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Statale 107: un morto e sei feriti

ambulanzaSANTA SEVERINA (CROTONE)  – Un uomo M.C., di 41 anni, è morto e sei persone sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto la notte scorsa sulla statale 107 Crotone-Cosenza nel territorio di Santa Severina. L’auto con a bordo M.C., che viaggiava assieme alla moglie e a due figlie, per cause in corso di accertamento si è scontrata con una vettura sulla quale su cui c’erano tre uomini. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti carabinieri, operatori del 118 e vigili del fuoco.

Incidente Villapiana, il tasso alcolico dell’autista 6 volte sopra la norma

CASTROVILLARI (COSENZA) – Era di 3 contro un limite di 0,5, quindi sei volte sopra la norma, il tasso alcolico nel sangue dell’autista del tir che ieri, vicino Villapiana, si è scontrato con un bus provocando la morte di un bambino di 12 anni e di una donna di 57, ed il ferimento di 12 persone. Si è appreso in ambienti vicini all’inchiesta. Per Valiantisin Skramblavich, 33 anni, bielorusso, la Procura chiederà nelle prossime ore la convalida del fermo e un provvedimento restrittivo.

Incidenti Stradali: 2 Morti e 7 Feriti in Calabria

TREBISACCE  (CS) – Due uomini sono morti ed altre 7 persone sono rimaste ferite, due in modo grave, in un incidente sulla statale 106 a Trebisacce. Sul furgone Fiat Ducato viaggiavano nove romeni, tra uomini e donne, diretti in Basilicata per lavorare nei campi. Per cause che la stradale di Rossano sta cercando di accertare, il furgone e’ uscito fuori strada. I feriti più gravi sono stati portati nell’ospedale di Cosenza, uno in eliambulanza, gli altri negli ospedali di zona.

Investe un pedone e fugge: 65enne fermata a Lamezia Terme

LAMEZIA TERME (CZ)  – Identificata attraverso le immagini di una telecamera di videosorveglianza, una sessantacinquenne, e’ stata arrestata e posta ai domiciliari dalla polizia municipale a Lamezia Terme perché ha investito un pedone ed e’ fuggita. La vittima stava attraversando la strada quando e’ stata investita dalla Mercedes guidata dalla sessantacinquenne; la donna si e’ allontanata dal luogo dell’incidente mentre la vittima e’ stata ricoverata.

106 Jonica, pensionato perde il controllo dell’auto e muore sul colpo

incidenteCORIGLIANO CALABRO (CS) – Ennesimo incidente stradale sulla SS 106 Jonica. La vittima è un pensionato di 78 anni, Riccardo Piattelli. L’uomo viaggiava solo lungo la statale 106 jonica nei pressi di Corigliano Calabro quando, per cause in corso d’accertamento, ha perso il controllo dell’automobile ed e’ morto sul colpo. Sul posto sono stati fatti i rilievi dalla polizia stradale per capire la dinamica dell’incidente ed e’ intervenuta l’Anas per il ripristino della viabilita’.

Incidente su Jonio-Tirreno, 5 feriti

GIOIOSA JONICA (REGGIO CALABRIA), 30 NOV – Cinque persone sono rimaste ferite, due in modo grave, in un incidente stradale accaduto a Gioiosa Jonica lungo la Jonio-Tirreno.

Nell’incidente sono rimaste coinvolte tre vetture, una delle quali, su cui viaggiavano due operai, e’ un mezzo di cantiere di proprieta’ di una ditta impegnata nei lavori di realizzazione della nuova variante con la statale 106 jonica. I rilievi sul luogo dell’incidente sono stati fatti dai carabinieri.

Rossano: auto travolta da treno, sei le vittime

ROSSANO (CS) – Una Fiat Doblò è stata travolta da un treno regionale nella zona di Rossano, in località Roganelli.
L’incidente è avvenuto alle ore 17.15 lungo la linea ferroviaria Metaponto – Reggio Calabria, tra le stazioni di Rossano e Mirto Crosia.
L’auto viaggiava con tre uomini e tre donne a bordo, di origini romene, che nello scontro sono tutti deceduti. Le vittime stavano tornando da una giornata di lavoro nei campi impiegata nella raccolta di clementine. Altri due lavoratori erano scesi dalla vettura per aprire il cancello del terreno che dà l’accesso al passaggio sui binari. Nel momento in cui l’auto si apprestava percorrere il tratto l’impatto fatale con il treno regionale 3753 Sibari Reggio Calabria. Dalle prime ricostruzioni sembra che il mezzo si sia trovato in un punto dove c’è un attraversamento privato e chiuso con un cancello che dà sull’adiacente strada statale 106. Il veicolo colpito in pieno dal convoglio, trascinato per 600 metri, sarebbe stato scaraventato nella campagna circostante.
I due sopravvissuti, evidentemente sotto choc, non hanno contribuito finora a fare chiarezza sui fatti.
Da alcune fonti delle Ferrovie dello Stato si legge che il personale ferroviario e i passeggeri a bordo del treno regionale, dodici in tutto, non hanno riportato conseguenze, ma fortunatamente solo alcune lievi contusioni.
La Procura di Rossano ha aperto un’inchiesta e le forze dell’ordine stanno effettuando i rilevi del caso per accertare l’esatta dinamica dell’accaduto.

 

 

Claudia Capogreco

A.T., 17 anni: una vita spezzata_Lettera aperta al Presidente della Repubblica

A.T. Diciassette anni. Un’uscita con gli scout nel Lodigiano, in bicicletta. Arriva un SUV: la travolge. Sono passati due anni dal 5 dicembre 2010 quando, a Lamezia Terme, otto ciclisti persero la vita. Ma la strada, le automobili, uccidono ancora: 268 ciclisti e 620 pedoni dall’inizio dell’anno. #salvaiciclisti ha indirizzato una lettera al Presidente della Repubblica, inviata anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dei Trasporti, al Ministro dell’Interno e ai Sindaci.

 

 

Egregio Presidente,

un’ennesima vittima della strada è comparsa come trafiletto nelle notizie di questa domenica vacua e agitata prevalentemente dai risultati delle partite di calcio.

A. T., ragazza di soli 17 anni, è morta perché un SUV l’ha travolta. Questo SUV andava talmente veloce che ha impiegato 300 metri prima di fermarsi e finire in un campo.

Sono sicura che potrà documentarsi e approfondire le dinamiche dell’incidente, e conoscere i particolari del caso per poter avere un’opinione in merito a questa tragedia.

Ma al di là delle informazioni sull’accaduto, quello che mi spinge a scriverle questa lettera è porle con forza una domanda: lei pensa che sia davvero un ”incidente”? Essere travolti da un SUV mentre si percorre un’infrastruttura pubblica come una strada provinciale (o una qualunque altra infrastruttura per la pubblica viabilità), è davvero una fatalità ineluttabile? Permettere a chi ha il veicolo più potente di lanciarlo alla velocità desiderata, è davvero qualcosa di incontrovertibile? Avere la liceità di guidare un mezzo così potente con atteggiamento lieve e distratto, e in questo caso criminale data la velocità, è davvero inevitabile?

Sicuramente lei mi risponderà di no, e che la legge italiana non prevede tutto ciò, e che ci sono le strutture e le autorità competenti per evitare questi “incidenti”. E allora le rinnovo la domanda: perché accadono? Quanti degli incidenti che ogni anno vengono registrati sarebbero evitabili? Quanti sono veramente “incidenti” dovuti a cause imprevedibili che ricadono al di fuori della pianificazione ingegneristica delle strade che dovrebbe assicurare l’incolumità di tutti gli utenti?

La verità è che questi non sono “incidenti”. La verità è che le strade sono progettate per assicurare l’incolumità di una sola categoria di utenti: gli automobilisti. La verità è che le regole del Codice della Strada non vengono rispettate e fatte osservare, né su strade urbane né su strade extraurbane. La verità è che la categorie di utenti leggeri della strada, ossia ciclisti e pedoni, non viene contemplata nella pianificazione per la sicurezza stradale e nello sforzo di progettazione e applicazione di sistemi di sicurezza avanzati. La verità è che la folle corsa impostaci dalla motorizzazione non contempla il rispetto per la vita.

I pedoni ed i ciclisti in quanto utenti stradali non esistono per lo Stato italiano.

In Italia quasi ogni giorno muore un ciclista, ogni giorno due pedoni vengono falciati, spesso proprio sulle strisce pedonali.

Ad oggi il numero è di 268 ciclisti e 620 pedoni uccisi dall’inizio dell’anno. Dietro ognuno di questi numeri c’è una vita, una storia, degli affetti.

Per ridurre questi numeri impressionanti esistono le leggi, esistono gli studi, esistono best practice di successo messe in atto da altri Paesi, esiste la tecnologia.

Non intervenire è una volontà politica. Non porre fine a tutto ciò vuol dire essere complici di chi ha in spregio la vita altrui.

Esigiamo una urgente azione da parte sua e del Governo, e da parte degli enti locali responsabili della gestione delle infrastrutture della viabilità.

Valeria Pulieri – Roma

per #salvaiciclisti

 

http://www.salvaiciclisti.it/blog/2012/11/12/la-vita-spezzata-di-a-17-anni-e-la-complicita-dello-stato/

Morto giovane in scontro tra moto

REGGIO CALABRIA -E’ morto in un incidente stradale accaduto ieri sera lungo l’A3 a Reggio Calabria, nei pressi di Catona, il giovane Bruno Frascoli, di 25 anni. Era alla guida di una moto che, per cause in corso d’accertamento, si e’ scontrata con un’altra moto condotta da D.G., di 21 anni, che e’ rimasto ferito. I due giovani coinvolti nell’incidente si conoscevano ed avevano trascorso la serata insieme a Scilla. I rilievi sono stati eseguiti dalla polizia stradale.