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Elezioni Cosenza, Guccione: quello di Occhiuto è un sistema marcio

COSENZA –  « Se questa è la fiducia che l’ex sindaco chiede agli elettori, allora c’è da preoccuparsi. Riporre la fiducia in chi contrae debiti e li fa pagare ai suoi cittadini rappresenta quanto di peggio possa rappresentare chi ha l’ambizione di governare la città.

E’ chiaro che a Palazzo dei Bruzi – prosegue il candidato a sindaco Guccione – ha avuto mano libera un sistema di potere marcio che ha agito contro il bene collettivo. In maniera maldestra l’ex primo cittadino ha cercato di occultare il contenuto della stessa relazione del commissario a Palazzo dei Bruzi, pubblicando sul suo profilo Facebook le ultime tre righe della relazione. Si tratta di un atteggiamento goffo tipico di chi è stato scoperto con le mani nella marmellata.

La relazione del commissario straordinario di Palazzo dei Bruzi, prefetto Angelo Carbone, è un atto pesante di accusa verso atteggiamenti e comportamenti omissivi da parte di alcuni dirigenti e funzionari del Comune di Cosenza nella vicenda dei debiti dell’ex sindaco, Mario Occhiuto, che ricadranno necessariamente -continua Guccione –  sulla collettività in quanto, per effetto delle richiamate varie omissioni, l’ente comunale è tenuto al pagamento dei suddetti debiti, di fatto senza alcuna concreta possibilità che l’azione di rivalsa verso l’ex sindaco possa conseguire alcun successo, alla luce della grave incapienza e insolvenza del debitore Mario Occhiuto.

Lo stesso commissario, nella sua relazione cita il procedimento 2777/2013 -creditore Eurostands Spa contro Mario Occhiuto – , rispetto al quale, considerato l’omissivo comportamento del terzo pignorato (Comune di Cosenza), il tribunale ha ordinato allo stesso Comune di Cosenza di pagare l’intero debito.

Il commissario straordinario Carbone ha inviato alle autorità competenti tutta la documentazione che comprova – conclude il candidato a sindaco –  gli atti omissivi di una parte di dirigenti e funzionari, che in concreto si sono tradotti in un vantaggio per l’ex sindaco e costituiscono un danno per i contribuenti. »

Provincia, Franco Bruno: «Clima surreale e intimidatorio all’interno dell’ente»

COSENZA – «A seguito della sentenza del Tar n.1060/2016, oggetto di impugnativa presso il Consiglio di Stato, si è determinato all’interno dell’amministrazione provinciale un clima surreale e intimidatorio nei riguardi di chi svolge diligentemente il proprio lavoro all’interno dell’ente. Un clima che potrebbe avere serie ripercussioni sulla regolare gestione dell’attività amministrativa e che potrebbe rallentare, se non addirittura bloccare, la regolarità della gestione dell’ente e l’erogazione dei servizi ai cittadini contribuenti – dice Franco Bruno decaduto dalla carica di presidente facente funzioni della Provincia – Una situazione di grande difficoltà, che una parte politica sta fagocitando in maniera spregiudicata, che si sta già ripercuotendo sul rallentamento dei servizi ma che, siamo fiduciosi, presto sarà fermato dal prossimo passaggio giudiziario che farà chiarezza nel ripristinare la volontà democratica di chi, nelle ultime elezioni, ha voluto alla guida della Provincia, dopo decenni di politica di centrosinistra, una persona simbolo del cambiamento. Il clima di caos che, in questi giorni, sta vivendo la Provincia – prosegue Bruno –  è dovuto anche alla confusione generata dalla legge Delrio, tanto che il segretario generale dell’ente ha chiesto, in tale incertezza legislativa, il tempo necessario per sciogliere alcuni dubbi, ritenendo dubbia la legittimità dell’irrituale consiglio, convocato questa mattina, in tutta fretta dal consigliere provinciale Graziano Di Natale, autoproclamatosi vicepresidente facente funzioni, in virtù della sua presunta qualifica di consigliere anziano. Qualifica che, tra l’altro, se anche fosse appurata, non gli consentirebbe di convocare alcun consiglio provinciale, ma al massimo di presiederlo alla prima seduta. Se non ci fossero di mezzo le sorti di 155 Comuni e di migliaia di cittadini, verrebbe da pensare che si tratti di uno scherzo di pessimo gusto. E duole constatare che, proprio come nella seduta del mio insediamento da vicepresidente della Provincia avevo chiesto di evitare, gli interessi politici che riguardano altri enti prossimi alle elezioni, oggi hanno preso il sopravvento, influenzando, in negativo, il buon funzionamento di un’amministrazione così importante per i cittadini di tutta la provincia. Attendiamo, dunque, che il Consiglio di Stato metta la parola definitiva su questa vicenda – conclude Franco Bruno –  sperando che la sentenza ci sia favorevole e possa essere riaffermata la legittimità delle scelte compiute dal Presidente Occhiuto, in modo da far proseguire le buone pratiche di questa amministrazione provinciale».

Vertenza Sacal, riunione a Catanzaro. Insoddisfazione USB

CATANZARO – Ieri prima della riunione del Consiglio di Amministrazione della Sacal, si è svolta presso la Prefettura di Catanzaro, la prevista riunione tra la USB Settore Aereo e la Sacal, alla presenza del Capo di gabinetto, Vice Prefetto Dott.ssa Colosimo. Ma nonostante le dichiarazioni entusiaste di alcuni dei protagonisti (Sacal, Enti pubblici, Consiglieri di amministrazioni, sindacati compiacenti), non c’è però soddisfazione negli  ambienti USB in quanto i lavoratori non sarebbero stati interpellati. Questo quanto si legge nella nota:

“Va rilevato, innanzi tutto, l’assoluta mancanza di rispetto da parte di Sacal, nei confronti dei lavoratori e nei confronti della Prefettura, poiché ha ritenuto di farsi rappresentare da un funzionario senza potere decisionale, anziché dal Presidente o da un dirigente qualificato, laddove per USB era presente anche Susi Ciolella, responsabile Nazionale del settore.

Nella riunione la USB ha ribadito:

  • L’assoluta necessità di rinviare il CdA, o, quanto meno, che questo non assumesse decisioni definitive, considerata anche la falsità delle informazioni fornite circa l’obbligatorietà della cessione del ramo d’azienda;
  • L’inserimento, comunque, di graduatorie per il personale a tempo determinato;
  • Clausola sociale senza limitazioni per il personale a tempo indeterminato;
  • Ricollocazione in Sacal, in caso di esuberi o di fallimento della costituenda società;
  • Garanzie di mantenimento delle attuali condizioni salariali anche in relazione al salario accessorio, con condizione di miglior favore e diritti acquisiti;
  • Ripristino della possibilità di esodo agevolato verso la pensione.

Nessuna delle condizioni suesposte è stata accolta dalla Sacal ed il CdA ha deliberato la cessione di ramo d’azienda alle stesse condizioni previste dall’accordo iniziale con Cisl e Uil.

Si comprende, quindi, la soddisfazione di Sacal espressa a termine del CdA.

Quello che non comprendiamo assolutamente, invece, è il tono trionfalistico della Cgil, che, dopo aver fatto finta di lottare, ha ingannato i lavoratori accettando lo stesso accordo, con la sola differenza che la clausola sociale, anziché di tre anni, sarà di cinque!!!!!

E’ per ottenere questo i lavoratori hanno manifestato? E’ davvero questa piccola modifica che i lavoratori hanno chiesto a gran voce in tutte queste settimane? Certamente no, visto che tutte le altre condizioni, da noi ribadite anche in Prefettura, sono rimaste inascoltate, per cui i lavoratori continuano ad avere davanti un futuro incerto e senza garanzie. Oggi i lavoratori hanno tutte le ragioni per sentirsi traditi, per questo motivo, la USB non considera affatto un capitalo chiuso la decisione di Sacal, ma alzerà il livello dello scontro con l’azienda.”

Approvata legge urbanistica, assessore Rossi: “Importante passo avanti”

 

palazzo regione catanzaroCATANZARO – In seguito alle approvazioni sulla legge urbanistica regionale, si è cosi espresso stamane l’assessore all’urbanistica Francesco Rossi:

“L’approvazione da parte del Consiglio Regionale di un organico insieme di semplificazioni ed integrazioni della legge urbanista regionale (l.r. 19/2002) costituisce un importante passo avanti. In primo luogo sul piano del metodo: Giunta e Consiglio sono arrivati alle loro determinazioni dopo una vasta ricognizione delle opinioni degli ordini professionali, delle associazioni di categoria, degli enti locali, che hanno supportato il lungo e certosino lavoro degli uffici dell’assessorato. Si afferma così il principio della partecipazione e del protagonismo della società civile organizzata nella gestione del territorio e del paesaggio calabrese, principio che è al centro dell’azione di governo della giunta Oliverio; si pensi al nuovo peso assegnato ai piani spiaggia ed all’introduzione dei contratti di fiume. Sul piano dei contenuti viene data priorità alla messa in sicurezza del territorio, inoltre si scongiura il rischio che al 31 dicembre 2015, scadenza prevista dalla legge del 2002, la quasi totalità dei comuni calabresi restasse priva di strumenti urbanistici, con conseguenze che è facile immaginare. Ora, grazie alla nuova legge, all’interno di un quadro di salvaguardia territoriale, le amministrazioni hanno tempi certi e fissati per dotarsi del proprio piano strutturale, e, soprattutto, dispongono di tutte le condizioni per farlo. Infatti, grazie alle norme approvate, la Regione concorrerà al processo di pianificazione con un radicale cambio di prospettiva. Gli uffici regionali non si limiteranno ad esercitare funzioni di sorveglianza e di controllo, ma svolgeranno un’attività di supporto e tutoraggio che accompagnerà i comuni. Il processo di pianificazione potrà contare sulla definizione di un quadro informativo di base reso omogeneo ed accessibile e vedrà accelerati numerosi passaggi. I comuni più piccoli che intenderanno procedere in direzione di un consumo “zero” di territorio indirizzandosi alla riqualificazione ed al riuso del patrimonio edilizio esistente, potranno dotarsi di strumenti urbanistici ulteriormente semplificati, meno complessi e meno costosi. Infine quanto approvato adegua la legislazione regionale all’indicazione della UE e tiene conto dell’istituzioni delle città metropolitane. Adesso è il momento dell’approvazione per il QTRP. La giunta infatti ha preso atto del provvedimento che adesso attende il visto finale del consiglio programmato per il mese di gennaio. Così ogni ulteriore e necessario approfondimento potrà essere cercato senza trascinare una vacanza legislativa e di pianificazione già fin troppo lunga e dannosa. Si apre, insomma, una fase di riflessione e discussione ancora più ampia, profonda e partecipata che dovrà portare alla definizione di un quadro normativo capace di restituire al territorio ed al paesaggio calabresi centralità, rispetto e valore”.

La Vicepresidente Stasi parla della visita del Ministro Kyenge

 

CATANZARO – In occasione della visita a Crotone del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, che avverrà mercoledì 21 agosto, la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Desidero rivolgere il più caloroso benvenuto al ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge convinta che gli incontri programmati sul territorio calabrese, e nella città di Crotone in particolare, rappresentino una proficua occasione di confronto sui temi connessi all’accoglienza e all’emergenza immigrazione”. Inoltre ha affermato la Vicepresidente che non potrà essere presente a questo significativo appuntamento, poiché è in Albania come “volontaria” in una missione umanitaria. Nonostante la lontananza dalla Calabria, Stasi ha voluto ribadire il compiacimento ed un sentito ringraziamento al ministro Kyenge  per aver deciso di far tappa nella città di Crotone per conoscere direttamente la delicata situazione  dei migranti in un territorio  che ha dato prova di grande disponibilità e spirito di accoglienza. Sia cittadini, forze dell’ordine ed istituzioni  si stanno spendendo  fin oltre le proprie possibilità  per affrontare adeguatamente  la fase emergenza. Il Presidente Scopelliti e l’esecutivo regionale hanno dato dimostrazione di grande sensibilità ai temi dell’accoglienza ponendo particolare attenzione allo stato di attuazione delle legge sui richiedenti asilo e rifugiati. Conclude la Stasi: “Crotone con la presenza di un grande centro di accoglienza per  richiedenti asilo, ha rappresentato in Italia  un modello di buona  prassi dell’accoglienza e della gestione. Gentile Ministro la Calabria ha fatto davvero tanto fin qui e proseguirà  con altrettanto impegno su questo fronte  ma attende che ci sia un segnale concreto anche da parte  del Governo centrale e dall’Europa per i territori che, in prima linea, sostengono la gestione del fenomeno immigratorio e degli sbarchi”.

Dichiarazione del parlamentare democratico Nicodemo Oliverio sulla morte di Tonnara

Cosenza.”Franco Tonnara nella sua umiltà è stato un grande uomo.  Un amministratore  attento e lungimiranti, un sindaco integerrimo e intelligente che sapeva amare la sua Amantea e che ha sempre messo al primo posto il bene comune dei suoi concittadini”. Così ricorda il sindaco Tonnara, l’on. Nicodemo Oliverio che aggiune: “Ho avuto modo di  apprezzare la sua generosità in occasione della campagna elettorale delle politiche del 2001, ed era per me un grande amico”. “Con Franco Tonnara scompare un grande cattolico  democratico calabrese che ha saputo, con passione civile e con il suo carattere mite, testimoniare i suoi ideali nelle vicende quotidiane del governo della sua città.  Franco ci mancherà – conclude Oliverio –  ma sono sicuro che il suo insegnamento, la sua testimonianza e il suo amore per i meno fortunati ci aiuteranno nel nostro cammino politico.”