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Feltrinelli Cosenza, Goldkorn presenta Il bambino nella neve

COSENZA – Continua il ciclo di incontri con gli autori de “La Decina” del Premio Sila’49, edizione 2016. Martedì 13 settembre, ore, ore 18, alla libreria Feltrinelli di Cosenza Wlodek Goldkorn presenta “Il bambino nella neve” (Feltrinelli). Dialoga con l’autore Renate Siebert. Wlodek Goldkorn è stato per molti anni il responsabile culturale de “L’Espresso”. Ha lasciato la Polonia, sua terra nativa, nel 1968. Vive a Firenze. Ha scritto numerosi saggi sull’ebraismo e sull’Europa centro-orientale. È co-autore con Rudi Assuntino di Il Guardiano. Marek Edelman racconta (1998) e con Massimo Livi Bacci e Mauro Martini di Civiltà dell’Europa Orientale e del Mediterraneo (2001) e autore di La scelta di Abramo. Identità ebraiche e postmodernità (2006). Per Feltrinelli ha pubblicato Il bambino nella neve (2016).

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Cos’è la memoria? Cos’è il passato? Cosa resta delle vite e delle morti di chi abbiamo amato, di chi ci ha preceduto? Riflessioni universali, che diventano lancinanti quando si applicano al passato di un ebreo, polacco e comunista, cresciuto nel dopoguerra in una patria che l’ha poi rinnegato.

Wlodek Goldkorn è da molti anni una voce conosciuta della cultura italiana, ha intervistato grandi artisti, scrittori, premi Nobel, e raccontato molte storie – mai la sua personale. Quella di un bambino nato da genitori scampati agli orrori della seconda guerra mondiale, che abitava in una casa abbandonata dai tedeschi in fuga, ancora piena di piatti e mobili provvisti di svastica, che crebbe nel vuoto di una memoria familiare impossibile da raccontare, impossibile da dimenticare, impossibile da vivere.

“Poi, capita che nascano i nipotini. E arriva il momento in cui ci si pone la domanda: come dire loro l’indicibile? Come trasmettere la memoria?” Ecco allora un viaggio di ritorno: a Cracovia, a Varsavia, ad Auschwitz, a Bełz•ec, a Sobibór, a Treblinka. E un viaggio nella memoria, da ricostruire, da inventare, da proiettare nel futuro: i genitori, gli amici, gli eroi e le vittime, il ragazzino che gioca con i compagni nel cortile fingendo di essere ad Auschwitz, l’uomo che sceglie Marek Edelman come maestro di vita, il nonno che deve raccontare ai nipoti la storia. Un viaggio che non ha paura di spingersi nel buio più profondo del Novecento, senza perdere la chiarezza dello sguardo, il disincanto di chi sa che ogni ricordo è anche fantasia, che essere figlio dell’Olocausto non significa immedesimarsi nelle vittime ma deve portare alla rivolta. Senza perdere la forza morale di chi pensa che “la venuta del Messia sarà irrilevante.

E per questo dobbiamo fare come se lo aspettassimo”.

“Ma poi, cosa è Auschwitz? Cosa ne rimane? E cosa deve rimanere? Per me, prima di tutto Auschwitz è un cimitero. Il mio cimitero di famiglia.”gente del Pci nel milanese. Tra i fondatori de «il Foglio», ha pubblicato tra l’altro: Il partito della decadenza (2007), Ascesa e declino della Seconda Repubblica (2012).

In gravi condizioni un bambino colpito da un albero

ALbero caduto a MendicinoCATANZARO – Ancora disagi e danni gravi per il forte vento che spira sulla Calabria con raffiche che superano abbondantemente i 100 Km/h. Un bambino di 8 anni è stato colpito violentemente alla testa a Rombiolo, nella frazione Moladi, da un albero staccatosi dalle radici. Il bambino si era recato in campagna insieme ai genitori. Subito soccorso dai sanitari del 118, il bimbo è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Vibo Valentia e, a causa delle ferite riportate, è stato poi trasferito all’ospedale di Reggio Calabria con un trauma cranico, una frattura al torace ed alla gamba. La foto in evidenza invece documenta la caduta di un grosso albero sul muro di cinta di una casa. Danni ingenti ma per fortuna nessuno si è fatto male. Drammatica la situazioneDanni auto Cs anche a Cosenza dove diversi danni si segnalano alle auto parcheggiate in sosta su Viale della Repubblica (foto a destra) dove, per un tetto pericolante finito sull’edificio del Vescovo Rosso, il traffico è interdetto. Problemi alla viabilità anche su Via Degli Stadi, anche in coincidenza con il deflusso degli spettatori dallo stadio Marulla. Peraltro anche nell’antistadio è caduto un albero.  A Gioia Tauro è stato chiuso il porto, con conseguente sospensione delle attività di transhipment. Le condizioni di sicurezza del porto erano venute meno sin dalla mattinata di oggi, tanto che erano stati rafforzati gli ancoraggi delle navi ormeggiate in banchina. In qualche caso si è dovuto ricorrere all’utilizzo di alcuni rimorchiatori per rafforzare la stabilità delle imbarcazioni ormeggiate. Difficoltà si sono registrate anche per l’utilizzo delle gru in banchina, alte fino a 50 metri, sottoposte a forti ondeggiamenti.

Campo Coperto Polivalente Dodò, inaugurazione in Ricordo di Domenico

ISOLA CAPO RIZZUTO (KR) Sarà inaugurato Sabato 16 Gennaio, con inizio alle ore 10.00, il campo coperto polivalente “Dodò”, una struttura che sarà fruibile a tutta la comunità e alle associazioni del territorio. L’impianto è sorto in località “Ceramidà”, al fianco del campo sportivo “Juventus Club”, è stato finanziato dai fondi dai fondi “Pon – Sicurezza obiettivo convergenza 2007-2013”, nell’ambito del progetto quadro ministeriale “Io gioco legale”. E’ una struttura con base portante in legno, che misura 25 metri per 45, alta 10 metri, ha avuto un costo complessivo di oltre 500 mila euro.

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L’impianto è stato dedicato al piccolo Domenico “Dodò” Gabriele, il bambino di 10 anni assassinato in un agguato a Crotone, per errore, mentre giocava a pallone in un campetto. All’inaugurazione saranno presenti: Il prefetto di Crotone, Vincenzo De Vivo; Il Sindaco di Isola Capo Rizzuto, Gianluca Bruno e altre cariche istituzionali, oltre che l’intera giunta comunale, le associazioni e le forze dell’ordine del territorio. L’invito è stato inoltre esteso a tutti i sindaci e le forze armate della provincia. L’evento avrà inizio alle ore 10.00 e si protrarrà fino a sera con diverse partite di calcetto. Tutti i cittadini della provincia di Crotone, le associazioni del territorio e gli organi di stampa sono invitati a partecipare.

Papa Francesco telefona a casa di una famiglia cosentina

papa francescoMENDICINO (CS) – Scrive a Papa Francesco chiedendo preghiere per una persona molto cara, malata, e dopo qualche giorno riceve una telefonata dal Pontefice in persona. E’ accaduto a Mendicino, in provincia di Cosenza, come documenta la pagina Facebook della parrocchia di San Nicola di Bari del piccolo centro delle serre cosentine, alle porte del capoluogo bruzio. Preoccupato per le condizioni di salute precarie di una zia, uno dei bambini della parrocchia aveva inviato una lettera in Vaticano invocando le preghiere di Papa Francesco per la parente le cui condizioni di salute non sono buone. Così, a pochi giorni dal Natale, è stato lo stesso Pontefice a comporre il numero telefonico della famiglia per chiedere del ragazzo, in quel momento non in casa, e per parlare con la madre. Un colloquio che, dopo i primi attimi di comprensibile sorpresa e commozione, è andato avanti per diversi minuti. A rendere noto l’episodio, durante la messa di Natale, è stato il parroco di San Nicola di Bari, don Enzo Gabrieli. Una telefonata, ha spiegato il sacerdote autorizzato dalla famiglia sulla quale si mantiene il riserbo, «assolutamente non di circostanza» ma con un interlocutore «che ha voluto informarsi, sapere, quasi come se si trattasse di una persona di famiglia». «E’ stato il più bel dono natalizio che abbiamo ricevuto nella vita in un momento di prova», hanno detto i coniugi, che hanno voluto far sapere la notizia a don Gabrieli «come consolazione e speranza perché un dono troppo grande»per trattenerla solo per loro.

Bambino di due anni muore soffocato

COSENZA – Ieri mattina all’ interno di un asilo privato, un bimbo di due anni, affetto da un forma di disabilità, mentre pranzava ha iniziato a soffocare. A nulla sono valsi gli immediati tentativi di disostruzione, il bimbo all’arrivo dei soccorsi era già cianotico e i medici resosi conto subito delle condizioni disperate lo hanno immediatamente trasportato in ospedale dove dopo poco è morto. La procura di Cosenza ha aperto una indagine e sequestrato il corpicino disponendo l’autopsia per cercare di stabilire le cause del decesso e se era possibile evitare il soffocamento. L’ esame autoptico è stato affidato a due medici legali che dovranno anche determinare se la disabilità del bambino potesse portare ad un soffocamento e se la presenza stessa di questa disabilità era compatibile con la frequentazione di un normale asilo privato. Nel frattempo, come atto dovuto per disporre l’autopsia, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati due persone, la direttrice dell’asilo e la dottoressa che ha soccorso per prima il piccolo.

12enne ucciso da un suv,indagato imprenditore

SELLIA MARINA (CATANZARO)  – Un imprenditore di Cutro (Crotone) è indagato per  l’incidente stradale di Sellia Marina nel quale ha perso la vita un bambino di 12 anni. L’imprenditore è accusato di cooperazione in omicidio colposo. Sarebbe lui l’ex proprietario del suv. Domani si svolgeranno i funerali ed in concomitanza ci sarà il lutto cittadino. Sempre per domani è prevista l’udienza di convalida del fermo di Andrei Valentin Epure, 26 anni, romeno, che era alla guida del suv.