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Addio a Marco Pannella, era legato a Cosenza e alla Fondazione Giacomo Mancini

COSENZA – Nel decennale della morte di Giacomo Mancini, Marco Pannella non ha voluto far mancare la sua testimonianza. Perché al Leone Socialista, Pannella era profondamente legato, da quando insieme si recarono in Francia nel 1972 per ottenere da Mitterand il simbolo della Rosa nel Pugno che già identificava l’Internazionale Socialista di grandi paesi europei. Oggi che il leader radicale è venuto a mancare, Giacomo Mancini jr ha affidato ai social questo breve e significativo ricordo: «Alla fine te ne sei andato via. Il tuo corpo ha ceduto. Colpito dal male. Sfibrato da una vita di impegno, di eccessi, di scioperi della fame, di marce, di lotte, di satyagraha. Dalla nicotina di chissà quante sigarette. Mi ricordo la nuvola di fumo che ti avvolgeva quando ti venni a trovare a via della Panetteria. Mi facesti sedere intorno allo stesso tavolo che in queste settimane ho visto ritratto in tante foto con i grandi della politica che ti sono venuti a salutare, a rendere omaggio. Accendesti la moka e parlasti con me, ma era evidente che pensavi a mio nonno. Alle vostre tante battaglie comuni (divorzio, aborto, diritti individuali, garanzie per i detenuti). Che tante volte mi aveva raccontato di te e di Emma. È stato un privilegio conoscerti, affrontare insieme a te una parte importante del mio impegno in Parlamento. Peccato che per un cavillo non fosti eletto al Senato. Inspiegabile che nessun Presidente della Repubblica ti abbia riconosciuto la nomina a senatore a vita. L’ultima volta venisti a Cosenza per parlare al decennale della scomparsa di mio nonno. Non ricordo le tue parole, ma ho ben presente quando, terminata la manifestazione, ci sedemmo insieme a tanti giovani amici in un locale del centro storico, il gusto e la passione con il quale ti raccontasti e ti confrontasti. Sei stato un grande. Un grandissimo.Le tue idee cammineranno sulle gambe di quanti vogliono e lottano per un mondo più giusto».

 

Elezioni Cosenza, Mancini ironico: «Occhiuto mangia e si scorda»

«I sostenitori di Occhiuto ironizzano sulla visita a Cosenza di Denis Verdini scagliando insulti contro il leader di Ala, ma hanno la memoria corta». Così in una nota il coordinamento della lista Per Cosenza Oltre i colori. «Infatti dimenticano che quando Mario Occhiuto ha aderito a Forza Italia, partito del quale insieme al fratello è uno dei massimi dirigenti calabresi, dovette bussare proprio alla porta di Denis Verdini. E fu sempre a Verdini che Occhiuto insieme al fratello si dovette rivolgere poco più di un anno fa per far inserire in lista per le regionali il cognato. Insomma prima di scagliare insulti, i sostenitori di Occhiuto si informassero sulle frequentazioni anche recenti del loro candidato che come diciamo a Cosenza: mangia e si scorda».

Tallini, Pd camaleontico nel cambiare valutazioni politiche

CATANZARO – “Il Pd cambia giudizi sulle persone con la stessa velocità con cui i camaleonti cambiano colore della pelle. L’ultimo clamoroso esempio viene da Cosenza, dove il candidato sindaco democratico Carlo Guccione, riservista chiamato alle armi dopo l’abbandono di Presta, tesse le lodi dell’ex assessore della Giunta Scopelliti Giacomo Mancini per l’ottimo lavoro fatto nella programmazione europea”. Lo afferma, in una dichiarazione, il consigliere regionale di Forza Italia Domenico Tallini. “Ma come – aggiunge – ha già dimenticato i durissimi attacchi, sin dal 2011 anche con conferenze stampa insieme ai colleghi Franchino e Censore, alla Giunta Scopelliti per la fallimentare politica nella gestione dei fondi comunitari? E Mario Oliverio in questi mesi non ha fatto altro che parlare di inammissibili ritardi nella programmazione europea, di pesante eredità del passato, di inadeguatezza della Giunta Scopelliti. Il mistero è svelato. Giacomo Mancini, a cui continuiamo a riservare amicizia e stima a prescindere dal suo recente cambio di casacca, ha deciso di appoggiare Guccione nella sua corsa a sindaco di Cosenza. Questo è bastato al Pd per cambiare repentinamente giudizio su Mancini: non è più l’artefice dei disastri e dei ritardi nella programmazione europea, bensì un ottimo ex assessore regionale che ha fatto un gran lavoro. Guccione è costretto a parlare bene della Giunta Scopelliti, contraddicendo se stesso ed il suo Governatore Oliverio. Almeno questa verità è stata ristabilita. Quando Guccione, dopo avere perso le elezioni contro Mario Occhiuto tornerà in Giunta regionale per occuparsi di fondi europei – conclude Tallini – avrà la strada spianata grazie all’ottimo lavoro fatto nella Giunta Scopelliti da Giacomo Mancini”.

Giulia Fresca va con Guccione: nessun tradimento (AUDIO)

COSENZA – «Nessun tradimento e nessun salto del fosso». Risponde così Giulia Fresca (intervistata insieme a Giacomo Mancini da Fiorenza Gonzales), ex assessore ai lavori pubblici della Giunta comunale di Cosenza presieduta da Mario Occhiuto, di Forza Italia, oggi candidata nella lista “Per Cosenza Oltre i colori”, ispirata dall’ex assessore regionale Giacomo Mancini a sostegno di Carlo Guccione. «Sono stata sempre politicamente orientata al Pd – ha aggiunto Fresca – e chi mi ha nominato assessore lo sapeva. Non concordavo sulla scelta di Lucio Presta. Cambiato il candidato, sono stata pronta a scendere in campo».guccione-mancini-fresca Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche il candidato sindaco Guccione, il quale ha evidenziato che serve «meno fango e più argomenti. Sono solo tre giorni che siamo in campo – ha detto – e tutto questo fango su Giulia è solo nervosismo. Nessun cambio di casacca, tutti sanno che Giulia è stata una mia elettrice e sostenitrice. Non è una semplice candidatura, ma un segnale che mandiamo perché vogliamo lavorare alla “grande Cosenza”, oltre i colori ed oltre quello che è diventata oggi. Una città senza appeal, degradata e che ha perso abitanti dal 2012 ad oggi, come confermano i dati Istat. Se continua così, questa città è destinata a morire e diventare un paesello. Il patto per la Calabria – ha aggiunto Carlo Guccione – prevede 245 milioni di euro, una parte dei quali sarà destinata alla città di Cosenza. Ogni progetto dovrà essere realizzato entro due anni. Noi utilizzeremo lo stesso criterio. Ogni opera avrà un cronoprogramma pubblico e ci sarà un controllo democratico. Questo è il nostro impegno e a questo lavoreremo da subito».

Elezioni Cosenza, Giulia Fresca candidata con Guccione nella lista di Mancini

Giulia Fresca candidata nella lista “ Per Cosenza Oltre i colori”. Domani mattina, giovedì 5 maggio alle 11, nella sala conferenze dell’Hotel Link di Cosenza, la giornalista bruzia spiegherà perché ha scelto di candidarsi nella compagine che fa capo all’onorevole Giacomo Mancini. “Giulia sarà – spiega Giacomo Mancini, promotore della lista “Per Cosenza Oltre i colori” – un valore in più per la nostra lista e per la coalizione “Alleanza civica progressista” guidata dall’amico, Carlo Guccione. La presenza di Giulia, insieme agli altri candidati e candidate della lista, testimonia la forza attrattiva dei contenuti e delle idee all’interno della nostra formazione civica. Qui coltiviamo il dialogo e il rispetto delle posizioni differenti, perché sono uno stimolo alla ricerca di politiche virtuose e inclusive”. “I nostri avversari – afferma Giacomo Mancini- hanno subito l’ondata di entusiasmo e forza innescati dalla discesa in campo di Carlo Guccione, personalità politica in grado di fare sintesi e abbinare al meglio la storia della sinistra cosentina e la lunga e gloriosa stagione del riformismo. Le parole pronunciate dal sottosegretario con delega ai Servizi segreti, Marco Minniti, sulla dimensione politica di mio nonno e sulla grande tradizione socialista sono il segno di quanto sia sempre più attuale la necessità di riscoprire e riportare alla luce pratiche democratiche e virtù amministrative a Palazzo dei Bruzi. Noi siamo in campo per condividere con Carlo Guccione questo percorso”. “La sfida più importante – precisa Giacomo Mancini Junior – è vincere per riportare Cosenza alla sua grandezza. Diciamo basta alle luci accecanti di una politica desiderosa di mostrarsi e fare spettacolo, invece di essere attenta al centro storico, alle periferie, al disagio sociale sempre più crescente, al lavoro che manca e allo sviluppo che necessita di essere favorito con azioni decise e perentorie”.

100 anni dalla nascita del grande Leone Socialista Giacomo Mancini

COSENZA – “Dalle lotte contadine a uomo di stato e di partito. Così ha praticato l’autonomia socialista Giacomo Mancini, che vedeva l’esigenza dei cittadini e dei cambiamenti italiani prioritaria al di là delle esigenze con i suoi alleati e delle collaborazioni politiche”. Lo ha detto l’ex premier Giuliano Amato, oggi giudice della Corte Costituzionale intervenendo a Cosenza in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita dell’ex segretario nazionale del Psi ed ex ministro calabrese. “Un’autonomia socialista tradizionale – ha aggiunto Amato – figlia del duello a sinistra, della differenza tra comunismo, socialismo e libertà, ma anche difesa dal conservatorismo che chi governa finisce sempre per avere una forza superiore a quella che merita, perché gli interessi premono su chi governa, specie sui partiti che governano. Questa sua autonomia – ha detto ancora l’ex premier – ha coperto tutti i versanti e gli ha creato degli avversari ma mai dei nemici. Ostile per istinto a quella che si chiama verticalizzazione Mancini 2della politica, Mancini capì che, con la morte dei partiti, sarebbe morta anche un’interazione tra cittadini e governanti che successivamente siamo stati capaci di ripristinare”. La cerimonia ospitata a Palazzo Arnoni dalla Fondazione “Giacomo Mancini” presieduta dal figlio Pietro ha inoltre fatto registrare l’intervento dell’ex ministro Claudio Signorile. “Oggi c’è un vuoto politico – ha denunciato Signorile – perché non c’è un legame tra i grandi problemi del paese e le grandi scelte e chi possa far diventare questo consenso che poi si traduce in politica. Per essere concreta la politica ha bisogno del consenso. Mancini ha avuto la capacità di collocare nell’alveo delle scelte nazionali questa traiettoria che gli ha consentito di tradurre in atti politici e concreti scelte determinanti, come quelle adottate sui vaccini quando ricopriva la carica di Ministro della sanità o come quelle assunte quando era titolare del dicastero ai lavori pubblici con la Legge Urbanistica e la Legge Ponte, pietre miliari che hanno portato ad una emancipazione del Paese sotto il profilo della civiltà”. Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria, a Roma per impegni inderogabili ha voluto ricordare la figura di Giacomo Mancini “sempre ispirato – è scritto nel messaggio del governatore – a quella cultura alimentata da ideali democratici, etici e civili, all’attenzione verso i problemi del Paese e all’appassionata tensione verso le irrisolte contraddizioni del Mezzogiorno e le condizioni della sua Calabria. Una cultura riformista e di governo – prosegue Oliverio – che ha ancorato alla programmazione e alla politica del fare anche il suo impegno come sindaco di Cosenza, riuscendo ad imprimere alla sua città una spinta forte e decisiva verso il rinnovamento, arricchendola di opere importanti che hanno ridato prestigio alla sua storia e nuove prospettive di civiltà ai suoi cittadini. Molteplici sono state le tappe che ne hanno segnato l’impegno in tutti i settori della vita pubblica che di volta in volta lo hanno visto come protagonista: dallegarofani lotte meridionaliste degli anni Cinquanta all’attività di governo nei vari dicasteri da lui diretti, alla guida, come Segretario, del Partito Socialista Italiano. Come Ministro della Sanità, infatti, Mancini ripropose il modello di assistenza pubblica e gratuita, dotò il Sud e la Calabria di strutture ospedaliere degne di un Paese civile, riuscì a debellare la poliomelite attraverso l’uso del vaccino Sabin superando ritardi e resistenze di ogni genere. Come Ministro dei Lavori Pubblici affrontò, poi, con grande decisione i saccheggiatori dei suoli urbani dopo la frana e lo scandalo edilizio di Agrigento e fece approvare la legge Ponte dotando i comuni degli strumenti di pianificazione e varando una innovazione fondamentale come gli “standard urbanistici”. Presenti, oltre al nipote Giacomo Mancini jr che ha raccolto l’eredità politica dell’ex segretario nazionale del PSI, anche numerosi esponenti delle istituzioni. La cerimonia è stata introdotta dai saluti di Sergio Dragone, soggettista del docufilm “Il leone socialista” per la regia del compianto Giuseppe Petitto. Vi proponiamo un breve ma significativo estratto del suo intervento.

Centenario nascita Mancini, disposto speciale annullo filatelico

Annullo filtelico ManciniCOSENZA – Il 21 aprile del 1916 nasceva a Cosenza Giacomo Mancini, leader politico, esponente del Psi, Ministro, definito lo “statista del fare”. Il centenario della nascita sarà celebrato con una serie di iniziative promosse dalla “Fondazione Giacomo Mancini”, presieduta dal figlio Pietro Mancini, già Sindaco di Cosenza, come fu pure il padre. Poste Italiane ha dedicato uno speciale annullo e delle cartoline filateliche con l’immagine di Giacomo Mancini durante un discorso pubblico. Uno stand di Poste Italiane sarà presente nella Galleria Nazionale in occasione di un convegno. Sarà possibile far bollare con lo speciale annullo la corrispondenza presentata direttamente e, successivamente, inviando richiesta al servizio filatelico della Filiale delle Poste di Cosenza. “Il bollo speciale – è scritto in una nota delle Poste – terminato il periodo di normale utilizzo, entrerà a far parte della collezione storico postale e sarà esposto presso il Museo storico delle Poste e delle Telecomunicazioni di Roma”.

Centenario nascita Mancini, ci saranno anche Amato e Signorile

COSENZA – Ci saranno anche l’ex premier Giuliano Amato, oggi giudice della Corte Costituzionale, e Claudio Signorile, già vicesegretario nazionale del Psi e ministro dei trasporti, alla celebrazione del centenario della nascita di Giacomo Mancini, in programma il prossimo 21 aprile, alle 10, a Palazzo Arnoni, a Cosenza, città natale del leader socialista che fu segretario nazionale del Psi e ministro. La celebrazione è stata voluta dalla Fondazione Giacomo Mancini, presieduta dal figlio del leader politico, Pietro. Sarà presente anche il nipote del leader socialista, Giacomo Mancini jr, ex parlamentare e assessore regionale in Calabria. Il dibattito, che sarà moderato dal giornalista Sergio Dragone, autore con Giuseppe Petitto del film “Il leone socialista”, prevede anche gli interventi di Gianvito Mastroleo, presidente della Fondazione Di Vagno, del sottosegretario Umberto Del Basso de Caro e del giornalista Paride Leporace, già direttore dei quotidiani “Calabria Ora” e “Il Quotidiano della Basilicata”.

Elezioni Cosenza, la scelta dei radicali per Presta sindaco

Valentina MorettiCOSENZA – Valentina Moretti, 22 anni, sarà la rappresentante dei radicali nella lista Oltre i Colori per Presta sindaco, ispirata da Giacomo Mancini. Si tratta di una laureanda in giurisprudenza, impegnata in particolare nell’attività ispettiva all’interno degli stabilimenti penitenziari calabresi per accertare le condizioni di detenzione e la conduzione degli stessi istituti. In un’intervista spiega i motivi della sua candidatura a Palazzo dei Bruzi.