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Save the Children, in Calabria aumenta la povertà educativa a causa del Covid

CATANZARO, 17 NOV – Un report di Save The Children ha messo sotto la lente d’ingrandinento i minori e le conseguenze della loro povertà, educativa e non,aggravata dall’emergenza Covid. Il risultato? La Calabria non è “a misura di bambino”, ma ancor meno “a misura di bambine”, che si sono trovati ad affrontare l’emergenza Covid-19. Lo dice l’XI edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio “Con gli occhi delle bambine” diffuso a pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza da Save the Children

Il report in Calabria parla di un “limbo” in cui è intrappolato il 36,2% delle ragazze tra i 15 e i 29 anni a rischio ‘neet’ cioè di ritrovarsi, entro la fine dell’anno, nella condizione di non studiare, non lavorare e non essere inserite in alcun percorso di formazione, rinunciando così ad aspirazioni e a progetti per il proprio futuro, contro il 34% dei coetanei maschi. In Calabria, il 42,4% dei minori vive in condizioni di povertà relativa, attestandosi al primo posto di questa triste classifica. Per quanto riguarda il “capitale umano”, i dati mostrano un calo dei nuovi nati. In Calabria ci sono stati oltre 14 mila nati.

A ridurre il calo, solo l’incidenza dei minori con cittadinanza straniera. Un nuovo elemento del report è l’aumento della povertà educativa come conseguenza della crisi legata al Covid-19 con fenomeni già ben presenti prima dell’arrivo del virus. Basti pensare alla possibilità di frequentare un asilo nido o un servizio per la prima infanzia: nell’anno scolastico 2018/2019 solo il 3% dei bambini, dato più basso in Italia, aveva accesso a servizi pubblici offerti dai Comuni.

Anche nel percorso di crescita, gli indicatori di povertà educativa confermano una situazione difficile già prima dell’emergenza: il 19% abbandona la scuola prima del tempo, contro una media nazionale del 13,5%. E nel 2018-2019 il 63,8% di 6 minori su 10 tra i 6 e i 17 anni non leggevano neanche un libro extrascolastico all’anno (48% il dato nazionale nazionale), mentre il 30% dei bambini o adolescenti tra i 3 e i 17 anni non praticava alcuna attività sportiva (22,4% a livello nazionale).

Le nuove povertà, la lectio magistralis dell’Arcivescovo di Cosenza Monsignor Nolè

RENDE (CS) -Si è svolta, nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rende, la lectio magistralis dell’Arcivescovo di Cosenza Monsignor Francesco Nolè dedicata alle nuove povertà.L’iniziativa, è stata organizzata in occasione della prima giornata dei poveri istituita e fortemente voluta da Papa Francesco per la giornata di domani. Presenti 250 studenti del progetto scientifico-didattico di Pedagogia della R-esistenza dell’Università della Calabria e diversi seminaristi che hanno partecipato agli interventi tenuti dai docenti Unical, Giancarlo Costabile e Luca Parisoli, ed infine dalle due suore direttrici degli ISSR San Francesco di Sales.L’arcivescovo, citando diversi passi del Vangelo, chiarisce che si tratta di un invito ad incontrare il povero, accoglierlo, ascoltarlo e che avere una giornata dei poveri, è avere una giornata dedicata a noi.

 

 

Ma chi sono i nuovi poveri

Non sono solo i poveri di cibo, di bevande, ma i poveri di gioia e di speranza. Il presule parla dei nuclei familiari single senza lavoro completamente dipendenti dai genitori, dei migranti invisibili, dei bambini sfruttati, dei giovani sfiduciati, delle famiglie monoreddito, dei tossicodipendenti.  Le nuove povertà sono la povertà di solitudine e la povertà morale. Confida negli statisti che con sguardo profetico pensino al domani delle nuove generazioni e definisce il confronto con l’università il vero spazio di libertà che deve guardare avanti per costruire coscienze morali. L’università come luogo opportuno dove farsi prossimi di chi incontriamo, donare un sorriso o una semplice considerazione, creare spazi di dialogo, di relazione. Continua poi, chiarendo come siano sempre più presenti i ricchi-poveri: «I ricchi non hanno felicità vera, di valori. I ricchissimi difettano di onestà. C’è bisogno della nostra compartecipazione e del nostro esserci. Cosa fare? Il dire, io ci sono, io voglio essere parte della società dando il mio contributo, iniziando dalla famiglia, dal mio quartiere, per sconfiggere le nuove povertà. Ricordare che Dio ha mandato il figlio a relazionarsi con il mondo».L’arcivescovo fa riferimento poi al messaggio di Gesù: «Beati i poveri di spirito perché saranno i primi in quanto il Regno dei cieli non è aperto a tutti ma è solo dei poveri»ed infine, cita la frase del teologo tedesco Romano Guardini: «L’uomo è un essere in relazione e se perde l’altro, perde se stesso».

Discorsi ai quali Costabile, professore di Pedagogia e Scienze dell’Educazione, ascolta con attenzione ed esprime così la sua visione:«Credo che l’università non debba avere paura di confrontarsi. L’odierna società, piena di tante logiche commerciali ha bisogno di sentimento e bisognerebbe spingere tutte le istituzioni, laiche e non, nella formazione di persone, non di macchine commerciali».

Amelia Aloisio

Cosenza, le azioni del comune contro la povertà

COSENZA – Un fetta consistente dei fondi dell’agenda urbana spettanti al comune di Cosenza sarà destinata dall’amministrazione al sostegno di progetti specifici per il contrasto alla povertà. Queste ed altre misure sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa presieduta dal sindaco Mario Occhiuto, alla quale hanno partecipato l’assessore Fedele Bisceglia e la dirigente del settore welfare Giuliana Misasi. Palazzo dei Bruzi pensa all’affidamento di nuovi servizi di spazzamento da affidare alle cooperative sociali, per far lievitare le ore lavorative e, di conseguenza, gli stipendi dei dipendenti. Nell’immediatezza saranno erogati due buoni spesa da cinquanta euro in favore dei nuclei familiari indigenti. Tra le altre misure anche il riordino del sostegno alle emergenze abitative, per veicolare le risorse disponibili alle famiglie veramente bisognose, l’innalzamento del reddito isee per accedere alla fascia di esenzione del servizio per la mensa scolastica e l’erogazione di voucher per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Il comune di Cosenza inoltre, è destinatario di un finanziamento di oltre tre milioni di euro erogato dal Ministero delle politiche sociali da destinare ad azioni in favore di nuclei familiari in stato di povertà. Questo l’elenco completo delle misure adottate:

Reintroduzione della fascia di esenzione delle tariffe previste per la mensa scolastica fino al valore di reddito ISEE di € 3.900;
Riserva del 30% dei posti in teatro per i ragazzi ospiti delle case famiglia nell’Ambito della rassegna “Famiglie a Teatro” realizzata dal Centro RAT presso il teatro Morelli;
Voucher per l’acquisto di servizi utili a favorire la Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per le donne e le famiglie nell’ambito dei finanziamenti previsti dalla DGR n.311/2013 per un totale complessivo di € 36.000;
Mantenimento del servizio di trasporto per anziani e persone con disabilità e del servizio di assistenza domiciliare alle persone anziane (107 utenti, con fondi comunali)
Attivazione di un servizio a chiamata per il trasporto di anziani e persone disabili (con fondi comunali);
Piano di riordino del sostegno alle emergenze abitative al fine di redigere nuova graduatoria per la concessione del contributo con apposita delibera (100 nuclei familiari);
Interventi sociali “una tantum”- erogazione buoni spesa in favore di nuclei familiari indigenti: n. 2 buoni da 50€ per nuclei familiari con reddito ISEE fino ad € 1.000 (lo scorso anno sono stati erogati a 785 nuclei familiari);
Formazione di un elenco di strutture socio-assistenziali disponibili per la prima accoglienza di nuclei familiari in situazioni d’emergenza: il Comune corrisponderà un contributo forfettario di € 15 a persona per l’alloggio, i pasti saranno consumati presso le strutture di mensa gratuita attive in città. Obiettivo: aumentare l’offerta riguardante gli strumenti contro le povertà, potenziando l’accoglienza sociale dei soggetti “fragili”;
Mantenimento contributo comunale per la realizzazione del soggiorno estivo anziani (102 utenti);
Adesione al progetto “Casa Amica” finanziato da Fondazione per il Sud all’Associazione di volontariato LA SPIGA per la realizzazione di un’esperienza abitativa in autonomia per giovani disabili psichici con la concessione di alcuni locali della ex scuola “Rita Pisani”;
Sottoscritto un protocollo d’intesa con l’organizzazione di Volontariato “MEDA CALABRIA” per il progetto “Avanzo…quando Ristorando diventa Social Maker”, per azioni mirate ad interventi concreti nei confronti di famiglie che versano in situazioni di estremo disagio (mensa gratuita, assistenza legale, psicologica, ecc.);
Presentazione del progetto da finanziare a valere sul PON “Inclusione” per l’attuazione del Sostegno all’Inclusione Attiva SIA. Il comune di Cosenza, in qualità di Comune Capofila dell’Ambito territoriale Sociale n.1 – Cosenza ha predisposto una proposta progettuale per la concessione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali delle risorse destinate all’Ambito nel triennio 2016-2019 di € 3.172.800. Tali risorse dovranno essere destinate alla gestione degli interventi da attivare in favore di nuclei familiari in stato di povertà legati alla concessione da parte dello Stato del contributo spettante. Per tali scopi sono stati sottoscritti protocolli d’intesa con il Centro per l’Impiego, l’ASP, il Centro Professionale Formazione Adulti per la definizione degli interventi da realizzare successivamente alla presa in carico dei nuclei familiari che spaziano dai tirocini extracurriculari, alle attività formative finalizzate all’attivazione lavorativa, all’educativa domiciliare ed altri interventi sociali per le famiglie.

 

Istat: Calabria, tre persone su dieci sono a rischio povertà ed esclusione sociale

CATANZARO – In Calabria tre persone su dieci sono a rischio povertà. É quanto emerge dal Rapporto dell’Istat, riferito al 2015, sulle condizioni di vita e di reddito degli italiani. La stessa percentuale, secondo l’Istat, si rileva in Campania, Puglia e Basilicata.Rispetto a queste quattro regioni sta peggio soltanto la Sicilia, dove le persone a rischio povertà sono quattro su dieci.In Calabria, inoltre, sempre secondo l’Istat, quasi 16 persone su cento vivono in una condizione di grave deprivazione materiale. Un dato che risulta più del doppio rispetto a regioni come il Piemonte e la Lombardia.

Occhiuto annuncia un piano per contrastare la povertà

COSENZA – «Stiamo lavorando incisivamente a un piano per le famiglie a rischio povertà, strutturando interventi che abbiano finalità non meramente assistenziali ma che consentano di far emergere bisogni, procedendo a una diversificazione delle cose da fare».

Occhiuto_maggio 2016

Lo annuncia il sindaco Mario Occhiuto, confermando così la massima attenzione dell’Esecutivo alle esigenze di disagio dei cittadini.

«La presenza di Padre Fedele nella mia Giunta – prosegue Occhiuto – è in tal senso una garanzia di interlocuzione costante con un mondo complesso di bisogni inespressi e di domande delle quali è necessario comprendere la portata. Il grado di diseguaglianza economica nelle città – sottolinea ancora il Sindaco – si è acuito, spostando l’asse del riequilibrio su coordinate sempre più difficili. Un esempio su tutti: gli ultimi dati pubblicati sulle difficoltà di accesso a un’alimentazione proteica minima per il 5% dei bambini italiani riportano indietro le lancette del tempo e ci inducono ad agire attraverso una serie di sinergie indispensabili, con un programma pluriennale che sia di concreto sostegno ai nuclei in difficoltà. Pensiamo di coinvolgere il volontariato e la Fondazione con il Sud in un percorso che sia di sostegno attivo all’implementazione per i costi del diritto allo studio , per l’assistenza pragmatica alle famiglie numerose e monoreddito, per un aiuto tangibile di concerto con le altre istituzioni alle persone con disabilità e in condizioni di non autosufficienza. Un altro punto qualificante, attraverso i co-finanziamenti, potrà essere l’utilizzo delle nuove tecnologie a basso costo, per il monitoraggio h24 dei soggetti a rischio di malattia e solitudine, creando una rete solidale che favorisca eventuali e necessarie azioni di sostegno e di pronto intervento».

Mario Occhiuto anticipa così l’intento di predisporre uno sportello aperto di ascolto per l’adolescenza, finalizzato a un supporto psicologico che prevenga la devianza e l’uso di sostanze: «Abbiamo chiara la necessità di attivare possibili soluzioni sociali non potendo esimerci dal censurare i continui tagli cui sono stati oggetto i Comuni da parte del governo centrale – afferma – Nel piano che proporremo ai partner istituzionali ci sarà posto anche ovviamente per un rapporto dialogico e costante con il mondo della Chiesa e con tutte quelle organizzazioni laiche e confessionali che svolgono un’azione insostituibile sul territorio».

19 agosto, giornata umanitaria mondiale: le parole dell’assessore Roccisano

federica-roccisano-2407[1]CATANZARO – “In una giornata come questa, in cui i dati sui giornali nazionali ci dicono che in Italia spendiamo tre volte di più in gelati che per aiuti umanitari, in cui le parole di Salvini feriscono la dignità di ogni essere umano che si definisce tale – afferma in una nota l’assessore regionale alla Scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili Federica Roccisano – voglio rivolgere un grazie a tutti i volontari e alle Associazioni di volontariato che ci sono in Calabria. Grazie a tutti coloro i quali si sono adoperati per riportare l’ordine a Rossano e Corigliano dopo i danni dei giorni scorsi. Grazie a tutti quelli che soccorrono, di giorno e di notte, i migranti che arrivano sulle nostre spiagge con la speranza di un nuovo futuro e alle associazioni che lavorano per la loro integrazione. Grazie a chi volontariamente decide di aiutare i più deboli nelle aree urbane così come nelle periferie della nostra Calabria e ancora grazie a chi si reca nelle terre di guerra e povertà per dare il proprio contributo. Grazie ai volontari delle carceri e degli ospedali”. “Grazie e ancora grazie – conclude l’assessore Roccisano – perché è proprio grazie a tutti questi volontari e alla propensione all’accoglienza insita in ognuno di noi che la Calabria rimarrà una regione esempio di valori e di solidarietà”.

Il 19 agosto del 2003 un attacco al quartier generale delle Nazioni Unite a Baghdad provocò la morte di 22 persone, tra cui il rappresentante speciale delle Nazioni Unite in Iraq, Sergio Vieira de Mello. In memoria delle vittime di quell’attentato e di tutti gli altri operatori umanitari che si trovano in prima linea, nel 2008 il 19 agosto fu dichiarata Giornata umanitaria mondiale dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per ricordare al mondo che aiutare le popolazioni sofferenti e le nazioni in difficoltà è un’impresa tutt’altro che scontata. E che può costare diverse vite umane.

Povertà e scarsa cultura: i dati sulle famiglie e l’infanzia di save the children

CATANZARO, 10 DIC – 768 famiglie sono “sotto sfratto” e quasi 104 mila sono i minori in povertà assoluta, ed a pagarne le conseguenza peggiori sono sempre i bambini. Il quinto Atlante dell’Infanzia di Save The Children rivela dei dati allarmanti: quasi il 70% dei bambini calabresi non ha letto neanche un libro nell’ultimo anno, né ha visitato un museo. L’88,7% di famiglie si è vista costretta a ridurre la spesa per alimenti rispetto alla percentuale nazionale del 68%.