costa

SAN VINCENZO LA COSTA (CS) – La Festa del laureato UniCal a San Vincenzo La Costa alla scoperta delle nuove prospettive di sviluppo dell’Università della Calabria

«L’Università della Calabria, grazie a dei fondi regionali ed europei intercettati, ha modo di ampliare le sue strutture a Nord dell’asse attrezzato ponte Bucci per estendersi fin sul territorio del Comune di Montalto Uffugo, avvicinandosi a quel progetto Gregotti scelto nel 1974 grazie al concorso internazionale indetto dal Rettore Beniamino Andreatta per la realizzazione della sede dell’Università dopo il complesso dell’edificio polifunzionale, della mensa universitaria e delle maisonnettes».

Lo ha detto il Rettore, prof. Gino Mirocle Crisci, ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune di San Vincenzo La Costa, dove la stessa Amministrazione comunale, con sindaco l’avv. Gregorio Iannotta, nonchè l’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, diretta dalla prof.ssa Patrizia Piro, hanno organizzato una manifestazione di presentazione del libro di Franco Bartucci “L’avventura di Andreatta in Calabria – Un Campus per competere nel mondo”, della Luigi Pellegrini Editore, presenti i sindaci di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo, di San Fili, Antonio Argentino, di Castrolibero, Giovanni Greco; mentre le amministrazioni comunali di Rende e di Castiglione Cosentino sono state rappresentate rispettivamente dal Presidente del Consiglio, Gaetano Morrone, e dal Vice Sindaco, Francesco Maria Alberto.

Una buona occasione per ritrovarsi insieme, come amministrazioni comunali, e condividere interessi e progetti mirati alla valorizzazione dell’area urbana attorno alle città di Cosenza e Rende per avviarsi verso la realizzazione di quella unica grande città come indicato dai padri fondatori dell’Università della Calabria agli albori della sua nascita, raccontata da Franco Bartucci nel suo libro dedicato alla figura del primo rettore, prof. Beniamino Andreatta.

Così dopo venti anni riprende il cammino per portare a compimento il disegno progettuale pensato dal gruppo degli architetti, guidato da Vittorio Gregotti, per dare all’Università della Calabria il villaggio dello sport, dove poter svolgere le universiadi, la stazione ferroviaria di Santa Maria di Settimo sul tracciato ferroviario Cosenza-Paola-Sibari, con possibilità di collegamento alla metropolitana leggera Cosenza- Università, lo svincolo autostradale della A2 in località Settimo di Montalto Uffugo con la realizzazione di un ponte sul fiume Settimo per meglio collegarsi al campus universitario, il tutto per finire con l’ubicazione di un complesso strutturale di insediamento di un polo tecnologico grazie alla NttData che si è impegnata ad incrementare il numero dei ricercatori laureati dell’Università della Calabria nelle propri attività lavorative di alte tecnologico.

Il laureato dell’Università della Calabria ha trovato nel corso della serata, alla presenza del presidente dell’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”,Patrizia Piro, il momento della sua celebrazione e festeggiamento con la consegna ai laureati del Comune di San Vincenzo La Costa, che hanno conseguito il titolo accademico nel campus universitario di Arcavacata, un distintivo della loro università ed una pergamena attestato di merito e appartenenza, sottoscritta dallo stesso Rettore, Gino Crisci, e dal Sindaco, Gregorio Iannotta, molto gradita dagli interessati, a cominciare dalla dott.ssa Concetta Serpe, che per prima raggiunse tale importante meta nella prima sessione di laurea  del 1977 della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali, avendo fatto parte del primo nucleo di seicento studenti che si immatricolarono al primo anno accademico 1972/1973 dell’Università della Calabria.

Un evento che troverà nei prossimi mesi dei momenti di riflessione e festeggiamento negli altri Comuni dell’area urbana cosentina e non solo, per come hanno manifestato all’autore del libro su Beniamino Andreatta gli attori sindaci che hanno partecipato all’incontro di San Vincenzo La Costa. (In allegato foto della manifestazione)

Premio Troccoli, menzione speciale a Franco Bartucci per libro su Andreatta

CASSANO ALLO IONIO (CS) – Il Premio Nazionale “Troccoli Magna Grecia”,  promosso e organizzato dal Centro Studi “Cresesm, Prospettive Meridionali e Comunicazione”,  con il patrocinio, tra gli altri, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, giunto alla trentatreesima edizione, si svolgerà sabato 18 maggio, alle ore 18,00, presso il Teatro Comunale di Cassano allo Jonio, alla presenza di rappresentanti istituzionali.

Una manifestazione che si aprirà con un Focus di approfondimento, curato dallo scrittore Pierfranco Bruni, dedicato alla figura di Francesco Grisi a venti anni dalla morte; mentre a seguire ci saranno  gli spazi per la consegna dei Premi.

Per la Sezione Saggistica verrà premiato Leandro Ventura, direttore dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia del MIBAC, per la sua attenta e innovativa ricerca nel campo delle scienze demoetnoantropologiche e il suo ruolo istituzionale di alta professionalità nel dirigere un ambito comparato e articolato  nel MIBAC.

In questo ambito ci saranno due Menzioni Speciali per Salvatore La Moglie per “Profili letterari del Novecento (Aletti), nonché per Maddalena Fanigliulo per “Ali e radici” (Mandese editore).

Per la Sezione Ricerca sarà premiata la direttrice della Biblioteca Nazionale di Cosenza, Rita Fiordalisi, per la sua promozione delle culture da un  osservatorio come la Biblioteca Nazionale di Cosenza, centro di riferimento dell’intera Calabria.

Una Menzione speciale della Giuria per la Sezione Ricerca viene assegnata al giornalista Franco Bartucci, per l’impegno ed il rigore impiegati nella scrittura del volume “L’avventura di Andreatta in Calabria: Un campus per competere nel mondo” (Pellegrini Editore). Nel libro emerge e viene raccontata la fase iniziale di insediamento e partenza dei primi tre anni accademici dell’Università della Calabria, avendo come Rettore il prof. Beniamino Andreatta, uomo del Nord che amava il Sud per la ricerca di uno sviluppo possibile della Calabria.

La Targa “Francesco Toscano – Opera prima” viene assegnata a Stefania Chiaselotti per il suo primo romanzo “Aspersa” (Pellegini Editore), ambientato a Cosenza, nel quale parla di un mondo reale, vissuto e raccontato con la delicatezza della sensibilità dei suoi personaggi.

Il Premio alla Carriera Giornalistica verrà assegnato ad Andrea Camporese, per l’impegno dedicato alla tutela del lavoro giornalistico in organismi istituzionali come l’Inpgi, Casagit ed in altri istituti europei; nonché per il lavoro giornalistico svolto in ambito di Gente Money, Affari e Finanza.

Per la Fotografia categoria amatoriale il riconoscimento verrà conferito a Iolanda Aita per aver rappresentato, attraverso originali inquadrature, antichi mestieri, riti della Settimana Santa a Cassano e contaminazioni etniche presenti della Sibaritide.

Per la Sezione “Onorare le eccellenze” per la concertistica un riconoscimento speciale verrà assegnato al Maestro Luca Lione,  originario di Cassano, per il suo particolare talento musicale attestato da numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali.

La manifestazione, che si conclude con la consegna di altri riconoscimenti per la Sezione Scuola e Promozione Culturale, sarà coordinata e condotta dalla giornalista Erminia Zuccaro.

50 anni dell’Università della Calabria, una giornata ricca di eventi

RENDE (CS) – Ricordare il passato con gli occhi rivolti al futuro. Il rettore dell’Unical, Gino Mirocle Crisci, ha voluto organizzare un’intensa giornata di eventi per celebrare i 50 anni dalla Legge istitutiva dell’Università della Calabria, firmata il 12 marzo del 1968.

Si parte la mattina dell’8 ottobre sul ponte sul Campagnano (nei pressi del cinema Garden) alle ore 9.00 con l’intitolazione del ponte che collega i comuni di Cosenza e Rende a Beniamino Andreatta, primo rettore dell’Università della Calabria, alla presenza dei suoi familiari. Subito dopo, ci si sposterà all’Università della Calabria, al Tau Teatro Auditorium, dove alle 10.30 sarà inaugurata la mostra “Il Campus che nasce. Il concorso internazionale per la costruzione dell’Università della Calabria”.

A seguire, alle ore 11.00, il dibattito “I primi cinquant’anni” con i saluti di Gino Mirocle Crisci, rettore Università della Calabria, Mario Oliverio, presidente Giunta regionale Calabria, Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, Marcello Manna, sindaco di Rende e Daniele Livon, direttore Generale del Miur, e l’intervento di Enrico Letta, Grande Ècole Sciences Po, Parigi, moderato da Luca Ponzi, caporedattore Rai Calabria.

Dopo una breve pausa, il programma prevede alle 14.30, la presentazione del volume “E’ stata tutta luce” di Giana Petronio Andreatta, e, a seguire la premiazione del video contest “Unical Movie Challenge”. Alle 15,30 sul palco del teatro Luca Ponzi sarà il moderatore di un’intervista doppia, che svelerà l’anima di allora e di oggi dell’Unical, grazie alla testimonianza di vecchi e nuovi laureati, con interventi evocativi musicali degli Avion Travel, che racconteranno  cinquant’anni di storia in sei canzoni.

Alle ore 17,30, infine, è prevista la presentazione dei nuovi cinema dell’Unical, ubicati sotto il Tau, con le proiezioni di una selezione di pellicole dagli anni Sessanta ad oggi.

La giornata celebrativa è stata organizzata in collaborazione con l’associazione “Amici dell’Unical” e i Comuni di Cosenza e Rende.

 

Beniamino Andreatta, il primo Rettore dell’Unical e l’attualità del suo pensiero

ROMA (RM) L’attualità del pensiero politico del senatore Beniamino Andreatta a poche ore del nono anniversario della sua scomparsa, essendo deceduto a Bologna il 26 marzo 2007, è stata rimarcata nel corso di una manifestazione che si è svolta nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed innumerevole altre autorità e personaggi del mondo della politica ed accademica italiana. E’ il caso di segnalare il Presidente onorario, Giorgio Napolitano, i presidenti, Romano Prodi e Mario Monti, il Ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, la Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, ed altri ancora.

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Un incontro promosso dall’Arel, l’Agenzia di Ricerche e legislazione fondata trent’anni addietro da Nino Andreatta, per presentare il numero speciale della rivista di cinquecento pagine dedicata proprio al suo fondatore  con il titolo “Andreatta Politico”, curata da Mariantonietta Colimberti ed Enrico Letta, che raccoglie scritti, articoli, relazioni, interviste, discorsi pronunciati da Andreatta dal 1976 al 1999, subito dopo il suo abbandono dell’incarico di Rettore dell’Università della Calabria che diresse dal 1971 al 1975, fino a quando giunse il suo silenzio per il malessere che lo colpì il 15 dicembre 1999 in una seduta parlamentare notturna per la sessione di Bilancio.

Ventitre anni  d’impegno politico in cui divenne – ha sottolineato Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, nel suo intervento di saluto portato ai familiari, alle autorità ed alle innumerevoli figure intervenute nella circostanza, “ un protagonista di primo piano della vita politica e istituzionale, un economista, uno stimato docente universitario, uno studioso attento ai mutamenti della società. Anni in cui da deputato e da Ministro con i suoi incarichi ha lasciato la sua impronta di persona competente ed innovativa”.

“Anni in cui – ha puntualizzato Enrico Letta nel suo intervento di presentazione del libro, descritto nella sua impostazione da Mariantonietta Colimberti – abbiamo vissuto vicende cruciali e a volte drammatiche della storia del nostro paese e dell’Europa che ci hanno consegnato un gigante della nostra storia repubblicana apprezzandone la figura di uomo delle istituzioni innanzitutto ed uomo di partito animato nel perseguire tante battaglie”.

Una personalità libera di caratura internazionale ed umana nello stesso tempo analizzata nella circostanza dalle testimonianze di Ferruccio De Bortoli e Angelo Panebianco che ne hanno rimarcato la grande modernità soprattutto nella parte in cui si mettono in gioco i valori alti della politica.

La modernità e l’attualità di Andreatta secondo Enrico Letta possono essere individuate in sette lezioni come possibili spazi di analisi ed approfondimenti formativi per le nuove generazioni, che dovranno essere messe nelle condizioni di credere nella politica quale progetto collettivo e non come avventura di una singola persona.

Se con questo lavoro è stato ricostruito il pensiero politico di Beniamino Andreatta è tempo ormai di conoscere a fondo anche la sua figura di docente universitario nel rapporto con gli studenti e soprattutto di accademico impegnato nel governo dell’Università partendo dai quattro anni trascorsi in Calabria nel dare a questa terra la sua prima Università. Una esperienza che Enrico Letta ha annunciato come possibile nuovo impegno dell’Arel, attraverso la pubblicazione di un numero speciale della rivista. Un’ idea progettuale accolta con entusiasmo dall’Associazione Internazionale “Amici dell’Università della Calabria”, rappresentata nell’incontro romano dal suo portavoce, Franco Bartucci; nonché dallo stesso Rettore dell’Ateneo, Gino Crisci, informato subito dopo l’annuncio della proposta.

Anzi dovrebbe essere il Ministro alla Funzione Pubblica, Marianna Madia,  ad iniziare questo percorso di studio su Beniamino Andreatta in Calabria affrontando nel campus universitario di Arcavacata il tema della modernità nella gestione dei servizi della Pubblica Amministrazione, dove per il Rettore Andreatta valori quali l’efficienza, la trasparenza, il diritto d’informazione, il rapporto con le forze politiche e le organizzazioni sindacali erano all’ordine del giorno fin dall’inizio del suo mandato di Rettore. Andreatta fu nominato componente del Comitato Ordinatore della Facoltà di Scienze Economiche e Sociali il 28 aprile 1971; mentre il 28 maggio dello stesso anno fu eletto rettore dell’Università della Calabria.