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Diga di Melito, ecco l’esito del tavolo tecnico-operativo alla Regione

CATANZARO – «Se la puntualità è sinonimo di grande interesse e convinzione possiamo ben dire che il “Tavolo Tecnico – operativo” che si è tenuto nella sede della Presidenza della Giunta parte nelle migliori condizioni». Questo il commento a caldo del Presidente del Consorzio Ionio Catanzarese Grazioso Manno a margine del Tavolo tecnico che era stato fissato per affrontare la situazione relativa al rifinanziamento e realizzazione della Diga sul fiume Melito, la condizione che aveva convinto Manno a sospendere “momentaneamente” lo sciopero della fame e della parola.

All’incontro, che si è protratto per circa un’ora, hanno partecipato per la Regione, il capo e il vice capo di Gabinetto del Presidente Oliverio, avv. Gaetano Pignanelli e la dr.ssa Carmen Barbalace, l’ing. Domenico Pallaria Dirigente Generale della Presidenza della Giunta; per il Consorzio il Presidente Grazioso Manno e il direttore dr. Francesco Mantella. Su preciso input ed interessamento del Presidente Oliverio che sta seguendo minuto per minuto la situazione, dopodomani mercoledì 8 novembre al Ministero delle Infrastrutture, ci sarà un incontro operativo al quale parteciperà l’ing. Pallaria. A questo, è stato deciso e concordato, ne seguirà un altro con i rappresentanti della Regione Calabria e del Consorzio di Bonifica. Il Capo di Gabinetto, ha confermato che la diga va assolutamente realizzata e quindi rifinanziata. che sono stati nel dettaglio esaminati i punti di forza che consentono alla Regione e al Consorzio di proseguire all’unisono in questa delicata ma fondamentale fase. Il Consorzio ha fatto il progetto preliminare e poi, a sgombrare ogni dubbio riguardo al contenzioso, la sentenza ultima della Suprema Corte di Cassazione ha accolto le ragioni del Consorzio. Ma oltre questo le motivazioni e i fatti sono ancora più profondi e concreti. La Legge di Bilancio 2018, in discussione al Parlamento, all’art. 49 “Piano invasi” stabilisce due condizioni che il Consorzio soddisfa ampiamente. La prima è che il Consorzio è titolare della concessione di derivazione e la seconda che l’opera, la diga Melito appunto, è inserita nella “Banca Dati delle Pubbliche Amministrazioni-BDAP”.

«Insomma il clima e le prospettive – ha commentato Manno – sono di ragionevole ottimismo poiché con queste essenziali condizioni e con la forte volontà della Regione Calabria abbiamo la netta convinzione che si possa raggiungere l’obiettivo e le parole “rifinanziamento e realizzazione” dell’invaso diventino fatti concreti».

Stipendi operai Consorzio bonifica catanzarese, la dura lettera di Manno a Oliverio

CATANZARO – Di seguito riportiamo integralmente la lettera che il presidente del Consorzio bonifica catanzarese, Grazioso Manno, ha inviato al Presidente della Regione Oliverio, al Consigliere Delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri, a tutti i consiglieri Regionali e al Dirigente del Dipartimento Agricoltura Salvino.

«Signor Presidente, Signori,

abbiamo superato il colmo: abbiamo avuto notizia che sono state pignorate le somme riguardanti i pagamenti degli stipendi degli operai ex ARSSA, oggi in forza in questo Consorzio. Desidero ricordare che con relativa Legge Regionale c’è stato imposto il trasferimento di un impianto irriguo vetusto, con il relativo personale.

E’ mia forte convinzione che le somme suddette non possono essere pignorate perché vincolate: chi ha dato parere positivo in merito ha commesso un abuso.

Da 4  anni stiamo facendo sforzi notevoli (documentati più volte a lor Signori con atti e note che mi auguro abbiate letto) fino ad arrivare alla misura estrema, il licenziamento di 11 unità.

Voglio ribadire che, con quest’ultimo atto del pignoramento di somme vincolate, la misura sia ormai colma.

Fino ad oggi abbiamo portato avanti ogni forma diplomatica possibile nei confronti dell’Ente Regione, ma ciò non è purtroppo bastato.

  • A distanza di un anno non avete ancora provveduto ad approvare i Piani di Classifica;
  • Ci avete tolto completamente l’ossigeno annullando i finanziamenti della L.R. 26 e della L.R. 11 ( a parte un misero milione di euro, da dividere fra 11 Consorzi di Bonifica, inserito nel bilancio regionale 2017);
  • Abbiamo chiesto insistentemente di poter avere competenze sui fiumi con le relative risorse economiche, ma ad oggi nulla è stato fatto;
  • Sul dissesto idrogeologico, tema sul quale non abbiamo rivali in termini tecnici e di progettualità, siamo stati tagliati fuori dai fondi gestiti dal Commissario Gallo;
  • Per quanto riguarda i fondi comunitari, per i Consorzi di Bonifica vi è una sola misura per un totale di soli 8 milioni di euro;
  • Non vediamo, a distanza di 2 anni e mezzo dall’inizio della legislatura, una vera politica di rilancio del mondo consortile calabrese.

Con grande chiarezza voglio oggi dire che vedo invece la volontà di togliere pian piano ossigeno ai nostri Enti, fino a farli morire completamente.

Ed infine, l’annosa questione della Diga sul Melito: non è possibile, ne concepibile, che non sia stata data risposta alle tante note, email, telefonate fatte dal sottoscritto a Lei, Signor Presidente, ed a molti Suoi collaboratori. Tutto ciò ha dell’incredibile, non vi è nessuna scusante ed io protesto ferocemente contro questo stato di cose.

Lei, Signor Presidente, e tutti gli altri a cui è indirizzata questa nota “devono” avere rispetto dell’Ente che rappresento, così come io ho sempre nutrito e nutro rispetto per Lei, la Regione e tutti gli Enti con cui in questi anni sono venuto in contatto. Fin da oggi, Signor Presidente, abbandonerò le mie doti diplomatiche ed annuncio l’inizio di una protesta a tutto campo ed in tutte le forme legittime e possibili, fino a quando non otterrò le risposte che mi sono “dovute”.

Siamo stanchi di assistere ad una politica parolaia, che nulla ci sta dando in termini concreti, e che mira unicamente a privilegiare alcuni a scapito di altri (noi). Invierò questa mia alla stampa, a tutti i 56 Sindaci del comprensorio e ai 44 tra Enti ed Associazioni varie con cui collaboro e che ogni giorno, puntualmente, ci chiedono interventi che non possiamo più realizzare a causa di una politica regionale che nei nostri confronti si è dimostrata assolutamente miope.

Sono un diplomatico per natura (me lo riconoscono tutti), ma oggi una rabbia profonda  mi costringe a non inviarVi nemmeno i cordiali saluti.

Senza alcuna stima.

Grazioso Manno»

 

Manno, “Con Wanda Ferro in Consiglio, nuova dignità alla politica”

CATANZARO –  «Non ha usato scorciatoie nella sua “overture” al Consiglio Regionale la consigliera Wanda Ferro. Ha graffiato eccome! E’ sembrato che la seconda parte di questa legislatura sarà contrassegnata proprio dall’azione di Wanda Ferro che contribuirà a restituire piena dignità e prestigio istituzionale all’Assemblea legislativa regionale». Sono parole non di circostanza quelle che pronuncia Grazioso Manno presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese salutando l’ingresso ufficiale nel Consiglio Regionale della Calabria di Wanda Ferro, con la quale – aggiunge «nel riconoscimento reciproco dell’autonomia delle Istituzioni abbiamo svolto un intenso e caparbio lavoro quando è stata Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Catanzaro a testimonianza che le Istituzioni non sono mai di una parte o di qualcuno  ma sono di tutti e dove il vero potere è il servizio. Nel suo appassionato e leale discorso di insediamento – continua Manno – ho letto l’assoluta necessità di ridare dignità alla politica e di interpretarla, come affermava Paolo VI, come la più alta ed esigente forma di carità. Avere Wanda Ferro nella casa di tutti i calabresi è garanzia di molto buon lavoro che saprà sicuramente svolgere con originalità, competenza e dedizione. Grande Wanda, in tutti i sensi – conclude Manno: ci mancavi!!!».

Consorzio di Bonifica, Manno assolto dal reato di abuso d’ufficio

CATANZARO – La sentenza è di poco fa. Il Tribunale di Catanzaro ha assolto con formula piena dal reato di abuso d’ufficio il presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese Grazioso Manno. All’esito della sentenza, si è giunti dopo una lunga fase dibattimentale che si è sviluppata in numerose udienze. La vicenda riguarda la ristrutturazione della sede del Consorzio di Bonifica di via Veraldi e l’affidamento diretto dei lavori a una ditta senza la gara d’appalto. Nel corso della fase dibattimentale il difensore di fiducia di Manno avv. Vincenzo Ioppoli ha  ampiamente dimostrato che non vi era alcun rapporto tra la ditta e il presidente Manno e che la scelta della ditta non era stata effettuata da Manno il quale, al momento del suo insediamento, l’aveva già trovata. Il Tribunale ha quindi accolto le tesi della difesa dell’avv. Ioppoli in contrapposizione alla richiesta del P.M. che aveva chiesto un anno e otto mesi. <<Si conclude così positivamente – ha commentato a caldo Manno – una incresciosa vicenda. Come sempre ho avuto grande fiducia nell’operato dei giudici e del mio legale avv. Ioppoli, che mi onora della sua amicizia e che mi ha sempre dato, nel corso di questo difficile periodo,  serenità e tranquillità dimostrandosi ancora una volta un  principe del foro e ricco di doti professionali e umane uniche>>

Diga di Melito, Manno: «In assenza di risposte pronti ad azioni eclatanti»

CATANZARO – «Ma la diga sul fiume Melito, per la Regione Calabria e quindi per il Governo Nazionale rientra tra le grandi opere strategiche del sud? Perché  – dichiara Grazioso Manno, presidente del Consorzio Ionio Catanzarese – di tutto si parla fuorchè di questa diga, che, ricordo, ha avuto il sostegno in un documento, indirizzato al Premier Renzi, firmato da 55 sindaci, i quali individuano in questa infrastruttura idrica  la chiave di sviluppo di un vasto territorio in virtù dell’utilizzo plurimo: idropotabile, irriguo, idroelettrico, ambientale e turistico. A leggere le carte e a sentire le parole sembra di si. A distanza di otto anni, di incessante e quotidiano impegno,  però continuano a fare solo scalpore ed a rimanere i titoli negli archivi dei giornali, ma non sono seguiti atti concreti». E’un Grazioso Manno ancora e sempre più battagliero che non si arrende: «Il 15 luglio u.s. abbiamo comunicato al Ministro Del Rio, al Presidente della Giunta Regionale Oliverio e a tutti coloro che ne avevano interesse (tra questi il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Calabria e Sicilia e il Presidente dell’ANAC Cantone) che il nuovo progetto preliminare, elaborato dall’Ufficio Tecnico Consortile, quindi senza ricorrere all’esterno, con un risparmio notevole di centinaia di migliaia di euro, è stato definito e adeguato secondo le indicazioni della Direzione Generali Dighe. Adesso però – aggiunge – è l’ora della verità. Siamo stanchi di aspettare e abbiamo il diritto di sapere che fine ha fatto il lavoro degli ultimi anni per far ripartire l’opera. Stando agli scritti e alle promesse verbali, potremmo essere ragionevolmente sicuri del rifinanziamento poiché le ultime tre giunte regionali che si sono succedute, al massimo livello, hanno documentalmente comunicato al Ministero delle Infrastrutture l’importanza del completamento degli schemi idrici e primo fra questi la Diga sul Fiume Melito. Così come lo stesso Ministro del Rio, in occasione dell’inaugurazione della SS 280, il diciannove dicembre 2015, assicurò, alla presenza del Governatore Oliverio, il rifinanziamento dell’opera una volta completato il progetto. Ebbene – continua Manno – ora ci siamo, ci aspettiamo che questo avvenga e che come opportunamente sta facendo in questi giorni il presidente Oliverio , che ha aperto un canale privilegiato con il Governo incontrando il sottosegretario De Vincenti in occasione della Legge di Stabilità, l’infrastruttura irrigua Melito rientri insieme ad altre questioni tra le priorità della Regione. La validità dell’opera – continua – è fuori discussione. Completando la diga si costruisce il futuro, infatti consente di superare tutti i problemi di approvvigionamento idrico non solo della città di Catanzaro, ma l’ultimazione e realizzazione dell’invaso, influisce in modo determinante sull’approvvigionamento idropotabile della Calabria Centrale, che oggi si basa su un articolato sistema acquedottistico alimentato da pozzi, invasi artificiali, sorgenti e derivazioni fluviali. Credo fermamente che su questa vicenda il tempo sta per scadere, non è argomento che può essere trattato solo come notizia di cronaca, bensi merita la massima attenzione. Abbiamo l’intenzione di riunire i 55 sindaci del comprensorio, nonché Enti, associazioni, sindacati e forze sociali per decidere cosa fare. Occupare la Cittadella regionale? Se necessario lo faremo! Occupare il Ministero delle Infrastrutture? E’ molto probabile! Un sano e coerente pragmatismo  – conclude Manno – al quale non rinunciamo».

 

Diga sul fiume Melito, Gratteri a colloquio con Manno

CATANZARO – A soli quattro giorni dalla richiesta il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, dr. Nicola Gratteri, ha incontrato il Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese Grazioso Manno. L’argomento, ovviamente, è stata la Diga sul Fiume Melito. “ Ho voluto innanzitutto ringraziare sinceramente il neo Procuratore Gratteri per la celerità con cui mi ha permesso di incontrarlo – ha detto a caldo Manno. – Un incontro assolutamente cordiale e, ritengo, soprattutto costruttivo. Ho rassegnato al  Procuratore tutti i dubbi e le perplessità che continuano ad addensarsi su questa importante opera infrastrutturale voluta, tra l’altro, dalla Regione e da ben 52 Sindaci. Sono rimasto – continua Manno – particolarmente colpito dalla signorilità, dall’umiltà e dalla  concretezza del dr. Gratteri  che,  con attenzione, ha ascoltato le ragioni del Consorzio. Da sempre sostengo con convinzione  che in questa vicenda il Consorzio è parte lesa e che siano stati commessi reati che ci hanno profondamente danneggiato. E se da una parte non mi fermerò fino a quando verrà fatta  giustizia, dall’altra stiamo continuando a lavorare alacremente perché la Diga possa essere rifinanziata dal Governo. In tutti questi anni due sentimenti non ci hanno mai abbandonato: il coraggio e la speranza.  Pur con le dovute cautele – conclude Manno -, sono certo  che la Procura di Catanzaro  contribuirà a fare piena luce su quanto è accaduto dal lontano 1990 ad oggi.

Ricognizione post nubifragio, per il Consorzio di Bonifica il sistema ha tenuto

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Catanzaro ( Cz) – Immediatamente dopo il violento nubifragio che ha colpito il territorio della Provincia catanzarese, tecnici e operai del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese hanno effettuato un sopralluogo sul territorio di competenza del Consorzio ed in particolare sui canali di scolo e corsi d’acqua al fine di verificare lo stato delle cose ed eventualmente, a seguito della ricognizione, mettere in atto interventi post-nubifragio rimuovendo nell’immediato materiale che poteva ostruire alvei e canali e impedire il regolare deflusso delle acque. Da una dettagliata relazione è emerso che dove il Consorzio era intervenuto in precedenza, con una serie di interventi programmati, la pur fortissima e intensa pioggia non ha creato situazioni particolari di criticità. Qualche problema è stato riscontrato nel comune di Sellia Marina, in particolare sul fosso “Pirarello” e immediatamente la struttura tecnica consortile ha approntato un piano di interventi ed, ai sensi dell’art.10 comma 1 lett. B) della L.R. 11/2003  ha inviato alla Regione Calabria la richiesta di contributo per interventi straordinari così come per le opere di presa sui fiumi Gallipari, Munita e Alaca nel soveratese. Per quanto riguarda il torrente “Scorcialepre” in agro di Borgia, da tempo il Consorzio ha presentato il progetto definitivo all’Ufficio del Commissari Regionale Dissesto Idrogeologico e all’Autorità Regionale di Bacino. “Questa è la prova concreta – commenta il Presidente Grazioso Manno – che con i lavori di manutenzione programmata che il Consorzio effettua, si arriva preparati e si evitano danni a persone e cose. Un elemento molto positivo  – sottolinea – sono gli accordi di programma che il Consorzio ha stipulato con tutti i  comuni del comprensorio consortile che oltre ad essere una buona prassi amministrativa, sono un utile strumento per monitorare la situazione ed intervenire in modo tempestivo. Questo – prosegue – è il nostro mestiere e lo vogliamo sempre di più svolgere con dedizione, passione mettendo a disposizione delle Istituzioni e dei cittadini e delle imprese agricole le nostre competenze che sono un valore aggiunto”. E’ evidente che laddove c’è un sistema di prevenzione le cose funzionano ed è questo che bisogna continuare a fare attraverso interventi precisi e ben fatti. L’azzeramento delle risorse per la rete di colo e l’irrigazione  da parte della Regione Calabria certamente non favorisce non favorisce l’azione di prevenzione e per questo chiediamo – conclude Manno – che venga ripristinato il relativo finanziamento”.

I rappresentati sindacali domani incontrano il presidente Oliverio

Catanzaro ( Cz) Primo obiettivo raggiunto per le organizzazioni sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uilbi Uil, domani alle ore 16 presso la Cittadella regionale, incontreranno il governatore Mario Oliverio per discutere delle problematiche che investono i Consorzi di bonifica in Calabria, e per avviare più in generale una riflessione sul ruolo e le funzioni degli enti consortili per dare risposte alle esigenze dell’intero comparto agricolo e agroalimentare della regione.  L’impegno all’incontro con il presidente della Regione è stato assunto questo pomeriggio, al termine della lunga riunione alla quale hanno preso parte il vice presidente della Giunta regionale Antonio Viscomi, il capo di gabinetto del governatore Gaetano Pignanelli, il consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri, il presidente del Consorzio Ionio Catanzarese Grazioso Manno affiancato dai dirigenti Mantella e Rotella, il segretario regionale della Fai Cisl Giuseppe Gualtieri con i segretari territoriali Daniele Gualtieri e Francesco Fortunato, il segretario regionale della Flai Cgil Santino Aiello con il segretario territoriale Caterina Vaiti, il segretario della Uilbi Uil Aldo Turquassio e una delegazione di lavoratori.  Nel corso della riunione i rappresentanti sindacali hanno evidenziato la situazione di grave sofferenza in cui versa il sistema consortile calabrese, e in particolare quello della provincia di Catanzaro, soprattutto a seguito dei tagli dei finanziamenti relativi ai capitoli di bilancio regionale a titolo di contributo per la manutenzione delle opere irrigue e delle reti di colo. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto l’integrazione dei capitoli di bilancio, ora del tutto azzerati, e la riscossione dei crediti vantati dagli enti relativamente agli anni pregressi.  L’obiettivo della mobilitazione è la richiesta dell’immediata convocazione di un tavolo partecipato tra organizzazioni sindacali e organizzazioni professionali agricole insieme ai consorzi di bonifica per discutere di come portare a normalità la situazione dei consorzi di bonifica, che devono essere punto di riferimento al servizio dell’agricoltura e dell’agroalimentare in tutta la Calabria.  La mancanza di un doveroso sostegno finanziario da parte della Regione Calabria, peraltro previsto inequivocabilmente da specifiche leggi regionali, non consente infatti agli enti consortili di prevedere una regolare programmazione pluriennale ben strutturata che punti sulla qualità dei servizi che dovrebbero essere garantiti alle aziende agricole e al territorio, principali beneficiari delle attività poste in essere dai Consorzi di Bonifica e previste dalla normativa di indirizzo nazionale e regionale.  I rappresentanti sindacali hanno evidenziato che non è a rischio soltanto il futuro lavorativo di alcune decine di lavoratori, ma è l’intero comparto agricolo ed agroalimentare ad essere condizionato dal fatto che le imprese agricole si vedono ridotti, e nella qualità e nell’efficienza, servizi fondamentali che devono essere garantiti dai consorzi, come la bonifica e la manutenzione del territorio, la pulizia dei fossi, gli interventi sulla rete di colo. La protesta non punta quindi soltanto a difendere i lavoratori dei consorzi, che pure vivono una situazione difficile per l’avvio della procedura di licenziamento collettivo di diverse unità lavorative, per il mancato versamento degli oneri contributivi, per la drastica riduzione fino delle giornate lavorative per gli addetti alla rete di colo e all’irrigazione, ma la volontà è quella di difendere quelle aziende che rappresentano il motore dell’economia e che devono essere messe nelle condizioni, attraverso la garanzia di servizi efficienti e di qualità, di creare sviluppo ed occupazione sana e rispettosa dei diritti dei lavoratori. Il vice presidente Viscomi ha condiviso le riflessioni esposte dai sindacati, dando disponibilità ad un confronto più ampio e complessivo sul ruolo dei consorzi e sulla loro organizzazione che, secondo quanto sostenuto dai rappresentanti sindacali, deve essere improntata ad una gestione manageriale efficiente, alla programmazione delle attività, alla valorizzazione delle professionalità esistenti, alla possibilità di impiegare in maniera produttiva le tante opportunità che arrivano dal Psr.

Grazioso Manno sull’elezione di Mons. Vincenzo Bertolone

CATANZARO (CZ) “L’elezione di mons. Vincenzo Bertolone a Presidente della Conferenza Episcopale Calabrese, è un grande segno di speranza e deve aprire sempre di più le nostre comunità e i luoghi di impegno verso un mondo solidale, aperto, coraggioso, verso un presente ed un futuro che dobbiamo costruire insieme perché solo in questo modo le forze si moltiplicano”. Grazioso Manno Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese saluta così il “servizio” alla Chiesa e alla Calabria che l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace svolgerà nei prossimi anni.

Bertolone-Vincenzo-2

“La nomina, ha suscitato in me – continua – una profonda emozione perché del “mio” Vescovo ho sempre ammirato la voglia di fare, i continui stimoli e piste pastorali e di testimonianza offerte, la fede semplice e l’amore per le  persone, specialmente quelle più vulnerabili e indifese. Sono molto grato a mons. Bertolone, per le diverse occasioni di crescita offerte al Consorzio di Bonifica, ed in particolare il protocollo d’intesa (caso unico in Italia) che ha segnato un punto alto di collaborazione con la Chiesa diocesana, instillando una cooperazione fattiva per la cura e salvaguardia del creato sempre più da considerare bene comune. L’elezione del Vescovo Vincenzo, alla vigilia del 22esimo anniversario dell’uccisione di don Pino Puglisi, di cui è stato postulatore nella causa di beatificazione, è un ulteriore “segno dei tempi” che indica già il programma della sua azione e il suo stile che deve essere anche il nostro.

Piano prevenzione dissesto idrogeologico, piena collaborazione del Consorzio di Bonifica

risezionamento canale-2CATANZARO – Sgombrare il campo dalle ombre e aprirsi alla luce dei finanziamenti mirati, realizzabili e verificabili: piena collaborazione dal Consorzio.

Davanti ai dati allarmanti e preoccupanti sulla occupazione e la chiusura delle imprese in Calabria, che in questi giorni hanno occupato intere pagine dei mezzi di comunicazione il Presidente del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese rilancia l’ormai improcrastinabile necessità di avviare “a largo spettro” il piano di prevenzione della messa in sicurezza del territorio. L’analisi di Manno parte da una angolatura che evidentemente è stimolante: “dal piano di prevenzione per la messa in sicurezza del territorio può venire nuova occupazione diretta ed indiretta, tra l’altro con la valorizzazione dello stock di capitale umano che si forma nelle nostre università e che sciaguratamente li costringiamo ad andar via di fatto impoverendo il nostro tessuto economico e sociale.  Nel discorso programmatico il Governatore Mario Oliverio  – commenta – con parole chiare, ha espresso che la prevenzione del dissesto idrogeologico per la Calabria è una necessità e urgenza, l’uso della gestione sostenibile e durevole del territorio, e i relativi interventi da effettuare, contribuiscono a riavviare lo sviluppo valorizzando quell’insieme di capitale naturale, sociale ed economico che apre la nostra regione  a nuove prospettive. Dopotutto – prosegue – la tutela dei beni comuni ambientali e la valorizzazione dei territori sono un cardine della civiltà contemporanea e una azione per orientare lo sviluppo, le attività economiche e l’appetibilità della nostra regione”.  Il Consorzio di Bonifica con i progetti cantierabili predisposti, alcuni dei quali, per circa 20 milioni di euro, sono stati deliberati dagli organi consortili, è in grado di rendere questo grande servizio alla Calabria e per tutto questo, non bastano più solo dichiarazioni e buoni propositi ed è indifferibile che  l’Unità di Missione regionale per la lotta al rischio idrogeologico, verso la quale  prosegua il lavoro con rapidità nella nostra regione verso la quale ribadiamo piena collaborazione.