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Altopiano e Caporizzuto, Coldiretti chiede il riconoscimento di calamità

CATANZARO – La Regione ha fatto richiesta di riconoscimento della calamità per la siccità che ha caratterizzato l’attuale stagione con una drammatica emergenza idrica.

La grave carenza che ha interessato tutta la penisola,   ha avuto senza dubbio il suo apice in particolare nell’Altopiano di Isola Capo Rizzuto e Fondo Valle Tacina dove peraltro ancora persistono ancora forti criticità.

Coldiretti Calabria ha chiesto alla Regione Calabria immediati sopralluoghi tesi a certificare l’entità del danno subito alle colture e avviare quindi lo stato di riconoscimento della calamità con il ristoro alle aziende agricole.

Nell’altopiano di Isola Capo Rizzuto- rileva Coldiretti – la perdurante assenza delle precipitazioni e le alte temperature hanno di fatto anticipato l’estate condannando l’agricoltura,  a una penuria di risorse idriche senza precendenti che ha causato uno stato soccombenza dei coltivatori della “prima coltura” con un visibile danno.

Una situazione – continua Coldiretti – a cui non è riuscito completamente a far fronte il Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese che con grande responsabilità, si è impegnato per limitare gli effetti dell’emergenza promuovendo virtuose  azioni: informative, di turnazione, di vigilanza per evitare usi impropri dell’acqua, di monitoraggio continuo della situazione anche attraverso appositi tavoli Istituzionali alla Regione e  Prefettura.

Siccità e incendi, la Coldiretti chiede lo stato di calamità

CATANZARO – Coldiretti richiede dichiarazione di calamità per prolungata siccità.

La primavera 2017 dal punto di vista meteorologico, è stata secondo il Cnr la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un’anomalia di +1,9 gradi ma a giugno l’anomalia è stata addirittura di +3,2 gradi che – sottolinea la Coldiretti – ha provocato un mix esplosivo tra siccità e incendi.

La Coldiretti constatato il grave e persistente stato di siccità prolungata che rischia di acuirsi nei prossimi mesi proprio per le alte temperature in aumento, e che già ha compromesso in modo evidente, raccolti e qualità dei prodotti agricoli delle colture arboree permanenti (olivo e frutta) ortive in pieno campo ed in serra e dei pascoli, chiede alla Regione  urgenti provvedimenti.

coldiretti

Autorizzare le assegnazioni supplementari di gasolio agricolo per le aziende che hanno esaurito le dotazioni a seguito dei maggiori consumi fin’ora sostenuti per le irrigazioni eseguite e da fare per tutto il periodo estivo residuo; richiesta al Mipaaf, affinché venga rivendicata la deroga all’Europa per l’autorizzazione alla liquidazione immediata degli anticipi PAC e PSR per l’annualità 2017richiedere al Mipaaf, il riconoscimento della stato di emergenza siccità prolungata con associata ad alte temperature in aumento con  dichiarazione della stato di calamità.

L’attivazione della misura 5 del PSR Calabria, con l’attribuzione di altre risorse necessarie agli interventi ammissibili previsti dall’art. 18 del Regolamento (Reg. Ue n. 1305/2013) afferenti la calamità di tipo biotico all’olivicoltura causato dal “Tripide” il cui stato di infestazione, ai danni produttivi disastrosi già fatti, costituisce un vero e proprio allarme per le future annate agrarie, per le quali, serve agire con azioni mirate necessarie al ripristino del potenziale produttivo (potature straordinarie, ecc.) e di altri investimenti di prevenzione e di difesa straordinaria.

Per quanto riguarda, l’Emergenza incendi: apprezziamo  – sottolinea Coldiretti -la costituzione dell’Unità di Crisi nella quale ci auguriamo siano coinvolte altre Autorità investigative al fine di rilevarne cause dolose auspicando vengano rintracciati e finalmente arrestati criminali organizzati ed asserviti evidentemente da fumosi interessi e speculazioni non tollerabili.

«Anche per questa grave circostanza che brucia troppe risorse e che, da anni si ripete ciclicamente, – osserva Molinaro presidente di Coldiretti Calabria –  servono altre azioni ed interventi di prevenzione allargate alle risorse idriche e manutenzione del territorio (fasce di protezioni, introduzioni punti acqua, ecc), coinvolgendo attivamente i Consorzi di Bonifica che possono essere la seconda struttura di “protezione civile” insieme agli agricoltori sul territorio. Si tratta  – chiosa -di provvedimenti che, in particolare i primi, tamponano il grave stato economico derivante le perdite dei ricavi a seguito delle perdite delle produzioni e del calo dei prezzi derivante la compromessa qualità dei prodotti».

Alluvione Jonio: “La Calabria non è sola”

alluvione rossanoLa Calabria non e’ sola. La deliberazione dello stato di calamita’ per Rossano, Corigliano e gli altri comuni colpiti dall’alluvione di questa estate conferma la serieta’ e l’attenzione del Governo verso il territorio calabrese”.

E’ quanto dichiara il vicecapogruppo di Area popolare alla Camera, Dorina Bianchi.

“Il ministro Galletti l’aveva promesso. Adesso, dopo la ricognizione dei danni, bisogna continuare e accelerare con la Protezione civile per gli interventi di messa in sicurezza affinche’ si torni presto alla normalita’. Piu’ in generale, sul fronte del contrasto al dissesto idrogeologico e l’abusivismo edilizio sappiamo che la strada e’ lunga, ma la direzione tracciata dal ministro Galletti e’ quella giusta. Serve una piu’ oculata pianificazione e programmazione del territorio e, allo stesso tempo, bisogna inoltre approvare quanto prima la legge per la limitazione del consumo del suolo, cresciuto negli ultimi anni a livelli esponenziali”.