Archivi tag: allarme

Giovane rischia di annegare, tempestivo l’arrivo della Guardia Costiera

CROTONE – Grande paura nel crotonese dove un ragazzo di 16 anni ha rischiato di annegare dopo essersi spinto al largo della costa.

Con lui in mare anche un gruppo di amici che hanno immediatamente allertato la Guardia Costiera del posto che in maniera tempestiva con una motovedetta, già in mare per attività di pattugliamento, ha raggiunto il giovane, ormai privo di forze, e lo hanno tratto in salvo grazie ad un salvagente anulare. Il ragazzo è stato issato a bordo dall’equipaggio ed è risultato subito in buone condizioni. Pericolo scampato, dunque, grazie sia agli amici del giovane che hanno subito lanciato l’allarme e sia ai soccorsi giunti in pochissimi minuti nella zona dove il sedicenne si trovava

Foto di repertorio

 

 

Scatta l’allarme di sicurezza, due ladri si danno alla fuga

LAMEZIA TERME (CZ) – La loro intenzione, secondo le prime ricostruzioni, era quella di rubare le slot machine presenti all’interno di un bar di Lamezia Terme. Non è però andata bene ai due malviventi che, dopo aver forzato la porta di ingresso dell’attività commerciale, sono stati costretti a darsi alla fuga perché è immediatamente scattato l’allarme di sicurezza allertando la centrale operativa. Sul posto sono immediatamente giunti gli operatori dell’agenzia di sicurezza e i carabinieri che hanno avviato le indagini.

 

 

 

 

Siccità e incendi, la Coldiretti chiede lo stato di calamità

CATANZARO – Coldiretti richiede dichiarazione di calamità per prolungata siccità.

La primavera 2017 dal punto di vista meteorologico, è stata secondo il Cnr la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un’anomalia di +1,9 gradi ma a giugno l’anomalia è stata addirittura di +3,2 gradi che – sottolinea la Coldiretti – ha provocato un mix esplosivo tra siccità e incendi.

La Coldiretti constatato il grave e persistente stato di siccità prolungata che rischia di acuirsi nei prossimi mesi proprio per le alte temperature in aumento, e che già ha compromesso in modo evidente, raccolti e qualità dei prodotti agricoli delle colture arboree permanenti (olivo e frutta) ortive in pieno campo ed in serra e dei pascoli, chiede alla Regione  urgenti provvedimenti.

coldiretti

Autorizzare le assegnazioni supplementari di gasolio agricolo per le aziende che hanno esaurito le dotazioni a seguito dei maggiori consumi fin’ora sostenuti per le irrigazioni eseguite e da fare per tutto il periodo estivo residuo; richiesta al Mipaaf, affinché venga rivendicata la deroga all’Europa per l’autorizzazione alla liquidazione immediata degli anticipi PAC e PSR per l’annualità 2017richiedere al Mipaaf, il riconoscimento della stato di emergenza siccità prolungata con associata ad alte temperature in aumento con  dichiarazione della stato di calamità.

L’attivazione della misura 5 del PSR Calabria, con l’attribuzione di altre risorse necessarie agli interventi ammissibili previsti dall’art. 18 del Regolamento (Reg. Ue n. 1305/2013) afferenti la calamità di tipo biotico all’olivicoltura causato dal “Tripide” il cui stato di infestazione, ai danni produttivi disastrosi già fatti, costituisce un vero e proprio allarme per le future annate agrarie, per le quali, serve agire con azioni mirate necessarie al ripristino del potenziale produttivo (potature straordinarie, ecc.) e di altri investimenti di prevenzione e di difesa straordinaria.

Per quanto riguarda, l’Emergenza incendi: apprezziamo  – sottolinea Coldiretti -la costituzione dell’Unità di Crisi nella quale ci auguriamo siano coinvolte altre Autorità investigative al fine di rilevarne cause dolose auspicando vengano rintracciati e finalmente arrestati criminali organizzati ed asserviti evidentemente da fumosi interessi e speculazioni non tollerabili.

«Anche per questa grave circostanza che brucia troppe risorse e che, da anni si ripete ciclicamente, – osserva Molinaro presidente di Coldiretti Calabria –  servono altre azioni ed interventi di prevenzione allargate alle risorse idriche e manutenzione del territorio (fasce di protezioni, introduzioni punti acqua, ecc), coinvolgendo attivamente i Consorzi di Bonifica che possono essere la seconda struttura di “protezione civile” insieme agli agricoltori sul territorio. Si tratta  – chiosa -di provvedimenti che, in particolare i primi, tamponano il grave stato economico derivante le perdite dei ricavi a seguito delle perdite delle produzioni e del calo dei prezzi derivante la compromessa qualità dei prodotti».

Cosenza, allarme bomba a Viale Cosmai. Individuato uno zaino sospetto (VIDEO)

COSENZA – Artificieri all’opera a Cosenza per un allarme bomba su Viale Cosmai, nei pressi della sede del Comando provinciale della Guardia di Finanza e della caserma “Luigi Settino” dove sono ospitati i militari delle forze armate. Secondo quanto si è appreso l’allarme sarebbe scattato per uno zainetto individuato lungo un marciapiede e rimasto abbandonato. Sul posto sono intervenuti gli artificieri, gli agenti della questura e personale del 118 pronto ad ogni evenienza. La strada è stata chiusa al traffico per prudenza. Lo zainetto, raffigurante il personaggio animato di Hello Kitty, era pieno di astucci, quaderni ed altro materiale scolastico probabilmente dimenticato da qualche alunna distratta.

 

Doppio allarme bomba a Cosenza

COSENZA – Duplice intervento degli uomini della Questura di Cosenza per due allarmi bomba, rivelatisi fortunatamente infondati. Nel corso della notte di San Lorenzo, poco prima delle ore 03,00 un giovane cosentino, attento e scrupoloso, ha segnalato alla polizia la sosta di un’auto nei pressi della Questura. L’autista, dopo essere sceso velocemente dal veicolo, ha abbandonato un trolley da viaggio tra le macchine parcheggiate, riprendendo poi la marcia furtivamente. Nell’immediatezza venivano inviati sul posto equipaggi della Squadra Volante ed un’Unità Artificiere della Polizia di Stato che, dopo aver adottato tutte le precauzioni e le modalità di sicurezza, indossando la tuta da artificiere, provvedevano ad ispezionare il trolley, trovandolo vuoto. Proseguono le indagini sull’episodio atteso che l’impianto di videosorveglianza presente ha registrato le immagini dell’autovettura relative all’accaduto. Analogo allarme “bomba” in Questura si è verificato nel pomeriggio di martedì 9 agosto, quando una telefonata anomina sul “113” segnalava un ordigno collocato nella fognature sotto “la caserma”. Anche in quel caso venivano attivati tempestivamente il team di artificieri, una squadra di Vigili del Fuoco, Equipaggi della Squadra Volante e personale dell’Amministrazione Comunale allo scopo di ispezionare accuratamente le fognature in questione. Venivano altresì allertate le Sale Operative delle altre Forze di Polizia, mentre l’Artificiere della Polizia di Stato, dopo aver perlustrato  e bonificato la Questura, si recava anche presso la Sezione e la Sottosezione della Polizia Stradale, la Sezione della Polizia Postale ed il Posto Polfer di Cosenza.
Anche se i citati controlli hanno dato esito negativo sono state tuttavia adottate tutte le misure di allertamento.

Emergenza cinghiali in Calabria, Coldiretti: «Serve un’azione incisiva »

COSENZA – Situazione allarmante in tutta la Calabria: ultimamente “rasati a zero” interi campi di coltivazione di patate nell’altopiano silano.

Quasi tutta la Calabria è ormai assediata  dai cinghiali.
«Ogni giorno in incontri e negli uffici – riferisce Molinaro –  raccogliamo segnalazioni e proteste degli agricoltori ormai esasperati e impotenti, ma anche arrabbiati per la disattenzione della Regione. Ad essere pesantemente colpite – precisa– sono le zone collinari ed interne, dove tra l’altro il PSR 2014-2020 prevede significativi investimenti, ma  che invece sono diventate off limits per la coltivazione, con i cinghiali che spazzano via ogni tipo di coltura. Rispetto a questa situazione, si assiste all’abbandono di colture e di terreno da parte di troppi agricoltori e all’aumento di costi insostenibili per un’azienda agricola; il paradosso è che gli agricoltori sono costretti ad “allevare cinghiali”. Non possiamo non evidenziare il grido d’allarme che viene dalle campagne ma anche dai cittadini che sono preoccupati per la loro incolumità  – aggiunge Molinaro – gli agricoltori si sentono impotenti per le scorribande di cinghiali tra le colture. Ultimamente ad esempio  – informa  – agricoltori del Comune di Parenti  nell’altopiano silano, hanno avuto “rasati a zero” i campi coltivati a patate. I cinghiali rubano una parte sempre più consistente del nostro reddito – afferma –  e se la Regione  ci tiene alla nostra agricoltura non dovrebbe perdere un altro istante in più. Sono situazioni  drammatiche – commenta Molinaro – ma la soluzione c’è. Ricordo che il 10 luglio 2015, abbiamo presentato al Presidente Oliverio,  il Progetto di Legge Regionale (
Norme in materia di danni provocati dalla fauna selvatica, di tutela dell’incolumità pubblica e dell’ordine economico), che evidenzia taluni profili normativi, che come già avvenuto in altre Regioni possono contribuire ad eliminare il fenomeno. Coldiretti chiede una azione incisiva di coordinamento e nuova regolamentazione da parte del Governo Regionale, su un problema serio e non più rinviabile. Il PdL regionale che il Presidente Oliverio si era impegnato a presentare  al Consiglio Regionale come proposta di iniziativa della Giunta regionale, attenuerà il rischio dai danni causati dalla fauna selvatica ed in particolare dai cinghiali e getta i presupposti per un sistema organico di interventi diretti alla tutela, alla gestione e al controllo delle specie di fauna selvatica presenti sul territorio; alla prevenzione e al risarcimento dei danni  con una forte semplificazione nonchè alla pianificazione delle attività faunistico venatorie.  Alla luce di quanto continua ad accadere da diversi anni  – conclude Molinaro – è il caso davvero di accelerare il percorso.»

Allarme bomba, salta il debutto del Francesco De Paula, l’amarezza di Marco Simeoli (Audio)

COSENZA – Era iniziata da circa venti minuti la rappresentazione al Teatro Rendano di Cosenza del Francesco De Paula, in scena al teatro di tradizione della città dei Bruzi in prima nazionale in occasione del seicentesimo anniversario dalla nascita del santo taumaturgo. Improvvisamente però si sono accese le luci in sala. I vigili del fuoco hanno invitato i presenti ad allontanarsi ordinatamente e ad uscire. Poco prima infatti era giunta una telefonata che avvertiva della presenza di una bomba. Lo sgombero è stato effettuato nel giro di pochi minuti, in maniera ordinata, con qualche isolato caso di attacco di panico. Gli spettatori si sono riversati nella piazza antistante il teatro. E’ giunta anche la polizia che ha proceduto allo sgombero della piazza stessa. La rappresentazione è stata annullata. Fiorenza Gonzales ha raccolto la testimonianza del regista Marco Simeoli, molto amareggiato per l’accaduto.

I vigili del fuoco, dopo aver ispezionato il teatro, hanno accertato che si è trattato di un falso allarme. Gli attori della compagnia sono stati invitati a rientrare per recuperare le proprie cose. Spettacolo rinviato a domenica pomeriggio alle ore 16.  Il questore di Cosenza, Luigi Liguori, parlando con l’Ansa, si è dissociato dall’iniziativa dei vigili del fuoco sostenendo di non essere stato avvertito e che, nel caso, avrebbe agito diversamente non facendo sgombrare il teatro.

foto 1Allarme bomba rendan o 1foto 4foto 2foto 3

Allarme bomba – Evacuato il Teatro Rendano. Duro il Questore: “Non bisognava sgomberare”

COSENZA – Era iniziata da circa venti minuti la rappresentazione al Teatro Rendano di Cosenza del Francesco De Paula, in scena al teatro di tradizione della città dei Bruzi in prima nazionale in occasione del seicentesimo anniversario dalla nascita del santo taumaturgo. Improvvisamente però si sono accese le luci in sala. I vigili del fuoco hanno invitato i presenti ad allontanarsi ordinatamente e ad uscire. Poco prima infatti era giunta una telefonata che avvertiva della presenza di una bomba. Lo sgombero è stato effettuato nel giro di pochi minuti, in maniera ordinata, con qualche isolato caso di attacco di panico. Gli spettatori si sono riversati nella piazza antistante il teatro. E’ giunta anche la polizia che sta procedendo allo sgombero della piazza stessa. La rappresentazione è stata annullata, si attende l’arrivo degli artificieri. Fiorenza Gonzales ha raccolto la testimonianza del regista Marco Simeoli, molto amareggiato per l’accaduto: “Una serata così attesa, così bella, un’opera prodotta qui in Calabria, con tanti calabresi in un teatro splendido come il Rendano è stata rovinata da questo che si profila essere una sorta di macabro scherzo. Allora lancio a tutti un appello, quello di ritrovarci qui domani, tutti uniti, perché questo spettacolo deve andare avanti, con un messaggio forte di presenza. Credo che quest’allarme non sia reale, spero che non sia reale. Sicuramente è una cosa molto triste”. I vigili del fuoco, dopo aver ispezionato il teatro, hanno accertato che si è trattato di un falso allarme. Gli attori della compagnia sono stati invitati a rientrare per recuperare le proprie cose. Spettacolo rinviato a domani pomeriggio alle ore 16.  Il questore di Cosenza, Luigi Liguori, parlando con l’Ansa, si è dissociato dall’iniziativa dei vigili del fuoco sostenendo di non essere stato avvertito e che, nel caso, avrebbe agito diversamente non facendo sgombrare il teatro.

allarme bomba rendano 2foto 4 foto 2 foto 3 foto 1

 

Ordigno inesploso a Reggio Calabria

REGGIO CALABRIA – Tensione a Reggio Calabria questa mattina, per un allarme bomba nei pressi del Museo nazionale della Magna Grecia. Un ordigno incendiario inesploso è stato trovato stamani su corso Garibaldi, la strada principale di Reggio Calabria. E’ stato realizzato con un estintore pieno di liquido infiammabile e collocatoa nella notte davanti all’entrata di una rosticceria che dovrebbe aprire a giorni. L’ordigno è stato innescato ma ha fatto solo una fiammata senza esplodere. A scoprirlo sono stati gli agenti di una volante in tarda mattinata, mentre Corso Garibaldi era pieno di gente per festeggiare il carnevale. Vedendo l’estintore nessuno dei passanti si era insospettito. I poliziotti hanno immediatamente chiuso il tratto di strada e fatto intervenire gli artificieri che hanno provveduto a rendere inoffensivo ed a rimuovere in sicurezza l’ordigno. Gli investigatori ritengono che all’origine del fallito attentato ci possa essere il racket delle estorsioni.

Coldiretti Calabria: il Presidente Molinaro lancia l’allarme per la scomparsa della zootecnia calabrese

Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, ha lanciato un vero e proprio SOS per un comparto essenziale dal punto di vista economico-sociale della Calabria che, ha sottolineato, “è a rischio scomparsa con la conseguente estinzione di razze storiche e lo spopolamento in particolare delle aree interne e montane, ma a rischio ci sono anche i prodotti della filiera zootecnica tra i quali spiccano ben sei prodotti a Denominazione di Origine Protetta, ( salumi, pecorino crotonese e caciocavallo silano) che porterà ad Pietro Molinaroaccentuare una dipendenza dall’estero per carne, salumi, latte, formaggi”. In particolare, secondo Molinaro, è la “scellerata gestione della Sanità veterinaria da parte della Struttura Commissariale e del Dipartimento Tutela della salute” che sta lentamente decretando il “funerale della zootecnia calabrese”. La problematicità della situazione è aggravata dalla inefficacia della Task Force veterinaria che, lavorando senza un piano concreto da seguire, non è in grado di fornire piani che siano in grado di debellare le epizozie zootecniche come brucellosi, tubercolosi, leucosi, lingua blu, vescicolare suina e Aethina tumida.

Oltre a lanciare l’allarme, Molinaro ha parlato anche delle contraddizioni di una Regione che, se da una parte prevede una serie di interventi, finanziati con fondi comunitari, per le aree interne, dall’altra va ad azzerare la zootecnia che resta una delle attività economiche più importanti delle aree interne della nostra regione e che contribuisce significativamente alla salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema. A conferma di ciò, si apprende che il 2015 appena trascorso ha segnato la chiusura di numerosi allevamenti dell’alta collina e della montagna, con conseguenze sull’occupazione, sull’economia e sull’ambiente. Senza dimenticare che gli allevatori che con le loro aziende tutelano i territori e la biodiversità, non vedano remunerato il proprio lavoro. La richiesta di Pietro Molinaro è quindi rivolta al Governatore Oliverio e al Ministro della Sanità Lorenzin, affinchè siano garantite le giuste misure di tutela e sicurezza.